Saldi al via, Malvestiti: «Premesse per un week end di grande shopping»

Conto alla rovescia per l’inizio dei saldi estivi che, come da calendario regionale, prendono il via sabato primo luglio. Il caldo torrido delle scorse settimane ha deluso le aspettative sul fronte dei consumi che sembrano congelati. La speranza dei commercianti è che la voglia di capi estivi all’ultima moda e i tagli ai prezzi dei cartellini stimolino gli acquisti. Sarà comunque dura la rincorsa dei saldi per sollevare un’altra stagione difficile. Finora il bilancio è in negativo: almeno il 5-6% in meno rispetto alla stagione precedente, che segnava già un ulteriore ribasso rispetto al 2015, in un continuo trend negativo che stenta dal 2008 a vedere un’inversione di tendenza.

Paolo Malvestiti
Paolo Malvestiti

«L’estate arrivata in anticipo, con le temperature record dei giorni scorsi, non sembra aver invogliato gli acquisti, decisamente al di sotto delle attese – commenta Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo -. Maggio e giugno sono stati mesi difficili e ora si spera in un week-end dedicato allo shopping d’occasione. Anche quest’anno la proposta dei saldi sarà di assoluto interesse, sia per assortimento che per i prezzi, con ribassi anche del 40%. I primi giorni saranno come sempre decisivi per le vendite di fine stagione. Speriamo in una buona partenza. I saldi possono essere un’attrattiva anche per i turisti in città e nelle nostre località di villeggiatura».

diego pedrali - vetrina negozio l'uomo più
Diego Pedrali

Come ogni anno, a guastare il clima di attesa per le vendite di fine stagione, si moltiplicano sms, vendite private e promozioni sottobanco, in barba alla legge regionale: «È un meccanismo distorto che danneggia chi rispetta e osserva le regole e al tempo stesso si ritorce contro gli stessi commercianti che ricorrono a questi escamotage – spiega Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e Calzature e articoli sportivi Ascom e membro della Giunta di FederModa Italia -. I saldi perdono così anno dopo anno appeal e la concorrenza sempre più forte dell’e-commerce vanifica in buona parte gli sforzi dei commercianti che si impegnano ad animare le vie con notti bianche, aperture domenicali e quant’altro possa stimolare i consumi. La crisi sembra non avere fine e nelle vie dei paesi e dello stesso centro storico si soffre anche per la concorrenza dei nuovi poli commerciali. Abbiamo perso in questi anni troppe insegne, anche storiche, e chi resiste sul mercato lo fa in molti casi a fatica».

Il vademecum Ascom delle vendite di fine stagione

Come ogni anno Ascom ricorda i cinque principi base per i saldi. Cinque regole di trasparenza e di correttezza pensate per la tutela della concorrenza e del cliente: cambi, prova capi, pagamenti, tipologia dei prodotti in vendita e indicazione sui prezzi.

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo, è rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo iniziale di vendita e lo sconto in percentuale; è facoltativo, ma consigliabile, indicare anche il prezzo di vendita ribassato, mentre è vietato indicare qualsiasi altro prezzo.

Le sanzioni

Le violazioni alla norma sulle vendite straordinarie saranno punite con sanzioni amministrative da 500 a 3.000 euro, secondo la legge regionale 9/2009.


“M’illumino di meno”, Città Alta nei tre scatti vincenti di “Effetto notte”

Sono Marco Verzeroli, Andrea Riva e Maria Manenti i vincitori del concorso fotografico “Effetto Notte”, promosso in occasione dell’iniziativa M’illumino di meno ideata da Caterpillar Radio2, con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del Parlamento Europeo e con l’adesione di Senato e Camera dei deputati. La manifestazione a carattere nazionale, svoltasi lo scorso 24 febbraio, ha avuto il compito di sensibilizzare i cittadini alla cura dell’ambiente, al rispetto del pianeta, con un gesto simbolico ma al tempo stesso concreto.

Per l’occasione, la sera del 24 febbraio, in Città Alta si sono spente le luci e cento candele hanno illuminato piazza Vecchia, piazza Mascheroni, la Corsarola e piazza Mercato delle Scarpe. I ristoratori hanno proposto cene a lume di candela e omaggiato i clienti,  che hanno raggiunto il Borgo con i mezzi pubblici, del biglietto per il ritorno. Artisti di strada si sono esibiti in performance di luce e fuoco con le compagnie teatrali Ambaradan e Chapati.

Dentro questo contesto non poteva mancare un concorso fotografico per immortalare la suggestiva atmosfera di Bergamo Alta. Venti le fotografie in concorso selezionate dalla giuria Bergamo 77 – Circolo Culturale Fotografico di Bergamo. I tre vincitori sono stati premiati ieri alle 18 allo Spalto San Michele, da Leyla Ciagà, assessore all’ambiente, politiche energetiche, verde pubblico del Comune di Bergamo.
Il primo premio – una bicicletta elettrica Askolltore Bergamo – è andato a Marco Verzeroli per la foto  il secondo premio – un orologio automatico Locman di Brivio Gioielli – è stato consegnato a Andrea Riva per la foto “Dancing Ghost”; il terzo premio – un cesto di prodotti biologici – La Casa dei Sapori di Mimì- è stato assegnato a Maria Manenti per “Giochi di fuoco” .
Sono state segnatale per originalità le foto: “Bellezze mai al buio” di Guglielmo Caslini, “SMS” di Alice Bertulessi e “Luci tra la storia” di Cristina Molinari.
L’evento in città è stato promosso da Comune di Bergamo, ATB – Azienda Trasporti Bergamo, Ascom, Bergamo Confcommercio, Confesercenti Bergamo, Distretto Urbano del Commercio di Bergamo – DUC, Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta, con il contributo di Cereria Pernici, Askoll I am electric, Brivio Gioielli, Ristorante Da Mimmo, Maite e delle compagnie teatrali Chapati Compagnia Teatrale eAmbaradan.


Ponteranica, torna lo street food dei ristoratori

Ponteranica - Orobic street foodCambia la collocazione ma non la formula, che unisce piatti originali dei ristoranti del paese all’intrattenimento di qualità e all’animazione. L’Orobic Street Food, l’evento promosso dal Comune di Ponteranica e dall’Associazione Ristoratori Ponteranica, torna sabato primo luglio e, dopo le prime due edizioni al santuario di Rosciano, si sposta nel centro storico passando dallo scenario bucolico alle preziosità artistiche e monumentali.

Protagonisti sono i locali riuniti nell’Associazione – ristorante trattoria La Maresana, Locanda La Ramera, Papa Joe’s pub, Ristorante Pizzeria Parco dei Colli, Trattoria del Moro – che per l’occasione proporranno ognuno una propria ricetta speciale, utilizzando in modo creativo le materie prime del territorio e della Val Brembana, di cui Ponteranica rappresenta l’ingresso.

Rinnovata anche per questa edizione la collaborazione con Festival Danza Estate, che allestirà una grande balera all’aperto per ospitare lo spettacolo “Balerhaus” di Sanpapié + Teatro della Contraddizione.

Il programma

Orobic Street Food 2017

sabato 1 luglio dalle 17
Centro storico, Ponteranica alta (via 4 Novembre – via Leone XIII)
ore 17

Visita guidata al polittico di Lorenzo Lotto nella chiesa parrocchiale a cura di Pensieri e Parole associazione culturale.
Ingresso libero con prenotazione a: info@pensierieparole.bg.it / 340 8579892

ore 18

Apertura stand enogastronomici e gonfiabili per bambini offerti dai commercianti locali.
Aperitivo musicale in piazzetta con la Scuola Musicale Vivace.

ore 19.30

Apertura cucina con ricette inedite di street food dal territorio a cura dell’Associazione Ristoratori Ponteranica. Incursioni teatrali a sorpresa di Teatro Erbamil.

ore 20.30

Tutti in pista con la grande balera all’aperto “Balerhaus” di Sanpapié + Teatro della Contraddizione, spettacolo nel programma del Festival Danza Estate. Scarpe comode e abbigliamento a tema consigliato.

Al termine grande taglio della torta offerta dall’Associazione Ristoratori Ponteranica.
Ingresso libero e gratuito


Val Cavallina, nel bioparco si prepara il nocino di San Giovanni

nocino2017Alla notte di San Giovanni è legata la tradizione del nocino, l’antico liquore che nasce dall’infusione dei malli in alcol. Per chi vuole preparalo secondo il “rito”, il bioparco della Val Cavallina, la Valle delle Sorgenti, a Gaverina Terme, organizza un’iniziativa speciale, in due momenti.

Sabato 24 giugno ci si ritrova per la raccolta delle noci, preceduta da una cena, solo su prenotazione, a base di carni e verdure del bioparco. L’appuntamento è alle 19.30 alla Cà del Valù e il menù – che comprende anche dolce, acqua, vino e caffè – costa 25 euro (ma si può anche mangiare alla carta). Dalle 21 si passerà alla raccolta delle noci e alla prima fase di preparazione del liquore. La ricetta è quella della zia Gina, che vuole che le noci siano raccolte arrampicandosi sull’albero e staccando i frutti bagnati di rugiada e che il loro numero sia sempre dispari, 33 per ogni persona, per la precisione.

Le noci, fatte risposare per qualche giorno in un barattolo, verranno poi coperte con la grappa ed l’infuso sarà esposto al sole per 45 giorni, mescolato di tanto in tanto. Si arriva così al secondo appuntamento: sabato 12 agosto, quando si terranno le operazioni di filtrazione e imbottigliamento, sempre precedute dalla cena alla Cà del Valù alle 19.30.

www.valledellesorgenti.it 


Sarnico, sul lungolago torna la tradizione dei pesciolini fritti

Sarnico Pesce fritto

A Sarnico è tempo di Sagra del pesce fritto, la manifestazione promossa dall’Avis Sarnico Basso Sebino che riporta in vita una festa locale degli anni Cinquanta, quando si offrivano alle famiglie del paese e ai visitatori una frittura di alborelle (qui chiamate “oe”) e un bicchiere di vino bianco fresco locale.

L’appuntamento è sul lungolago, in piazza XX settembre, da venerdì 23 giugno (apertura alle ore 18.30) a domenica 25 (apertura alle 11 sia sabato sia domenica). Protagonisti del menù, due classici, i pesciolini di lago fritti e le sardine di lago con polenta, ma anche pane e salsiccia, polenta con stracchino del monte Bronzone, polenta e Gorgonzola e Torta Donizetti. L’obiettivo è ricordare i sapori dimenticati, il gusto della tradizione e della genuinità del Basso Sebino e sensibilizzare la comunità verso la donazione del sangue.

Gli organizzatori hanno pensato anche agli ospiti stranieri, traducendo con precisione in inglese la proposta gastronomica per far apprezzare al meglio tutte le tipicità. La polenta? È “thick maize porridge” (porridge denso di mais)!


Librai e cartolai nella Bergamo del ‘500, passeggiata sulle tracce delle vecchie botteghe

libri cinquecento bergamoAll’indomani della rivoluzione della stampa, dove comperavano i libri i bergamaschi? In cosa consisteva il mestiere di libraio? Cosa vendeva il cartolaio? Sono le domande alla quali risponderà la visita guidata organizzata dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo domenica 25 giugno, con ritrovo alle 10.30 al palazzo del Podestà, in piazza Vecchia.

La passeggiata tra carta, libri e botteghe nella Bergamo del Cinquecento – dal titolo “I libri? Oggi di moda, domani buoni per i pesci!” – è curata da Maria Mencaroni Zoppetti e realizzata in occasione della mostra “È la stampa, bellezza! Libri e tipografi nel Cinquecento, tra Venezia e Bergamo”, allestita fino al 30 luglio nelle sale del palazzo del Podestà.

Il percorso, da piazza Vecchia a via Porta Dipinta per tornare in via Colleoni – permetterà di incontrare (idealmente) le botteghe dei librai Giuseppe Pigozzi, Lorenzo Zambelli, Pasino Canelli, Jacomo Poleni, Domenico Bolis. Si potrà frugare nella bottega del cartolaio Francesco Feni, dove tra libri rilegati e “disligati” si trovano “carte da putini”, “santacroce”, “abachini” e ancora “calamari”, “penaroli”, “penne da scrivere”, “papiro di strazzo”, “carta da coprir libri”…

La visita guidata è gratuita, l’ingresso al museo costa 5 euro. La prenotazione è obbligatoria (tel. 035 247116, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17).


Giro d’Italia in terra bergamasca, ecco la foto più bella

Giro d'Italia - foto vincitrice concorso VisitBergamo

È lo scatto dal titolo “Un occhio all’avversario”, di Salvatore Marroccoli, il vincitore del concorso fotografico promosso da Visit Bergamo per immortalare le scene più belle del 100° Giro d’Italia a Bergamo e provincia.

In gara 63 fotografie, che hanno ritratto i protagonisti della 15° e della 16° tappa della corsa rosa in passaggio a Cisano Bergamasco, San Sosimo, Almenno San Salvatore, Zogno, Miragolo, Rigosa, Selvino, Nembro, Alzano Lombardo, Bergamo, Rovetta, Cerete Basso, Sovere, Lovere, Costa Volpino e Rogno.

La risonanza social delle immagini ha generato 73.000 impressions totali su Facebook nella condivisione delle foto del concorso.

Il vincitore si è aggiudicato una mountain bike Scott – Aspect 980/780. La fotografie, che hanno partecipato al concorso sull’App Visitbergamo Contest, entreranno a far parte dell’archivio di Visit Bergamo e verranno utilizzate per la promozione del territorio bergamasco.


Nel Registro Imprese arrivano le “stellette” della legalità. A Bergamo rating assegnato a 42 aziende

cameracom.jpgIl Registro delle Imprese si arricchisce di nuove informazioni per mettere a fuoco il profilo di affidabilità delle aziende. Grazie all’intesa tra InfoCamere e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a partire dall’autunno prossimo le visure estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio conterranno l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’Agcm alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa.

Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 volto alla promozione e all’applicazione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un riconoscimento – misurato in “stellette” — indicativo del rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

«L’acquisizione al Registro delle Imprese delle informazioni sul rating di legalità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati gestite dalle Camere di Commercio – spiegano le Camere di commercio e InfoCamere -, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni».

L’elenco completo delle aziende che finora hanno ottenuto il rating di legalità, con il relativo punteggio, è pubblicato sul sito dell’Autorità (www.agcm.it) e dal prossimo mese di ottobre sarà integrato nelle visure del Registro delle Imprese (www.registroimprese.it) rilasciate dalle Camere di Commercio. In provincia di Bergamo sono attualmente 42 le aziende che hanno ottenuto il rating. L’en plein, ovvero le tre stellette”, è di Pielleitalia di Grassobbio, l’azienda tessile all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca, e di Ares Ambiente di Treviolo, giovane aziende che si occupa di intermediazione di rifiuti.

La mappa delle “stellette” della legalità

In Italia le imprese in possesso delle “stellette” della legalità (dato aggiornato alla fine di aprile 2017) sono 3.460. Per la maggioranza, si tratta di realtà del Nord (55,6%), rispetto al 22% del Centro e al 31,7% del Mezzogiorno (Sud e Isole). Il 62% è concentrato in cinque regioni, con in testa l’Emilia Romagna (15,3), seguita dalla Lombardia (14,7), dal Veneto (12,1), dalla Puglia (11) e dal Lazio (8,7). Circa il 90% delle imprese che hanno il Rating di legalità è una Pmi secondo definizione europea, ovvero con un volume d’affari uguale o inferiore ai 50 milioni di euro e meno di 250 addetti. Tra queste, la maggior parte (52,1%) è una piccola impresa, occupa meno di 50 addetti e ha un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. Il 40% delle imprese opera nel settore nell’industria manifatturiera e circa il 20% nel settore notoriamente “sensibile” come quello dell’edilizia. La quota maggiore è costituita da Società a responsabilità limitata (54,7%), seguite dalle Spa (19,5).

Il rating di legalità

Il riconoscimento viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto per via telematica dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Ha un intervallo variabile tra un minimo (corrispondente a una “stelletta”) e un massimo (corrispondente a tre “stellette”), attribuito dall’Autorità stessa sulla base delle dichiarazioni delle aziende, verificate grazie a controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.

Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, l’Autorità ne dispone la revoca. Se vengono meno i requisiti per i quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette. Del rating assegnato dall’Agcm, secondo quanto previsto dalla legge, si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.


Assistenza sanitaria, 140mila euro erogati da Masec

1.700 prestazioni erogate ai soci in campo sanitario – di cui oltre 1.500 rimborsi per visite ed esami, 80 ricoveri indennizzati per più di 990 giorni, oltre 80 richieste per lenti correttive – per un valore erogato ai soci di quasi 140mila euro. Sono i numeri dell’attività svolta nel 2016 da Masec.

La mutua volontaria di Ascom ha approvato, nel corso dell’assemblea annuale, ha approvato il bilancio 2016 e la relazione alla gestione del presidente Paolo Malvestiti. Un bilancio che si è chiuso in leggera perdita, ma positivo per quanto riguarda i servizi offerti agli iscritti. Nel corso dell’assemblea è stato anche presentato il progetto di aggregazione dei servizi mutualistici in atto tra Milano e sei province lombarde.

«Bergamo, avendo una sua mutua, in questo momento non è coinvolta nel progetto – ha detto Malvestiti  – ma il Consiglio ha chiesto l’approfondimento di questa operazione per capirne le opportunità anche per Masec».

In Italia la spesa sanitaria totale nel 2016 è stata di 149 miliardi di euro, di questi, 115 miliardi (il 77% del totale) sono stati a carico del Sistema sanitario nazionale e 34 miliardi (il 23%) sono stati sostenuti dalle famiglie.

«Con la spesa privata in costante crescita negli ultimi anni e il Sistema sanitario nazionale che riduce i suoi servizi e aumenta i tempi di attesa per l’accesso, diventa rilevante il ruolo dei fondi sanitari e delle mutue private – ha dichiarato il presidente di Masec –. Oggi gli spazi di crescita per le forme sanitarie integrative ci sono, basti pensare che del totale a carico delle famiglie solo il 13% è mediato da assicurazioni e mutue. Il bisogno c’è ma occorre che l’offerta di servizi sia moderna ed efficiente e, soprattutto, con masse critiche tali da assicurare le piene economia di scala per gli associati. Ecco perché, come già avvenuto nel settore del credito, nei prossimi anni sarà fondamentale riflettere su possibili processi di aggregazione».


Negozi e locali storici, altri cinque riconoscimenti a Bergamo

piccola trattoria da titeAltre cinque attività in Bergamasca hanno ottenuto il riconoscimento di “storiche” dalla Regione Lombardia, entrando nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio, istituito per la tutela e la valorizzazione delle tipicità locali, delle caratteristiche merceologiche, della presenza commerciale all’interno dei centri urbani, della tradizione e del contesto in cui si sono sviluppate.

Tutte e cinque hanno ottenuto il riconoscimento di Storica Attività, assegnato a chi può vantare almeno 50 anni di storia, anche non continuativa, conservazione della medesima merceologia ed insegna e possibilmente conservazione della stessa gestione nonché sede fisica. Gli altri riconoscimenti previsti sono quelli di Negozio e Locale Storico, per chi ha una collocazione di pregio storico, architettonico e artistico o ha mantenuto arredi originali, e quello di Insegna Storica di Tradizione, se l’offerta è strettamente legata alla tradizione.

alba abbigliamento- via Borgo Palazzo Bergamo

In città il titolo è andato ad Alba Abbigliamento di Giovanni Mangili, in via Borgo Palazzo 39, aperto nel 1966, e a Dall’Ara Ezio, il negozio di moto (Kawasaki su tutte), articoli sportivi, biciclette e tempo libero, al numero 19 di via Paglia, la cui attività risale al 1920.

In provincia alla Trattoria Bolognini di Mapello, aperta dal 1963, ma con radici che affondano ancora più indietro nel tempo e una proposta rafforzata dai prodotti dell’azienda agricola di famiglia; alla Piccola Trattoria Da Tite di Valsecca, frazione di Sant’Omobono Terme, datata 1958 e da sempre punto di riferimento per la piccola comunità, tanto da essere anche negozio multiservizio con vendita di prodotti tipici e servizio di informazione turistica; e all’edicola cartoleria di Maria Angela Consoli di Tavernola Bergamasca, aperta nel 1947 e recentemente premiata dalla Regione anche per la capacità di investire e rinnovarsi.

Salgono così a 105 i negozi ed i locali storici complessivamente riconosciuti in provincia di Bergamo. In questa tornata di valutazioni la Regione ha ricevuto 44 domande e ne ha ammesse 41. L’elenco è pubblicato sul Burl del 21 giugno.