Giovani Imprenditori Confcommercio, Cristina Pontiggia nel direttivo nazionale

La presidente provinciale degli imprenditori under 42 affianca il neo presidente Matteo Musacci nel consiglio nazionale 


Cristina Pontiggia
, presidente dei Giovani Imprenditori Ascom Confcommercio Bergamo, entra nel direttivo nazionale Giovani Giovani Imprenditori Confcommercio Imprese per l’Italia. La nomina è avvenuta nei giorni scorsi nel corso dell’assemblea,  che ha eletto con acclamazione Matteo Musacci nuovo presidente nazionale. Nella stessa seduta è stato nominato il nuovo Consiglio direttivo nazionale. “Sono orgogliosa di rappresentare con questo incarico i giovani imprenditori bergamaschi per la prima volta a livello nazionale– commenta Cristina Pontiggia . È un’occasione importante per valorizzare ulteriormente il ruolo che le imprese con titolare under 42 rivestono e creare occasioni di scambio e network con i colleghi nazionali”. Cristina Pontiggia, 38 anni, è imprenditrice nel settore alberghiero (Airport Hotel, Bagnatica), dopo un’esperienza nella consulenza aziendale post laurea in Economia e commercio con master in marketing all’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano.
Fanno parte del consiglio nazionale: Clara Acerbi, Giara Amato, Emanuel Baldo, Nicola Biscaglia, Elena Bordin, Daniele Botti, Chiara Canzoneri, Michele Casadei, Andrea Colzani (past president), Carlo Giorgio Comino, Paolo De Nadai, Giampiero Di Biase, Davide Garufi, Filippo Gruni, Sabrina Lisbona, Pietro Maria Maddaluno, Paco Mengozzi, Eugenio Miccone, Lorenzo Nuti, Simone Paroni, Fabio Passon, Rosario Pendolino, Stefano Piccolo, Corrado Rossi, Giuseppe Russi, Dario Scalia, Fabio Serafini, Michele Sgaramella, Alessandro Villa e Gloria Maria Zurlo.


Ascom in assemblea lunedì 29 maggio, ore 15. Cristian Botti nominato vicepresidente

Focus su “La città che cambia” e sul terziario di mercato, che rappresenta oltre 23mila imprese

Lunedì 29 maggio alle ore 15 nella Sala Conferenze dell’Associazione (via Borgo Palazzo 137- Bergamo) si terrà la 78esima assemblea generale Ascom Confcommercio Bergamo. Il tema scelto quest’anno è quello de “La città che cambia. Innovazione, economia e socialità”. Nella parte pubblica, oltre alla relazione del presidente Giovanni Zambonelli, ci saranno gli interventi di Paolo Testa, responsabile settore urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio Imprese per L’Italia e di Luca Tamini, professore di Urbanistica al Politecnico di Milano.
L’assemblea sarà anche l’occasione per fare il punto sul terziario di mercato, che nella nostra provincia è rappresentato da 23.292 imprese (13.475 nel commercio,  5.042 nei servizi e 4.779 nel turismo).
A seguire si svolgerà la parte associativa dell’Assemblea che prevede l’esame e approvazione del rendiconto 2022 e del conto preventivo 2023.

Il direttivo Ascom, riunitosi in vista dell’assemblea, ha nominato vicepresidente dell’Associazione Cristian Botti, su proposta del presidente Giovanni Zambonelli. Confermato il ruolo di vicepresidente vicario a Luciano Patelli. Botti fa parte del direttivo Ascom Confcommercio Bergamo dal 2018, è presidente Fogalco dal 2021 e presidente dal 2012 del Gruppo Librai-Cartolai e forniture ufficio Ascom e membro del consiglio nazionale Federcartolai Confcommercio.


Credito, da Fogalco garanzie per quasi 2,8 milioni di euro nel 2022 e oltre 1 milione attraverso Asconfidi

Bilancio positivo per la Cooperativa di Garanzia Ascom,  in assemblea generale

Nel 2022 Fogalco, Cooperativa di garanzia Ascom Confcommercio Bergamo, ha deliberato ed erogato tramite gli istituti di credito convenzionati finanziamenti per complessivi 2.797.300 euro e nell’ambito del credito diretto, attraverso la partecipata Asconfidi Lombardia, 1.050.000 euro. A queste cifre vanno aggiunti 370.000 euro relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. L’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati è stato di poco inferiore a 70.000 euro. Sono questi i dati più significativi del bilancio Fogalco presentati ieri sera, 23 maggio, nell’assemblea generale della Cooperativa di garanzia. “L’operatività di Fogalco del 2022 è stata ancora influenzata in modo negativo dal protrarsi delle misure introdotte dal governo per contrastare la crisi nel periodo pandemico, sebbene nel corso dell’anno sia venuta meno la situazione emergenziale causata dalla pandemia, e dalle tensioni internazionali causate dalla guerra Russia-Ucraina che hanno avuto importanti ripercussioni sull’economia e sui comparti del turismo e ricettività, del commercio e della ristorazione” commenta Cristian Botti, presidente Fogalco. Il bilancio 2022 evidenzia ciò nonostante un utile di esercizio di 22.087 euro,  in netto miglioramento rispetto agli ultimi due esercizi. “Un risultato  raggiunto grazie al contenimento dei costi della cooperativa, all’incremento delle attività legate alla finanza agevolata in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo, ma soprattutto all’attività di chiusura a saldo e stralcio di molte posizioni in sofferenza di firma e di cassa” continua Botti. L’ottimizzazione di costi, la riduzione dei rischi e l’incremento di servizi e consulenza a beneficio dei soci, stanno contribuendo a rendere ancora più solida da un punto di vista patrimoniale la Cooperativa, e di ottenere risultati positivi sul conto economico.
Nel corso del 2022 la cooperativa ha intensificato anche l’attività commerciale e il rapporto con i principali istituti di credito che operano sul territorio provinciale bergamasco e si segnala nei primi quattro mesi del 2023 un significativo aumento dei volumi garantiti a favore delle imprese, pari a oltre il 20%.

L’identikit delle imprese che hanno avuto accesso ai finanziamenti grazie a Fogalco

Le garanzie si sono perfezionate in particolare nel settore della somministrazione di alimenti e bevande (19%) e delle attività di ingrosso (19%). Seguono attività artigianali (17%),  alimentari (12%), commercio al dettaglio (10%), attività di monopolio (10%) e servizi vari.
Per quanto riguarda l’ubicazione delle imprese, a rivolgersi a Fogalco sono state nel 2022 per il 43% imprese di città e hinterland; seguono le Valli (Brembana, Seriana, Imagna) con il 33% e Pianura (12%) e zona dei Laghi e Val Cavallina (12%).

 

 


Assemblea panificatori Aspan, ecco le linee guida per il futuro

Revisione degli orari di lavoro, formazione e un occhio costante ai conti. Alcune delle sfide per il nuovo direttivo Aspan 

La scelta della sede dell’assemblea annuale Aspan non è casuale: è ricaduta sulla Fondazione Isb di Torre Boldone, in uno dei tanti luoghi dove a suon di corsi, si impastano sogni e aspettative per la professione futura, tra l’attesa dei tempi di lievitazione e l’ora di lezione in aula. Tanti i giovani che ancora vogliono imparare un mestiere ma che finiscono con il perdersi dopo il percorso scolastico, quando si mettono alla prova con i ritmi di infornate e impasti. “Ogni ragazza o ragazzo che esce da queste aule e laboratori è il professionista del domani e con il tempo diventerà un nuovo imprenditore dell’arte bianca- ha sottolineato il presidente Aspan Massimo Ferrandi-. L’invito che rivolgo a tutti voi colleghi è quello di prendervene cura ogni qual volta si avvicinano alla nostra attività come stagisti, affinchè siano supportati sempre dalla vostra esperienza e dalla vostra tangibile passione per l’arte in cui siete maestri, non senza ringraziare tutte le belle realtà che si occupano di formazione e tutti coloro che si impegnano per insegnare questo mestiere. Se vogliamo fare innamorare i giovani di questo mestiere occorre ripensare le fasi di produzione, avvicinandole ad orari diurni, anche con l’aiuto della tecnologia, per spostare il lavoro sempre più durante le ore di luce, con ritmi più consoni e umani”. Il tema del lavoro è quanto mai caldo anche per i forni di città e provincia. Mai il timore di ricambio generazionale è stato così forte, problema del resto condiviso e generale per la maggior parte delle imprese. “Nell’ultimo anno sono scomparse una decina di attività, ma il problema è che si fatica davvero a trovare personale” continua Ferrandi. La scarsità di nuove leve non è l’unico problema sollevato in assemblea. “L’aumento a dismisura delle farine e delle altre materie prime, i costi dell’energia con picchi elevatissimi, hanno messo a dura prova le nostre aziende- ha ribadito, in continuità con l’assemblea dello scorso anno, il presidente Aspan-. Abbiamo dovuto adeguare il prezzo dei nostri prodotti, senza riversare tutti i costi sui nostri clienti. Chi non ha fatto gli adeguamenti richiesti dall’andamento del mercato oggi si trova in grande affanno. Le nostre imprese devono prendere coscienza delle condizioni in cui stanno operando e agire di conseguenza: se necessario va ripensato il modello di business per garantirci un futuro più certo e sostenibile, sia economico che di qualità della vita. Pur nelle difficoltà delle condizioni esterne, come quelle che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, la consapevolezza dei costi è leva imprenditoriale fondamentale ma non riguarda solo il prodotto, va estesa a tutta l’organizzazione dell’impresa: questo è un messaggio che l’associazione lancia ormai da tempo”. I servizi Aspan assicurati ai soci sono stati costantemente aggiornati e potenziati: “Il calcolo del credito d’imposta sulla spesa elettrica e di gas metano, oltre a convenzioni per agevolare i soci, sono alcune delle novità messe in campo da Aspan- sottolinea il direttore Roberto Alvaro-. Servizi che affiancano quelli tradizionali, dalle paghe alla contabilità, oltre ai corsi di formazione e aggiornamento, dalla sicurezza alimentare a quella in azienda. Prosegue inoltre il progetto di comunicazione voluto per rilanciare l’immagine e la presenza dell’associazione definire il valore dell’appartenenza ad Aspan”.  Importanti passi sono stati compiuti anche sul fronte sindacale per dare valore aggiunto al contratto di lavoro con prestazioni significative sia a vantaggio delle imprese che degli addetti. Rafforzate anche le prestazioni e assistenza dell’ente bilaterale Ebipal regionale e Ebipan nazionale, anche attraverso i fondi per gestione Tfr, oltre all’assistenza sanitaria per gli iscritti.  Non mancano progetti nuovi, a partire da “Bread for creative city”, che nell’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura, pone al centro dell’attenzione il pane fresco quotidiano. Prosegue inoltre e continua la sua crescita la filiera “Qui Vicino”, fiore all’occhiello dell’Associazione che da oltre dieci anni promuove la filiera certificata con tecnologia blockchain, portando in alto valori etici e traducendo in realtà i migliori precetti dell’economia circolare. Il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini ha aggiunto: “Il tema delle competenze, importante per ogni settore economico, è strategico soprattutto nel settore della panificazione dove la sopravvivenza della qualità dell’offerta e del servizio al cliente sono i valori della competizione dei piccoli forni a conduzione familiare presenti in maniera capillare nella nostra provincia. i panifici restano un presidio importante per i borghi storici ed un elemento insostituibile dell’ecosistema del commercio di vicinato tradizionale. Aspan Bergamo, grazie all’ottimo lavoro del suo presidente con il Consiglio Direttivo, del suo segretario con il personale, rappresenta un ‘associazione di eccellenza a livello nazionale”.

Il nuovo direttivo

L’assemblea Aspan ha eletto quest’anno il nuovo consiglio direttivo, chiamato poi nei prossimi giorni ad eleggere il presidente (va precisato che Massimo Ferrandi ha espresso la sua disponibilità a ricoprire per un nuovo mandato l’incarico). Confermati nel direttivo Aspan: Massimo Ferrandi (Treviglio), Andrea Suardelli (Urgnano), Francesco Casati (Brembate), Ivan Morosini (Torre Boldone), Ettore Gipponi (Osio Sopra) e Patrizio Zaninoni (Nembro). Entrano in consiglio: Matteo Gabbiadini, Silvio Recanati e Flavio Ianniello. La scelta, rispetto al mandato precedente, è quella di passare da 11 a 9 consiglieri. “Lavoriamo a fianco per dare tutti un contributo alla crescita di questa nostra piccola ma combattiva organizzazione e assicurarne il futuro” ha ribadito Massimo Ferrandi.
Sono stati inoltre nominati i revisori dei conti: Giorgio Gozzoli (presidente), Samuele Marinoni (Urgnano), Matteo Testa (Treviglio).

Conferma presidenza a Massimo Ferrandi

Il Consiglio Direttivo nominato dall’assemblea, ha confermato alla presidenza Massimo Ferrandi di Treviglio e ha nominato vicepresidenti Andrea Suardelli di Urgnano, vicario, (confermato) e Francesco Casati di Brembate. Fanno parte del Consiglio Direttivo: Matteo Gabbiadini (Bagnatica), Ettore Gipponi  (Osio Sopra), Flavio Ianniello (Arzago d’Adda), Ivan Morosini (Torre Boldone), Silvio Recanati  (Terno d’Isola), Patrizio Zaninoni (Nembro).
Il collegio dei revisori dei conti vede Giorgio Gozzoli presidente, Samuele Marinoni (Urgnano), Matteo Testa (Treviglio).


Un fiore nel piatto, cena di gala e premiazione vincitori lunedì 22 maggio

Fiori eduli ed erbe spontanee esaltano la cucina innovativa, rendendo omaggio alla Valle con più alta biodiversità d’Europa

Il Concorso Gastronomico «Un Fiore nel Piatto» di Darfo Boario Terme, che impegna gli chef dei ristoranti delle province di Bergamo e Brescia nella ricerca e creazione di piatti a base di fiori eduli ed erbe spontanee, è arrivato al gran finale.
Lunedì 22 maggio ore 20:00 all’Istituto Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme , si svolgerà la Cena di Gala Gourmet : in occasione dell’incoronazione dei vincitori, sarà possibile degustare un menu composto dai quattro piatti che hanno conquistato la giuria, formata quest’anno dallo Chef Fulvio Vailati Canta – Docente della Scuola di cucina ALMA ( Presidente di Giuria ); Gina Rosalinda De Nicola – Ricercatore di ruolo presso il CREA – Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo- Roma; Claudio Porchia – Giornalista e Critico enogastronomico – Presidente Ristoranti della Tavolozza di Sanremo; Alessandro Caccia Vice presidente dell’Associazione Italiana
Sommelier; Simone Massenza -Degustatore e Critico Enogastronomico; Antonio Bravi – Fiduciario della Condotta Slow Food Oglio Franciacorta Lago d’Iseo , e per l’ISS Olivelli Putelli la Vice Preside Lucrezia Castellani e il Prof. Ivan Dossi Dall’antipasto al dolce, per stuzzicare e conquistare i palati raffinati, verranno serviti: Finocchio gratinato alla mandorla e caviale di begonia del ristorante Bella Iseo, Tortelloni di Silter, silene e segale del ristorante Aglio e Oglio di Rogno e Luccio all’olio e fiori di borragine del ristorante Tentazioni di Costa Volpino.
Il dessert Fiori rosa fiori di pesco, verrà proposto dal ristorante Bella Iseo, che si è aggiudicato quest’anno due dei premi in palio.
Il presidente della giuria ha riservato il suo premio “Coup de Coeur ” al piatto “Non si butta via niente”, del ristorante Bistrò Domenighini al Landò di Boario Terme. Il concorso “Un Fiore nel Piatto”, ideato nel 2014 da Loretta Tabarini per l’Associazione APS PromAzioni360, è giunto quest’anno all’ottava edizione in collaborazione con l’Amministrazione Comunale della Città di Darfo Boario Terme, e Comunità Montana di Valle Camonica, e per il secondo anno consecutivo ha ottenuto il prestigioso gemellaggio con il Festival Nazionale della Cucina con i Fiori patrocinato dal Comune di Alassio. Anche dopo molti anni il Concorso persegue la mission iniziale , cioè dimostrare che la grande varietà di fiori ed erbe spontanee della Valle Camonica, che è stata
dichiarata la zona con la più alta Biodiversità d’Europa, possa diventare base di una cucina innovativa, che guarda con attenzione alle tendenze senza tradire le tradizioni.


Vetrine in rosa per la tappa del Giro d’Italia. Premiazione lunedì 22 in Ascom

I commercianti hanno allestito le vetrine a tema. Sfida a colpi di creatività per il concorso Promoeventi-Ascom 

Domenica 21 maggio il 106° Giro d’Italia attraverserà la provincia di Bergamo con arrivo nel centro città e gli esercenti orobici hanno allestito le loro vetrine a tema ciclistico, contribuendo così ad accogliere l’evento su due ruote più importante del nostro Paese. In vista della tappa Seregno – Bergamo che domenica 21 maggio toccherà il nostro territorio-  con alcune delle salite iconiche di Bergamo, come Selvino, Roncola e  l’ascesa in Città Alta da ripetere due volte-  il comitato locale sostenuto da Promoeventi Sport , promotore della tappa del Giro d’Italia 2023 e Ascom Confcommercio Bergamo lanciano il concorso “Vetrine in Rosa”.  Il concorso premierà le vetrine più belle e più rispondenti al tema oltre al Comune e al Distretto del commercio che si siano maggiormente distinti per la partecipazione dei commercianti. Sono 70 le vetrine in rosa allestite a tema (1 fuori provincia, a Seregno), con la predominanza del colore rosa e con quanto la creatività suggerisce per interpretare al meglio il tema della gara su due ruote,  pronte ad accogliere la tappa della gara ciclistica più attesa, di cui 25 in città. La cerimonia di premiazione delle vetrine vincenti avverrà nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137, nel pomeriggio di lunedì 22 maggio, alle ore 15. Un’apposita commissione-giuria costituita da Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con il Comitato Tappa Promoeventi Sport, con la partecipazione, di personalità del mondo dello sport bergamasco selezionerà le tre vetrine più belle e più rispondenti al tema. Inoltre la Giuria premierà il Comune e il Distretto del Commercio del territorio provinciale che maggiormente si sia distinto per la partecipazione dei commercianti. I vincitori riceveranno una pergamena ufficiale e un riconoscimento per la loro partecipazione al concorso.

Le attività aderenti. Ecco dove ammirare le vetrine in rosa

Almè: Acconciature Capricci, Anna & Pele, A Rando srl, Belotti Ottica Gioielleria, Bimbi folli, Equicenter, La fioreria, Macelleria Giuliani, Maxglamour, Mille e una…pasta ,Olga Tutto casa, Opera Lab, Pane e fantasia, Pigal, Quel che c’è, Roby shop, SA.MI Parrucchieri, Studio Acconciature.

Almenno San Salvatore: Merletti Fiori.

Bergamo: Alba Abbigliamento, Arte e Moda, Bar Bepo, Barberia Taormina, Bar del Colleoni,  Casa della renna, Casa del Materasso Bergamo, Daná Danè, Evelyn Eaymon, Foto Cine Ottica Skandia, Fulvia Galbusera, Il Libraccio Via San Bernardino, Il Libraccio Via XX Settembre, Lalimentari, La Lunetta, Latteria Pezzotta Pierangela, Le Fate Boutique, Li-Mon Concept Store, Mariatricò, Marziali e Farneti group, Milly, Oliva di Gianni Lenzi, Ottica Alessandro Bruzzese, Panificio Livio Pezzotta, Pasticceria Sant’Anna, Pizzeria Antica Fiera, San Marco Beauty & Spa, Scissors, Tiziana Fausti, Verde Salvia Home srl,  Whynot srl.

Capizzone: Bar Aurora, Dal Clo, Farmacia Valle Imagna.

Cisano Bergamasco: Cicli Scanziani.

Curno: Foiadelli.

Mozzo: Cicli Moneta.

Nembro: Arte del pane,  Fratelli Gritti Alimentari.

Ponteranica: Lorena Valetti.

Selvino: Cima, Creadele.

Serina: Serbaplast.

Sorisole: Nuova ottica.

Villa d’Almè: Fercolor, Kucci, Manzoni Andrea, Moira Style acconciature, Regasport,  Ritual Beauty & Nails.

Fuori provincia:

Seregno: Mornati Paglia Toys.


Turismo in crescita: vale quasi 228milioni per il territorio

I dati presentati nella 73a Assemblea nazionale Federalberghi a Bergamo

A Bergamo, tra città e comuni della provincia, sono 1.028 le strutture ricettive ufficiali. Le camere alberghiere sono 5.755. Le 3.488 unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a 16.419 addetti.
Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a quasi 228 milioni di euro (227.717.596 euro).
I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo e a Brescia, scelte come Capitale Italiana della Cultura.
I dati evidenziano come il contributo di un albergo all’economia locale non stia semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado
di diffondere sugli altri settori. Non manca inoltre un accento sul valore immateriale dell’ospitalità in hotel: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli servizi grazie a personale altamente qualificato.
“Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una notevole crescita dell’ospitalità in città e provincia in tutta la sua pluralità di offerta, dai bed&breakfast agli alberghi, passando per le case vacanza – commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo- Federalberghi Bergamo–. Uno sviluppo dell’offerta importante per dare più risposte alle diverse esigenze dei turisti. Di pari passo abbiamo però assistito ad una crescita dell’abusivismo, con un danno notevole all’economia e alla sicurezza di tutti. Un fenomeno che va contrastato senza compromessi”.
“L’ospitalità è ancora un settore giovane nel nostro sistema economico, ma è quello che sta producendo crescite migliori, generando un valore aggiunto che sfiora i 228milioni di euro, coinvolgendo quasi 16.500 addetti, compresi part-time e stagionali- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Un indotto redistribuito sul territorio perché affidato a piccole e medie imprese, con un contributo al benessere economico che va ben oltre le porte degli hotel”. Bergamo punterà per due giorni i riflettori sul comparto, in quanto sede scelta per l’assemblea nazionale Federalberghi, con oltre 400 imprenditori attesi da tutta Italia per riunioni, visite e per il convegno in programma domani alle 9.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII “Il turismo brand dell’Italia: nuove tecniche di crescita costruendo il futuro” sotto la guida del presidente Federalberghi, Bernabò Bocca. “Ospitare l’assemblea nazionale di Federalberghi rappresenta per il territorio e per la nostra associazione motivo di orgoglio- aggiunge Fusini-. Un’occasione per valorizzare il cambio di vocazione che stiamo registrando, integrando la natura manifatturiera con quella turistica”.
Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it).

 


Libri sul lago, festival in edizione speciale tra le sponde delle capitali della cultura

Dieci autorevoli voci della narrativa presentano i loro libri,  eventi dal 15 maggio al 19 luglio  in luoghi pieni di bellezza

Ritorna il festival di storie e luoghi “Libri sul lago”. Il festival, giunto alla seconda edizione, farà tappa in 8 comuni e porterà sul Lago d’Iseo 10 voci della narrativa italiana contemporanea con i loro ultimi libri. Sarà un viaggio letterario tra le due sponde del lago, bergamasca e bresciana, in pieno spirito Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023.
Si parte lunedì 15 maggio a Gandosso con un laboratorio per bambini tenuto dallo scrittore e naturalista Giuseppe Festa, Premio Bancarellino 2022. Il 25 maggio a Paratico sarà ospite la scrittrice milanese Lorenza Gentile. L’8 giugno, ancora a Paratico, ci sarà la scrittrice e sceneggiatrice di fumetti Paola Barbato, il 10 giugno a Predore sarà la volta di Ilaria Tuti, scrittrice di best seller (dal suo libro Fiori sopra l’inferno è stata tratta l’omonima miniserie tv).
E ancora, il 16 giugno a Sarnico toccherà allo scrittore e storico bergamasco Livio Gambarini, il 25 giugno a Credaro ci sarà l’autore sardo di gialli Piergiorgio Pulixi.
Il 5 luglio il festival Libri sul lago tornerà a Paratico, questa volta con l’autore bolognese Massimo Vitali, docente alla Scuola Internazionale di Comics. L’11 luglio a Villongo ci sarà lo scrittore, disegnatore e conduttore radiofonico veneto Matteo Bussola e il 16 luglio a Iseo sarà la volta dell’autrice e giornalista Adele Marini, originaria del Lago d’Iseo. Libri sul lago si chiuderà il 19 luglio a Lovere con il professore, scrittore e divulgatore di filosofia torinese Matteo Saudino.
Tutti gli incontri sono gratuiti con prenotazione sulla piattaforma Eventbrite.
Gli autori saranno ospiti di piazze, parchi e luoghi storici ricchi di atmosfera e bellezza. Fra tutti, una Pieve dell’anno 1000, un’antica stazione dei treni e una chiesa medievale. Racconteranno i loro ultimi romanzi, dialogheranno con librai, risponderanno alle domande del pubblico e faranno dediche ai lettori.

I libri presentati spaziano dal giallo all’avventura, dalla narrativa romantica al thriller, dalla storia alla filosofia, con un focus dedicato alla letteratura per bambini e ragazzi.
Al termine degli incontri sarà possibile acquistare i libri e fare il firmacopie. Alle serate di Paratico si potrà anche accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
Il festival è ideato e diretto da Roberta Martinelli ed è promosso dall’Associazione culturale Scenari e dalla Libreria del Lago di Sarnico con il sostegno dei Comuni di Credaro, Lovere,
Predore, Villongo e della Libreria Mondadori di Lovere. È organizzato con la collaborazione dei Comuni di Gandosso, Iseo, Sarnico e delle biblioteche di Credaro, Gandosso, Iseo, Lovere,
Paratico, Predore, Sarnico, Villongo. Ha il patrocinio di Provincia di Bergamo, Visit Lake Iseo, Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo e il contributo grafico di Grafiche
Martinelli Rogno.
Per informazioni: tel. 3492447559, mail librisullago@gmail.com, pagine facebook e Instagram Associazione Scenari.

LE DATE DI LIBRI SUL LAGO

Lunedì 15 maggio alle ore 18 alla Chiesa degli Alpini nel Parco del Pitone di Gandosso Giuseppe Festa propone “Strambosco”, laboratorio per bambini dai 7 agli 11 anni ispirato ai suoi libri Gli
animali di Strambosco, pubblicati da Piemme.
Attraverso giochi sensoriali e aneddoti, l’autore conduce i partecipanti alla scoperta della natura seguendo l’esempio dei simpatici animali di Strambosco, la civetta Ray che ha paura del buio, lo
scoiattolo Vertigo con le vertigini, il cinghiale Setolo maniaco della pulizia, l’orsetto non lavatore Ursus, il ghiro Nocetto, il falco miope.
L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La Libreria del Lago in collaborazione con Comune e Biblioteca di Gandosso, nell’ambito del festival Libri sul lago.
Partecipazione libera con prenotazione su Eventbrite.

Giovedì 25 maggio, alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico, Lorenza Gentile presenta Le cose che ci salvano, Feltrinelli 2023. Un inno all’imperfezione e all’amicizia come cura, l’invito a reinventarsi a tutte le età.
Dialoga con l’autrice, Daniela Scotti.
Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promosso dall’Associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Giovedì 8 giugno, alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico, Paola Barbato, in dialogocon Daniela Scotti, presenta Il dono, Piemme, maggio 2023.
Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promosso dall’Associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Sabato 10 giugno alle ore 20.30 Ilaria Tuti sarà all’Auditorium civico di Predore per presentare Madre d’ossa, in uscita per Longanesi il 6 giugno. Dialoga con l’autrice, Daniela Scotti.
L’incontro è organizzato da La Libreria del Lago di Sarnico con il sostegno del Comune di Predore e la collaborazione della Biblioteca di Predore ed è promosso dall’associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Venerdì 16 giugno alle ore 19 al Parco Stella Maris di Sarnico Livio Gambarini presenta il suo nuovo romanzo La Papessa di Milano, Piemme maggio 2023. Conversa con l’autore, Daniela Scotti. L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con il Comune e la Biblioteca di Sarnico nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Domenica 25 giugno alle ore 20.30, alla Chiesa di San Giorgio a Credaro, Piergiorgio Pulixi racconta il suo ultimo romanzo, La libreria dei gatti neri, Marsilio 2023. Modera Daniela Scotti.
L’incontro è organizzato da Associazione Scenari e La libreria del lago di Sarnico, con il sostegno del Comune di Credaro e la collaborazione della Biblioteca di Credaro, nell’ambito del festival Libri
sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Mercoledì 5 luglio alle ore 19 al bistrot Bohem La Stazione di Paratico Massimo Vitali presenta il suo nuovo romanzo, Zeno in condotta, pubblicato da DeAgostini lo scorso 9 maggio.
Dialoga con l’autore, Daniela Scotti. L’incontro è rivolto anche a bambini e ragazzi. Chi lo desidera può accompagnare l’ascolto con un aperitivo (facoltativo e a pagamento).
La serata è organizzata da La Libreria del Lago di Sarnico in collaborazione con Bohem La Stazione di Paratico ed è promossa dall’associazione Scenari nell’ambito del festival Libri sul lago.
Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Martedì 11 luglio a Villongo, in Piazza del Municipio alle ore 20.30, Matteo Bussola presenta il suo nuovo romanzo, in uscita con Einaudi. Modera Daniela Scotti
L’incontro è organizzato da La Libreria del lago di Sarnico con il sostegno del Comune di Villongo e la collaborazione della Biblioteca di Villongo ed è promosso da Associazione Scenari nell’ambito
del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Domenica 16 luglio alle ore 20.30 Adele Marini sarà al Castello Oldofredi di Iseo per raccontare Italia da Morire.  I delitti eccellenti e misteriosi che hanno fatto la storia, Chiarelettere, 2021.
Conversa con l’autrice, Luca Patelli. L’incontro è organizzato da Associazione Scenari, Comune di Iseo e Biblioteca di Iseo, con la partecipazione de La Libreria di Iseo, nell’ambito del festival Libri sul lago. Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.

Mercoledì 19 luglio alle ore 20.30 in Piazza Tredici Martiri a Lovere, Matteo Saudino presenta “La filosofia è un gioco da bambini” e parla dei suoi ultimi libri: Scuolitudine, Storie di passioni
resistenti (Enrico Damiani Editore, 2022) e il recente Sofia Express (Salani, marzo 2023). L’incontro è rivolto anche a bambini e ragazzi. È organizzato da Associazione Scenari con il
sostegno di Comune di Lovere e Libreria Mondadori Lovere e la collaborazione della Biblioteca di Lovere. Dialoga con l’autore, Luca Patelli.  Ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.
Informazioni e aggiornamenti sulla pagina facebook e sul profilo Instagram Associazione Scenari.

L’Associazione Scenari è un’associazione culturale no profit di Iseo composta da volontari. Promuove occasioni di cultura e di incontro nell’ottica anche di valorizzare il territorio.


Credito, la liquidità è la reale criticità per le imprese del terziario

Peggiorano le condizioni dei finanziamenti con il rialzo dei tassi. E 1 impresa su 4 fatica a restituire quanto prestato

Migliora leggermente la capacità delle imprese del terziario di far fronte al fabbisogno finanziario, ma il dato è al di sotto della media nazionale e molto lontano (ben 20 punti in meno) da quello pre-Covid, del II semestre 2019. Cresce la percentuale di imprese che richiede un finanziamento (+11,1%): il 23% riceve meno di quanto richiesto, il 12% è ancora in attesa di risposta, mentre il 7% ha visto respinta la richiesta (dato migliore del nazionale dove è il 15% a non ricevere credito). Peggiora il giudizio delle imprese sui costi, per inevitabile effetto del rialzo dei tassi di interesse, anche se la valutazione delle imprese del terziario bergamasche è decisamente migliore che nel resto d’Italia. Un’impresa su quattro (il 25,5%) dichiara di avere riscontrato difficoltà nella restituzione del credito. (2,1% Molto e 23,4% Abbastanza). Il 45,6% delle imprese (14,8 Molto e 30,8% Abbastanza) invoca una nuova moratoria sul credito.
Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research, con focus su credito e rapporto banca-impresa, rilevato tra le imprese del commercio, turismo e servizi presentato questa mattina, 10 maggio.

“A tre anni dallo scoppio della pandemia e dal primo lockdown, il caro energia e l’aumento dei prezzi e dei tassi finanziari stanno impedendo un reale ritorno alla normalità finanziaria delle imprese del terziario- commenta il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini, nel presentare la ricerca-. La liquidità resta il problema reale per le imprese del terziario. Ogni semestre da tre anni a questa parte quasi un imprenditore ogni tre è costretto a ricorrere a un nuovo prestito. Peraltro oggi il tasso di indebitamento ha superato la soglia di sostenibilità per molte imprese. Sono soprattutto le imprese del turismo, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo e di micro e piccole dimensioni ad essere ancora in affanno. L’indebitamento è andato crescendo con la pandemia e questo grava già da ora sulle spalle delle imprese. Ora la crescita dei tassi dopo la fine delle moratorie producono gravi difficoltà sul fronte degli impegni finanziari e dei relativi oneri. Un’impresa su quattro sta registrando difficoltà nella restituzione e una sue due dichiara che forse sarebbe utile una nuova moratoria.  Sebbene oltre 4 su 5 richiedenti ottenga credito persiste la difficoltà del ricorso al credito di molti. Pur in leggero diminuzione il numero delle imprese che non può attingere al prestito bancario (13,8,0% di cui 7% che si è vista respingere la pratica e il 6,8% che è in attesa e non farà più domanda nel prossimo trimestre. Si tratta indicativamente di oltre 3.000 imprese del terziario orobico”.

“A fronte di una maggiore richiesta degli imprenditori bergamaschi resta straordinaria la risposta del sistema bancario con 6 domande su 10 accolte nell’interezza e ulteriore 2 su 10 accolte con

importi inferiore- commenta Cristian Botti, presidente Cooperativa di Garanzia Fogalco, Ascom Confcommercio Bergamo-. E’ evidente lo sforzo del sistema bancario bergamasco, nettamente più efficiente di quello che avviene a livello nazionale di concedere importi anche parziali a sostegno delle imprese e di mantenere bassi i tempi di risposta e numero di pratiche in sospeso. Sebbene il numero delle pratiche respinte sia sceso di due punti percentuali, l’indice di irrigidimento del rapporto tra banche e imprese sale di 1 punto percentuale. Anche l’aumento delle pratiche in sospeso di più di due punti depone a favore di una stretta rispetto al passato con una maggiore attenzione delle banche verso la sostenibilità del debito del richiedente. Circa i costi e le condizioni del credito, il giudizio degli imprenditori bergamaschi del terziario sui servizi bancari presenta un trend consolidato di peggioramento. Il credito a Bergamo è concesso ma il sistema bancario si fa pagare. Il dato è però nettamente migliore a quello nazionale dove la minore concorrenza o il rating peggiore delle imprese produce maggiori costi per i richiedenti”.

Cresce anche l’attività di consulenza della Cooperativa di Garanzia Fogalco sul fronte della finanza agevolata: “Da inizio anno ad oggi abbiamo raccolto richieste di contributi per 2,5 milioni di euro- spiega il responsabile del servizio Diego Cantamessa-. Molte richieste continueranno ad arrivare con i bandi annunciati di prossima emanazione. Negli ultimi anni abbiamo rafforzato la consulenza e assistenza alle imprese per accompagnarle e supportarle nella richiesta di contributi e agevolazioni”

I dati della ricerca

Fabbisogno finanziario

La liquidità continua ad essere la reale criticità per le imprese del terziario di Bergamo. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è migliorato di 2 punti da 37 a 39 e in prospettiva si assesterà a 38 in autunno. Dopo il Covid, lo stop alle moratorie, il rincaro dell’energia e il rialzo dei tassi di interesse non hanno fatto che rallentare prima e frenare poi il recupero del settore. L’indice delle imprese bergamasche si presenta infatti più basso del dato nazionale di ben 4 punti (43, atteso in crescita a 44 il prossimo autunno). L’indice, attualmente a quota 39, è ancora troppo basso rispetto al  dato pre Covid del II semestre 2019 quando era a 59 (- 34%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore del turismo, con indice a 35, mentre il commercio con 44 e i servizi con 51sono leggermente più in salute. A soffrire maggiormente sono le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti, nettamente sotto la media rispetto alle imprese più strutturate il cui fabbisogno è minore.

Domanda di credito

Cresce la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi 6 mesi, da quota 27 al 30 del semestre scorso (+ 11,1%). Delle imprese che hanno richiesto credito  il 58 % ha visto accolta la sua domanda; al 23% è stato tuttavia accordato un importo inferiore a quanto richiesto. Il 7% non ha avuto accesso al credito, mentre il 12% è in attesa.
Rispetto al dato italiano sono di più le imprese che hanno chiesto credito 30% contro il 22,0%, maggiore la percentuale delle istanze raccolte 58,0% contro il 45,0% (+ 28,8%) più bassa la percentuale delle pratiche respinte 7% contro 15%. Allo stesso tempo a Bergamo è molto più bassa l’erogazione parziale 23% contro 32% e più alta la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria 12% contro 8%.
Rispetto al semestre precedente è diminuito da 61,2% a 58,0% la percentuale delle pratiche accolte (- 5,2%) in crescita dal 20 al 23,0% (+15%) il numero delle pratiche accolte con importo inferiore. Crescono le istanze in sospeso dal 9,8% a 12,0% (+ 22,4%) così come diminuiscono quelle respinte passate dal 9% al 7% (-22,2%%).

Al netto di coloro che, respinti nella richiesta, ritenteranno nel prossimo trimestre, il 13,8% delle imprese richiedenti non ottengono una risposta positiva dalle banche a fronte di un bisogno, in diminuzione rispetto al 15% dell’autunno (- 8,0%).

Costo del finanziamento

Continua a peggiorare il giudizio delle imprese del terziario riguardo al costo del credito,  per inevitabile effetto del rialzo dei tassi di interesse. Il dato provinciale, a quota 42 (dai 45 di settembre), è comunque migliore di ben 24 punti rispetto al dato nazionale, dove continua a precipitare (media a quota 18).

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria appare sostanzialmente invariato rispetto al semestre precedente. L’indice è fermo a 39 (contro i 40 di settembre). Un dato migliore di ben 9 punti di quello nazionale, a quota 30,  in notevole peggioramento rispetto all’autunno scorso (in Italia era a 37 a settembre).

Durata dei prestiti

Stabile,  anche se in lieve ulteriore peggioramento, l’indice della durata temporale del credito che passa da 40 a 39 (- 2,5,0%) rispetto a settembre 2022.  La pandemia ha causato un riduzione oramai strutturale della durata dei finanziamenti. Dal 2019 l’indice non si è mai ripreso a pieno, anche se la situazione bergamasca è tornata migliore a quella nazionale il cui indice è crollato a 36, con una perdita molto forte nell’ultimo semestre.

Garanzie richieste

Si confermano stabili i giudizi degli imprenditori relativamente alle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti concessi. L’indice è fermo a 40, come a settembre 2022. L’indice è migliore di due punti rispetto a quello nazionale che si attesta a 38.

Costo dei servizi bancari

In netto peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato dalle imprese del terziario di Bergamo che si porta a  quota 36 con una perdita di ben 5 punti (-12,2%) rispetto al semestre precedente. L’indice è tuttavia nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 28, in peggioramento ulteriore rispetto ai 31 dell’autunno scorso

Credito e investimenti

Il 44,3% delle imprese ha ottenuto un finanziamento per investimenti nel corso degli ultimi tre anni. Circa la metà (il 48%) di queste ha investito in macchinari, arredi e nel miglioramento dell’attività. Il 30% ha puntato sull’innovazione nei processi aziendali, mentre  il 27% in sicurezza sul lavoro

Difficoltà di restituzione

Un’impresa su quattro (il 25,5%) dichiara di avere riscontrato difficoltà nella restituzione del credito. (2,1% Molto e 23,4% Abbastanza). Il 45,6% (14,8 Molto e 30,8% Abbastanza) ritengono utile una nuova moratoria sul credito.

 

 

 

 

 


Ferramenta, il comparto tiene ma deve affrontare la sfida e le opportunità del digitale

Nel convegno Ascom Confcommercio Bergamo a International Hardware Fair il focus sul settore 

Nella giornata conclusiva della prima edizione della fiera internazionale International Hardware Fair, la nuova manifestazione dedicata al mondo delle ferramenta e del fai da te, ospitata a Bergamo in collaborazione con l’ente fieristico di Colonia, la tavola rotonda organizzata da Ascom Confcommercio Bergamo “Next generation retail. Evoluzione del commercio, del negozio di prossimità e le opportunità dell’aggregazione nell’associazionismo” ha fatto il punto sul settore e sulle prospettive future. “Il commercio all’ingrosso si scontra ogni giorno con tempi non certi di consegna e costi lievitati, dal trasporto alla logistica. In questo frangente le relazioni e il rapporto con la clientela assumono un ruolo centrale per rimodulare eventualmente le scelte e consegnare nei tempi più brevi quanto ordinato, cercando di ridurre al minimo l’attesa. Il comparto, specialmente nel post Covid, si è trovato di fronte alla necessaria scelta di investimento nel digitale, che continua a rivoluzionare il sistema di vendita. Superata la prima fase di avvio e le relative criticità, stanno emergendo in modo sempre più importante le potenzialità della tecnologia per ridurre la distanza con la clientela. E devo riconoscere che anche i clienti di lungo corso, per loro natura con poca dimestichezza con la tecnologia, stanno scoprendo con piacere le potenzialità offerte dai

nuovi mezzi” ha sottolineato  Marina Rodeschini, presidente del Gruppo Commercio all’Ingrosso Non alimentare Ascom Confcommercio Bergamo. Il punto di vista del commercio tecnico al dettaglio è stato fornito da  Fabio Poma presidente Gruppo Ferramenta, che nel suo intervento ha messo in evidenza come “Il Covid ha ribadito la centralità del nostro comparto, per cui è sempre stata garantita l’apertura come servizio strategico ed essenziale. Le ferramenta al dettaglio rappresentano una componente essenziale a supporto di piccoli e grandi problemi quotidiani, con consigli professionali e una proposta di articoli specializzata, oltre a sostenere con la loro diffusione capillare sul territorio, la sopravvivenza dei centri storici. La fiera è un’occasione per fare il punto sul nostro comparto, tra tradizione e innovazione, trend di mercato e nuove proposte di assortimento o servizi per interpretare al meglio le esigenze della clientela, oltre che per prepararsi al meglio e concentrare forze ed energie per le nuove sfide che il comparto è chiamato ad affrontare, a partire dalle nuove tecnologie” . Fabrizio Valente, Founder e Ceo di Kiki Lab, RetailObserva  ha incentrato il suo contributo sui fattori determinanti per il successo futuro del retail  tecnico: “L’importanza della cross-canalità , in un equilibrio che ogni azienda deve trovare tra canale fisico e digitale è fondamentale. Si possono stimolare le visite in negozio sfruttando web e social e viceversa portare on-line i clienti che amano venire in negozio, magari con la proposta di contenuti aggiuntivi, tutorial o video. E’ ormai dimostrato che i clienti che comprano sia online che in negozio sono anche quelli che fanno in assoluto più acquisti di tutti. Allo stesso modo in negozio va data importanza alla componente sia razionale che emozionale, vere molle per guidare ogni spesa. Ben venga quindi l’uso di QrCode per illustrare prodotti e far risparmiare tempo negli acquisti, così come un allestimento ad hoc per i prodotti, dalla scelta cromatica al packaging al design” . Non mancano buoni esempi stranieri, provenienti anche da altri ambiti non strettamente legati al fai da te, ma che ben si prestano anche al settore: “Kiabi, insegna di abbigliamento low-cost per tutta la famiglia, è un ottimo esempio di combinazione tra canale fisico e digitale: si prenotano online i capi da provare in negozio, accorciando notevolmente i tempi (oltre a far diminuire i resi e i cambi di quanto acquistato online)- continua Valente-. Ci sono poi insegne di successo che non vendono null’altro che corsi e laboratori, come Bricoteca che da Barcellona sta spopolando in tutta la Spagna.Il fai da te offre grandissime potenzialità di sviluppo, dalla formazione ai tutorial per chi ambisce a realizzare da sè prodotti a una serie di servizi specifici”. Andrea Colzani Presidente Giovani imprenditori Confcommercio ha introdotto il tema, suggerendo agli imprenditori presenti strategie per rafforzare la propria presenza sul mercato: “Cinque punti che si prestano ad ogni settore e ad ogni piccola impresa: il primo  punto cruciale è quello di comunicare con la clientela, investendo il più possibile su questo, oltre al valorizzare le persone, sia chi lavora all’interno che la clientela. Perchè le relazioni e le persone vanno messe sempre al centro, per la loro insostituibile importanza. Bisogna inoltre aprirsi agli altri, specialmente ad altre imprese e insegne, creando partnership e alleanze per crescere insieme. Ultima ma non certo per importanza la formazione: senza conoscenze e un costante aggiornamento delle competenze farsi strada in un mercato sempre più competitivo diventa un’impresa davvero ardua”. Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo, ha presentato la ricerca realizzata ad hoc sul settore: con 123 imprese all’ingrosso e 121 al dettaglio, più una stima di altre 150 insegne che vendono articoli tecnici a fianco di altre attività prevalenti e che quindi non rientrano tout court nel codice Ateco del comparto, il settore delle ferramenta appare in salute, evidenziando la tenuta del comparto, con particolare e capillare diffusione nella Pianura bergamasca. “Si tratta di imprese particolarmente longeve: solo il 22,8% ha meno di dieci anni di storia alle spalle e quasi il 20% in più ha oltre 20 anni di storia” .Le ferramenta al dettaglio sono una componente dell’ecosistema del commercio di vicinato che sostengono la sopravvivenza dei centri storici. “In 74 paesi della bergamasca, alcuni anche piccoli, è aperto un negozio di ferramenta specializzato- continua Fusini-. Questi negozi stanno facendo fatica a sopravvivere. La capacità di resistenza sarà legata soprattutto alle politiche di sostegno che il Governo o gli enti locali dovranno riservare ai piccoli negozi nei centri urbani di minori dimensioni e delle montagne e che oggi stanno chiudendo per i problemi collegati allo spopolamento e alla crisi dei consumi”. Occorre però una nuova intraprendenza dei commercianti, con maggiori investimenti nel digitale e nell’innovazione. “La capacità di proporre articoli nuovi soprattutto sul versante leisure, fai da te, giardinaggio ecc., di saper utilizzare le leve della promozione di prezzo, la capacità di comunicare con i canali nuovi ingaggiando di continuo la propria comunità di clienti, l’abbinare la vendita tradizionale a quella sulle piattaforme di commercio elettronico possono consentire di affrontare con maggiore possibilità un mercato che sarà certamente
sempre più difficile- conclude Fusini-. Digitale e on line rappresentano anche per il dettaglio la sfida decisiva per la salvaguardia del commercio tradizionale nel punto vendita”.

Il focus sul settore

La ricerca sulle ferramenta bergamasche è stata realizzata nel mese di aprile 2023 dall’Ufficio Studi di Ascom Confcommercio Bergamo su dati Camera di Commercio di Bergamo. Lo studio ha esaminato le imprese con codice ATECO prevalente 46.74.10 (Commercio all’ingrosso di articoli in ferro e in altri metalli – ferramenta all’ingrosso) e le imprese con codice ATECO prevalente 47.52.10 (Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico – ferramenta al dettaglio). Le imprese attive in città e provincia individuate sono 123 dell’ingrosso e 121 del dettaglio. La stima è che ci siano almeno ulteriori 150 imprese circa in provincia che pur vendendo prodotti del settore ferramenta svolgano questa attività congiuntamente ad un’altra prevalente.

La ferramenta all’ingrosso

Il settore dell’ingrosso vede nella nostra provincia una prevalenza di società di capitale, con il 65,9% delle imprese, seguono ditte individuali (22%) e infine società di persone (12,2%). Si tratta di un comparto quasi totalmente al maschile, con oltre il 96% di titolari uomini; la presenza delle donne titolari d’impresa, a differenza di altri comparti del commercio in cui rivestono importanza primaria, è residuale, relegata in uno striminzito 3,7%. Quanto all’ubicazione, a livello territoriale la Pianura bergamasca la fa da padrona, concentrando il 26% delle imprese grossiste; segue a stretto giro l’hinterland alle porte della città (25,2%) e, a distanza, la città con il 13%. In provincia la Val Calepio rappresenta il 10,6% di ferramenta all’ingrosso bergamasche, l’Isola bergamasca il 7,3%, mentre le valli valgono entrambe il 6,5% (Val Brembana 6,5% e Val Seriana 6,5%) e la Val Cavallina il 4,9%. Quanto alla longevità delle imprese all’ingrosso, solo il 2,4% delle imprese bergamasche è stata fondata prima del 1963. Solo lo 0,8% è nata a cavallo tra anni Sessanta e Settanta.  Più della metà delle imprese (il 53,7%) è nata dagli anni Settanta alla fine degli anni Novanta, in particolare, il 40,3%, tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel dettaglio, l’11,4% è stata fondata dal 1973 al 1982, il 20,3% dal 1983 al 1992, il 22% dal 1993 al 2002. Il 13% dei grossisti bergamaschi ha aperto tra il 2003 e il 2012, mentre un nuovo picco di aperture si è avuto dal 2013, anno in cui hanno inaugurato il 22,8% delle imprese all’ingrosso. Il saldo tra aperture e chiusure è comunque positivo, in netta ripresa dal 2020, anno del Covid, spartiacque anche per il settore, che ha saputo resistere meglio di altri comparti, mostrando tutta la sua resilienza.

La ferramenta al dettaglio

Anche nella ferramenta al dettaglio la forma aziendale più gettonata è quella della società di capitale, che domina con il 42,1% delle imprese; segue la società di persone (30,6%) e la ditta individuale (27,3%). Nel dettaglio i rapporti di genere si riequilibrano rispetto all’ingrosso, con il 27,3% di titolari donne e un dominante 72,7% di uomini. Quanto all’ubicazione, è ancora la Pianura Bergamasca a concentrare il maggior numero di imprese, il 24,8% per l’esattezza. Seguono Hinterland con il 19%, Val Seriana (13,2%) e Val Cavallina (13,2%), la città con il 10,7%. In coda, Val Brembana (5,8%) e Val Calepio (5%).
Quanto a storia e longevità aziendale il 29,8% delle imprese è nata tra il 1983 e il 1992. Solo lo 0,8% vanta una storia che affonda le proprie radici nel boom economico o ancora prima. Il 2,5% è nata dal 1963 al 1972, il 9,9% dal 1973 al 1982. Anche gli anni Novanta e il nuovo millennio hanno portato all’apertura di nuove imprese: il 14% dei negozi attuali è nato dal 1993 al 2002, il 16,5% dal 2003 al 2012, il 19% a partire dal 2013. Il saldo delle imprese nel caso del dettaglio anche se evidenzia la tenuta del comparto è tuttavia leggermente negativo, con la perdita dal 2021 di 4 insegne.