Porta San Giacomo e vetrine in rosa per la campagna di screening del tumore al seno

Ats ricorda alla cittadinanza l’importanza della prevenzione a tutela della salute. In collaborazione con Ascom le vetrine veicolano il messaggio #cancrozero

La Campagna di Comunicazione di ATS Bergamo, iniziata ufficialmente il 29 maggio, ha l’obiettivo di informare la comunità sull’importanza e i vantaggi degli Screening, sensibilizzare sull’importanza alla partecipazione attiva ai programmi di Screening oncologico, creare una rete di stakeholder pubblici e privati per un sostegno sinergico delle iniziative e aumentare le adesioni ai test.  Con l’adozione di stili di vita sani e la diagnosi precoce, i tumori si possono prevenire: lo Screening consente di individuare tempestivamente la malattia cambiandone il decorso, migliorando le risposte alle cure e accrescendo sensibilmente le possibilità di guarigione. ATS Bergamo, impegnandosi a diffondere la Cultura della Salute e della Prevenzione, intende anche responsabilizzare il territorio sull’importanza della scelta consapevole di tutti i percorsi di tutela del nostro bene più prezioso. Tra le azioni previste, dal 28 al 30 giugno la monumentale Porta San Giacomo in Città Alta verrà illuminata di rosa, il colore dello Screening del tumore al seno. Un messaggio di grande impatto per la cittadinanza e per coloro che avranno la possibilità di assistere direttamente o indirettamente all’evento. Ascom Confcommercio Bergamo partecipa alla campagna Ats. Gli esercizi commerciali aderenti hanno predisposto le “vetrine in rosa”, creando un filo che dai diversi punti idealmente si congiunge con Porta San Giacomo, a significare la costruzione di una rete che, abbracciando la Città da uno dei suoi luoghi più rappresentativi, invia il chiaro messaggio #CancroZero a tutto il territorio bergamasco. La sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione arriva così anche nel negozio di fiducia sotto casa o al ristorante. I negozi di vicinato, presidio del territorio, diventano così veicolo di promozione della campagna di prevenzione e luogo di conoscenza di quanto sia possibile fare a tutela della propria salute, con un messaggio che interessa tutti. “Un’occasione importante per invitare tutti a riflettere, anche nei nostri negozi, sull’importanza che rivestono prevenzioni o controlli, uniti a una maggior attenzione alla propria salute, un bene insostituibile e prezioso” sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo.
Aderiscono all’iniziativa attività commerciali ed esercizi di diverse tipologie: Arte e Moda in Via Quarenghi; Casa del Materasso Bergamo in Via San Bernardino; Latteria Pezzotta Pierangela in Via Moroni; Li Mon sotto i Portici del Sentierone; Marziali e Farneti in Via Zambonate; Oliva di Gianni Lenzi in Via Borfuro; Panificio Livio di Pezzotta in Via Moroni; Ristorante Pizzeria Vesuvio in Borgo Santa Caterina.

 


Saldi al banco di prova del nuovo Codice del Consumo

Novità su annunci di sconti e riduzioni, la nuova norma pone ordine al caos del web e delle pratiche sleali. I chiarimenti nel convegno Ascom Federmoda

Dal 1°luglio cambia la normativa sugli sconti,  giusto qualche giorno prima dell’avvio dei saldi, che inizieranno il 6 luglio. Il D. Lgs. n. 26 del 7 marzo 2023 (che ha recepito la direttiva UE 2019/2161 “Direttiva Omnibus” riguardo il codice di tutela del consumatore) modifica la normativa sugli sconti e impone regole molto più rigide riguardo le pratiche commerciali sleali, l’adeguamento dell’e commerce, le sanzioni per i comportamenti ingannevoli che possono interessare la tutela di salute, sicurezza e minori.
L’impatto sulle imprese avviene ad ogni livello, dal piccolo negozio o banco del mercato fino ai portali di vendita on line o di pubblicità e richiede l’adeguamento dei sistemi informatici gestionali, le schede prodotto, la documentazione contrattuale e informativa per l’e-commerce e l’operatività in store riguardo ai cartellini prezzi e alla gestione delle vendite straordinarie, promozionali, di fine stagione e di liquidazione. Su abbigliamento calzature, articoli sportivi, accessori della moda oltre ai prodotti di elettronica c’è una ricaduta di applicazione molto pesante.
Se le poche righe del decreto indicano che il prezzo di riferimento nell’annuncio di sconto è quello più basso praticato dal venditore nei trenta giorni precedenti, l’impatto della norma porta a decine di applicazioni diverse e a centinaia di domande a cui rispondere. I nuovi cartellini prezzi devono rispondere da subito agli obblighi previsti dalla legge, a pena di sanzioni (da euro 516,00 a euro 3.098,00). Per questo motivo Ascom Confcommercio Bergamo e Federazione Moda Italia hanno organizzato un incontro con l’obiettivo di offrire le risposte che gli operatori si attendono per affrontare l’imminente avvio dei saldi. “In anni difficili per il comparto come quelli che abbiamo vissuto e stiamo vivendo è auspicabile una maggiore partecipazione alla vita associativa, come vedo oggi in questa aula piena-introduce il convegno così Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Federazione Moda Italia, da 40 anni imprenditore nel settore moda maschile con la sua insegna L’uomo più di Torre Boldone-. Con la nostra associazione in rappresentanza delle insegne multimarca indipendenti stiamo portando avanti con successo diverse battaglie a tutela dei centri storici e della vivacità dei nostri borghi. Rappresentiamo l’anima più autentica del commercio e diamo voce e tutela a tutti quegli imprenditori che ogni giorno con le loro vetrine animano le vie dei piccoli comuni montani come delle grandi città. Sono a disposizione per qualsiasi richiesta e chiarimento”. La nuova normativa prevede in generale maggiori tutele per i consumatori a partire già dai saldi estivi, ma viene messo ordine anche sul web: “Si tratta di una legge ottima, ma che deve essere applicata- commenta il direttore Ascom Confcommercio Oscar Fusini-. La legge va conosciuta in tutti i suoi aspetti principali e nelle sue applicazioni dagli esercenti e dai consumatori, nel rispetto delle regole e a tutela delle proprie ragioni. Va detto che la maggior parte delle truffe e pratiche sleali o scorrette avviene online: è qui tra social, piattaforme e altri canali digitali che si concentrano irregolarità. Per cui ci aspettiamo che una legge evoluta come il nuovo Codice del consumo evolga di pari passo con controlli e sanzioni per andare a porre paletti e regole sul web, che per certi versi è un Far West”. Sul commercio elettronico le novità sono rilevanti. “Il mare magnum di sconti che vediamo ogni giorno su internet viene regolamentato- sottolinea Massimo Torti, segretario generale Federazione Moda Italia-. La legge modernizza il codice del consumo alla luce dello sviluppo dell’ e-commerce e la rende uniforme a livello europeo, rafforza l’azione di contrasto dell’autorità pubblica ed inasprisce le sanzioni che per le piattaforme potranno arrivare fino ai 10 milioni di euro e addirittura al 4% del fatturato. Grazie a questa norma colossi della moda che attuavano pratiche scorrette online hanno avuto sanzioni pesanti.  La normativa obbliga, inoltre, alla trasparenza nelle ricerche on line, interviene sulle recensioni false o acquistate, vieta il bagarinaggio digitale e obbliga alla chiarezza nel caso di prezzo dinamico deciso da un algoritmo”. Non da ultimo si prefigge di dare ordine al caos del “Black Friday” : “Diventa d’obbligo un’attenta pianificazione delle promozioni e della comunicazione delle scontistiche, perché il prezzo a cui andrà applicato lo sconto sarà sempre quello più basso applicato nei trenta giorni precedenti se è diverso da quello di listino. E i nuovi cartellini dovranno indicare il prezzo pieno, lo sconto e il prezzo finale” continua Torti .  Il decreto, nella parte che riguarda gli annunci di riduzione dei prezzi, si applica alla vendita di qualsiasi prodotto con le sole eccezioni dei prodotti agricoli, dei prodotti deperibili ed esclude i cosiddetti “prezzi di lancio” e le “vendite sottocosto”. L’impatto è rilevante: “Impone l’adeguamento gestionale, schede prodotto, documentazione e-commerce, ma anche in-store per la gestione dei cartellini- continua Massimo Torti-. Il consiglio è quello di dedicare maggiore attenzione alla pianificazione degli sconti,  in particolare nel mese antecedente occasioni di festa particolari. Fondamentale annotare ogni sconto o promozione applicata rispetto ai listini, articolo per articolo. La ratio della legge è quella di porre freno a pratiche commerciali scorrette, dalle vendite sottobanco alle abbuffate di sconti vietati online, ma la legge si applica a tutti. E noi dobbiamo farci trovare preparati e adeguarci”. In vista dei saldi va precisato che gli sconti devono indicare prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale: “Nulla di sostanzialmente nuovo rispetto a quello che normalmente avviene nei negozi, ma è bene ricordare le regole. Quando la riduzione di prezzo aumenta progressivamente durante una medesima campagna di vendita senza interruzioni, la classica prassi dei saldi (dal 20 al 30 per cento e così via), il prezzo precedente è quello che si applica alla prima riduzione di prezzo. Per le riduzioni successive il prezzo precedente è il prezzo originario di partenza della campagna di vendita- chiarisce Torti-. Se il prezzo iniziale è di 100 euro i successivi cartellini indicheranno il prezzo di 100 euro e di 80 euro quando lo sconto è al 20%, di 100 euro e 70 euro quando lo sconto arriva al 30% e di 100 euro e 50 euro per gli sconti più forti al 50%”.

 

 

 

 


Ambulanti, si perdono insegne anche storiche

Ma il mercato resta un luogo d’incontro insostituibile e può rappresentare un’attrazione anche per i turisti

Le imprese del commercio su aree pubbliche a Bergamo e provincia al 30 Aprile 2023 sono 1879, numeri importanti che occupano una fetta significativa della realtà complessiva del commercio bergamasco. La categoria fino al 2017 ha registrato una costante crescita delle imprese, ma dal 2018 c’è stata un’inversione di tendenza. Un dato riscontrabile anche a livello nazionale. Preoccupante il calo del 2019, ma il dato peggiore è del 2022 con la perdita di 122 imprese. “Un calo imputabile al lungo periodo di emergenza pandemica, che ha di fatto bloccato per molto tempo le imprese, in particolare la categoria dei fieristi: rispetto al volume di affari registrato nel 2019 le attività di commercio su aree pubbliche hanno infatti perso nel 2020 oltre 37 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con punte del 90% per alcuni comparti merceologici e di tipologia di esercizio” commenta Diego Pesenti, presidente provinciale Fiva. La ripartenza poi è stata complicata “L’incertezza post covid ha determinato un atteggiamento “prudente” provocando un calo degli investimenti, aspetto che caratterizza anche le previsione nel 2023- continua Pesenti- . Conclusa l’emergenza sanitaria inizia la guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione che ha fatto crescere in maniera imprevedibile e sostanziosa i costi: molte delle nostre aziende, per quella naturale propensione della categoria a mantenere un profilo molto concorrenziale, non ha adeguato all’andamento dell’inflazione i prezzi dei prodotti messi in vendita, riducendo pertanto i margini di profitto”. Non solo ombre, ma anche qualche spiraglio di luce: “A fronte di un calo delle imprese ambulanti negli ultimi cinque anni, mi piace evidenziare che nello stesso periodo ci sono 261 nuove aziende che hanno deciso di avviare un’attività di commercio su aree pubbliche, segno che questo lavoro è ancora attraente. E’ in corso un cambiamento determinato da tanti fattori, ma il settore del commercio su aree pubbliche rappresenta circa un quinto dell’intera distribuzione al dettaglio. Nella nostra provincia si svolgono oltre 250 mercati la settimana e un numero sempre crescente di fiere; da non dimenticare l’importante servizio svolto dagli innumerevoli ambulanti itineranti, che portano il negozio fuori casa”. Il mercato piace e riesce ad essere un importante appuntamento per molte persone, rivitalizza i centri storici oltre a farci percepire il gusto delle tradizioni, offre momenti di socializzazione, perché è impossibile non incontrare al mercato un parente un vicino di casa un amico- continua Pesenti-. Resta un luogo dove trovare tanti articoli interessanti e poter risparmiare; le fiere poi sono un’esplosione di profumi, colori, luci, tante golosità e molti articoli curiosi che insieme danno vita a qualcosa di autenticamente magico”.

L’identikit dell’impresa ambulante in città e provincia

In assoluto la maggior parte delle aziende ambulanti è gestita da imprenditori di nazionalità italiana il 61%. Non stupisce però, per chi conosce il settore, scoprire che tra le imprese ambulanti della provincia il 39% sono condotte da stranieri, un po’ meno scontato che di questi solo il 2% sia di nazionalità cinese, infatti nei primi anni del 2000 hanno occupato una fetta importante del
commercio ambulante non solo nella nostra provincia. Mentre i cittadini stranieri ambulanti più numerosi nel nostro paese, sono quelli di nazionalità marocchina il 18%, è curioso scoprire che i primi arrivi in Italia si registrano all’inizio degli anni ’70, il loro approccio con il commercio in molti casi si sviluppa con la vendita porta a porta, negli anni si sono inseriti nei mercati. Nei dati non compare, ma tra gli ambulanti di nazionalità marocchina è frequente il passaggio generazionale. Tra le presenze più significative dietro ai banchi dei nostri mercati e delle nostre fiere, al terzo posto ci sono i senegalesi, 8%, che sono esclusivamente specializzati nella vendita di prodotti del settore non alimentare. Seguono gli ambulanti provenienti dalla Nigeria 5%.La maggior parte delle attività ambulanti sono imprese a carattere famigliare, pertanto ruotano attorno all’azienda due o più componenti della famiglia, ma la titolarità delle imprese è in carico quasi esclusivamente agli uomini, le donne sono solo il 20%. Tiene bene l’assortimento merceologico tra i banchi dei mercati, segno della sua naturale capacità di garantire un’offerta varia ed equilibrata. Alcuni articoli hanno la tendenza a preferire il pubblico delle fiere, come ad esempio i giocattoli e i libri, mentre altri si trovano nei mercati più grandi o in contesti specifici come la ferramenta.

Il mercato deve puntare a essere attrattivo anche in chiave turistica

I numeri delle imprese segnalano le difficoltà di un settore che ha subito notevolmente il problema della pandemia, come sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. “ La “fuga dei cinesi” che oggi puntano attività all’apparenza più remunerative come ristoranti, bar e tabaccherie è un segnale delle difficoltà del settore. Il problema del ricambio generazionale è molto sentito nel settore del commercio ambulante perché è un lavoro che richiede sacrifici in termini di orari condizioni di lavoro che possono essere compensate solo dalle soddisfazioni del lavoro in proprio, del contatto con le persone e della passione”. Il settore sta riducendosi per numero di imprese ma sta potenziandosi con mercati che modificano la loro vocazione e imprese che investono per estendere l’offerta, differenziandosi dai concorrenti e crescere la qualità. “Il mercato piace alla gente e anima i centri storici. L’antica contrapposizione tra negozi e ambulanti è superata da molti anni. Il mercato attira persone e con il passaggio tutti lavorano di più. Se l’attesa di un mercato coperto anche a Bergamo può essere un grande richiamo per il turismo e la vivacizzazione del centro città non devono mancare nuove esperienze di sviluppo congiunto del commercio di vicinato tradizionale e ambulante. La recente scommessa della città di Treviglio che ha ospitato la prima edizione dei mercati Europei di Fiva rappresenta un’esperienza positiva che ora deve crescere. Occorre una nuova e rinnovata alleanza tra amministratori comunali e associazioni di categoria per un rilancio congiunto dei centri storici e dei mercati. Non scelte unilaterali che rischiano di distruggere mercati e impoverire i centri storici”.


Federcartolai, assemblea nazionale a Bergamo

Tre giorni di lavoro e confronto alla scoperta di Bergamo capitale della cultura 2023Per la prima volta nella sua storia Federcartolai Confcommercio ha scelto Bergamo come sede del consiglio, giunta e assemblea nazionale. Tre giorni intensi tra riunioni e analisi del comparto, confronti informali e visita guidata alla città- capitale della cultura 2023, con il presidente nazionale Medardo Montaguti e tutta la giunta e il consiglio Federcartolai Confcommercio.
“E’ stato un momento importante di confronto e allineamento tra tutti i principali rappresentanti del settore- commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e cartolai Ascom Confcommercio Bergamo, oltre che componente della Giunta nazionale Federcartolai-. Un’occasione per fare il punto sul mercato e fissare le linee guida per le attività del nostro settore dei prossimi anni. La sfida sarà quella di puntare ulteriormente sui servizi, che fanno sempre la differenza per il supporto e consiglio alla clientela, e investire sempre più sulla formazione con particolare attenzione al web e alle competenze digitali”.


Cinque Terre della Val Gandino, presentazione bando per le imprese da 72mila euro

Incontro lunedì 26 giugno alle 20.30 a Leffe per gli operatori di Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano Sant’Andrea

Lunedì 26 giugno alle ore 20,30, nella Sala Consigliare del Municipio di Leffe (Via Papa Giovanni XXIII, 8), si svolgerà un incontro di presentazione del bando per la concessione di contributi a fondo perduto del Distretto de Le Cinque Terre della Val Gandino. All’incontro, prenderà parte anche il referente Ascom Confcommercio Bergamo dei Distretti del Commercio, Giorgio Puppi. Il bando è aperto per tutti gli operatori di Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano Sant’Andrea. L’incontro consente di conoscere tutti gli aspetti della misura che mette a disposizione risorse per 72.000 euro.


Infinit, il nuovo strumento digitale per i dealer auto

Presentata a concessionari e autosalonisti in Ascom l’innovativa soluzione digitale testata da Federmotorizzazione 

È stata presentata nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo l’innovativa soluzione digitale Infinit, testata da Federmotorizzazione Confcommercio Imprese per l’Italia, riservata ai dealer, autosalonisti e concessionari auto. Il nuovo strumento consente di migliorare la strategia commerciale, accedendo in pochi secondi alla ricerca di auto effettuata sulle 16 più importanti piattaforme nazionali ed europee. Tra i vantaggi, oltre a un’assistenza personalizzata costante- dalla ricerca delle migliori auto usate ad alto margine alla consulenza sul prezzo più adeguato per ogni auto in base all’accurata analisi di mercato- la possibilità di disporre di una linea di credito rotativa per finanziare l’inventario oltre a garanzie di ottime condizioni per il credito al consumo alla clientela.

Grazie all’accordo siglato con Ascom Confcommercio Bergamo le condizioni di gestione sono particolarmente agevolate per i soci, che possono anche contare su una presentazione dedicata di Infinit direttamente nella loro sede.
“È uno strumento particolarmente interessante per tutte le piccole e medie realtà che intendano aumentare i loro margini e allargare il proprio mercato- commenta Loreno Epis, presidente del Gruppo Autosalonisti Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere Federmotorizzazione-. Avere sempre sott’occhio la proposta di mercato nel settore dealer in Italia e in Europa, con tanto di traduzioni e assistenza per l’estero, rappresenta un’opportunità da cogliere per accedere in tempo reale al migliore mercato al miglior prezzo”.

 

 

 


Sorbetto alle more di gelso, omaggio alla storia di Treviglio e della Bassa

Il nuovo gusto creato da Paolo Riva esalta i frutti succosi e dal sapore unico degli alberi delle filande

Paolo Riva, titolare dell’omonima pasticceria trevigliese, omaggia il territorio con un sorbetto preparato con un frutto dimenticato, le more di gelso, fresco di produzione nel suo laboratorio artigianale. La storia di Treviglio è, infatti, intrecciata a quella dei gelsi: due esemplari di morus alba (gelso bianco), nell’aia di Cascina Battaglie, sono gli alberi più antichi del territorio: piantati tra il 1620 e il 1670, secondo una perizia botanica fatta da Legambiente, hanno dunque vissuto l’epoca della peste; hanno una circonferenza di 3,5 metri e sono cresciuti in media 2 millimetri e mezzo all’anno.
«Conoscevo i gelsi per le gite da bambino con le maestre che ci spiegavano la storia dei filatoi – racconta Riva -. Le foglie di gelso erano, infatti, utilizzate per nutrire i bachi da seta, indispensabili per le filande della Bassa Bergamasca. Un giorno, facendo jogging al Cerreto, ho scoperto i loro frutti, succosi, particolarmente buoni e zuccherini, meno aspri rispetto alle more di bosco».
Proprio i frutti dei gelsi di Castel Cerreto, simili a delle more allungate e dal sapore delicato e zuccherino, sono l’ingrediente principale per il nuovo sorbetto della Pasticceria Paolo Riva. Il prodotto, a base di frutta e zucchero, è creato, come per gli altri gusti, in piccole quantità ogni giorno per garantirne la freschezza. «Ho scelto le more di gelso – commenta Riva – come ingrediente perché sono dei frutti che affondano letteralmente le loro radici nella storia di Treviglio. Cerco sempre nuovi modi per riportare questo territorio che tanto mi ha dato all’interno delle mie
creazioni. Il richiamo ai gelsi, testimoni secolari della nostra storia locale, mi sembrava un buon modo per farlo. Inoltre, le more di gelso sono buonissime, genuine e molto fresche, quindi perfette per l’estate».


BGBS2023, il 20 giugno la prima Cena a 4 mani a La trattoria delle miniere di Lenna

Confcommercio Bergamo e Confcommercio Brescia insieme per creare un’unica capitale, anche a tavola.

Il gemellaggio culinario che vede i ristoratori di Bergamo e Brescia impegnati a scoprire i piatti e i prodotti simbolo delle due province, prosegue oltre che con l’iniziativa “Scambiamoci i piatti” che sta riscuotendo un buon successo, con “Bergamo e Brescia: cene a 4 mani”. Si inaugura così il 20 giugno alla Trattoria delle Miniere di Lenna la prima di una serie di cene che vede impegnati gomito a gomito in cucina uno chef nelle vesti di ambasciatore della cucina di una delle due province “capitali”. In cucina lavorerà con lo chef resident Lorenzo Bonini, lo chef Paolo Benigni del Ristorante Chef P.Benigni/Patanegra di Paratico, in provincia di Brescia; un nome particolarmente noto per la sua esperienza con tanto di stella Michelin all’Osteria della Brughiera di Alme oltre a Trussardi alla Scala a Milano.

La proposta unisce le due province a partire dal lago, con olio extravergine e pesce persico, passando per la montagna, dal paruk e erbe spontanee al salame bergamasco al mascherpa di Bruna Alpina. In omaggio al territorio ospitante e a Lenna il dolce tradizionale Leadel, rivisitato con creatività.

A questo primo appuntamento seguiranno altre iniziative ideate da Ascom Confcommercio Bergamo e Confcommercio Brescia per valorizzare la proposta di menù targata alternativamente “Bergamo” o “Brescia” .

Aderiscono alla proposta a Bergamo

In città: Ristorante Baretto di San Vigilio ; Il Pianone ; Fudbox – Hamburgheria ; Pizzeria da Nasti; Fabbrica del Gusto. In provincia: Ristorante Locanda della Corte (Alzano Lombardo); Trattoria Visconti (Ambivere) ; Brew Pub (Dalmine); Trattoria le Miniere (Lenna); Cucina Cereda (Ponte San Pietro); La Faraona (San Paolo d’Argon); La Taverna Rottigni (Serina); Ristorante Villa Canton (Trescore Balneario).


Lovere, si illustra ai commercianti della zona il Bando a sostegno delle imprese private

L’appuntamento martedì 20 giugno, dalle 20.30 all’auditorium Villa Milesi, in via Marconi 21, a Lovere.

Martedì 20 giugno, dalle 20.30 all’auditorium Villa Milesi, in via Marconi 21, a Lovere, il Distretto del Commercio Lake & Hills invita le imprese del commercio e della ristorazione a partecipare all’incontro illustrativo del Bando a sostegno delle imprese private operanti nel commercio e nella ristorazione all’interno del territorio distrettuale (contributo richiedibile pari a 4.000,00 euro).

Parteciperanno all’evento, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni dei comuni di Lovere, Sovere, Castro, Pianico e Solto Collina i seguenti relatori: il rappresentante Politiche Associative – Innovazione e Digitalizzazione Ascom Confcommercio Giorgio Puppi, e i Consulenti tecnici di SA Finance Marta Korolija e Nabila Bashir.


Infinit, la soluzione digitale per gli auto rivenditori: martedì 20 giugno la presentazione in Ascom

L’incontro si svolgerà martedì 20 giugno dalle 10 alle 12 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, in via Borgo Palazzo 137.

L’usato, un mercato che sta prendendo sempre più piede nel mondo degli auto rivenditori, tanto da meritare dei focus ben precisi. Per questo Ascom Confcommercio Bergamo con Federmotorizzazione, l’associazione nazionale commercianti motorizzazione, ha deciso di presentare ai suoi associati un nuovo strumento che consente di migliorare la strategia commerciale. Si tratta di Infinit, una soluzione digitale personalizzata e innovativa, già sperimentata in altre nazioni, che permette, tra i numerosi vantaggi, di accedere a un’offerta esclusiva di auto usate ad alto margine, una linea di credito rotativa per finanziare l’inventario e la possibilità di verificare il prezzo più adeguato per ogni auto.

L’incontro si svolgerà martedì 20 giugno dalle 10 alle 12 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo, in via Borgo Palazzo 137.

Per iscrizioni inviare una email a direzione@ascombg.it oppure chiamare lo 035 4120203.