Legge di bilancio, tutte le novità per il terziario

Proroga per i registratori, crediti energia, innalzamento soglia contante, detassazione mance e ampliamento prestazioni lavoro occasionale 

E’ stata pubblicata sulla G.U. 29 dicembre 2022, n. 303, la Legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. Tra le principali novità di interesse per la categoria lo slittamento dei termini per i registratori di cassa a registratori telematici, la conferma dell’agevolazione dei crediti d’imposta energetici e l’innalzamento della soglia dell’utilizzo del contante a 5mila euro. Sul fronte del lavoro si amplia la possibilità di ricorrere al lavoro occasionale e viene prevista la detassazione per le mance per gli addetti ai pubblici esercizi.

Ecco qui le principali novità:

Adeguamento registratori di cassa: proroga fino al 31/12/2024

Con Provvedimento 28 dicembre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha differito, al 31 dicembre 2024, la possibilità di approvare, in via transitoria, le modifiche necessarie per l’adeguamento tecnico dei registratori di cassa adattati a Registratore Telematico, già immatricolati e per i quali è scaduto il provvedimento di approvazione del relativo modello.
In particolare, lo slittamento del termine (fissato con Provvedimento 28 ottobre 2016 al 31 dicembre 2022) consente ai commercianti di adattare, fino al 31 dicembre 2024, gli apparecchi alle caratteristiche tecniche richieste per registrare, memorizzare e trasmettere all’Amministrazione finanziaria i dati fiscali introdotti, relativi ai corrispettivi giornalieri incassati.
La proroga si è resa necessaria per consentire ai produttori di modificare, ai soli fini fiscali, gli apparecchi già in uso che non sarebbero altrimenti aggiornabili.

Crediti di imposta energia e gas per il primo trimestre 2023

Con la Legge di Bilancio 2023 (art. 1, commi da 2 a 9 e da 45 a 50) il Legislatore ha confermato l’agevolazione dei crediti d’imposta energetici a favore delle imprese, relativamente alle spese sostenute nel primo trimestre 2023 per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
In particolare, con riferimento al primo trimestre 2023, la misura del credito d’imposta viene così definita:

45% per imprese energivore;
35% per imprese non energivore con potenza disponibile del contatore uguale o superiore a 4,5 kW;
45% per imprese non gasivore;
20% per imprese esercenti attività agromeccanica, agricola e della pesca (per acquisto carburante).
Il credito in esame, può essere utilizzato in compensazione tramite F24 o ceduto interamente ad altri soggetti compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari entro il 31 dicembre 2023.

Utilizzo del contante: innalzamento della soglia a 5.000 euro

L’articolo 1, comma 384 della Legge di Bilancio dal 1° gennaio 2023 ha innalzato a 5.000 euro il valore soglia oltre il quale si applica il divieto di trasferimento del contante fra soggetti diversi. Si ricorda che, senza la modifica introdotta dalla legge di bilancio 2023, la soglia per i pagamenti in contante sarebbe stata ridotta da 2.000 a 1.000 euro.
Rimane confermata la disposizione (articolo 3 del decreto legge n. 16 del 2012) che eleva a 15.000 euro il limite per i pagamenti in contanti per l’acquisto di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo effettuati dalle persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana e che abbiano residenza fuori del territorio dello Stato (stranieri UE e extra UE), utilizzando un’apposita procedura.

Prestazioni occasionali: estensioni a più imprese e raddoppio importi

L’articolo 1, c. 342 della Legge di Bilancio amplia la possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale agli imprenditori che abbiano alle proprie dipendenze fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Inoltre, estende questa opportunità anche alle attività di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo ecc. con codice Ateco 93.29.1.

Infine viene raddoppiato il tetto massimo di reddito erogabile dall’utilizzatore, aumentato dagli attuali 5mila a 10mila euro annui, con il mantenimento dei limiti reddituali previsti per ciascun prestatore (5mila euro annui e 2.500 euro in favore del medesimo utilizzatore).

Detassazione delle mance per gli addetti di bar e ristoranti

L’articolo 1, commi da 58 a 62 della Legge di Bilancio 2023 prevede che le “somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici” (c.d. mance), entro un certo importo di reddito (non superiore a 50.000 euro), costituiscano reddito di lavoro dipendente e, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggette ad un imposta sostitutiva del 5%.

Siamo consapevoli della complessità del nuovo adempimento a carico del datore di lavoro, e siamo in attesa delle circolari esplicative per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti.

 

 

 


Imprese e Territorio, dall’assemblea annuale spiragli di ottimismo: “Le Pmi non si fermano”

Il presidente Alberto Brivio: “Rincari energetici e inflazione sono difficoltà non indifferenti, ma si va verso uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio”

Gestione del territorio, innovazione, welfare aziendale, politiche per lo sviluppo delle risorse umane e azioni a supporto delle piccole imprese. Sono stati questi i temi più importanti toccati durante il confronto tra i presidenti di Imprese e Territorio, che si sono riuniti venerdì 13 gennaio nella sede di Confimi a Bergamo per la consueta assemblea di inizio anno.

A fare gli onori di casa è stato il presidente di Imprese e Territorio pro tempore Alberto Brivio, che ha aperto i lavori facendo i conti con la complessa congiuntura che le imprese bergamasche stanno attraversando senza rinunciare a individuare obiettivi e priorità del futuro per il vasto mondo delle piccole e medie imprese: “Dentro la forte pressione dei rincari energetici e dell’inflazione galoppante, l’efficienza operativa e la sostenibilità sono ormai scelte strategiche per tutte le imprese, anche le più piccole per dimensione – ha dichiarato Brivio -. Riceviamo segnali di difficoltà, ma anche un diffuso sentiment di fiducia degli imprenditori consapevoli che il carattere delle aziende, accompagnato dal dinamismo delle istituzioni bergamasche riservano energie positive per garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio”. Non sono mancati riferimenti al contributo di Imprese e Territorio nel confronto istituzionale in corso presso Camera di Commercio, Bergamo 2030, che segna, in particolare in questo momento, l’impegno in prima persona di Alberto Brivio, ma anche un esplicito orizzonte temporale per traguardare la propria presidenza.

L’ampio e positivo confronto su contenuti e priorità per i diversi settori economici del sistema produttivo bergamasco che ne è seguito, ha lasciato spazio alle questioni organizzative di Imprese e Territorio, che quest’anno compie 15 anni, “un traguardo importante che ci motiva a guardare alle potenzialità che questa esperienza di condivisione della rappresentanza unica in Italia ancora oggi esprime” ha affermato Brivio “dunque alla necessità e all’utilità per le pmi di Bergamo di rinnovare il progetto nel metodo e nei contenuti dentro uno spirito collegiale e di alternanza”, ha concluso annunciando l’avvio di consultazioni con le diverse rappresentanze per favorire la propria successione.

Unanime la volontà di riaffermare il ruolo di Imprese e Territorio come strumento al servizio della pmi. Su questo si è soffermato il coordinatore di Imprese e Territorio Edoardo Ranzini “Imprese e Territorio non solo amplifica la voce delle singole associazioni, ma è anche un importante terreno di crescita per i nostri associati se penso ad esempio alle opportunità create con la costituzione del Digital Innovation Hub di Imprese e Territorio e ai diversi ambiti in cui si svolge il ruolo di tramite con le diverse articolazioni della Pubblica Amministrazione, ruolo di presidio – sottolinea il Coordinatore – che dovrà mantenere nei confronti delle misure a favore della trasformazione digitale e non solo della nostra Camera di Commercio, ma anche sviluppando una maggiore capacità di tenere il confronto aperto con tutti gli stakeholder del Territorio”.


Gabriele Anghinoni è il nuovo presidente del Distretto di Treviglio

Lo storico presidente dell’Associazione commercianti è da anni impegnato per il rilancio di commercio ed eventi 

Gabriele Anghinoni è il nuovo presidente dell’Associazione del Distretto del Commercio di Treviglio. Gabriele Anghinoni, “storico” presidente dell’Associazione Commercianti, Artigiani e Professionisti trevigliesi,  è dal 1983 titolare del negozio di fiori e piante “Angolo Verde” , succede a Roberto Ghidotti che ha guidato l’Associazione del Distretto del Commercio di Treviglio fin dalla sua nascita. “Ringrazio Roberto Ghidotti per il percorso di questi anni nei quali, insieme alla manager della iniziale Maddalena Borella e a Giuseppe Pezzoni, ha consentito al Distretto di Commercio di crescere in modo esponenziale – commenta il Sindaco e Assessore al Commercio, Juri Imeri –. In questi primi undici anni è stato fatto un lavoro significativo intercettando bandi e risorse per le attività commerciali e facendo diventare l’associazione strategica per l’organizzazione di eventi e per la promozione della città. Non dimentico anche il fondamentale apporto alla popolazione e alle attività nel difficile periodo della pandemia”.
Il testimone passa adesso a Gabriele Anghinoni, volto noto in città per l’impegno a favore del commercio e degli eventi. Sarà lui a guidare per i prossimi tre anni il direttivo dell’associazione, composto da due rappresentanti del Comune di Treviglio (il Sindaco Juri Imeri e Luca Donghi, dell’Associazione Imprenditori Trevigliesi e manager dell’azienda Arlaves), dai rappresentanti delle principali associazioni di categoria dei commercianti (Giorgio Puppi di Ascom Confcommercio Bergamo e Filippo Caselli di Confesercenti), da un ulteriore rappresentante dell’Associazione Commercianti, Artigiani e Professionisti Trevigliesi (Matteo Testa) e da Alberto Capitanio e Giorgio Zordan, rispettivamente di TreviglioFIERA e Pro Loco Treviglio.
“Ringrazio per la fiducia e mi associo ai ringraziamenti del sindaco per quanti hanno contribuito a scrivere la prima parte di storia dell’associazione – le prime parole di Anghinoni – E’ un ruolo di grande responsabilità, ma ho anche la consapevolezza di poter contare sull’esperienza di questi anni e su un direttivo motivato, competente e che in questi ultimi mesi ha ben lavorato con risultati straordinari: penso alle iniziative estive e invernali, ma anche al bando regionale che ci ha riconosciuto Distretto di Eccellenza. L’impegno costante e concreto dell’Amministrazione Comunale è poi essenziale. Le basi per continuare l’ottimo lavoro fatto ci sono tutte, con l’obiettivo di fare squadra sempre più per promuovere Treviglio, i suoi negozi, le sue iniziative, i suoi mercati e le tante opportunità che offre”.
Il Consiglio Direttivo ha anche confermato il Manager del Distretto, Valentina Nava, e ha approvato il piano d’azione per l’anno 2023. “Il 2022 è stato un anno particolarmente impegnativo dal punto di vista organizzativo, ma abbiamo avuto riscontri incredibili in termini di affluenza, visibilità e partecipazione – conclude Anghinoni – Nel 2023 vogliamo continuare a investire nella comunicazione e nella programmazione partecipata, contando anche sulla certezza del contributo comunale e sulle conferme di sponsor e commercianti che credono sempre più nell’associazione. Tra i primi punti c’è anche la piena attuazione del bando regionale di concerto con l’Amministrazione Comunale. Tutti temi che affronteremo lunedì 23 gennaio in fiera, in una serata che riunirà
commercianti, associazioni di categoria, sponsor, organizzatori di eventi, media, associazioni nella logica di fare sempre più squadra e condividere ogni tappa del percorso”.
Soddisfatto anche il Sindaco Juri Imeri. “Il 2022 è stato l’anno del rilancio: gli eventi in città hanno riscosso un incredibile successo, ma abbiamo anche approvato la modifica dello statuto del Distretto e oggi abbiamo rinnovato la governance per dare ulteriore slancio ed entusiasmo all’ottimo lavoro svolto sinora. Ci sono molte idee, tanta voglia di fare e una continua spinta a promuovere la città: credo che l’Amministrazione Comunale in questi mesi abbia confermato di essere in prima linea in questo percorso, dando un costante apporto affinchè più anime della
città si parlassero. Oggi il Distretto unisce commercianti, fiera, imprenditori, Pro Loco e comune, rappresentando di fatto un riferimento per chiunque voglia contribuire a far crescere la città e la sua attrattività. Grazie ai soci che continuano a credere nell’associazione e buon lavoro al presidente Anghinoni e a tutto il Direttivo, che ringrazio per la disponibilità”.


Benzinai, proclamato stato di agitazione su tutta la rete il 25 e 26 gennaio

Presidio sotto Montecitorio e sciopero su tutta la rete contro “un imbroglio mediatico”

Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati.  I benzinai proclamano lo stato di agitazione per contrastare una campagna mediatica vergognosa avviata contro la categoria. Dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo. Si preannuncia presidio sotto Montecitorio. Per porre fine a questa “ondata di fango” contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, tra cui Figisc Confcommercio, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione su tutta la rete e di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio. L’impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda – sottolineano in un comunicato stampa congiunto- è quella di un esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla Categoria.
E’ un imbroglio mediatico al quale le Organizzazioni di Categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei Gestori.


Benzinai: “Aumenti fuori dal nostro controllo. Non siamo noi a speculare”

La categoria preoccupata dal nuovo decreto che obbliga le stazioni ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti 

Le stazioni di servizio dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti, che verrà elaborato ogni giorno dal Ministero dell’Ambiente, a fianco di quello proposto dal gestore. Previste sanzioni in caso di violazioni, mentre la recidività potrebbe portare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta  giorni. È la novità principale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri ieri,  10 gennaio. Sulla rete autostradale, inoltre, gli esercenti dovranno applicare prezzi di vendita non superiori a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà determinata da una apposita norma. Mentre impazza la questione caro carburanti e verifica dei prezzi ai distributori, forte è la preoccupazione dei benzinai per l’entrata in vigore del decreto che riverserebbe sui gestori di pompe di benzina una nuova incombenza: pubblicare e aggiornare costantemente il prezzo medio rilevato a livello nazionale di ogni singola tipologia di carburante, inviata giornalmente dallo stesso Ministero.  “Un’informazione che non porta alcun vantaggio al consumatore e che di certo non va a risolvere il grave problema dei rincari con cui si scontrano ogni giorno gli automobilisti italiani- commenta Renato Mora, presidente provinciale del Gruppo Gestori distributori carburante Ascom Confcommercio Bergamo-. Innanzitutto le attuali polemiche attorno al caro carburanti sono dovute alla decisione del governo di togliere la riduzione delle accise decisa a marzo 2022, per un totale di 30,5 centesimi al litro e che gli utenti si sono ritrovati  dal primo gennaio. Il prezzo medio dei carburanti è passato da circa 1.60 euro al litro a circa 1,85 euro al litro”. La categoria risponde inoltre con fermezza alle ingiuste accuse di speculazione. “La caccia agli speculatori sta mettendo la nostra categoria sul banco degli imputati- continua Mora-. I gestori degli impianti di distribuzione carburanti sono obbligati per contratto ad applicare i prezzi indicati dalle compagnie petrolifere e il margine medio per il gestore è di circa 3,5 centesimi al litro qualsiasi sia il prezzo del carburante. Oltretutto abbiamo l’obbligo di comunicare al ministero dello sviluppo economico, tramite il portale “osservatorio prezzi carburanti” ogni variazione dei prezzi praticati. E  questo portale è l’unica fonte ufficiale alla quale l’utente può fare riferimento. La categoria ha operato, opera e opererà sempre con trasparenza e nel rispetto delle regole. Se in questo momento ci sono delle spinte speculative certamente non vengono dalla nostra categoria, che non ha alcun potere nel fissare il prezzo del carburante”.
I prezzi praticati dai gestori crescono infatti in misura minore rispetto alle imposte: “ Il Governo contraddice se stesso ritenendosi, da un lato, preoccupato per gli aumenti del carburante mentre, dall’altro, tramite il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rileva che nella prima settimana dell’anno il prezzo al self-service è cresciuto in misura minore rispetto alle accise- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo –  Ci auguriamo che  si renda giustizia ad una categoria ingiustamente additata quale responsabile di inesistenti speculazioni, come mostrano i dati. È assurdo dare ai gestori nuove incombenze. Aggiungere il prezzo medio praticato a livello nazionale non fa che creare confusione nei consumatori. Si tratta inoltre di un adempimento gravoso per i gestori, chiamati ad aggiornare anche sabato e domenica, un prezzo che viene fornito dal Ministero per essere poi pubblicato di nuovo sul sito ministeriale.  I display luminosi non sono nemmeno predisposti per questa nuova voce e c’è molta apprensione di fronte all’eventualità di nuovi investimenti per il loro adeguamento”.

Quale speculazione? I dati forniti da Figisc Confcommercio

L’aumento dei prezzi alla pompa corrisponde quasi specularmente all’aumento dell’accisa e dell’Iva sull’accisa, senza spunti di natura speculativa alla distribuzione. È quanto mette in evidenza Figisc Confcommercio nella tabella dei prezzi rilevati dalla fine dell’anno al 5 gennaio 2023. Dal 30.12.2022 al 05.01.2023 (in base ai dati dei prezzi praticati dell’Osservatorio ministeriale):

• le accise sono aumentate di 0,150 €/litro, con IVA 0,183 €/litro;

• le quotazioni dei raffinati sono aumentate di 0,015 €/litro per la benzina e diminuite di 0,006 €/litro per il gasolio, in media col mix di consumo dei prodotti sono, pertanto, ferme;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,184 €/litro per la benzina in self e di 0,175 €/litro per la benzina in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,182 €/litro;

• i prezzi alla pompa sono aumentati di 0,180 €/litro per il gasolio in self e di 0,172 €/litro per il gasolio in servito, ossia in media col mix dei due servizi di 0,178 €/litro.

Quanto al panorama comunitario, dai dati della Commissione Europea, Figisc Confcommercio rileva come il prezzo industriale (platt’s raffinati + ricavo industriale, o prezzo alla pompa senza imposte), tanto in sede di ultima rilevazione prezzi comunitaria dell’anno scorso, quanto in sede di prima di quest’anno (quest’ultima quindi ad accise aumentate), risulti in Italia inferiore alle medie comunitarie: benzina, -0,042 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,027 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,021 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,020 sulla media dei Paesi a valuta euro; gasolio, -0,078 €/litro il 26.12.22 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,045 sulla media dei Paesi a valuta euro; -0,059 €/litro il 02.01.2023 rispetto alla media di 27 Paesi e – 0,048 sulla media dei Paesi a valuta euro.


Baf e Italian Fine Art in Fiera fino al 15 gennaio

Tornano i due eventi in contemporanea post pandemia: dieci secoli di arte e cultura in un percorso dai tratti museali 

Alla Fiera di Bergamo il 2023 si apre all’insegna dell’arte a tutto tondo con la riproposizione in contemporanea, da venerdì 13 a domenica 15 gennaio, della diciottesima edizione di Bergamo Arte Fiera (Baf) e della sesta edizione di Italian Fine Art (Ifa), le due mostre mercato di Promoberg dedicate rispettivamente all’arte moderna e contemporanea e all’alto antiquariato. I collezionisti e i tanti appassionati di arte antica avranno poi a disposizione un’altra settimana per gustarsi le opere di Ifa (nata nel solco della storica BergamoAntiquaria) che calerà il sipario domenica 22 gennaio.

I due eventi, dopo la temporanea sospensione di Ifa nel 2022 per le note vicende legate alla pandemia, tornano quindi in contemporanea proprio all’inizio dell’anno in cui Bergamo è (insieme a Brescia) la capitale italiana della Cultura e inaugurano come avviene da molti anni la stagione degli appuntamenti fieristici italiani con l’arte.

“Finalmente torniamo in Fiera dopo tre anni, con Italian Fine Art e pezzi rari di alto antiquariato- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Commercianti di Preziosi Ascom Confcommercio Bergamo-. La nostra presenza in Fiera coincide con un momento in cui si stanno rinnovando l’interesse e la curiosità di riscoprire cose belle. La commistione di antico e moderno e gli eventi collaterali, con una fiera che raddoppia l’arte, unendo Baf e Ifa, assicura al visitatore un’esperienza interessante. Ci auguriamo di iniziare l’anno che ci vede capitale della cultura assieme a Brescia nel migliore dei modi”.

Le Gallerie, tra le più significative del panorama nazionale, sono complessivamente 176 (91 quelle che espongono a Baf e 85 a Ifa), provenienti da dodici regioni italiane e distribuite sui 13mila metri quadrati dei due padiglioni del polo fieristico (Ifa sui 6.500 metri quadrati del padiglione A, Baf sui 6.500 del padiglione B) a cui si sommano la Galleria centrale e i due foyer laterali (circa 2.000 mq) e il Centro congressi, sedi dei numerosi eventi collaterali.

Le migliaia di opere esposte consentono un percorso dai tratti museali che ripercorre oltre dieci secoli di storia e cultura. Grazie alle due mostre mercato, il capoluogo orobico si è consolidato negli anni quale importante polo culturale ed economico dell’arte.
Con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura alle nuove generazioni, richiamare l’attenzione degli appassionati delle diverse ‘correnti’ e coinvolgere anche chi non è solito partecipare a mostre e iniziative dedicate all’arte, è stato confermato l’ingresso gratuito per ragazze/i sino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 13 al 15) le due mostre mercato pagando un solo ticket d’ingresso: in buona sostanza, con il ticket di Baf si entra gratuitamente a Ifa, e viceversa.
La risposta del pubblico, sempre più competente e interessato, ha premiato sin qui lo sforzo degli organizzatori, che possono contare sulle competenze ed esperienze di Sergio Radici (direttore artistico e curatore degli eventi collaterali) e di Gianni e Matteo Zucca e Armando Fusiresponsabili rispettivamente dell’area espositiva di Baf e di Ifa.

“Bergamo Arte Fiera e Italian Fine Art (già BergamoAntiquaria) – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg Srl -, sono da molti anni un atteso appuntamento e un punto di riferimento per il movimento italiano dell’Arte. Quest’anno siamo doppiamente soddisfatti e orgogliosi di riproporle insieme perché, oltre a inaugurare il nostro nuovo calendario fieristico, rappresentano anche il contributo di Promoberg alla città di Bergamo, nell’anno in cui la nostra città (insieme a Brescia) è capitale italiana della Cultura. La Città dei Mille negli ultimi anni ha fatto dei poderosi balzi in avanti tra le mete turistiche più apprezzate del Belpaese; ci piace pensare che anche le nostre due mostre contribuiranno ad arricchire l’offerta e ad incrementare gli arrivi, nel segno dell’arte, della storia e della cultura. Abbiamo sempre creduto in Baf e Ifa, tanto da investirvi significative risorse, per accrescere ulteriormente il già elevato livello qualitativo e incrementare gli eventi collaterali.  Promoberg, (anche con la gestione del Creberg Teatro), da molti anni è impegnata nella promozione dell’arte e la cultura, per estenderle ad una platea sempre più vasta, e con un’attenzione in particolare alle nuove generazioni. Va in tal senso l’ingresso gratuito per chi ha meno di 15 anni e la possibilità di visitare le due mostre pagando un solo ticket. Grazie alla contestualità dei due appuntamenti, i collezionisti e gli appassionati (anche dell’ultima ora) hanno la grande opportunità di calarsi in una “fusion” di storia, cultura e arte, in tutte le loro colorate ed emozionanti versioni”.

“La risposta delle Gallerie è molto significativa e conferma il grande interesse degli operatori verso le nostre mostre – spiega Sergio Radici, una vita dedicata all’arte -. Bergamo si è consolidata tra gli appuntamenti più attesi e dimostra la vivacità del settore, che dopo le difficoltà degli ultimi anni ha una grande voglia di ripartire, soprattutto con le mostre in presenza. Grazie ai galleristi, i collezionisti e gli appassionati d’arte hanno la possibilità di toccare con mano e dialogare con dei veri esperti del settore (molti sono laureati in storia dell’arte e sono periti per i tribunali). Esperti, quindi, che oltre a possedere le competenze necessarie, spiegano tutto dell’opera e dell’artista che l’ha realizzata, con tutta la passione che li contraddistingue. Si pensava che il post lockdown avrebbe accelerato gli acquisti online, ma non è stato così: nove collezionisti su dieci ancora oggi preferiscono di gran lunga acquistare un’opera d’arte dopo averla potuta ammirare dal vivo ed essersi informati e confrontati con i galleristi. Il dato aumenta ulteriormente quando si acquista un’opera d’arte per la prima volta in assoluto: in questo caso l’acquisto avviene quasi esclusivamente tramite un gallerista”.

Le edizioni 2023 di Baf e Ifa abbinano alle migliaia di opere esposte, un calendario di eventi collaterali più corposo del solito e che vale da solo il viaggio a Bergamo.

Segnaliamo, in particolare (sino al 22 gennaio) le mostre/installazioni scultoree:
a) progetto Fiberstorming, curato da Barbara Pavan e declinato lungo un percorso di otto macro-installazioni (collocate in galleria centrale, poco oltre l’ingresso) racchiuse sotto l’unico titolo INFERNOPARADISO. In esposizione le opere di: Elham M. Aghili, Mariantonietta Bagliato, Michela Cavagna, DAMSS, Lucia Bubilda Nanni, Guido Nosari, il duo Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Elena Redaelli. Il progetto dedicato alla fiber art contemporanea è promosso da ArteMorbida nell’ambito del Salone Italia 25WTA World Textile Art.
b) ‘Il viaggiatore parallelo’, mostra (foyer ingresso pad. A e B) del fotografo Roberto Salbitani.  uno dei maestri della fotografia italiana contemporanea: venti opere in bianco e nero accomunate dal tema del viaggio in treno.
c) ‘La freccia della libertà’ scultura di Paolo Conti (piazzale ingresso Fiera). Tecnica: Acciaio corten e acciaio inox. Dimensioni: h 300 x 240 x 270 cm. Anno 2009. Si tratta di un’opera di tre metri di altezza creata nel 2009 in occasione del XX Anniversario della caduta del muro di Berlino.
d) ‘Phoenix after tomorrow’, scultura di Salvo Vella. Tecnica: metallo riciclato, dadi di acciaio
Dimensioni: h 194 x 103 x 70 cm. Anno: 2022. L’opera dello scultore palermitano raffigura un’Araba Fenice, il celebre uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, così come la scultura prende vita dagli scarti per diventare una creazione unica. Simbolo di forza e resilienza, è un omaggio alla comunità bergamasca che per prima ha affrontato la tragedia del Covid-19.

Gli appuntamenti di Baf
Area Talk
14 gennaio 2023 dalle 9.30 alle 13.00 – “FuturArt: L’Arte Contemporanea tra materia, immateriale e tempo”, incontro promosso da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa) su iniziativa delle imprese associate del settore restauro di arte contemporanea. Il talk, che sarà presentato dal Presidente della CNA di Bergamo Leone Algisi, vedrà come primo contributo l’intervento di Giovanna Brambilla “Dal materiale all’immaginario: un viaggio tra opere iconiche e visitatori scettici” che fornirà gli strumenti essenziali per distinguere, nelle opere d’arte contemporanee, valore materiale e valore artistico attraverso alcune delle opere fondamentali degli ultimi cent’anni. Seguirà un approfondimento sulla conservazione e il restauro del contemporaneo con gli interventi “Serve una teoria della conservazione dedicata per il contemporaneo?” di Salvador Muñoz Viñas, “Alcuni aspetti della complessità della pulitura” di Paolo Cremonesi, volto a presentare i materiali e i metodi specifici del restauro di opere d’arte contemporanee, e “La necessità di materiali specifici per il restauro strutturale” di Giovanna Scicolone. Interverrà infine Giovanni Bonelli con “Valore artistico o valore di mercato?”, una riflessione sul ruolo fondamentale della figura del gallerista per la valorizzazione dell’opera d’arte e per la mediazione tra le aspettative del cliente e la tutela materiale dell’opera.
14 gennaio, dalle 15.00, protagonista la fotografia con “Le sfide della fotografia”. Il fotografo Roberto Salbitani, tra i maestri della fotografia italiana contemporanea (alcune suo opere sono esposte al Moma di New York e alla Tate Gallery di Londra), terrà una conversazione sul suo lavoro intitolata “La vista immaginativa in 10 movimenti”. L’autore dialogherà con Roberta Valtorta, storica della fotografia e curatrice dei lavori di Salbitani, a cui nel 2013 ha dedicato un’ampia retrospettiva al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI).
15 gennaio dalle ore 11 – Le nuove frontiere dell’arte contemporanea aperte da NFT e Criptoarte. Considerati come i maggiori trend del momento e ultima frontiera dell’espressione artistica, gli NFT (Not Fungible Token) sono a tutti gli effetti uno dei più grandi fenomeni a livello globale degli ultimi anni che hanno aperto le porte alla Criptoarte, alla creazione cioè di opere d’arte, per lo più digitali, la cui vendita è vincolata crittograficamente a una blockchain. Tra valore di mercato e valore artistico le questioni aperte sono dunque ancora molte: saranno gli interventi mirati di esperti del settore come Pino Sestito – consulente per investimenti, diversificazione di portafogli finanziari e asset allocation, Ivan Quaroni (critico, giornalista e curatore), e Sergio Curtacci (ambasciatore Google Art & Culture), a chiarire gli aspetti di questo interessante fenomeno.

Gli eventi di Italian Fine Art in sintesi

Capolavori ritrovati (parete interna pad. A), con I Grandi Maestri dell’800; Esposizione d’Arte (ingresso), Manifattura Chini, Opere inedite della Collezione Mordini Ciarnese.

15 gennaio 2023 ore 14 (area talk), incontro di studio sulla collezione Mordini Ciarnese, con Daniela Galoppi, Francesco Ciarnese, Marianna Mordini.

21 gennaio, ore 11, a cura dello studio legale Villa di Bergamo, in collaborazione con Cristiano Calori della galleria Elleni l’incontro su un tema di sicuro appeal: “Quanto vale la mia collezione d’arte?”.

Baf e Ifa sono in programma alla Fiera di Bergamo da venerdì 13 a domenica 15 gennaio 2023 (poi solo Ifa sino a domenica 22 gennaio). Orari: feriali 15 – 19; sabato e domenica 10 – 19. Biglietti presso le casse: intero 10 euro; ridotto 8 euro.  Ticket online: intero 9 euro; ridotto 7 euro. Gratuito per i ragazzi fino ai 15 anni. Dal 13 al 15 gennaio, i ticket della singola manifestazione consentono l’ingresso ad entrambi gli eventi. Parking: 4 euro (attivo servizio Telepass); gratuito per disabili.

Baf e Ifa hanno il sostegno dei Main sponsor Banco Bpm Credito Bergamasco e Intesa Sanpaolo.


Bergamo Capitale della cultura, conto alla rovescia per la cerimonia inaugurale

Boom di prenotazioni per flash mob e spettacolo corale I nuovi Mille al Donizetti per la regia di Francesco Micheli

Sono già oltre 5mila le persone che si sono iscritte in poco più di una settimana per assistere o partecipare all’evento clou dell’inaugurazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in calendario il 21 gennaio a partire dalle ore 14.30.

Il 21 gennaio, a poche ore dalla conclusione dell’inaugurazione istituzionale della Capitale, alla presenza delle autorità locali e nazionali, nel Teatro Donizetti, i bergamaschi saranno chiamati ad essere protagonisti dell’apertura del grande appuntamento con Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023: la città, a 160 anni dalla storica mobilitazione risorgimentale, porta in scena i “Nuovi Mille”, coloro che rappresentano i bergamaschi del terzo millennio. Il Comune di Bergamo e gli organizzatori lanciano una vera mobilitazione rivolta a tutti quei cittadini, di Bergamo e provincia, che vogliono essere protagonisti del lancio di BGBS2023.

Il clou dell’inaugurazione è previsto nel pomeriggio. Tutti i cittadini saranno invitati a raccogliersi a partire dalle 14.30 in quattro diversi punti della città. Il campo della Fara, il Parco Ermanno Olmi alla Malpensata, Largo Barozzi e Piazza Sant’Anna: saranno questi i punti di raccolta e di partenza di quattro distinti cortei che punteranno – colorati di azzurro, blu, rosso e giallo, i colori del logo della Capitale – verso Largo Porta Nuova. i quattro cortei coloreranno la città dei colori della Capitale, incontrandosi e mescolandosi, simbolicamente, in piazza Vittorio Veneto.

Alla testa di ogni corteo 50 musicisti provenienti da bande musicali del territorio e 150 ballerini delle scuole di danza della città, animeranno le parate e giunti a destinazione, daranno vita rispettivamente all’esecuzione dell’inno nazionale e a un flashmob.

Una volta raggiunto il grande palco di piazza Vittorio Veneto, intorno alle ore 17.00, vedrà il via dello spettacolo con la regia e la conduzione di Francesco Micheli, direttore artistico della lirica della Fondazione Donizetti. Ne saranno i protagonisti i cittadini stessi, in una poetica rappresentazione dell’evoluzione identitaria culturale della città: i Nuovi Mille saranno lavoratori, visionari, musicisti, esploratori, ballerini, nuovi cittadini, gente della cura, costruttori di pace, amanti della natura, lettori… tutti volti all’accoglienza di chi verrà a visitare Bergamo Capitale della Cultura.

Lo spettacolo durerà circa 50 minuti, ma la festa continuerà poco dopo: rotta, infatti, verso piazzale Marconi, dove gli artisti di Groupe F – gruppo rinomato in tutto il mondo per grandi eventi mondiali o su edifici emblematici e per la grande capacità di costruire un teatro di luce attraverso spettacoli pirotecnici e di acrobazia, info su https://groupef.com -, su una colonna sonora composta dai giovani bergamaschi Federico Laini, Nicola Gualandris e Giorgio Pesenti, – che lavorano insieme in Triangolo.lab, uno studio in centro a Bergamo specializzato nella produzione creativa di materiale audio visivo: a loro spetta lo sviluppo della soundtrack per la performance artistica di Groupe F, attraverso un racconto emotivo di suoni e musica che segua lo sviluppo della storia valorizzandone l’impatto scenografico –  chiuderanno la cerimonia d’apertura con spettacoli di teatro, musica, acrobati, video proiezioni e fuochi d’artificio, con uno spettacolo dal titolo MILLUMINA, incardinato su un grande albero metallico di 30 metri allestito nel centro di piazzale Marconi, 9 schermi che toccano anche i 6 metri d’altezza.

Alla fine della performance, intorno alle ore 20, il palco di piazza Vittorio Veneto farà da postazione ai dj della festa post inaugurazione, con il centro piacentiniano a fare da grande discoteca a cielo aperto fino a tarda sera.

Sul portale bergamobrescia2023.it e sul sito www.visitbergamo.net è possibile prenotare la propria partecipazione alla cerimonia inaugurale ufficiale di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Ci sono due modalità di partecipazione: da spettatore o da protagonista.

Protagonista significa far parte di uno dei quattro cortei e sfilare per le vie della città fino al palco di Piazza Vittorio Veneto, assicurandosi un posto in prima fila per far parte dello spettacolo “I Nuovi Mille”. È previsto quindi impegno dalle 14.30 alle 18, ma il divertimento è assicurato.

È possibile prenotare la partecipazione da PROTAGONISTA per un massimo di 4 persone; sarà necessario scegliere di quale corteo far parte; è assolutamente vietato portare vetro, petardi, oggetti contundenti; evitare zaini e borse; al momento della prenotazione, sarà necessario fornire numero di cellulare e indirizzo e-mail. Solo così sarà possibile ricevere un QR code che permetterà di essere riconosciuti/e come protagonisti. Saranno forniti accessori per sfilare (come drappi, trucco del viso, ecc.)

Spettatore significa, invece, che sarà possibile assistere a tutte le iniziative a partire dalle 16,00. La prenotazione è comunque necessaria perché, per questioni di sicurezza, saranno ammessi massimo 20.000 spettatori. Da Piazza Vittorio Veneto sarà possibile assistere allo spettacolo dell’arrivo dei quattro cortei che, proprio lì, si fonderanno in un unico grande festeggiamento, oltre ad assistere allo spettacolo “I Nuovi Mille”.


Ponte dell’Epifania, alberghi verso il tutto esaurito a Bergamo e in provincia

Risposta straordinaria dei turisti per venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 gennaio: pienone un po’ ovunque in città, nel Sebino e nelle valli.

Il primo ponte del 2023, quello dell’Epifania, regala una ventata di ottimismo per le attività del settore terziario. Anche a Bergamo. Dalle valli ai laghi, passando per il centro cittadino, la risposta dei turisti per il weekend lungo del 6-7-8 gennaio sarà straordinaria con alberghi che fanno registrare il tutto esaurito – come confermano gli albergatori consiglieri di Ascom Confcommercio Bergamo intervistati – nonostante un meteo tutt’altro che perfetto, almeno nella prima metà della settimana.

“Quello in arrivo è un weekend che ci darà un risultato sicuramente al di sopra delle attese – spiega Beniamino Tomasoni, direttore dell’Hotel Exclesior San Marco di Bergamo -. Mi aspettavo un periodo un po’ sottotono dopo il Natale, ma sono stato felicemente smentito: sabato, il giorno-clou del ponte dell’Epifania, il San Marco sarà praticamente sold-out. Le festività natalizie hanno regalato numeri superiori anche al 2019. In città si vedono molti turisti stranieri, ma anche tanti italiani”.

A far sperare in un 2023 roseo per il settore alberghiero c’è anche Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023: “Negli ultimi anni, Covid permettendo, questo evento ha richiamato nelle città scelte un numero impressionante di turisti – sottolinea Tomasoni -. Sono sicuro che anche Bergamo e Brescia sapranno fare altrettanto: mi aspetto un anno lavorativo importante”.

Dal centro di Bergamo al lago d’Iseo. Cambiano i fattori ma non il risultato: “Abbiamo lavorato benissimo a Natale e nel weekend di Capodanno – analizza Maurizio Marini del Cocca Hotel di Sarnico -, e abbiamo un bel numero di prenotazioni anche per il ponte dell’Epifania”.

Anche in Val Brembana ci si prepara a un weekend lungo di grande lavoro: “Il turismo ha ripreso a correre in tutto e per tutto – spiega il titolare del Des Alpes di Foppolo, Gianfranco Invernizzi -. Il primo ponte dell’anno per noi significa tante presenze e tantissime prenotazioni, andiamo verso il tutto esaurito. Posso tranquillamente affermare che in queste festività natalizie siamo tornati a lavorare come negli anni precedenti alla pandemia”.

Sensazioni positive anche per Romina Fornoni, titolare dell’Hotel Da Giorgio di Ardesio, in Val Seriana: “È facile notare che nella Bergamasca, valli comprese, stanno arrivando un gran numero di turisti – conferma -. Il weekend di Capodanno è andato molto bene e quello dell’Epifania, salvo disdette, si preannuncia altrettanto positivo. Questo, nonostante la neve non sia affatto caduta copiosa in queste ultime settimane: significa che il turista sceglie le montagne bergamasche nonostante tutto. Non possiamo che essere molto soddisfatti”.

Soddisfazione che traspare anche dalla dichiarazione di Alessandro Capozzi presidente del gruppo Albergatori di Ascom Confcommercio Bergamo: “Questo inizio di anno segue la felice tendenza con cui si è chiuso il 2022 – spiega -. Questo non può che farci guardare con ottimismo ai dodici mesi che abbiamo di fronte, con la speranza che il trend possa continuare così in vista di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.

Numeri più che positivi anche a livello nazionale. Tra coloro che hanno effettuato una vacanza lunga, comprendendo sia il Natale, sia la Befana (3 milioni e 54mila persone), e chi invece si è orientato solo sulle festività di Capodanno ed Epifania (242mila italiani), si distingue quel milione e 868mila che, appunto, si muoverà soltanto nei giorni della Befana.

In sostanza ci si è piacevolmente trovati di fronte ad un fine settimana lungo, che si trascorrerà per la maggior parte in Italia (nel 97,7% dei casi), a caccia di relax e preferibilmente in località facili da raggiungere.


Assegnato a otto aziende bergamasche il marchio “Imprendigreen”

L’iniziativa, ideata da Confcommercio, costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità”.

Qualificare e rafforzare l’impegno sostenibile di imprese e associazioni del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni valorizzando e promuovendo comportamenti ambientalmente virtuosi. È per questo obiettivo che è nato “Imprendigreen”, l’iniziativa di Confcommercio che costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità” con il quale la Confederazione intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il progetto ha fatto tappa anche a Bergamo, con otto aziende bergamasche che sono state premiate per i loro comportamenti ambientalmente virtuosi: Enoteca Wimpy di Albino, ValorePiù di Treviolo, Albergo Centrale di San Pellegrino Terme, Nme Srl di Bergamo, Antica Locanda Roncaglia di Corna Imagna, Power.it di Bergamo, Syrio Srl di Bergamo e Frigogelo di Azzano San Paolo.

Il riconoscimento dei comportamenti ambientalmente virtuosi ha portato all’assegnazione di un marchio che è stato rilasciato a queste otto imprese che hanno raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, sulla base dei più autorevoli standard nazionali ed internazionali di riferimento.

“Questa iniziativa – ha sottolineato Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo – vuole essere non un punto di arrivo ma di partenza affinché le imprese possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: la sostenibilità è di fatto un valore aggiunto per competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di produzione e consumo green”.

“Grazie alla collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sono state definite delle check list per rilevare le buone pratiche e definire i criteri-soglia quali-quantitativi per l’accesso al riconoscimento – ha aggiunto Andrea Comotti, responsabile Area gestionale Ascom Confcommercio Bergamo -. La scuola è stata coinvolta anche nella predisposizione di moduli formativi appositamente studiati e implementati per i diversi settori di attività”.


Saldi al via anche a Bergamo: si stimano spese per 139 euro a persona

Giovedì 5 gennaio iniziano i saldi anche in Bergamasca: le previsioni di spesa sono in media 6 euro a persona più alte rispetto all’inizio del 2022

Saldi al via anche a Bergamo da giovedì 5 gennaio. Le previsioni di spesa fanno ben sperare, con 139 euro a persona che in media verranno spesi sul nostro territorio. Una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi, sempre nella Bergamasca, nel 2022 e dei 124 euro di media spesi nel 2021.

In Italia i dati crescono nettamente un po’ ovunque, anche se la media di spesa nel Paese è di 133 euro a persona, inferiore di 6 euro rispetto a Bergamo. I dati nazionali, però, crescono molto di più rispetto alla nostra città e alla nostra provincia: in Italia, infatti, nel 2021 si sono spesi 111 euro a persona e nel 2022 119 euro a persona.

L’aumento del 3,7% di Bergamo, dunque, è ben inferiore rispetto alla crescita attesa a livello nazionale.

“La spesa media per i saldi sta aumentando dopo il tonfo del 2021, dal quale non ci siamo ancora ripresi – spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. A contenere l’aumento a Bergamo, che avrebbe potuto essere anche del 15%, sarà quel 9,5% di persone in più che si andranno ad aggiungere al gruppone di quelli che non spenderanno un solo euro durante il periodo dei saldi, perlopiù per motivi di natura economica. Le previsioni positive smentiscono alcune dichiarazioni negative sui saldi che, in realtà, possono costituire un’ulteriore spinta ai consumi di cui il nostro territorio ha molto bisogno. La stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori del settore li attende per sostenere le vendite e, al contempo, numerosissimi clienti sono affezionati a questo ‘rito’”.

Sui saldi invernali in arrivo restano però anche delle zone d’ombra. Sono quelle denunciate da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo, che punta il dito contro la pratica dei pre-saldi: “Una consuetudine purtroppo consolidata – sottolinea -, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi, in aggiunta al black friday (che per alcuni esercenti dura non due giorni, ma settimane), contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano. I saldi devono essere visti come un elemento per rilanciare i consumi: tutte le attività commerciali si dovrebbero però attenere agli obblighi delle vendite. Da anni, poi, con Federmoda ci battiamo perché tutte le regioni utilizzino una data unica per dare il via ai saldi: permettere ad alcuni territori di anticipare la data d’inizio degli sconti è una pratica che crea problemi a molti imprenditori”.