Balzer si fa bistrò e inaugura l’apertura di sera

Il famoso caffè sul Sentierone a Bergamo ha iniziato una nuova pagina di successo della sua lunga storia. Dopo anni  in chiaroscuro, con la nuova gestione dell’imprenditore Patrizio Locatelli affiancato in cucina dallo chef Vittorio Fusari il locale è deciso a rinnovare l’antico splendore. La sfida è far diventare il Balzer uno dei più bei bistrot d’Italia e gli  ingredienti ci sono tutti: un cuoco di lunga e affermata esperienza e il prestigio di un locale che ha riaperto con un’illuminazione più accattivante e eleganti pareti in tinte pastello.
Fusari, chef bresciano d’origine, trasferitosi a Bergamo per raccogliere questo ambizioso progetto, sta già facendo bene.  Lo chef bresciano propone la sua visione moderna dell’alimentazione con piatti equilibrati e ben studiati pensati per far stare bene i commensali. La scelta degli ingredienti – fatta personalmente da Fusari – punta alla qualità delle materie prime: farine macinate a pietra e provenienti da agricoltura biologica, zuccheri alternativi al saccarosio, e prodotti del territorio a partire dal pescato del lago d’Iseo. Ogni giorno la cucina produce pane, grissini, dolci, pasticceria e gelato artigianale. La colazione è all’italiana con la novità dell’ ‘Uovo, yogurt di capra, aceto balsamico, lime e cannella’, un piatto completo che regala il pieno di energia. Gli aperitivi sono curati e per il lunch in carta si può scegliere la formula ‘piatto unico’, al costo di 15 euro compreso servizio, acqua e coperto. Tra i dolci, spiccano le specialità locali, la torta Donizetti e la polenta e osei, i cannoncini riempiti al momento, le torte monoporzioni, come la Sacher rivisitata da Fusari con marmellata al lampone, e la pasticceria secca. La carta vini è curata e completa, curata da Patrizio Locatelli conta anche bottiglie ricercate provenienti in particolare da Piemonte e Toscana. A giugno prenderà il via l’apertura serale. Per conoscere meglio la cucina dello chef patron, è in libreria «La felicità ha il sapore della salute» (edizioni Slow Food), scritto da Fusari con Luigi Fontana, medico e scienziato di fama internazionale nel campo della nutrizione. Verrà presentato martedì 29 maggio alle 20 al Balzer.

 


Aspan, assemblea annuale panificatori lunedì 28 maggio

Lunedì 28 maggio 2018, è convocata l’Assemblea annuale dell’Associazione Panificatori. L’appuntamento è a Grassobbio, presso la sede dell’Associazione in via Azzano San Paolo n. 149. Alle 16.30 si aprirà la parte privata riservata ai soci con l’esame e l’approvazione dei bilanci, seguirà alle ore 17 la parte pubblica con la relazione del presidente Massimo Ferrandi.

Subentrato nel settembre scorso a Roberto Capello, il presidente Ferrandi relazionerà sull’attività dell’Associazione “che deve assumere il ruolo di sostenitore dei processi di trasformazione del proprio settore”.


Le reti d’impresa conquistano il terziario Per le pmi vantaggi ancora più evidenti

Le reti d’impresa sono al centro del convegno dal titolo “Fare rete, bene. Dalla collaborazione tra PMI al successo della rete di imprese”, svoltosi ieri, 24 maggio, in Ascom. Tra aspetti legali, informazioni fiscali e testimonianze dirette il focus fa luce su una realtà in crescita, che si sta consolidando come modello anche nel territorio bergamasco. Il convegno è promosso da Ascom Confcommercio Bergamo, Confcommercio Lombardia, in collaborazione con Assoretipmi. L’incontro nasce per approfondire la realtà delle reti tra imprese, un modello di business che si sta affermando nella nostra provincia anche nei settori del terziario.
Nella provincia di Bergamo sono 166 i contratti di rete (su un totale di 969 in Lombardia). Si contano 353 imprese bergamasche in rete (su un totale di 3167 a livello lombardo). Il 46,47 % delle imprese bergamasche che hanno deciso di sottoscrivere un contatto di rete afferiscono ai settori del commercio, servizi e turismo.    

“Le reti d’impresa hanno un grande potenziale, specialmente per le nostre piccole imprese- sottolinea Giovanni Zambonelli presidente Ascom Confcommercio Bergamo -. I numeri testimoniano la crescita costante di questo modello di business: imprese e contratti di rete sono raddoppiati dal 2013. Come imprenditore non posso che avere la curiosità di approfondire tutti gli aspetti per un’amministrazione e gestione di successo di questa forma aggregativa tra aziende”. Edoardo Ferrari presidente di Assoretipmi sottolinea il valore e il successo di questo modello di business: “Dopo anni di impegno per la costituzione e lo sviluppo delle reti, finalmente vediamo riconosciuti gli sforzi che un percorso di aggregazione e sistema tra imprese comporta. Le difficoltà nel condividere un progetto comune non mancano, ma per le piccole e micro imprese c e la possibilità di avvicinarsi tra loro cogliendo grandi opportunità”. 

“Oggi occorre investire nello studio e nella gestione della rete sin dalla fase di costituzione –spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, introducendo il tema –.  Non serve solo la scelta del contratto più adeguato, ma è fondamentale la verifica di fattibilità e sostenibilità della rete. È cruciale il ruolo del manager di rete, soggetto che può costituire l’elemento di reale sviluppo della collaborazione. Con l’obiettivo che nella rete la risultante sia sempre superiore alla semplice somma delle parti”.

“I vantaggi delle reti d’impresa sono ancora più evidenti nei casi di aggregazione di piccole imprese. Ma le criticità non mancano, dalle risorse finanziarie all’organizzazione e burocrazia, dalle relazioni tra retisti al coinvolgimento di altri soggetti- ha sottolineato Gabriele Cartasegna responsabile relazioni istituzionali Confcommercio Lombardia-. Per fare rete, bene servono visione strategica, fiducia e trasparenza, supporto organizzativo e soprattutto un’equa ripartizione del vantaggio economico”.
Dal 2013 ad oggi le reti sono più che raddoppiate in Bergamasca e in tutta la Lombardia. Nella nostra provincia i contratti di rete sono passati da quota 89 del 2013 (su 432 lombarde) a 159 nel 2017 (su 877 lombarde); raddoppiano anche le imprese in rete da lle170 (1550 lombarde) del 2013 si è passati alle 342 del 2017 (2929 lombarde). Conclusa una prima fase di diffusione e utilizzo dello strumento, non resta che consolidare il modello di business : “Questa nuova fase di sviluppo richiede alle imprese di accrescere la cultura manageriale e di rafforzare la governance della rete- continua Cartasegna-.Questo passaggio evolutivo richiede figure professionali capaci di favorire e accompagnare o gestire il cambiamento: manager, coach o facilitatori di business. Per questo Confcommercio ha lanciato un servizio su misura, un vero e proprio “Help Desk” per ogni esigenza, dall’idea di fare rete al loro sviluppo e crescita ”.

Fabrizio D’Adamo, dell’omonimo studio legale di Bergamo, ha messo in luce gli aspetti delle due tipologie del contratto di rete (reti contratto e reti soggetto), concentrandosi poi sulla vera peculiarità della Rete d’impresa : il programma di rete: “È questo l’elemento che va specializzato e che identifica le attività finalizzate ad accrescere la capacità innovativa e la competitività di ogni soggetto, definendo la tipologia di attività di cooperazione”.

Tamara Gerbino, commercialista e revisore contabile dello Studio Tomasi & Associati Bergamo, ha illustrato le modalità con cui due o più imprenditori possono mettersi in regola: “Si parte con l’individuare le esigenze comuni e fissare gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo. L’individuazione delle attività non può prescindere da una valutazione dei costi e quindi dalla sostenibilità degli stessi”. I vantaggi del fare rete d’impresa, ha sottolineato, non tardano ad arrivare: “E’ una scelta che dà accesso a finanziamenti e contributi a fondo perduto, che consente di condividere i costi, oltre che di fruire di agevolazioni fiscali. Fare rete consente anche di migliorare il rating finanziario, di avere accesso al credito d’imposta del 50% in Ricerca e Sviluppo, oltre che al voucher di digitalizzazione concesso alle micro, piccole e medie imprese”. 

Ivana Moscato, manager di rete accreditata Regione Lombardia, ha ricordato come la figura manageriale sia fondamentale per il successo della rete, anche se non obbligatoria: “La scelta del manager è importante per costruire un’identità di rete senza imporre la propria visione, facilitando e non sostituendosi agli imprenditori in rete, cosa che in molti temono. La guida manageriale deve però essere coerente con il profilo della rete e adeguata a gestirne le fasi evolutive”.

Christian Maurelli, di Cidiemme Servizi Bergamo, ha messo in luce in tutti gli aspetti giuslavoristici normativi il distacco nel contratto di rete, oltre alla co-datorialità in rete e alle modalità di utilizzo.

Alle 18.30 spazio alle testimonianze di reti costituite con Edoardo Ranzini di Imprese & Territorio (I&T Innovation and Technology Hub) e Rudy Zanchi di ALLinOne. 


Il tour Federmobili fa tappa a Bergamo convegno in Ascom il 28 maggio

Il tour nazionale Federmobili “Quali sfide e quali opportunità per la distribuzione indipendente di arredamento?” fa tappa a Bergamo.
L’appuntamento è lunedì 28 maggio alle 10.30 nella sede di via Borgo Palazzo 137 (sala Conferenze). Al centro dell’incontro, riservato agli operatori del settore, l’impatto della crisi sul mercato, le prospettive di impresa 4.0, i possibili scenari di integrazione tra il negozio fisico e virtuale. Un accento particolare sarà posto sui servizi che la distribuzione indipendente offre come vantaggio competitivo e sull’importanza di attribuire una valorizzazione economica agli stessi. Attraverso storie aziendali di successo, il comparto si confronterà con esempi in grado di difendere e accrescere la propria competitività.
Il convegno si apre con i saluti di Renzo Cereda, presidente Gruppo Mobili e Arredamento Ascom Confcommercio Bergamo e del direttore dell’Associazione Commercianti Oscar Fusini. Alle 11 si entra nel vivo del tema con gli interventi di Mauro Mamoli, presidente nazionale di Federmobili e di Laura Molla, direttore Federmobili, che illustreranno le novità per il comparto, a partire dal nuovo contratto tipo per la vendita, e i servizi a disposizione delle imprese. Alle 11.30 saranno proposte come case history di successo l’esperienza di rete dei professionisti dell’arredamento della provincia di Cuneo per accrescere la loro capacità competitiva e di DesignBestbyWebmobili per la gestione ottimale delle opportunità offerte dal web.

Per iscrizione clicca qui

Info e iscrizioni: 035.4120203, direzione@ascombg.it


Il Panificio Testa di Treviglio lancia la farina speciale approvata dalla Fondazione Veronesi

Si chiama farina intera e vanta la proprietà di mantenere integre le parti nobili del chicco. Approvata dalla Fondazione Veronesi, oggetto di studi universitari e prodotta dal marchio Varvello 1888, la nuova farina è usata dal panificio trevigliese Testa che, sabato dalle 9 alle 12.30, organizza un evento di lancio nella sede del forno e negozio in via Zara. “Il mondo della panificazione si evolve dando ai professionisti nuove opportunità per rispondere alle esigenze della scienza dell’alimentazione, in questo caso la tecnologia permette di ottenere farine bianche con caratteristiche salutistiche superiori alle integrali”, afferma il titolare, Matteo Testa. Farina intera recupera, infatti, le parti migliori del chicco dal germe alla fibra solubile, riducendo l’impatto glicemico del 50 per cento rispetto a una bianca di buona qualità e aumentando la digeribilità del pane. La farina segue le linee guida per una sana e corretta alimentazione della fondazione intitolata a Umberto Veronesi ed è stata studiata dal dipartimento di medicina interna della Fondazione policlinico San Matteo presso l’Università degli studi di Pavia. Il costo per il pane è di 6 euro al chilo. Sabato, fuori dal panificio, sarà allestito un gazebo informativo dove si potranno assaggiare anche focacce e biscotti, mentre saranno distribuiti per la città i coupon che, a fronte di un acquisto di 2 etti e mezzo di pane, permetteranno di ricevere in omaggio un chilo di farina intera. Il panificio Testa da sempre dedica attenzione agli aspetti nutrizionali dei suoi prodotti producendo una linea biologica e utilizzando farine ricche di fibre. Ha abituato la clientela ad altri prodotti introvabili altrove, come il pane a quinoa e amaranto delle Ande con chia rossa, quello prodotto con farina burattata tipo 2 e l’integrale puro. Il trevigliese attinge a un mulino di Merano, in Trentino, adibito a farine scure come segale, kamut in purezza e farina della Val Venosta, dove ogni macina lavora solo quel tipo di cereale.


Le specialità gastronomiche bergamasche conquistano i politici

Una delegazione regionale guidata dal Consigliere Segretario  dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Giovanni  Malanchini, ha fatto visita a diverse aziende agroalimentari della provincia di Bergamo. La visita, a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, alcuni sindaci e amministratori del territorio e i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, è iniziata all’azienda Same di Treviglio e ha fatto poi diverse altre tappe: il caseificio 3Blatte di Brignano Gera d’Adda, la cooperativa il Covone di Covo, l’azienda Cipolla di Antegnate, la Cascina Italia di Spirano, l’allevamento e caseificio Quattro Portoni di Cologno al Serio e l’azienda agricola Micheli di Ghisalba. 
“Queste visite – ha sottolineato  Giovanni Malanchini – hanno lo scopo di far conoscere e valorizzare le tante eccellenze del territorio bergamasco che operano nel settore dell’agroalimentare, un comparto che per la Lombardia rappresenta un contributo strategico per l’economia regionale anche in termini di export”. “Siamo la prima regione agricola d’Italia e una delle prime in Europa, dunque abbiamo potenzialità enormi che devono essere sfruttate” ha aggiunto Malanchini.

 


Contraffazione, e-commerce e tutela della proprietà intellettuale, convegno di Bergamo Sviluppo il 4 giugno

Bergamo Sviluppo dedica un convegno a contraffazione, e-commerce e tutela della proprietà intellettuale ai tempi del web. L’incontro, dal titolo “Proprietà Intellettuale: le nuove prospettive per l’impresa sui temi tracciabilità, contraffazione, e-commerce”, è rivolto a tutte le imprese, i professionisti e gli interessati, ed è in programma lunedì 4 giugno alle ore 14.30 a Bergamo (Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della CCIAA, via Petrarca 10 ).

Il convegno si apre con l’introduzione e i saluti istituzionali di Andrea Vendramin, dirigente Area anagrafe e regolazione del mercato CCIAA di Bergamo. Sara Zannelli, INDICAM, approfondirà le aspettative e prospettive per la tutela dell’IP. Enrico Colaiacovo, responsabile U.O. Soluzioni Anticontraffazione e Tracciabilità presso Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, tratterà i modelli e le tecnologie per la tracciabilità. Il tema della contraffazione online e gli strumenti e strategie più adeguati a difesa del brand, sarà al centro della relazione di Luca Vespignani, formatore ufficiale della Guardia di Finanza in tema di lotta e contrasto al fenomeno della contraffazione, DCP Digital Content Protection, già membro del CNAC (Comitato Nazionale Anticontraffazione), membro dell’IPR Committee dell’American Chamber of Commerce e del tavolo tecnico a tutela del copyright di AGCOM. 
Francesco Spirito, già colonnello della finanza e ora legal project manager dello Studio Ferrajoli, analizzerà i due volti dell’e-commerce, tra opportunità e minacce. 
Alla fine degli interventi sarà dato spazio a dibattito e chiusura lavori. 
La partecipazione, previa iscrizione on line al seguente link, è gratuita. 

 

 

 

 


Pellegrini partecipa all’evento Loira & Co.

C’era anche un po’ di Bergamo il 21 maggio scorso al polo fieristico di Modena per l’evento Loira&Co. promosso da Club Excellence, associazione dei più grandi distributori e importatori italiani di vini e distillati.  Pellegrini S.p.A., distributore italiano di vini e distillati di qualità, ha partecipato alla manifestazione che ha visto in vetrina 76 prestigiosi produttori della Valle della Loira, dell’Alsazia e della Francia del Nord con i loro prodotti: 
vini bianchi e rossi, spumanti, vini dolci e distillati, come il Calvados proveniente dal nord della Francia. L’azienda bergamasca, membro del Club Excellence di cui Pietro Pellegrini è un socio fondatore, ha sostenuto l’evento e ha presentato i prodotti di alcuni produttori distribuiti: Domaine Frédéric Mabileau, Domaine Champalou, Domaine Henri Bourgeois, Michel Redde et Fils, Domaine Rémy Gresser, Maison Willm, Distillerie Miclo, Domaine Dupont.
Loira&Co. era il primo appuntamento di ‘Eventi Club X’, marchio che firma un calendario di eventi speciali dedicati alla degustazione, alla formazione e all’approfondimento tecnico nel mondo dei vini e
distillati di alta qualità.


La stracciatella il gelato di Bergamo e VisitBergamo fanno il bis al Giro d’Italia

 

Dopo il grande successo a Catania, prima tappa italiana del Giro d’Italia, La Stracciatella il gelato di Bergamo e VisitBergamo tornano protagonisti della Corsa Rosa per promuovere le bellezze e le bontà del territorio bergamasco. L’appuntamento è oggi, mercoledì 23 maggio, in occasione della 17a tappa con partenza da Riva del Garda e arrivo dopo 155 km a Iseo.
All’arrivo la carovana e tutti gli appassionati della corsa in rosa troveranno VisitBergamo con materiale promozionale sulle attrazioni di Bergamo e assaggi de La Stracciatella il gelato di Bergamo, grazie alla collaborazione con la gelateria Volpe Bianca di Adro (Bs) e la gelateria Gelatiamo di Treviolo (Bg). La Stracciatella animerà il Temporary Village Lombardia in via Porto G. Rosa in due distinti momenti; sono previste infatti due degustazioni del gelato bergamasco alle 11.00 e alle 14.00, mentre il pubblico è in attesa dell’arrivo della maglia rosa. Bergamo ha dato un contributo prezioso al mondo del gelato grazie alla creazione del gusto stracciatella, inventato nel 1961 da Enrico Panattoni, proprietario della nota pasticceria La Marianna, in Città Alta a Bergamo. Attraverso il recupero e il rilancio di questo patrimonio, il progetto La Stracciatella il gelato di Bergamo punta a sviluppare la consapevolezza di questa appartenenza tra i bergamaschi e a valorizzare la filiera del gelato artigianale Made in Bergamo in Italia e nel mondo.
La Stracciatella sulle strade del Giro d’Italia è soltanto uno degli appuntamenti dedicati quest’anno al famoso gelato di Bergamo. Ricordiamo su tutti “Stracciatelling – La Festa del Gelato”, evento in programma domenica 17 giugno a Bergamo nella cornice di piazza Vecchia in Città Alta, quale appuntamento clou dell’importante progetto che ha coinvolto Ascom Confcommercio Bergamo e Gelatieri Bergamaschi, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo e i main sponsor Lactis e Barry Callebaut Italia, delle aziende bergamasche della filiera bergamasca del gelato Astori Group, Domogel, Frigogelo, Gel Matic, Ostificio Prealpino e Puntogel, in partnership con la fiera SIGEP, Editrade Srl, ATB servizi Spa, Grifal Spa, Karte Srl, Standgreen Srl, Italtrans Spa e Bolis Spa e con il patrocinio di VisitBergamo e Provincia di Bergamo.

 


Non si trova personale qualificato? Ascom lancia il progetto Next Level

Ascom Confcommercio Bergamo risponde all’sos degli imprenditori, in difficoltà a trovare personale qualificato, con un nuovo progetto, presentato lunedì 21 maggio nella sede cittadina dell’associazione. Si chiama ‘Next Level’ e ha l’obiettivo di agevolare l’inserimento lavorativo dei giovani neo diplomati e di sopperire alla carenza di personale specializzato nei pubblici esercizi.
Il progetto, grazie al coinvolgimento di 15 istituti alberghieri e Centri di Formazione Professionale del territorio (tra questi anche l’Ipssar di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia a copertura dell’area del Sebino), permetterà continuità tra scuola e lavoro, allineando le competenze professionali dei ragazzi qualificati o diplomati nel settore della ristorazione alle esigenze degli imprenditori del settore.
La proposta consiste in tre corsi ad alta specializzazione di cucina, sala e bar e ricevimento che si svolgeranno all’Accademia del Gusto di Osio Sotto a partire a settembre: un intenso programma di laboratori a cui segue un tirocinio in azienda finalizzato all’assunzione. I tre percorsi professionalizzanti raccolgono le richieste degli operatori emerse durante incontri specifici organizzati sul tema. L’abc delle competenze è comune a tutti i profili: si parte dalla consapevolezza del ruolo, dal rispetto delle regole, dall’approccio al cliente e dalle tecniche di accoglienza.

Da anni raccogliamo l’esigenza da parte delle nostre imprese di trovare personale qualificato– commenta il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. La cultura della ricettività e ospitalità italiana va tutelata. L’obiettivo è quello di dare ai ragazzi competenze che non vengono acquisite tra i banchi di scuola ma che si rivelano preziose per trovare lavoro”.

Il progetto Ascom è patrocinato dalla Provincia di Bergamo e dall’Ente bilaterale del settore alberghiero e dei pubblici esercizi e coinvolge istituti alberghieri e centri di formazione professionale di tutta la provincia. “Si instaura così un rapporto costruttivo e duraturo tra scuole e imprese del settore– commenta il direttore di Ascom Bergamo Oscar Fusini-. Gli istituti e i centri di formazione individuano i migliori studenti, l’area lavoro Ascom seleziona le aziende per lo stage e l’Accademia del Gusto si occupa di allineare le competenze con quelle richieste dal mercato”. 
Le aziende potranno contare su personale qualificato e potranno beneficiare, in caso di assunzione dopo lo “stage”, degli incentivi messi a disposizione dall’Ente Bilaterale, oltre che di sgravi fiscali. “La scuola e il mondo delle imprese possono alimentare una nuova politica in grado di favorire la crescita e formazione di nuove competenze che non si possono solo insegnare in aula, ma si apprendono sul campo, con il fare e il saper fare” sottolinea il direttore Ascom.

Giorgio Beltrami, presidente dei Bar Caffetterie Pasticcerie e vicepresidente vicario Ascom aggiunge: “La scuola ha moltissime competenze da trasferire ma non ha a che fare con i clienti. E il nostro lavoro si gioca tutto sul rapporto con la clientela”

I master serviranno anche a dare continuità all’imprenditoria bergamasca. E’ questa la speranza di Petronilla Frosio, presidente dei Ristoratori Ascom: “Il progetto, guarda anche oltre. Contiamo di formare non solo validi e competenti addetti del settore, ma futuri imprenditori. La speranza è che i giovani si assumano responsabilità e decidano poi di mettersi in proprio o di dare continuità a tante imprese. Perché non possiamo non chiederci di qui a dieci anni chi farà ristorazione in Bergamasca. Noi abbiamo in mano la salute che inizia a tavola e le tradizioni che si trasmettono anche nel passaggio attività”. 

Gloria Cornolti, responsabile del servizio Sviluppo del territorio della Provincia di Bergamo, ha ribadito l’importanza del progetto: “La Provincia ha patrocinato il progetto perché concorre allo sviluppo del territorio, fattore chiave anche per rispondere alle richieste e agli obiettivi dell’Ocse. Il coinvolgimento diretto delle scuole nel selezionare gli alunni e una formazione mirata concorrono a perseguire l’obiettivo di un più facile inserimento lavorativo”. 

“L’obiettivo è quello di creare specializzazione nel sistema e di trasformare i tirocini in assunzioni. Per questo le aziende ospitanti sono state selezionate tra quelle che hanno davvero esigenza di personale” commenta Enrico Betti, responsabile dell’Area Lavoro Ascom. 

Il lavoro non manca nel settore: si stimano infatti più di 9 mila assunzioni nel prossimo anno, il 25% in più di quest’anno, che vede nel settore 7700 assunti. 

Il percorso formativo  prevede una formazione specialistica tecnica di un mese (una full immersion di 200 ore) e l’inserimento in azienda, con un contratto di tirocinio retribuito di cinque mesi, da ottobre a marzo, che renderà più facile l’assunzione al termine. I master formeranno 90 studenti (30 in sala, 30 in cucina, 30 in accoglienza). “I master si contraddistinguono per una forte connotazione pratica: nell’area ricevimento la conversazione in inglese con madrelingua copre oltre il 50 per cento della didattica; per quello di  cucina si passano tra i fornelli in brigata il 68 per cento delle ore” precisa Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione Ascom e direttore dell’Accademia del Gusto. 

Alcuni dati

Sono 4228 le imprese bergamasche nel settore turismo e ricettività (dati Ascom Confcommercio Bergamo, su elaborazione dati Cciaa al 31 marzo 2018). 
Secondo le ultime stime della Federazione Italiana Pubblici Esercizi le aziende del settore hanno avuto difficoltà a reperire 4mila tra cuochi, camerieri e baristi più che per carenza di candidati (che pure incide per il 31,5% degli imprenditori) per inadeguate competenze professionali (problema rilevato dal 68,5%). Una situazione paradossale, in un comparto in cui l’occupazione è ancora in crescita, con oltre un milione di nuovi posti di lavoro, il 17% in più dall’inizio della crisi (Dati Rapporto Fipe 2017). La situazione rispecchia quella del settore alberghiero, che ha segnato nel 2017 una crescita di lavoratori dipendenti occupati dell’1,9 % (Dati Federalberghi 2017), ma fatica a trovare personale in linea con le aspettative. Le professioni mantengono il loro appeal, a mancare è la professionalità, anche se quest’anno sono 204.327 gli iscritti agli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità, secondo le rilevazioni del Ministero dell’Istruzione.

Per informazioni sul progetto Next Level si può contattare l’Area Formazione Ascom al numero 035.4185706/707/715 o scrivendo a info@ascomformazione.it.