Federalberghi, a Bergamo la 73^ assemblea nazionale: “Il turismo brand dell’Italia”

Sabato 13 maggio al Centro Congressi di Bergamo. Il presidente Bocca: “Il turismo campo largo della partita del nostro futuro”

Il mondo dell’ospitalità e del turismo si dà appuntamento quest’anno a Bergamo Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, per la 73^ Assemblea Nazionale della Federalberghi.

Dopo l’incontro svoltosi lo scorso anno a Parma, città che ha potuto realmente onorare il titolo di capitale della Cultura 2021 solo dopo il dramma della pandemia, ancora una volta la Federazione degli albergatori premia un territorio che ha conquistato un titolo di enorme importanza per il Paese.

Sabato 13 maggio gli albergatori di tutta Italia hanno partecipato alle sessioni di lavoro dedicate al comparto del turismo e della ricettività. Sotto la guida del presidente, Bernabò Bocca, sono stati affrontati i temi salienti, confrontandosi sulle nuove istanze del comparto anche a fronte di un universo, quello del turismo, in continua e rapida evoluzione.

Di fronte ad una platea di 400 persone tra operatori del settore, figure istituzionali, giovani e giornalisti, dopo il saluto del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, si sono alternati sul palco il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, il Responsabile Divisone Banca dei Territori Intesa San Paolo, Stefano Barrese, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. L’imprenditore illuminato, Brunello Cucinelli, è stato il protagonista del focus “Cucinelli e l’arte del made in Italy”.

“Ci siamo dati appuntamento a Bergamo Brescia per onorare un territorio che ha conquistato un titolo di grande importanza come quello di Capitale della Cultura 2023 – ha dichiarato il presidente Bocca –. Sappiamo quanto un riconoscimento del genere possa contribuire a rendere ancora più incisivo l’impatto economico per tutta la filiera del nostro comparto. Secondo alcuni studi, si evidenzia già un risultato di raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche locali rispetto al 2019. Ma siamo qui anche per dare a Bergamo un segnale di rinascita, dopo il tragico evento del Covid che, sin dal suo primo manifestarsi, ha letteralmente travolto e messo in lutto questa città”.

“Il turismo è l’elemento distintivo del brand dell’Italia – ha proseguito Bocca -. E’ il campo largo in cui sarà possibile giocare, tutti insieme, la partita del nostro futuro. In questo contesto ogni cosa è importante: dal potenziamento e perfezionamento del sistema di infrastrutture che possa rendere raggiungibili tutte le mete più belle e anche meno conosciute del nostro paese, senza creare impedimenti, ma piuttosto inviti; la lotta all’abusivismo ed alla deregulation degli affitti brevi che tanto fa male alla ricettività riconosciuta come tale ma anche al Paese; e poi ancora, è fondamentale avere a cuore la pianificazione di grandi eventi, i più potenti attrattori di flussi turistici nazionali ed internazionali. Oggi siamo qui anche per trovare insieme la strada – ha detto Bocca -. E con noi ci sono gli italiani, che negli ultimi tempi hanno dimostrato di privilegiare il Belpaese come meta preferita per le proprie vacanze, e di sentirsi sicuri nei nostri alberghi. Mi piace onorare questo dato, perché ritengo che questa maggior affezione nei confronti delle nostre strutture dimostrata dai nostri concittadini ma anche dai turisti stranieri, sia dovuta proprio alla tenuta del nostro comparto di fronte a situazioni avverse, ma anche alla sensazione di sicurezza e protezione che si respira e si è respirato nei nostri alberghi, durante e dopo il periodo più buio della pandemia”.

“Il turismo è uno dei comparti che ha sofferto tanto durante il Covid – dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana –, sta ripartendo. È ripartito: i numeri sono assolutamente positivi, nel 2022 abbiamo recuperato i livelli del 2019 e quest’anno c’è un ulteriore aumento. Noi abbiamo cercato di essere sempre al fianco del comparto, abbiamo approvato il piano di sviluppo del turismo, abbiamo messo delle risorse, speriamo che il futuro possa essere estremamente positivo, anche grazie agli eventi in programmazione che faranno la differenza”.

“Grazie di avermi invitato alla vostra assemblea. Vengo qui ad ascoltare le vostre esigenze. Chiedete. E noi cercheremo di rispondere con la nostra capacità al meglio possibile”. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

“Entro i primi di giugno vorrei presentare una proposta di legge sugli affitti brevi – ha aggiunto il ministro – Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni. Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria. Sono consapevole che nel settore del turismo le associazioni di categoria denunciavano a Pasqua la mancanza di 50 mila addetti e che l’anno scorso nella stagione ne sono mancati 250 mila. Stiamo lavorando in questa direzione; però abbiamo anche tolto il reddito di cittadinanza. Siamo disponibili sulla formazione, per professionalizzare alcune categorie. Siamo sul pezzo – ha concluso il ministro – ma dateci un po’ di tempo per poter fare le cose”.

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Il settore turistico rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese, in termini di Pil, occupazione e attrattività. Dal 2020 Intesa Sanpaolo ha erogato 7 miliardi per sostenerlo anche durante la crisi pandemica. Lavoriamo ora per un rilancio con nuove chiavi di crescita, tra cui la sostenibilità. Per questo rinnoviamo il nostro impegno nei confronti del settore con nuove iniziative, come l’adesione al Fondo Rotativo per il Turismo e finanziamenti ad hoc per conseguire obiettivi ESG, di digitalizzazione, riqualificazione delle strutture e per favorire la transizione energetica. Attraverso Equiter abbiamo aderito al Fondo per il Turismo con risorse BEI, che ci consente di intervenire anche sul capitale. Affianchiamo le imprese anche con i nostri servizi di consulenza per valutare il loro grado di sostenibilità e individuare interventi immediati, anche grazie alla disponibilità straordinaria dei fondi PNRR”.

Grande emozione in sala nel momento dell’intervento dell’imprenditore illuminato Brunello Cucinelli sul tema del Made in Italy “Il mondo intero da noi si aspetta molto. Siamo un paese che ha tantissimo. Voi albergatori investite su un futuro sicuro perché il turismo c’è e ci sarà. La questione è come gestire tutto questo. La qualità è importantissima. è qualcosa che si deve coltivare ogni giorno in ogni ambito. Per esempio in un albergo il letto deve essere top. Perché il cliente dedica molto tempo, una media di 9 ore, al riposo. Una volta che si è conquistata la qualità, il corpo, la mente si abitua a quello standard ed è molto difficile tornare indietro. Noi dovremmo avere il coraggio di ascoltare di più. Ascoltare e discutere. poi si decide. La qualità è data anche dalla gentilezza. Non c’è nessuno che non si è sentito migliore dopo un complimento che gli viene fatto. Nell’ospitalità questo è essenziale. Siete in un mercato affascinante che nessuno ci può toccare… Chi è che non vorrà venire in Italia?”.


Ascom, due “Open Day” per informare gli imprenditori sui bandi attivi

Martedì 9 e venerdì 12 maggio due giornate per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Ascom Confcommercio Bergamo affianca e supporta gli imprenditori per cogliere le opportunità offerte dai bandi dei distretti del commercio bergamaschi, che mettono a disposizione risorse complessive nella nostra provincia per oltre 8milioni e 609mila euro, coinvolgendo quasi 150 comuni bergamaschi e 25 distretti.

Il 9 e il 12 maggio l’associazione organizza gli “Open Day” dei distretti per informare gli imprenditori sulle opportunità a disposizione nel territorio e distretto di riferimento, a supporto delle spese sostenute o in programma.

Nel corso delle due giornate, in programma nella sede Ascom Confcommercio Bergamo di via Borgo Palazzo 137, gli imprenditori potranno contare su una consulenza dedicata, previa prenotazione di un appuntamento (Area Accoglienza: 035.4120133/134) dalle 9 alle 19.

Durante l’incontro personalizzato saranno presi in esame con ogni imprenditore i singoli bandi emanati dai comuni dei distretti che hanno aderito al bando regionale “Sviluppo 2022-2024” per promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio.

Oltre a informare le imprese sulle risorse disponibili e sulla modalità di partecipare ai bandi, Ascom è a disposizione per l’assistenza tecnica e per la redazione e invio delle domande attraverso il servizio dedicato.


La fiera della ferramenta sbarca a Bergamo il 5 e 6 maggio

La nuova manifestazione rivolta al mercato ferramenta, edilizia, DIY, sicurezza, outdoor, colore ed elettrico, International Hardware Fair Italy, sbarca a Bergamo. Il grande evento internazionale per il settore hardware si terrà alla Fiera di via Lunga venerdì 5 e sabato 6 maggio.

Saranno molte le novità in questa prima edizione di International Hardware Fair Italy, che si presenta come una grande manifestazione per il mercato italiano ed europeo; un appuntamento riconosciuto dalla Regione Lombardia come fiera internazionale che richiamerà i professionisti del settore per due giorni di incontro e confronto.

Più di 300 espositori da 20 Paesi hanno già confermato la loro partecipazione alla nuova manifestazione, oltre al supporto dalle principali associazioni italiane ed europee.

Nell’ambito della fiera abbiamo il piacere di invitarti agli eventi di Next generation Retail in programma il giorno 6 maggio 2023.

Il programma

In particolare alle ore 10,30 si svolgerà la tavola rotonda: “Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo” a cui parteciperanno in qualità di relatori Andrea Colzani Presidente Giovani imprenditori Confcommercio, Fabio Poma presidente Gruppo Ferramenta, Marina Rodeschini presidente Gruppo Ingrossi non alimentari e Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo.

Alle 11,15 Fabrizio Valente, Founder e Ceo di Kiki Lab, RetailObserva presenterà “Ii concetti chiave e i casi stimolo per il retail tecnico” in cui verranno approfonditi i fattori che determineranno il successo del retail in futuro e saranno presentati vari casi del retail mondiale che possono stimolare e ispirare le aziende del retail tecnico.

Alle 12,30 ci saranno le premiazioni con l’assegnazione dei premi nazionali Oscar del Negozio ferramenta 2023 con i riconoscimenti per la miglior presenza Web/Social media/E-commerce, per la miglior esposizione/Layout/Vetrina, per la miglior specializzazione (sicurezza, colori, utensileria, giardinaggio) e per la miglior Storia di Famiglia (Family business nel negozio ferramenta) oltre al Premio Negozio Ferramenta Ascom 2023 per la storicità e presenza nel territorio, innovazione/evoluzione e rinnovamento e Opzione Donna per la valorizzazione femminile nell’impresa.

La partecipazione alla fiera e ai convegni è gratuita previa registrazione e scarico del biglietto elettronico a questo link.


Bergamo, effetto Capitale della Cultura in città: turisti aumentati del 21%

Il dato si riferisce al primo trimestre del 2023 rispetto al 2019, l’ultimo dato pre-Covid: i 186.235 turisti arrivati da gennaio a marzo rappresentano un record per la città.

Dopo un 2022 nel quale i flussi dei visitatori sono tornati ai livelli pre-pandemia, il 2023 si preannuncia un anno importante per il settore turistico del territorio bergamasco: è quanto emerge dall’ultima ricognizione svolta da VisitBergamo, l’Agenzia per lo sviluppo e la Promozione Turistica della Provincia di Bergamo, che da qualche anno ha raffinato le proprie analisi statistiche grazie al Tourist Data Hub.

L’elemento forse più rilevante riguarda il primo trimestre dell’anno 2023, nel quale si registra +38% di arrivi e +33% di presenze rispetto al 2022, mentre le occupazioni delle camere a Pasqua sono risultate in crescita del 2,8% così come quelle per il ponte del 25 aprile (+7,2%) e le prenotazioni per il periodo estivo (+8,1%).

Effetto Capitale della Cultura sul capoluogo, nel quale si registra un incremento del +21% per quel che riguarda le presenze turistiche sul territorio rispetto al 2019: 186.235 rappresenta il record del primo trimestre 2023, risultato che supera di poco l’obiettivo del +20% di presenze turistiche dichiarato al lancio del progetto di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Analizzando, inoltre, i dati del tasso di occupazione delle camere nei giorni di Pasqua (dal Venerdì Santo al Lunedì di Pasquetta) in tutta la provincia di Bergamo, si vede chiaramente la crescita rispetto al periodo pre pandemico (+11,2% rispetto al 2019), ma anche rispetto al 2022 (+2,8%). Più di due terzi delle camere risultavano essere occupate.

Il tasso di occupazione delle camere per il ponte del 25 aprile raggiunge il 66,8%, superando del 7,2% il tasso del 2022, anche grazie alla maggiore durata del ponte (4 giorni nel 2023 contro i 3 giorni del 2022).

Il ruolo degli infopoint come punto di riferimento per i turisti è in crescita: +71 % nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Predominanti sono quelli di Città Alta e dell’Aeroporto, che hanno intercettato e fornito informazioni rispettivamente a 9.323 (+73 %) e 8.250 turisti (+79 %).
Infine, il sentiment per quel che riguarda la Capitale della Cultura è estremamente positivo: la web listening rivela un miglioramento rispetto allo scorso anno e conferma la buona reputazione sul web della città di Bergamo.

I dati definitivi 2022

Ma andiamo con ordine. Il 2022 è stato l’anno della definitiva ripresa del turismo verso Bergamo e il suo territorio dopo la pandemia: il flusso di turisti stranieri è decisamente più alto rispetto al 2020 e al 2021 e sempre più vicino ai dati del 2019. Andando più nel dettaglio, si nota come gli arrivi siano stati inferiori al periodo precedente alla pandemia (-8,6%), mentre per le presenze si è registrato un netto riavvicinamento ai livelli pre-pandemici (-3,2%). A luglio si è raggiunto il picco, sia di arrivi che di presenze, più alto degli ultimi 4 anni: un ulteriore prova di una ripresa massiccia del turismo in terra bergamasca.

Facendo una distinzione tra turista straniero e turista “nostrano”, emerge come il turismo italiano sia tornato ai livelli pre-pandemia mentre quello straniero, in quanto a presenze, ha superato di gran lunga i valori del 2019. Ciò può essere letto anche in ottica futura: il turismo non italiano sembrerebbe avere dei margini di crescita più ampi rispetto a quello del nostro Paese.

Durante il periodo estivo dello scorso anno, per la prima volta negli ultimi anni, il numero di arrivi di turisti stranieri ha superato quello degli italiani. Tra la top 8 delle nazionalità più presenti in provincia di Bergamo, i valori degli arrivi sono simili a quelli del 2019, mentre le presenze sono in crescita, eccezion fatta per la Spagna e il Regno Unito.

Il numero di strutture alberghiere è leggermente in calo rispetto agli anni precedenti, mentre quello delle strutture extra alberghiere è tornato a crescere in maniera significativa dopo una fase di stallo dovuta probabilmente alla pandemia, facendo registrare un aumento del 7% rispetto allo scorso anno.

L’Alto Sebino, e la Val Brembana sono state le zone della bergamasca che hanno fatto registrare numeri record, superando di gran lunga i numeri del 2019. L’Isola e la Pianura hanno registrato un calo significativo, sia per arrivi che per presenze, rispetto al periodo precedente alla pandemia. Questo dato può essere causa diretta della pandemia stessa: quelle zone erano frequentate principalmente da persone che viaggiavano per lavoro e molto meno per motivazioni ricreative o culturali. Il fatto che la modalità di incontro sia cambiata con la pandemia – le riunioni in presenza sono infatti state spesso sostituite da quelle virtuali – può aver inciso sul minor numero di arrivi e di presenze in quelle zone, oltre a un autunno particolarmente caldo.

Discorso a parte invece per la Valle Imagna. I dati aggregati, negativi sia per gli arrivi che per le presenze, hanno lasciato pensare a un minore interesse turistico per la zona. Facendo una distinzione tra le tipologie di struttura, però, si nota come i numeri siano negativi per le strutture alberghiere e decisamente positivi per quelle extra-alberghiere. Un fenomeno simile si osserva anche in Val Cavallina, dove i dati aggregati però risultano essere positivi. Ciò può essere letto, da un lato, come conferma del fatto che il settore extra alberghiero sia sempre più in espansione.

Il nuovo sistema di segnaletica turistica integrato della città di Bergamo

È stato presentato martedì 2 maggio, inoltre, il nuovo sistema di segnaletica turistica coordinato della città di Bergamo. Il progetto, realizzato da VisitBergamo per il Comune di Bergamo in collaborazione con l’Università di Bergamo, e ATB (Azienda Trasporti Bergamo), ha previsto una fase di censimento della cartellonistica esistente a cui è seguito un progetto di direzionamento dei flussi di visita con conseguente dislocazione dei cartelli di segnaletica pedonali.

Dopo un’attenta valutazione del patrimonio culturale esistente, assieme a Università di Bergamo – ed in particolare con il Centro di ricerca ITSM – c’è stata una fase di confronto con chi svolge servizio di accoglienza presso gli infopoint cittadini, con i referenti dei musei e con una guida turistica che svolge la sua attività prevalentemente in città. È stata così creata una rete di percorsi pedonali su cui andare a posizionare le indicazioni per orientarsi nella visita della città.

Il lavoro è stato strutturato per intercettare i flussi turistici e diffonderli su tutto il territorio cittadino, decongestionando così le aree più sollecitate dai percorsi turistici standard e rendendo accessibili risorse turistiche diverse dalle più visitate.

Il sistema di cartellonistica pedonale prevede 57 pali segnaletici con 478 risorse indicate e 15 segnalazioni relative all’itinerario principale “Il Miglio della Bellezza”. Le tipologie di pali segnaletici adottate per Bergamo si dividono in pali di tipo Profilbord (30 unità), meno impattanti e dislocati prevalentemente nell’area del centro storico, e totem a sbraccio (27 unità).

Inoltre, è stata ridisegnata la visita alla città creando quattro nuovi itinerari che raccontano aspetti diversi di Bergamo e che distribuiscono in maniera diversa i flussi pedonali dei visitatori. L’itinerario principale è “Il Miglio della Bellezza”, studiato per esaltare l’anno di Capitale Italiana della Cultura con un percorso in grado di raccontare il meglio di Bergamo nel minor tempo possibile, una retta che raccorda Bergamo bassa e Bergamo alta e attraversa in modo particolare la città antica.


Treviglio, ecco Regioni d’Europa: 80 bancarelle tra street food e artigianato ricercato

Dal 29 aprile al 1° maggio si apre a Treviglio una tre giorni dedicata al miglior cibo europeo e all’artigianato più ricercato, tra street food, birra artigianale e vino nostrano

Sabato 29 aprile alle ore 11.30 in Piazza Garibaldi a Treviglio inaugura il mercato internazionale Regioni d’Europa, un progetto realizzato da Apeca, Prisma, Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con Fiva Ascom Confcommercio Bergamo.

Al taglio ufficiale del nastro della manifestazione saranno presenti Juri Imeri, sindaco di Treviglio, Alberto Capitanio in rappresentanza del Distretto urbano del Commercio di Treviglio, Luigi Leanza segretario Apeca Confcommercio, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, e Fabrizio Errico, responsabile Regioni d’Europa.

Dal 29 aprile al 1° maggio si apre a Treviglio una tre giorni dedicata al miglior cibo europeo e all’artigianato più ricercato, tra street food, birra artigianale e vino nostrano. Saranno circa 80 le botteghe presenti all’evento itinerante di Regioni D’Europa, sparse per tutto il centro storico di Treviglio.

Passeggiando dall’incrocio di via Libertà lungo viale del Partigiano, viale Filagno e via Matteotti si incontreranno botteghe con vendita di tè e infusi, bigiotteria, incensi, tessuti e abbigliamento, prodotti per la casa e arredamento, cosmetici, artigianato, accessori, spezie, pelletteria e tanto altro. Nell’ampia Piazza del Popolo sarà allestita una zona dedicata allo street-food internazionale, con tanti tavoli per sedersi e gustare in compagnia le specialità culinarie italiane, dalla focaccia genovese ai salumi piemontesi, e internazionali, dai churros a bretzel e macarons.


Confcommercio Brescia e Ascom Bergamo insieme per la Giornata della ristorazione

Le due associazioni hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia)

FIPE – Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha istituito per venerdì 28 aprile 2023 la prima Giornata della ristorazione in tutta Italia.

L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare e rafforzare i valori della ristorazione italiana e riunire i ristoratori per celebrare insieme un tema fondamentale: l’ospitalità. Il tema principale sarà il pane come simbolo della convivialità, con FIPE che farà una donazione a Caritas collegata al numero delle ricette con il pane che saranno consumate in tutta Italia nella giornata di oggi.

Per celebrare la Giornata della ristorazione, Confcommercio Brescia e Ascom Confcommercio Bergamo hanno organizzato l’evento “BGBS Cum-Pane – Show cooking Capitale”, nella sede ed in collaborazione con la Fondazione ENAC Lombardia – CFP Canossa (via Sant’Antonio 53, Brescia). Il titolo sottolinea lo spirito di condivisione e cooperazione (dal latino “cum panis” ossia “condividere il pane” ed etimologia della parola “compagno”) che accomuna le due province di Bergamo e Brescia in occasione di Capitale Italiana della Cultura 2023.

Marco Porteri (Trattoria Porteri, Brescia) e Paolo Chiari (Ristorante Lalimentari, Bergamo) hanno mostrato e collaborato con una classe dell’istituto scolastico nella realizzazione di due ricette a base di pane delle province di Brescia e Bergamo: le mariconde e gli gnocchi di pane. Il menù è stato poi completato dagli studenti sotto la supervisione dei due ristoratori e dello chef Angelo Ricci. I prodotti per la realizzazione delle ricette sono stati forniti da CONAD che ha contribuito all’iniziativa.

“Questa giornata – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – celebra il comparto della ristorazione che conta oltre 8.000 imprese nella nostra provincia che si stanno impegnando per fornire una proposta di qualità sempre superiore. Inoltre, il settore rappresenta sempre di più un attrattore per i flussi turistici, come dimostrato anche dai buoni risultati registrati finora da Capitale Italiana della Cultura. Collaborare con Bergamo per incrementare il valore di questo settore nelle due province rappresenta una grande occasione di sviluppo per tutti i nostri ristoratori associati”.

“Le radici comuni storiche e la contiguità dei due territori stanno creando omogeneità nella proposta e interessanti contaminazioni che possono fare crescere ulteriormente le rispettive cucine – ha commentato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo – . La sfida è creare una forte identità tra territorio e cucina e gettare le basi per crescere nella filiera corta. La buona tavola è un vero e proprio asset turistico ed è tra i principali motivi nella scelta di una destinazione. La nostra ristorazione, declinata in tutti i suoi segmenti dal bar con cucina a trattorie e osterie fino ai locali più blasonati, ha mostrato di saper esaltare il territorio restando fedele alle tradizioni e ha accolto al meglio nuovi flussi turistici oltre alla clientela abituale”.

Valentina Zanola, dirigente scolastico del CFP Canossa ha dichiarato: “Partecipare alla Giornata della ristorazione 2023 è per noi l’occasione di offrire uno spazio di sperimentazione ai nostri allievi, partendo da un prodotto base della nostra alimentazione e tradizione: il pane. Gli alunni della classe 3CB, guidati dal docente Ricci Angelo, hanno progettato un menù che accompagnerà le portate dei due chef in linea con la filosofia promossa, in un’ottica di ricerca, consapevolezza e condivisione. Siamo felici, nell’anno della Capitale della Cultura, di “condividere” idee e pianificazioni future mettendo al centro i giovani”.

“Siamo orgogliosi di partecipare ad una iniziativa volta a valorizzare la buona tavola e l’accoglienza, due temi su cui siamo in sintonia e che crediamo essere fondanti della cultura italiana” ha affermato Daniele Frassine, socio imprenditore Conad. “Conad è sempre in prima linea nel supportare le attività della comunità con l’obiettivo di esaltare le eccellenze del territorio”.


“L’agente di commercio il lavoro più bello del mondo, ma servono organizzazione e formazione”

Intervista al presidente di Fnaarc nazionale Alberto Petranzan: “La buona notizia è che non solo sono aumentati gli agenti in attività, ma si sono ridotti anche i numeri di quelli che lasciano la professione”

Le prospettive, il ricambio generazionale, il rinnovo dell’accordo economico collettivo. E poi ancora: i giovani, la flat tax, i mezzi di trasporto. Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc nazionale, parla dell’agente di commercio nel 2023. E lo fa con rinnovato ottimismo.

Petranzan, qual è la fotografia attuale del mondo degli agenti di commercio?
“In questi ultimi anni, l’ultimo specialmente, ci sono state tante nuove iscrizioni anche se l’età media degli agenti di commercio resta un tantino alta. Il 65%, la fetta più grossa di chi è in attività, ha tra i 40 e i 65 anni. La buona notizia è che non solo sono aumentati gli agenti iscritti, ma si sono ridotti anche i numeri di quelli che lasciano la professione. Questo è stato favorito dal fatto che i mercati si sono ingranditi, mentre l’aumento dei prezzi ha aiutato il nostro settore che è collegato alla provvigioni. Ora ci sono delle avvisaglie. I dati restano comunque positivi. Le aziende cercano e bisogna comunque fare attenzione, valutare bene”.

Questo può considerarsi ancora un lavoro che dà prospettive?
“Assolutamente sì, questo è un lavoro che dà ancora molto prospettive. Serve però organizzazione e formazione. Per questo noi di Fnaarc continuiamo a proporre corsi di aggiornamento anche per chi opera in questo settore da anni”.

Il ricambio generazionale, però, non sta andando benissimo.
“Quello del ricambio generazionale è un problema che riguarda soprattutto le aziende mandanti, che spesso sono le prime a sottovalutare la situazione. Anche loro devono aiutare i giovani che si avvicinano a questo mondo dando incentivi e aiutandoli nella fase più critica, quella della partenza. Se non ci aiutano le aziende mandanti il ricambio generazionale rallenta e tra qualche anno sarà un problema soprattutto loro. Vedo ancora tante, troppe aziende miopi su questo tema. Le reti commerciali hanno bisogno degli agenti e questo problema va affrontato oggi. Noi siamo propositivi, sempre disponibili al confronto. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.

Rinnovo dell’accordo economico collettivo: qual è il punto più delicato?
“Direi quello che riguarda il comparto dell’online. È inutile che ci giriamo attorno: i clienti oggi fotografano le scarpe in vetrina e poi acquistano a casa, su internet. Quando succede questo l’agente di commercio il suo lavoro l’ha fatto, quindi gli va riconosciuta la provvigione. Stiamo lavorando proprio per questo. Poi, che la pratica di fotografare la vetrina e comprare online non sia proprio bellissima è vero, dispiace per il negoziante. Ma l’agente di commercio dev’essere tutelato perché il suo lavoro di promozione sul territorio lo svolge comunque benissimo”.

L’e-commerce può essere un problema?
“Secondo noi no. A patto però che si parli tutti la stessa lingua, quindi stesso mercato e stesse regole: le tasse vanno pagate da tutti, in modo uguale”.

La flat tax, da molti contestata, è stata accolta in modo molto positivo dal vostro mondo.
“Il regime forfettario per noi è fondamentale perché rende l’attività più sostenibile per molti rappresentanti. Pensate che oggi l’80% degli agenti di commercio guadagna meno di 85mila euro annui e, quindi, può usufruire del regime forfettario che diventa di vitale importanza”.

Un consiglio per chi s’affaccia a questa professione?
“Ai giovani dico di approfittare dell’esperienza dei colleghi più navigati che si trovano a fianco. Spesso i contratti nascondono delle sorprese che solo i più esperti riescono a leggere: anche qui, in una logica di passaggio generazionale, serve darsi una mano. La Fnaarc è presente anche per questo”.

E un consiglio per chi è invece in attività da tempo?
“Per chi è in attività da tempo non ci sono molti consigli, chi lavora da tempo sa come muoversi. Piuttosto ribadisco un concetto per i più navigati: date una mano ai giovani, ne hanno bisogno”.

Perché un agente di commercio dovrebbe affidarsi a Fnaarc?
“Il lavoro dell’agente di commercio è il più bello del mondo, ma dev’essere affrontato in modo adeguato. Noi di Fnaarc mettiamo a disposizione le nostre esperienze di mercato e di contrattualistica perché sappiamo che chi parte da basi solide ha la possibilità di fare qualcosa di grande in questo settore. Ai giovani io consiglio vivamente di venire in Fnaarc per farsi un’idea di cosa c’è là fuori”.

Infine l’auto: vi state battendo per cambiare la deducibilità dei costi.
“Sia chiara una cosa: non chiediamo dei vantaggi ma solo delle tutele. L’importo deducibile per l’acquisto del mezzo di trasporto è fermo ai tempi della lira, e non è accettabile. La soglia dev’essere alzata sopra ai 25mila euro perché oggi le auto costano molto di più rispetto a 20-30 anni fa. Noi agenti di commercio, che percorriamo migliaia di chilometri l’anno, abbiamo bisogno di auto sicure e confortevoli che possano supportare al meglio i nostri tanti spostamenti. Non chiediamo un’auto potente, chiediamo un’auto adeguata”.

Siete in trattativa col governo?
“Sì, ci stiamo lavorando con l’attuale governo. E posso dire che abbiamo trovato anche delle posizioni vicine alle nostre richieste: con la finanziaria del prossimo anno speriamo che questa situazione venga risolta una volta per tutte”.


“L’agente di commercio, una professione che ha ancora tanto da dare”

Venerdì 14 aprile il convegno che ha toccato numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni sul mondo degli agenti di commercio.

Numeri, dati, commenti, ma anche prospettive, futuro e innovazioni. Venerdì 14 aprile, nella sede di via Borgo Palazzo di Ascom Confcommercio Bergamo, gli agenti di commercio hanno fatto il punto sullo stato della professione e presentato le principali novità che interessano la categoria con il convegno “Pianificare l’evoluzione, analisi del presente e vision sul futuro”.

Presente al convegno anche Alberto Petranzan, presidente Fnaarc nazionale: “Gli agenti di commercio hanno potuto beneficiare della crescita del Pil, cresciuto nel 2022 del 3,1% – ha spiegato -. Le provvigioni sono cresciute del 10%. Ma attenzione perché questa è una bolla che non è destinata a durare all’infinito, quindi sarà fondamentale leggere e gestire ogni singola situazione d’ora in avanti”.

Petranzan ha poi snocciolato i dati nazionali del settore: “Nell’ultimo biennio il numero degli agenti di commercio è rimasto praticamente invariato, mentre il 15% è donna. L’80% guadagna meno di 85mila euro annui, quindi bene la flat tax che consente a tanti colleghi di riuscire a restare nel mondo del lavoro. Ma dobbiamo prestare grande attenzione al ricambio generazionale: il 65% degli agenti di commercio italiani ha tra i 40 e i 60 anni; l’età media è di 50 anni. Il nostro è un mercato che può dare ancora tanto lavoro e tante soddisfazioni, ma deve ristrutturarsi”.

Un appello rivolto ai giovani che è stato poi ripreso da Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo: “Dobbiamo far passare ai giovani il messaggio che si può fare ancora e bene l’agente di commercio” ha sottolineato, passando poi ai dati bergamaschi: “Nella nostra provincia ci 2.086 imprese attive, la ditta individuale è per lo più la natura giuridica scelta a Bergamo. Le donne sono al 10%, in leggero ritardo rispetto al dato nazionale, mentre la maggior parte degli agenti di commercio in attività abitano nell’hinterland (28,3%), il 16% in pianura e il 15,1% in città. Il settore alimentari e bevande è quello più ricco col 19,6%, seguito da quello farmaceutico-cosmetico al 19,1%”.

Presente al convegno anche Fabio Fracassi, presidente Fnaarc Bergamo: “I dati di Bergamo non sono buoni: prima il Covid, poi la guerra e il caro-energia hanno dato un bel colpo al nostro settore – ha spiegato -. Non sono stati facili gli ultimi anni, per questo il ruolo che Fnaarc può avere oggi nei confronti di questi professionisti è cruciale: il nostro obiettivo è di essere un punto riferimento”.

Si è parlato anche di auto, di come orientarsi nel migliore dei modi nella scelta del veicolo che per un agente di commercio è uno strumento fondamentale. Per questo Loreno Epis, consigliere nazionale Federmotirizzazione ha spiegato soprattutto vantaggi e svantaggi del mondo dell’elettrico, sottolineando che “oggi l’ibrido è l’alimentazione più gettonata, ha sorpassato nelle preferenze degli acquirenti anche a benzina e diesel. È l’alimentazione preferita grazie anche ai mercati delle città metropolitane, i posti in cui il vantaggio dell’elettrico può essere toccato davvero con mano”.

Poi Giampaolo Foresi, direttore Servizi Tributari di Confcommercio Milano, ha affrontato tutte le novità e le opportunità di detrazione fiscale per la categoria, con un focus sul regime forfettario che riguarda di gran lunga la maggior parte degli agenti di commercio oggi in attività. E, per chiudere il confronto, Simone Serughetti, formatore esperto di digital thinking Adok Studio, ha illustrato il mondo del metaverso, spiegando perché potrà essere un’opportunità per la vendita di domani.


Ristorante Bell’Adda a Medolago, passione e tradizione con uno sguardo al futuro

Il locale di Giuseppina Rota, che quest’anno spegne 32 candeline, oggi vede in campo anche il figlio e il nipote della titolare. 

Passione e tradizione, ma anche futuro. Potrebbe essere riassunta così la storia recente del Ristorante Bell’Adda di Medolago.

Passione e tradizione sono i capisaldi che hanno trasportato il locale di Giuseppina Rota dagli inizi degli anni ’90 ad oggi: “Quando ho aperto nel 1991 ero un’autodidatta che, dopo aver lavorato come dipendente, si è convinta che poteva farcela da sola. Mi sono buttata con coraggio, con mia sorella Giovanna, e ho avuto ragione – racconta la titolare -. Ai tempi avevo fatto solo dei corsi, ma nessuna scuola alberghiera. Mia sorella ha creduto sin da subito nel progetto Bell’Adda e oggi eccomi qua, con un ristorante ben avviato che continua a dare soddisfazioni”.

Nel 2008, al diciassettesimo anno di attività, il grande cambio: “Dal vecchio locale ci siamo spostati nel pieno centro di Medolago, vicini alla chiesa del paese. Abbiamo fatto questo passo perché, sia io che mia sorella, quando abbiamo fiutato l’opportunità abbiamo capito subito che era un’occasione da non farci sfuggire. Era il posto ideale – sottolinea Giuseppina Rota -. Così ci siamo decise: ci siamo trasferite mantenendo la stessa offerta. Io sono molto legata a Medolago, trovo che sia un paese bellissimo, vivo, che abbia tanto da regalarci”.

“Oggi è molto più dura rispetto agli anni ’90 – spiega ancora la titolare del Bell’Adda -. Gastronomicamente parlando ci sono molte più proposte, molte influenze che arrivano dall’estero. La gente gira e vuole provare anche qualcosa di nuovo, così pure noi, negli anni, ci siamo adattate alle nuove esigenze della clientela, pur mantenendo ben salde le nostre radici bergamasche”.

Oggi il Ristorante Bell’Adda è un ottimo locale che vive ancora di passione e tradizione. L’entusiasmo di chi ci lavora è rimasto immutato nonostante qualche periodo non semplice: “La pandemia è stata un vero disastro, ma ci ha piegati senza spezzarci. Infatti siamo ancora qua. Trent’anni di attività mi hanno fatto sacrificare tantissimo della mia vita – continua Giuseppina Rota -, non ho praticamente mai avuto una mia libertà, la possibilità di evadere. Però se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto: sono troppo legata al mio ristorante e alla sua storia”.

Storia che ora lascia spazio al futuro, l’altra grande componente della narrazione del Ristorante Bell’Adda. Il locale, infatti, proseguirà il suo cammino anche quando Giuseppina Rota deciderà di godersi, un giorno, la meritata pensione: “Sì, perché oggi mio figlio e mio nipote stanno collaborando all’attività di famiglia, con l’ambizione di portare avanti la storia di questo ristorante – spiega la titolare -. Io ovviamente non posso che essere felice di tutto questo”.


Intesa Sanpaolo-Ascom Bergamo, 5 miliardi per far crescere le imprese del terziario

L’obiettivo è quello di accompagnare le piccole imprese nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.

È stato presentato lunedì 27 febbraio a Bergamo l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Ascom Confcommercio Bergamo per promuovere gli investimenti delle imprese del terziario del territorio orobico. Obiettivo comune è quello di accompagnare le piccole imprese nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.

Questo accordo si inserisce nel consolidato rapporto di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie alla sottoscrizione di numerosi accordi a favore delle imprese associate e nell’agevolare l’accesso al credito al mondo delle microimprese e delle PMI italiane.

Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo emerge che nel 2023 nella provincia di Bergamo è attesa una frenata soprattutto per le imprese più piccole del commercio che sembrano risentire di più dei rincari dei costi energetici nonché quelli delle materie prime e dei semilavorati, aumenti che riusciranno a scaricare a valle solo in parte. Una volta affrontata e superata la complessa fase attuale, restano alcune priorità da affrontare per rilanciare la competitività delle imprese commerciali di piccole dimensioni: la sostenibilità attraverso investimenti ambientali per ridurre i consumi energetici; l’innovazione e la digitalizzazione per efficientare le catene di fornitura, la logistica e i magazzini, per implementare il restyling dei punti vendita e per valorizzare l’esperienza fisica; la fidelizzazione della clientela grazie al potenziamento del servizio offerto, con tempi e modalità di consegna più rapidi, consulenza, riparazioni, assistenza pre e post-vendita, velocità e garanzia dell’intervento di manutenzione, flessibilità orari e servizi e la risposta alla polarizzazione dei consumi tramite la ricerca di un equilibrio tra calo del reddito, ricerca di qualità e prodotti premium, razionalizzando le referenze verso un assortimento mirato e format che garantiscono minori prezzi.

In questo contesto, sono stati illustrati i nuovi strumenti messi a disposizione da Intesa Sanpaolo attraverso l’iniziativa “CresciBusiness”, un piano da 5 miliardi di euro e che si rivolge in particolare alle piccole imprese e che prevede interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite POS in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone dei POS e delle carte di credito commercial, agevolazioni sui prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali, arredi e complementi per contenere i costi operativi.

Dichiara Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo: “L’accordo presentato oggi nasce dal continuo confronto tra Intesa Sanpaolo e il mondo associativo. Il consistente plafond messo a disposizione permette alle nostre aziende di orientarsi nel modo migliore tra le proposte che il sistema bancario offre in termini di pos, transazioni elettroniche e finanziamenti dedicati. Sono temi sui quali i nostri imprenditori si scontrano quotidianamente, soprattutto quelli che sono a capo di imprese di piccole dimensioni. Le soluzioni studiate insieme a Intesa Sanpaolo, come per esempio la restituzione delle commissioni per i micro pagamenti, sono sicuramente proposte apprezzabili e che permettono anche alle imprese più piccole di accelerare il loro processo di crescita e trasformazione digitale”.

“Intesa Sanpaolo è da sempre attenta alle esigenze del tessuto imprenditoriale locale, l’incontro con Confcommercio Bergamo punta a favorire la conoscenza e il confronto costruttivo per cogliere le opportunità che il nostro Gruppo può offrire a tutto il comparto del commercio – spiega Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo. – Il piano CresciBusiness mette a disposizione un ampio plafond di liquidità non solo per affrontare l’attuale periodo, ma soprattutto per accompagnare le piccole imprese nel rilancio attraverso progetti di sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità, obiettivi coerenti con il PNRR”.

Entro il 2026, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 destinati alle imprese, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.

Ammontano complessivamente a 40 miliardi di euro gli interventi di Intesa Sanpaolo a favore delle imprese italiane, anche di piccolissime dimensioni e famiglie per sostenere i maggiori costi legati agli aumenti energetici e alla spesa quotidiana.