Balzer, tre licenziamenti. Barghi: “Riorganizzazione necessaria “

Un caffè al Balzer, una pausa sul Sentierone

A meno di tre mesi dall’avvio della nuova gestione del Balzer targata Codesa sono arrivati i primi tre licenziamenti. L’azienda, secondo la Cisl, ha licenziato per giustificato motivo oggettivo tre lavoratori, esternalizzando i servizi di pulizia e magazzino. “Succede infatti – a poco tempo dall’inaugurazione, ma soprattutto dopo svariati mesi in cui la trattativa ha permesso di analizzare ogni aspetto dell’attività economica, dei suoi costi e del personale – che Codesa, capitanata dal dottor Barghi, licenzi due donne e un uomo perché, dice, il loro lavoro sarebbe superfluo, salvo che altri lavoratori stanno facendo le stesse attività nel locale”. “Solo tre mesi fa – dichiara Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl  Bergamo – Barghi saliva all’onore delle cronache salvando il locale simbolo di città bassa. La condizione di questa operazione era la salvaguardia dei posti di lavoro. Troppo facile far la bella figura del salvatore aiutato dall’atteggiamento responsabile dei lavoratori e anche dall’impegno delle istituzioni che hanno permesso alla nuova società di entrare in possesso del locale e far ripartire l’attività con una riduzione del 10 % degli stipendi. La Fisascat  – conclude Citerio – non ci sta, e si muoverà in ogni contesto e direzione possibile per evitare una decisione aziendale difficile da accettare”. Domani pomeriggio, di ritorno dallo sciopero nazionale in programma a Milano, Fisascat manifesterà sul Sentierone, con un presidio  per protestare contro questa decisione di Balzer, e per denunciare la situazione di crisi che ha colpito il “salotto buono” della città, con la chiusura annunciata del Ciao. Barghi, dal canto suo, non indietreggia e conferma che le tre figure non erano più indispensabili, che la riorganizzazione era necessaria  e che tutto è stato eseguito a norma di legge.

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