Balzer, il caso dei tre licenziamenti finisce in tribunale

Un caffè al Balzer, una pausa sul Sentierone
Un caffè al Balzer, una pausa sul Sentierone

La Fisascat Cisl di Bergamo porta Balzer alla sbarra, accusando la società di gestione del locale, la Codesa, di comportamento anti-sindacale e chiedendo ufficialmente il reintegro dei tre lavoratori licenziati meno di due mesi fa. Il prossimo 23 giugno, Monica Bertoncini, della sezione Lavoro del tribunale di Bergamo, dovrà dirimere la questione sull’articolo 28 dello statuto dei lavoratori: la Fisascat, infatti, imputa alla gestione di Barghi, che all’inizio del 2015 riaprì lo storico caffè del Sentierone, un comportamento non rispettoso di quanto stabilito negli accordi sindacali sottoscritti non più di sei mesi fa, “nei quali – ricorda Alberto Citerio, segretario generale della categoria CISL del commercio -, oltre a tutelare il personale, siamo stati attenti anche ai costi di gestione della nuova proprietà”. Infatti, nel contratto firmato tra le parti, Codesa ha ottenuto una riduzione del 10% del costo del personale, “ma con la contropartita che l’azienda aveva l’obbligo di mantenere il personale in forza”. Nel testo dell’accordo, infatti, si fa esplicitamente riferimento alla data del 30 novembre 2015 come primo incontro tra le parti per la valutazione dell’andamento dell’intesa.

Questo atteggiamento, si legge nella nota dell’avvocato Luca Pizzigoni, che assiste la Fisascat, “inadempiente, e addirittura contrario ai principi di correttezza e buona fede, ha posto nel nulla l’operato del sindacato, esposto a notevole pregiudizio e perdita di immagine nei confronti dei propri tutelati”.

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