Benzinai, Renato Mora alla guida. “Settore in crisi, tra caro carburante e crisi energetica”

Ernesto Tironi confermato alla vicepresidenza, tre nuove nomine in consiglio

Renato Mora, 55 anni, titolare della stazione di servizio Eni di Dalmine, è stato confermato alla guida del Gruppo Distributori carburanti Ascom Confcommercio Bergamo, carica che riveste dal 2017, oltre a far parte del consiglio direttivo nazionale Figisc Confcommercio.

Renato Mora

Lo affianca anche in questo mandato con il ruolo di vicepresidente Ernesto Tironi, 59 anni di Mozzo. Il consiglio vede la conferma di Michele Caputo di Ciserano e Angelo Amissini e l’ingresso di tre nuovi componenti: Massimiliano Pagnoncelli di Grumello del Monte, Bismarck Flores Segalini di Alzano Lombardo e Ricardo Bustamante di Bergamo.

La categoria vive una crisi senza precedenti, tra prezzi alle stelle dei carburanti e caro energia: “Gli incrementi delle bollette dell’energia elettrica oscillano tra il 50 e il 100 %. Siamo davvero allo stremo- sottolinea Renato Mora– . Non possiamo intervenire sull’illuminazione, indispensabile per la sicurezza e per permettere il rifornimento nelle 24 ore. A differenza di altre categorie non abbiamo altre leve per risparmiare, con prezzi imposti, tassazione elevata e oneri contrattuali legati alle compagnie petrolifere. A livello nazionale la Federazione Figisc Confcommercio sta cercando un dialogo sia con il Ministero dello Sviluppo Economico che con i rappresentanti delle compagnie petrolifere per calmierare i prezzi e rivedere o rimodulare i contratti di fornitura alla luce dei considerevoli aumenti dei costi. A queste condizioni, senza contare poi le probabili ripercussioni del conflitto in Ucraina sul prezzo del greggio e del carburante, è davvero difficile stare in piedi”. I distributori di carburanti sono stati già messi a dura prova negli ultimi due anni: “Durante il lockdown abbiamo registrato un crollo dell’80-90% del lavoro, nonostante fossimo aperti per decreto in quanto attività essenziale, e il 2020 nel complesso ha segnato in media il 30-40% di perdite di fatturato– continua Mora. Con questi numeri abbiamo rischiato tutti di chiudere: i nostri margini di ricavi sono davvero minimi tra Iva e accise e oneri contrattuali con le rispettive compagnie petrolifere. Senza contare che all’inizio della pandemia, quando i dispositivi di protezione individuale erano irreperibili, moltissimi di noi si sono ammalati di Covid-19”. La crisi ha fatto però riscoprire lo spirito di squadra e il valore dell’associazione: “Non siamo mai stati uniti e compatti come in questi anni ed è stato bello ritrovarsi in occasione di questa prima assemblea annuale. L’associazione è stata fondamentale per orientarci in un mare di decreti, fornendo un’assistenza burocratica insostituibile. Grazie all’azione sindacale della Federazione sono stati inoltre ottenuti risultati vitali per le nostre imprese, a partire dall’ottenimento dei ristori da cui la nostra categoria era stata inizialmente esclusa”.

Quanto ai numeri, si evidenzia, nonostante tutto, una sostanziale tenuta del numero di impianti di distributore carburante. Sono 218di cui 40 in città (dati al IV trimestre 2021,elaborazione Ascom su dati camerali). Il numero nel corso degli ultimi cinque anni è stato pressoché uguale, è calato solo di 4 unità a livello globale, mentre in città non si sono registrare diminuzioni.

Resta tuttavia elevato il turn-over nelle attività: “Purtroppo assistiamo a continui cambi di gestione, in media ogni tre anni- spiega Mora. Il ricambio per fortuna c’è anche nell’associazione, che viene sempre più percepita come importante soprattutto tra le nuove leve. Per questo confidiamo di allargare ulteriormente la base associativa nei prossimi mesi”. 


No alla guerra in Ucraina, la vetrofania da scaricare ed esporre

Il manifesto Confcommercio per riaffermare le ragioni della democrazia e del diritto internazionale 

La guerra in Ucraina rende chiara l’esigenza di scelte tempestive ed adeguate per riaffermare le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale. All’Europa serve una compiuta e comune politica estera di difesa e sicurezza, così una compiuta e comune politica energetica. Sfide straordinarie che metteranno ancora una volta a dura prova la nostra economia, le prospettive di crescita e la tenuta delle nostre imprese già duramente colpite da due anni di pandemia.

Confcommercio vuole dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto con una vetrofania da scaricare ed esporre sulle vetrine degli esercizi commerciali e da utilizzare sui social per dire convintamente “no alla guerra, sì alla pace”.

La vetrofania da scaricare con un click


PNRR: 191 miliardi da spendere, ma per le imprese del commercio non si è visto un euro

Quanti soldi il PNRR! 191 miliardi di euro da spendere entro il 2026. Mai visti così tanti soldi tutti insieme. Ben 80 miliardi saranno affidati agli enti pubblici: Regioni e enti locali mentre gli altri saranno gestiti dalla macchina statale. La maggior parte dei soldi andrà al sud perché, si dice, ne ha più bisogno (mah…).

Per realizzare il piano occorrerà far correre veloce una macchina poderosa fatta di 6 missioni, 63 riforme da attuare e ben 527 tra obiettivi e traguardi da raggiungere. Per un Paese come l’Italia non proprio capace di cambiare sarà un’impresa!

Il Piano poi non parla più di creare imprese, aumentare la produzione e la vendita e creare posti di lavoro ma di transizione digitale, inclusione e coesione, istruzione e ricerca, infrastrutture per la mobilità sostenibile, transizione verde e salute e resilienza. Cose importanti certo ma non si è capito chi le dovrà realizzare. Questa è l’evoluzione, almeno secondo chi lo sostiene.

Ci chiediamo: saremo in grado di fare tutto bene per ottenere davvero questi soldi? Gli enti, soprattutto del sud, saranno in grado di spenderli? Inoltre sapranno utilizzarli bene? I dubbi sono tanti e le paure fondate perché questi soldi qualcuno li dovrà pur restituire.

Infine quali imprese beneficeranno di contributi? Dalle prime informazioni sembra che pochi li prenderanno mentre la maggioranza resterà a “bocca asciutta”. Mentre tutti saremo chiamati a pagarne il costo. Finora per le imprese del commercio non si è visto nemmeno un euro. Una volta, con meno soldi, c’erano contributi a pioggia per tutti e qualcosa arrivava anche alle piccole imprese. Da buone formichine mettevano queste risorse a frutto, creando  reddito e occupazione. Adesso invece preferiscono dare molti soldi a pochi. Forse è l’evoluzione che questi preferiscono.

Dino l’acidino

 


Nasce la rappresentanza Ascom del commercio elettronico

Roberto Nembrini è il presidente del nuovo Gruppo. Nel direttivo Paolo Gozzoli, Damiano Vassalli, Walter Licini e Adriano Vacchelli

E’ stata costituita oggi la nuova rappresentanza Ascom Confcommercio Bergamo “Commercio elettronico”. Il nuovo gruppo nasce per rispondere alla crescita, ulteriormente accelerata dalla pandemia, delle imprese che fanno e-commerce o come attività esclusiva o integrando le vendite on-line con quella prevalente al dettaglio.

Alla guida del neonato Gruppo, Roberto Nembrini, 39 anni, imprenditore, start-up mentor e consulente strategico per la crescita aziendale. Lo affiancano nel direttivo Paolo Gozzoli, 43 anni, titolare del portale di rivendita nautica oltrevela.com, Damiano Vassalli, 39 anni di TvBeat, specializzato in food delivery, Walter Licini, 34 anni di Safety Job, piattaforma per la gestione della sicurezza sul lavoro e Adriano Vacchelli, 56 anni, di Flowers Up, portale di vendita e consegna fiori.

“Gli strumenti digitali rappresentano un’opportunità anche per le piccole imprese sia in termini di visibilità che di incremento del giro di clientela e affari- sottolinea il neopresidente-. Obiettivo della nuova rappresentanza è farsi portavoce delle attività e delle loro istanze, seguendo l’evoluzione rapida e in costante aggiornamento del commercio elettronico, che esige altrettanto tempestive rimodulazioni sia dell’organizzazione che delle risorse messe in campo, dalla tecnologia al know-how”. Temi particolarmente sentiti dalle imprese dell’e-commerce sono la formazione, l’utilizzo delle piattaforme e la gestione di stoccaggio e spedizioni: “Contiamo di organizzare incontri che possano dare un aiuto alle imprese, specialmente a quelle più piccole, per la gestione di ogni singolo aspetto della vendita on-line- continua Nembrini-. L’obiettivo è quello di cercare di avere convenzioni vantaggiose per la gestione di spedizioni e consegne, oltre che piattaforme e strumenti digitali innovativi”.

Le imprese iscritte alla Camera di Commercio di Bergamo alla fine del IV trimestre 2021, con codice Ateco prevalente (47.91.11) sono 381. Ascom Confcommercio Bergamo stima, secondo una ricerca affidata a Format Research nel 2021, che le imprese che abbiano provato l’esperienza di vendita online siano cresciute l’anno scorso dal 15 al 35 %, con un incremento nel biennio 2020-2021 pari a +134%. Secondo la ricerca commissionata dagli Enti Bilaterali Ascom a Format Research, prodotti farmaceutici (95,6%), abbigliamento (92,6%) e articoli per la casa (90,5%) e per la cura della persona (90,4%) sono risultati i prodotti maggiormente acquistati dai cittadini bergamaschi nel corso del 2020. Seguono elettronica ed elettrodomestici (80,7%), articoli sportivi (80,2%), libri, musica e giocattoli (79,1%), computer tablet e smartphone (63,8%), orologi, gioielli e occhiali (54,7%) e articoli per bambini (46,7%). Le piattaforme marketplace (85,6%) e i siti web dei rivenditori (42,2%) sono stati i canali maggiormente utilizzati per effettuare acquisti di prodotti non alimentari. Seguono siti e pagina web negozi (35,5%), dei produttori (34,8%) o gruppi di acquisto on line (31,7%) e, a distanza, social network (6,8%). L’emergenza ha portato ad un notevole incremento dell’e-commerce (+134%) come delle consegne a domicilio (+143%).

 

 

 


B2B e Forme speciali di vendita, Giorgio Corno presidente del Gruppo

Gregory Airapetyan vicepresidente e Claudio Gualdi in consiglio 

È Giorgio Corno il presidente del Gruppo “B2B Forme speciali di vendita”Ascom Confcommercio Bergamo. Giorgio Corno, 57 anni, è presidente di Dif Spa, società di distribuzione prodotti editoriali con sede ad Azzano San Paolo. Lo affiancano Gregory Airapetyan, 38 anni, titolare di impresa operante nel settore delle utilities, con il ruolo di vicepresidente e Claudio Gualdi, 66 anni, titolare di un’azienda del settore editoria e pubblicità.

“Il nostro è un gruppo trasversale che raccoglie e abbraccia diversi settori, agendo su rapporti rapporti stabiliti tra aziende lungo la catena di valore prima che il prodotto arrivi al consumatore finale, sia tra un’azienda e i suoi fornitori o tra un’azienda e altre aziende dello stesso settore- sottolinea il neopresidente-. L’obiettivo è allargare la rappresentanza, generando valore e intrecciando le esigenze delle imprese, dalla smaterializzazione ai servizi aggiuntivi, a contratti più vantaggiosi per abbattere i costi fissi”. Le imprese rappresentate sono frutto dell’evoluzione del commercio e dell’ibridazione tra commercio e servizi. Si tratta di imprese dalla forte connotazione commerciale, la maggior parte di medie e grandi dimensioni.

Nell’ultimo anno, sulla base dei dati Ascom su elaborazione dati camerali, il numero di imprese è passato da 506 a 544, con una crescita del 7,5%.


Assemblea Fiva, ambulanti in crisi: “Servono strategie di rilancio”

Diego Pesenti è il nuovo presidente, salgono a dieci i consiglieri 

È Diego Pesenti, 47 anni, di Madone, il nuovo presidente di Fiva Bergamo, l’associazione che riunisce gli ambulanti bergamaschi che fa capo ad Ascom Confcommercio Bergamo. Pesenti, che ricopre la carica di vicepresidente di Fiva Bergamo dal 2007, subentra a Mauro Dolci, scomparso prematuramente nel maggio del 2021. Il neo presidente Pesenti svolge l’attività di ambulante nel settore del abbigliamento per bambini dal 1989 e lavora su alcune delle piazze più importanti non solo della provincia bergamasca: Osio Sotto, Brembate, Verdello, Urgnano, Trezzo sull’Adda e Pioltello.

Dieci i consiglieri del gruppo in carica da qui al 2026, di cui nove riconfermati: Mirko Algisi, 48 anni di Dalmine, Oscar Marco Bosio, 47 anni di Torre Boldone, Attilio Butti 65 anni di Brusaporto, Emilio Crotti 62 anni di Grassobbio, Luigi Daminelli 58 anni di Verdellino, Stefano Ginami, 56 anni di Treviolo, Alessio Lecchi, 52 anni di Grumello del Monte, Maria Pasta, 56 anni di Sorisole, Fabrizio Pezzoli 57 anni di Casnigo. Nuovo eletto in consiglio Alessandro Donzelli di Chiuduno, 52 anni. Nel corso del prossimo consiglio direttivo avverrà la nomina dei vicepresidenti della categoria.

“Accolgo un’eredità impegnativa perché conosco il grande spessore di chi mi ha preceduto, ma sono pronto a farlo con a fianco una squadra che ha lavorato molto per la categoria, monitorando la situazione dei mercati e delle fiere, un settore quest’ultimo cancellato dalla pandemia” sottolinea il neopresidente. Oltre all’emergenza delle ordinanze di sospensione delle fiere, prioritaria è la questione dell’impoverimento dei 260 mercati bergamaschi: “C’è un progressivo abbandono da parte degli ambulanti e una riduzione dell’offerta commerciale e con essi, un calo della presenza della clientela– continua Pesenti-. Serve adottare strategie che possano conquistare anche quella grande fetta di consumatori che non conosce la nostra realtà, anche attraverso soluzioni sperimentali, magari utilizzando gli strumenti digitali”.

L’assemblea annuale degli ambulanti ha rappresentato l’occasione per fare il punto sul settore.

Gli ambulanti in bergamasca sono 2.021 (dati Ascom su elaborazione dati camerali al IV trimestre 2021): 1491 del settore non alimentare e 530 del settore alimentare. Il numero negli ultimi 5 anni è andato progressivamente calando e ha registrato una diminuzione di 383 unità, pari a – 15,9% (nel 2017 erano 2.404: 1809 non alimentari e 595 alimentari, settore che ha registrato il calo più importante). “Il commercio si può dire sia nato con noi, eppure soffre enormemente della crisi” ha sottolineato Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio. E nel corso dell’assemblea il presidente nazionale ha lanciato un appello al Comune per la sede del mercato del lunedì, visitata da Errico in mattinata. “ Bisogna affrontare la questione del mercato del lunedì con la massima urgenza. La piazza non è adeguata per il commercio ambulante. Non si può lavorare così, ho visto le corsie vuote, non c è parcheggio”. Il vicesindaco Sergio Gandi ha ricordato come il mercato del centro cittadino “stia dando buoni risultati, grandi criticità erano state rilevate anche sul parcheggio della Malpensata”. Gandi ha ribadito la vicinanza dell’amministrazione alla categoria: “Il settore è stato tra i più penalizzati dalla pandemia, con sei mesi di chiusure per gli ambulanti, ben diciotto per i fieristi. E la difficoltà perdura. Da parte nostra il Comune ha cercato di agevolare il commercio su area pubblica e le manifestazioni, ma non è così in tanti comuni, tanto che è stato lanciato un appello anche al Prefetto e ai sindaci che speriamo venga accolto. Le fiere rappresentano momenti di socialità e condivisione insostituibili, confidiamo in una ripresa”. Il vicesindaco ha ricordato gli aiuti al settore: “Gli aiuti sul canone occupazione non sono mancati, ma non bastano, come i ristori insufficienti. Abbiamo comunque cercato di fare il possibile, con sgravi Tari 500 mila euro nel 2020, 1,5 milioni nel 2021 e esenzione Tari e 18 milioni per il progetto Rinascimento”. Manuel Bentoglio consigliere della Provincia sindaco e assessore al commercio di Grassobbio ha sottolineato l’importanza della valorizzazione dei mercati: “Negli ultimi due anni il settore ha affrontato periodo pieni di incognite. Le attività lottano per la sopravvivenza. Servono iniziative a tutela di un lavoro segno della rinascita e simbolo di vicinanza nelle piazze alla persona, parte della nostra cultura e modo di vivere il territorio”.

Nel corso dell’assemblea è stata consegnata alla famiglia di Mauro Dolci, alla moglie Maria Ivonne e al figlio Paolo, una medaglia d’oro in suo ricordo. “È stato un imprenditore di grande valore e con grande visione, che ha dato tantissimo all’associazione sia per gli ambulanti che per tutto il commercio” ha sottolineato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom. In ricordo di tutti i presidenti Fiva bergamaschi sono stati donati questa mattina al Comune, nel cuore del mercato di Via Spino, luogo di lavoro degli ambulanti, due defibrillatori che saranno installati nell’area mercatale di Via Spino e dello stadio. Il ricordo sarà visibile a tutti con la posa di una targa in omaggio dei presidenti del commercio su area pubblica. Alla cerimonia di consegna in memoria dei presidenti Fiva Mauro Dolci, Mario Vanoncini, Rino Monari e Angelo Garofano, hanno partecipato Giovanni Zambonelli, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Carlo Garzetta, segretario Fiva Bergamo, Diego Pesenti, Attilio Butti, vicepresidente Fiva Bergamo, Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio, Armando Zelli, segretario Fiva Confcommercio, Luigi Leanza, segretario Fiva Milano e Marco Brembilla, assessore ai lavori pubblici Comune di Bergamo. Commosso il ricordo da parte dell’associazione e dei vertici Fiva di tutti i presidenti della Federazione: “Bergamo ha dato tantissimo alla Federazione nazionale, agli ambulanti e a tutto il commercio. Tutte le grandi decisioni degli ambulanti sono state prese qui, come le strategie per il rilancio del nostro settore: ricordo le nottate per l’iter del decreto Bersani e le riunioni la sera fuori dall’associazione. Sono stati quattro presidenti di grandissimo valore” ha sottolineato il presidente nazionale Errico. Il Comune ha ringraziato per la donazione: “Ricordo gli scontri con Mauro Dolci e le fatiche nello spostare il mercato dalla storica sede della Malpensata a Via Spino, una sede che aveva e ha ancora tante incognite – ha sottolineato Marco Brembilla, assessore ai lavori pubblici Comune di Bergamo-. È stato un confronto costruttivo e stimolante. Ringrazio di cuore la Fiva per questa donazione: sono fondamentali strumenti per salvare vite”.


Discoteche, al via il week-end di riapertura

Paolo Visinoni: “Siamo fiduciosi, altri stop sarebbero fatali”

C’è attesa da parte del comparto per la riapertura di discoteche e sale da ballo, prevista nel week-end, a partire dall’11 febbraio. Dopo la chiusura decretata a partire dalle feste di Natale, la misura, decisa dal governo, insieme all’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale, rappresenta un significativo passo avanti nel superamento delle restrizioni legate al Covid. “Nonostante le regole restino stringenti sia per protocolli di sicurezza che per rispetto dei limiti di capienza, è davvero importante poter riaprire, tenendo l’attenzione ai massimi livelli, dopo due anni di grandi difficoltà- commenta Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Sale da ballo Ascom-. È un week-end importante per un settore che ha aperto in due anni poco più di tre mesi, a luglio e agosto 2020 e da metà ottobre a metà dicembre 2021. Molte imprese, la maggior parte, non possono permettersi ulteriori chiusure. Il settore è davvero allo stremo e non ha ancora avuto modo di misurare nemmeno gli aumenti esponenziali dei costi della riapertura, a partire dai rincari delle bollette”. Il ritorno in pista a pochi giorni da San Valentino spande un po’ di speranza tra gli addetti del settore: “Siamo fiduciosi, è comunque un primo passo verso il ritorno alla normalità, dopo un fine anno disastroso, che ha cancellato tutte le feste e i programmi e gli investimenti di mesi- continua Visinoni-. Le prenotazioni iniziano ad arrivare. Ripartiamo in sordina, con tutte le difficoltà che stop forzati così lunghi portano con sé, a partire dalla gestione del personale”.

 

 

 


Annullamento fiere, gli ambulanti incontrano il prefetto

Tra le richieste della categoria, alle prese con rinvii e stop, la condivisione delle decisioni dei comuni con le associazioni 

Dopo quasi due anni di stop a fiere e mercatini, i rappresentanti delle associazioni ambulanti Fiva- Confcommercio e Anva- Confesercenti hanno incontrato questa mattina il Prefetto Enrico Ricci per portare sul tavolo le difficoltà di un settore che ha visto cancellare il 90% degli eventi in programma causa pandemia. L’incontro era stato fortemente richiesto dai rappresentanti di categoria che, con un’accorata lettera congiunta datata 20 gennaio, avevano richiesto un confronto urgente di fronte all’annullamento in via cautelare di molti comuni di manifestazioni per i prossimi mesi, da marzo a maggio, nonostante tali attività rientrino tra quelle previste- previa verifica del green pass rafforzato- dalle linee ministeriali. «L’incontro con il Prefetto ci ha consentito di porre attenzione sul settore e condividere le preoccupazioni di un comparto in forte difficoltà, che ha visto tanti operatori, anche di imprese storiche, gettare la spugna e cambiare lavoro- ha sottolineato Diego Pesenti, vicepresidente provinciale Fiva-Federazione Italiana Venditori su Area pubblica- . Purtroppo, salvo rare eccezioni di comuni con cui si sono condivise linee guida per il contenimento dei contagi per assicurare il prosieguo delle attività, assistiamo di continuo a provvedimenti di annullamento date, a volte anche amministrativamente disordinati: comunicazioni sul sito dei comuni, mail Pec agli operatori interessati e, addirittura, telefonate. Rincorrere le decisioni dei singoli comuni sta diventando davvero ingestibile».

Antonio Caffi, presidente provinciale di Anva – Associazione del commercio su aree pubbliche, ha aggiunto: «È stato un confronto schietto e sincero durante il quale ci siamo rapportati anche sulle normative che, come abbiamo sempre ribadito, permettono il normale svolgimento delle fiere se si attivano i provvedimenti sulla sicurezza. Abbiamo recepito una vicinanza alla categoria dei fieristi e ringraziamo per l’attenzione rivoltaci, ora ci auguriamo di poter iniziare a dialogare con le amministrazioni comunali e trovare il coraggio e la volontà necessarie a far ripartire il settore».

Tra le richieste portate avanti dalle associazioni, la condivisione delle decisioni con le associazioni rappresentanti di categoria al fine di mettere a punto un protocollo e modello organizzativo, nel rispetto delle normative vigenti. “Un confronto propedeutico e costruttivo porta ad una collaborazione fattiva, proficua per tutte le parti e soprattutto sicura per tutti” sottolineano gli operatori.


Libri per sognare, proseguono gli incontri con gli autori

Gli incontri proseguono il 10 e 11 febbraio con Luigi Ballerini e il 14 febbraio con Stefano Turconi

La nuova edizione di Libri per sognare è entrata ormai nel vivo, con gli incontri con gli autori in concorso. Gli appuntamenti – che si terranno da remoto causa Covid- consentiranno agli studenti di confrontarsi con gli autori dei titoli di cui si troveranno a scrivere la recensione.  Dopo il successo dei primi appuntamenti con Francesco d’Adamo giovedì 3 febbraio alle 10 ( replica il 7 marzo alle 10) e Antonio Ferrara, giovedì 10 febbraio alle 10 , con replica venerdì 11 febbraio alle 10, Luigi Ballerini, autore di “Un sogno sull’oceano” pubblicato da San Paolo Edizioni, racconterà la storia del ristorante Ritz, prima classe del Titanic, e del mondo che si incrocia ai lussuosi tavoli del transatlantico che vedrà infrangere sogni e incrociarsi destini in uno dei più tragici incidenti dei mari. Venerdì 18 febbraio alle 10, Stefano Turconi, coautore con Teresa Radice di “Viola Giramondo” edito da Bao Publishing, racconterà la storia di Viola Vermeer, figlia di una donna cannone e di un entomologo e domatore di insetti, e del magico mondo del Cirque de la Lune. Gli incontri con gli autori si chiudono con Matteo Bussola, autore di “Viola e il Blu”, pubblicato da Salani Editore, l ‘8 marzo alle 10 (con replica il 16 marzo alle 10), libro che affronta il tema dell’identità di genere e dei pregiudizi che l’accompagnano, raccontando la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino, ama vestirsi di Blu.

La manifestazione

Libri per sognare è una manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo. L’iniziativa ha come obiettivo quello di promuovere la lettura ed è rivolta ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città e della provincia di Bergamo.

È un evento che favorisce il coinvolgimento attivo e creativo dei giovani studenti, chiamati al doppio ruolo di lettori e recensori di alcuni titoli di letteratura contemporanea per ragazzi, selezionati dalle librerie organizzatrici. Le classi che aderiscono al progetto invitano i propri alunni a leggere i libri selezionati, per poi recensirli ed esprimere la loro preferenza sul portare internet www.libripersognare.it.

L’iniziativa prevede anche l’incontro – in questi ultimi due anni via web – con gli autori dei libri selezionati. Gli incontri con gli autori rappresentano uno stimolo in più per i giovani lettori, che possono avere un confronto diretto con chi ha scritto le pagine preferite e trarre ispirazione per la stesura delle recensioni del libro.

La giornata conclusiva dell’iniziativa, in programma il 31 maggio alle ore 10, vede la premiazione del libro vincitore e degli studenti che hanno inserito nel portale le migliori recensioni.

I libri in concorso per l’edizione 2022 sono:

Matteo Bussola, Viola e il Blu, Salani editore, 2021
Luigi Ballerini, Un sogno sull’oceano, San Paolo Edizioni, 2019
Francesco D’Adamo, La traversata, Il Castoro, 2021
Antonio Ferrara, Volovia, Einaudi Ragazzi, 2021
Teresa Radice e Stefano Turconi, Viola Giramondo, Ed. Bao Publishing 2020

 

Quasi 1900 i partecipanti alla nuova edizione

All’edizione di quest’anno hanno aderito 34 istituti scolastici, 92 classi e 1893 alunni. Questi i comuni di provenienza: Bergamo, Adrara San Martino, Alzano Lombardo, Bagnatica, Casirate, Costa Volpino, Castel Rozzone, Chignolo d’Isola, Cisano Bergamasco, Ciserano, Clusone, Mapello, Medolago, Nembro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sorisole, S.Omobono Terme, Seriate, Sovere, Torre Boldone, Trescore Balnerio, Treviglio, Valbrembo, Villa d’Adda, Vilminore di Scalve, Zogno. Fuori provincia: Cividate Camuno (Bs), Caravate (Va). Complessivamente negli scorsi anni hanno aderito circa 4.000 ragazzi, 100 classi, 20 istituti scolatici e 11 autori per ragazzi: Daria Bertoni, Tim Bruno, Cristiano Cavina, Riccardo Cazzaniga, Lodovica Cima, Giuseppe Festa, Luigi Garlando, Viviana Mazza, Emanuela Nava, Marta Palazzesi Annalisa Strada.
L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Bergamo, della provincia di Bergamo; media partner: L’Eco di Bergamo; sponsor Intesa Sanpaolo.

 

 

 


Campagna di Natale, oltre 51mila euro per le missioni

Un giardino al San Louis Hospital di Gerusalemme, riabilitazione al Saint Joseph in Thailandia e a Bergamo sostegno alla comunità Aeper, le tre iniziative in campo

La campagna di Natale 2021 promossa dal Centro Missionario Diocesano di Bergamo, Ascom Confcommercio Bergamo e Associazione Websolidale Onlus, si chiude con successo, con la raccolta di oltre 72 mila euro. Unicum di quest’anno la partecipazione del Papa che ha risposto con una cartolina agli auguri inviati dal Vescovo Francesco Beschi; la sola raccolta delle cartoline solidali, promossa da dieci anni a questa parte da Websolidale, è stata pari a 25.015 euro, che sono stati consegnati lunedì 31 gennaio al Vescovo. Ai progetti delle missioni sono stati elargiti complessivamente oltre 51mila euro, di cui 42.186 euro per progetti portati avanti nel mondo, di cui 9mila al Premio Papa Giovanni, riservato e suddiviso (3mila euro ciascuno) ai tre missionari più anziani che operano in presenza in Bolivia: Monsignor Sergio Gualberti, Suor Rosangela Bassis e Maria Gotti. Grazie alla raccolta il Centro Missionario Diocesano realizzerà a Gerusalemme un giardino per favorire gli incontri e le visite ai pazienti del San Louis Hospital che favorisce assistenza e cure palliative a malati terminali, cronici e anziani, accogliendo indistintamente cristiani, musulmani ed ebrei. Il Centro di riabilitazione Saint Joseph in Thailandia potrà contare sul potenziamento del percorso riabilitativo in acqua e sull’inserimento lavorativo dei disabili in cura nel centro. La missione va anche sul territorio, al gruppo di famiglie e comunità Aeper che vive un’esperienza di fraternità, accogliendo nuclei in difficoltà temporanea, adulti che vivono fasi di fragilità e giovani che hanno bisogno di un supporto per il raggiungimento della propria autonomia.

Anche quest’anno la campagna di Natale ha contato sulla partecipazione di tante realtà– ha sottolineato don Massimo Rizzi, direttore del Centro Missionario Diocesano-. Mentre soffiano venti di guerra nel nostro mondo, anche vicino a noi, si è guardato all’esempio dei Magi per portare un dono di pace. Le iniziative di pace coincidono con le celebrazioni dei sessant’anni di cooperazione missionaria della Chiesa di Bergamo con le realtà di Bolivia, Costa d’Avorio e Cuba”. In un anno difficile, la campagna è stata comunque un successo, ha ribadito il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini:Fa piacere ritrovarsi a fianco del centro missionario a dare notizie positive e a condividere un messaggio di speranza in un momento in cui ci sono tante famiglie che faticano ad acquistare beni essenziali, mentre i depositi sui conti correnti di altre famiglie sono ai massimi storici. La crisi sta purtroppo esasperando il divario tra ricchezza e povertà: ci auguriamo che i problemi attraversati e vissuti durante la pandemia portino ad una maggiore condivisione dei valori alla base anche di ogni ripresa economica”. Websolidale ha espresso la soddisfazione per il superamento di quota 25mila cartoline solidali nel decimo anno dalla loro istituzione: “Non potevamo festeggiare in modo migliore, con cartoline da tutto il mondo, dall’America Latina all’Africa, e con la risposta di Papa Francesco al Vescovo Beschi , i dieci anni dell’iniziativa e i quindici dell’associazione– ha commentato Ciro Troccolo, presidente di Websolidale-. Al progetto hanno partecipato 30 scuole e 123 classi e 3 oratori”.

Le iniziative messe in atto per raccogliere fondi sono state la vendita di 450 portapane realizzati in tessuto aguayo dalla comunità di Anzangaro nel dipartimento di Potosì in Bolivia, la distribuzione di mille sacchetti di biscotti realizzati da Aspan e Sacbo e il concerto di Natale che si è tenuto l’11 dicembre in Duomo, la chiesa madre da cui partono ogni anno tutti i missionari, cui hanno partecipato 210 persone per rispetto delle normative di contenimento dei contagi. “Ma sono stati moltissimi i partecipanti online- ha ricordato don Massimo Rizzi-. La replica di Bergamo Tv e la diretta social ha portato la musica del Conservatorio Donizetti e il coro di voci bianche de I piccoli musici di Casazza nelle case di tanti bergamaschi e anche nelle nostre missioni nel mondo”.

*nella foto di apertura il San Louis Hospital di Gerusalemme, dove grazie ai proventi della campagna sarà realizzato un giardino