Reti d’impresa e distretti del commercio al via “Better2gether” fino al 9 ottobre

Reti di impresa e Distretti del commercio, modalità di aggregazione sempre più diffuse (+7,7% le imprese in rete in Lombardia rispetto al settembre 2019*), hanno rappresentato una diga di difesa dai colpi durissimi inferti dal lockdown – che in Lombardia lascerà sul terreno 22 miliardi di consumi in meno alla fine di quest’anno – e si stanno rivelando sempre di più una sorta di antidoto alla “solitudine” delle imprese.

A rivelarlo sono le tante testimonianze fornite, a Confcommercio Lombardia, dalle imprenditrici e dagli imprenditori: voci raccolte per dare vita a “Better2gether” – insieme è meglio – la settimana tematica dedicata alle aggregazioni di impresa in programma da domani 5 ottobre fino al 9 ottobre sui canali social (Facebook, Linkedin). “Better2gether” prevede cinque giorni intensi di webinar, interviste, approfondimenti – interamente online – mirati a fornire strumenti utili per affrontare questa fase di “nuova normalità”. Dalle consulenze gratuite per il riposizionamento dell’attività, agli ultimissimi strumenti digitali, alle opportunità fornite dalla finanza pubblica.

Tra i racconti delle imprese, spiccano esperienze di condivisione, di messa in comune di piani di riorganizzazione aziendale per resistere alla crisi, sino a vere e proprie riconversioni di intere filiere in risposta ai nuovi bisogni legati all’emergenza.

“Siamo convinti che le aggregazioni di impresa, oltre ad un’efficacia operativa, abbiano anche un’importanza di metodo perché indicano con chiarezza che la via per ritrovare la crescita passa anche attraverso la ricerca di formule di collaborazione innovative e obiettivi condivisi” commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Lombardia.

 Per Confcommercio Lombardia queste connessioni sono fondamentali per poter continuare ad essere competitivi e per crescere, per attivare sinergie sull’offerta dei prodotti e dei servizi, per favorire la ricerca di economie di scala, per esplorare nuovi spazi di mercato. Dal confronto e dalle strategie comuni le imprese trovano la forza per affrontare anche un contesto come quello che si sta vivendo: fare rete è un’iniezione di forza e di fiducia verso il futuro. La rete d’impresa è un modello organizzativo di business con cui più imprese si dotano di un apposito accordo – il contratto di rete – incentrato su meccanismi di comunicazione e di coordinamento. Le imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete in Lombardia sono quasi 3.800 (il 10% circa del totale nazionale di 37080), il 60% di queste espresse dal terziario.

A Milano le imprese in rete sono 1.355. 126 sono invece i Distretti del commercio in Lombardia, che in queste settimane stanno partecipando attivamente al nuovo bando regionale.

 Confcommercio Lombardia rileva come l’emergenza Covid abbia allargato una forbice, tra chi mantiene la tendenza all’isolamento e chi invece ha capito che il mondo nuovo, fatto di digitalizzazione, connessioni sempre più intense, relazioni aumentate è la strada da percorrere. Da sempre Confcommercio Lombardia sostiene le aggregazioni di impresa, aiutandole nel consolidamento in Reti e Distretti.


Domani “Tutti in Borgo” ad Almenno San Bartolomeo

Domenica 4 Ottobre, dalle ore 9 fino le ore 18.30, nel cuore di Almenno San Bartolomeo lungo Via Vignola e Via Camillo Rota ritorna l’ appuntamento con “Tutti in Borgo”, mercatino di prodotti tipici, patrocinato anche da Ascom Confcommercio Bergamo, organizzato nel rispetto delle norme anti-Covid. Nelle vie del centro storico di Almenno sarà possibile scoprire prodotti tipici locali (formaggi, sia vaccini che caprini, salumi, frutti di bosco, vino, miele, dolci, uova, marmellate, farina) e prodotti di artigianato. Si potrà anche curiosare tra le bancarelle degli hobbisti con articoli di ogni genere. Non sarà presente alcun sevizio cucina in questa edizione. Come già sperimentato con successo con l’edizione della Sagra del Lampone, vi sarà una stretta collaborazione con i ristoranti di Almenno San Bartolomeo (Ristorante Collina, Ristorante Camoretti, Ristorante Da Ivan, Agriturismo al Robale, Antica Trattoria Giubi’, Pizzeria la Quarenga). Tutti i partecipanti al Mercatino riceveranno un tagliando con il quale avranno il diritto al 15% di sconto sul conto finale nei ristoranti, che per l’occasione proporranno un Menù dedicato all’autunno. Il buono ritirato al Mercatino potrà essere utilizzato nella giornata di domenica e – su prenotazione- per tutta la settimana post evento. A disposizione dei visitatori del mercatino anche biglietti d’ingresso a prezzo ridotto per la visita del Museo del Falegname Tino Sana di Almenno San Bartolomeo.

Ad allietare la giornata saranno presenti i grandi artisti della Compagnia Piccoli Passi che porteranno in scena lungo le vie del Mercatino lo spettacolo “Echi di Antiche Leggende” dedicato alle tradizioni della cultura bergamasca. Non mancheranno momenti di animazione per i più piccoli: clown con palloncini, tiro al bersaglio e la pista dei Mini Quad per sfide al volante. Durante la giornata sarà possibile visitare la Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa Parrocchiale del paese. In ottemperanza alle misure di sicurezza previste dalla normativa per la prevenzione dell’epidemia da covid 19, accesso e uscita saranno regolati dal personale: si accederà dal Piazzale della Chiesa Parrocchiale o da Via Senatore Attilio Rota, mentre l’uscita sarà verso Via Professor Camillo Rota. Ai visitatori è richiesto l’uso della mascherina e il rispetto delle distanze di sicurezza. “Tutti in Borgo è un evento che abbiamo nel cuore, quest’anno così triste e difficile per tanti di noi abbiamo deciso di non organizzare la mitica Camminata Enogastronomica, ma abbiamo fortemente voluto questa manifestazione nel centro storico di Almenno in una modalità che rispetti le normative in vigore e garantisca sicurezza completa ai visitatori”commenta Pietro Rota Presidente della Pro Loco Almenno San Bartolomeo. “L’obiettivo, come ogni anno, è di dare vita al cuore del nostro paese una volta vero e proprio fulcro commerciale ed economico del paese- aggiunge Rota-. Il centro di Almenno sarà quindi caratterizzato da un’invasione di deliziosi prodotti tipici, prodotti di artigianato e di ogni genere. E non mancheranno piacevoli momenti di intrattenimento. Siamo inoltre contenti della continua collaborazione con i ristoranti d’eccellenza di Almenno e ringrazio tutti coloro che hanno possibile l’iniziativa” .

In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 11 ottobre

Alla realizzazione dell’evento partecipano: il Gruppo dei Carabinieri in congedo di Almenno San Salvatore, il Gruppo Bersaglieri ed il Gruppo Alpini di Almenno San Bartolomeo per garantire il servizio di sicurezza e sempre disponibili a collaborare; Gianbattista Brioschi, Presidente Ambito Territoriale Valle Imagna-Villa d’Almè. Si ringraziano Loris Maggioni, Responsabile Ufficio Tecnico di Almenno e l’Amministrazione Comunale per aver concesso il benestare alla manifestazione.

I Menù dei ristoranti

Agriturismo Al Robale (Via Cabinetti 2, 035/642633) In carta: -Tagliata d’anatra all’arancia -Casoncelli all’asparago con tartufo bergamasco (sconto 15% sul menù)

Antica Trattoria Giubì (Via Cascinetto 2, Almenno S.B. – 035/540130) -Parmigiano extra vecchio -Polpettina classica / Crostino rustico -Il gran tagliere dei salumi dell’Osteria -Secondo a scelta: Stufato con marzemino (piatto storico); Selezione dei caprini con marmellate di cotogne; Arista con castagne -Dolci a scelta: la sbrisolona; budino al cioccolato fondente; latte in piedi -Bicchiere di vino selezionato (42 euro a persona *)

Ristorante Camoretti (Via Camoretti 1, Almenno S.B. 035/550073) – Antipasto misto della casa – Fettuccine ragù di cinghiale – Filettino di maiale con funghi porcini – Gelato fiordilatte con i lamponi caldi – Caffè – Bevande e vino della casa (rosso e bianco)- (36 euro a persona *)

Ristorante Collina (Via Capaler 3, Almenno S.B. – 035/642570) -Cappuccino di zucca, stracchino della Roncola e pansèta -Una moderna polenta e pica sò -Risotto al ristretto di idromele di castagno e boròle -Pancia di maialino morbida croccante con i gambarèi -Casonsèi in chiave dessert -Caffè con mignon di smaiassa e Albenzola ( 68 euro a persona*)

Ristorante Pizzeria Da Ivan (Via Barlino 62, Almenno S.B. – 035/642573) – Antipasto assortito – Pappardelle ai mirtilli e funghi Porcini – Casoncelli alla bergamasca – Tagliata di filetto di manzo al pepe nero e fonduta di scamorza – Funghi Porcini trifolati con polenta – Dessert – Caffè (38 euro a persona *)

Ristorante Pizzeria La Quarenga (Via Piusano 2, Almenno S.B. – 333/9199573) Tagliere di salumi con gnocco fritto -Risotto ai funghi porcini -Filetto di manzo ai funghi porcini -Tortino di cioccolato e castagne -acqua e ¼ vino inclusi -Caffè (35 euro a persona *)

*ai prezzi indicati sarà praticato uno sconto del 15% con la presentazione del tagliando rilasciato a tutti i visitatori del mercatino


Nasce Confcommercio Professioni Bergamo Matteo Mongelli eletto presidente del Gruppo

In Ascom nasce Confcommercio Professioni, il Gruppo di rappresentanza a livello provinciale dei titolari di partite Iva e autonomi che non appartengono a Ordini professionali, declinazione territoriale della categoria nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia. L’associazione si rivolge così al lavoro autonomo professionale nei suoi diversi settori, in un contesto di mercato dinamico e di evoluzione delle competenze e delle logiche e strategie aziendali e occupazionali. Il numero delle nuove partite Iva registrate nel primo semestre dell’anno è di 3.677 ( Elaborazione Ascom su dati Agenzia Entrate e Camera di Commercio di Bergamo al 30 giugno 2020). Nel primo semestre 1450 nuovi titolari di partite Iva sono liberi professionisti (dato complessivo che include anche gli iscritti a Ordini e Collegi), pari al 39,4% delle start-up. È in crescita (+1%) il peso dei professionisti rispetto alle imprese. Accanto alle professioni tradizionali si stanno infatti sempre più affermando nuove tipologie di consulenti ed esperti, anche in campo digitale.

“Intendiamo rappresentare una categoria in crescita anche nella nostra provincia, che non fa riferimento a ordini o collegi professionali e che non gode delle tutele delle attività d’impresa. In un’epoca di cambiamento come questa è necessario investire su chi è disposto a rischiare, prima di tutto su se stesso, sulle sue competenze, sui suoi talenti – sottolinea il presidente Ascom Giovanni Zambonelli -. Stiamo creando servizi su misura per il variegato mondo delle professioni e la nostra Cooperativa di Garanzia Fogalco ha già disposto linee di credito dedicate”.

Il Gruppo, composto da sette consiglieri, ha eletto alla presidenza Matteo Mongelli. Mongelli, 26 anni, di Bergamo, è consulente marketing con base a Ranica. Lo affianca come vicepresidente Umberto Comi, consulente informatico. “L’obiettivo della nuova rappresentanza in Ascom, che nasce da un gruppo di titolari di partita Iva che ha condiviso esigenze e problematiche, è quello di qualificare a livello professionale tutti i lavoratori autonomi e i free-lance che, non facendo capo a ordini e collegi, necessitano di tutele e visibilità- spiega il neo-presidente Matteo Mongelli-. Tra gli obiettivi dei prossimi mesi, oltre all’allargamento della base associativa, la creazione di eventi e momenti di confronto e crescita, che possano coinvolgere anche i giovani, invitandoli a partecipare alla vita dell’associazione”.

Il consiglio del nuovo Gruppo

Sono sette ( di cui cinque consiglieri e il presidente Mongelli e il vicepresidente Comi) i rappresentanti dei professionisti Ascom: Michela Bendotti, Silvano Sacchi, Michele Volpi, Diego Percassi e Claudia Sibella. Il consiglio, appena costituito, sarà in carica per il prossimo quinquennio.  


Post Covid, la resilienza (e il gran cuore) degli imprenditori faranno la differenza

L’Italia non è più al primo posto per contagi e morti da Covid da molti mesi. Eppure resta nell’immaginario collettivo planetario il Paese Occidentale dove la pandemia post Cina è iniziata. Bergamo è inoltre il territorio italiano che, per primo e più di tutti, ha pagato a causa di questa emergenza sanitaria.
All’inizio di aprile del 2020, quando Format Research ci consegnò l’Osservatorio semestrale dell’andamento delle imprese, apparse subito chiaro che il contraccolpo economico della pandemia non aveva precedenti.La caduta verticale del clima di fiducia delle imprese era impressionante. La fiducia degli imprenditori nell’andamento della propria impresa calava del – 38,2%, toccando quota 11,6%, il 7,4% in meno del dato nazionale (19%). Mai si erano registrate perdite di questo rilievo in condizioni normali. Con la fiducia cadevano anche gli indicatori dei ricavi, del fabbisogno finanziario (capacità di farne fronte) e dell’occupazione. Dati da bollettino di guerra, più che da economia del tempo di pace.
Da un punto di vista sociale ed economico, dopo il dramma sanitario, Bergamo ad aprile era ancora capitale della pandemia rispetto alla Lombardia e al resto d’Italia e i dati raccolti potevano dipendere ed essere giustificati dalla condizione emotiva degli imprenditori, ancora sotto shock per quanto stavano vivendo a livello umano e familiare. La paura della gente paralizzava anche gli acquisti più necessari.

Sono passati sei mesi, la situazione è certamente migliorata, ma resta difficile. Un recupero economico c’è stato, ma per molti non è sufficiente per dare continuità alla propria impresa. L’incertezza prevale e forte è il disorientamento degli imprenditori. Non ci sono ancora punti fermi sui quali fissarsi per ripartire.
Come sta andando Bergamo rispetto al resto d’Italia? La discesa del PIL e dell’indice dei consumi, non misurati su scala provinciale nell’ Osservatorio di settembre, sono da considerare allineati a quelli nazionali, con il primo dato, quello della ricchezza prodotta, leggermente superiore per la robustezza dell’economia territoriale e il secondo, i consumi, inferiore per la propensione al risparmio che contraddistingue i bergamaschi.

Per il resto l’effetto della pandemia è ancora forte. Nella propensione nel fare impresa, in un territorio che per sua natura ha sempre registrato una forte natalità di impresa, si è registrato il – 59% di nuove attività nel secondo trimestre 2020, rispetto al -41% del dato nazionale, con la punta del – 80% per le imprese del turismo (contro il -59% nazionale).

Sono dati eloquenti e soprattutto non recuperabili nei prossimi mesi. Il nostro timore poi va sulle chiusure delle attività entro fine anno, con una coda che potrebbe amplificare un fenomeno che è già in atto da mesi.

Eppure a Bergamo dove le “macerie” economiche del Covid sono molte, stiamo reagendo. L’Osservatorio di Format Research registra a settembre la risalita del clima di fiducia nella propria impresa che va al 19%, con una proiezione che arriva fino al 28%, contro il 20% (+8%) del terziario italiano. Stiamo recuperando in fretta e corriamo più della media italiana. Il clima di fiducia non sarà forse un fondamentale economico ma è basilare per la tenuta del sistema delle imprese e per la propensione all’attività di investimento delle PMI.

I nostri piccoli imprenditori ci credono ancora. La resilienza e il gran cuore faranno anche stavolta la differenza.