CURA ITALIA – Misure a sostegno dei lavoratori

Il Decreto “Cura Italia” ha introdotto diverse misure a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese. Tra le misure, si prevedono anche tutele a sostegno del reddito per la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, mediante l’utilizzo esteso dell’assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga. Di seguito si illustrano sinteticamente le diverse prestazioni previste e si forniscono le prime indicazioni operative.

Fis – Assegno Ordinario

Si tratta di una prestazione di integrazione salariale erogata, nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione dei Fondi di solidarietà e del Fondo di integrazione salariale. 

L’azienda che ha intenzione di attivare il Fis deve inviare una comunicazione alle Organizzazioni datoriali e sindacali; compilare, sottoscrivere gli accordi sindacali (Assegno Ordinario FIS, Assegno di Solidarietà FIS) e trasmetterli contestualmente alla domanda a mezzo posta certificata (PEC) a Serviziopaghe@pec.ascombg.it

Di seguito, le Organizzazioni Sindacali e datoriali, quest’ultime anche in rappresentanza del datore di lavoro, procederanno alla consultazione sindacale prevista dalla normativa e ne comunicheranno l’esito alla ditta. I documenti sono scaricabili dal sito www.ascombg.it

Ricordiamo che le aziende con meno di 6 dipendenti potranno accedere solo alla cassa integrazione in deroga che al momento non è attiva ed è in attesa del decreto regionale. 

Cassa integrazione in deroga COVID-19

Beneficiari 

Il Decreto Cura Italia riconosce trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga con le seguenti caratteristiche: per un periodo non superiore a nove settimane; a tutti i datori di lavoro del settore privato escludendo i datori di lavoro rientranti nel campo di applicazione della CIGO, del FIS o dei Fondi di solidarietà; 

La prestazione 

Ai beneficiari è riconosciuto il trattamento d’integrazione salariale, la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori (ANF). limitatamente ai lavoratori del settore agricolo, per le ore di fruizione di CIGD, nei limiti previsti, il trattamento è equiparato a “lavoro” ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola. 

Requisiti 

Per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti è necessario l’accordo sindacale, concluso anche in via telematica, con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale relativamente alla durata della sospensione del rapporto di lavoro. Per datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti, non è necessario l’accordo sindacale, neanche concluso in via telematica. 

Ai fini del riconoscimento del trattamento non si applicano le disposizioni relative al requisito dell’anzianità di effettivo lavoro; 

Come fare domanda 

La prestazione è concessa con decreto delle Regioni e delle Province autonome interessate, le quali provvedono anche alla verifica della sussistenza dei requisiti di legge. Le domande di accesso alla prestazione in parola devono essere presentate esclusivamente alle Regioni e Province autonome interessate, che effettueranno l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse. 

Le Regioni inviano all’Istituto, in modalità telematica tramite il Sistema Informativo dei Percettori (SIP), attraverso l’utilizzo del cosiddetto “Flusso B”: o il decreto di concessione, individuato con numero di decreto convenzionale “33193” e la lista dei beneficiari. 

Modalità di pagamento 

Si deve adottare esclusivamente il pagamento diretto. Il datore di lavoro dovrà inoltrare il modello “SR 41”, il contributo addizionale e la riduzione in percentuale della relativa misura in caso di proroghe dei trattamenti di cassa integrazione in deroga.

Sulla cassa in deroga si è in attesa del decreto regionale. Sarà premita di Ascom tenere informati i proprio associati.

Accordo quadro per accesso agli ammortizzatori.
Nella giornata di lunedì  è stata raggiunta l’intesa tra Sindacati, Associazioni Datoriali e Regione Lombardia per l’”Accordo quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga e indennità per lavoratori autonomi in Lombardia”.
Dopo la firma, sarà approvato un decreto dirigenziale per l’Accordo Sindacale Standard e sarà resa operativa la piattaforma di Regione Lombardia per il caricamento delle domande degli ammortizzatori sociali.
Anche su questo Ascom terrà informati i suoi  associati.

 

Per informazioni paghe@ascombg.it


Addio a Gianni Mura, maestro di giornalismo

E’ morto Gianni Mura, giornalista e scrittore, dal 1976 storica firma di Repubblica. Mura, 74 anni, si è spento ieri mattina all’ospedale di Senigallia (Ancona), per un attacco cardiaco improvviso.
Nato a Milano nel 1945, era una delle migliori penne del giornalismo sportivo. Ha scritto pagine memorabili sullo sport e l’Italia degli ultimi decenni, dal calcio al ciclismo e l’ha fatto con una sobrietà e una intelligenza lontana anni luce da un certo modo di fare giornalismo sguaiato che va tanto di moda.

Schivo, ironico, schietto è stato un maestro per tutti noi che facciamo (o proviamo a farlo) il suo mestiere e lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura.

Tra i tanti libri, nel 2007 scrisse il suo primo romanzo, “Giallo su giallo”, vincitore del Premio Grinzane: è stato tra i più grandi raccontatori del Tour de France. 

 Aveva raccolto il testimone di sommo narratore di sport da un altro che, come lui aveva scritto pagine indelebili e aveva il suo stesso nome: Gianni Brera. Con il quale Mura condivideva anche la passione per la buona tavola, e per il vino inteso innanzitutto come cultura da studiare, e poi spiegare. Non a caso, firmava da moltissimi anni firmava la rubrica “Mangia e Bevi”  con la moglie Paola, una delle più amate del #Venerdì di Repubblica.

 

Ecco l’intervista che ci aveva regalato a novembre 2016

 

 

 


Ente Bilateriale del Terziario dona apparecchi per la ventilazione assistita all’Ospedale Papa Giovanni XXIII

L’Ente Bilaterale del Terziario di Bergamo – costituito da Ascom Confcommercio Bergamo e dalle Organizzazioni sindacali bergamasche Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – ha donato quattro apparecchi per la ventilazione assistita di ultima generazione all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. 

Un aiuto immediato e concreto – afferma il Presidente dell’ente Enrico Betti – a supporto del sistema sanitario e dei sui professionisti con la certezza che saranno di aiuto a salvare vite. Un ringraziamento speciale per aver reso possibile tutto questo si dottori Gianmario Bortolotti e Isabella Bianchi”. Non ci fermiamo qui – continuano i segretari generali dei tre sindacati, Colleoni, Citerio e Regazzoni – abbiamo intenzione di acquistare anche un ecografo

Dall’Ospedale Papà Giovanni XIII giunge questo ringraziamento: “Buona giornata, sono un rianimatore e lavoro da 33 anni presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Voglio esprimere il nostro più grande ringraziamento all’Ente che, con un gesto di enorme generosità, ci ha regalato strumenti preziosissimi per la cura dei nostri malati. In un arco temporale brevissimo, meno di 7 giorni dal primo contatto, ieri abbiamo ricevuto e messo in funzione 4 ventilatori Hamilton di ultima generazione. Prossimamente riceveremo un ecografo. I malati che giungono in terapia intensiva per infezione da Covid-19 presentano polmoniti molto gravi, difficili da trattare. Diventa necessario disporre di ventilatori di alta qualità, che permettano di sostenere al meglio i malati senza procurare ulteriori danni. È ciò di cui avevamo bisogno! Un ringraziamento anche alla Hamilton per la sollecitudine con cui ha provveduto alla fornitura ed al trasporto. Grazie, grazie è per noi stimolo prezioso a continuare il nostro lavoro in un momento così complesso. Gianmario Bortolotti”

 


Decreto legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020 – novità per le imprese del terziario

Sono quattro i fronti principali su cui interviene il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei ministri il 17 marzo 2020 e riguardano il finanziamento per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza; il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito; il supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia; e la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio Il Decreto-legge è immediatamente in vigore dalla data della sua pubblicazione ma le norme possono essere modificate in sede di conversione in Legge.

Elenchiamo di seguito i principali interventi per imprese e gli addetti del terziario

Cassa integrazione e Fondo Integrazione salariale

La cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria. La possibilità di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19” è esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti. Questi due strumenti non sono immediatamente fruibili.  Per il FIS è necessario attendere la circolare Inps prima di procedere con ragionevole certezza mentre per la CIGD, l’accordo fatto in Regione Lombardia antecedente al decreto dovrà necessariamente essere rivisto. A seguire attenderemo il decreto regionale e la circolare Inps. Ascom fornirà i preziosi aggiornamenti appena disponibili.

Indennizzo per gli autonomi

È riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite IVA. L’indennizzo va ad una platea molto ampia di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, commercianti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. E’ istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi, compresi i professionisti iscritti agli ordini. Anche in questo caso occorrerà aspettare le circolari esplicative per capire come fruirne. 

Rinvio delle scadenze di marzo

Per il settore turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse, sospensione, senza limiti di fatturato, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.

Il decreto prevede tuttavia criteri più ampi per i territori più colpiti, fra cui la Provincia di Bergamo. I dettagli saranno approfonditi alla luce del Decreto.

Sospensione dei termini per il pagamento delle rate di mutuo

Per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale delle piccole e medie imprese, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti. Sono inoltre previste misure di tutela per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti (che non potranno essere revocati fino al 30 settembre 2020) e per i prestiti non rateali (la cui scadenza viene prorogata fino al 30 settembre 2020).

Fondo di garanzia

Viene stanziato un miliardo di euro per potenziare il fondo di garanzia destinato alle piccole e medie imprese. Per un periodo di nove mesi, sono previste deroghe alle norme che regolano l’erogazione delle garanzie (gratuità della garanzia, fissazione dell’importo massimo a 1,5 milioni di euro, ammissibilità della rinegoziazione del debito, etc.).

Divieto di revoca del credito

Le PMI potranno disporre, fino al 30 settembre 2020, dei crediti di cassa e degli anticipi fatture che attualmente hanno in essere, sia sulla parte utilizzata che quella ancora disponibile. Gli stessi non potranno essere revocati. I prestiti non rateali con scadenza prima del 30/09/2020 rimarranno in essere, senza alcuna formalità, fino alla succitata data, unitamente ai rispettivi elementi accessori.

La cooperativa di garanzia Fogalco con Asconfidi Lombardia è operativa per l’assistenza delle imprese.

Altre misure

Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro

Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.

Contratti di soggiorno – rimborsi a mezzo voucher

Qualora un cliente annulli la prenotazione di un soggiorno invocando l’impossibilità sopravvenuta determinata dall’epidemia Covid-19 e dai provvedimenti alla stessa correlati, la struttura ricettiva ha facoltà di procedere, in luogo del rimborso del corrispettivo versato, all’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall’emissione.

Ritenuta d’acconto professionisti

Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile. Chi si avvale dell’opzione, rilascia un’apposita dichiarazione dalla quale risulta che i ricavi e compensi non sono soggetti a ritenuta e provvede a versare l’ammontare delle ritenute d’acconto non operate dal sostituto in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi. 

Affitti commerciali

A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo. Attenzione che il decreto sembrerebbe fissare il bonus solo per gli immobili rientranti nella categoria castale C1 (negozi e botteghe). Anche in questo caso è necessario attendere la circolare relativa.


Credito, una nuova convenzione con UBI Banca

Per sostenere le imprese Ascom con Fogalco/Asconfidi Lombardia hanno messo in atto alcune misure volte a aiutare le imprese durante e dopo lo stato di urgenza in cui il territorio si trova.

1) Credito Liquidità  SOS Imprese:  viene prevista l’erogazione di finanziamenti chirografari da parte di UBI Banca, principalmente a favore di esercizi commerciali, turistici,  dei servizi e delle professioni,  per un massimo di 100.000 Euro , con durata  di 36 mesi , di cui 6 mesi di preammortamento, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia dello Stato e da Fogalco/Asconfidi Lombardia.  Le richieste avranno priorità e potranno godere di un’istruttoria e condizioni privilegiate.

2) Supporto alle Imprese che hanno sofferto una riduzione di fatturato a causa dell’attuale emergenza: viene fornita la garanzia statale alla Cassa Depositi e Prestiti, fino ad un massimo dell’80% dell’esposizione assunta, per necessità di liquidità e/o  anticipi su crediti/fatture verso i clienti:  le operazioni verranno effettuate tramite Banche convenzionate anche grazie all’intervento  riassicurativo statale  del 90%  a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia.

3) Prestiti mirati ad investimenti e ristrutturazione del debito con la garanzia  dello Stato sulle PMI:  per nove mesi dal provvedimento odierno ,  lo Stato fornisce una garanzia sui prestiti  finalizzati agli investimenti ed alle  ristrutturazione di situazione debitorie : con l’intervento di riassicurazione statale a favore di Fogalco/Asconfidi Lombardia  potrà essere concessa la garanzia fino all’80% dell’importo erogato.

4) divieto di revoca : le PMI potranno disporre, fino al 30  settembre 2020, dei crediti di cassa e degli   anticipi fatture  che attualmente hanno in essere,  sia sulla  parte utilizzata che su quanto ancora è nella disponibilità. Gli stessi non potranno essere revocati.  I prestiti non rateali con scadenza prima del 30/09/ 2020 rimarranno in essere, senza alcuna formalità, fino alla  succitata  data, unitamente ai rispettivi elementi accessori.

5) Sospensione delle rate in scadenza: tutte le rate dei mutui, dei finanziamenti, cambiali agrarie, canoni leasing, in scadenza prima del 30 settembre 2020  possono essere dilazionati, unitamente agli elementi accessori,  senza alcuna formalità e secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.  Fogalco/Asconfidi Lombardia potrà concordare con gli Istituti di Credito  e gli Imprenditori richiedenti la sospensione delle  rate in linea capitale ed interessi  fino ad un massimo di  12 mesi dalla data di richiesta.

6) Stop alla rata del mutuo di prima casa: Tutti gli Imprenditori , Professionisti e Lavoratori  Autonomi che conseguono un calo di fatturato di almeno il 33%, a causa del “corona-virus”,  potranno richiedere la sospensione delle rate sulla prima casa fino a 18 mesi, senza vincolo  relativo alla presentazione dell’ Isee  attualmente previsto  fino ad un massimo di 30.000 euro.     


Stop in tutta Italia fino al 25 marzo Le misure restrittive del Governo

L’Italia verso lo stop. Almeno fino al 25 marzo. Il governo annuncia una nuova stretta nel contrasto al coronavirus. Il premier, Giuseppe Conte, parla in diretta Facebook – alle 21.45 dell’11 marzo – in un discorso a tratti anche drammatico. “Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione”, comincia. Poi elenca le nuove misure, premettendo: “Ho fatto un patto con la mia coscienza, al primo posto c’è la salute degli italiani”. Quindi spiega: “Saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari”. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Mentre restano garantite le consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, mercati di ogni tipo. Saranno invece aperti tabacchi, lavanderie ed edicole. Lavoreranno anche idraulici, meccanici, benzinai e pompe funebri. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali “non indispensabili” per la produzione. E le aziende sono invitate a incentivare ferie, congedi retribuiti e smart working. “Garantiti i servizi bancari, assicurativi, postali, e i trasporti”, con possibili riduzioni però per quanto riguarda quelli locali – le regioni decideranno caso per caso – i taxi, ma anche treni, aerei e trasporti marittimi. Insomma, misure improntate a un difficile equilibrio, che provano a evitare la serrata totale, per consentire all’economia in qualche modo di restare a galla. Ci saranno infatti accordi locali tra aziende, regioni e sindacati.Il premier annuncia anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con “ampi poteri”: Domenico Arcuri, l’uomo attualmente alla guida di Invitalia. Dovrà coordinare gli acquisti per le strutture sanitarie e potrà anche darà il via a nuove linee di produzione. “Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa nient’affatto improbabile – dice ancora Conte – non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dovremo fare una corsa cieca verso il baratro. Dovremo essere lucidi e responsabili”. Il discorso si conclude con un messaggio-appello: “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”.

Ecco il testo integrale del decreto, con validità dal 12 marzo

 


Gelato day. I gelatieri Ascom annullano la promozione e fanno una donazione all’Ospedale di Bergamo

Il direttivo Gelatieri Bergamaschi ha deciso di sospendere la promozione della Giornata Europea del Gelato Artigianale fissata per il 24 marzo.

“Nella situazione attuale – dice la presidente Giorgia Mologni – ci sembra opportuno invitare la popolazione a stare a casa, piuttosto che uscire a mangiare il gelato.

Il Comitato Gelatieri Bergamaschi di Ascom ha deciso di devolvere la cifra destinata all’iniziativa al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come gesto di vicinanza in questo momento drammatico per i malati e per chi si occupa di loro.

 

 


Dolci (Fiva) invita gli ambulanti lombardi a rinunciare temporaneamente al loro lavoro

Il presidente degli ambulanti aderenti a Confcommercio ha scritto oggi a tutti i colleghi – compresi quelli di generi alimentari – invitandoli a restare a casa e a sospendere momentaneamente la loro attività

“Vista la situazione che sta attraversando il mondo intero, ma in particolare la nostra regione Lombardia, desidero raggiungervi con questo messaggio affinché prevalga il senso di responsabilità e si possa guardare con speranza al prossimo futuro- scrive Dolci che è presidente di Fiva Lombardia e e Fiva Bergamo -. Comprendo la grande difficoltà che hanno dovuto e dovranno ancora affrontare molte aziende ambulanti a causa del Coronavirus: ci siamo trovati a dover affrontare una situazione che non ha precedenti. Capisco che per molti la preoccupazione economica non può essere messa in secondo piano, ma non posso sottovalutare l’attuale situazione perciò devo mettere al primo posto la vostra salute, quella delle vostre famiglie e quella di tutte le persone che devono convivere con la imperversante presenza del COVIT 19”. E invita: “ad assumere comportamenti che garantiscano la vostra sicurezza e la sicurezza delle persone che vi stanno attorno, anche se questo significa dover rinunciare temporaneamente al vostro lavoro. L’emergenza sanitaria che sta investendo il mondo, si risolve soprattutto attraverso la gestione responsabile del problema da parte di ciascuno di noi: siamo chiamati a non sottovalutare il problema. La situazione è allarmante perciò mio malgrado vi sto suggerendo di rimanere nelle vostre case”.

Dolci conclude la lettera scrivendo “Sono certo di rappresentare una categoria coraggiosa che nel tempo ha dimostrato di saper superare molte difficoltà, sempre a testa alta, con dignità, ma si è presentata una sfida che non ha bisogno del nostro coraggio: rimaniamo a guardare dalle finestre delle nostre case finché tutto è passato e prepariamoci a tornare più determinati di prima”

 


Compra Vicino, i negozi consegnano gratuitamente la spesa a casa

Compra vicino. La spesa arriva gratis a casa tua” è l’iniziativa lanciata ad inizio settimana da Ascom Confommercio Bergamo per aiutare a contenere la diffusione del contagio Coronavirus e preservare la salute collettiva.

Sono circa 200 le attività commerciali di prima necessità (generi alimentari e farmacie) di una trentina di comuni che hanno accolto la proposta di Ascom e hanno iniziato a consegnare la spesa a domicilio gratuitamente a chi ne fa richiesta via telefono.

L’iniziativa nasce in collaborazione con i Distretti del commercio e con le Amministrazioni “Abbiamo invitato, anche tramite il supporto dei Distretti del Commercio le amministrazioni comunali a sensibilizzare i propri negozianti perché attivino servizi di consegna a domicilio gratuita di prodotti alimentari e farmaceutici a tutti coloro che ne hanno bisogno, in particolare ai concittadini fragili come anziani, disabili e malati” spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo.

Per il momento hanno aderito i comuni di Albino, Alzano Lombardo, Arcene, Calcio, Caravaggio, Cazzano S.Andrea, Cene, Cerete, Ciserano, Cividate al Piano, Cortenuova, Gandino, Gazzaniga, Gorno, Lallio, Leffe, Onore, Parre, Piario, Pradalunga, Scanzorosciate, Solto Collina, Tavernola, Treviolo, Villa d’Ogna, Zogno.

“I negozianti hanno risposto con entusiasmo e generosità e li ringraziamo fin d’ora per la sensibilità e la disponibilità dimostrata in questo momento di difficoltà. Invitiamo i sindaci, che non l’avessero già fatto, di farsi portavoce dell’iniziativa e i negozianti alimentari e le farmacie ad aderire all’iniziativa, consegnando gratuitamente, in base alle proprie disponibilità orarie, gli acquisti effettuati telefonicamente” conclude il direttore di Ascom.

Le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa sono consultabili sul sito di Ascom Confcommercio Bergamo www.ascombg.it e sui canali social dell’Associazione.

Per aver maggiori informazioni sull’iniziativa è possibile inviare una email a consulenza@ascombg.it.

L’elenco dei negozi che hanno aderito a compravicino 

 

 


Mobilità. Prorogata al 30 aprile scadenza Move-In per ambulanti

La Giunta regionale della Lombardia, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, la delibera che proroga al 30 aprile la scadenza, inizialmente prevista al 31 marzo 2020, della deroga specifica relativa ai veicoli degli operatori del commercio ambulante per le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti. Gli ambulanti potranno installare la ‘scatola nera’ Move-In entro il 30 aprile 2020 grazie all’accordo sottoscritto lo scorso dicembre tra Regione Lombardia, Fiva-Confcommercio e Apeca e Anva Confersercenti.

Soggetti destinatari

Destinatari della manovra gli operatori del commercio ambulante soggetti alle limitazioni della circolazione dei veicoli.

Impatto territoriale

La delibera ha efficacia sull’intero territorio regionale.

Vicini a necessità di chi lavora

“Considerata la particolare situazione socio-sanitaria che si è venuta a determinare in relazione alla diffusione dell’emergenza epidemiologica in Lombardia – ha spiegato il l’assessore – Regione Lombardia ha deciso di venire incontro alle necessità di chi lavora, attuando un’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2020 della scadenza, prevista al 31 marzo 2020, della deroga specifica relativa ai veicoli di questi operatori per le limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti”.

Progetto triennale

“Il provvedimento – ha proseguito Cattaneo – consentirà agli operatori del commercio ambulante di aderire a Move-In su base triennale, con la possibilità di percorrere la somma dei chilometri concessi annualmente nell’arco del triennio. Per gli autonegozi e gli automarket (furgoni allestiti per la vendita di prodotti alimentari freschi e da cuocere) sarà prevista l’assimilazione ai veicoli di classi Euro superiori (Euro 0 assimilati a Euro 2 e Euro 1 e 2 assimilati a Euro 3) se aderiranno entro il 30 aprile 2020 a Move-In. Ciò consentirà la percorrenza di 6000 km/anno per i veicoli Euro 0 e di 9000 km/anno per i veicoli Euro 1 e 2”. Agli operatori che avranno aderito a Move-In sarà consentito muoversi per recarsi ai mercati anche in caso di limitazioni temporanee per limitare diffusione polveri sottili. Considerato il ruolo delle associazioni di categoria che fungono da garante per i requisiti richiesti il provvedimento approva i criteri che individuano e disciplinano, per gli aderenti ai servizi aggiuntivi MoVe-In appartenenti alla categoria degli operatori del commercio ambulante, le soglie chilometriche assegnabili, l’attivazione dei servizi aggiuntivi a partire dal 1° maggio 2020, il termine al 30 aprile 2023 e il coinvolgimento delle associazioni di categoria per la trasmissione e verifica degli elenchi degli aderenti. (LNews)