I Cerea si raccontano in un libro

I tristellati fratelli Cerea hanno messo nero su bianco 50 anni di ristorazione a Bergamo. Nel volume “Da Vittorio – storie e ricette della famiglia Cerea” edito da Mondadori Electa, raccontano ricette e aneddoti sulla famiglia che da più di mezzo secolo è alla guida del ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio, a Brusaporto. Nel libro si racconta il vanto ma anche la responsabilità che nasce dalla gestione di un ristorante con più di mezzo secolo di storia familiare.
Mamma Bruna, insieme ai figli Chicco, Francesco, Barbara, Rossella e Bobo hanno deciso di ripercorrere la storia dell’attività in occasione del cinquantesimo anno di attività. Un anniversario già festeggiato lo scorso anno ad Astino con la parata di chef stellati che hanno tra l’altro inaugurato East Lombardy.
Il ricordo di Vittorio è sempre presente e anche il volume testimonia l’impronta e la grande eredità del grande imprenditore che prima di tutti ha capito qual era la strada da percorrere per soddisfare con qualità e classe i palati più esigenti. Una stella fenomentale che si è fatta benvolere da tutti, tanto che anche oggi continua ad essere ricordata con grande affetto e riconoscenza da tutti i suoi collaboratori e clienti.
“La dedica del libro va sicuramente ai nostri genitori – afferma orgoglioso Chicco Cerea -. Papà si è fatto notare positivamente e benvolere da tutti, nostra madre è fantastica e sempre presente”
Alla Cantalupa, a fianco delle decine di guide che citano “Da Vittorio” come uno dei migliori ristoranti al mondo, c’è anche questo nuovo volume, autobiografico da un lato, libro di cucina tra virgolette con capitoli dedicati a più di cinquanta ricette dove non mancano le portate delle tradizioni gastronomiche bergamasche. La famiglia Cerea, ritratta nel libro da Giovani Castel, nella seconda parte del volume, in italiano e inglese, racconta e dona al lettore alcune delle più famose ricette del ristorante, illustrate attraverso gli scatti del fotografo Paolo Chiodini.


Affidati alla stella. I ringraziamenti del vescovo Beschi

Sala gremita ieri all’Ascom di Bergamo per la consegna dei panettoni solidali, l’iniziativa promossa  nell’ambito della campagna di Natale ‘Affidati alla stella’ dal Centro Missionario diocesano di Bergamo e dall’associazione commercianti di Borgo Palazzo.  Nell’ambito della consegna il vescovo Francesco Beschi ha ringraziato il Centro missionario, le associazioni e i commercianti che da 14 anni si impegnano nella campagna natalizia. “Un progetto – ha dichiarato  il presidente Paolo Malvestiti – che siamo felici di sostenere e che testimonia il forte legame tra il commercio e la solidarietà”.

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“Rotolini” di sacchetti fuorilegge dal 1°gennaio, Ascom spiega cosa cambia

Addio ai “rotolini” di sacchetti con l’anno nuovo. A partire dal primo gennaio 2018 – salvo proroghe – che siano con o senza manici, anche i sacchi leggeri e ultraleggeri (ossia con spessore della singola parete inferiore a 15 micron) utilizzati per il trasporto di merci e prodotti, a fini di igiene o come imballaggio primario in gastronomia, macelleria, pescheria, ortofrutta e panetteria, dovranno essere biodegradabili e compostabili. Dal nuovo anno, per essere a norma, le shopper dovranno: essere biodegradabili e compostabili secondo lo standard internazionale Uni En 13432:2002; essere realizzate con un contenuto di materia prima rinnovabile di almeno il 40% (che dovrà diventare il 50% a partire dal primo gennaio 2020 e il 60% dal perimo gennaio 2021); disporre dell’idoneità per uso alimentare; essere cedute esclusivamente a pagamento.
Biodegradabilità, compostabilità e contenuto di materia prima rinnovabile dovranno essere certificati da organismi accreditati, per non incappare in pesanti sanzioni. Le borse utilizzate nei reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta, che con diciture o altri mezzi tentassero di porsi al di fuori della normativa e che fossero prive anche di uno solo dei requisiti previsti rappresenteranno infatti un’elusione di legge per la quale scatteranno sanzioni da 2.500 euro fino a 25 mila euro elevabili fino a 100 mila euro.
La nuova norma conferma il contenuto della legge 28/2012 relativa alle sporte della spesa monouso: rimangono commercializzabili solo i sacchetti monouso biodegradabili e compostabili certificati Uni Ee 13432 o quelli riutilizzabili con percentuali minime di plastica riciclata e spessori ricompresi tra 60 e 200 micron a seconda delle maniglie e degli usi.
Ascom Bergamo Confcommercio invita gli associati a farsi rilasciare e sottoscrivere dal produttore una certificazione e a farsi fornire tutti gli elementi identificativi che attestino il possesso dei requisiti di legge. I sacchetti di plastica stanno diventando, tra l’altro, un business importante per la malavita e molto spesso vengono falsificati con diciture o apposizione di marchi non rispondenti alle norme di legge. Le sanzioni possono essere molto pesanti anche nei confronti del commerciante che si è fidato del suo fornitore. È opportuno, quindi, che chi commercializza tali sacchetti si accerti della conformità degli stessi già al momento dell’acquisto. L’associazione ricorda inoltre che, dato che le borse di plastica in materiale ultraleggero non potranno più essere distribuite a titolo gratuito, il prezzo di vendita per singola unità dovrà risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti imballati per il loro tramite. “La nuova normativa rappresenta un grosso problema per i negozi di ortofrutta, in particolar modo per l’obbligo di fare pagare i sacchetti e di contabilizzare ogni singola busta ceduta- commenta Livio Bresciani, presidente del Gruppo Ortofrutta Ascom e vicepresidente nazionale Fida- Federazione italiana dettaglianti alimentari Confcommercio-. E’ vero che la maggior parte di noi opta per i sacchetti di carta, però i classici rotolini a strappo sono comunque largamente impiegati anche nel nostro settore. A preoccupare non è tanto l’obbligo di sostituire i sacchetti a rotolo già acquistati, ma in particolare la loro gestione contabile”. “ Se la normativa che ha sostituito le sporte con quelle biodegradabili ha senza dubbio stimolato il riutilizzo delle borse della spesa- aggiunge Bresciani- questa nuova legge non credo che andrà a beneficio dell’ambiente. Il timore è che soprattutto nei supermercati la clientela opti per frutta e verdura in vaschette già pronte e pesate. E questo avrà come unica conseguenza un incremento della plastica e non una sua riduzione”.
A livello nazionale la Fida, Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione- Confcommercio, ha chiesto una proroga al Governo, sottolineando come l’impatto della nuova normativa non sia stato adeguatamente valutato. “Siamo convinti che il provvedimento si trasformerà in un boomerang sia per i consumatori che per l’ambiente- ha spiegato Donatella Prampolini, presidente nazionale Fida-. La soluzione adottata avrà effetti ben diversi da quelli delle norme sugli shopper. In quel caso il consumatore aveva un’alternativa: l’acquisto di shopper riutilizzabili. In questo caso non è possibile perché gli alimenti freschi rischierebbero di contaminarsi a contatto con sacchetti riutilizzati, indipendentemente dal loro materiale. Se l’obiettivo è quello di spingere il consumatore verso un comportamento più sostenibile per l’ambiente, in questo caso non sarà possibile e semplicemente il consumatore non potrà far altro che pagare per i nuovi sacchetti. Per il consumatore il provvedimento comporterà pertanto solamente nuovi costi e per l’ambiente il rischio è che nei punti vendita lo sfuso venga gradualmente sostituito col confezionato e in questo caso si avrà l’effetto contrario a quello ricercato dal legislatore europeo perché aumenteranno gli imballaggi più inquinanti”.
“Occorre assolutamente una proroga del Governo – conclude Donatella Prampolini – ed è ciò che abbiamo chiesto al Ministero. Trattandosi del recepimento di una norma comunitaria, infatti, non ci sono altri margini di manovra se non ridiscutere la norma a livello europeo e far capire in quella sede le criticità che impediscono di raggiungere le finalità che essa persegue”.

Un seminario in Ascom per chiarire gli aspetti della normativa

Ascom ha previsto un incontro l’8 gennaio alle 15.30 in sede per illustrare agli operatori coinvolti (dettaglianti alimentari, market e supermercati, macellerie, pescherie, negozi di ortofrutta) le novità che la nuova normativa comporta. All’incontro tecnico parteciperanno Pierpaolo Masciocchi, responsabile settore Ambiente e Qualità di Confcommercio e Marco Versari, presidente Assobioplastiche. Interverranno Paolo Malvestiti, presidente Ascom,  Oscar Fusini, direttore Ascom e Livio Bresciani, vicepresidente Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari- Fida.  La partecipazione è gratuita, previo accreditamento
Per informazioni: direzione@ascombg.it, tel 035.4120203
Secondo prime stime dell’Osservatorio di Assobioplastiche si registra un consumo annuo di sacchi per ortofrutta di circa 8 miliardi mentre per quanto riguarda i sacchi utilizzati nei reparti macelleria, pescheria, gastronomia, panetteria di meno di 1 miliardo l’anno (in tali numeri non rientrano gli shopper consegnati alla cassa). A quanto consta all’Osservatorio di Assobioplastiche risulta che il mercato degli shopper vede ancora nel 2016 un volume di circa il 50% di sacchetti non a norma.I l prezzo del sacchetto (cosiddetto pricing) non viene stabilito dal Legislatore per cui ogni punto vendita può applicare al consumatore il prezzo che ritiene più congruo. Per completezza informativa, si segnala una recente ricerca IPSOS che rileva come la maggior parte dei consumatori accoglierebbe con favore un prezzo di 2 centesimi a sacchetto https://www.ipsos.com/it-it/gli-italiani-e-la-nuova-legge-sui-sacchetti-ultraleggeri
A Bergamo la nuova normativa coinvolge circa 900 dettaglianti alimentari in città (che ne conta 109) e provincia; sono inoltre interessate dalla normativa: 253 macellerie, di cui 22 in città; 265 fruttivendoli, di cui 37 in città e 603 ambulanti alimentari, di cui 23 in città (dati Ascom su Elaborazione Dati Cciaa al terzo trimestre 2017).
Le borse di plastica in materiale ultraleggero sono quelle di spessore inferiore a 15 micron e sono quelle tipicamente usate per motivi di igiene alimentare (come avvolgere il pesce venduto al banco) o come imballaggio primario per alimenti sfusi, quali ad esempio la frutta e verdura (sono i tipici sacchetti che si trovano al supermercato accanto ai banchi di ortofrutta). Il Legislatore italiano ha recepito queste indicazioni all’’articolo 226-ter che mira alla progressiva riduzione della commercializzazione delle borse di plastica in materiale ultraleggero da realizzarsi secondo precise modalità e tempistiche:

a) dal 1° gennaio 2018, possono essere commercializzate esclusivamente le borse
biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 40 per cento;

b) dal 1° gennaio 2020, possono essere commercializzate esclusivamente le borse
biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 50 per cento;

c) dal 1° gennaio 2021, possono essere commercializzate esclusivamente le borse
biodegradabili e compostabili e con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile non inferiore al 60 per cento.

Gli organismi accreditati certificano la presenza del contenuto minimo di materia prima rinnovabile determinando la percentuale del carbonio di origine biologica presente nelle borse di plastica utilizzando lo standard internazionale Uni Cen/Ts 16640.

Locandina convegno 8 gennaio 2018

 


Telethon. Ad Albino la staffetta fa centro

Sono stati 70 gli atleti che domenica hanno corso la Staffetta podistica per Telethon Valbondione –Albino. La marcia, organizzata dalla Polisportiva Desenzanese con il sostegno di Ascom Bergamo, faceva parte del calendario di iniziative promosse per il 25° anniversario delle Staffette Telethon con l’obiettivo di raccogliere fondi per le ricerche sulle malattie rare finanziate da Telethon.

La staffetta ha toccato i comuni di Gandellino, Gromo, Ardesio, Villa d’Ogna, Piario, Ponte Nossa, Colzate, Vertova, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Cene e Albino e ha coinvolto nella raccolta benefica in ciascun paese tutta la cittadinanza.

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Successo, nonostante il freddo, anche per la merenda conclusiva allestita al Parco Alessandri di Albino dal Gruppo Gastronomi alimentaristi Ascom con l’aiuto dei gastronomi veterani della Pia Unione San Lucio a cui hanno partecipato centinaia di persone.
“L’impegno e le risorse devolute dalle amministrazioni sono state considerevoli – hanno detto gli organizzatori – il calore mostrato, anche dai comuni più piccoli, non è mai mancato ed è uno stimolo per ogni nuova edizione”.

Vedi la Gallery alla pagina Facebook: Ascom Bergamo Confcommercio

 


Ambulanti. Il 31 dicembre scatta il termine per l’attestazione

Fiva Ascom ricorda che gli ambulanti hanno tempo fino al 31 dicembre per provvedere al rinnovo obbligatorio dell’attestazione e aggiornare la carta d’esercizio per il commercio su aree pubbliche.
Come ogni anno l’associazione è a disposizione presso la sede Ascom con un consulente dedicato per assolvere l’obbligo normativo.
Per rinnovare l’attestazione e/o aggiornare la carta d’esercizio basta presentarsi in associazione con i seguenti documenti:
-ricevuta invio telematico modello unico 2017
-visura aggiornata Cciaa ( se sprovvisti può essere richiesta in associazione ; il costo della pratica è di 10 euro)
-iscrizione Inps
-iscrizione Inail per i collaboratori familiari, dipendenti,soci
Il servizio è gratuito per i soci Fiva/ Ascom, previa prenotazione appuntamento: 035.4120113/112/200 fiva@ascombg.it

 

 


Uffici Ascom, il calendario delle aperture a Natale

In occasione delle feste natalizie gli uffici Ascom rimarranno chiusi nei giorni delle festività e secondo il seguente calendario: gli uffici della sede cittadina di via Borgo Palazzo venerdì 22 dicembre chiuderanno alle ore 12.30 e da mercoledì 27 dicembre riprenderanno la regolare attività.

Gli uffici di Calusco, Trescore, Osio Sotto e Zogno saranno aperti venerdì 22 dicembre, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre e da martedì 2 a venerdì 5 gennaio.
Gli uffici di Clusone saranno aperti venerdì 22 dicembre, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre e rimarranno chiusi da martedì 2 a venerdì 5 gennaio; gli uffici di Albino saranno aperti venerdì 22 dicembre, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre e mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 gennaio.
Gli uffici di Romano di Lombardia saranno aperti venerdì 22 dicembre, mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre e giovedì 4 e venerdì 5 gennaio.
Gli uffici di Sarnico saranno aperti venerdì 22 dicembre, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre e mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 gennaio, mentre gli uffici di Lovere saranno aperti venerdì 22 dicembre, quindi rimarranno chiusi fino a venerdì 5 gennaio compreso.


Ascom, al via un pacchetto di convenzioni per i Pos dedicato ai i soci

pos carta di creditoAscom Confcommercio Bergamo sta lavorando su un pacchetto di convenzioni dedicate agli incassi elettronici e all’installazione dei Pos con le principali banche del territorio e ai sistemi di pagamento Satispay e Sun Up. Le proposte saranno presentate a gennaio 2018. Tra gli accordi, rientra quello siglato nei giorni scorsi con UBI Banca, che propone condizioni di favore per gli esercizi commerciali associati che decidono di attivare il servizio Pos.
L’intesa riguarda Pos tradizionale, Gsm e Mobile Pos. In tutti i casi è previsto un’annualità di gratuità del canone e commissioni di favore e differenziate in base alle tipologie di carte utilizzate nelle transazioni.
“Le proposte Ascom per installazione Pos e circuiti elettronici sono una risposta ad un bisogno effettivo di molti piccoli commercianti– afferma Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo–. L’utilizzo della carte elettronica è in continuo aumento e il nostro compito come associazione è quello di tentare di calmierare i costi, stringendo accordi con il sistema bancario locale. Le convenzioni con UBI Banca vanno in questa direzione,così come quelle che presenteremo a gennaio e che riguarderanno i nuovi sistemi di pagamento. In particolare, l’intesa raggiunta con UBI Banca recepisce in anticipo l’adeguamento delle commissioni che sarà obbligatorio per legge”.
“L’intesa raggiunta con Ascom- dichiara Luca Gotti, Responsabile della Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest- va nella direzione di sostenere e facilitare l’attività degli associati Ascom nostri clienti che, nell’adeguarsi ai provvedimenti legislativi in materia, dovranno dotarsi del servizio incasso POS, uno strumento oggi indispensabile e a traino dei consumi, migliorando nel contempo la sicurezza”.
Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, non manca di sottolineare le criticità che l’obbligo di adozione del Pos porta con sé: “A preoccupare non sono tanto le sanzioni previste dalla normativa, quanto la loro applicazione indiscriminata. Il provvedimento non fa differenza tra chi il POS se lo può permettere e chi no. Si dimentica che nel pagamento elettronico lo Stato non ci mette nulla, mentre banche e circuiti ci guadagnano e l’unico a pagare è chi accetta la carta”.
La direzione dei pagamenti del resto è ben evidenziata dai numeri ufficiali che parlano di una crescita verticale del numero dei POS nei punti vendita e negli studi dei professionisti, oltre che dell’utilizzo sempre maggiore delle carte, che sostituiscono gli altri strumenti di pagamento e per importi medi sempre più piccoli. “Non serve quindi intervenire in maniera drastica con un provvedimento sanzionatorio, anche perché i commercianti accettano già le carte di pagamento, in tutti i casi in cui avere un Pos è sostenibile e risponde a una reale esigenza della clientela” continua Fusini, che rimarca come l’accettazione dei pagamenti elettronici per piccoli importi comportiun aggravio dei costi e un allungamento dei tempi di pagamento. “Basti pensare ai tabaccai per i generi di monopoli e ai carburanti, dove chi incassa lo fa in grandissima misura per lo Stato stesso. O dove addirittura, come nel caso di alcuni rifugi alpini, non c’è nemmeno linea telefonica. Non serve nemmeno come misura anti-evasione, perché l’evasione è consensuale tra chi vende e chi compra” conclude Fusini.
Quanto ai numeri, dal numero di abitanti e di imprese, Ascom stima che nella nostra provincia ci siano tra i 45 mila e i 47 mila POS attivi ( dato complessivo, inclusa la grande distribuzione organizzata). La crescita negli ultimi 4 anni dall’entrata in vigore dell’obbligo del POS è del 30% circa; si contano infatti 11 mila nuovi POS. Il dato nazionale di crescita rileva un + 42% ed è più alto rispetto a quello bergamasco, in quanto nella nostra provincia già quattro anni fa il numero di Pos era elevato, superiore alla media nazionale. Nel più stretto mondo del commercio, Ascom stima la presenza di quasi 10.500 imprese con POS: 1 ogni 2 esercizi (dato che il totale delle imprese è di 24.700). Il numero sale sensibilmente conteggiando i molteplici terminali della GDO. Risultano attrezzati per i pagamenti elettronici pressoché al 100% i settori del turismo, della ristorazione, la GDO, le gioiellerie, i negozi di mobili e arredo e quelli di abbigliamento e calzature. Coperti nella media di un’impresa ogni tre (il 30% circa) i settori tradizionali dell’alimentare al dettaglio e dell’ambulantato. La più bassa copertura, pari a circa il 10%, si rileva tra gli agenti di commercio e immobiliari, le edicole, i fioristi e i professionisti.
Il dato nazionale, come emerge dall’ultimo Rapporto di Banca d’Italia sui pagamenti (al III trimestre 2017) il numero delle carte di credito attive in Italia è di 13.627.000 ed è sceso dal 2010 al 2016 di 999.000 -6,8%; mentre le carte di debito (Bancomat) sono salite fino a 54.622.000 nello stesso periodo con un aumento di 17.270.000 + 46,2%. Anche le carte prepagate sono aumentate, raggiungendo quota 26.422.000, + 113,7%. Il numero dei POS in Italia è salito dal 2010 al 2016 del 50,8% raggiungendo il numero di 2.180.028 nonostante la riduzione del numero di punti vendita al dettaglio.
Secondo le statistiche di Banca d’Italia al III° trimestre 2017, in 3 anni, le operazioni con carte di debito (bancomat) sono salite del 38,3% per quanto riguarda il numero e del 28,39% per valore con una spesa media stimata da 63,30 a 58,70 euro per operazione segnale che il bancomat viene utilizzato per pagare importi di valore minore.
Le operazioni con carte di credito sono cresciute dal 2010 al 2016 del 37,3% per numero e dell’11,43% per valore complessivo con una stima del valore medio di acquisto di 75,40 euro contro i 92,90, segnale anche questo che le carte si usano per pagare importi di valore unitario minore.


Tavolo Ocse, in programma 18 linee di azione per la competitività del territorio

Gli enti firmatari del patto per lo sviluppo e la competitività, siglato ad aprile 2017, condividono oggi pubblicamente il documento che riassume le linee programmatiche d’intervento per un rilancio del “sistema Bergamo”. Il programma è sottoscritto da Camera di Commercio, Provincia, Comune, Università degli studi, Confindustria, Imprese & Territorio, CGIL-CISL-UIL, UBI Banca. La proposta si articola in 18 macro-obiettivi che si ritengono necessari e perseguibili in virtù della volontà e dell’azione comune degli otto soggetti presenti nella Cabina di regia del Tavolo.
Gli obiettivi sono ispirati a finalità specifiche ma coordinate, con azioni e alleanze sul territorio, investimento sulle competenze, nuove regole di generazione del valore. Sono orientati a scale temporali di breve e lungo periodo per quanto riguarda i risultati attesi, ma con avvio da subito delle iniziative per conseguirli. Nel documento si sottolinea come le linee di azione implichino gradi diversi di operatività, di responsabilità degli enti promotori e di connessione con gli altri obiettivi in agenda.
La struttura integrata degli obiettivi non è una semplice modalità espositiva- hanno sottolineato tutti gli enti coinvolti- ma nasce dalla consapevolezza, maturata nel corso dei lavori sui dossier, che i potenziali di sviluppo nella società e nel territorio di Bergamo, trasformati nella lunga serie degli anni della crisi globale ed europea, possono liberare e moltiplicare effetti positivi in termini di lavoro, reddito, conoscenza, cultura e qualità del vivere se interpretati nelle loro molteplici dimensioni di valore e in quanto capaci di connettere le strutture organizzate della società e dell’economia con le comunità vive del territorio.
Le qualità del lavoro, delle competenze e dell’innovazione che OCSE ha raccomandato per Bergamo scaturiranno dalla rete di progetti che interagiranno nel territorio e dalla loro capacità di attrazione, aggregazione e inclusione.
“Il rapporto dell’Osce su Bergamo, presentato in anteprima nel 2015 e pubblicato nel 2016, ha fornito un quadro accurato della situazione economica e sociale della nostra provincia mettendola a confronto con territori simili per il loro carattere di aree industriali in prossimità di zone metropolitane- ha commentato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti– .A seguito della condivisione di questa mappa programmatica, la Cabina di regia individuerà gli accordi e i protocolli di governo, aperti al concorso di altri soggetti istituzionali e sociali del territorio, attivabili sui temi ritenuti prioritari o maturi per l’azione”.
Gli impegni che ciascun soggetto assumerà nel raggiungimento degli obiettivi concordati saranno tradotti in atti formali.
I progetti più importanti o di rilevanza extra-territoriale saranno proposti all’attenzione dei livelli di governo regionale, nazionale o europeo.
I lavori della Cabina di regia del Tavolo per lo sviluppo e la competitività continueranno ad essere assistiti da una segreteria di progetto rappresentativa degli enti firmatari e da una rete di ricerca e di supporto scientifico integrata che si focalizzerà sulla progettazione e il monitoraggio degli interventi.
“Dobbiamo ora mettere in moto e connettere tra di loro i progetti e gli accordi di programma, sui quali cercheremo la collaborazione di altri soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio: dai Comuni al mondo dell’istruzione scolastica e della formazione, dai diversi centri di ricerca e di innovazione alle istituzioni e alle strutture della sanità, dalle associazioni d’impresa a quelle del mondo non profit- ha sottolineato Malvestiti-. Vogliamo che il Tavolo per lo sviluppo si riunisca regolarmente, “come un’istituzione”, che la segreteria di progetto sia ampliata a tutti gli enti presenti nella Cabina di regia, che si continui a disporre di una rete di supporto scientifico nella quale il mondo della ricerca e quello di enti e associazioni interagiscano in modo sistematico. Il lavoro si dovrà concentrare prevalentemente sull’attività di progettazione degli interventi, sugli impegni che ciascun ente dovrà assumersi e sulla misurazione dei gradi di efficacia e di avvicinamento agli obiettivi che ci siamo prefissi”.


Consegna della benemerenza civica e della medaglia d’oro a Emanuele Prati

Questa sera nell’aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo, è stata conferita la Benemerenza civica alla memoria di Emanuele Prati, già segretario generale della Camera di commercio di Bergamo, unitamente alla Medaglia d’oro del Comune di Bergamo.
Morto improvvisamente lo scorso anno, Prati era fra gli uomini più attivi sul territorio a beneficio dello sviluppo economico locale.
“È un grande gesto di gratitudine da parte dell’amministrazione comunale di Bergamo – dichiara Paolo Malvestiti, presidente della Camera di commercio di Bergamo – per il prezioso lavoro che ha svolto a favore del mondo imprenditoriale e dell’intera comunità bergamasca con grande capacità di dialogare e coinvolgere i diversi attori istituzionali e le rappresentanze associative del territorio”.


170 anni per il panificio Zatti di Tavernola

Il panificio Zatti di Tavernola compie 170 anni di attività. Per celebrare il traguardo, domenica 17 dicembre alle 11.15 organizza una festa aperta a tutti i compaesani, per i quali la bottega è da sempre un riferimento.
Lo storico forno di via Chiesa è attivo dal 1857 ed è alla quinta generazione. Il nonno Alessandro e la nonna Catina hanno trasmesso tradizione, segreti e passione ai figli Giulietta, Gilda, Luisa e Cornelio.
Quest’ultimo ha preso in mano le redini del forno e del negozio nel 1983 e li sta portando avanti con la famiglia. Per la festa hanno preparato una gigantesca torta di amarene, 300 sfongade, biscotti, salatini e pasticcini.