Congiuntura economica, imprese del terziario resilienti, ma non mancano le difficoltà

Quadro altalenante. Prima- lieve- flessione della corsa dell’inflazione, si assestano i tempi di pagamento

Le imprese del terziario bergamasco stringono i denti, con la sensazione che il peggio non possa che essere ormai alle spalle, dopo quattro anni estremamente difficili. Prosegue un quadro altalenante tra rallentamenti e frenate, inflazione e stretta creditizia. È quanto, in estrema sintesi, evidenzia il nuovo Osservatorio sul terziario delle imprese di Bergamo, indagine continuativa a cadenza semestrale, effettuata su un campione rappresentativo di imprese, da Confcommercio Bergamo in collaborazione con Format Research.
Nonostante una flessione nell’ultimo semestre, la fiducia a Bergamo resta saldamente al di sopra della media nazionale. Positiva in particolare la fiducia nell’andamento della propria impresa: la previsione per l’autunno ( a quota 53) è superiore decisamente sia alla flessione registrata a marzo (da 51 a 48) che al valore nazionale (a 49). Resta alto il turnover delle imprese e preoccupa la fragilità delle nuove aziende, chiamate per di più ad affrontare un mercato sempre più difficile. L’ultimo semestre ha registrato infatti un minore numero di aperture nel commercio, turismo e servizi. In risalita la previsione da qui a settembre dell’occupazione, dato in cui Bergamo presenta attualmente un dato peggiore di quello nazionale, ma prevede un recupero da qui ai prossimi sei mesi.
In generale, l’andamento e le previsioni evidenziano notevoli differenze per settori e dimensioni di impresa. Si allarga ulteriormente la forbice tra il clima di fiducia nell’ambito dei servizi, positivo anche per effetto della spinta finanziaria dei fondi legati al PNRR, e del turismo che – eccezion fatta per le aree di grande afflusso e attrattività – fatica ad uscire da una crisi strutturale. In difficoltà anche il commercio tradizionale per cui prosegue la difficile sfida al calo dei consumi, con le famiglie alle prese con inflazione e spending-review. “Il quadro evidenzia ancora criticità, anche se la fiducia, insita nel dna degli imprenditori, in particolare nei confronti dell’andamento della propria impresa è in miglioramento- commenta il presidente Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Le diversità tra settori e a livello dimensionale d’impresa sono evidenti. Basti pensare al turismo, che ha una ricaduta a macchia di leopardo a livello provinciale, con una crescita a Bergamo e  nella Grande Bergamo, ma con fatiche e difficoltà nelle valli.  In lieve miglioramento l’aumento dei costi, di cui si sono fatti carico in larga misura i commercianti per mesi. Preoccupano ancora la stretta al credito e l’aumento del costo del denaro. Oggi un’azienda media se non è più che strutturata sconta tassi elevati. E’ cambiato il modo di rapportarsi al sistema bancario e il nostro territorio avverte la mancanza di istituti legati saldamente ad esso, ormai appannaggio di grandi gruppo bancari dal respiro internazionale. Anche l’occupazione resta una criticità. E su questi temi incentreremo la nostra assemblea annuale il 20 maggio e promuoveremo corsi di formazione con la nostra Cooperativa di garanzia Fogalco, per incrementare la cultura finanziaria”.  “Il periodo si conferma complicato per la situazione internazionale e per il perdurare della stretta dei  consumi. La preoccupazione c è, ma la fiducia non manca- commenta Pierluigi Ascani, presidente Format Research-. Il quadro resta migliore che nel resto d’Italia. Nei prossimi mesi gli imprenditori mostrano di avere maggiore fiducia e ottimismo, con i principali indicatori in ripresa”.

Il tessuto economico: saldo negativo ma in miglioramento

Il terziario della provincia di Bergamo è costituito da 43.837 imprese il 61,9% delle imprese extra agricole attive in provincia. Di queste 17.546 sono del commercio, 5.509 del turismo e 20.782 dei servizi (servizi alle imprese e servizi alla persona). Le nuove iscrizioni nell’ultimo semestre sono diminuite da 813 a 703 (-110). Il saldo semestrale tra imprese nuove e cessate, seppur negativo, è migliorato perché è passato da – 655 (dato a settembre 2023)  a  – 480 (dato a marzo 2024). Le nuove iscrizioni diminuiscono nel commercio, da 283 a 243, nel turismo da 110 a 82 e nei servizi da 420 a 378. Nel corso dell’ultimo semestre il saldo risulta in miglioramento in tutti i settori. Nel dettaglio: nel commercio da – 320 a – 263, nel turismo da -140 a – 95 e nei servizi da -195 a -122.

Clima di fiducia e congiuntura economica: previsioni positive da qui all’autunno

La fiducia nell’economia a Bergamo, nonostante una lieve flessione nell’ultimo semestre (dove è scesa da 42 a 39) resta saldamente al di sopra della media nazionale, che sovrasta di ben 4 punti (in Italia il valore è 35). La previsione per il prossimo autunno è di un suo nuovo recupero a 42 (valore superiore alla media nazionale che si attesta a quota 39).
Il sentiment resta positivo e sopra la media per il solo settore dei servizi  (nelle imprese con più di 10 addetti), in media per il commercio e nettamente al di sotto per il settore turismo e per le imprese meno strutturate (con meno di 10 addetti). Diminuisce in generale anche la fiducia nell’andamento della propria impresa: l’indicatore scende a 48 (3 punti in meno rispetto a ottobre 2023). Tuttavia la previsione in vista dei prossimi mesi è di una crescita addirittura di 5 punti  a 53. I bergamaschi sono più ottimisti della media degli imprenditori italiani (indice a 46). In particolare, appare decisamente  sopra la media l’indice del settore dei servizi e quello delle imprese più strutturate, con più di 10 addetti. In linea anche l’indice del commercio, mentre al di sotto delle attese il settore turismo e quello delle imprese fino a 9 addetti.

Andamento dei ricavi: nettamente sopra la media italiana, si prevede un rialzo

L’indice dell’andamento dei ricavi è sceso a quota  50 (- 3 punti rispetto a settembre 2023). Le previsioni a sei mesi è positiva, con un rialzo a 54. L’indicatore relativo ai ricavi, nettamente superiore alla media del terziario nazionale (a quota 50, dopo una discesa di ben 6 punti nell’ultimo semestre, da 51 a 45). L’indice è sopra la media per i servizi e per le imprese sopra i 49 addetti, dove raggiunge quota 59. E’ in linea per il commercio e le imprese tra i 6 e i 49 addetti e al di sotto per il turismo e per imprese fino a 5 addetti.

Occupazione: sotto la media nazionale ma si prevede un recupero entro l’autunno

L’indice dell’andamento occupazionale delle imprese del terziario orobico è peggiorato rispetto a settembre 2023 ed è passato da 53 a 51. La previsione è di una risalita e un recupero a 53. Il dato è tuttavia peggiore di quello nazionale che è 54. Di contro, la previsione a livello nazionale da qui a sei mesi evidenzia un peggioramento, con uno sfiduciato 50 (sotto di 3 punti rispetto al dato provinciale, dove è appunto a 53). L’indice è sopra la media per il settore dei servizi e per le imprese dai 6 addetti. E’ sotto la media per il commercio e nettamente sotto la media per il settore del turismo e per le imprese micro e fino a 5 addetti.

I prezzi dei fornitori: aumenti per 6 imprese su 10

Il 59,8% delle imprese registra un aumento dei prezzi dei fornitori, il 38,1% stabilità e il 2,1% una diminuzione. Rispetto all’autunno scorso inizia a rientrare leggermente il problema dell’inflazione, con una prima, lievissima,  flessione (da 60,4% a 59,8%) delle imprese che dichiarano di registrare aumenti. Le previsioni per la prossima primavera sono meno plumbee: il  48,2% prevede un aumento, il 51,8% una stabilità.

I tempi di pagamento: in miglioramento, va peggio solo per il 14% degli imprenditori

Continua il miglioramento dei tempi di pagamento con solo il 14% degli imprenditori  che dichiara un suo peggioramento. L’indice specifico registra un primo deciso miglioramento dallo scorso autunno, 44 contro 35, con la previsione di recupero di ulteriori due punti, a quota 46, entro il prossimo ottobre.

 


Per gli acquisti importanti ci si affida al gioielliere di fiducia

L’8 maggio, dalle 13 alle 15, in sede incontro dedicato al settore orafo “Essere unici per distinguerci: strategie di eccellenza e unicità”  Tra le categorie del commercio tradizionale, le gioiellerie mantengono il loro appeal. Quando si tratta di acquisti importanti, ad alto investimento emotivo ancora prima che economico, i consigli del commerciante e il poter valutare l’acquisto, ponderando attentamente la scelta, toccando con mano i preziosi, non hanno prezzo. Il 90,3% dei consumatori bergamaschi ha effettuato acquisti nel negozio specializzato di fiducia; il 45,5% degli indecisi sull’acquisto da fare si è affidato al gioielliere. E i suggerimenti si sono rivelati il canale prediletto per l’individuazione del gioiello da acquistare per ben il 43,3%, surclassando i consigli di amici e conoscenti (che rispettivamente incidono per il 24,7% e il 22%) e la pubblicità dei media tradizionali (10%). Per la stragrande maggioranza dei consumatori bergamaschi (il 72,7%), le gioiellerie sono al passo coi tempi e capaci di cogliere nuovi trend.  Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dalla ricerca commissionata da Confcommercio Bergamo a Format Research, con dati elaborati a fine aprile, basati su un campione di consumatori rappresentativo residente in città e provincia di età compresa tra i 25 e i 54 anni e su un campione sperimentale e ragionato di gioiellerie al fine di analizzarne l’andamento dell’attività economica.  Un primo vero e proprio focus sul comparto effettuato dall’associazione.  “La ricerca restituisce un quadro del settore anche attraverso gli occhi del consumatore, consentendoci di apprezzare la stima e la fiducia che la clientela attribuisce al nostro lavoro di tutti i giorni, soprattutto per quanto riguarda la professionalità– commenta Alessandro Riva, presidente Gruppo Commercianti di preziosi e antichità Confcommercio Bergamo-. Stiamo assistendo, come nei ciclici momenti di crisi economica, alla valorizzazione dell’oro e di altri preziosi come beni- rifugio e ciò comporta un ulteriore investimento nella nostra professionalità e consulenza. Sono questi i veri valori su cui puntare”.  Oltre la crisi e al di là degli investimenti, che interessano una parte minoritaria e privilegiata della clientela, il gioiello continua a mantenere la sua attrattiva: “Resta, al di là del sacrificio economico che richiede, l’acquisto per antonomasia per regali importanti ad altissimo investimento emotivo– continua Riva- . Un bene durevole dalla bellezza senza tempo, che va oltre la griffe e la moda del momento, per cui ci si affida ancora, come per gli altri acquisti di valore, agli esperti e ai loro consigli. La ricerca evidenzia il nostro ruolo nel consigliare e personalizzare la scelta di acquisti”. Il gioielliere rappresenta per ben il 36,2% dei consumatori un valore aggiunto.  

L’identikit delle imprese del settore

Le imprese del commercio al dettaglio di orologi, gioielleria e argenteria della provincia di Bergamo sono 138, pari all’8,9% del totale regionale. In Italia, su un totale di 715mila imprese del commercio al dettaglio, 12.711 sono imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioiellerie e argenteria. Le gioiellerie nella provincia di Bergamo hanno per il 58,7% un solo addetto, per il 18,8% due addetti e per il 17,4% 3 addetti. Solo il 2,9% ha oltre 4 addetti.
Il 47,1% delle gioiellerie della provincia di Bergamo sono ditte individuali, il 26,8% società di capitali e il 26,1% società di persone.
Quanto alla merceologia in vendita, gioielli in oro (96,9%) e gioielli con pietra (97,6%) sono tra le tipologie di prodotti i più venduti negli esercizi commerciali della provincia di Bergamo.

Andamento economico delle gioiellerie

L’andamento economico e della liquidità le gioiellerie di Bergamo nel 2023 è rimasto perlopiù invariato rispetto al 2022. Per il 2024 è previsto un miglioramento su entrambi i fronti: l’indicatore previsionale sale infatti a quota 53 dai 50 attuali.

Innovazione in gioielleria: il 13,3% dei ricavi avviene da vendite con e-commerce

Oltre la metà (52,6%) delle gioiellerie della provincia di Bergamo ha sia un sito web sia un profilo sui social network, il 18,1% ha solo un profilo sui social network, il 7,4% ha solo un sito web.  Tra coloro che hanno un sito web, l’utilizzo principale è quello dedicato al marketing per il 60% (per il 40% per l’esposizione dei prodotti, per il 20% per comunicare le novità) e all’e-commerce per il 30%. Dalle vendite online le imprese realizzano il 13,3% del loro fatturato. L’assistenza alla clientela passa anche dal web e dai social: il 10% li utilizza anche per rispondere alle svariate richieste dei clienti.

Attrattività dei gioielli

Nell’ultimo biennio, il 69% dei consumatori della provincia di Bergamo è entrato almeno una volta in gioielleria e ha acquistato gioielli (sia in gioielleria che online). La percentuale scende al 27% per coloro che sono entrati in gioielleria ma non hanno effettuato acquisti. Il 3,7% non è entrato in gioielleria, ma ha acquistato altrove preziosi.

Tipologie di acquisto

Gioielli in oro (31,9%) e in argento (30,3%) sono le tipologie di gioielli più acquistate dai consumatori della provincia di Bergamo. Seguono orologi di fascia fino a 500 euro (il 23,6%), gioielli con pietra (20,8%), orologi di alta gamma (11,1%) e gioielli in platino (3,2%). Circa la metà (49,5%) degli intervistati ha dichiarato di dare rilevanza nella scelta del prezioso acquistato al rapporto qualità/prezzo, alla forma, alle linee ed al design (47,4%) e ai materiali con cui è creato (25,9%). Segue il brand (23,1%) e l’unicità e la lavorazione a mano (15,7%).

Guida agli acquisti

Il 50,5% aveva un’idea  vaga sull’acquisto da compiere prima di recarsi in gioielleria, il 38,9% aveva un’idea precisa mentre l’11,6% non aveva idee.  Il 45,5% dei consumatori indecisi sull’acquisto da compiere si è recato in gioielleria per avere una consulenza dal gioielliere, il 27,3% ha effettuato prima una ricerca online e successivamente si è recato in gioielleria e il 21,2% ha effettuato l’iter al contrario (ha approfondito online dopo essere stato in negozio). Il 6,1% ha effettuato solo un’approfondita ricerca online su più siti e social. I suggerimenti del gioielliere si rivelano il canale prediletto per l’individuazione del gioiello da acquistare (43,3%), seguiti dai consigli di amici e conoscenti e dal web (24,7% e 22%) e dalla pubblicità dei media tradizionali (10%).

I plus della gioielleria per i consumatori

Il 90,7% dei consumatori ha effettuato il proprio acquisto in gioiellerie, ossia nel locale fisico. Solo il 9,3% si è affidato all’online.  Tra coloro che hanno acquistato presso un negozio fisico il «toccare» il prodotto (56,1%) e l’immediatezza dell’acquisto (38,3%) sono tra le motivazioni principali. Il gioielliere rappresenta per ben il 36,2% un valore aggiunto e assiste in tutte le fasi di acquisto. L’acquisto tradizionale mette infatti al riparo da problematiche per ben il 19,9%, oltre a non essere soggetto a possibile truffe (per il 17,9%). Non manca la fiducia: l’11,7% si affida al gioielliere di sempre.

Consumatori e e-commerce

Tra il 9,3% di coloro che hanno effettuato l’acquisto online, il 50% motiva la scelta dando rilevanza alla facilità ed alla velocità nel trovare il prodotto desiderato e alla maggiore ampiezza dell’offerta su web (45%). Non manca la considerazione di prezzo (più vantaggioso per il 45%), la libertà di acquistare dove e quando si desidera (30%), la possibilità di approfondire il prodotto (20%) e il rimborso di parte della cifra spesa sottoforma di buoni e coupon (5%).

L’incontro in programma l’8 maggio dalle 13 alle 15

Un momento di lavoro, di confronto e di discussione per esplorare come il settore orafo sta affrontando i cambiamenti in atto, adattandosi alle nuove esigenze dei consumatori.L’8 maggio dalle 13 alle 15 in Sala Conferenze nella sede di Via Borgo Palazzo 137, è in programma l’incontro “Essere unici per distinguerci: strategie di eccellenza e unicità” promosso da Confcommercio Bergamo e Federpreziosi Confcommercio. Il focus sul settore, moderato dal direttore Oscar Fusini, vede la partecipazione di Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo, Stefano Andreis, presidente Federpreziosi Confcommercio, Pierluigi Ascani, presidente Format Research, che presenta l’indagine sul comparto. Ad analizzare e commentare i dati, il presidente del Gruppo Commercianti di preziosi e antichità Confcommercio Bergamo Alessandro Riva e Steven Tranquilli, direttore Federpreziosi Confcommercio.


Bergamo piange Ornella Arrigoni Viscardi, addio alla fondatrice di Foto Ottica Skandia

Manca a 90 anni, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. Fondamentale il suo appoggio nell’apertura della storica attività nel 1957

Il mondo del commercio e la città di Bergamo, in particolare i quartieri di Boccaleone e Borgo Palazzo, piangono Ornella Arrigoni, co-fondatrice dell’Ottica Skandia, storica attività – riconosciuta nel 2015 dalla Regione- avviata con il marito Nicola Viscardi nel 1957, a Boccaleone. Le sue origini, racchiuse anche nel nome “Skandia”, parlano di una passione  per la fotografia e di un amore nati in Svezia, dove Ornella aveva conosciuto Nicola, emigrato come tecnico per cabine elettriche dell’azienda Asea nel 1948. Nell’obiettivo fotografico, utilizzato prevalentemente per documentare la sua attività, il signor Viscardi scopre presto una vocazione, che diventerà anche una nuova strada. Di ritorno a Bergamo nel 1957, grazie al fondamentale appoggio della moglie Ornella, Viscardi apre uno studio fotografico nel quartiere di Boccaleone. L’attività, che lo porterà ad occuparsi principalmente diservizi fotografici per matrimonie ricorrenze varie, si chiamerà “Skandia”, in omaggio a quella terra lontana che gli aveva permesso, qualche anno prima, di avvicinarsi al mondo della fotografia. Con il passare degli anni il negozio cresce e conosce un numero sempre maggiore di clienti, tanto che, per stare al passo coi tempi e riuscire a soddisfare al meglio le diverse esigenze, negli anni Sessanta si trasferisce in via Piatti, sempre a Bergamo, per poi approdare nel 1970 al civico 87/g di via Borgo Palazzo, ed infine, nel 1974, nella sede attuale. Proprio gli anni Settanta, con il crescente sviluppo del mercato della fotografia e l’incremento nella vendita delle attrezzature relative, rappresenteranno per Skandia un passaggio importante: l’azienda sarà tra le prime in Italia ad organizzare svariate, particolari iniziative in ambito fotografico. In questi anni Skandia, in seguito all’ingresso dei figli di Nicola, Giovanni e Roberto, aprirà le porte al mondo dell’ottica(occhiali vista uomo e donna, occhiali da sole, occhiali da lettura, lenti a contatto, montature a Bergamo). Da qui in poi l’attività continuerà ad evolversi: oggi l’azienda, si avvale di tre collaboratori, due dei quali specializzati nel campo dell’ottica e uno nell’elaborazione di immagini, sviluppo e stampa digitale.
Sempre sorridente, energica e solare, Ornella Arrigoni lascia un indelebile ricordo tra chi l’ha conosciuta, oltre che nella clientela e in associazione. Confcommercio Bergamo si unisce al dolore di tutta la famiglia, dei figli Giovanni e Roberto e del nipote Nicola Viscardi, che rappresenta la terza generazione della famiglia di imprenditori.

 


L’arte di Manuel Bonfanti da Bergamo a Venezia, con sosta nella sede cittadina Confcommercio

Esposte due tele, a tecnica mista, dell’artista visivo, tra cui un lavoro preparatorio per la collettiva all’Art Biennal dell’European Cultural Centre di Venezia, dove presenta “In The Middle of Now-Where”. Dal 20 aprile al 24 novembre in concomitanza con la Biennale d’arte di VeneziaConfcommercio Bergamo abbraccia l’arte contemporanea, ospitando due tele dell’artista visivo bergamasco Manuel Bonfanti. Un modo per valorizzare, con l’esposizione di due opere nella sede di Via Borgo Palazzo 137, l’impegno dell’artista, in vista della sua partecipazione a Venezia alla 2024 Art Biennal dell’European Cultural Centre. Manuel Bonfanti parteciperà infatti per la prima volta alla Biennale dell’European Cultural Centre, iniziativa in concomitanza con la Biennale d’arte di Venezia 2024. Dal 20 aprile al 24 novembre sarà esposta a Palazzo Mora, nell’ambito della collettiva intitolata “Beyond Boundaries”, l’opera pittorica “In The Middle of Now-Where”. L’enorme tela, realizzata con tecnica mista, di venti metri quadrati, tra trasparenze e stratificazioni materiche, con un blu profondo e oceanico tracciato e poi raschiato, ridipinto e rilavato, esprime e riafferma, attraverso la negazione di spazio e tempo, l’andare oltre i confini e la ristrutturazione e ricostruzione spirituale del sé. Uno spazio libero dove tornare a immaginare per edificare la propria anima. “Now-where è l’utopia, un mondo utopico che viene negato proprio dal Qui e dall’Ora, di fronte a me, qui, davanti ai miei occhi” spiega l’artista Manuel Bonfanti . “E’ un onore accompagnare idealmente a Venezia un artista di valore come Manuel Bonfanti, che ci ha coinvolto con entusiasmo nell’esposizione di due sue opere nella nostra sede- commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo- . Confidiamo in un buon successo della collettiva a Palazzo Mora e invitiamo gli imprenditori a visitare la mostra a Venezia, in concomitanza con la Biennale”.
In The Middle of Now-Where rappresenta il terzo importante progetto di Aedificante Onlus, iniziativa culturale dell’imprenditore bergamasco Giuseppe Taramelli e della moglie Stefania Gambirasio dedicata ai valori umani del costruire. Il quadro astratto di 6,5 metri di larghezza per 3 metri di altezza,  rappresenta un imponente edificio dell’anima, che cattura la vista occupando interamente una delle pareti di Palazzo Mora, prestigiosa sede in Strada Nova a Cannaregio dell’istituzione culturale European Cultural Centre fondata dall’artista olandese Rene Rietmeyer nel 2002. “Dal vuoto simbolizzato di In the Middle of Now-Where tutto rinasce, nell’intento di elevarci con l’eleganza della forma e della materia. Per questo l’imprenditore bergamasco Giuseppe Taramelli (Taramelli Srl, specializzata nella ricostruzione di edifici, con progetti nazionali, come l’head quarter di Bottega Veneta a Palazzo San Fedele a Milano, e internazionali dalla Cina all’Inghilterra) ha voluto sostenere la ricerca di Bonfanti con Aedificante per una cultura nuova della ricostruzione: “Guardiamo all’arte con molta attenzione, perché progettisti, architetti, artigiani e maestranze possono sempre imparare dagli artisti. Creare bellezza in modo cosciente ci rende umani; se guardiamo bene, tanto le opere d’arte quanto gli edifici diventano lo specchio della nostra anima”.

L’artista

Manuel Bonfanti  è nato a Bergamo nel 1974, città in cui vive e lavora. Si è diplomato a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto nel corso degli anni in Italia e all’estero. La sua ricerca si concentra sulla relazione estetica tra sublime, spazio e luce, spesso trattata con tele di grandi dimensioni. Dopo l’inaugurazione a Venezia, il 20 aprile, nell’ambito della citata collettiva Beyound Boundaries all’European Cultural Centre a Palazzo Mora, a Milano l’Area 35 Art Gallery (in Via Vigevano, 35), ospiterà dal 23 aprile (vernissage alle 18.30, esposizione fino al 24 maggio) la personale dedicata all’arista. La mostra “Visions Unveiled, In The Middle of Now-Where”, con Giacomo Marco Valerio curatore, rappresenta un’importante retrospettiva dedicata all’artista, coprendo gli ultimi quindici anni della sua carriera e l’evoluzione del suo linguaggio espressivo.

Nella sede Confcommercio Bergamo, in Via Borgo Palazzo 137, è esposta la tela preparatoria alla maestosa opera “In the middle of now-where”, 108×180 cm, realizzata nel 2024 con tecnica mista. In esposizione anche “Air Space”, 100×150 cm, realizzata nel 2022 con tecnica mista su tela.


Pasqua di pioggia e maltempo salvata dai turisti stranieri +39,1% in Città Bassa e  +48,7% in Città Alta

 Dati Confcommercio -Wind 3: da sabato a lunedì sono stati rilevati 194.281 passaggi in Città Bassa e 71.855 in Città Alta. Fusini: “Il turismo leisure si fa largo

Chi sono i visitatori del centro storico di Bergamo alta e bassa nel weekend di Pasqua? Quanti di loro sono italiani, stranieri e bergamaschi?  A queste, e a molte altre domande, risponde la piattaforma Cities Mobility Analitycs di Confcommercio, strutturata nell’ambito del progetto Cities, finalizzato a riqualificare e rigenerare i centri urbani e sostenere le economie di prossimità. Bergamo è una due città lombarde – con Varese e Busto Arsizio-  dove Confcommercio sperimenta il progetto Cities fino a settembre 2024. Si tratta di un  sistema di monitoraggio delle presenze di cittadini, pendolari, residenti e turisti basato sui dati generati dalla rete mobile 4G e 5G rilevati da Wind3, che ne è partner. Dalla rilevazione nasce una piattaforma in grado di fornire dati sulle persone che si muovono nei centri urbani.  In base ai dati elaborati nelle ultime ore, il maltempo di Pasqua ha frenato i visitatori “fuori porta” ma non il turismo straniero. Nonostante il meteo sfavorevole, è stato un week end di festa positivo per la città di Bergamo. Confcommercio Bergamo attraverso la piattaforma Wind 3 ha rilevato il passaggio di 194.281 persone in Città Bassa e di 71.855 in Città Alta. Quanto alla provenienza, il 22,4% dei visitatori di Città Bassa e il 38,0% di Città Alta è straniero. I turisti italiani sono pari al 17,1% in Città Bassa e al 19,9% in Città Alta. A passeggiare per la città anche i bergamaschi, provenienti da hinterland e provincia: il 27,2% in Città Bassa e il 21,3% in Città Alta. Sono invece pari al 15,5% in Città bassa e il 14,2% in Città Alta, i passaggi rilevati dei bergamaschi che abitano in città. Mentre il lunedì festivo di Pasquetta non è paragonabile a quelli lavorativi precedenti,  è interessante il confronto del sabato e del giorno di Pasqua rispetto agli stessi giorni della settimana scorsa, quando il tempo era stato positivo. Città Bassa ha visto un calo di visitatori di 15.921 (-17,2%) il sabato, rispetto al 23 marzo, e di 15.728 (-21,9%) la domenica, rispetto al 24 marzo,  ma con un aumento di turisti stranieri di 4.513 (+39,1%) il sabato e di 3.039 (+27,1%) la domenica. Città Alta ha tenuto il sabato con 403 (-1,5%) visitatori in meno il sabato e ben meno 8.841 passaggi (-30,2%) la domenica ma con un aumento di turisti stranieri: 3.326 (+48,7%) il sabato e di 2.312 (+35,0%) turisti stranieri la domenica

Il turismo a Bergamo ha completamente cambiato la sua natura da qualche anno, passando da una vocazione business a leisure – commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. Siamo passati da periodi nei quali gli alberghi potevano quasi chiudere il fine settimana, oltre che a Natale e Pasqua, a rilevare come accade attualmente il massimo dell’occupazione e grandi picchi nei fine settimana  e durante le festività”. Il meteo rappresenta un fattore chiave per chi si muove per visitare la città, specialmente a medio e corto raggio: “Il turismo leisure è  molto volubile e segue le previsioni del tempo, almeno quello nazionale. I dati del week end di Pasqua evidenziano la caduta del turista regionale, quello che sceglie all’ultimo momento la destinazione “fuori porta” e si sposta in auto e in parte anche di quello nazionale che si sposta a breve raggio con mezzi pubblici e privati. Il turista straniero, invece, che ha già prenotato da tempo ha contribuito a tenere alte le presenze in questo ponte di Pasqua”.

Il confronto con le domeniche precedenti dal 25 febbraio al 24 marzo

 A conferma di quanto le previsioni del tempo abbiano un impatto sulle presenze, possiamo paragonare i dati della domenica di Pasqua 31 marzo con le domeniche precedenti (dal 25 febbraio). In Città Bassa – senza considerare quella eccezionale della mezza quaresima e dei suoi carri del 17 marzo (84.026 passaggi)-  il giorno di Pasqua ha superato solo la domenica 10 marzo, quando le previsioni erano pessime (52.345), mentre è stata al di sotto dei livelli delle domeniche 25 febbraio (64.923) e 3 marzo (65.081).

In Città Alta il turismo straniero ha tenuto le presenze, superando solo domenica 24 marzo (29.800) e del 17 marzo (27.251) grazie all’effetto riflesso dei “carri” in Città Bassa e di domenica 25 febbraio (22.124) mentre la domenica di Pasqua ha superato il 10 marzo (13.375) e il 3 marzo (20.600). Il tempo ha influito notevolmente sulle scelte delle visite dei giorni di Pasqua : se sabato ha tenuto, il giorno di Pasqua ha visto un crollo delle presenze di visitatori e una ripresa a Pasquetta, grazie ad una giornata che ha finalmente fatto rivedere un po’ di sole a Bergamo.


Sbarazzo, ultima chiamata domenica sul Sentierone

Domenica 7 aprile si recupera l’appuntamento saltato il mese scorso causa maltempo 

Domenica 7 Aprile lo Sbarazzo recupera l’evento in programma il mese scorso dopo la fine  dei saldi invernali.  L’ evento più conosciuto dei commercianti del Centro di Bergamo torna quindi solo domenica prossima con l’iniziativa tra le più apprezzate, quella che vede i gazebo dei 40 commercianti del centro aderenti invadere il Sentierone. Dopo i successi delle prime otto edizioni, i negozi del Centro cittadino tornano quindi con il gran finale dello Sbarazzo, sul Sentierone dalle 10 alle 19. Tutti i clienti potranno trovare tantissimi articoli dei propri negozi in offerta super scontata: un’occasione per tutti i gusti e tutte le tasche.  Articoli rimasti in magazzino, stock del passato, articoli invenduti, ultimi capi dei saldi: i commercianti aderenti del centro cittadino si “sbarazzeranno” di tutto durante un intero Week End. Novità: i negozi aderenti saranno in tutta la città e non solo in centro. Tutti gli aggiornamenti sulle pagine social @bergamoincentro e @bergamoshopping e su www.bergamoincentro.it.


Pasqua e Pasquetta da oltre 14milioni e 300mila euro nei locali

Il trend positivo vissuto dalla ristorazione segue l’andamento soddisfacente del turismo 

I ristoranti stanno per chiudere le prenotazioni per il classico pranzo di Pasqua e si confida in un buon numero di coperti anche a Pasquetta, per cui le prenotazioni continuano ad essere last second, fortemente condizionate dal meteo ( e le previsioni per lunedì non sono ahimè buone). Nonostante il periodo economico difficile,  la voglia di festeggiare fuori casa non tramonta e i posti disponibili sono quasi ultimati. Nei 2305 ristoranti bergamaschi e nei  3070 pubblici esercizi, Confcommercio Bergamo stima un indotto di oltre 14 milioni e 300mila euro, con una crescita del 17% rispetto allo scorso anno. La cifra è portata per oltre 11 milioni dai ristoranti tradizionali e la restante parte da bar e da ristorazione senza somministrazione (asporto). In particolare saranno oltre 206 mila a scegliere di festeggiare fuori casa,  quasi uno su cinque dei bergamaschi, con un incremento del + 17,3%.  Positivo anche l’asporto, per cui si stima un valore di oltre 556mila euro a Pasqua e 463mila a Pasquetta. Ottimi segnali anche dalle gastronomie, che propongono le più svariate ricette, a partire dall’intramontabile torta salata all’insalata di nervetti, oltre a una vera e propria proposta di menù, di terra e mare, che va in media, dall’antipasto al dolce, dai 30 ai 40 euro a persona.
Le previsioni delle presenze nelle festività rappresentano il termometro della tenuta del settore dei pubblici esercizi, che vede nel solo segmento della ristorazione tradizionale una crescita significativa. La voglia di festeggiare fuori casa è una tendenza in atto ormai da anni, post pandemia, nonostante inflazione e difficoltà economiche per i rincari- commenta Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo-. L’ impennata dei costi delle materie prime ha portato ad un aumento dei prezzi anche al ristorante che è mediamente più alto di 5 euro per un  menù completo rispetto allo scorso anno. Rincari che del resto purtroppo si fanno evidenti anche nella spesa di tutti i giorni”.
Quanto ai menù, per la tavola delle  vince la tradizione, senza rinunciare a tecniche di cottura innovative. La spesa va in media dai  60 ai 100 euro, con punte oltre i 120 euro per i locali più blasonati, oltre a menù a 50 euro in trattoria. C’è anche chi sceglie di mantenere anche la proposta a la carte per chi desidera un pranzo più agile. E a Pasquetta è possibile scegliere un menù gourmet a prezzo calmierato nei ristoranti stellati e nei migliori indirizzi del territorio (con qualche incursione in altre province lombarde) con l’iniziativa Gourmantico, che sta riscuotendo un ottimo successo in particolare tra le coppie più giovani che scelgono l’esperienza di degustazione in locali rinomati.
Le prenotazioni per Pasqua sono arrivate in anticipo, complici anche le ottime presenze in generale nei weekend dei ristoranti, che hanno spinto la clientela ad organizzarsi per tempo per la festività. C’è chi ha del tutto rinunciato a pubblicizzare il menù di Pasqua perché già al completo. Anche se in alcuni casi le prenotazioni sono arrivate a rilento, si va verso il tutto esaurito. Per Pasquetta la partita è ancora aperta e si gioca sul meteo, che sembra sfavorevole: le prenotazioni tendono sempre ad arrivare all’ultimo minuto e fare previsioni diventa più difficile. Eccezion fatta comunque per i locali in alta montagna più difficili da raggiungere in caso di condizioni meteo avverse, i ristoranti sono al completo o quasi per la classica gita fuori porta, cui comunque non si rinuncia.  Non mancano i locali che hanno deciso di tenere aperto sia a pranzo che a cena, sia a Pasqua che a Pasquetta. Quanto alla proposta, i menù resistono, ma non manca la scelta a la carte per chi preferisce festeggiare in modo più agile. Il menù è per molti la formula preferita, anche per avere certezza dei costi, specialmente se sono incluse le bevande.
La tradizione ha la meglio, ma prevale lo sforzo di accontentare tutti: largo quindi a menù di pesce, ai piatti vegetariani e ad alternative alle carni ovine, affiancate quindi da arrosti, conigli e altre specialità. Agnelli e capretti vengono esaltati con tecniche di cottura innovative, dalla bassa temperatura alla cottura con il fieno . Non si rinuncia alla classica colomba, rigorosamente artigianale, che accompagna i brindisi augurali o il caffè, o viene rivisitata, proposta in semifreddi con crema di zabaione o mascarpone. Uova, asparagi, germogli ed erbe spontanee ispirano ricette d’autore e grandi piatti.
Pasqua conferma la  voglia di festeggiare fuori casa al ristorante. L’offerta è ampia e diversificata. Sarà un weekend di intenso lavoro– commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Confcommercio Bergamo- . Confidiamo di registrare il tutto o quasi esaurito e speriamo nel bel tempo per Pasquetta. Quanto ai menù, per le festività vincono tradizione e prodotti di stagione, a partire dagli asparagi e dalle uova, interpretati con creatività nei nostri ristoranti”.

Il trend positivo vissuto dalla ristorazione segue l’andamento soddisfacente del turismo. In città, complice anche l’organizzazione di eventi, Pasqua ormai è diventato un momento interessante per il turismo primaverile e ci sono buoni segnali anche per il mese di aprile. Buone le presenze straniere, in particolare da Polonia, Germania, Spagna, Regno Unito, Francia e Svizzera; in ripresa i viaggi dal Nord Europa, dai Paesi scandinavi, oltre ai turisti a lungo raggio da Stati Uniti, Russia, Giappone. Nell’hinterland c’è rinnovato interesse per Leolandia e parchi divertimento. Nelle valli l’abbinata neve e bel tempo dei giorni scorsi aveva dato grande impulso alle prenotazioni  per un lungo week-end sugli sci, ma ora le prenotazioni sono appese al meteo, oltre a chi sceglie la nostra provincia come base, atterrando e ripartendo dall’aeroporto di Orio al Serio,  per tour più ampio in Lombardia. In continua crescita il turismo termale e legato al benessere. Gli amanti del wellness scelgono hotel, anche in zone a minor vocazione turistica, per la spa, ancora meglio se abbinata a pacchetti gourmet e ad altri servizi, dalla degustazione di vini a cicli di massaggi e cure estetiche. Bene anche il turismo termale: San Pellegrino Terme registra il tutto esaurito ed è sempre più scelta come località per abbinare gite nel verde o in montagna al relax termale. Il lago è leggermente al di sotto dello scorso anno (nel 2023 Pasqua era più in là nella stagione, cadeva infatti il 9 aprile) . Sul Sebino oltre ai turisti a corto e medio raggio lombardi si registrano buone presenze anche di stranieri, dalla vicina Svizzera al Nord Europa. “Anche quest’anno Pasqua e Pasquetta si confermano momenti importanti per i flussi turistici di inizio primavera in città e sembra che l’onda lunga della promozione per la capitale della cultura dello scorso anno, abbinata all’organizzazione di eventi e festival, stia dando ottimi risultati- commenta Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo-. Anche in provincia e nelle valli i segnali sono buoni, anche se purtroppo con l’abbassamento delle temperature e il clima sfavorevole, molte prenotazioni sono appese al meteo. Il turismo termale e wellness sono in continua crescita e attirano sempre più. Il lago segna una flessione, probabilmente per l’incertezza meteo ”.


Il gigante egoista, emozione e successo per una favola moderna che invita all’inclusione

Lo spettacolo benefico in scena per l’autismo ha sorpreso con sinfonie e scenografie uniche Standing ovation e spettacolo sold out. E un piccolo bis, sulle note dell’Inno nazionale di Mameli, ad allargare i confini del teatro cittadino e il senso di appartenenza, verso qualcosa di più grande. Un’emozione unica e un risultato di assoluto successo quello portato dall’interpretazione de Il gigante egoista di Oscar Wilde al Teatro Donizetti, per la regia di Paolo Bignamini e la direzione artistica di Dario Filippi, di Giacomo Poretti e Daniela Cristofori per Spazio Autismo Aps. Ma gli applausi sono tutti per l’orchestra sinfonica La nota in più, un ensemble speciale con musicisti con problemi di autismo e disabilità cognitiva, diretti dalla bacchetta amorevole e paziente della direttrice Silvia Gazzola. La scena è stata animata dai movimenti e dalla creatività dei giovani del Centro socioeducativo per l’autismo di Bergamo. L’evento benefico, fortemente voluto e ideato da Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo, subito sostenuto da Confcommercio Bergamo,  affiancato sul palco dal presidente Giovanni Zambonelli, ha superato ogni aspettativa. “Quando ho immaginato questa serata, ho sperato e sognato che fosse esattamente così”  ha commentato Oscar Caironi. “Una serata emozionante, all’insegna della solidarietà, a favore di un’associazione speciale che tanto fa per questi ragazzi. Quando suonano si scopre la magia” ha aggiunto Giovanni Zambonelli.  L’entusiasmo e la tensione erano palpabili sin dal pomeriggio, dietro le quinte: dopo prove e riprove di mesi, l’esibizione sul palco è sempre un’emozione sfidante per i ragazzi, ancora di più al Teatro Donizetti al completo.  “Ci vuole coraggio per organizzare un evento come questo e per fare quello che facciamo tutti i giorni. Ci vuole coraggio nella vita e ci vuole visione- ha sottolineato prima dell’apertura delle quinte Tino Manzoni, presidente e fondatore di Spazio Autismo APS-. Non c’ è musica e non c’è incontro se non c’è ascolto: viviamo in una società che urla e che spesso calpesta i diritti. Spesso  i nostri e quelli dei nostri ragazzi”. L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo Marcella Messina ha ringraziato, con emozione, per la serata: “Una festa per l’inclusione e un grande evento che mi ha subito entusiasmato sin nella primissima fase progettuale di questa serata. Sono emozionata nel vedere il nostro teatro così pieno per Spazio Autismo, associazione che conosco personalmente e che tanto fa per il territorio, un esempio di solidarietà e promozione dell’inclusione”. In un’epoca in cui si alzano continuamente muri che separano, che segnano confini chiusi all’altro, che vorrebbero impedire incontri inevitabili e difendere proprietà presunte, questa rappresentazione ci racconta che l’arte non ha confini, che oltrepassa i limiti di ciascuno di noi rendendoci tutti più liberi. E forse anche più buoni.  Nella sproporzione tra un gigante e un bambino, è proprio un gesto d’amore a scacciare l’inverno dai cuori induriti e giardini gelidi e a far fiorire speranza e primavera. “L’entusiasmo di questi ragazzi ogni volta ci travolge- commenta commosso l’attore Giacomo Poretti, interprete del gigante-. E’ la terza volta che lavoriamo assieme eppure questa orchestra riesce a sorprenderci ogni volta. Ci sentiamo ormai vicini e parte di questo gruppo: ogni volta è sempre più emozionante e commovente  grazie al loro entusiasmo, genuinità e affetto”.  La moglie di Giacomo Poretti, attrice e psicoterapeuta, voce narrante della favola di Wilde, ha aiutato i ragazzi a gestire e allentare la tensione dietro il palco: “Abbiamo il nostro rituale, che è quello di ogni attore prima dello spettacolo, di augurarsi con una formula che abbia successo. E questa sera siamo andati oltre ogni aspettativa”. “E mai il gong finale è stato così liberatorio” ha aggiunto Tino Manzoni, che dopo settimane di tensione pura non vede l’ora di staccare qualche giorno.
Alla fine dello spettacolo è stato staccato un assegno di 16mila430 euro a Spazio Autismo Aps, primo bilancio del ricavato dello spettacolo e dalla vendita del libro Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi, illustrato dall’artista Alessandro Pantani di San Gimignano, fresco di stampa per Sestante Edizioni. Allo spettacolo al Donizetti, si affianca la pubblicazione de L’impegno di Fimaa e Confcommercio Bergamo per l’autismo vede infatti in prima persona il presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Lombardia, nelle vesti di autore, dopo il successo di Tenetevi stretti ai sogni (Sestante Edizioni 2023). Il ricavato della vendita del libro andrà a sostegno dell’Associazione Spazio Autismo Bergamo APS. Sono tante le copie del libro vendute prima e dopo lo spettacolo, che andranno a sommarsi alla somma devoluta all’associazione. I libri sono ancora in vendita e disponibili nella sede di Spazio Autismo Bergamo APS, in Via Alcaini, 1.  Il drago che non voleva tornare bambino di Oscar Caironi è una favola moderna, pronta a mostrare come la normalità non sia una visione soggettiva ma una realtà  inclusiva. Il libro racconta, tra scenari fantastici e regni misteriosi, la storia di Shadow, bambino Nuvola, figlio del re, allontanato dal regno per la sua stranezza e diversità e poco considerato dalla sua comunità. Ma grazie a dei preziosi amici e a una nonna draghessa, creatività, purezza e sensibilità riusciranno a battere egoismo e indifferenza. Anche se per farlo occorrerà mettere le ali e vestire i panni di un drago. E, grazie alla forza dell’amore, sarà possibile sconfiggere ogni spettro.  La copertina del libro è illustrata da Alessandro Pantani, di Pantani Arte San Gimignano, che dà forma a mongolfiere, mondi fantastici  e paesaggi lunari, con acquerelli, stampe e altri manufatti originali- anche con legno di recupero- realizzati con passione e sapienza artigianale.

Lo spettacolo ad Donizetti è stato patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Uniacque Spa; ed è stato sostenuto da Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica, Cms Spa, Puntopro Autoservice, Lombardia Immobili d’impresa, Bg Immobiliare insieme ad altre aziende del comparto immobiliare del territorio.

 

Credit Photo: tutti gli scatti sono del fotografo Gianfranco Rota.

 

 

 


Dall’idea all’impresa: il franchising come scelta vincente. Seminario il 18 aprile

Brand e franchisee raccontano il loro modello di business. Appuntamento dalle 10 alle 12 in Confcommercio Bergamo

“Dall’idea all’impresa: il franchising come scelta vincente” è il titolo del seminario in programma il 18 aprile, dalle 10 alle 12, nella sede Confcommercio Bergamo  in Via Borgo Palazzo 137, in collaborazione con Assofranchising. Il convegno, che presenta con testimonianze concrete l’opportunità imprenditoriale offerta da brand affermati, si apre con i saluti di Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo e Alberto Cogliati, presidente Assofranchising. Brand e franchisee raccontano il loro modello di business; partecipano all’incontro: Camomilla Italia (con Antonio Marco Caiazzo, retail area developer e Vanessa Ragonesi, franchisee), L’Erbolario (Claudio Di Ruscio, retail manager  e  Alessandro Cappelleri, franchisee), Pet’s Planet (Vilma Tosco, general manager e Fabio Carissimi, franchiseee) e il marchio bergamasco Spacca ( con Alex Lucon, founder e  Manuel Milesi, franchisee ). Relatori, manager e franchisee sono pronti a rispondere alle domande del pubblico e a dare preziosi consigli o a portare la loro esperienza ad aspiranti imprenditori.

Info e iscrizioni: direzione@confcommerciobergamo.it, 0354120203.

Il programma

 


100 birre nel castello, degustazione al Castello di Malpaga

Quattroerre promuove la selezione con produttori ed esperti, oltre a un menù a tutta birra. Lunedi 18 e martedì 19 marzo

19 birrifici, 100 birre da degustare (di cui 43 alla spina) in un contesto storico unico come il Castello di Malpaga di Cavernago, scrigno d’arte e cultura bergamasca, sede storica del condottiero Bartolomeo Colleoni, capitano di ventura agli ordini della Repubblica di Venezia. Un contesto esclusivo che già aveva ispirato l’edizione speciale del birrificio Otus, Malpagus, oggi scelto da Quattroerre Group di Torre de’ Roveri, dagli anni Ottanta pionieri nella selezione di birre speciali oltre che produttori, per presentare agli addetti ai lavori una selezione unica. Due giornate intere, dalle 11 alle 18, il 18 e 19 marzo, a tutta birra, dedicate agli operatori del settore Ho.re.ca., pronti a scoprire dall’incontro con i produttori  da Austria, Belgio, Germania e Italia,  tecniche e segreti di produzione. Alla selezione di birre in bottiglia si affianca quella alla spina, mentre una pausa gastronomica nelle sale del castello, con ricette che impiegano in modo creativo un ingrediente versatile come la birra, suggerirà abbinamenti inediti. Lo staff tecnico e commerciale di Quattroerre supporta bar, pub, ristoranti e locali nell’individuazione delle birre più adatte allo stile di ogni pubblico esercizio. Un’occasione per comporre una carta delle birre differenziante e competitiva. L’evento coinvolgerà oltre 1000 responsabili di hotel, ristoranti, caffetterie, bar, pub in un’atmosfera informale e spumeggiante.