Fogalco, credito più facile per i commercianti di Bergamo grazie all’accordo con il Comune

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Il bilancio dell’attività e gli scenari futuri per il sistema del credito sono stati i temi al centro della 39esima assemblea annuale di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Bergamo Confcommercio, svoltasi oggi nella sede cittadina. Quanto ai numeri, si evidenzia un leggero calo, nel 2016, dei finanziamenti garantiti (-15,5%) per quasi 12 milioni di euro, a favore di 174 imprese e con un importo medio di 68mila euro. Dal 1978, anno di costituzione di Fogalco, alla fine dello scorso anno sono stati garantiti quasi 600 milioni di euro. Nel corso dell’anno 2016 Asconfidi Lombardia, la rete regionale di cui Fogalco fa parte, ha garantito 2.355 operazioni per un totale finanziato di euro 162.384.696.

Diverse invece le novità che interessano i Confidi, a partire dall’ampliamento dell’attività di consulenza e supporto al finanziamento. Riccardo Martinelli, presidente della Cooperativa di Garanzia ha infatti illustrato alcune possibilità per il futuro di Fogalco: «Il finanziamento diretto di piccolo importo, il crowdfunding e i minibond possono offrire al nostro sistema proposte operative concrete e nuove opportunità di mercato. Ma occorre anche maggiore incisività a livello politico anche per chiarire se sia intenzione o meno valorizzare il ruolo dei Confidi nel nuovo scenario. Nonostante le importanti innovazioni normative e di mercato, siamo convinti che il ruolo della garanzia consortile continui ad essere ancora strategico per la crescita e lo sviluppo delle piccole medie imprese.  Siamo però chiamati a costruire un’alternativa al classico “mercato delle garanzie” per i crediti alle piccole medie imprese. La strada obbligata, a nostro avviso, consiste nel diversificare il business attraverso l’ampliamento dell’attività di assistenza e consulenza finanziaria, oltre che sensibilizzare e sostenere le stesse imprese ad accrescere la propria cultura finanziaria».

Il vicesindaco di Bergamo, Sergio Gandi
Il vicesindaco di Bergamo, Sergio Gandi

A livello locale, il Comune di Bergamo ha stanziato 100mila euro per abbattere i costi di istruzione delle pratiche per gli imprenditori che si rivolgono ai Confidi per aprire una nuova attività commerciale o rinnovare un esercizio già avviato. «Il bando mostra l’attenzione dell’amministrazione per le piccole attività del territorio. Un segnale di come la politica può agevolare l’accesso al credito per le pmi, attraverso i Confidi» ha sottolineato il vicesindaco Sergio Gandi. «Un passo in avanti nell’affermare il ruolo della nostra Fogalco, che segna l’impegno della politica locale per favorire o salvaguardare l’imprenditorialità del territorio» ha ribadito Paolo Malvestiti presidente dell’Ascom e della Camera di Commercio. Con un appello alle banche, lanciato dal segretario della Fogalco Antonio Arrigoni, «perché lo sforzo pubblico possa essere efficace è necessario che anche gli istituti di credito, ed è un aspetto sul quale ci simo impegnati nell’accordo con il Comune, facciano la propria parte riservando le migliori condizioni alle imprese».

Il direttore dell’Ascom Oscar Fusini ha sottolineato l’esigenza di ampliare a livello associativo le consulenze e i servizi a favore delle imprese: «Purtroppo anche il sistema associativo, seppur con enormi differenze a livello nazionale in un’Italia a due velocità, vive un progressivo indebolimento. Una maggior ragione per non bloccarci, ma per evolvere e anticipare le esigenze delle imprese soprattutto sul fronte della consulenza finanziaria, prioritaria per le imprese. La creazione di nuovi  servizi e l’ innalzamento delle competenze del personale sono le principali sfide che Ascom porterà avanti nei prossimi mesi».

105519 assemblea fogalco - plateaQuanto al contesto economico, si rileva nel primo trimestre 2017 una ripresa della fiducia e una ritrovata voglia di investire. Questa la fotografia scattata dall’Osservatorio del Credito Confcommercio, presentato da Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito confederale. L’indagine ribadisce anche la centralità della garanzia consortile, contraddistinta da migliori condizioni per le pmi: «Tra i principali vantaggi quello di ottenere un finanziamento in tempi brevi (59,4% delle imprese) e per il 28,5% un taglio ai costi del credito. Il 12,1% delle imprese ha ottenuto un finanziamento di un importo maggiore grazie all’intervento dei Confidi».

Fare finanza d’impresa è prioritario, ha sottolineato Ghidinelli: «La capacità di fare analisi imprenditoriale è ora come non mai di vitale importanza. I timidi segnali positivi rilevati in questi primi tre mesi rappresentano un seppur debole incoraggiamento. Gli anni difficili che ci siamo lasciati alle spalle hanno portato ad una selezione delle imprese che ora intravedono miglioramenti».

 


Credito e pmi, Fogalco guarda agli strumenti alternativi

Bilancio dell’attività e scenari futuri per il sistema del credito. Sono questi i temi al centro della assemblea annuale di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Bergamo Confcommercio, in programma venerdì 19 maggio alle ore 15.30 nella sala conferenze della sede cittadina di via Borgo Palazzo 137.

Ai lavori prenderà parte Ernesto Ghidinelli, responsabile dell’area Finanza e Credito di Confcommercio Imprese per l’Italia, che traccerà il punto di vista dell’Osservatorio del credito della Confederazione, gli scenari futuri e le nuove politiche a sostegno dei Confidi.

Nell’anno appena trascorso, sono stati deliberati dalla cooperativa, garantiti ed erogati dagli Istituti di credito convenzionati finanziamenti per quasi 12 milioni di euro (11.861.134), in diminuzione del 15,4% rispetto ai 14.021.572 del 2015. Le posizioni gestite sono state 174. Al bilancio vanno aggiunti 1.975.625 relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. L’importo complessivo relativo alle operazioni garantite e perfezionate dal 1978, anno di costituzione, al 31 dicembre scorso è di poco inferiore ai 597 milioni di euro, i soci effettivi iscritti alla cooperativa sono 4.430.

Nello scorso esercizio l’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati è stato di poco superiore ai 68.000 euro. Le garanzie si sono perfezionate, in particolare e in ordine di volumi, nel comparto del commercio al dettaglio, del commercio all’ingrosso e nei servizi di ristorazione e somministrazione alimenti e bevande.

Gli importi comprendono i finanziamenti deliberati ed erogati attraverso la società partecipata Asconfidi Lombardia, per un ammontare di 10.774.111 euro. Nel corso del 2016 la rete tra i 15 confidi territoriali lombardi ha garantito 2.355 operazioni per un totale finanziato di oltre 162 milioni di euro.

«La recente iscrizione della “nostra” Asconfidi Lombardia, avvenuta con decorrenza 26 ottobre 2016, al nuovo Albo ex articolo 106 del Testo Unico Bancario, conferma ulteriormente la validità di un “sistema di garanzie baricentro”, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato del credito sempre più complesso e globalizzato, salvaguardando il radicamento nel territorio e la conoscenza diretta delle imprese da parte delle realtà provinciali aderenti», evidenzia il presidente della Fogalco Riccardo Martinelli.

Per quanto riguarda il ruolo dei confidi, «le innovazioni normative degli ultimi anni hanno avuto l’involontario effetto di accentuare alcune situazioni di difficoltà – afferma il presidente Fogalco -. Da un lato l’innalzamento delle soglie di copertura del Fondo Centrale di Garanzia a favore delle richieste di “garanzia bancaria diretta” ha messo in moto l’effetto “sostituzione” nel circuito del credito, favorendo una progressiva disintermediazione a danno dei Confidi, dall’altro la riduzione delle risorse pubbliche, in particolare delle Camere di commercio, ha notevolmente ridimensionato uno dei principali canali di sostegno finanziario».

Fogalco continua in ogni caso a caratterizzarsi per la capacità di far dialogare banche e imprese e punta a potenziare l’attività di consulenza tecnica e finanziaria, anche in tema di finanza agevolata. Ma guarda anche più in là. «Forse è giunto veramente il momento per pensare a progetti strategici che possano fornire al nostro sistema proposte operative concrete e nuovi sbocchi e opportunità di mercato – è la riflessione di Martinelli -, ci riferiamo in particolare ai canali alternativi al credito bancario come ad esempio il finanziamento diretto di piccolo importo (microcredito), il crowdfunding e i minibond. È comunque fuor di dubbio che occorra maggiore incisività a livello politico anche per chiarire definitivamente se sia intenzione o meno delle istituzioni pubbliche valorizzare il ruolo dei Confidi nel nuovo scenario».


Borgo Palazzo si tinge di rosso. E sabato i negozi organizzano la “Sfilata al rovescio”

Borgo Palazzo si è accesa di rosso per “Bergamo in Fiore – Maggio un mese di colori”, la nuova manifestazione del Distretto urbano del commercio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che veste le vie dello shopping con fiori, piante e allestimenti a tema delle vetrine, richiamando l’attenzione sul piacere di fare una passeggiata in città e acquistare nei negozi.

È toccato a piazza Sant’Anna e dintorni aprire le danze di un calendario proseguirà in Borgo Santa Caterina dal 13 al 19, con il giallo scelto come colore dominante, in Città alta dal 20 al 26 (rosa, in perfetta nuance con il Giro d’Italia che passerà in quei giorni), per finire con un tripudio floreale del centro, che si tingerà di bianco con richiami di rosso, giallo e rosa, dal 25 al 28 maggio.

Ai commercianti è stato chiesto di partecipare acquistando la composizione coordinata realizzata per l’iniziativa, da posizionare all’esterno, del negozio e il materiale di comunicazione. Sono stati inoltre invitati ad interpretare il tema cromatico-floreale nell’allestimento delle vetrine. Le botteghe di Borgo Palazzo non si sono fatte attendere e sono spuntati abiti fiorati e accessori nelle più vivaci tonalità del rosso, mentre il Comune di Bergamo ha offerto delle foriere che resteranno posizionate fino a settembre.

borgo palazzo in fiore 2017 (2)La rassegna ha anche ispirato un originale evento, con la collaborazione di diverse attività del Borgo. Si chiama “Sfilata al rovescio” ed è in programma sabato 13 maggio, a chiusura della settimana in fiore. L’appuntamento è nello showroom di EsseCi cucine (al numero 100), a partire dalle 16. Sarà un pomeriggio rosso e floreale, ovviamente, con numerose attività. È “al rovescio” perché sarà il pubblico a sfilare davanti alle diverse postazioni, anziché assistere da fermo al succedersi delle proposte.

In campo ci sono il ristorante Ol Giopì e la Margì, che offrirà uno showcooking nelle cucine di design del salone insieme alle golosità della Pasticceria Sant’Anna. Tra un assaggio e l’altro sarà possibile vedere all’opera le hairstylist e le makeupartist di La dolce vita, che creeranno acconciature e trucchi ad hoc per le modelle, che indosseranno gli abiti di Pietra di Luna e gli eccentrici occhiali di Foto Ottica Skandia, accompagnate dai bambini vestiti da Gretel & Hansel. Un sabato pomeriggio all’insegna della moda, del design e della buona cucina a ritmo della musica del bar La Piazzetta. Nel corso dell’evento sarà presente Emiliano Amadei, campione italiano in carica di flower design, nonché curatore degli allestimenti di “Bergamo in Fiore”, che farà una dimostrazione live di composizioni.


Negozi alimentari, consumi in lieve ripresa. «Ma i margini diminuiscono»

Nella seconda metà del 2016 il clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio alimentare è rimasto stabile, anche se la tendenza è al miglioramento.

È quanto risulta dai dati del quinto Osservatorio congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell’alimentazione, ricerca realizzata da Fida – Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, in collaborazione con Format Research e presentati a Roma nella sede di Confcommercio.

Dallo studio emerge anche che il livello dei ricavi resta stabile. I prezzi, invece, nei primi mesi del 2017 risultano in forte rialzo rispetto al 2016. Invariata la capacità delle imprese del settore di far fronte al proprio fabbisogno finanziario e, sul fronte credito, solo il 38% si è visto accordare il fido o finanziamento che aveva richiesto.

Resta una parte di imprenditori (il 56%) che si dice preoccupata per il futuro del Paese, con una pressione fiscale che non diminuisce. Tanto che il numero delle imprese che ha avuto problemi nel pagare le tasse è aumentato (1,8% rispetto a sei mesi fa), mentre il 35,4% è riuscito a pagarle con molta difficoltà: si tratta in prevalenza di piccole imprese attive nel Mezzogiorno e Nord Ovest.

Un focus sul commercio elettronico mostra, infine, come anche il dettaglio alimentare si stia muovendo in questo ambito. Le imprese che dispongono di un sito web sono quattro su dieci: una su dieci per attività di commercio elettronico, le altre tre solo per vetrina. Una impresa del commercio al dettaglio alimentare su quattro, poi, utilizza i social network.

«I dettaglianti alimentari – spiega Donatella Prampolini, presidente Fida – stanno facendo di tutto per utilizzare le giuste leve che consentano loro di rimanere sul mercato, puntando su innovazione e attenzione al consumatore. Permangono però, anche a fronte di una lieve ripresa dei consumi, problematiche legate al peso del fisco e alla stretta sul credito. Problemi resi ancora più pesanti dal fatto che la marginalità continua a diminuire, anche per effetto dell’aumento dei prezzi all’ingrosso, non riversati completamente sui consumatori per evitare una nuova stagnazione». «Ribadiamo nuovamente – conclude Prampolini – la necessità di lavorare sulla fiscalità generale, scongiurando definitivamente il rischio di un aumento dell’Iva che porterebbe a un effetto domino sui consumi».


“Il futuro del credito cooperativo”, 4 incontri della BCC Bergamasca e Orobica

E’ dedicato ai soci della BCC Bergamasca e Orobica il ciclo di incontri economici territoriali “Il futuro del credito cooperativo”, funzionale a spiegare lo stato dell’arte del nuovo gruppo bancario cooperativo, che prenderà il via il 21 Marzo dalla Sala Multimediale della Biblioteca Comunale di Bariano. Quattro incontri complessivi (il 21 marzo a Bariano;, il 28 marzo a Borgo di Terzo; il 3 aprile a Zanica e il 10 aprile a Cologno al Serio) permetteranno di spiegare le profonde trasformazioni che sta vivendo l’Istituto di credito, legate alla nascita del Gruppo Bancario Cooperativo. “Questi appuntamenti – spiega il presidente Giovanni Battista Fratelli – sono una importante occasione per illustrare ai nostri Soci non solo le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di Amministrazione a scegliere di entrare a far parte del Gruppo Iccrea Banca, ma anche i risultati della gestione targata 2016. Non ultimo, nel corso di questi incontri “sul territorio e per il territorio” faremo anche il punto sull’avanzamento dei lavori in modo da fornire una panoramica quanto più completa e puntuale possibile a chi ci sceglie ogni giorno”. Ad ospitare gli incontri, tutti previsti a partire dalle 20.45, saranno la Sala Multimediale della Biblioteca Comunale di Bariano, la Sala del Consiglio Comunale di Borgo di Terzo,  la Sala Convegni della BCC di Zanica e l’Aula Corsi della sede BCC di Cologno al Serio. “Essere una banca sul territorio e per il territorio, nella nostra visione, significa anche questo: favorire il contatto e la condivisione, nel segno della semplicità e della chiarezza”.


Ubi Banca, l’economia diventa un gioco e coinvolge gli studenti

Il 16 e il 17 marzo sono due giornate speciali per le scuole di Bergamo, organizzate da Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio e UBI Banca, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo: per la prima volta gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e i loro insegnanti sono i protagonisti di “Play ECONOMY- L’economia è (anche) un gioco!”. La manifestazione è uno degli esempi di come soggetti pubblici e privati possono lavorare insieme per offrire ai giovani studenti e ai loro insegnanti un’opportunità unica di crescita a costo zero fornendo strumenti concreti per avvicinarsi ai temi dell’economia sostenibile, all’utilizzo consapevole del denaro e alla prevenzione del gioco d’azzardo. Hanno partecipato all’organizzazione delle lezioni Redooc, società specializzata in didattica digitale, il consorzio CONFAO, rete delle scuole per l’apprendimento e l’aggiornamento professionale, Taxi 1729, società di formazione e di comunicazione scientifica e i CPIA, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Giovedì 16 marzo le scuole secondarie di primo grado parteciperanno alla lezione “Impariamo il valore del denaro. Il lavoro, il reddito e il capitale umano”.

L’incontro propone un’intervista doppia nella quale due adolescenti esprimono la propria opinione rispetto alla gestione del denaro. Saranno poi illustrati i principali fattori che costituiscono e accrescono il capitale umano e, successivamente, sarà affrontato il tema del ciclo economico della famiglia, della gestione della paghetta e dell’equilibrio tra entrate e uscite. La seconda parte della mattinata vedrà le scuole secondarie di secondo grado impegnate nella lezione “Capire la finanza”: gli studenti saranno coinvolti in un vero e proprio gioco a squadre nel quale troveranno risposte a domande come “Cosa sono il sistema economico e il sistema finanziario? Quali sono i mercati e gli intermediari finanziari? Come calcolare interesse semplice e interesse composto? Il tempo ha un valore finanziario? Quali sono e a cosa servono gli strumenti finanziari? Come investire i propri risparmi?”. Il pomeriggio vedrà i docenti delle scuole secondarie di II grado protagonisti dell’incontro “Educazione finanziaria e alternanza scuola-lavoro: la sfida delle nuove competenze”. L’incontro fornirà un quadro di approfondimento, in vista di un più maturo assetto ordinamentale della materia, agevolando così anche l’elaborazione del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e fornendo ai docenti contributi per l’insegnamento dell’educazione economica. In programma inoltre un intervento sul tema dell’Alternanza Scuola Lavoro.

La seconda e ultima giornata della kermesse bergamasca dedicata all’educazione finanziaria si aprirà con il laboratorio didattico Fiabe e Denaro per le scuole primarie: gli studenti più giovani parteciperanno ad un gioco interattivo che li porrà di fronte a un quesito fondamentale: cosa è davvero indispensabile? Seguiranno riflessioni sulle spese ordinarie, straordinarie, necessarie e superflue, sul consumo e sull’importanza del risparmio. Contemporaneamente gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado saranno coinvolti nel nuovo percorso didattico “PAY 2.0 – Il denaro del futuro”. Le modalità di pagamento che usano e useranno sempre di più i millenials sono radicalmente diverse da quelle tradizionali. L’incontro condurrà gli studenti alla scoperta delle nuove forme di moneta e pagamenti elettronici che si troveranno sempre più a gestire, illustrando i processi collegati alla dematerializzazione del denaro e le innovative frontiere digitali del suo uso affinché ne siano consapevoli. Durante la lezione i divulgatori scientifici di Taxi1729 illustreranno ai ragazzi le regole matematiche applicate alle varie forme di scommesse e al gioco d’azzardo, svelandone i lati nascosti, le scarse possibilità di successo e gli alti rischi. Questi sono infatti gli obiettivi di “Fate il nostro gioco”: una lezione-spettacolo che mira a prevenire attraverso l’educazione finanziaria la diffusione tra i giovani di questo pericoloso fenomeno che, nel 2016 è costato agli italiani hanno circa 95 miliardi di euro (+8% rispetto al 2015), ovvero 260 milioni al giorno, 3.012 euro al secondo.

 


Lavoro e finanziamenti agevolati, ecco le opportunità per i ristoratori

Costi del personale e accesso al credito sono due dei problemi più “caldi” nella gestione dei pubblici esercizi. Onerosi i primi, difficile il secondo, non devono però essere considerati un argomento tabù dalle piccole aziende, che possono approfittare di alcuni strumenti e agevolazioni messi a loro disposizione.

L’Ascom di Bergamo li ha illustrati in un incontro con i ristoratori, che sarà replicato lunedì 13 marzo con i gestori di caffetterie e bar, nell’appuntamento che precede il rinnovo delle cariche della categoria.

incontro ristoratori - credito e lavoro

Sul versante del lavoro – come ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area in Ascom e presidente degli Enti bilaterali del Terziario e del Turismo – è operativo, strutturale fino al 2018, a livello territoriale solo per le aziende iscritte all’Ascom l’accordo con i sindacati per la detassazione dei premi di produttività, per i quali è prevista un’aliquota ridotta dal 27% al 10%. «Per l’azienda non significa spendere meno ma poter riconoscere qualcosa in più ai dipendenti – ha precisato -. Per usufruire dell’agevolazione occorre costruire un sistema premiante per obiettivi e misurabile, non è proprio semplice, ma è di certo un’opportunità».

Così come lo sono gli incentivi, dai 2 ai 3mila euro, per l’assunzione di giovani disoccupati, messi in campo dall’Ente bilaterale, che a questo intervento ha destinato quest’anno un totale di 40mila euro. Senza dimenticare tutte le altre forme di sostegno all’impresa (dalla formazione alla certificazione dei contratti di lavoro, dalla sicurezza alla qualità) e di sussidio per i lavoratori (assistenza ai figli disabili, contributo oltre il 180esimo giorno di malattia o infortunio, concorso alle spese per libri di testo, mensa scolastica, trasporto pubblico, asilo nido, compilazione del modello 730) erogate dall’Ente. «L’adesione all’Ente bilaterale comporta per l’azienda una spesa di 12-14 euro all’anno per ogni dipendente – ha ricordato Betti -, ma può essere ampiamente ripagata da ciò che si riceve».

Buone notizie arrivano anche dal fronte dei finanziamenti agevolati. È prevista per marzo-aprile l’apertura del bando regionale “Turismo e attrattività”, che mette complessivamente a disposizione 35 milioni per la riqualificazione delle strutture alberghiere, extra alberghiere e dei pubblici esercizi lombardi. «Era da tempo che non veniva promossa una misura a favore di questi settori – ha evidenziato Matteo Milesi, responsabile dello Sportello del Credito della cooperativa di garanzia Fogalco -. Il contributo è a fondo perduto per il 40% dell’investimento fino ad un massimo di 50mila euro. La gamma delle spese va dall’acquisto di arredi e attrezzature alle opere edili».

Attenzione ai pubblici esercizi e al terziario la riserva anche il Bando Inail di quest’anno, con uno stanziamento specifico che copre il 65% dei costi per progetti dedicati al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, anche in aziende senza dipendenti. Ci sono poi i contributi al credito per gli investimenti di Lombardia Concreta e per le start up il bando Intraprendo.

«Con la nostra struttura – ha dichiarato il direttore della Fogalco Antonio Arrigoni – intendiamo potenziare l’attività di supporto e gestione dei procedimenti per l’accesso ai finanziamenti agevolati. Un aspetto sempre più critico per le aziende è poi quello del costo complessivo del credito. Sebbene i tassi di interesse siamo bassi, le condizioni applicate dalle banche risultano spesso penalizzanti. Ecco perciò che diventa fondamentale il check up della situazione finanziaria e la promozione di una maggiore cultura del credito: se non se ne conoscono i meccanismi, infatti, si rischia di pagarlo molto caro». Un’altra opportunità è quella della garanzia fideiussoria, che contribuisce a mitigare il rischio del credito e, perciò, ad agevolarlo.


La Cisl lancia l’allarme Bcc: “Preoccupati per i dipendenti”

bcc1C’è forte preoccupazione in Cisl e First Cisl di Bergamo per quanto si sta sviluppando nel mondo del Credito Cooperativo. “La riforma delle BCC introduce in questo contesto dinamiche estranee al settore, fino a ieri attento al livello territoriale e alla prossimità con i clienti – spiega Francesco Galizzi, segretario generale di First Cisl Bergamo. Oggi Treviglio, che ha dimensioni diverse dal resto delle consorelle cooperative, avvia trattative per arrivare ad un matrimonio che tenga conto di esigenze patrimoniali che difficilmente possono trovare soluzione in un contesto di contiguità territoriale, ma questo non può che generare timori nelle altre, che vedono allontanarsi prospettive di unificazione e aumentare le possibilità di essere invece assorbite dal strutture più grosse, perdendo così la propria specificità”. Succede infatti, spiega il sindacalista, che l’ipotesi di unificazione provinciale non risolverebbe  i problemi patrimoniali di quelle aziende che più grosse presentano maggiori criticità legate alla copertura dei crediti deteriorati. “La Cisl guarda con estrema attenzione quanto sta avvenendo nel mondo delle Casse Rurali – gli fa eco Ferdinando Piccinini, segretario generale CISL Bergamo -, per le eventuali ricadute sui lavoratori, perché questi processi non siano a discapito dei dipendenti, e perché questo sistema alimentato dalla riforma delle BCC rischia di modificarne geneticamente l’esistenza stessa”.


Alla bergamasca Credipass l’85% delle quote di MedioFimaa

Il 23 febbraio, a Milano, si è conclusa un’importante operazione di aggregazione del settore, che ha visto FIMAA Servizi cedere la maggioranza di MedioFimaa alla Holding Hpass, già proprietaria della bergamasca Credipass. MedioFimaa è una società di mediazione creditizia, fondata da FIMAA Italia, Associazione nazionale di categoria più importante del settore immobiliare italiano, con oltre 11.000 imprese iscritte, confederata a Confcommercio. Advisor finanziario dell’operazione è Thymos Business & Consulting, società di corporate finance di Milano guidata da Fabio Tesei e Marinella Latteri. Hpass ha bruciato le tappe concludendo in poco più di un mese la trattativa che ha visto farsi avanti diversi tra i principali operatori del settore. La scelta di FIMAA Italia è stata dettata dalla volontà di dare continuità implementando un ambizioso progetto industriale.

Dopo l’acquisizione, il gruppo Hpass conterà circa 500 agenti con un intermediato di oltre 650 mln di euro. Hpass-Credipass-MedioFimaa si avvia a diventare, quindi, la prima realtà del settore. Al timone di MedioFimaa ci sarà un Consiglio di amministrazione il cui Presidente è Laurence Camps e Amministratori Fabio Graziotto con deleghe amministrative e Stefano Grassi con deleghe commerciali. Quest’ultimo si è detto soddisfatto per la chiusura dell’accordo in perfetta armonia con il progetto di sviluppo e crescita intrapreso da Credipass / Hpass ormai da qualche anno. Il nuovo Direttore commerciale nominato dal Consiglio sarà Maurizio Visconti, professionista operante da molti anni nel settore. Il presidente nazionale FIMAA, Santino Taverna, esprime la propria soddisfazione per aver, con questa operazione, consolidato e dato nuovo slancio allo sviluppo di un progetto industriale che permetterà di garantire un servizio di eccellenza e una copertura capillare a clienti e operatori immobiliari, oltre ad incrementare la rappresentanza politica di FIMAA Italia presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. La nuova compagine azionaria di MedioFimaa sarà dunque composta da Hpass, che detiene la maggioranza assoluta, con l’85,5% delle quote, FIMAA Italia che resta nel capitale con una quota del 9,50% e infine Allianz con il residuo 5%.

 

 


Ubi, la banca unica è realtà. Coinvolti 6mila dipendenti

Si è concluso, con largo anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale, il progetto “Banca unica”, con la fusione in Ubi Banca delle Popolari di Bergamo e Ancona, di Banca Carime, del Banco di Brescia San Paolo cab e della banca di Valle Camonica e le relative migrazioni sul sistema IT della capogruppo. La decorrenza degli effetti contabili e degli effetti fiscali è stata posizionata al 1° gennaio scorso e per effetto dell’emissione di nuove azioni di Ubi Banca il capitale sociale è salito a 2.443.092.155 euro. Dal punto di vista operativo, le migrazioni hanno riguardato un totale di circa 1.150 filiali e punti operativi, 8.300.000 anagrafiche di clientela, 2.450.000 conti correnti, 1.470.000 depositi titoli e hanno coinvolto circa 6mila dipendenti nella fase preparatoria e post migrazione.