Assemblea generale Fiva Confcommercio: “I mercati? La risposta all’inflazione”

Svolta sul rinnovo delle concessioni: in 13 anni di Bolkestein perse 30mila imprese

Diego Pesenti

Agli ambulanti assegnazione delle concessioni di posteggio – della durata di 10 anni – con procedure ad evidenza  pubblica trasparenti salvaguardando gli interessi degli operatori  che hanno una concessione tutelando così il lavoro di dipendenti e collaboratori; un numero massimo di concessioni delle quali  ciascun ambulante può essere titolare, possessore o detentore; i procedimenti di rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, andranno chiusi entro i 6 mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo la normativa in vigore alla scadenza: quindi per una durata di 12 anni. Sono, in sintesi, i termini contenuti nel disegno di legge per il mercato e la concorrenza  2022 approvato dal Governo e che vanno all’esame di Camera e Senato. Per gli ambulanti il provvedimento del Governo sui rinnovi delle concessioni nei mercati costituisce quel punto fermo che  consente finalmente di chiudere l’emergenza “infinita” creatasi dopo il recepimento 13 anni fa della cosiddetta Direttiva Bolkestein.
Sui rinnovi delle concessioni, con il presidente Giacomo Errico, Fiva Confcommercio ha incentrato i lavori dell’Assemblea nazionale dei quadri dirigenti della Federazione  svoltasi in Confcommercio Milano, a Palazzo Castiglioni, ieri, domenica 7 maggio, con la partecipazione di oltre 600 ambulanti provenienti dal territorio e ogni parte d’Italia.
Un momento di confronto con i rappresentanti del Governo – sono  intervenuti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al  Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci (che, sottolinea Errico, ha seguito con grande attenzione l’iter del  provvedimento poi emanato dall’Esecutivo) – con Guido Guidesi,  assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia; con  Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche  del Lavoro del Comune di Milano.
Oggi in Italia le imprese che operano nell’ambulantato sono  166mila; 15mila in Lombardia; 9 mila a Milano e Città Metropolitana. “Gli ultimi 13 anni – dichiara Errico – hanno messo gli ambulanti in una situazione di forte disagio: eravamo 200mila, siamo  166mila. Nel nostro comparto non si investiva più perché mancava la certezza del futuro”. “Con il rinnovo, e sottolineo rinnovo, non proroga – prosegue Errico – vogliamo ripartire e quest’assemblea di Milano è il punto di partenza per il rilancio globale della categoria…con buona pace dei cosiddetti ‘apprendisti stregoni’, cioè chi ha cavalcato gli umori della categoria senza creare soluzioni concrete, così come invece abbiamo fatto noi”. Nell’ultimo biennio (Osservatorio FIVA 2023 con Format Research)  soltanto il 10,1% delle imprese del comparto ha effettuato  investimenti; quest’anno solo il 7,2% ha intenzione di farne.  Eppure vi sono capitoli fondamentali aperti come il rinnovo del  parco tecnologico degli autoveicoli utilizzati dagli ambulanti per  una piena sostenibilità ecologico-ambientale. Ma investire è davvero difficile nell’incertezza.
“I mercati all’aperto sono l’anti-inflazione: sono soddisfatto nel sapere che mentre la  grande distribuzione aumenta i prezzi ci sono donne e uomini che si svegliano alle 4 di mattina per offrire beni alla portata di tutti”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e  dei Trasporti Matteo Salvini a margine dell’assemblea dei  commercianti ambulanti di Fiva-Confcommercio.  “Per la Lega e il governo le lavoratrici e i lavoratori sono al centro della nostra opera e non solo il primo maggio”. Bene  “aver dato stabilità ai commercianti”, dice Salvini riferendosi al rinnovo delle concessioni degli ambulanti contenuto nel Ddl  concorrenza che, con l’ok del governo, va ora all’esame del Parlamento.  “Dobbiamo rilanciare il commercio ambulante – dice Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio – le nostre richieste sono  state accolte ed abbiamo sentito quasi tutte le forze politiche. Speriamo in una veloce approvazione delle Camere perchè servono i criteri regionali per i rinnovi delle concessioni, non le  proroghe che abbiamo subito per 13 anni perdendo 30.000 imprese perche’ di fatto eravamo dei precari”. Diego Pesenti, presidente Fiva Ascom Confcommercio Bergamo ha sottolineato l’importanza di valorizzare i mercati e la professionalità di chi sta dietro al bancone: “Valorizzare i mercati nella loro funzione sociale, oltre che di calmieratore dei costi, è un passo importante per puntare i riflettori sulla nostra realtà di lavoro quotidiano. I mercati sono i luoghi più antichi del commercio e rappresentano uno dei presidi insostituibili per i nostri comuni e centri storici. Accogliamo inoltre con favore la novità sul fronte delle concessioni e i relativi rinnovi, anche in una provincia virtuosa come la nostra che ha già provveduto a oltre il 75% dei rinnovi. Ci auguriamo di dare una collocazione a tutti coloro che ne faranno richiesta”.