Confcommercio, il turismo cresce ma le vacanze restano brevi

turismo-guidaSecondo l’indice di fiducia del viaggiatore italiano di maggio, condotta da Confturismo-Istituo Piepoli, oltre 3 italiani su 10 sono ottimisti circa l’uscita dalla recessione. L’arrivo della ripresa economica spinge verso l’alto l’indice di fiducia, anche se permane lo stato di incertezza che si riversa anche sui comportamenti dei viaggiatori. Le politiche del Governo e l’azione decisa del Governatore della Banca Centrale Europea sono i principali fattori che stanno spingendo il Paese, secondo gli Italiani, fuori dalla recessione. Expo continua a rimanere una grande occasione, dato che quasi 2 italiani su 3 pensano che sia una grande opportunità in termini economici e di reputazione e può portare ottimismo e dare spunto alla ripresa per la maggioranza della popolazione. Rimane elevata la voglia degli Italiani di trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese. Oltre 8 italiani su 10 preferiscono, infatti, viaggiare in Italia: le destinazioni domestiche preferite sono Emilia-Romagna, Toscana e Puglia. La Francia è la prima destinazione a livello europeo, seguita dalla Spagna, mentre gli Stati Uniti continuano ad essere la meta più segnalata a livello extra-europeo. La propensione a viaggiare nel breve periodo è in forte crescita rispetto al mese scorso, più dieci per cento. Rimane invece stabile il saldo tra ottimisti e pessimisti sull’economia del Paese, ad un valore ancora leggermente negativo. L’arrivo delle vacanze estive permette di evidenziare la crescita del numero di pernottamenti medio per viaggio per i prossimi tre mesi, che passa da 4,2 notti registrato ad aprile fino a 5,3 notti a maggio. Il valore è inferiore a quello registrato dal nostri indice nel maggio del 2014, quando raggiungeva 6,3 notti per viaggio. Le vacanze sono sempre più brevi.




Ballottaggi, ora Renzi provi a scendere dal piedistallo

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Che legnata per Matteo Renzi. Inutile girarci intorno e rifugiarsi dietro l’alibi stantio “erano elezioni locali”. Chi per un anno ci ha riempito le orecchie, per tacer del resto, con il ritornello “ho preso il 40%, devo cambiare l’Italia” ora, dopo la botta della Liguria e le sonanti sconfitte di Venezia e Arezzo (ma su sette capoluoghi al ballottaggio il centrosinistra ne ha conquistati solo due…), sarà bene prenda atto che gli italiani sono tanti bravi ad innamorarsi follemente del fenomeno, vero o presunto, del momento, salvo scaricarlo non appena avuto il modo di verificare se ai proclami sa far seguire i fatti. Altro che sparare a salve contro gufi e civette, altro che piagnucolare per i dispetti dell’opposizione interna (masochista di suo ma obbligata in qualche modo a reagire alle frequenti smargiassate del Giovin signore di Firenze).

Le dinamiche locali hanno un peso, negarlo sarebbe ingiusto oltre che disonesto. E tuttavia il chiaro segnale dell’edizione 2015 delle amministrative (antipasto di un menù che di qui ad un anno metterà nel piatto città del calibro di Milano, Torino e Napoli) e’ duplice. Da un lato, indica che il metodo da one man show di Renzi mostra la corda. La sua corsa forsennata da battistrada isolato, auto investito del ruolo di salvatore della Patria, attira sempre meno sostenitori. Pensare di risollevare un Paese mettendosi sistematicamente contro tutto e tutti (ora i partiti, ora i sindacati, ora i giornali) può forse vellicare l’istinto solipsistico di chi, ricordate l’unto del Signore?, ha una visione della società da marchese del Grillo (“io so’ io, voi non siete un c…”), ma non aiuta a mettere in circolo tutte le energie di cui ci sarebbe bisogno. Tanto più in un momento di così gravi difficoltà.

E qui si passa all’altro segnale. Se dal metodo si passa al merito, beh il leader del Pd ha evidenziato parecchi limiti. Sulla gestione dell’ondata immigratoria, che tocca nella carne viva gli italiani e chiama in prima linea proprio i sindaci e i presidenti delle regioni, Renzi ha passato giorni a lanciare messaggi buonisti (mentre francesi e tedeschi, senza parlare degli inglesi, chiudevano le frontiere) senza prendere alcuna iniziativa. Pensava forse che gli elettori lo avrebbero premiato? Che nel centrodestra ci sia chi soffia beceramente sul fuoco e’ innegabile, e purtuttavia alle desolanti scene che arrivano dalle stazioni di Milano e Roma, oltre che dalle spiagge di Ventimiglia, non si può replicare con fervorini da boy scout. Anche l’accoglienza ha dei limiti e, soprattutto, delle regole. Ma Renzi ha di che rimproverarsi anche sul piano delle scelte dei candidati per le Regionali e le Comunali. Lo si è visto chiaramente: non è in grado di controllare il partito in sede locale. Di più: come dimostrano i casi Emiliano in Puglia e Rossi in Toscana, vincenti sono solo le figure provenienti dalle aree che il segretario Pd avversa. Si capisce che tutto votato com’è alla dimensione planetaria faccia fatica ad occuparsi dei cortili, ma non era lui che fino a poco fa si vantava di essere il “sindaco d’Italia”?

E infine, che dire dell’atteggiamento vagamente ondivago sulle tante inchieste che coinvolgono uomini del Pd, da Mafia Capitale in giù, o di altri partiti di governo? A seconda dei casi e delle convenienze Renzi fa il garantista o il giustizialista. Nella singola circostanza magari riesce anche ad arrivare dove vuole (per esempio, far fuori Lupi che pure non ha mai ricevuto un avviso di garanzia), ma alla lunga non riesca a gabbare gli italiani stanchi di vedersi investiti, ogni giorno che passa, da sempre nuove inchieste sul malaffare di chi campa su e attorno alla politica. Ci pensi bene, il premier, la vera sfida per lui inizia forse adesso. Metta da parte le ribalderie, si apra al confronto vero, si scelga collaboratori in grado di dargli un supporto più consistente della mera fedeltà sempre e comunque. Proprio dalle elezioni amministrative rimbalzano tante storie di italiani, spesso giovani, che hanno voglia di impegnarsi per cambiare le loro città e, quindi, il Paese. Le energie ci sono. Se Renzi scende dal piedistallo magari se ne accorge pure lui.




Fruttivendoli e dettaglianti alimentari piangono Abbascià. Bresciani: «Un esempio per tutti noi»

OLYMPUS DIGITAL CAMERAEra una figura conosciuta anche a Bergamo Dino Abbascià. Dal 1984 presidente nazionale dei fruttivendoli Confcommercio, carica oggi ricoperta dal bergamasco Livio Breciani, e dal 2006 di tutto il dettaglio alimentare rappresentato dalla Fida, senza dimenticare l’impegno nel sindacato milanese e gli altri incarichi a livello confederale.

Dopo una malattia che non gli ha lasciato scampo è deceduto a Milano nella notte tra sabato e domenica, all’età di 73 anni. A testimonianza del grande ruolo svolto per l’associazione, la camera ardente è stata allestita nella sede della Confcommercio di Milano, dove è stato salutato da una folla di colleghi e autorità. Il funerale è in programma domani (16 giugno) alle 14.30.

Proveniente dalla Puglia, ha iniziato la sua lunga carriera professionale nel 1955 come apprendista in un negozio di frutta e verdura a Milano, fino a diventare il re delle primizie nel negozio in Corso di Porta Nuova e nel servizio all’ingrosso per il mondo della ristorazione con la società per azioni “Fratelli Abbascià” fondata nel 1988 con i fratelli Donato, Nicola e Pietro.

A Bergamo era ospite “fisso” della Festa di primavera”, il ritrovo annuale dei fruttivendoli promosso dal Gruppo Ascom, nel corso del quale non mancava di inviare segnali di fiducia e incoraggiamento al settore, riconoscendo lo speciale valore dei negozi di vicinato, in termini di selezione dei prodotti, conoscenza e servizio al cliente e presidio sociale.

«Uomo di rara umanità – è il pensiero dei vertici e dei dirigenti della Fida -, ha saputo coniugare con successo gli impegni aziendali con l’attività sindacale, diventando un punto di riferimento per le aziende della piccola e media distribuzione alimentare, che hanno riconosciuto in lui il leader carismatico, apprezzandone la competenza, la disponibilità e la passione con le quali ha sempre affrontato i tanti problemi che affliggono la categoria, anche quando la malattia ha cominciato a minarne le forze». «Profondamente addolorati per la perdita del collega, ma soprattutto dell’amico di tante “battaglie”, i vice presidenti, i consiglieri, il segretario generale e tutti i dirigenti della Federazione partecipano al lutto che ha colpito la famiglia e la Federazione. Nel suo ricordo la Fida continuerà con rinnovato impegno il percorso tracciato dal presidente».

Con «profondo dolore» lo ha ricorda anche il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli:«Un grande imprenditore – ha detto – capace di costruire dal nulla un’importante realtà aziendale che produce ancora oggi lavoro e benessere». «È stato soprattutto un esempio per le sue qualità umane che non gli hanno mai fatto dimenticare chi è in difficoltà. Anche in terre lontane Proprio per questo Dino Abbascià, pur nel dolore profondo, lascia un ricordo bellissimo nei tanti che hanno avuto la fortuna di essere stati suoi compagni di strada».




ExpoGelato, oggi incontro con la nutrizionista della Fondazione Veronesi

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Appuntamento con la salute a ExpoGelato. Lunedì 15 giugno a partire dalle 17.30 Elena Dogliotti, medico nutrizionista della Fondazione Umberto Veronesi, sarà a Bergamo al Chiostro di Santa Maria in Piazza Vittorio Veneto 8 per tenere una lezione sulla corretta alimentazione.
L’incontro si concentrerà in particolare sul ruolo benefico delle antociane, presenti negli ingredienti di alcuni gusti di gelato. Elena Dogliotti illustrerà uno studio condotto dalla Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con i principali attori della filiera del gelato artigianale, sul rapporto tra consumo di antocianine e prevenzione di malattie cardiovascolari, tumori, obesità e diabete. Verrà illustrato il ruolo benefico dei frutti rossi – mirtilli, fragole, more, lamponi – e della frutta secca: nocciole, noci, mandorle, pinoli, anacardi, ossia tra i gusti più ghiotti nei banchi delle gelaterie artigianali. L’iniziativa è promossa dal Comitato  Gelatieri Bergamaschi ed è aperta a tutti. 

 

 




Salumi, più facile l’export negli Stati Uniti

salumiUna buona notizia per il settore dei salumi. Le Autorità statunitensi hanno revocato il provvedimento denominato 100% reinspection – ovvero il controllo sistematico di tutte le partite di salumi provenienti dall’Italia che arrivavano in dogana – e rinnovato la possibilità per il ministero della Salute di abilitare nuove aziende italiane all’esportazione negli Usa. “Questo provvedimento, che era stato introdotto a settembre 2013 dalle Autorità americane è stato causa di molti disagi per le nostre aziende esportatrici, sia per la lentezza con cui i nostri salumi avevano accesso al mercato – poiché costretti a stazionare molti giorni presso i magazzini doganali prima di essere campionati – sia per i costi che questo comportava. Le notizie sono un chiaro segno che le Autorità americane considerano nuovamente degno di fiducia il sistema dei controlli italiano. Questo rinnovato clima di collaborazione darà la possibilità di accedere al mercato statunitense da parte di nuovi impianti e faciliterà l’avvio dell’esportazione anche dei prodotti di salumeria a breve stagionatura, quali salami, coppe, pancette, che hanno avuto il via libera formale quasi due anni fa, ma che fino ad oggi non è stato possibile inviare.” ha affermato Nicola Levoni, presidente di Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. “Voglio esprimere uno speciale ringraziamento a tutte le Istituzioni che hanno reso possibile questo risultato, dai Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico alla Presidenza del Consiglio e all’Ambasciata italiana a Washington. Quando il mondo produttivo opera in stretta collaborazione con le Autorità pubbliche si creano le condizioni per ottenere risultati come quello di oggi, un chiaro esempio di Sistema Paese che funziona” ha concluso il presidente. Negli ultimi due anni il ministero della Salute, i Servizi veterinari territoriali e tutte le aziende autorizzate ad esportare salumi negli Stati Uniti hanno lavorato molto intensamente, in stretta collaborazione, per consentire alle Autorità statunitensi di continuare a considerare equivalenti i sistemi di ispezione dei prodotti a base di carne adottati nel nostro Paese e negli Stati Uniti, garantendo il pieno rispetto della stringente normativa Usa e assicurando la assoluta sicurezza dei prodotti esportati. L’impegno è stato finalmente premiato e le Autorità americane hanno riconosciuto l’elevato standard dei nostri impianti e dei nostri controlli. E’ da segnalare che nonostante le difficili condizioni di accesso al mercato, anche nel 2014 gli Usasi sono confermati il primo Paese di destinazione Extra Ue per le esportazioni dei salumi italiani con 7.365 ton (+16,4%) per 86,8 milioni di euro (+18%). Dopo questa apertura, che di fatto completa la gamma dei prodotti di salumeria esportabili, ci aspettiamo performance ancora migliori da parte delle nostre aziende.




Degrado a Ponte San Pietro, il sindaco «la situazione sta migliorando»

sindaco Ponte San Pietro Valerio BaraldiArmati di torce e scarpe comode, si addentrano nei luoghi più critici del paese, sfidando il buio e la criminalità. Sono i volontari della Fevapi che dal 23 febbraio scorso combattono il degrado con ronde notturne per le vie di Ponte San Pietro, capeggiati dal primo cittadino Valerio Achille Baraldi. Il sindaco ha infatti deciso di scendere in campo in prima persona per la tutela e il decoro della aree rurali, fluviali e dei parchi pubblici, spesso teatro di spaccio e delinquenza. «In Paese, sia di giorno che di sera, si verificano da tempo episodi spiacevoli – spiega Baraldi –. Per questo il Comune ha stipulato una Convenzione con la Federazione dei volontari aree pubbliche dell’Isola bergamasca e della Valle San Martino, con l’obiettivo di costruire un sistema di prevenzione partecipato e diffuso per la salvaguardia del territorio comunale».

Molti cittadini e commercianti lamentano una forte criminalità. La situazione sta migliorando grazie a questo intervento?

«Con gli sbarchi a Lampedusa molti extracomunitari sono arrivati in massa nel territorio di Ponte San Pietro trovando, in particolare nella zona dell’Isolotto, un luogo di aggregazione e di spaccio. Tuttavia, ritengo che la situazione stia migliorando. Il merito va sia ai presidi di volontari e forze dell’ordine, sia alle feste che programmiamo in paese proprio per renderlo più vivo e meno abbandonato».

Quali sono le zone più colpite dal degrado?

«L’isolotto, la più estesa area verde presente sul fiume Brembo, e il Famedio dove spesso la gente bivacca e lascia rifiuti sulle scale».

Quanti volontari partecipano alle ronde serali?

«Una decina di volontari, di cui tre di Ponte San Pietro mentre gli altri sono membri della Fevapi. L’iniziativa è partita il 23 febbraio e prevede due ronde alla settimana: una dalle 21 alle 23 e l’altra dalle 22 alle 24. In occasione di eventi particolari è previsto un terzo incontro straordinario, di solito il sabato sera. Alle prime serate ho partecipato anch’io per illustrare i luoghi più critici. Durante le perlustrazioni sono state trovate bottiglie abbandonate, un’auto dismessa, motorini inceneriti… Se possibile interveniamo subito per ripulire la zona, oppure se incontriamo ubriachi per strada o elementi di disturbo, chiamiamo i Carabinieri che sono preposti all’ordine pubblico».

E per il rilancio del commercio di Ponte San Pietro quali iniziative verranno messe in campo nei prossimi mesi?

«Il 4 luglio organizzeremo una Notte bianca dedicata ai giovani, mentre l’11 luglio ce ne sarà una seconda legata allo sport, con il coinvolgimento delle varie associazioni sportive presenti sul territorio. Nell’occasione i negozi rimarranno aperti fino a tarda sera. Il 5 luglio ci sarà la sfilata degli alpini con negozi addobbati per celebrare l’85esimo della sezione di Ponte San Pietro. Poi il 29 luglio c’è la festa patronale di San Pietro e Paolo. Punteremo anche su Cioccolandia, un marchio di fabbrica per Ponte, che accoglierà alcuni dei più famosi mastri cioccolatieri del nord Italia. Per sostenere il commercio, che in questo periodo a Ponte, come del resto in tutti gli altri paesi, sta soffrendo per via della crisi, il Comune ha chiesto la collaborazione di associazioni, Pro loco, gruppo Alpini, Aido, Avis e di tutti coloro che possono dare un valido contributo al sostegno delle attività. Ponte, insieme ad altri quattro Comuni dell’Isola, è capofila del Distretto del commercio che quest’anno ha vinto il bando del Dat, i distretti dell’attrattività. Utilizzeremo questo finanziamento regionale per svilupparci sia a livello turistico che commerciale, in collaborazione con Ascom e Confesercenti. Ogni negoziante, per gli interventi di miglioramento che effettuerà per le proprie vetrine, dalla sistemazione dei serramenti all’installazione di telecamere, otterrà un contributo economico, previa fatturazione».

Alcuni dicono che Ponte è un paese vecchio e che i giovani vanno altrove a divertirsi perché in paese non trovano nulla…

«Avevamo un Centro di aggregazione giovanile ma è stato chiuso perché era poco frequentato. I soldi del Cag, che comunque era destinato a una cerchia ristretta, li stiamo dirottando su iniziative che coinvolgono l’intera comunità. Un progetto importante è, per esempio, “Aria aperta” che invita i giovani a contribuire al benessere del proprio territorio sistemando panchine, togliendo lo sporco dai parchi, organizzando attività ludiche e scolastiche. Il 21 giugno a Briolo riprenderà anche l’attività del centro La Proposta con musica, cabaret, giochi per bambini e cucina tipica. Poi c’è l’oratorio. Insomma, le iniziative per tener vivo il paese non mancano».




Martinengo, a cena con Bartolomeo Colleoni

cena medievale martinengoPer un tuffo nel 1400 e una serata dal gusto insolito, il gruppo folcloristico Bartolomeo Colleoni organizza a Martinengo “A cena con i capitani del Colleoni”, banchetto storico nel suggestivo chiostro dell’ex monastero di Santa Chiara (via Allegreni).

Il secondo appuntamento della stagione è sabato 13 giugno alle ore 20. Camerieri in costume serviranno, con stoviglie in legno e terracotta, piatti ispirati al periodo: antipasti vari con verdure, zuppa di zucca, orzo alle verdure, maialino arrosto, brasato d’asino con borragine e fagiolini, formaggi freschi di stalla, dolci di credenza, vin concio e acqua.

Il complesso, fatto erigere dal condottiero per esaudire una richiesta della moglie Tisbe Martinengo in punto di morte, per l’occasione viene illuminato da bracieri e allietato da giullari di corte e danze dell’epoca. Sarà – assicurano gli organizzatori – come vivere una serata ospiti di Bartolomeo Colleoni e della moglie con i loro sette capitani di battaglia.

Il costo è di 30 euro. Prenotazione obbligatoria a www.gruppocolleonimartinengo.it oppure 338 2526790




Un week end e mille modi per scoprire il Franciacorta

FranciacortaQuello del 13 e 14 giugno è il weekend di Franciacortando, l’appuntamento della Strada del Franciacorta per scoprire e riscoprire la cultura enogastronomica e la bellezza della natura, dei vigneti e degli antichi borghi del terroir. L’edizione 2015 è all’insegna dello slogan “Eat local & drink Franciacorta” con tanti appuntamenti diversi insieme ai protagonisti della Strada del Franciacorta: le cantine che propongono micro eventi (etichette rare e preziose in degustazioni speciali, giri in bici tra i vigneti, laboratori di prodotti tipici, le distillerie), le degustazioni guidate e ancora ristoranti e agriturismi che propongono i menù Franciacortando ispirati al tema della manifestazione.

La grande festa finale è in programma nella giornata di domenica a Palazzo Monti della Corte a Nigoline di Corte Franca che ospita il brunch pic nic “Eat local & drink Franciacorta”e l’Aperitivo Franciacortando 2015.

Il primo, dalle 11 alle 17,  è un brunch sul prato dedicato al Franciacorta e alla cucina di strada d’autore interpretata con i prodotti tradizionali franciacortini insieme a chef e maestri pizzaioli, vignaioli e produttori di specialità tradizionali del territorio. In programma ci sono degustazioni di Franciacorta a cura di una cinquantina di cantine, street food d’autore, abbinamenti tra pizza e Franciacorta e degustazioni di prodotti artigianali locali. A disposizione c’è un’area bambini e non manca nemmeno la musica.

Dalle 18 scatta invece l’aperitivo insieme a tutti i protagonisti di Franciacortando 2015. Ci saranno un grande banco d’assaggio di Franciacorta, un aperitivo con piatti con piatti dedicati alle specialità tradizionali del territorio, barbecue, musica e dj set.

Il brunch costa 15 o 20 euro a seconda della formula, l’aperitivo 15 (7 per la versione analcolica per i ragazzi fino a 17 anni).




Internazionalizzazione, diplomi per 21 imprese

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Alla consegna dei diplomi sono interventi  (insieme ad Angelo Carrara e Cristiano Arrigoni, rispettivamente presidente e direttore di Bergamo Sviluppo, al centro della foto),Andrea Bonalumi, dirigente di Promos (terzo da destra) e Alessia Cicuto, responsabile di Nibi (ultima a destra)

Anche per alcune imprese è squillata la campanella dell’ultimo giorno di scuola ed è arrivato il diploma. Questa mattina, al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Camera di Commercio di Bergamo, sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti allo Short Master in Internazionalizzazione di Impresa, percorso promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo, realizzato con il supporto tecnico di Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale di Promos e in collaborazione con le organizzazioni di categoria del territorio. Il progetto, curato da Bergamo Sviluppo, ha coinvolto 24 tra imprenditori e manager di 21 aziende, dal 9 aprile al 12 giugno per un totale di 56 ore, suddivise in incontri settimanali di otto ore.

L’obiettivo era dare alle pmi strumenti per cogliere le opportunità offerte dall’internazionalizzazione formando operatori in grado di approcciare con metodo i processi. Le lezioni hanno spaziato tra fondamenti concettuali e soluzioni concrete per elaborare una strategia di internazionalizzazione, mettere a fuoco gli aspetti chiave del processo e gestire le principali problematiche di natura strategica e operativa.

Queste le aziende partecipanti

  • Db Impianti di De Biasi Alessandro & c. Sas
  • Scame Parre Spa
  • Molinari Srl
  • Tibi Bio Snc di Tibaldi Dario e Nicola
  • Euromatic Srl
  • Green Star Srl
  • Kenkoo Snc di Gambarini F. & C.
  • Tedefil Srl
  • Ferretti International Srl
  • Studio Lodetti di Lodetti Tullio Blanchinett
  • I Falegnami Srl
  • Cna Servizi – Caf Imprese Srl
  • Soqquadro Srl
  • Telco Srl
  • Diapath
  • Marloc Srl
  • Rottigni Andrea
  • Erresei Srl
  • Atena Snc
  • Cerebrum Srl
  • Logics Srl

L’internazionalizzane è tra le tematiche principali dell’azione della Camera di Commercio, considerata un’opportunità di crescita in un contesto che impone di innovare continuamente le strategie. Attraverso l’azienda speciale Bergamo Sviluppo sono numerose le iniziative che mirano a stimolare e facilitare nelle imprese (soprattutto le pmi, che non dispongono di funzioni dedicate) lo sviluppo di una “cultura orientata all’internazionalizzazione”.

Sempre in collaborazione con Nibi, ad esempio, sono in programma tra giugno e dicembre undici incontri gratuiti (8 su argomenti mirati di business internazionale e 3 business focus su aree di potenziale interesse per le imprese) destinati agli operatori delle pmi.

È inoltre in svolgimento il corso base di Alta Formazione “Imprenditorialità e Innovazione per l’internazionalizzazione delle MPMI”, realizzato in partenariato con il sistema associativo territoriale e con il supporto dell’Università degli Studi di Bergamo, giunto alla quarta edizione.

Senza dimenticare il bando “Azioni di supporto dell’internazionalizzazione delle imprese”, che prevede la realizzazione di un programma di assistenza e consulenza a favore delle micro, piccole e medie imprese bergamasche per la revisione del proprio business e l’orientamento all’internazionalizzazione. Il bando si chiuderà all’esaurimento dei fondi o comunque entro il 31 dicembre 2015




Ascom, il gran cuore dei Giovani Imprenditori

Oltre 5mila euro raccolti alla Festa d’estate dei Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo, l’evento benefico che riunisce ogni anno commercianti, operatori del turismo e benefattori. La cifra sarà devoluta all’associazione Eos Onlus, che si occupa di sostenere i genitori dei bambini ricoverati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, partecipando, dove possibile, alle spese per le cure, i medicinali e l’alloggio temporaneo.

Alla serata dal titolo “Famiglia, speranza & solidarietà”, hanno partecipato 200 persone. Tra i presenti c’erano Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom, il vicedirettore Oscar Fusini, Luca Bonicelli presidente dei Giovani Imprenditori Ascom e il segretario del Gruppo, Pietro Bresciani,  ed esponenti delle maggiori realtà economiche associative della città: Diego Armellini del Gruppo Giovani Artigiani, Marco Manzoni, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria, Francesco Fiumi, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Edili, e per il Comune di Bergamo, il vicesindaco Sergio Gandi.

Il clima estivo e un programma che ha unito cucina, moda e spettacolo alla beneficenza hanno contribuito al successo di un’iniziativa che negli anni è diventata un appuntamento atteso e sempre più partecipato. Gli ospiti sono passati dall’eleganza in passerella delle modelle e degli abiti alle gag del cabarettista Carletto Bianchessi del programma televisivo “Colorado”, che ha rapito la platea con la sua simpatia. La serata si è infine chiusa con la tradizionale lotteria che ha contribuito in modo importante alla raccolta fondi.

«Siamo davvero soddisfatti – dice Bonicelli – di poter dare un contributo concreto, attraverso l’associazione Esos, ai bambini della Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXII e alle loro famiglie. Il momento del ricovero di un figlio piccolo è un momento molto difficile, alla preoccupazione e alla sofferenza si uniscono le difficoltà di trovarsi lontani da casa e spesso soli. I volontari di Eos mettono a disposizione delle famiglie e dei bambini il loro entusiasmo e le loro energie. Siamo felici di poterli aiutare». L’iniziativa è stata possibile grazie anche alla collaborazione degli Enti Bilaterali del commercio e turismo, Ente Fiera Promoberg e Fai Bergamo, e il sostegno di Lario Bergauto, Veneta Cucine Bergamo e Orobica Pesca, Cea, Bcc Ghisalba, Rizzetti Immobiliare, Alba Elettronic, Imago Investigazioni, Cereda Group, Centro Estetico Tesoro, Ros, Dif spa, Quattroerre, Life In.

I numeri vincenti della lotteria sono: primo primo premio: A746 (viaggio), secondo premio: A642 (valigie), terzo premio: A291 (robot cucina), quarto premio: A297 ( cesto tipico); premio speciale: B810 ( completo Santini uomo); premio speciale: A664 (completo Santini donna).

I premi della lotteria si possono ritirare in Ascom all’ufficio accoglienza, tel. 035 4120134.