Ascom e Carabinieri insieme per la sicurezza: dal protocollo d’intesa al vademecum per i commercianti

Massima collaborazione con le Forze dell’Ordine. Presentato il decalogo con le regole di prevenzione e i comportamenti da seguire

Collaborare nello sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza fornendo nuove “istruzioni” agli imprenditori per renderli più fiduciosi e consapevoli che l’Arma dei Carabinieri è pronta a tutelare le loro imprese contro la criminalità organizzata e non solo. È questo, in sintesi, l’obiettivo del “Protocollo d’intesa per la rinnovata collaborazione alla legalità e alla sicurezza” firmato da Confcommercio Imprese per l’Italia e l’Arma dei Carabinieri e presentato oggi in Ascom Confcommercio Bergamo alla presenza dei presidenti di categoria dell’Associazione e degli Ufficiali, Comandanti di Stazione e Carabinieri della Provincia di Bergamo. Un’iniziativa che tramite studi, ricerche, convegni e iniziative di formazione ha come obiettivo quello di contribuire a prevenire le aggregazioni criminali.

A fare gli onori di casa è stato Giovanni Zambonelli, Presidente di Ascom Confcommercio Bergamo: “Bergamo ha sempre dimostrato una coesione forte tra il sistema imprese e le Forze dell’Ordine e sono infatti numerosi i tavoli e i progetti condivisi con Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, con i quali è aperta la piena collaborazione per quella che è la nuova frontiera dell’aggregazione della criminalità: le infiltrazioni mafiose all’interno del tessuto produttivo del nostro territorio. La giornata di oggi nasce proprio dal Protocollo di livello nazionale firmato da Confcommercio e Arma dei Carabinieri ed è la conseguenza della relazione più stretta che è stata costruita nel periodo della pandemia”.

Per il Col. t. SFP Alessandro Nervi, Comandante Provinciale dei Carabinieri“questo protocollo riflette la necessità di un’ampia sicurezza partecipata che oggi consente di migliorare la qualità della vita e del mercato e di impedire ogni tipo di infiltrazione criminale. Le Forze dell’Ordine hanno il dovere di intervenire in difesa della vita sociale e invito i Carabinieri a tenere alta la guardia e a mantenere un rapporto di collaborazione con i commercianti, anche di quelli situati in piccoli paesi. Questo aiuta a rendere più forte una società civile quale è la nostra”.

A spiegare i contenuti del Protocollo è intervenuto Col. Alessandro Fasolino, Comandante del Reparto Operativo di Bergamo. “Ci sono due tipi di criminalità – ha sottolineato Fasolino – quella predatoria e quella economica che è sicuramente la più grave in ambito imprenditoriale. Ecco perché l’ottica preventiva fa la differenza: ogni associato deve sapere di poter contare sul presidio di polizia a lui vicino anche solo per un dubbio, chiarimento o sospetto. Bisogna porre massima attenzione non tanto ai rapinatori professionisti ma a quelli occasionali che sono i più pericolosi perché non hanno nulla da perdere”.

Rispettare i comportamenti di sicurezza e non armarsi

Nel segno di una rinnovata collaborazione tra Ascom Confcommercio Bergamo e Comando provinciale dei Carabinieri è stata presentata anche la nuova guida rivolta agli operatori del commercio: un vero e proprio vademecum per la sicurezza con 10 regole di prevenzione e 10 comportamenti di sicurezza come ha spiegato il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini: “Il vademecum è stato aggiornato alla realtà sociale di oggi: se anni fa c’erano infatti categorie più a rischio come gioiellieri, tabaccai e benzinai, negli anni abbiamo notato che gli attacchi della criminalità riguardano tutte le categorie in modo trasversale e non più solo nelle periferie della città. Non esiste più un soggetto più aggredibile di un altro e per questo è l’atteggiamento che fa la differenza: se l’imprenditore si isola, di fatto è più attaccabile. Ecco perché nelle 10 regole la prevenzione è il punto di partenza ed è fondamentale segnalare ogni caso o atteggiamento sospetto. E oltre alla massima collaborazione nei confronti delle Forze dell’Ordine, invitiamo tutti i nostri associati a rispettare i comportamenti di sicurezza e, in primis, a non armarsi”.