Credito, crescono le pratiche di finanza agevolata per l’accesso ai bandi e attività di consulenza

Presentato il bilancio 2021 della Cooperativa di Garanzia Fogalco che chiude l’anno con un patrimonio di 3,6 milioni di euro a garanzia dei rischi

Si è chiuso un anno ancora difficile per le imprese del terziario bergamasco sul fronte del credito. La Cooperativa di Garanzia Ascom Confcommercio Bergamo Fogalco ha mantenuto la piena operatività in un contesto finanziario, come quello del 2021, ancora complicato. La discesa in campo diretta dello stato attraverso la garanzia del Fondo centrale ha mantenuto ancora al di sotto dei volumi tradizionali l’intervento della garanzia dei confidi. Di particolare rilievo il ruolo svolto da Fogalco nell’accesso e rinnovo delle moratorie e nella gestione di bandi e ristori. In questo quadro complesso, il bilancio 2021 della Cooperativa di Garanzia Fogalco chiude con una perdita di esercizio pari a 125.734 (nel 2020 era pari a 579.133 euro).
Al miglioramento rispetto all’esercizio 2020 hanno contribuito un efficientamento della struttura dei costi, un notevole incremento di pratiche di finanza agevolata e una proposta più ampia di servizi di consulenza. La società cooperativa continua a essere solida con un portafoglio titoli e immobilizzazioni finanziarie che superano i 3,6 milioni di euro a garanzia del rischio legato alle pratiche finanziate. Sono queste alcune delle principali evidenze emerse nel corso dell’assemblea generale annuale della Cooperativa, svoltasi ieri sera.

Il ruolo del Confidi

“Anche nel 2021 l’attività principale di erogazione di garanzie non ha visto protagonista il nostro Confidi per effetto dell’accesso del sistema bancario alle garanzie del Fondo centrale alla conseguente garanzia diretta e a costo zero – commenta il presidente della Fogalco Cristian Botti-. Asconfidi Lombardia, di cui Fogalco è fondatore e socio e con cui già nel 2021 ha potenziato il servizio dei finanziamenti diretti, sta valutando una collaborazione con Regione Lombardia e alcune società di gestione del risparmio. Il rating e il bilancio con un utile di 640mila euro indica, in uno degli anni più terribili dell’economia, solidità e capacità finanziaria elevata”.


Matteo Dell’Oro consulente Fogalco, Cristian Botti presidente Fogalco, Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo e Fogalco, Giorgio Gozzoli presidente del collegio sindacale Fogalco 

Nel 2021 l’operatività aziendale è stata certamente influenzata in maniera negativa dal protrarsi della pandemia e dalla possibilità di accesso diretto al medio credito centrale da parte degli istituti di credito. L’operatività è stata influenzata negativamente anche le operazioni di aggregazione aziendale che hanno interessato istituti di credito del territorio con cui Fogalco ha sempre sviluppato un volume significativo della propria attività. La Cooperativa ha comunque mantenuto la piena operatività, apportando le necessarie modifiche sia nell’organizzazione che nei servizi offerti. In particolare è continuata la politica di riduzione dei costi sui servizi tradizionali di garanzia per renderli più accessibili alle imprese associate ed è stata implementata l’assistenza alle imprese e la consulenza per l’accesso agli aiuti europei, statali e regionali attivati a seguito della pandemia.
“I prossimi mesi saranno determinanti per conoscere i tempi certi dell’uscita di scena del fondo centrale di garanzia e quindi della piena operatività della garanzia consortile – ha continuato il presidente Botti-. Inoltre i dati sul credito confermano come sia necessario il ruolo dei Confidi a sostegno della liquidità e degli investimenti delle piccole imprese bergamasche, spesso in difficoltà nei rapporti con il sistema bancario”.


Terziario, migliora la fiducia delle imprese ma pesano rincari energetici e ritardi nei pagamenti

Il bilancio in chiaroscuro dai dati dell’Osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo-Format Research

Il terziario bergamasco continua a mostrare tutta la sua capacità di tenuta e guarda con un certo, seppur cauto, ottimismo al futuro. Migliora la fiducia delle imprese del terziario di Bergamo. A essere meno fiduciose le micro e piccole imprese (da 1 a 5 addetti) e quelle del turismo. Cresce però in generale la fiducia nell’andamento della propria impresa (43, contro il 40 nazionale e il 32 dello scorso anno). Aumenta la percentuale delle imprese che intendono assumere e diminuisce quella delle imprese che intendono ridurre i propri organici. In robusta crescita l’indicatore relativo all’andamento dei ricavi (a 46 rispetto al dato precedente a 34). Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’Osservatorio congiunturale Ascom Confcommercio Bergamo- Format Research, presentato venerdì 27 maggio.
A ridurre le aspettative e a pesare sul clima sono l’inflazione, l’aumento consistente dei costi per energia, ma anche di forniture e materie prime ( oltre alla difficoltà nel loro reperimento), logistica, trasporti, stoccaggio. Anche i tempi di pagamento sono peggiorati: il 28% delle imprese segnala tempi più lunghi.

Clima di fiducia

Migliora la fiducia delle imprese del terziario di Bergamo: l’indicatore è pari a 36 (prima era 27). Per quanto ancora basso rispetto a prima della pandemia, il dato di Bergamo è superiore rispetto al dato medio nazionale (35). Stabile la prospettiva in vista del prossimo mese di settembre. Il recupero è stato accentuato, sia rispetto al dato di settembre 2021, sia rispetto alle previsioni formulate nello scorso autunno che prevedevano un indicatore a 29, che è stato abbondantemente superato.
La fiducia è più alta nelle imprese dei servizi (per cui l’indicatore è a quota 42, dato che riporta ai livelli pre pandemia), nella media per il settore del commercio (35), mentre resta inferiore alla media nel turismo (31). A essere più ottimiste e fiduciose rispetto all’andamento dell’economia sono le aziende più grandi, da 10 addetti a salire; il dato è nella media per le imprese da 6 a 9 addetti e sotto la media per le imprese da 1 a 5 addetti.  Migliora anche la fiducia nell’andamento della propria impresa: l’indicatore sale a 43 rispetto al dato dello scorso anno, quando era a 32. Il dato evidenzia un miglioramento rispetto all’indice nazionale che resta fermo (40).
Le previsioni per il prossimo settembre evidenziano un ulteriore miglioramento della fiducia delle imprese bergamasche (46), a fronte invece di un peggioramento del dato medio nazionale (39). Anche per la fiducia nella propria impresa sono sopra la media il settore dei servizi e le imprese più strutturate. In linea con la media il settore commercio e le imprese 6-9 addetti e sotto la media il comparto del turismo e le imprese da 1 a 5 addetti.

Ricavi e occupazione

L’indice dei ricavi evidenzia una crescita molto significativa da 34 a 46 con la previsione di un ulteriore recupero di un altro punto percentuale entro il prossimo settembre. Il dato è nettamente superiore all’indice nazionale. Sono i servizi a far registrare un indice che ha nettamente superato il dato pre pandemia; il commercio è leggermente sopra la media, mentre il turismo e il settore dei pubblici esercizi presentano qualche difficoltà. A soffrire maggiormente sono le micro e piccole imprese fino a 5 addetti. Migliora la situazione occupazionale delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Bergamo che raggiunge quota 48, quasi come ai livelli pre Covid-19 . Il dato è ben 9 punti più alto rispetto a quello nazionale: aumenta la percentuale delle imprese che intendono assumere e diminuisce quella delle imprese che intendono ridurre il proprio organico.

Gli elementi negativi: l’aumento dei costi e i ritardi nei pagamenti

L’80% delle imprese del terziario lamenta, a partire dalla fine del 2021, un incremento dei prezzi da parte dei propri fornitori. L’89% ritiene che tale aumento caratterizzerà tutto l’anno in corso. Il 91% delle imprese del terziario ha riscontrato, a partire dalla fine del 2021, un incremento del prezzo dei servizi dell’energia. A pesare sulle imprese sono anche l’aumento dei costi praticati dai fornitori della logistica, trasporti, stoccaggio e imballaggio, peggiorati secondo il 74% delle imprese. Per entrambe le tipologie di costi la previsione a fine anno vede rincari ulteriori. Critica anche la situazione dei tempi di pagamento con un indice che è a 37 e si confida di migliorare a 39 entro l’autunno. Quasi un terzo delle imprese del terziario orobico, il 28%, ritiene che i tempi di pagamento da parte dei clienti siano peggiorati, mentre solo il 2% ritiene che siano migliorati. Uno degli effetti della nuova crisi in atto è rappresentato dai ritardi nei pagamenti da parte dei clienti.


Libri per sognare, il 31 maggio l’evento finale con le premiazioni

Diretta web con le migliori recensioni, gli elaborati e l’autore del libro più votato. Numeri record: 1893 alunni, 92 classi e 34 istituti coinvolti

 

Si sta per chiudere la sesta edizione di Libri per sognare, manifestazione nata nel 2017 e ideata dal Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e sostenuta da Intesa Sanpaolo. L’edizione 2022 di Libri per Sognare ha coinvolto quest’anno 34 istituti scolastici, di cui due fuori provincia (Cividate Camuno, Brescia; Caravate, Varese), 92 classi e 1893 alunni. I libri in concorso per l’edizione 2022 sono: Viola e il Blu di Matteo Bussola (Salani editore, 2021), Un sogno sull’oceano di Luigi Ballerini (San Paolo Edizioni, 2019), La traversata di Francesco D’Adamo (Il Castoro, 2021), Volovia di Antonio Ferrara (Einaudi Ragazzi, 202) e Viola Giramondo di Teresa Radice e Stefano Turconi (Ed. Bao Publishing 2020).  Dopo due mesi intensi di incontri con gli autori in concorso, che hanno rappresentato uno stimolo in più per i giovani lettori, ci si avvicina alla giornata conclusiva dell’iniziativa, in programma il 31 maggio alle ore 10, che vedrà la premiazione del libro e dell’autore più amato dai ragazzi tra quelli in concorso e delle migliori recensioni degli studenti.

Quest’anno sono stati raccolti oltre 600 contributi dai ragazzi delle scuole, oltre alle recensioni ci sono un centinaio di disegni, elaborati, modellini e una trentina di video. “È stato molto difficile scegliere i migliori elaborati- commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai Ascom Confcommercio Bergamo-. I ragazzi ci hanno particolarmente stupito con il loro impegno e la loro creatività: molte classi hanno letto più di un libro e abbiamo ricevuto tra i tanti lavori originali, un cruciverba gigante con le parole chiave dei libri, un rap con in rima le migliori frasi lette e lavori in 3d, disegni, poesie e video. Ogni elaborato sarà pubblicato nei nostri canali social. L’interesse e la partecipazione sono stati davvero al di sopra delle aspettative, come è del resto emerso durante gli incontri on line con gli autori, che si sono trovati a rispondere a moltissime domande e curiosità. Siamo molto soddisfatti del lavoro che ciascuna classe e ciascun alunno ha svolto e della collaborazione delle insegnanti, grazie anche alla regia del provveditorato”. Dopo il bilancio estremamente positivo di questa edizione, iniziano già i lavori per la prossima edizione: “Il 2023 è un anno particolarmente importante perché Bergamo sarà con Brescia capitale della cultura- continua Botti-. Cercheremo di organizzare una manifestazione ancora più in grande, aumentando ulteriormente adesioni e partecipanti”.

L’evento conclusivo Libri per sognare 2022

Libri per Sognare si svolgerà martedì 31 maggio alle ore 10. L’evento sarà in presenza per i sei autori e coautori in concorso (Matteo Bussola, Luigi Ballerini, Francesco D’Adamo, Antonio Ferrara, Teresa Radice e Stefano Turconi) e per le autorità che vi prenderanno parte e si svolgerà nello Studio Le Park di via Sismondi 50 a Milano. I circa 2000 ragazzi saranno collegati on line. La diretta all’evento sarà visibile sul canale youtube di Ascom Confcommercio Bergamo a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=jVODd3S2QnY, sulla pagina facebook di Libri per Sognare a questo indirizzo https://www.facebook.com/795127927345304/posts/1892457420945677/ La giornata conclusiva dell’iniziativa vede la premiazione dell’autore del libro più amato dai ragazzi e degli studenti che hanno inserito nel portale le migliori recensioni e prodotto gli elaborati più originali.

I numeri di Libri per sognare

All’edizione di quest’anno hanno aderito quasi 1900 alunni. Questi i comuni di provenienza: Bergamo, Adrara San Martino, Alzano Lombardo, Bagnatica, Casirate, Costa Volpino, Castel Rozzone, Chignolo d’Isola, Cisano Bergamasco, Ciserano, Clusone, Mapello, Medolago, Nembro, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, Sorisole, S.Omobono Terme, Seriate, Sovere, Torre Boldone, Trescore Balneario, Treviglio, Valbrembo, Villa d’Adda, Vilminore di Scalve, Zogno.
Fuori provincia: Cividate Camuno (Bs), Caravate (Va). Complessivamente negli scorsi anni hanno aderito circa 4.000 ragazzi, 100 classi, 20 istituti scolastici e 11 autori per ragazzi: Daria Bertoni, Tim Bruno, Cristiano Cavina, Riccardo Cazzaniga, Lodovica Cima, Giuseppe Festa, Luigi Garlando, Viviana Mazza, Emanuela Nava, Marta Palazzesi Annalisa Strada.  L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Bergamo, della provincia di Bergamo.

Le librerie partecipanti

Alla sesta edizione di Libri per sognare hanno partecipato a Bergamo le librerie: Comix Revolution in Galleria Fanzago e Incrocio Quarenghi, in Via Quarenghi. A Dalmine “I libri di Mauro”, a Lovere “Libreria Mondadori”, a Nembro “Cartolibreria No problem”, a Sarnico “Libreria del Lago”, a Treviglio “Fonte Viva”.


Tassa di soggiorno a Selvino, gli albergatori chiedono di estenderla anche agli affitti brevi

In un incontro con i vertici Ascom si chiede al Comune una revisione del regolamento. A novembre un altro tavolo con l’amministrazione

La tassa di soggiorno introdotta per il primo anno a Selvino entra in vigore la prossima settimana, a partire dal 1°giugno. In questa prima frazione dell’anno sarà applicata agli ospiti delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, a partire dai 14 anni compiuti e per i primi 7 giorni di pernottamento. Si va da 1 euro per ospite al giorno per affittacamere, casa vacanze e B&B, a 1,50- 2,50 euro per gli alberghi a seconda della categoria (1,50 euro per i 2 stelle, 2 euro per i 3 stelle e 2,50 euro per i 4 stelle). Ascom Confcommercio Bergamo ha incontrato i rappresentanti dell’amministrazione comunale per trovare una soluzione al malumore della categoria legato all’introduzione dell’imposta. Le parti hanno trovato un accordo che prevede che dopo l’estate, anche alla luce di come sarà andata la stagione estiva, si arrivi a valutare una revisione del regolamento dell’imposta, che contempli l’estensione della tassa anche agli affitti brevi. Questa modifica andrebbe così a uniformare il prelievo degli ospiti delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere a quello degli affittuari di case e appartamenti, valutando anche una riduzione della forbice dell’imposta che penalizza fortemente i clienti degli alberghi.

L’incontro con gli albergatori

L’impegno del Comune è anche di destinare il maggior introito della tassa di soggiorno rispetto al prudenziale preventivo verso una strategia di sviluppo turistico condiviso con al centro soprattutto il turismo sportivo e slow. In autunno le parti si sono date appuntamento per approfondire obiettivi e progettualità per il importante località turistica dell’altopiano. All’incontro hanno partecipato il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini e Alessandro Rota, segretario Gruppo Albergatori, Massimiliano Bertocchi albergatore, Maurizio Acerbis vicesindaco e assessore al Bilancio e tributi e Antonio Carrara consigliere comunale di maggioranza. “Dopo una lunga trattativa, grazie anche al lavoro di mediazione dell’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, e diversi incontri finalmente il Comune ha deciso di prendere in considerazione alcune delle nostre richieste- commenta Massimiliano Bertocchi, albergatore, titolare dell’Harmony Suite Hotel, referente Ascom per l’altopiano-. Auspichiamo che gli introiti derivanti dalla nuova imposta, che nasce come tassa di scopo, vengano destinati al turismo. Contiamo però che vadano ad aggiungersi ai fondi messi a disposizione per il turismo dal Comune. Monitoreremo che questo avvenga per dare nuovo respiro alle attività che lavorano sul territorio. Il turismo, teniamo a ricordare, è l’unica ricchezza del nostro altopiano”.

Il vicesindaco di Selvino ha ribadito che l’introduzione dell’imposta di soggiorno resta strumentale ad uno sviluppo della politica a sostegno del turismo del comune di Selvino: “Stimiamo di destinare 25 mila euro derivanti dall’imposta di soggiorno al turismo- commenta Maurizio Acerbis- . Abbiamo cercato di venire in contro alle esigenze degli albergatori, con una prima revisione della bozza di regolamento, riducendo a 7 giorni rispetto ai 10 iniziali l’imposta di soggiorno e alzando l’età degli ospiti per cui è richiesta da 12 a 14 anni. Abbiamo ritenuto fondamentale uno sconto per i campi estivi, con una riduzione del 50%. A novembre, dopo circa sei mesi di introduzione della tassa, confidiamo di accogliere le istanze degli albergatori, dando la nostra disponibilità a rivedere il regolamento. Non nascondiamo la difficoltà di finanziare interventi legati al turismo, ma senz’altro i proventi dell’imposta saranno destinati alla valorizzazione turistica del nostro territorio, come del resto impone la ratio dell’introduzione della tassa di soggiorno”.
Il direttore Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini ha ribadito la centralità di questo punto: “Non siamo contrari a prescindere all’introduzione dell’imposta di soggiorno purchè la stessa sia concepita come tassa di “scopo” ossia finalizzata in una strategia e un progetto di ampio respiro a sostegno all’attrattività turistica. Del resto Selvino è una delle località turistiche montane più importanti del nostro territorio e costituisce un esempio anche per altre località meno gettonate”.


Ascom, conferma per Zambonelli, Patelli vice vicario

Entrano nel direttivo anche Diego Pesenti (Fiva) e Giuseppe Cristinelli (Fai)

Il neo consiglio direttivo Ascom Confcommercio Bergamo, eletto nel corso dell’assemblea generale del 16 maggio, ha confermato all’unanimità Giovanni Zambonelli alla guida di Ascom Confcommercio Bergamo. La nomina è avvenuta nel corso della prima riunione del consiglio questo pomeriggio. Per Giovanni Zambonelli, classe 1960, imprenditore del settore dell’ospitalità, e titolare, insieme al fratello, del Best Western Hotel Cappello d’Oro di Bergamo e del Best Western Plus Hotel Monza e Brianza Palace di Cinisello Balsamo, questo è il secondo mandato. Un riconoscimento che premia gli sforzi profusi negli anni più difficili, tra difficoltà economiche, emergenza sanitaria e lockdown, oltre a un lungo impegno associativo: dal 2005 è membro del consiglio direttivo di Ascom Bergamo, di cui ha ricoperto la carica di vicepresidente dal 2013 (vicario dal 2017) al 2018, anno in cui è stato eletto presidente.

Al suo fianco con il ruolo di vicepresidente vicario Luciano Patelli, che ricopriva già la carica di vicepresidente dal 2018 ed è nel direttivo dal 2009; da quest’anno Patelli è presidente di Asseprim Bergamo, la nuova rappresentanza Ascom della realtà dei servizi d’impresa.

Il nuovo consiglio Ascom vede la conferma di Petronilla Frosio (presidente Gruppo Ristoratori), Luca Bonicelli (Gastronomi e Salumieri), Lorenzo Cereda (Mobili e arredamento), Cristian Botti (Librai Cartolai e rivenditori per ufficio), Alessandro Riva (Commercianti di preziosi e antichità) e Giampietro Rota (Grossisti e distributori vini e bevande). Nel direttivo sono entrati a fare parte quest’anno Alessandro Capozzi (Albergatori) e Giorgio Corno (B2B e forme speciali di vendita).

Il direttivo ha cooptato anche Diego Pesenti, presidente Fiva- Federazione Italiana Venditori su Area Pubblica aderente ad Ascom Confcommercio Bergamo, Giuseppe Cristinelli, presidente provinciale Fai- Federazione autotrasportatori italiani e Roberto Capello, presidente della Federazione Italiana Panificatori Pasticceri- Fippa e presidente Unione Regionale Panificatori Lombardia e componente del direttivo dal 2001.

“Affronto questo secondo mandato con la responsabilità di proseguire quanto costruito in questi ultimi anni- ha commentato il presidente Giovanni Zambonelli, dopo la conferma-. Contiamo di allargare la rappresentanza sindacale e potenziare ulteriormente i servizi. Ho accettato la candidatura, che mi è stata proposta in vista dell’assemblea elettiva conclusa lunedì scorso, con la consapevolezza di dover affrontare anni ancora più complicati, se mai sia possibile, di quelli estremamente difficili che abbiamo già vissuto. Ci troviamo infatti di fronte a un cambiamento profondo del tessuto economico e imprenditoriale, in atto anche nella nostra provincia”.

 

 


Bergamo Next Level accelera il passo verso la sostenibilità

La seconda edizione dell’evento ha gettato le basi per creare una visione strategica anche sul turismo in vista di Bergamo Brescia capitale della cultura

Bergamo e la sua Università si sono confrontate per individuare le trasformazioni possibili verso una sostenibilità economica, energetica e umana. La rassegna Bergamo Next Level – Le persone e il territorio di domani, ideata e promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi, e chiusa venerdì, ha visto l’alimentarsi di un dibattito ad ampio raggio attorno al tema della rigenerazione. L’obiettivo è ora quello di mettere a sistema una transizione sempre più integrata in grado di produrre benessere per i cittadini, opportunità per le imprese e valorizzazione per il territorio. Bergamo Next Level ha assistito all’avvicendarsi nei diversi luoghi della città, insieme ai docenti e ai ricercatori dell’Università, di protagonisti delle istituzioni, delle imprese, e del mondo della cultura, che insieme hanno dato vita a idee nuove in grado di rigenerare valore combinando l’esistente in visioni future per individuare opportunità di crescita non solo economica, ma anche umana e sociale. Nel farlo, Bergamo Next Level ha contaminato i saperi provenienti da tutti i Dipartimenti dell’Università degli studi di Bergamo e dai Centri di ricerca di Ateneo attraverso 4 aree tematiche che hanno costituito la cornice dentro cui molteplici argomenti sono stati trattati: Patrimonio culturale, Società Aperta, Innovazione sostenibile e Sviluppo energetico. All’evento conclusivo hanno preso parte Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Carlo Mazzoleni presidente della Camera di Commercio di Bergamo, il rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri, la presidente di Pro Universitate Bergomensi Cristina Bombassei, la prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo Elisabetta Bani e la delegata del rettore al Public Engagement dell’Università degli studi dei Bergamo Francesca Morganti.
Nella seconda edizione dell’evento è emersa la necessità di intraprendere azioni collettive (individuali, pubbliche, e private) per realizzare la transizione ecologica. Il contesto urbano e territoriale vissuto ed analizzato in maniera partecipata, costruttiva e condivisa è stato al centro di molti degli eventi che si sono succeduti, ribadendo la necessità di andare incontro alle sfide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) assumendo un assetto creativo (se non divergente), in grado cioè di proporre con coraggio soluzioni che, anche se non ancora capillarmente diffuse nel mercato o non prese sufficientemente in considerazione, propongano risposte innovative rispetto alle fonti rinnovabili, alla cultura ecologica, al vivere  “luoghi  di destinazione” in grado di aggiungere valore ambientale, economico e sociale agli individui e al loro benessere collettivo. Il territorio bergamasco è stato messo al centro di molte riflessioni, a partire da quella legata ai patrimoni Unesco che per l’intera provincia costituiscono una “messa a sistema” volta a favorire l’interconnessione tra architettura, produttività, saperi, sapori di queste terre. La traiettoria che si individua è quella di una valorizzazione che sia allo stesso tempo turistica e identitaria. Bergamo next level ha segnato l’incontro tra generazioni che crea valore.  Ciò è emerso non solo nei laboratori didattici previsti per gli studenti universitari e per le scuole superiori, ma anche nei momenti di confronto che si sono svolti a partire da interventi di scrittori, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali ragionate e momenti musicali, che hanno costituito il fulcro delle conferenze-spettacolo dedicate ai temi della memoria storica, della necessità spirituale, dell’etica della pena e del divenire generazionale. La digitalizzazione appare sempre più come un obiettivo strategico per lo sviluppo del territorio. Una considerazione emersa in particolare all’interno del Bergamo Digital Day, giornata interamente dedicata al digitale, in cui sono state messe in circolo idee, applicazioni e progetti volti ad esplorare il mondo dei media comunicativi, tra vecchie e nuove generazioni, la semplificazione informatica a favore della pubblica amministrazione e le possibili opzioni tecnologiche per realizzare la transizione ecologica. Una particolare attenzione è stata rivolta anche al ruolo delle piattaforme digitali nel mercato dell’informazione (e della disinformazione), con i rischi (e benefici) connessi alla disintermediazione, e alla responsabilità individuale dei loro fruitori.
Le riflessioni nate a partire dagli incontri di Bergamo Next Level 2022, e in particolare nel corso degli workshop a cui hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, enti del territorio, associazioni di categoria e imprese proiettano la manifestazione ben oltre la settimana di eventi appena conclusa: nei prossimi mesi, infatti, questi spunti verranno raccolti e approfonditi all’interno di gruppi di lavoro promossi dall’Università degli studi di Bergamo in costante dialogo con il territorio, avviando così il percorso verso l’edizione 2023 di Bergamo Next Level.  Sul fronte dello sviluppo Energetico Bergamo Next Level punta a giocare un ruolo da catalizzatore sostenendo lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili che possono rappresentare un esempio virtuoso di collaborazione tra attori diversi (cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese, associazioni, istituzioni scolastiche) per incrementare l’autonomia energetica pubblica e privata. Un’occasione di trasformazione anche per l’edilizia e tutto il suo comparto, in accordo con le indicazioni progettuali individuate nel PNRR. Bergamo Next Level può rappresentare un luogo privilegiato di osservazione e di accompagnamento dei territori alla riscoperta di strategie di sviluppo che comprendano anche memoria e storia dei luoghi, soprattutto nella prospettiva dell’importante appuntamento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Si è avviata, per questo, la costituzione di un tavolo di lavoro permanente sul turismo, coordinato dall’Università e partecipato da numerose istituzioni tra cui ENIT e Regione Lombardia, oltre che da Provincia e Comune di Bergamo, volto ad affrontare le criticità del turismo (e dei rischi insiti nell’overturismo), avviando progettualità condivise per superare la carenza di una cultura consapevole dell’accoglienza e di una visione strategica sostenibile, ancorata alle peculiarità territoriali e condivisa tra le generazioni. È emersa inoltre la necessità di approfondire la trasformazione dei modelli di managerialità per adattarsi ai profondi cambiamenti culturali e valoriali in atto nel mondo del lavoro. L’esigenza da parte delle nuove generazioni è infatti quella di una maggiore qualità della vita, sia privata che lavorativa: da qui nasce una minore disponibilità a ricoprire una posizione lavorativa poco soddisfacente o a subire dinamiche troppo incentrate su rapporti piramidali con i gradi superiori e apicali, condizioni che spesso spingono a cambiare posto di lavoro. Bergamo Next Level si propone di approfondire la possibile risposta a queste trasformazioni, riflettendo sulle nuove competenze manageriali da sviluppare all’interno delle imprese, tra efficacia gestionale e consapevolezza motivazionale dei collaboratori, tenendo conto delle esigenze di affiancamento intergenerazionale e della transizione di saperi imprenditoriali. Il tema della sostenibilità  va affrontato con urgenza e con adeguati investimenti, oltre che con congrue politiche di incentivo, dalla diversificazione delle fonti energetiche all’impiego delle risorse rinnovabili e della promozione della cultura della circolarità. La città di Bergamo e la sua provincia sono emerse come un “laboratorio in divenire”, essenziale e peculiare per la sperimentazione di azioni innovative in grado di depotenziare criticità urbanistiche, economiche e sociali: nella cittadinanza è sempre più diffusa una cultura della sostenibilità che contrasta consumo e impermeabilizzazione del suolo, attenta alla vivibilità dei luoghi, apprezzati se a misura di persona. “Bergamo Next Level è stata sicuramente una rinnovata occasione per riflettere e discutere delle sfide che Università e territorio si trovano di fronte e che non devono mancare di cogliere perché possano davvero arrivare ad un ‘next level’. Nella settimana appena trascorsa, attraverso i molteplici eventi proposti – conferenze, spettacoli, incontri culturali e tavoli di lavoro operativi –, Bergamo Next Level è stato un luogo di costante confronto- ha tirato con queste parole le somme Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo-. Nella sua seconda edizione, che ha visto insieme ancora una volta l’Università e Pro Universitate Bergomensi, si sono esplorate ad ampio raggio le principali ‘poste in gioco’ della necessaria rigenerazione a cui è chiamato il territorio bergamasco con le fragilità individuali, economiche e sociali emerse dal post-pandemia. È per questo che Bergamo Next Level non intende esaurirsi qui, ma diventare un riferimento stabile per l’innovazione sostenibile, la circolarità delle idee e delle risorse, la cultura e valorizzazione dei nostri luoghi. Tutti argomenti che si sono dibattuti in questa edizione in un fermento di contributi che hanno tenuto insieme accademia e imprenditoria”. Cristina Bombassei, presidente Pro Universitate Bergomensi, ha espresso soddisfazione per il valore di questa seconda edizione e per l’eredità importante che lascia al territorio: “Tutti i soci si sono messi in gioco in un confronto attivo e vivace per dar vita a un dibattito costruttivo su temi di grande rilievo per il futuro del territorio. L’esperienza è stata preziosa: ne usciamo con una maggiore consapevolezza sul nostro ruolo nell’evoluzione di Bergamo, abbiamo costruito legami più saldi con l’Università, ma soprattutto abbiamo condiviso un approccio comune alla rigenerazione dei nostri saperi e dei nostri modelli di sviluppo. Grazie a Bergamo Next Level stiamo ponendo solide basi per la costruzione di un progetto di crescita sostenibile e inclusiva che valorizzi e interpreti in modo nuovo la forte vocazione manifatturiera, la spiccata propensione all’internazionalizzazione e la natura multi-specializzata del tessuto economico, favorendo, in particolare, una positiva rigenerazione delle filiere. In questa logica, possono essere individuate grandi opportunità legate alla transizione digitale e ambientale, sostenuta da un ecosistema tecnologico e formativo costantemente orientato all’innovazione. Avremo modo di approfondire ulteriormente queste tematiche lavorando per la prossima edizione, in vista della Cabina di regia Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Allo sviluppo di Bergamo Next Level hanno contribuito oltre 60 tra docenti e ricercatori dell’Università degli studi di Bergamo afferenti a tutti i Dipartimenti, a cui si aggiunge il supporto dei Centri di Ateneo interdipartimentali. Il team di lavoro universitario, coordinato da Elisabetta Bani Prorettrice alla Terza Missione e rapporti con il territorio e da Francesca Morganti delegata del Rettore al Public Engagement dell’Università di Bergamo, è costituito dai referenti Terza Missione dei Dipartimenti – Paolo Barcella, Alberto Brugnoli, Alessio Cardaci, Daniela D’Adamo, Alessandro Danovi, Antonio Ferramosca, Federica Guerini, Leonida Tedoldi, con il supporto operativo di Matteo Spreafico, Giulia Valsecchi, Paolo Pressiani, Stefania Ricca, Susanna Vercesi e la collaborazione della Prorettrice alla Comunicazione Francesca Pasquali. Pro Universitate Bergomensi – associazione senza scopo di lucro che sostiene le attività extracurriculari dell’Università a servizio del territorio bergamasco – ha coinvolto tutti i suoi 9 soci: Ascom, ANCE Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, CNA, Confagricoltura Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confindustria Bergamo, SACBO, Unione Artigiani.

 


Pasqualina, raccolta di fragole il 21 maggio con laboratorio didattico d’arte

Vasi dipinti in stile pop art e golosi cestini da riempire con la migliore frutta di stagione 

Il 21 Maggio sarà possibile immergersi nel verde del frutteto de L’orto di Lalli ad Almenno S. Bartolomeo (BG), l’Azienda agricola de La Pasqualina, a pochi passi da Bergamo e a un’ora da Milano, che nel rispetto della natura e dei consumatori, offre prodotti genuini e tracciabili, direttamente dalla terra alla tavola.
Con l’occasione adulti e bambini potranno raccogliere le fragole e riempire i propri cestini per poi gustare il sapore naturale della frutta a km 0.
Dai campi alla pittura, le fragole saranno inoltre protagoniste del laboratorio didattico dedicato ai più piccoli che, traendo ispirazione dall’arte di Andy Warhol, dipingeranno i vasetti di terracotta dove verranno piantate le fragole.
L’accesso all’azienda agricola è libero mentre per il laboratorio d’arte, rivolto a bambini dai 5 ai 10 anni, è necessaria la prenotazione.
Al termine dell’evento sarà possibile acquistare i prodotti del proprio raccolto.
Un evento dedicato alle famiglie dove, circondati dalla natura, la genuinità del tempo trascorso insieme ha il sapore di fragole.


Assemblea Ascom, rinnovato il direttivo. Entrano Capozzi e Corno

Il 23 maggio il consiglio sarà chiamato a eleggere presidente e vicepresidente, in carica fino al 2026

Ascom Confcommercio Bergamo ha rinnovato il suo consiglio direttivo, in carica fino al 2026, nel corso dell’assemblea generale annuale in Fiera, in sala Caravaggio, oggi, lunedì 16 maggio. Il nuovo consiglio vede la conferma di Giovanni ZambonelliLuciano Patelli, Petronilla FrosioLuca BonicelliLorenzo CeredaCristian BottiAlessandro Riva e Giampietro Rota. Entrano nel direttivo Alessandro Capozzi e Giorgio Corno. Il nuovo consiglio direttivo che si riunirà il 23 maggio sarà chiamato ad eleggere presidente e vicepresidente.
Il terziario, provato da due anni di crisi, mostra con tutta la sua resilienza la tenuta. I numeri, in base ai dati Ascom Confcommercio Bergamo su elaborazione dati camerali, evidenziano un +0,37% sul numero delle imprese del settore del commercio, turismo e servizi bergamasche (percentuale che sale a +1,43% in città) rispetto al primo trimestre del 2021. L’anno scorso si contavano infatti 25.631 imprese (di cui 4591 in città), cifra che sale a quota 25.727 (di cui 4568 in città). Il dato è positivo anche se raffrontato al 2017, quando le imprese erano 25.590, di cui 4538 in città, segnando quindi un +0,53% complessivo e +2,64 in città.  L’assemblea ha rappresentato anche quest’anno l’occasione di confronto per i soci sui temi di maggiore attualità per il terziario, al centro della relazione annuale del presidente, che ha affrontato il tema della crisi dei consumi e del clima di fiducia, dei rincari energetici e della difficoltà di reperire personale. Le stime di Confcommercio con Nomisma Energia evidenziano che, nel 2022, le imprese del terziario di mercato, nonostante le misure di contenimento già adottate dal Governo, dovranno sostenere un aumento della bolletta energetica, con una spesa complessiva per gas ed elettricità che passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi (+76%).

Nel dettaglio dei singoli settori aumenti rilevanti si registrano, in particolare, per gli oltre 2.500 bar bergamaschi, la cui bolletta energetica passerà in media da 5 mila a 10 mila euro in totale. Anche i quasi 1500 ristoranti registreranno una maggiore spesa che da 11 mila euro salirà fino a 19 mila euro. Per gli oltre 1300 negozi alimentari, che usano molto l’elettricità per la refrigerazione degli alimenti, il costo delle bollette salirà così da 16 mila a 26 mila euro. La categoria più numerosa, quella dei negozi non alimentari (oltre 3.600) avrà una bolletta energetica, fra gas ed elettricità, che passerà da 5 mila a 7 mila euro, con l’incremento maggiore dovuto all’elettricità.  Per gli alberghi la situazioni non è più rosea, con rincari del 50%. Il rincaro energetico, oltre a mettere in bilico i bilanci delle imprese già in bilico, mette in crisi quelli familiari, con previsioni nere per i consumi.

“Il potere d’acquisto delle famiglie, complice anche il caro bollette, è precipitato unitamente al clima di fiducia, con inevitabili frenate nei consumi- ha sottolineato Giovanni Zambonelli– . Di contro, in un contesto in cui il lavoro e il recupero dell’occupazione al livello pre-covid dovrebbero essere prioritari, le nostre imprese, in particolare quelle del turismo e della ristorazione, faticano a trovare personale. Serve un nuovo patto tra amministrazioni pubbliche, scuole, mondo imprenditoriale e sindacale”. Non sono mancati spunti politici da sottoporre ai rappresentanti presenti all’assemblea. Diverse le questioni aperte, dall’erogazione di aiuti e bonus alle imprese inadeguati, ai nodi irrisolti di pressione e cuneo fiscale, fino alle scarse risorse messe a disposizione dal Pnrr per il terziario. “Servono riforme e investimenti che sostengano i consumi con scelte mirate di riduzione del prelievo Iva, dando impulso all’occupazione e al rinnovo degli accordi contrattuali, intervenendo sul versante del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, supportando le esigenze finanziarie delle imprese attraverso le garanzie per l’accesso al credito e moratorie e ristrutturazioni di più lungo termine dei prestiti bancari” ha evidenziato il presidente Ascom Confcommercio Bergamo. Non è mancato un appello di Zambonelli  alla revisione della Legge Bersani, condiviso dal plauso unanime della platea: “Dopo vent’anni bisogna affrontare seriamente gli effetti di una liberalizzazione sfrenata, rivedendo con coraggio questa legge”

Il presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo: “I momenti di crisi spesso creano vuoti nella società e i vuoti nella vita, se non si riempiono di contenuti, finiscono con il riempirsi lo stesso di solitudini. I corpi intermedi riempiono vuoti e creano collegamenti e costruiscono ponti. L’emergenza sanitaria si sarebbe  trasformata in emergenza economica senza corpi intermedi e senza la nostra stessa Confcommercio avremmo avuto un’ emergenza sociale senza precedenti. L’assemblea rappresenta un momento che traduce in pratica il nostro essere rappresentanza democratica. Ora ci aspettano sfide importanti nel territorio, da Bergamo Brescia capitale cultura 2023 alle Olimpiadi invernali del 2026  che coinvolgeranno l’intera filiera turistica”.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ha invitato a guardare alle sfide future che il territorio è chiamato ad affrontare, nonostante le difficoltà: “Condivido le preoccupazioni del presidente Zambonelli sui timori che ruotano attorno agli effetti combinati di tanti fattori come il rincaro delle materie prime, i contraccolpi del covid, i costi dell’energia e, ovviamente, la guerra in Ucraina. Sono anche d’accordo sulle “terapie” indicate da Zambonelli e intervenire sul cuneo fiscale è ora più che mai necessario. C’è anche il tema dei salari e la riduzione degli oneri retributivi e la lotta ai contratti pirata, motivo per cui in tanti lavorano al di sotto degli standard di dignità”.  Il sindaco ha voluto anche ricordare un altro elemento critico e cioè la mancanza di manodopera: “È un problema legato alla difficile gestione dei turni ma dovuto anche al reddito di cittadinanza e a una politica miope rispetto ai flussi stranieri. Altro aspetto su cui occorre riflettere è la concorrenza sleale in ambito turistico legata alla trasformazione degli affitti lunghi in affitti brevi destinati ai turisti. Oltretutto, il fenomeno svuota i quartieri e questa è una partita importante che va giocata e che dovrebbe essere gestita dalle amministrazioni comunali”. Il territorio è pronto a presentarsi al meglio per gli eventi di Bergamo Capitale della Cultura e le Olimpiadi del 2026: “Abbiamo investito 800milioni di euro in rigenerazione urbana. Saranno mesi intensi e ci sarà molto da fare, ma contiamo di presentare al meglio la nostra città, che sarà più bella anche per il futuro” ha concluso Gori.

Gianfranco Masper, consigliere provinciale, ha portato i saluti del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi. “Il momento che stiamo vivendo e la situazione attuale non favoriscono il mondo imprenditoriale ma il tessuto locale è vivo e ha voglia di fare. E la diffusione del commercio e dei servizi mostrano l’importanza di fare rete”. E sul futuro Masper non ha dubbi: “La transizione ecologica e digitale sono nuove sfide da affrontare e la Provincia di Bergamo riconosce la centralità del mondo del terziario. E sul tema del rincaro dei costi di energia e gas sono convinto che le Comunità energetiche rinnovabili siano la scommessa del futuro. Regione Lombardia si aspetta che vengano realizzate tra le cinque e seimila Cer da qui a al 2026: si tratta di fatto di un passaggio obbligato per abbassare il costo dell’energia”.

L’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, ha invitato a guardare con ottimismo al ritorno dei turisti: “Nel 2023 e poi nel 2026 ci aspettano due eventi fondamentali per il territorio e sul fronte turistico possiamo già sorridere come confermano i flussi dell’aeroporto che viaggia su numeri pre-covid. Anche gli investimenti fatti ci danno ragione: durante la pandemia abbiamo scommesso sul turismo di prossimità e ora stiamo finalmente tornando a rivedere anche gli stranieri. Negi anni abbiamo portato avanti tante azioni per la promozione turistica del territorio stanziando 4 milioni per l’attrattività turistica che sul territorio ha diverse sfaccettatture. Penso al turismo sanitario, a quello business ma anche al turismo di montagna che di fatto è complementare a quello della città: un mix di attrattività che conferma quando sia indispensabile fare rete”. Sul tema affitti brevi Magoni ha ribadito che è “un fenomeno gravoso e illecito. Ma per contrastarlo c’è la legge regionale Cir anche se purtroppo gli amministratori locali spesso non la applicano”. Infine, l’assessore ha rimarcato il tema della carenza di manodopera: “Lavorare in un albergo, un ristorante o un bar è un lavoro pesante ma non parliamo di sfruttamento. Per questo insieme ad altri assessori al Turismo di varie Regioni e Province abbiamo lanciato un appello e scritto al ministro Garavaglia chiedendo all’unisono di cancellare una volta per tutte il reddito di cittadinanza”.

 

 

 


Assemblea generale, Ascom alle urne lunedì 16 maggio

Ascom Confcommercio Bergamo si prepara a rinnovare il suo consiglio direttivo, in carica fino al 2026, nel corso dell’assemblea generale annuale in Fiera, in sala Caravaggio, lunedì 16 maggio alle ore 15. Dopo la relazione del presidente Giovanni Zambonelli, l’intervento del presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli e i saluti delle autorità presenti, si procederà con la nomina degli scrutatori e l’apertura dei seggi. Si passerà quindi allo scrutinio e spoglio delle schede di voto e alla proclamazione del nuovo consiglio direttivo.

L’assemblea rappresenta anche quest’anno l’occasione di confronto per i soci sui temi di maggiore attualità per il terziario, al centro della relazione annuale del presidente, che affronta il tema della crisi dei consumi e del clima di fiducia, dei rincari energetici e della difficoltà di reperire personale. Non mancano gli spunti politici da sottoporre anche ai rappresentanti presenti all’assemblea, dall’erogazione di aiuti e bonus alle imprese inadeguati, ai nodi irrisolti di pressione e cuneo fiscale, fino alle scarse risorse messe a disposizione dal Pnrr per il terziario.

Il terziario, provato da due anni di crisi, mostra con tutta la sua resilienza la tenuta. I numeri, in base ai dati Ascom Confcommercio Bergamo su elaborazione dati camerali, evidenziano un +0,37% sul numero delle imprese del settore del commercio, turismo e servizi bergamasche (percentuale che sale a +1,43% in città) rispetto al primo trimestre del 2021. L’anno scorso si contavano infatti 25.631 imprese (di cui 4591 in città), cifra che sale a quota 25.727 (di cui 4568 in città). Il dato è positivo anche se raffrontato al 2017, quando le imprese erano 25.590, di cui 4538 in città, segnando quindi un +0,53% complessivo e +2,64 in città.


Ricostituito il Coordinamento Unitario Pensionati, Franco Meloncelli in rappresentanza Ascom

Il rinnovato Cupla ha sottoscritto un regolamento per valorizzare il ruolo degli anziani nella società

E’ stato ricostituito il CUPLA- Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro di Bergamo ieri, 11 maggio, nell’auditorium Calegari di Confartigianato Imprese Bergamo, in via Torretta 12,. Il Coordinamento originariamente era stato costituito il 26 marzo 2008 ed era rimasto attivo sino al 2011. Ora l’iniziativa è ripartita nuovamente con l’adesione delle organizzazioni e dei movimenti dei pensionati aderenti a 6 associazioni imprenditoriali dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura della provincia di Bergamo: Confartigianato Imprese Bergamo, Cna Bergamo, Ascom, Confesercenti, Coldiretti e Confagricoltura. I presidenti firmatari del CUPLA sono: Franco Meloncelli presidente 50&Più Confcommercio, Cecilio Testa presidente ANAP Bergamo, Franco Nicefori presidente CNA Pensionati, Romeo Andreini presidente Federpensionati Coldiretti, Francesco Finazzi presidente FIPAC Confesercenti, Pierino Moleri presidente di ANPA Confagricoltura. Tra loro, lo scorso 22 aprile sono state nominate le nuove cariche sociali: il coordinatore è Franco Nicefori, vicecoordinatori Cecilio Testa e Romeo Andreini mentre il segretario è Egidio Agazzi (CNA). La sede di CUPLA sarà presso Confartigianato Imprese Bergamo.
All’incontro erano presenti i dirigenti del CUPLA regionale e i rappresentanti delle Associazioni provinciali di riferimento.
In particolare, sono intervenuti il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini che ha portato il suo saluto, il presidente di ANAP Confartigianato Bergamo Cecilio Testa e il segretario del neocostituito CUPLA Bergamo, Egidio Agazzi, che ne ha illustrato la composizione.
Di seguito, il neo- coordinatore Franco Nicefori ha precisato che “le finalità da perseguire saranno: favorire il riconoscimento pieno del ruolo degli anziani nella nostra società, rappresentare gli interessi dei pensionati, sebbene in un contesto sociale non particolarmente idoneo, lavorare perché gli anziani possano invecchiare in un contesto di qualità e lungimiranza e nella prospettiva di un futuro attivo e dignitoso.” Tra gli interventi anche quello di Romeo Andreini, presidente Federpensionati Coldiretti, Antonio Mecca, segretario di CNA Pensionati Lombardia e membro di CUPLA Lombardia, Vittorio Pellegri Coordinatore di CUPLA Lombardia e Sandro Corti segretario di CUPLA Lombardia. Al termine è stato sottoscritto ufficialmente il Regolamento dell’ente, approvato dai componenti lo scorso aprile.