Sarnico, al via un piano “salva Contrada”

marco buelli
Marco Buelli

Risollevare la Contrada e farla tornare a risplendere come un tempo. Sarnico ha fatto fronte comune rispetto a un obiettivo che vede finalmente impegnati un po’ tutti: Amministrazione da una parte e commercianti, artigiani, residenti e padroni di case dall’altra. Questi ultimi, prima di Natale, hanno dato vita a un Comitato di salvaguardia del centro s1010torico.

Dopo diversi incontri molto partecipati che sono serviti a mettere sul tavolo idee, opinioni e possibili soluzioni, il Comitato ha stilato una lista di richieste e l’Amministrazione è già al lavoro per studiarne la possibile realizzazione.

Tante le proposte avanzate: una segnaletica che valorizzi le offerte della zona interna del paese, un sistema di telecamere, il mantenimento dell’impianto di filodiffusione in modo continuativo per divulgare le manifestazioni, l’arredo di cortiletti e rientranze, la riparazione della pavimentazione (in particolare della piazzettta Freti) anche del Lungolago che attualmente «non rappresenta un biglietto da visita adeguato per la stagione turistica in arrivo». E ancora, agevolazioni per le ristrutturazioni, uno  studio urbanistico del centro storico improntato a continuità e buon gusto, la vigilanza serale con un servizio di controllo che copra le ore serali fino all’una.

Dice Marco Buelli, presidente del Comitato: «Abbiamo chiesto piccole cose, che possono essere realizzate. L’intento è di tenere il Centro Storico più vivo, sollecitare chi ci lavora e ci abita a fare qualcosa per valorizzarlo, ad esempio ritinteggiando gli edifici per renderli più belli».

Intanto come prima misura “salva Borgo” l’Amministrazione ha defiscalizzato al 50% gli oneri di urbanizzazione. E a brevissimo nelle vie del Centro Storico saranno posate una sessantina di nuove fioriere che avranno la funzione non solo di abbellire i vicoli e le piazzette ma anche di creare un percorso per fare conoscere e vedere angoli poco conosciuti.

«L’obiettivo più importante è di caratterizzare la Contrada – spiega Buelli -. La prima cosa è tenere tutto bello e ordinato, ma i luoghi che rimangono in mente sono quelli particolari. Pensiamo alla colorazione degli edifici. La scelta non può essere affidata al gusto personale di un tecnico piuttosto che un altro e non deve essere casuale ma pensata. In questo senso caratterizzare un luogo significa ad esempio colorare tutti gli stabili di bianco o usare colori forti magari alternandoli con il bianco, oppure prevedere che ogni edificio abbia una decorazione».

Un’altra questione ritenuta strategica per salvare il Centro Storico è la realizzazione di una segnaletica ben illuminata già sul Lungolago attraverso un percorso fotografico che porti la gente in Contrada e segnali le sue attrattive.

L’attenzione del Comitato è centrata sul commercio:  «Le aperture dei locali pubblici nel centro storico sono penalizzate dalle metrature minime richieste sia per i locali stessi che per i servizi igienici inerenti – segnala Buelli – Abbiamo chiesto all’Amministrazione norme più elastiche, anche per quanto riguarda gli orari e la responsabilità del gestore nei casi di disturbo alla quiete pubblica».

«Soprattutto in questo momento in cui la crisi è feroce – evidenzia il presidente del Comitato di salvaguardia del Centro Storico – tutte queste misure hanno il fine di  sostenere il commercio. Non si tratta di favorire un esercente piuttosto che un altro ma di salvaguardare una zona in difficoltà e con essa tutto il paese». «Non commettiamo l’errore di pensare che questo paese, grazie al solo fatto che si affaccia sul lago, dal punto di vista turistico, possa avere vita facile. Il degrado urbano e le difficoltà commerciali attuali devono servire da monito. Un ulteriore impoverimento significherebbe la chiusura di servizi innanzitutto essenziali per gli abitanti di tutta Sarnico e sicuramente anche una minore considerazione da parte dei turisti e frequentatori del nostro paese».