Auto, ad ottobre crescita dimezzata. E la legge di Stabilità scontenta i rivenditori

mercato-autoA ottobre la Motorizzazione ha immatricolato 146.632 autovetture, con una variazione di +9,75% rispetto a ottobre 2015, durante il quale ne furono immatricolate 133.610 (nel mese di settembre 2016 sono state invece immatricolate 154.200 autovetture, con una variazione di +17,87% rispetto a settembre 2015).

Sempre ad ottobre sono stati registrati 409.556 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -5,48% rispetto a ottobre 2015, durante il quale ne furono registrati 433.280 (nel mese di settembre 2016 sono stati invece registrati 392.072 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +1,48% rispetto a settembre 2015, durante il quale ne furono registrati 386.347).

A ottobre il volume globale delle vendite (556.188 autovetture) ha dunque interessato per il 26,36% auto nuove e per il 73,64% auto usate. Nel periodo gennaio-ottobre 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.553.394 autovetture, con una variazione di +16,72% rispetto al periodo gennaio-ottobre 2015, durante il quale ne furono immatricolate 1.330.885. Nello stesso periodo di gennaio-ottobre 2016 sono stati registrati 3.912.170 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +4,5% rispetto a gennaio-ottobre 2015, durante il quale ne furono registrati 3.743.771.

«Il superammortamento – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilitiche estere, commentando i dati del mercato auto di ottobre – ha dimostrato di funzionare soprattutto nella direzione di accelerare la velocità di smaltimento del parco anziano, pertanto avrebbe dovuto essere confermato in forma strutturale per tutte le auto aziendali e non solo per quelle strumentali».

Tra i veicoli attualmente esclusi dalla proroga, il comparto delle vetture acquistate dai liberi professionisti e dalle ditte individuali solo nel 2015 ha rappresentato circa 160.000 immatricolazioni, il 10% del totale immatricolato nell’anno, a cui si devono aggiungere tutte le auto acquistate dalle società e date in uso promiscuo ai dipendenti, anch’esse escluse dal provvedimento. «Giova, inoltre, ricordare – continua Nordio – che la mancata conferma del superammortamento sulle auto aziendali sta determinando un aumento della domanda nella parte finale dell’anno, con un prevedibile calo sui primi mesi del 2017». «L’Unrae – prosegue Nordio – apprezza che nell’attuale testo del DdL sul Bilancio 2017 siano previsti la proroga della “Nuova Sabatini” e l’aumento delle soglie di deducibilità di talune categorie di auto aziendali, ma deve sottolineare la necessità che venga rivista la modulazione del superammortamento estendendolo a tutte le auto aziendali, visti i positivi risultati ottenuti nel 2016». «Guardando alla fine dell’anno – conclude Nordio – si irrobustisce la nostra previsione già formulata a luglio di un mercato decisamente positivo a 1.850.000 immatricolazioni, di poco al di sopra del 17%. Per il prossimo anno le immatricolazioni di autovetture dovrebbero stabilizzarsi su una crescita del 5,4%, a 1.945.000 unità».

Il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi sottolinea, invece, la flessione di ottobre che, di fatto, «ha consuntivato un dimezzamento della crescita media italiana registrata da gennaio a settembre. Questo è dovuto anche a quello che abbiamo ribattezzato “effetto referendum” – spiega -. Facendo un sondaggio sulla nostra clientela, anche potenziale, pare, infatti, che da una larga fascia della popolazione e da molti media il quesito referendario venga vissuto come un sì o un no al governo Renzi. Per questo molti consumatori che temono cosa potrebbe accadere all’indomani del voto preferiscono rimandare l’acquisto, contribuendo a determinare una contrazione delle vendite. Riduzione sui privati, ossia sulle famiglie, bilanciata dalla crescita su aziende e noleggio che stanno approfittando del superammortamento del 140%». «In giro per il mondo – prosegue -, in ordine sparso, registriamo la contrazione del mercato Usa del -4,7% (risultato negativo per il terzo mese consecutivo) e il primo calo 2016 del mercato francese a -4,4%».

Federauto evidenzia che si entra nell’ultimo trimestre dell’anno con un risultato ancora positivo, seppur ridimensionato rispetto alla media dei primi 9 mesi, ben supportato da una vasta gamma di promozioni commerciali. Conclude Pavan Bernacchi: «Ad ottobre ha preso forma la Legge di Stabilità per il 2017, un appuntamento molto importante anche per la nostra filiera. Ad oggi, siamo molto scontenti perché nell’ambito di una manovra complessiva di circa 27 miliardi di euro ci si è ricordati degli autoveicoli solo per penalizzarli con la riduzione del superammortamento, a danno del mercato delle Partite Iva che sta rispondendo molto bene. Come abbiamo espresso al Ministro dello Sviluppo Economico Calenda, il nostro settore non ha attualmente bisogno di aiuti o incentivi ma di rivedere la fiscalità per i privati e per le aziende».