Aggregazioni tra popolari, Ubi potrebbe restare sola

a-ubi.jpgUbi Banca é l’istituto popolare con la più alta probabilità di rimanere da sola ma, anche in questo scenario, ha potenzialita’ di crescita soprattutto a livello di ritorno sul capitale tangibile. Lo scrivono gli analisti di Citigroup in una lunga analisi sul settore delle popolari in vista del consolidamento che dovrebbe avviarsi grazie alla trasformazione degli istituti in spa. Le indicazioni del broker – che conferma la raccomandazione “comprare” su Ubi e alza il prezzo obiettivo a 8,60 euro – spingono il titolo in testa al Ftse Mib dove guadagna il 2,2% a 7,47 euro. Il migliore quadro macroeconomico dell’Italia, la migliore qualità del credito, le ipotesi di una bad bank sui crediti non performanti e il più elevato ritorno sul capitale sono, per gli analisti, alla base della valutazione positiva per l’istituto. “Non ci sembra che attualmente nel prezzo delle azioni Ubi ci sia incorporato alcun premio per il consolidamento – scrivono gli analisti -. La ragione di ciò potrebbe essere il fatto che il mercato vede comunque Ubi come un aggregatore e sconta il rischio di una aggregazione con partner più debole che sia istruttiva di valore”. Nell’analisi, Citi approfondisce tutti i possibili risvolti delle integrazioni tra le popolari: “Riteniamo che tutte le Popolari abbiano avviato colloqui con gli altri istituti cooperativi per valutare la migliore soluzione per il futuro: restare indipendenti, considerare l’integrazione con un istituto locale o con una banca internazionale”.