Bergamo, Aci in agitazione. In bilico i 28 dipendenti

ACIContinua l’agitazione di sindacati e personale di Aci, che protestano contro la riforma che introduce il documento unico dell’auto riformando i servizi gestiti da Aci. Contemporaneamente in tutti gli uffici Aci, anche quello di Bergamo, si sono tenute assemblee a sostegno della vertenza. Il testo della riforma, dice Angelo Murabito, segretario provinciale di Fp Cisl, “prefigura infatti un assetto nel quale l’ACI è progressivamente spogliato di molte delle sue competenze in merito alla gestione dell’istituto, con riflessi negativi anche sulle altre attività dell’ente ad esso collegate e con integrale compromissione dei suoi equilibri di bilancio, quale ente pubblico che non grava sul bilancio dello Stato. Da più organi di stampa – continua il sindacalista – si registra il tentativo di alleggerire e svilire quella che invece è la reale portata dell’intervento”.

Il documento previsto dallo schema di decreto adottato dal Governo, dicono lavoratori e sindacati, non realizza alcun vantaggio per il cittadino : non è previsto nessun risparmio e nessuna semplificazione. Il decreto invece, farà venir meno i servizi oggi garantiti dall’ACI e dal PRA e creerà un ulteriore disagio ai cittadini, per esempio dall’attuale uso della moneta elettronica si tornerebbe indietro di anni con il ritorno ai bollettini postali , da pagare a cura dell’utenza che ne sopporterà i costi. Si pagheranno ancora l’imposta di trascrizione (Ipt) e l’imposta di Bollo; non ancora chiarito il risparmio sulle altre tariffe, di fatto nessun vantaggio economico per il cittadino, come sbandierato all’inizio. Minore presenza di sportelli pubblici sul territorio, meno servizi diretti all’utenza debole con la necessità di ricorrere ai professionisti del settore ,con maggiori costi per l’automobilista. Minore affidabilità dei dati contenuti nel Pubblico Registro Automobilistico con minore tutela per la proprietà dell’auto e per la collettività. “L’impianto del decreto – insiste Murabito – mette seriamente a rischio posti di lavoro senza prevedere nessuna tutela per circa 3300 lavoratori in tutta Italia, e prende in giro i cittadini promettendo risparmi che non ci saranno, a fronte di sicuri disagi”.

“Ancora non si hanno conferme della copertura finanziaria dell’intera operazione, basata su vistosi errori di calcolo che portano a più di 188.000.000 di euro il vero danno al cittadino, dal momento che per cercare la copertura si dovrà necessariamente operare tagli su altri servizi o inventare nuove forme di riscossione su altri servizi”. “Temiamo possibili e gravi tagli occupazionali, che seppure non ufficialmente indicati, paiono facili da prevedere, leggendo il testo che, all’apparenza esclusivamente tecnico, si rivela invece una bomba per il settore”. Gravi problemi occupazionali che a Bergamo potrebbero comportare rischi per i 28 dipendenti rimasti dopo i pensionamenti non sostituiti degli ultimi 5 anni, oltre a un prevedibile degrado dei servizi al cittadino e all’aumento di costi per gli automobilisti.  Secondo le stime di Fp Cisl, a rischio in tutta Italia sarebbero 2.500 lavoratori, cioè il 75% dell’intero “corpo” dei dipendenti. Con la dismissione di fatto del Pra, inoltre, non si otterrà alcun risparmio. “I lavoratori e le lavoratrici, infatti, ricordano come l’Aci sia un ente pubblico non economico autofinanziato, che sopravvive senza ingenti finanziamenti statali, mentre il servizio passato al Ministero non sarà privo di costi per la popolazione. Inoltre per il disbrigo delle pratiche i cittadini si dovrebbero rivolgere ad agenzie private, addirittura fino ad un quadruplicamento dei costi delle prestazioni livello burocratico”. Per questo sono previste nei prossimi giorni nuove iniziative di protesta e sensibilizzazione nei confronti dell’utenza e dei cittadini.

 


Negozi alimentari, consumi in lieve ripresa. «Ma i margini diminuiscono»

Nella seconda metà del 2016 il clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio alimentare è rimasto stabile, anche se la tendenza è al miglioramento.

È quanto risulta dai dati del quinto Osservatorio congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell’alimentazione, ricerca realizzata da Fida – Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione, in collaborazione con Format Research e presentati a Roma nella sede di Confcommercio.

Dallo studio emerge anche che il livello dei ricavi resta stabile. I prezzi, invece, nei primi mesi del 2017 risultano in forte rialzo rispetto al 2016. Invariata la capacità delle imprese del settore di far fronte al proprio fabbisogno finanziario e, sul fronte credito, solo il 38% si è visto accordare il fido o finanziamento che aveva richiesto.

Resta una parte di imprenditori (il 56%) che si dice preoccupata per il futuro del Paese, con una pressione fiscale che non diminuisce. Tanto che il numero delle imprese che ha avuto problemi nel pagare le tasse è aumentato (1,8% rispetto a sei mesi fa), mentre il 35,4% è riuscito a pagarle con molta difficoltà: si tratta in prevalenza di piccole imprese attive nel Mezzogiorno e Nord Ovest.

Un focus sul commercio elettronico mostra, infine, come anche il dettaglio alimentare si stia muovendo in questo ambito. Le imprese che dispongono di un sito web sono quattro su dieci: una su dieci per attività di commercio elettronico, le altre tre solo per vetrina. Una impresa del commercio al dettaglio alimentare su quattro, poi, utilizza i social network.

«I dettaglianti alimentari – spiega Donatella Prampolini, presidente Fida – stanno facendo di tutto per utilizzare le giuste leve che consentano loro di rimanere sul mercato, puntando su innovazione e attenzione al consumatore. Permangono però, anche a fronte di una lieve ripresa dei consumi, problematiche legate al peso del fisco e alla stretta sul credito. Problemi resi ancora più pesanti dal fatto che la marginalità continua a diminuire, anche per effetto dell’aumento dei prezzi all’ingrosso, non riversati completamente sui consumatori per evitare una nuova stagnazione». «Ribadiamo nuovamente – conclude Prampolini – la necessità di lavorare sulla fiscalità generale, scongiurando definitivamente il rischio di un aumento dell’Iva che porterebbe a un effetto domino sui consumi».


Agenti immobiliari a lezione di condominio. «Accordo con i revisori per formazione e assistenza»

Proseguono le iniziative di formazione e qualificazione degli agenti immobiliari Fimaa Ascom Bergamo e insieme a queste lo sviluppo delle collaborazioni con i professionisti legati al mondo della casa e degli immobili.

Sabato primo aprile ha riempito la sala conferenze della sede cittadina dell’Ascom il seminario con i Revisori condominiali dell’Airec dedicato ad alcune significative novità introdotte dalla riforma del condominio. “La liberatoria dell’amministratore ai sensi della legge 220/12 e l’anagrafe condominiale quale strumento utile per lo svolgimento dell’attività degli agenti immobiliari” il tema dell’incontro, sviluppato da Oscar Albricci, revisore Airec e amministratore con trentennale esperienza, Ivan Giordano, giurista dell’economia e dell’impresa, responsabile scientifico Airec, e da Luca Baj, avvocato del Foro di Bergamo, coordinati dal neopresidente provinciale Fimaa Oscar Caironi.

plateo convegno fimaa - airec

L’appuntamento ha permesso di mettere a fuoco le opportunità date dall’anagrafe condominiale e dal nuovo rendiconto condominiale, entrato in vigore il 18 giugno 2013. «Nell’anagrafe condominiale – spiega Albricci – si trovano non solo le generalità dei proprietari e degli inquilini e i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, ma anche i dati relativi alle condizioni di sicurezza delle parti comuni, quindi i certificati di conformità degli impianti, l’antincendio e il documento di valutazione dei rischi, solo per citarne alcuni. Il rendiconto condominiale, invece, oltre a mostrare la contabilità dell’immobile riassume in una nota sintetica esplicativa anche i rapporti in corso e le questioni pendenti. Indica, ad esempio, se ci sono azioni legali o liti in corso e le delibere per lavori effettuati o da effettuare. Per l’agente immobiliare si tratta quindi di elementi preziosi per una corretta valutazione del bene e informazione dell’acquirente».

Aspetti talmente significativi che hanno portato Fimaa e Airec a prevedere uno sviluppo della collaborazione. «Per il mediatore è di grande importanza conoscere al meglio le tematiche legate al condominio – evidenzia il presidente Fimaa Oscar Caironi -. Oltre ai dati urbanistici, catastali e ipotecari, grazie a questi strumenti, può presentare all’acquirente una visione ancor più precisa della situazione reale dell’immobile, mostrando anche eventuali problemi condominiali, come insoluti o delibere in atto e future, e ottemperando al meglio alle proprie responsabilità professionali».

«Da qui nasce la volontà di rafforzare la collaborazione con Aires – anticipa Caironi – che si tradurrà in un accordo per ulteriori momenti di formazione della categoria e supporto nella richiesta e nell’analisi dei documenti».


Alberghi, bar e ristoranti: ecco il bando per la riqualificazione. Domande dal 15 maggio

apertura - cucina generica

Per le strutture ricettive ed i pubblici esercizi lombardi può scattare l’operazione restyling. È stato infatti pubblicato l’atteso Bando regionale “Turismo e Attrattività” che mette a disposizione 32 milioni di euro per sostenere la riqualificazione delle imprese del turismo attraverso contributi a fondo perduto sino ad un massimo di 40mila euro.

Le domande potranno essere presentate da martedì 15 maggio (data posticipata rispetto a quella inizialmente prevista del 2 maggio) fino ad esaurimento delle risorse.  Ascom Bergamo Confcommercio è pronta a supportare le imprese nelle procedure di richiesta grazie allo Sportello del Credito, il servizio della cooperativa di garanzia Fogalco dedicato ai finanziamenti agevolati.

«È una grande opportunità che Regione Lombardia offre agli imprenditori del turismo – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo Confcommercio -. E noi come associazione supporteremo i nostri associati che decideranno di parteciparvi. Solo nei nostri settori – pubblici esercizi, ristoranti e alberghi – sono oltre 4mila le imprese interessate».

La misura è rivolta alle pmi, comprese le ditte individuali, del settore alberghiero (alberghi, residence, foresterie, locande, CAV, ostelli, rifugi, campeggi, villaggi turistici – Ateco 55) e dei pubblici esercizi (ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti – Ateco 56, escluso il codice 56.2, ossia le attività di catering), sono ammessi all’incentivo anche i bed and beakfast in forma non imprenditoriale che svolgono regolarmente attività economica.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute fino ad un massimo di 40mila euro (cifra che è scesa rispetto ai 50mila euro indicati nelle bozze che annunciavano la misura). Per i b&b condotti in forma non imprenditoriale il contributo massimo è di 15mila euro. Per tutti l’investimento minimo richiesto è di 20mila euro.

I progetti di riqualificazione devono riguardare i sei macrotemi che la Regione ha individuato come strategici, ossia enogastronomia e food experience; fashion e design; business congressi e incentive; natura e green; sport e turismo attivo; terme e benessere.

Le spese ammesse – sostenute solo dopo la presentazione della domanda – riguardano arredi, impianti, macchinari e attrezzature, software e hardware, opere edili e impiantistiche, inclusa una quota per la progettazione e la direzione dei lavori: insomma una gamma di voci vasta, capace di coprire le esigenze di chi ha intenzione di dare una bella rinfrescata al proprio locale e rilanciarne le ambizioni.

La valutazione dei progetti prevede, come richiesto da Confcommercio Lombardia, premialità per imprese che operano nell’ambito dei Distretti del Commercio riconosciuti da Regione Lombardia o che partecipano a contratti di rete o consorzi.

Le domande di contributo potranno essere presentate on line sul portale SiAge a partire dalle ore 12 di lunedì 15 maggio 2017.

Informazioni

Sportello del Credito della cooperativa FOGALCO

via Borgo Palazzo, 137
Bergamo
tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)

 


Botti (Librai Ascom): “Ai bimbi bergamaschi piacciono storie di principi, castelli e letture interattive”

Se avvicinati alla lettura in modo corretto e con fantasia i bambini  possono diventare grandi lettori. Ne sono convinti i librai del Gruppo Ascom Bergamo, organizzatori della prima edizione di “Libri per sognare” – in programma nel fine settimana in Città Alta  – che ai più piccoli hanno deciso di dedicare un appuntamento tutto per loro. “I bambini sono indirizzati a letture standardizzate a volte ispirate ai cartoni animati come Geronimo Stilton, il Diario di una schiappa, Frozen e altri – dice Cristian Botti presidente dei librai Ascom – ma quando partecipano alle letture animate con gli scrittori si appassionano anche a testi diversi. La cosa importante è tenere alta la loro attenzione verso la lettura”.
“In generale – dice Botti – piacciono le storie di principi, castelli e avventure e i libri interattivi che danno al bambino la possibilità di indirizzare la storia verso un finale piuttosto che un altro e in questo modo stimolano la fantasia. I più piccoli che ancora non sanno leggere, invece, apprezzano ancora le fiabe classiche”.

Per Laura Togni della libreria Fantasia di Bergamo: “I piccoli ‘clienti’ possono essere divisi in due tipi: quelli che hanno iniziato a sviluppare l’amore per la lettura fin da piccoli grazie all’adulto che gli ha fatto leggere molti libri; e quelli meno abituati alla lettura, quindi più influenzati dai vari messaggi pubblicitari. I primi sono lettori onnivori a cui piace passare da un libro all’altro fin da piccolissimi. I secondi fanno scelte più standardizzate. Purtroppo la maggior parte dei bambini appartiene a questa seconda fascia”.
La responsabilità è anche delle grandi case editrici. “Gli editori minori e indipendenti – dice Togni – continuano a cercare sempre prodotti di qualità, non banali, volte ci riescono a volte no. Cercano messaggi di qualità scritti in modo buono perché oggi assistiamo a un decadimento della lingua italiana. Le grandi case editrici invece sono molto cambiate rispetto al passato, oggi puntano su un’offerta omologata. Ad esempio dopo il successo del “Diario di una schiappa” è tutta una invasione di libri simili, illustrati con contenuti superficiali. In realtà i bambini a undici anni non hanno bisogno di illustrazioni e sono pronti per contenuti più alti.  Da me vengono e non li trovano, ma non escono mai senza un libro”.
“L’amore per i libri dei bambini nasce dagli adulti – afferma  – C’è ancora molto da fare, sta agli adulti far appassionare i bambini alla lettura. Leggere loro la sera è un’abitudine molto bella che andrebbe mantenuta anche quando sono più grandi. Può essere un modo anche per affrontare le problematiche della crescita e dell’adolescenza. Ai ragazzi piace che ai nostri laboratori partecipino anche bimbi più grandi”.  In quanto alla scelta i piccoli lettori mostrano di essere infornati e decisi.
“I nostri piccoli clienti di norma non si fanno consigliare, preferiscono libri legati agli ultimi eventi cinematografici come il Gigante gentile oppure legati a serie televisive. Si passano parola tra loro e preferiscono andare davanti allo scaffale e sfogliarlo – rivela don Giambattista Boffi di Buona stampa a Bergamo – Sono gli adulti quando devono dare un regalo che si fanno consigliare”.


Il raccontalibri / “I bambini cercano curiosità tra le pagine. Abituiamoli a leggere”

“Dentro i libri c’è tutto, anche quello che non c’è. E possono essere anche il biglietto per uscire da casa senza genitori”. Spiega così Sergio Guastini, il “raccontalibri” di Sarzana il grande successo dell’iniziativa ‘Notte per lettori insonni al Museo’ andata esaurita in due giorni dalla presentazione. In effetti, sarà proprio un libro il lasciapassare per vivere le notte al museo: 12 ore di filastrocche, canti, mimi e racconti tra i più belli di sempre. In tutto 78 volumi dal più piccolo al più grande mai pubblicati che terranno svegli 20 bambini dai 9 agli 11 anni. La formula creata da Guastini è collaudata e registra in ogni occasione il sold out. “I bambini nei libri cercano una curiosità. Se gli piace andare a cercare un colpevole in un libro di 100 pagine vuol dire che la loro testa ha lavorato – spiega -. Come adulti dobbiamo capire questa cosa e fare innamorare i bambini del libro che hanno in mano. Ma per fare questo dobbiamo essere lì con loro”. La ricetta è semplice: “Un bambino a due anni deve avere 24 libri per forza, sono i suoi giocattolini, le mentine che abbiamo in mano. Se stiamo insieme a lui e leggiamo con lui a tre anni poi a quattro anni si vede cosa gli succede”. “L’importante – avverte – è che non si proponga la lettura come un obbligo. Il verbo ‘leggi’ usato all’imperativo è una parolaccia”. Infine, ai bambini che non parteciperanno alla Notte Bianca Guastini regala un consiglio: leggere i libri “Gli sporcelli’, “Trattamento ridarelli” di ” Ulisse” di Roberto Piumini, e per i più piccoli “Cion cion blu”, saranno dei grandi classici assicura”.


Ascom, sabato debutta il festival “Libri per sognare”. In Città Alta letture, laboratori e spettacoli per bambini

LibraiAscomDieci ospiti speciali, due location di prestigio – Città Alta e il Museo di Scienze naturali Caffi – una decina di incontri tra letture, laboratori e spettacoli con già oltre 200 piccoli lettori coinvolti,  una libreria a cielo aperto con libri per bambini e ragazzi (domenica, dalle 10 alle 19 sotto i portici di Piazza Cittadella), migliaia di visitatori attesi. Sono i numeri della prima edizione di “Libri per sognare in Città Alta”, festival di letteratura per bambini in programma a Bergamo sabato 8 e domenica 9 aprile con la regia del Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo, la collaborazione del Museo di Scienze Naturali Caffi e il patrocinio del Comune di Bergamo. Il festival è promosso in omaggio alla Giornata nazionale per la promozione della letteratura indetta dal Miur il 24 marzo di ogni anno e propone due giorni di fantasia, divertimento e letteratura per stimolare la lettura e il gioco educativo e creativo tra i lettori 0-14 anni. Per l’intero weekend Città Alta diventerà un villaggio per bambini e ragazzi fatto di libri e avventure. Sotto i portici della Cittadella, con l’aiuto esperto dei librai Ascom Bergamo Confcommercio, sarà possibile conoscere e acquistare i libri più belli e le novità più interessanti nel campo dell’editoria per l’infanzia scegliendo tra 18 metri di titoli. Mentre al  Museo Caffi si dispiegherà un cartellone fittissimo di laboratori, spettacoli e letture sul tema del libro illustrato.

Il sabato sarà dedicato ai bambini dai 9 ai 14 anni.  Il primo appuntamento è previsto alle ore 15 con ‘La luna è dei lupi’, racconto dell’emozionante viaggio di un branco di lupi all’insegna della libertà, a cura di Giuseppe Festa, con aneddoti, foto e video inediti. Alle 17 seguirà ‘Da Falcone al Che passando per Maddaloni’, storie di grandi personaggi (Giovanni Falcone e il combattente argentino) e anche di Atalanta con il giornalista della Gazzetta dello sport, scrittore e tifoso Luigi Garlando che da anni scrive libri di successo per ragazzi e che proprio ieri ha ricevuto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2017 categoria over 11 con il suo libro “L’estate che conobbi il Che”.

lIBRAIaSCOM1Alle 20 ci sarà l’inaugurazione alla presenza delle autorità. Al termine le porte del Museo si chiuderanno e prenderà il via l’appuntamento più atteso e andato esaurito in pochi giorni: la ‘Notte bianca al museo per lettori insonni’ con Sergio Guastini, il libraio magico, ramingo e notturno di Sarzana che per tutta la notte racconterà ai bambini storie, filastrocche e avventure tratte dai libri più belli di sempre. La giornata di domenica sarà tutta dedicata ai più piccoli. La mattina alle 10 Alessandra Beltrami educatrice museale dell’Accademia Carrara, guiderà nella costruzione di un libro partendo da un foglio di carta nel laboratorio ‘Come fare un libro’; alle 10.30 Oreste Castagna porterà in scena lo spettacolo ‘Cartastorie’, con la sua tecnica del raccontamani divenuta un format per Rai YO-YO e canzoni e momenti di interazione coi bambini (spettacolo adatto a famiglie con bambini dai 3 anni). Nel pomeriggio alle 15 l’autrice per l’infanzia bergamasca Vanessa Bonacina e Associazione Angelman proporranno il laboratorio di lettura in simboli ‘B&B alla ricerca di Jack’, dedicato ai più piccoli e ai bambini che hanno difficoltà a leggere.

Sempre alle 15 e in replica alle 16.30 gli autori Chiara Frugoni e Felice Feltracco condurranno ‘Quando il sole si arrabbia’, laboratorio creativo di acquarello e lettura della favola.
Alle 16 ci sarà ‘Tecniche di colorazione effetto marmorizzazione’, laboratorio con materiali alternativi a cura di Promo Scuola e a alle 17, per i piccolini dai 3 anni, il laboratorio ‘Lupo Gino e la combriccola di Boscofitto’, lettura animata con burattini a cura dell’illustratrice bergamasca Elide Fumagalli (Premio Andersen Baia delle favole di Sestri Levante 2016).

L’iniziativa ha lo scopo di sottolineare l’importanza della lettura come strumento essenziale per lo sviluppo e la crescita della cultura e di avvicinare alla lettura anche i bambini più piccoli e quelli  che hanno difficoltà. La partecipazione ai laboratori e agli spettacoli è gratuita per i bambini. Per gli adulti è previsto un biglietto di ingresso di 3 euro. Per partecipare ai laboratori è richiesta la prenotazione.

«La lettura è una porta aperta verso il mondo, che porta conoscenza e crescita della persona. Per questo l’Amministrazione ha patrocinato questa iniziativa di promozione alla lettura promossa da Ascom Bergamo Confcommercio – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia GhisalbertiLe tante differenti iniziative, alcune destinate a quella fascia di età, la preadolescenza,  in cui spesso si perde interesse ai libri, altre ai più piccoli, saranno uno stimolo intelligente per far appassionare alla lettura attraverso modalità creative differenti. Sarà certamente un’esperienza nuova la notte bianca nelle sale del Museo di Scienze, con i racconti delle avventure tratte dai romanzi che da sempre hanno affascinato i giovani lettori».

«La parola d’ordine ‘Facciamo rete’ che in questi mesi di preparazione all’evento ho più volte ripetuto come fosse un mantra ai miei colleghi del Consiglio Librai e Cartolibrai sta dando i frutti – commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Librai e Cartolibrai di Ascom Confcommercio Bergamo -. L’aver coinvolto l’Assessorato alla cultura del Comune di Bergamo, il Museo Caffi, il sistema interbibliotecario bergamasco, il progetto nazionale Nati per Leggere, la scuola d’Arte Andrea Fantoni – che ha creato il logo del Festival e sarà presente con alcuni studenti al Museo per accogliere i piccoli lettori – insieme a numerose altre realtà del territorio, sta consentendo a questa prima edizione di avere un riscontro positivo e numericamente importante. Siamo soddisfatti di questa attenzione nei confronti dell’evento soprattutto perché crediamo fermamente nella necessità di coltivare e far crescere i lettori di domani, in questo caso con un’iniziativa di qualità ed in un contesto sicuramente di prestigio e d’effetto».

«Abbiamo pensato a una manifestazione che promuova la categoria delle librerie, luoghi fantastici da difendere perché in grado di regalare emozioni e fungere da rifugi meravigliosi – spiega Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario di categoria Ascom Confcommercio Bergamo – Il mondo del libro permette di sognare e di crescere accanto a un compagno di viaggio che non tradirà mai, tra avventure e racconti appassionanti».

Per informazioni e prenotazioni: libripersognare@ascombg.it – www.ascombg.it  –

Facebook: 344Confcommerco Bergamo.

 

 

 


L’Università di Bergamo entra nella Serie A mondiale degli Atenei con meno di 50 anni

L’Università degli Studi di Bergamo si classifica al 9° posto tra le 54 università italiane con meno di 50 anni di vita, di cui solo 10 sono inserite nella prestigiosa classifica pubblicata oggi da Times Higher Education dedicata ai giovani atenei selezionati tra 48 paesi. UniBg in meno di un anno ha raddoppiato la sua presenza nei ranking ufficiali dell’autorevole pubblicazione inglese, entrando direttamente nella classifica dei migliori giovani Atenei, piazzandosi al 94° posto nei primi 100 classificati su 200 al mondo. A settembre Londra aveva annunciato l’ingresso dell’Ateneo bergamasco al 18° posto sulle 39 Università italiane incluse nel ranking mondiale generale e il suo posizionamento tra il 401° e il 500° posto su 980 Atenei selezionati in tutto il mondo.

Università Economia«Il primo ingresso nelle 200 migliori giovani università mondiali e in particolar modo il posizionamento tra le prime 100 è fonte di grande soddisfazione per tutti noi – commenta il Rettore Remo Morzenti Pellegrini – E’ molto importante esserci, pur consapevoli che i ranking sono una fotografia parziale della situazione, questo dato sarà un importante stimolo per noi e continueremo a impegnarci come in questi ultimi anni per restare nella classifica e migliorare costantemente». Il risultato diventa ancora più significativo se si considera che l’Università di Bergamo è l’Ateneo con il costo per studente più basso tra quelle considerate, a fronte di un finanziamento da parte dello stato di 2.686 € per studente contro una media di 4.314. Oltretutto le rette medie per studente sono pari a 1.059 € per studente in linea con molti altri atenei e inferiore al valore medio di 2.190 € per studente. A questo si aggiungono dati legati all’internazionalizzazione: «L’inserimento in questa classifica è il risultato anche delle attività di sviluppo sull’internazionalizzazione fatta negli ultimi anni – spiega il Prorettore delegato all’internazionalizzazione Matteo Kalchschmidt – Oggi più del 10% dei nostri docenti proviene da un Ateneo straniero contro un 2,5% degli Atenei giovani in Italia. La percentuale di studenti stranieri è pare al 5,8% contro una media di circa il 3,4%: in UniBg 1 studente su 4 segue un corso in lingua straniera e la percentuale di studenti stranieri è doppia dispetto a quella degli altri atenei italiani. Il numero di  accordi di collaborazione con atenei stranieri di prestigio è in crescita e le possibilità di mobilità per i nostri studenti sono sempre maggiori». La presenza nel ranking di Times Higher Education è in linea anche con il miglioramento visto nella valutazione della qualità della ricerca: «La presenza della nostra Università è frutto anche della capacità di produrre ricerca di elevato impatto a livello internazionale – aggiunge il Prorettore delegato alla ricerca Paolo Buonanno – L’inserimento infatti nella classifica THE è limitato solo agli Atenei che hanno prodotto almeno 1000 pubblicazioni nell’arco di quattro anni. Questo risultato è indicativo quindi di come siamo riusciti a far crescere anche le nostre capacità di produrre ricerca di qualità».

Come viene stabilito il ranking Times Higher Education – THE

Per definire la classifica vengono analogamente al ranking globale utilizzati 13 indicatori che misurano 5 diverse aree: didattica, ricerca (volume delle pubblicazioni, fondi attirati, reputazione), citazioni (impatto della ricerca, quante volte viene ripresa in altri studi), internazionalizzazione (professori, studenti, ricerca), trasferimento tecnologico (fondi attratti dall’industria). Non sono comprese le università senza insegnamenti equivalenti alle nostre lauree triennali, con meno di 1,000 ricerche fra il 2011 ed il 2015 e con meno di 150 ricerche per anno o atenei focalizzati tematicamente su solo una delle otto aree disciplinari secondo la classificazione di THE.

 


Speed Date del turismo, così gli imprenditori rilanciano sulla competitività

speed date cartello

Cinque consulenti, cinque confortevoli uffici, una campanella che ogni venti minuti segnala che è arrivato il momento di cambiare tavolo e passare all’esperto successivo: sono gli Speed Date del Turismo, l’innovativa formula con la quale nelle giornate del 3 e del 4 aprile Ascom Confcommercio Bergamo ha offerto agli associati del settore alberghiero e della ristorazione un check up della propria attività. Un modo smart per affrontare i temi della competitività in un mondo, quello del fuoricasa, che va veloce e non perdona gli errori.

L’evento è stato realizzato dall’Area Formazione in collaborazione con l’Ente Bilaterale del Turismo e realizzato da GP Studios, azienda romagnola leader nella formazione delle imprese che operano nell’ospitalità.

Anziché le possibili anime gemelle – come nel format degli appuntamenti veloci per i single al quale si è ispirata l’iniziativa – i 31 imprenditori coinvolti hanno incontrato professionisti che hanno evidenziato criticità e opportunità, in tema di marketing e strategia; budget e controllo dei costi; web e social media marketing; gestione del lavoro e sicurezza; strategia commerciale.

Niente colpo di fulmine, ma qualcosa di ugualmente immediato su cui riflettere e lavorare, tra punti deboli, correzioni di rotta, nuove chance, piccoli e grandi spunti, conferme. Uno degli aspetti più sensibili, come emerso anche nella conferenza che ha aperto la due-giorni formativa, è quello del controllo e della gestione dei costi per ottenere una corretta marginalità sui prodotti e i servizi offerti. L’altro è la presenza sui social network, strumenti facilmente accessibili e con grandi potenzialità che devono però essere conosciuti e utilizzati al meglio perché possano dare risultati alle imprese. Ma la full immersion ha anche permesso di risolvere con facilità alcuni dubbi e ricevere utili informazioni, soprattutto sulle novità legate ai rapporti di lavoro.

Ecco cosa ci hanno detto

Per un “quattro stelle” da 150 camere di nuova generazione (è stato aperto otto anni fa) come il Winter Garden Hotel di Grassobbio analisi, organizzazione e marketing sono prassi consolidate, per questo l’incontro con i consulenti dello Speed Date Ascom è servito più che altro a dare conferme, «a dirmi che sono sulla strada giusta», commenta la direttrice Claudia Muscio. «Ma è arrivato anche qualche input – aggiunge –, lo stimolo a prendere in considerazione alcuni aspetti che ovviamente avranno bisogno di un maggiore livello di approfondimento. Un punto sul quale ci muoveremo di certo sono i costi della ristorazione, a cominciare da quello del personale, che hanno una forte incidenza sulla gestione. Ho anche ricevuto una diversa visione sul tasso di occupazione delle camere. Ho sempre pensato che potesse essere incrementato – confessa -, invece mi è stato detto che per il contesto in cui sorgiamo è già buono così». Nelle strategie commerciali l’hotel è stato “promosso”, con il consiglio di integrare maggiormente i social media, ha anche trovato la propria identità, indicata come fondamentale nella conferenza del mattino per competere in un mercato sempre più dinamico. «I clienti ci confermano che ormai il brand è conosciuto e ben posizionato», afferma la direttrice.

Sono i social network il punto, sin ora lasciato in secondo piano, che intende sviluppare Mario Pesenti, 34enne chef e patron del ristorante La Gare di Caravaggio, che ha aperto nel 2009, rinnovando la tradizione famigliare, dopo essersi fatto le ossa nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Erbusco e Parigi, da Ezio Gritti all’Osteria di Via Solata e dal tristellato Georges Blanc in Francia. «Abbiamo un sito internet con il menù sempre aggiornato – racconta -, mentre non siamo presenti né su Facebook né su Instagram. Sinceramente sono strumenti che non conosco e ora come ora non saprei da dove cominciare per occuparmene, dovrò affidarmi a qualche esperto». I suoi bei piatti, per la verità, non sono sfuggiti ai social e sono già immortalati dai clienti in numerosi scatti, a testimonianza dell’appeal della sua tavola. C’è però la necessità di fare un passo avanti. «Il locale è piccolo, non possiamo lamentarci, ogni anno cresciamo – dice Pesenti -, ma di lavoro non ce n’è mai abbastanza, soprattutto durante la settimana e in inverno. Sino ad ora ha funzionato il passaparola, adesso si deve per forza fare di più».

Ristoratori da quattro generazioni, i fratelli Monica e Ivano Vitale, già Pooglia’s e El Topico Latino, oggi al Ristoro Pugliese di via Tasso a Bergamo, hanno inquadrato l’obiettivo con la prima consulenza, quella dedicata al marketing e alla strategia, e trovato negli appuntamenti successivi alcuni spunti per centrarlo. «Per una gestione ottimale dovremo aumentare del 20% i coperti – evidenzia Ivano -. È quanto immaginavamo ed ora ci metteremo al lavoro per raggiungerlo, approfondendo alcuni temi con l’Ascom che, abbiamo visto, è ben strutturata per farlo». Monica, la chef, ha apprezzato l’opportunità di analizzare l’azienda. «Siamo sempre molto impegnati “sul campo” – nota –, il tempo è poco per dedicarsi allo studio della propria attività, alla programmazione e all’organizzazione. Il confronto con i professionisti ci ha facilitato in questo compito ed ora abbiamo le idee un po’ più chiare». «L’intento è di sviluppare alcune iniziative commerciali – anticipa – ma anche migliorare l’offerta e affrontare il mondo dei social che sino ad ora abbiamo sottovalutato ma che può essere strategico proprio per gli aspetti commerciali».

«Ci vorrebbero anche solo dieci minuti in più a sportello per riuscire ad affrontare al meglio ogni singola questione. In ogni caso la consulenza è stata senz’altro utile, in particolar modo la parte dedicata a social media e marketing, mentre mi aspettavo decisamente di più dall’incontro su gestione e analisi dei costi – suggerisce Kim Vismara che si occupa della gestione e delle pubbliche relazioni dell’Hotel Piazza Vecchia in Città Alta, da 11 anni di proprietà della famiglia -. Lo speed date mi porterà a rivalutare l’idea di affidare ad uno specialista la parte di gestione dei social media: è evidente che per avere risultati non basta la gestione fai da te di un aspetto cruciale e delicato come quello della comunicazione. Anche dallo sportello dedicato al lavoro ho avuto indicazioni, più che altro legate a normative e direttive, di cui tenere conto.

«È stata una giornata intensa, ma estremamente positiva perché ci ha permesso di rivalutare la nostra organizzazione di lavoro – spiega Enrica Gusmini, seconda generazione del Ristorante Pizzeria Sette Colli dal 1970 a Bossico, 130 coperti -. Dobbiamo senza dubbio intensificare la nostra presenza sui social network, di cui mi sono sempre occupata io nei ritagli di tempo. Lavoreremo anche al recupero di mail di clienti per l’invio di newsletter con le novità del ristorante. Abbiamo anche molti margini di miglioramento sul fronte della gestione e dell’analisi dei costi: ci siamo sempre concentrati sulla ricerca della materia prima e poco sul food-cost. Venti minuti a consulenza mettono un po’ di ansia e pressione ma sono decisamente stimolanti e soprattutto affrontano concretamente e in modo propositivo questioni e problematiche con cui ci scontriamo ogni giorno».

«La consulenza è stata senza dubbio utile per la nostra attività anche se si scontra con una scarsa presenza turistica a Piazzatorre – commentano Luca Arioli e Giuseppina Bianchi dell’Albergo Ristorante Piazzatorre, gestito dal 1962 dalla famiglia Arioli, che recentemente ha investito nella creazione di un centro benessere -. Purtroppo lavoriamo a pieno regime solo tre mesi l’anno, da giugno a settembre, dall’autunno a primavera la località è praticamente deserta. Avevamo molte aspettative per le Terme di San Pellegrino, ma sono state purtroppo disattese dal ridimensionamento del progetto iniziale». Lo Speed Date Ascom ha portato idee e spunti: «Torniamo a casa con molti consigli giusti e stimoli importanti, dalla gestione dei costi alla comunicazione. Siamo molto carenti sul fronte social media marketing che implementeremo sicuramente al più presto».

Paragonandosi ad uno studente, al termine degli Speed Date, Nicola Zanini, titolare dell’Enoteca Zanini, che gestisce da 13 anni in via Borgo Santa Caterina a Bergamo, non si sente affatto bocciato, ma carico di compiti sì. «Quelli emersi dai colloqui con i cinque consulenti – afferma – non li definirei punti deboli, ma di certo aspetti sui quali lavorare, spunti per migliorarsi. È quanto mi aspettavo da questa iniziativa». «La ristorazione sta cambiando – spiega – e bisogna essere al passo con i tempi. Per questo è importante confrontarsi con un punto di vista esterno e sopratutto fermarsi, sottrarre qualche ora, o qualche giorno, al lavoro consueto e guardarsi attorno per capire cosa sta chiedendo la gente». Gli stimoli sono stati molti e dovranno essere approfonditi, «tra questi una gestione più professionale della presenza sui social media, che c’è già ma è impostata in modo “casalingo”», rileva.

Nel 2015 Paolo Cortinovis e la moglie Michela Tomasoni hanno operato una scelta controcorrente per il locale di famiglia, il Sorriso di Selvino aperto dal 1969: rinunciare alla pizzeria e puntare sul solo ristorante, riducendo la varietà dell’offerta. «Siamo soddisfatti della svolta – dice Paolo – ma cerchiamo sempre di migliorare. Poiché mi occupo della cucina, sono rimasto molto colpito dalle considerazioni sul food cost fatte dal consulente, su come gestire al meglio le diverse voci di spesa. Ho capito che è importantissimo fare i conti, ma farli sul serio, con carta e penna». Michela ha invece trovato nei professionisti l’opportunità per confermare quelle che per lei restavano intuizioni e per scogliere dubbi. «Capita di pensare “faccio questo o magari quello” – racconta –, potersi confrontare con degli esperti è utile a capire in che direzione andare, aggiustare il tiro. Ma abbiamo anche potuto risolvere rapidamente, grazie all’incontro in tema di lavoro, una questione legata all’abolizione dei voucher». Tra le iniziative che prendono in considerazione, la proposta di serate ed eventi e la ricerca dei modi migliori per pubblicizzarli.

Il Monello di Zingonia lavora con le colazioni e il menù di mezzogiorno a prezzo fisso. È perciò vitale per questo locale tenere sotto controllo il food cost. Ne ha avuto la conferma Andrea Venturini, seconda generazione in forza all’attività, aperta negli anni Settanta e tornata alla gestione diretta 13 anni fa. «Lavorando con le aziende dei dintorni – afferma – abbiamo subìto un duro colpo dalla crisi. Prima i flussi erano costanti, ora si sono ridotti e sono imprevedibili. Non è più possibile andare avanti navigando a vista e il food cost è un punto chiave. Abbiamo sempre pensato di fare del nostro meglio dando il massimo al cliente, senza calcolare esattamente le incidenze e i margini, senza pianificare e organizzare l’attività – ammette con coraggio -. È anche per questo motivo, per timore di sbagliare, che non abbiamo mai affrontato il tema delle convenzioni con le aziende per la pausa pranzo». «L’idea di intervenire sul controllo dei costi c’era – precisa -, lo Speed Date mi ha dato più consapevolezza, ora bisognerà studiare, a partire dai corsi che a breve proporrà Ascom Formazione». «Mettere a posto i conti – conclude – significa avere risorse da investire e in questi momenti poco felici occorre avere più armi a disposizione».

Al ristorante La Baitella nella pineta tra Songavazzo e Onore, più di 160 coperti in mezzo al verde, sono pronti a mettere in pratica i suggerimenti e i consigli degli esperti: «La nostra attività è più che avviata e specialmente nei fine settimana siamo al completo, ma possiamo ancora migliorare e aumentare i coperti durante la settimana – spiega Luisella Scandella che gestisce con il fratello Renzo il locale aperto da papà Ernesto nel 1973 -. Il primo passo sarà quello di limare i costi, anche se privilegiamo da sempre produttori locali e a kilometro zero e mio fratello, che si occupa della cucina, ha addirittura ristrutturato un’intera sala da solo, realizzando boiserie su misura, ed ora ha preparato una panca per l’esterno». Anche sul fronte del social media marketing ci sono ottimi margini di crescita: «Dobbiamo intensificare l’attività su Facebook, valorizzando anche la nostra cucina, dalla pasta fresca fatta in casa alla polenta fatta con farina di mais rostrato di Rovetta, fornita direttamente dal produttore, ai formaggi, tutti preparati da casari della zona».

All’Hotel Parigi 2 di Dalmine Graziella Bonomi, vicepresidente del Gruppo Albergatori Ascom, ha iniziato a rivedere costi e bilanci subito dopo il convegno di lunedì, per prepararsi ad affrontare al meglio lo Speed Date dell’indomani. «Gli spunti sono stati davvero tantissimi e abbiamo trovato il format molto innovativo, anche se chiaramente venti minuti a consulenza passano davvero in fretta – commenta Graziella Bonomi che con papà Luigi e mamma Irma Dentelli ha inaugurato l’albergo nel 1993, forte di una tradizione di famiglia iniziata dalla madre in Francia in Alta Savoia e poi a Dalmine all’Hotel Piccola Parigi -. Il nostro obiettivo è quello di migliorare il servizio stando ancora più attenti ai costi. Purtroppo siamo sempre talmente impegnati a portare avanti le attività di tutti i giorni che finiamo col trascurare il controllo di gestione e bilancio». L’obiettivo è quello di incrementare la redditività della spa dell’hotel inaugurata nel 2012 ed aperta anche agli esterni: «Abbiamo ampi margini di crescita e contiamo di attrarre un maggior numero di clienti con la nostra filosofia di cura olistica». Un’altra area da migliorare è quella dei social network: «Nonostante siamo ovviamente presenti sui social possiamo crescere ulteriormente e rafforzare la nostra immagine sul web» continua Bonomi.

Non mancano una riflessione e un appello alla categoria: «Lo Speed Date rappresenta un’occasione per frequentare di più l’associazione e collaborare tra colleghi. Con un lavoro di squadra potremmo valorizzare ulteriormente Bergamo come destinazione turistica. Insieme potremmo inoltre sensibilizzare le istituzioni per condividere una pianificazione annuale di eventi».

Il ristorante pizzeria Baraonda di Cirano, frazione di Gandino, è pronto a mettere in atto piccoli accorgimenti che possono portare l’attività, forte di 25 anni di storia, a crescere ulteriormente e ad ottimizzare risorse e sforzi: «Ci aspettavamo maggiori correttivi, invece tutto sommato abbiamo scoperto che stiamo facendo abbastanza bene – commenta Francesco Tibaldo che porta avanti l’attività con la moglie Daniela Gusmini, aperta nel 1992 dopo esperienze in diversi settori, rappresentante di articoli per fioristi lui e specializzata nella confezione sartoriale lei -. Possiamo comunque mettere in campo diversi accorgimenti, dalla spesa all’organizzazione manageriale in cucina, che ci consentono di limare i costi e incrementare l’efficienza». Decisamente da rivedere comunicazione e social media marketing: «Il sito va rifatto, anche perché abbiamo recentemente ristrutturato completamente il locale, inoltre dobbiamo affidare ad uno specialista la gestione dei social, perché non riusciamo ad essere abbastanza efficaci e le potenzialità offerte da questi mezzi sono davvero interessanti. Possiamo dare maggior valore e pubblicizzare l’attenzione che ogni giorno mettiamo dietro ad ogni ricetta, in particolar modo per le intolleranze alimentari, dai dolci senza glutine e senza lattosio, ai tempi lunghi di lievitazione degli impasti della pizza, arricchiti anche dall’uso di curcuma, soia, e proposti anche nella versione integrale» allarga le braccia Francesco Tibaldo.


Gelaterie, Petite Fleur di Almenno San Salvatore vince la sfida della stracciatella

La vincitrice Enrica Natali premiata dal Maestro pasticciere Pierpaolo Magni

 

È Enrica Natali della gelateria Petite Fleur di Almenno San Salvatore la vincitrice del “Concorso gelateria artigianale”, la sfida promossa dai Gelatieri Bergamaschi di Ascom Bergamo Confcommercio lunedì 3 aprile alla Scuola Alberghiera ABF di Clusone.

Natali ha vinto la competizione con la “Stracciatella del buonumore”, una preparazione originale a base bianca con cioccolato extrafondente all’origano dei colli almennesi con coriandoli di cioccolato bianco e rapa rossa e coriandoli di cioccolato bianco e curcuma.

Seconda classificata Teresa Nodari della gelateria Rosa di Arcene con “Anima di stracciatella”, base bianca con cioccolato fondente belga al 70%, rosmarino e pepe di Timut. In terza posizione, Paolo Bignardi della gelateria Fior di Panna di Almenno San Bartolomeo con “Incanto di stracciatella”, base bianca latte fresco, panna fresca, meringa, miele d’acacia, stracciatella di pistacchio verde di Bronte Dop, biscotti Lotus (con cannella).

Il concorso, giunto alla quinta edizione, come da tradizione ha proposto un tema legato al territorio, la stracciatella, che si vuole creata a Bergamo nel 1961 da Enrico Panattoni nella pasticceria-gelateria ”La Marianna”.

In gara c’erano 14 gelaterie, tra le migliori della Bergamasca, e 20 studenti delle scuole alberghiere: Ipssar San Pellegrino, Ipssar Nembro, Abf Clusone, Riva di Sarnico e Fondazione Isb di Torre Boldone. A suon di tecnica e fantasia hanno battagliato per stupire i giurati con reinterpretazioni personali partendo da una base fiordilatte e il cioccolato. Alla fine delle gare, la giuria – guidata dalla grande esperta Luciana Polliotti, presieduta dal Maestro Pierpaolo Magni, fondatore della Coppa del Mondo di Gelateria, e completata dai giornalisti Emanuela Balestrino e Franco Irranca e dagli chef Alessia Mazzola e Giuseppe Cereda – ha premiato i gelati migliori per gusto, struttura e originalità.

Nella sezione “junior” riservata agli studenti la vittoria è andata a Noemi Afiero e Valeria Nossa dell’Alberghiero di Nembro con la loro “Stracciatella con croccante di polenta”, base bianca con cioccolato, farina di mais e miele. L’istituto ha anche conquistato il riconoscimento messo in palio dall’Ascom.

Nel corso della giornata hanno riscosso grande interesse anche i due giovanissimi talenti bergamaschi, Matteo Corna della gelateria Gelatiamo di Treviolo e Mattia Cortinovis, secondo classificato alla Coppa del mondo di pasticceria Juniores tenutosi a gennaio al Sigep 2017 di Rimini. Oltre a portare le loro migliori ricette, i due pasticceri hanno indicato ai ragazzi la via per il successo: la passione per ciò che si fa.

Tutti i gelatieri in gara

Paolo Bignardi – Fior di Panna (Almenno San Bartolomeo)

Daniel Rossi – La voglia matta (Zanica)

Niccolò Panattoni – La Marianna (Bergamo)

Matteo Corna – Gelatiamo  (Treviolo)

Massimo Pagani – Bar Gelateria Alpino (Casirate d’Adda)

Bianca Giorgi – Baciami cocco (Chiari – Bs)

Vito Giammello – Lo chef del gelato (Trescore)

Enrica Natali – Petite Fleur (Almenno San Bartolomeo)

Teresa Nodari – Gelaterie Rosa (Arcene)

Omar Quadri – Pasticceria Sofia (Boltiere)

Sergio Pezzoli – Laboratorio gelateria Franca (Albino)

Massimo Bosio – Selz Cafè (Clusone)

Marcello Gusmini – La Crem (Vertova)

Pietro Andreoli – Gelatissimo (Darfo Boario Terme)

La galleria fotografica

Secondo posto per la gelateria Rosa di Arcene Paolo Bignardi, gelateria Fior di Panna, terzo classificato Le migliori allieve, Noemi Afiero e Valeria Nossa