Diego Rodeschini è il nuovo presidente del Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie Ascom

Il titolare della Pasticceria Acquario di Sant’Omobono Terme: “Pronti a rafforzare il legame con le scuole per risolvere il problema della mancanza di personale adeguato”

Cambio al vertice nel Gruppo Bar Caffè e Pasticcerie di Ascom Bergamo Confcommercio: Giorgio Beltrami, titolare del “Bar Centrale” di Lovere, conclude il suo mandato alla guida del gruppo che per il prossimo quinquennio sarà diretto da Diego Rodeschini, 60 anni, titolare della Pasticceria Acquario di Sant’Omobono Terme.

Ad affiancare il neo presidente i nuovi consiglieri Diana Ferreira del “Preda Caffè” di Bergamo, Consuelo Giassi del “Bar Giassi” di Verdellino e Francesca Bassi del Chapeau Milani Caffè (insegna presente a Bergamo e all’interno di Oriocenter e Le Due Torri). Confermati nel direttivo Raffaella Andreini dell’“Half Crown Pub” di Antegnate, Elena Stroppa del “Gino’s Bar” di Bergamo, Francesco Pappi del “Pub Sant’Orsola” di Bergamo e Vincenza Carissimi del “Bar Commercio” di Osio Sotto. Pappi e Bassi sono stati eletti vicepresidenti.

Secondo i dati Ascom (fonte Camera Commercio di Bergamo) negli ultimi cinque anni, bar, caffè e pasticcerie sono calati di 101 unità (-3,7%), di cui 21 solo nel 2021. Trend ben diverso in città dove, dal 2017 al 2021, gli esercizi sono aumentati di 9 unità (+2,2%) con ben 8 nuove imprese avviate nel 2021. “Mai come in questo momento dobbiamo fare squadra e costruire un percorso comune per dare un nuovo slancio alla categoria – sottolinea Diego Rodeschini -. L’aumento dei prezzi delle materie prime continua infatti a mettere a dura prova il settore che ha già dovuto affrontare questi ultimi due anni molto duri sotto il profilo della sostenibilità aziendale e non solo. A questo si aggiunge, infatti, il problema di trovare personale adeguato e per i prossimi anni l’obiettivo è rafforzare il legame con le scuole per invertire gli stereotipi e far capire che lavorare in un bar o una pasticceria può dare tante motivazioni e, quindi, soddisfazioni”.


Nasce Pro2b, il primo portale dal professionista all’azienda

La nuova piattaforma sarà presentata ai professionisti bergamaschi venerdì 25 marzo, alle ore 17, in sala Conferenze nella sede Ascom Confcommercio Bergamo

Nasce, per iniziativa dei gruppi “Libere professioni” e “Commercio elettronico” Ascom Confcommercio Bergamo, Pro2b, il primo portale che mette in relazione i liberi professionisti con la loro clientela, attraverso il modello “professional to business”, dal professionista all’azienda. La piattaforma, riservata ai liberi professionisti che operano nel territorio bergamasco, favorisce l’incontro tra l’azienda in cerca di un servizio o di specifiche competenze e il fornitore qualificato. Attraverso l’incontro tra domanda e offerta le imprese e i commercianti bergamaschi possono ricercare e incontrare i professionisti adatti alle loro esigenze, senza inutile dispersione di tempo e di energie, oltre al vantaggio di poter trovare un interlocutore qualificato a “km zero”.

Grazie all’intelligenza artificiale si garantisce il “matching” perfetto tra domanda e offerta. Un importante aiuto per le imprese del terziario che, anche per effetto della pandemia, si sono scontrate con i propri limiti a livello digitale: “Mai come in questi ultimi due anni abbiamo assistito a un’accelerazione delle competenze digitali e di marketing per stare sul mercato- commenta il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini-. Molte imprese si sono affidate a temporary manager perché la struttura stessa della maggior parte delle nostre aziende non consente di avere risorse dedicate al loro interno. Grazie al nuovo portale, le imprese possono in modo veloce ed efficace trovare sul territorio la risposta ai loro bisogni in continua evoluzione, proprio come il mercato”.

Matteo Mongelli, presidente del gruppo “Libere Professioni” Ascom Confcommercio Bergamo , sottolinea l’opportunità del portale per dare valore alla multiforme realtà delle competenze dei titolari di partita Iva, anche delle realtà più giovani, presenti sul territorio: “Il futuro del mercato del lavoro, come evidenziato anche da una recente ricerca Censis, va verso l’accorciamento della filiera. Poter disporre di un portale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta sul territorio rappresenta un’ottima opportunità. Le relazioni continuano a essere insostituibili e fondamentali e in questo sta la forza del nostro gruppo, che attraverso eventi come “Join the club”, che lo scorso anno ha visto oltre cento partecipanti, sa trasformare le connessioni virtuali in veri e propri scambi di opportunità e di crescita professionale. Grazie al portale si faciliteranno incontri e scambi, anche generazionali, attraverso il confronto tra professionisti junior e senior, per continuare a crescere e contaminare le competenze”.

Roberto Nembrini, presidente del nuovo Gruppo “Commercio Elettronico” Ascom, sottolinea l’importanza dell’intelligenza artificiale al servizio della professionalità: “Con il cambiamento in atto le aziende devono sempre più ricercare nuove competenze al di fuori dalla propria realtà aziendale e questa ricerca va semplificata, velocizzata e supportata. Nel portale Pro2b sarà l’intelligenza artificiale a individuare il bisogno reale dell’azienda, l’eventuale problematica e a rispondere in maniera mirata con la soluzione, proponendo una scelta tra diversi fornitori qualificati e selezionati. Tutto questo supportato da eventi fisici e relazioni vere”.

Il nuovo portale sarà presentato ai professionisti bergamaschi venerdì 25 marzo, alle ore 17, in sala Conferenze nella sede Ascom Confcommercio Bergamo. Nelle prossime settimane verrà presentato anche alle aziende del territorio. Il sito Pro2b è un format innovativo che mette in relazione i liberi professionisti con la loro potenziale clientela e accompagna le imprese del terziario nell’evoluzione delle competenze richieste dal mercato. Il portale, nato e progettato a Bergamo, realizzato dalla società Devon srl, rappresenta un unicum a livello nazionale. Grazie a un’attenta e automatizzata profilazione aziendale ed attraverso l’intelligenza artificiale si individuano e propongono i professionisti che rispondono alle diverse necessità. Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi possono così contare su un aiuto per trovare i professionisti più vicini non solo alle loro esigenze ma anche alla loro vera necessità. Emerge così la consapevolezza di come l’innovazione e il digitale non servano solo a comunicare meglio, ma anche e soprattutto a supportare le imprese verso un riposizionamento strategico e operativo al fine di renderle più competitive.

Una risposta alle esigenze delle imprese del terziario

L’Osservatorio “Marketing e Comunicazione Bergamo” realizzato da Format Research per il gruppo MMCE dei Servizi all’imprese (dati a fine gennaio 2022) ha evidenziato una criticità nelle competenze interne: solo il 33,8% delle imprese bergamasche ha un dipartimento interno o almeno un addetto che si occupa in via specialistica del marketing aziendale. Quindi due aziende su tre ricorrono alla competenza del loro titolare, che non è specialistica e dedicata, occupandosi lo stesso dell’attività principale dell‘impresa, per l’attività di sviluppo, marketing e comunicazione. Il 63,3% delle imprese bergamasche ha investito nel 2021 solo in strumenti di marketing digitali, contro il 22,5% in entrambi e solo il 14,2% esclusivamente in strumenti di marketing tradizionale. Di questi investimenti ben il 93,8% delle imprese dichiara di aver investito sul website. Sebbene l’obiettivo prevalente degli investimenti digitali delle imprese sia quello di comunicare con immediatezza (46,8%), migliorare la brand reputation (42,7%) e aumentare i contatti dei clienti anche geograficamente lontani (32,8%). Esiste un bisogno attuale e molto forte. Tra le esigenze più sentite, quella di migliorare la competitività aziendale grazie al confronto con aziende più strutturate 30,9%, seguita da quella di implementare strategie efficaci basate sui bisogni reali della clientela 21,6%.

 

 

 


Livio Bresciani riconfermato presidente degli Ortofrutticoli Ascom

Rosbuco e Scardino i vicepresidenti del Gruppo: il settore tra i pochi a salvarsi dai contraccolpi della pandemia

Livio Bresciani è stato riconfermato presidente del Gruppo Dettaglianti Ortofrutticoli di Ascom Confcommercio Bergamo. Classe 1950, titolare di un negozio di frutta e verdura in via Masone in città, Bresciani è vicepresidente della Fida (Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione) e fa inoltre parte del Consiglio direttivo di Ascom. Confermata anche Egidia Rosbuco (1956 – Osio Sotto), mentre entrano in consiglio Isabel Spagnoli (classe 1994 – Bergamo) e Cristofero Scardino (classe 1975 – Dalmine e Spirano). Rosbuco e Scardino sono stati inoltre eletti vicepresidenti.

Il settore dell’ortofrutta è stato uno dei pochi a salvarsi dai contraccolpi della pandemia: tra il 2019 e il 2021 i negozi attivi sul territorio provinciale sono infatti saliti da 254 a 257 (di cui 39 in città). “Siamo una categoria in crescita – conferma Livio Bresciani -. I mesi bui dell’emergenza Covid e dei vari lockdown hanno infatti dato un risvolto positivo alla categoria: i nostri negozi hanno saputo riconquistare la fiducia dei consumatori, anche dei più giovani, che hanno riconosciuto, per non dire riscoperto, la professionalità e la disponibilità che tutti i giorni garantiamo insieme alla freschezza dei prodotti che proponiamo“.
Un’altra nota positiva evidenziata da Bresciani riguarda il salto di qualità del mercato ortofrutticolo, dall’assortimento della merce al servizio, passando per l’accessibilità negli orari di accesso, una struttura fondamentale per tutta la categoria.
E sulle sfide del futuro Bresciani non ha dubbi: “Dobbiamo fare rappresentanza e massa critica con altre categorie legate al mondo dell’alimentare. Ci sono infatti buoni propositi per creare un gruppo unico che rappresenti tutto il mondo del food e che possa far fronte comune sui tavoli istituzionali”.


Marco Paciolla alla guida del Gruppo rivendite di giornali e riviste Ascom

Subentrato ad Andrea Esposito il neo presidente non ha dubbi”: Il settore è in difficoltà e le edicole devono reinventarsi e trasformarsi in chioschi multiservizi”

 È Marco Paciolla il nuovo presidente del Gruppo Rivendite di giornali e riviste di Ascom Bergamo Confcommercio. Classe 1972, gestore dell’edicola di via Paolo Garfuri a Loreto, Paciolla subentra ad Andrea Esposito. L’assemblea, svoltasi oggi pomeriggio nella sede di Ascom, ha confermato Daliso Falamischia (classe 1966 di Azzano San Paolo) nel ruolo di vicepresidente ed eletto nel consiglio Rita Severgnini (classe 1964 di Treviglio).

Quello delle rivendite di giornali e riviste è un settore alle prese con un calo delle attività: il numero di edicole in città e provincia è infatti sceso da 225 a 183 unità in cinque anni, con una diminuzione del 18,7%. A queste si aggiungono gli esercizi che vendono giornali e riviste – compresi i supermercati – per un totale di 468 punti vendita, 47 dei quali in città

“Il nostro settore deve fare i conti con un calo della domanda perenne, soprattutto da parte delle nuove generazioni – spiega Marco Paciolla -. Ci dispiace constatare questo trend perché le edicole sono sempre state un punto di riferimento per la socialità di una via, una piazza o un quartiere, un punto di ritrovo dove scambiare due parole. Ecco perché è il momento di innovare e trasformare le edicole in strutture multifunzionali. Molte hanno già deciso di reinventarsi in chioschi multiservizi che affiancano al tradizionale business legato all’editoria anche una serie di servizi per il cittadino: punti Sisal e Lottomatica, pagamento bollette e multe, ricariche telefoniche, consegna sacchi extra per raccolta differenza, convenzioni con le aziende per il ritiro pacchi ma anche vendita bibite, snack, gadget e articoli di cartoleria”.


Ristoratori, Petronilla Frosio riconfermata alla guida del Gruppo Ascom

Rinnovato anche gran parte del direttivo. La presidente: “Tante nuove aperture ma senza personale o una programmazione il rischio di chiudere è dietro l’angolo”

Petronilla Frosio è stata riconfermata presidente del Gruppo Ristoratori di Ascom Confcommercio Bergamo. Classe 1959, chef patron del ristorante Posta di Sant’Omobono Terme e del Petronilla Hotel di Bergamo, Frosio per il prossimo quinquennio potrà contare su un direttivo rinnovato: accanto, infatti, al vicepresidente riconfermato Gigi Pesenti (Osteria al Gigianca – Bergamo) e ai consiglieri Romina Bolognini (Trattoria Bolognini – Mapello), Giuseppe Cereda (Cucina Cereda – Ponte San Pietro), Carla Mangili (Giardino – Almè) e Andrea Cadei (Trattoria Bellini – Castelli Calepio), entrano nel direttivo anche Maria Morbi (Il Saraceno – Cavernago), Dizdari Nafi (One Love – Bergamo), Barberiu Oviudiu (Trattoria Taiocchi – Curno), Roberto Caccia (Trattoria Visconti – Ambivere), Paolo Chiari (L’Alimentari – Bergamo), Carmine Nasti (Da Nasti – Bergamo) e Salvatore Ferrara (Il Vesuvio – Bergamo) per le pizzerie.

Venendo ai dati del settore, in questi ultimi cinque anni le attività di ristorazione sono cresciute del 15,2% (+26,8 % in città). Trend confermato anche in questi ultimi due anni: la pandemia non ha infatti frenato la spinta imprenditoriale nel mondo della ristorazione e tra il 2019 e il 2021 i ristoranti sono saliti da 1390 (di cui 246 in città) a 1516 a fine 2021 (di cui 291 in città). Bene, quindi, il fermento imprenditoriale ma attenzione che il contesto socio-economico può rivelarsi una trappola per nuove iniziative nel campo della ristorazione, come sottolinea Petronilla Frosio: “La crescita del numero delle imprese in città e provincia conferma che il nostro è un settore vivace e dinamico, ma resta il problema della sostenibilità imprenditoriale: la ristorazione soffre infatti un eccesso di offerta quando il comparto sta subendo l’aumento esponenziale dei costi, dall’energia alle materie prime. Se, dunque, il settore è in crescita grazie anche alla cassa da risonanza mediatica che il food sta avendo da diversi anni, è importante non dimenticare che un ristorante è un’impresa vera e propria con tutti i pro e contro che ne derivano”.

Un altro nervo scoperto nel mondo della ristorazione è la crisi occupazionale: “Il nostro settore non è più così tanto appetibile, soprattutto per i giovani che cercano lavoro – conferma Frosio -. Stiamo quindi vivendo un paradosso: la categoria è in crescita, i locali continuano ad aprire ma senza personale o una programmazione nel lungo periodo il rischio di chiudere i battenti è dietro l’angolo. Per questo è necessario che il Governo riduca l’iniezione di ammortizzatori sociali e favorisca politiche attive per l’inserimento al lavoro”.


Macellai, riconferma per Coffetti: “La categoria deve vincere la sfida del ricambio generazionale”

Il numero dei negozi è in calo da anni. Il presidente del gruppo Ascom al terzo mandato:”Il nostro è un lavoro che richiede molti sacrifici”

Ettore Coffetti è stato riconfermato alla guida del Gruppo Macellai di Ascom Confcommercio Bergamo. Classe 1972, di Bergamo, Coffetti è al suo terzo mandato e per il prossimo quinquennio sarà affiancato da un direttivo ormai assodato. Confermati, infatti, i due vicepresidenti Giuseppe Oberti (70 anni, Grone) e Nicola Cazzaniga (36 anni, Canonica d’Adda), e il consigliere Luciano Pandolfi (66 anni, Cologno al Serio). Tra le incognite che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni c’è sicuramente quella del ricambio generazionale, vera scommessa della categoria per riportare in auge un mestiere che richiede competenze e tanto sacrificio. Sul territorio, infatti, il numero dei negozi dedicati alla carne è in calo e da 251 attività nel 2017 (di cui 22 in città) si è scesi a 232 (di cui 17 in città) a fine 2021: un deficit di 19 unità (-7,5%).

“A pesare sulla categoria è sempre il ricambio generazionale – conferma Ettore Coffetti -. Il 50% delle macellerie bergamasche sono in attività da più di 25 anni, con il mestiere che richiede un saper fare altamente specifico che nella maggior parte dei casi viene tramandato di padre in figlio. E oggi non sono tanti quelli che scelgono di continuare l’attività di famiglia: fare il macellaio vuol dire infatti avere competenze tecniche, pratiche, logistiche e amministrative e non tutti hanno la volontà di intraprendere un lavoro che richiede molti sacrifici”.

Il rovescio della medaglia è nei numeri di un settore che tiene, capace di diversificare l’offerta adeguandosi alle nuove richieste dei consumatori e, quindi, proponendo piatti “pronti a cuocere”, prodotti di gastronomia, primi piatti: “In questi ultimi due anni i vari lockdown e il blocco della ristorazione hanno fatto riemergere il valore delle macellerie di quartiere – conferma Coffetti -. Dietro a una fetta di carne ci sono infatti competenza, qualità, cortesia e assistenza che in altri spazi di vendita non si trovano. Ora vogliamo continuare su questa strada organizzando magari delle iniziative all’aria aperta”.


Grossisti e distributori di bevande, Giampietro Rota confermato alla guida del gruppo Ascom

Secondo mandato per l’amministratore di Quattroerre Group: “La ripresa dei consumi non sia frenata dall’escalation dei prezzi”

Giampietro Rota è stato riconfermato presidente dei grossisti e distributori di bevande di Ascom Confcommercio Bergamo. Rota, 59 anni amministratore di Quattroerre Group di Torre De’ Roveri, è stato confermato alla guida del gruppo in occasione dell’assemblea di oggi. Rinnovato anche il direttivo della categoria che oltre alla conferma di Giuseppe Betti (63 anni, Cividate al Piano) saluta l’ingresso di due nuovi consiglieri: Laura Maffessanti (56 anni, Clusone) e Alessandra Marenzi (40 anni, Castelli Calepio), eletta vicepresidente.
Nonostante i due anni di pandemia, il settore della distribuzione di bevande e vini ha retto i contraccolpi della crisi e negli ultimi cinque anni le aziende sono diminuite solo di 5 unità, passando da 158 a 153, di cui 20 in città dove il trend è in aumento (dati al 31 dicembre 2021, elaborazione Ascom su fonte camerale). “Il settore delle imprese all’ingrosso di distribuzione HoReCa (Hotellerie, Restaurant, Cafè) che comprende tutto il circuito dei consumi ‘fuori casa’ ha vissuto un biennio da dimenticare – sottolinea Rota -. Ci auguriamo ora di lasciarci alle spalle un periodo che ha condizionato la categoria e i risultati delle aziende, soprattutto per quanto riguarda il canale Horeca. Se infatti le aziende più strutturate e quelle storiche hanno retto i contraccolpi della crisi, i lockdown e il blocco dei consumi hanno penalizzato molte imprese che hanno comunque avuto la forza di investire in nuove tecnologie e servizi legati all’e-commerce e al delivery, soprattutto nel canale B2C”.

Nuovi investimenti che premiano lo spirito di iniziativa della categoria chiamata a rispondere anche alle richieste di un mercato sempre più esigente: “Oggi i locali sono diventati polifunzionali e la loro è una multi offerta che va a soddisfare i diversi momenti di consumo, dalla pausa pranzo al dopo cena – conferma Rota -. Anche le innovazioni di prodotto sono continue: pensiamo alle birre artigianali e a tutto il mondo della mixology che è sempre più vasto. Queste trasformazioni stanno determinando cambiamenti strategici nella nostra categoria, chiamata a rispondere alle esigenze dell’Horeca e a un mercato in continua evoluzione tra assortimenti mirati, tipologie di prodotti, formati diversi e nuove tendenze”.

E sul futuro prossimo Rota non ha dubbi: “Il rincaro dei prezzi delle materie prime e di gas ed energia incide anche sulle nostre aziende e sulla logistica, senza contare i rischi legati all’inflazione. Siamo quindi stretti da un lato dai margini ridotti e, dall’altro, dal rischio di una nuova stretta sui consumi causata non più dai lockdown ma dall’aumento dei prezzi. Per non parlare delle conseguenze legate alla guerra in Ucraina che oltre a gravare sulla crisi energetica in atto nel lungo termine potrà compromettere anche le esportazioni”.


Agenti e rappresentanti di commercio, Fabio Fracassi nuovo presidente di Fnaarc Bergamo

Sostituisce Massimo Bottaro. Nel direttivo Franco Bernasconi, vicepresidente, Angelo Marchetti e l’entrante Claudio Malvestiti

Fabio Fracassi è stato eletto presidente di Fnaarc Bergamo, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio, gruppo di categoria di Ascom Confcommercio Bergamo. Classe 1962, titolare di Logiwork di Bergamo e già vicepresidente Fnaarc Bergamo, Fracassi sostituisce il presidente uscente Massimo Bottaro e sarà affiancato da Franco Bernasconi, eletto vicepresidente (59 anni di Gorlago), Angelo Marchetti (41 anni di Castelli Calepio) e l’entrante Claudio Malvestiti (59 anni di Alzano Lombardo).

Fracassi viene eletto alla guida di una categoria che in questi ultimi anni ha sofferto i contraccolpi della crisi: dal 2019 al 2021, infatti, gli agenti di commercio operativi in Bergamasca sono scesi da 3.033 a 2881. A pesare sulla categoria il rincaro del carburante che si unisce all’aumento generale dei costi.

Franco Bernasconi e Fabio Fracassi

“I nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza dell’online e anche la carenza di prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture – sottolinea Fracassi, pronto per un quinquennio all’insegna dello spirito di squadra, delle sinergie tra agenti e del dialogo con aziende e associazioni -. Ci attiveremo per sollecitare subito interventi concreti per la nostra categoria, di fatto tra le più colpite dalle conseguenze della pandemia. Per noi agenti e rappresentanti di commercio l’auto è di fatto il nostro ‘ufficio’: ogni anno percorriamo mediamente 60.000 chilometri ma la mobilità continua a essere più un ostacolo che non un’opportunità di crescita. L’importo deducibile per l’acquisto di un veicolo è infatti fermo da 20 anni alla soglia dei 25 mila euro, nonostante la categoria abbia bisogno di auto più moderne, sicure e possibilmente elettriche o ibride”.


Fimaa Bergamo, Caironi bis: “La formazione della categoria sempre tra le nostre priorità”  

Riconfermato alla guida della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari. Vicepresidenti Gualdi e Ottolini. Nel direttivo entrano Rota Nodari e Tomasoni

Oscar Caironi è stato riconfermato presidente di Fimaa Bergamo, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, gruppo di categoria di Ascom Confcommercio Bergamo. Classe 1965, titolare della Oromedia Immobiliare in città, coordinatore di Fimaa Lombardia, consigliere nazionale e membro di giunta Fimaa, Caironi sarà affiancato da un direttivo rinnovato con due nuovi consiglieri. All’assemblea di ieri sono stati infatti eletti vicepresidenti Patrizia Gualdi (45 anni) e Luigi Ottolini (36 anni, già consigliere), mentre il consiglio – che rimarrà in carica fino al 2026 – è composto da Herman Cavariani (38 anni) Evelin Sozzi (37 anni) Enzo Pizzigalli (73 anni) e gli entranti Daniele Rota Nodari (50 anni) e Massimo Tomasoni (56 anni).
Caironi sottolinea l’importanza della rappresentanza in questo momento storico, in cui la Federazione ha il compito di indicare le nuove strade da percorrere a tutela delle categorie rappresentate: “Attenzione e vicinanza alla figura dell’agente immobiliare – conferma il presidente – sono i binari su cui Fimaa Bergamo sta orientando la sua linea d’azione, a cominciare dalla recente apertura di uno sportello di primo ascolto per gli associati che possono beneficiare di una rete di professionisti – avvocati, amministratori di condominio, notai, geometri – per consulenze in materia”.

Una categoria in evoluzione
Un supporto concreto per una categoria in evoluzione e, soprattutto, in crescita: in cinque anni gli agenti immobiliari in Bergamasca sono passati da 848 a 888 (+4,5%) e, di questi, circa la metà sono iscritti a Fimaa Bergamo: “Nel 2017 eravamo 250, oggi abbiamo raggiunto i 400 associati e siamo diventati la Federazione più numerosa a livello nazionale per una città non capoluogo di regione, ma il nostro obiettivo è di continuare a crescere e costruire un’identità comune affinché ogni agente immobiliare possa identificarsi nella categoria e far parte di un’unica squadra – sottolinea Caironi -. Fondamentale per la nostra associazione sarà proseguire quindi sulla strada dei servizi agli associati e della formazione: in cinque anni abbiamo organizzato quattro incontri annuali, più di 20 seminari e corsi per un totale di 500 ore all’anno, con l’obiettivo di migliorare le competenze degli agenti immobiliari”. Tema delle competenze che si conferma al centro dell’azione di Fimaa Bergamo che a gennaio ha inaugurato il primo master di alta formazione in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, a cui seguirà nei prossimi mesi un corso di alta formazione a cura dell’Università Insubria di Varese in compartecipazione con Fimaa Varese, Lecco e Como.

A fine anno 28ª edizione del Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia

Collaborazioni che si confermano un altro asse portante per Fimaa Bergamo: “Abbiamo consolidato il rapporto con il Collegio dei Geometri – conclude Caironi – e avviato una nuova collaborazione con Ance Bergamo per la raccolta dei prezzi delle nuove costruzioni che integreremo nel prossimo Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia che quest’anno approda alla 28ª edizione e che vedrà anche la collaborazione degli Ordini professionali di architetti, ingegneri e periti esperti del territorio”.


Mongelli riconfermato presidente del Gruppo Libere Professioni Ascom Confcommercio Bergamo

“Avanti con politiche su misura per i professionisti”. L’età media del nuovo direttivo inferiore ai 40 anni

Matteo Mongelli è stato riconfermato presidente del Gruppo Libere Professioni di Ascom Confcommercio Bergamo che rappresenta i titolari di partite Iva e autonomi che non appartengono a Ordini professionali: 28 anni, consulente marketing, Mongelli è stato rieletto dal direttivo riunitosi ieri in assemblea. Riconfermato alla vicepresidenza anche Umberto Comi (54 anni, consulente informatico), e i consiglieri eletti, tutti under 40, sono Alessandro Autiero (influencer), Diego Percassi (videomaker ed editore), Silvano Sacchi (avvocato) e Michele Volpi (consulente della sicurezza sul lavoro). Il consiglio rimarrà in carica per il prossimo quinquennio.

Nata nel 2020 con l’obiettivo di coinvolgere freelance e professionisti autonomi, Confcommercio Professioni Bergamo ha organizzato diverse iniziativeper garantire una maggiore tutela e rappresentanza della categoria: dal flash mob del mondo wedding nel febbraio 2021 ai convegni di respiro nazionale relativi a sport e benessere, fino alle convenzioni con diverse associazioni (Aiom, Pro4ICT, Assoinfluencer). Fari accesi anche sulla formazione per gli associati e, a luglio dell’anno scorso, il Gruppo ha organizzato “Join the Club”, un evento informale dedicato ai liberi professionisti per trovare sinergie multidipliscinari, creare relazioni e fare business.

Accanto alle professioni tradizionali si stanno infatti sempre più affermando nuove tipologie di consulenti ed esperti, anche in campo digitale, per una categoria molto variegata ma anche più suscettibile ai contraccolpi economici causati dalla crisi legata al Covid. Dal totale delle Partite Iva costituite nel 2021 (fonte Osservatorio Partite Iva-Ministero delle Finanze) su 7.921 ben 2.656 sono liberi professionisti (il 33,5%) e rispetto al 2020 si è registrato un aumento del 16,5% (del 3,5% rispetto al 2019), toccando il record assoluto dal 2015 in poi.


A destra il presidente Matteo Mongelli insieme ai membri del direttivo del Gruppo Libere Professioni di Ascom Confcommercio Bergamo

 

“Per ripartire occorrono politiche su misura per i professionisti che possono essere tra i nuovi protagonisti dell’attuazione del Pnrr grazie anche al nuovo protocollo siglato da Confcommercio Professioni con la Pubblica Amministrazione che ha portato alla nascita di un portale per l’affidamento degli incarichi ai professionisti relativi ai progetti del Pnrr – sottolinea Mongelli -. Occorre però portare avanti ulteriori iniziative a sostegno della categoria degli autonomi e, in particolare, delle professioni non ordinistiche su cui stiamo concentrando i nostri sforzi per delineare una mappatura del territorio bergamasco. La nostra categoria chiede da tempo anche una semplificazione degli adempimenti fiscali, oltre alla necessità di incentivare la formazione degli autonomi tramite la detrazione dei costi sostenuti per la formazione professionale e l’inserimento di nuovi codici Ateco per rispecchiare il panorama di specializzazioni esistenti nella nostra categoria”.