A Dossena il tour è doppio: tra i prodotti tipici e in miniera

dossena miniera

Per far scoprire, in un colpo solo, le antiche miniere, i prodotti tipici e i produttori della Valle Brembana, Dossena propone, per il terzo anno, “Una miniera di Gusto”, la manifestazione che unisce tour gastronomico e visita guidata tra i cunicoli del sito estrattivo minerario dismesso.

L’appuntamento è domenica 30 aprile a partire dalle 10. La zona delle miniere sarà raggiungibile dal centro del paese con un bus navetta gratuito. Si potrà quindi partecipare al tour gastronomico in 13 tappe tra formaggi, vino, salumi e altre specialità locali e percorrere le gallerie insieme agli esperti dell’Associazione Miniere Dossena, che ne illustreranno la storia e le caratteristiche. Ci sarà anche uno spazio ristoro dove verrà proposto il “pranzo del minatore”.

Tra le proposte di intrattenimento la doppia (alle 11.45 e alle 14.45) spettacolare esibizione dei “Falconieri dei Quattro Venti” e “Falcontree”, le passeggiate sui pony con “La scuderia del Cornello”, laboratori per bambini, la scalata speleologica e le dimostrazioni del mestiere del fabbro con “Artigianfer”. Non manca una confortevole zona relax in mezzo alla natura. Alle 17 scatterà l’”Aperitipico”, mentre per la cena si potrà scegliere di fermarsi nei ristoranti convenzionati.

Il costo è di 15 euro (8 euro per i ragazzi da 6 a 12 anni, gratis fino a 6 anni) per l’abbinata tour gastronomico+visita guidata alla miniera. Solo il tour o la visita costano 10 euro. Sono esclusi il pranzo, per il quale si spendono circa 5 euro, e l’aperitivo.

L’evento è organizzato dall’Associazione Miniere e dall’Associazione Revival (Gruppo Giovani Dossena) in collaborazione col Comune. Sono consigliate la prenotazione e un abbigliamento “a cipolla”, dato che la temperatura interna della miniera è di 10 gradi. Info: 3421463257


Bando Turismo e Attrattività, il via alle domande slitta al 15 maggio

turismo e attrattività logo bandoSlitta al 15 maggio l’apertura del bando regionale Turismo e attrattività, inizialmente prevista per il 2 maggio. Le domande potranno essere presentate dalle ore 12 on line sul portale SiAge, fino a esaurimento delle risorse. Il bando, ricorda Ascom Confcommercio Bergamo, è di 32 milioni e dà la possibilità di ottenere fondi per riqualificare strutture ricettive e pubblici esercizi.

Possono partecipare le pmi, comprese le ditte individuali, del settore alberghiero (alberghi, residence, foresterie, locande, case vacanza, ostelli, rifugi, campeggi, villaggi turistici – Ateco 55) e dei pubblici esercizi (ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie, anche ambulanti – Ateco 56, escluso il codice 56.2, ossia le attività di catering), sono ammessi all’incentivo anche i bed and beakfast in forma non imprenditoriale che svolgono regolarmente attività economica.

Il contributo, a fondo perduto, è pari al 40% delle spese sostenute fino ad un massimo di 40mila euro. Per i b&b condotti in forma non imprenditoriale il contributo massimo è di 15mila euro. Per tutti l’investimento minimo richiesto è di 20mila euro.

Sono ammesse spese relative a arredi, macchinari, attrezzature (ad esempio piscine, dehors, zone fitness), hardware e software, tecnologie innovative, opere edili-murarie e impiantistiche, inclusa una quota per la progettazione e la direzione dei lavori.

I progetti di riqualificazione devono riguardare i sei macrotemi che la Regione ha individuato come strategici, ossia enogastronomia e food experience; fashion e design; business congressi e incentive; natura e green; sport e turismo attivo; terme e benessere.

Altra novità, accanto al posticipo della data di apertura, è la possibilità anche per i gestori, in forma societaria, di presentare progetti relativi ai soli beni mobili (quali arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software). Per tale casistica è ammissibile anche la tipologia di spesa per opere edili-murarie e impiantistiche, unicamente per i costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione di arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software nella misura massima del 20%dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati.

A Bergamo, lo Sportello del Credito della Cooperativa di garanzia Fogalco di Ascom Confcommercio è a disposizione per assistere gli imprenditori nell’accesso al bando. Per informazioni: Matteo Milesi, responsabile del servizio, tel. 035 4120321.


Prezzi a Bergamo, in crescita trasporti e servizi ricettivi

Nel mese di aprile, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, s’è attestato a +0,4%. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), è a quota +1,7%, in aumento rispetto al +1% registrato il mese scorso. La variazione più importante si è registrata per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” con un aumento di +2,1% dovuto al rincaro dei servizi di alloggio. Una crescita significativa si è avuta anche per la divisione “Trasporti” dovuto principalmente a quello aereo passeggeri (+ 31,7%), al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, e al trasporto passeggeri su rotaia. Sono saliti anche i costi per “Bevande alcoliche e tabacchi” e “Altri beni e servizi”. La diminuzione più importante si è invece avuta nella divisione “Servizi sanitari e spese per la salute” con -0,3%. In discesa anche le spese per “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili”: più precisamente si è evidenziato un aumento per l’energia elettrica e il gasolio per riscaldamento, e una diminuzione per il gas per abitazione. Si è registrato un calo anche per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, “Abbigliamento e calzature”, “Comunicazioni” e “Ricreazione, spettacoli e cultura”. Non si ha nessuna variazione per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” e “Istruzione”.


Castione della Presolana, tre giorni al sapor di cioccolato

chocolates-1142_960_720Castione della Presolana omaggia sua golosità il cacao e lo fa con una nuova manifestazione dal nome “Choco Presolana”, al via sabato 29 aprile fino a lunedì 1 maggio.

Per tre giorni sono in agenda momenti dedicati alla dolcezza e al mondo del cioccolato artigianale. Piazza Roma ospiterà la Fabbrica del cioccolato, uno spazio con produttori, esibizioni di lavorazione e lezioni di cioccolateria. Si potrà, ad esempio, vedere come nasce una pralina (sabato dalle ore 17.30) e come si realizza una torta Sacher (lunedì dalle ore 15) e cimentarsi in un corso per la preparazione del cioccolato (domenica 30 aprile ore 17).

Per i bambini inoltre tutti i giorni, dalle 15.30 alle 17.30, c’è il laboratorio “Choco baby” che insegna a realizzare cioccolatini. Appuntamento da non perdere domenica 30 aprile alle 17 in piazza Roma dove verrà realizzata una maxi barretta di cioccolato lunga dieci metri che verrà poi omaggiata ai presenti.

La manifestazione è promossa da Turismo Presolana. Gli stand degli espositori sono aperti dalle 10 alle 20. Per prenotazioni e informazioni su eventi e laboratori, consultare la pagina Facebook Turismo Presolana.


A Bossico torna la “Festa dei formaggi dell’altopiano”

Bissoco formaggiValorizzare un prodotto storico, fortemente legato al territorio ed espressione delle tradizioni casearie tipiche del mondo contadino. Con questo obiettivo la Pro Loco di Bossico, con il patrocinio della locale Amministrazione comunale e di Coldiretti Bergamo, ha organizzato la quinta edizione della “festa dei formaggi dell’altopiano di Bossico”. L’evento –  in programma  dal 28 aprile al primo maggio – quest’anno si è dato una veste particolare e si è trasferito dal centro abitato alle cascine dislocate in pineta, per dare la possibilità ai partecipanti di rendersi conto che fare il formaggio in cascina non è come lavorare in un caseificio: non ci sono strumenti di precisione, si fa tutto a mano e a occhio, seguendo l’esperienza e l’istinto. Ogni gesto si ripete sempre uguale e ogni volta diverso, perché il latte crudo è un alimento vivo e le giornate non sono mai le stesse. È questa l’unicità dei sapori dei  formaggi dell’altopiano di Bossico.

La manifestazione si aprirà venerdì 28 aprile, alle ore 20.45 nella sala dell’oratorio di Bossico, con un  interessante incontro su come un prodotto tipico può essere rappresentativo di un luogo e per quel luogo essere attrattiva e creare indotto. Relazioneranno: Chicco Coria chef bergamasco promotore del lancio della patata di Martinengo, Andrea Messa dell’associazione “Grani dell’Asta del Serio”, Carlo Belotti segretario della zona Montagna Orientale di Coldiretti Bergamo, Giulio Signorelli del negozio storico di Bergamo “Ol Formager”, grande conoscitore internazionale di formaggi. Durante la serata verrà anche presentato, a cura di Pro Loco Bossico,  il progetto di promozione dei formaggi dell’altopiano di Bossico.

Domenica 30 aprile, dalle 14, la manifestazione si trasferirà in cinque aziende agricole della zona che producono artigianalmente e con maestria gustosi prodotti caseari. Ci sarà così la possibilità di fare una passeggiata tra queste realtà produttive, per assistere ai vari momenti del lavoro agricolo, degustare  e acquistare prodotti a km zero. Verranno realizzate anche attività dedicate ai bambini. Chi seguirà questo “agri percorso” avrà anche la possibilità di adottare una mucca tra quelle presenti nelle stalle. La scelta potrà essere fatta  tra Bianca – Luce – Jessy – Milka – Camilla – Stella – Portogalo – Parma – Lory – Cerva – Romana – Venezia. Adottare una mucca comporterà l’acquisto di un’intera formaggella al prezzo di 7 euro al chilo, questo darà diritto all’acquisto, per tutto l’anno successivo, di formaggelle sempre allo stesso prezzo.

Adottare una mucca si propone di sostenere il lavoro dei casari e di garantire l’acquisto di un prodotto genuino. Il primo maggio, alle 10, si terrà invece un’escursione guidata fra prati e  boschi per il riconoscimento delle erbe spontanee con le quali, nel pomeriggio, sempre sotto la guida di mani esperte, si imparerà ad aromatizzare i formaggi freschi per renderli ancora più gustosi e digeribili.

 

 


Spesa al mercato, a caccia di bontà tra le bancarelle dello stadio

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Girare fra i numerosi banchetti stipati di golosità, confrontare i prezzi, acquistare i cibi più appetibili da mettere in tavola. Fare la spesa al mercato non è solo un piacere ma un lavoro certosino. Bisogna infatti aguzzare la vista per selezionare i prodotti migliori. In Bergamasca durante tutta la settimana ci sono diversi appuntamenti ambulanti che offrono occasioni per cucinare un ottimo pranzetto spendendo poco. Il più grande è quello del lunedì alla Malpensata con ben 252 posteggi per le bancarelle. Di queste il 30% è gestito da stranieri. C’è poi il mercato dello stadio, il secondo in ordine di grandezza in città: con i suoi 52 stand di cui 20 alimentari, ha saputo mantenere negli anni la sua impronta orobica con una presenza di commercianti locali che si aggira attorno al 95%.

Arrivare in piazzale Goisis il sabato mattina significa intraprendere un viaggio sensoriale in cui i profumi pungenti di formaggi erborinati si mischiano con l’odore più ruspante di pesciolini fritti e polli alla brace. Pani caserecci, soffici focacce e brioche cosparse di zucchero vanigliato appagano la vista trasformandosi in un’irresistibile tentazione. E poi ci sono frutta colori brillanti e broccoletti arcobaleno che spuntano dalle casse dei rivenditori di ortofrutta creando una sinestesia di tinte e profumi. Ma il giro tra le bancarelle non può limitarsi a un mix inebriante di voci, aromi e colori in cui perdersi, come faceva Amélie Poulain nel suo favoloso mondo. La poesia deve presto lasciar spazio alla praticità. E così, con un occhio agli spiccioli rimasti nel portafoglio, l’obiettivo resta quello di far quadrare i conti a fine mese.

DAI SAPORI NOSTRANI…

Il territorio orobico è celebre per i suoi formaggi. Al mercato non possono certo mancare banchetti ricchi di leccornie casearie. Stagionati o freschi, piccanti o dolci, da spalmare o da abbinare al miele: di specialità ce ne sono parecchie. Accanto ai classici come il Taleggio, il Gorgonzola e il Branzi, si può scovare anche qualche chicca come il burro artigianale di Giovanni e Albina Quistini. I due fratelli propongono ai clienti formaggi nostrani della Valle del Riso come la robiola e lo zola di capra o il magrone di mucca.

Tra le eccellenze orobiche spicca anche il cotechino di capra dell’azienda agricola Alberti. Seppur piccolo, questo banchetto ha un’ampia scelta di formaggi e yogurt (di capra e mucca) ma anche di carne nostrana e biologica di razza piemontese, capretti e salumi. «Tra le novità su cui puntiamo quest’anno c’è il nostro ragù proposto in tre varianti: di bovino, di capra e di bufala – spiega Alex Alberti –. La carne proviene dai nostri allevamenti mentre ci affidiamo all’esperienza di una cuoca per la preparazione del sugo che viene pastorizzato seguendo le linee guida dell’Asl per una corretta e duratura conservazione degli alimenti».

… ALLE SPECIALITÀ REGIONALI

Al mercato del sabato si possono trovare i giusti ingredienti per preparare una cena ispirata non solo alla gastronomia locale ma anche a quella regionale. La rosticceria di qualità Nico alimentari di Ponteranica, per esempio, propone prodotti che travalicano i confini orobici. Tra le specialità spicca la Carnia, un formaggio stravecchio dalla pasta semidura tipico degli alpeggi al confine tra Austria e Slovenia. Ha un sapore molto intenso, con note di erbe di montagna, talvolta gradevolmente aromatico. È ottimo accostato a miele di castagno, mostarda piccante di frutta e pane di segale, magari sorseggiando un bicchiere di vino rosso. C’è poi il Piave Dop, formaggio che nella cucina povera ma sana della montagna bellunese era l’espressione di una tradizione fatta di sapore e genuinità. Interessante il suo abbinamento con una birra bianca bavarese come la Weiss. Nicola Carrara ci suggerisce anche varie specialità valtellinesi come i funghi, i ravioli e gli gnocchi di grano saraceno. E poi il bitto, quello “ribelle”, Presidio Slow Food prodotto a cavallo tra la provincia di Sondrio, Bergamo e Lecco. Per chi ama sapori più mediterranei c’è il Silani, formaggio tipico delle regioni del sud (Basilicata, Calabria, Molise e Puglia) che prende il nome dall’altopiano della Sila, mentre chi resta legato alle tipicità locali può assaggiare la formaggella di Zambla, direttamente dagli alpeggi della Valle Seriana.

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NEL REGNO DI FRUTTA E VERDURA

1702 mercato bergamo stadio (2)Passeggiando tra gli stand del mercato è difficile non venire contagiati dal buonumore di Alberto Biava. Mentre le clienti osservano indecise i rigogliosi ortaggi in esposizione, chiedendosi quale sia il più appropriato per preparare un buon pranzetto, l’ambulante le incalza proponendo qualche assaggio e intercala canticchiando orecchiabili motivetti. Per una spesa che guarda anche alla salute, al mercato si possono trovare spinaci, cavolo verde, barbabietole, cavolini di Bruxelles, patate, peperoni, coste, carote, fagiolini, zucca, cavolfiore, cipolla, porri, melanzane e, con l’arrivo della primavera, zucchine e pomodori. Chi ha fretta può invece optare per confezioni di insalate già pulite o per cipolline, cavolini o spinaci sottovuoto.

Negli ultimi tempi va molto di moda anche lo zenzero. Digestiva e antiossidante, questa radice è sempre più richiesta dai bergamaschi per aromatizzare tisane e biscotti oppure per dare un tocco di brio ai piatti più ordinari rendendoli unici e originali. «Fare la spesa al mercato significa prediligere alimenti stagionali – spiega Manuel Garaguso di Eurofrutta –. Non vanno mai acquistati prodotti fuori stagione perché il prezzo aumenta troppo. In inverno è meglio scegliere arance e mele tra la frutta e carciofi, verze e broccoli come verdura. Con l’arrivo della primavera tornano le zucchine».

IL PIATTO FORTE

Più che per la carne fresca, chi si reca al mercato cerca cibo a metà tra lo street food e il piatto unico già pronto. Dalla Rosticceria Giovanetti alla Polleria Dell’Orto, si può scegliere tra una vasta gamma di carne arrostita che va dai wurstel al galletto, dagli spiedini di maiale al pollo allo spiedo, il tutto accompagnato da patatine fritte o gustose crocchette.

Dal pesce affumicato a quello fritto, anche il banchetto “Da Monte Isola con sapore” è una tappa obbligata per tutti gli amanti delle specialità ittiche. Vasta è pure l’offerta di molluschi freschi come polipi, totani, moscardini. E se avete qualche dubbio su come prepararli, niente paura. Danilo Bettoni conosce moltissime ricette e trascorre la mattinata dispensando consigli su come accompagnare le sue bontà di lago. D’altronde lui è chiamato il “Re del Bertagnì”, baccalà impanato e fritto in pastella: «In passato questo piatto era l’unico a base di pesce di mare che le famiglie si potevano permettere – dice Danilo –. Ora si trova quasi solo nei mercati anche se alcuni ristoranti lo stanno riponendo come piatto tipico».

DULCIS IN FUNDO

Anche i pasticceri sbizzarriscono la loro fantasia con specialità che variano a seconda della stagione. Il banchetto della Premiata panetteria Aurelio Belussi per esempio è un tripudio di leccornie. Per Carnevale, accanto alle classiche brioche, hanno fatto capolino frittelle, zeppole, chiacchiere e croccante mentre a Pasqua non potevano mancare le colombe artigianali con canditi all’arancia. Tra le bontà salate è invece la focaccia a farla da padrone in tutte le sue varianti. Idem per le pizze. Dalle pagnotte alle baguette, anche il pane più tradizionale al mercato non manca mai. Attenzione però alle condizioni meteorologiche che possono rendere le michette in esposizione troppo gommose se c’è umidità e stoppose quando il clima è secco.

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Il presidente Fiva Ascom

Dolci: «Si può trovare di tutto, al giusto rapporto qualità-prezzo»

«Nei mercati si punta sui prodotti di largo consumo per soddisfare un’ampia fetta di clientela. Ma non manca qualche chicca». È questa l’opinione del presidente della Fiva Ascom di Bergamo, Mauro Dolci, che al mercato del sabato allo stadio gestisce un banchetto di alimentari. Le stramberie culinarie non sono il target più appropriato per i cittadini a caccia di occasioni. Meglio andare sul sicuro con sapori tipici locali e prodotti artigianali. «Gli operatori dello stadio sono riusciti a mettere in campo un valido rapporto qualità prezzo – conferma Dolci – qui si può trovare di tutto».

Bergamo è terra di formaggi, quali sono i più gettonati al mercato?

«Si va da una vasta gamma di prodotti tipici delle Valli Seriana o Brembana come il Taleggio e il Branzi, fino all’Emmental svizzero o al pecorino sardo. Anche il Gorgonzola è presente nelle sue tre varianti: dolce, piccante e con il mascarpone».

Negli ultimi anni si è registrato anche un aumento dei consumi di formaggio di capra…

«Sì, anche se si tratta di una produzione legata alla stagionalità. In inverno è più difficile trovare questi formaggi perché le capre non hanno latte. A partire dalla primavera si intensificherà l’offerta di caprini soprattutto della Valle Brembana».

Sul mercato c’è ancora chi vende un burro artigianale?

«Il burro artigianale al 100 per cento ormai è rarissimo. Diciamo che gli ambulanti vendono un burro praticamente a chilometro zero che proviene da aziende agricole orobiche».

1702 mercato bergamo stadio - formaggiQuali sono le chicche che si possono trovare al mercato?

«Di solito gli operatori agricoli propongono prodotti di ampio consumo. La scelta di portare sul mercato articoli di nicchia come per esempio il Bagoss che supera i 40 euro al chilo si può rivelare rischiosa. In generale gli ambulanti optano per cibi in grado di accontentare un numero più ampio di clienti. Anche con i salumi si spazia dai prodotti italiani a quelli esteri, ma alla fine il classico prosciutto di Parma va sempre per la maggiore».

Via libera ai classici quindi?

«A volte facciamo esperimenti con alcuni prodotti più particolari per capire se hanno appeal sulla clientela e se vale la pena riproporli ancora, una volta finita la fornitura. Per esempio abbiamo provato a tenere la lingua o la coppa di testa ma attirano solo una cerchia ristretta. Di contro mi è arrivato un Sardegna di capra che sta riscuotendo successo».


Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini è il nuovo presidente

Il nuovo presidente degli artigiani bergamaschi di Confartigianato Imprese Bergamo è Giacinto Giambellini, che guiderà per il quadriennio 2017-2020 la prima Organizzazione bergamasca di rappresentanza dell’artigianato e delle Pmi che conta oltre 13.000 associati, 27 sedi e 219 collaboratori. Lo ha deciso lo scorso 27 aprile il Consiglio direttivo, entrato ufficialmente in carica con l’Assemblea privata del 21 aprile. Giacinto Giambellini, 52 anni, imprenditore idraulico titolare della ditta Giambellini Srl Life Technology di Osio Sotto, era già stato vicepresidente di Confartigianato Imprese Bergamo nello scorso mandato ed è rappresentante provinciale dell’Area impiantistica (che comprende in particolare termoidraulici, elettricisti e antennisti), rappresentante regionale e membro del consiglio nazionale dei termoidraulici, oltre che componente del Cda del consorzio CEnPI (Confartigianato Energia per le Imprese).

Il nuovo presidente succede ad Angelo Carrara che ha guidato l’Organizzazione bergamasca per due mandati e che è attualmente rappresentante dell’Area Costruzioni, vicepresidente di Confartigianato Lombardia e membro di giunta di Confartigianato nazionale con delega al “Welfare”. Carrara è anche presidente del Consorzio fidi Confiab e, a livello istituzionale, è componente di giunta della Camera di Commercio di Bergamo e presidente di Bergamo Sviluppo. Nell’incarico di vicepresidente vicario è stato chiamato Emanuele Zinesi (tappezziere – Grumello del Monte) rappresentante del Polo di Grumello, presidente regionale e nazionale dei Tappezzieri e già componente della passata giunta di Confartigianato Imprese Bergamo. Accanto al presidente e al vicepresidente lavorerà il nuovo Comitato di Presidenza, i cui componenti rivestono il ruolo di vicepresidente, composto dai riconfermati: Geremia Arizzi (impresa edile – Piazza Brembana) rappresentante del Polo di Zogno, Angelo Carrara (tinteggiatore – Albino) rappresentante dell’Area Costruzioni, Lorenzo Pinetti (produzione articoli da regalo – Brusaporto) rappresentante dell’Area Produzione e Subfornitura, Salvatore Rota (vetraria, Bonate Sopra) vice rappresentante del Polo di Bergamo e presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia, Valentina Trevaini (consulenze informatiche – Gorle) delegata del Polo di Bergamo, che conferma la presenza femminile nel comitato di Presidenza di Confartigianato Imprese Bergamo.


Alternanza scuola-lavoro, alla Camera premio a RadiciGroup e Istituto Natta

Amodeo-Beltrami e studentiUlteriore importante riconoscimento per “Poliammide di Classe”, il progetto di ricerca in alternanza scuola-lavoro nato dalla collaborazione tra l’Istituto Natta di Bergamo e RadiciGroup, con il supporto di Confindustria Bergamo: ieri, infatti, la dirigente scolastica Maria Amodeo, accompagnata da insegnanti e studenti dell’Istituto e da Roberta Beltrami – responsabile “Education” di RadiciGroup – ha ritirato il premio “Amministrazione, Cittadini, Imprese 2017”, istituito da ItaliaDecide, con il patrocinio del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. A consegnare il riconoscimento sono state Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, e Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che si sono complimentate per il progetto, ma anche per l’esperienza virtuosa di scambio di conoscenze tra mondo scolastico e azienda: il rapporto di collaborazione tra istituto Natta e RadiciGroup, infatti, continua su altre iniziative che daranno presto i primi frutti, consapevoli sempre più che il dialogo continuo tra diverse realtà sia di fondamentale importanza per la crescita dei ragazzi ma anche delle persone già operative nel mondo del lavoro. «Siamo orgogliosi di questo progetto – ha dichiarato Maria Amodeo – che dimostra come la cooperazione tra scuola e azienda possa portare risultati ambiziosi per entrambe le parti. E il riconoscimento di oggi ci dà la carica per continuare su questa strada e proseguire con una formazione “sul campo” dei nostri ragazzi». Soddisfatta anche Roberta Beltrami di RadiciGroup: «Poliammide di classe è stato un progetto entusiasmante anche per noi in azienda: i nostri ricercatori hanno interagito con gli studenti e gli insegnanti scambiandosi conoscenze, esperienze e know-how. I nostri laboratori sono diventati per la durata del progetto l’aula dei ragazzi. Insomma un’interazione positiva che può diventare esempio per tanti altri istituti in tutta Italia».

Delegazione BG Natta a roma

Cosa è Poliammide di Classe?

“POLIAMMIDE DI CLASSE”: nuove poliammidi da fonti Bio per applicazioni in ambito tessile e articoli tecnici, è un progetto nato dalla volontà di RadiciGroup di poter contribuire a realizzare gli obiettivi individuati dalla riforma governativa italiana de “La Buona Scuola”. Obiettivi tra cui quello di favorire una maggiore e migliore cooperazione tra istruzione tecnica e mondo produttivo industriale. Il progetto ha coinvolto 16 studenti del 4º anno dell’Istituto Giulio Natta. Nello specifico: 8 alunni dell’articolazione Chimica e Materiali, 4 dell’articolazione Biotecnologia Ambientali e 4 legati al Liceo delle Scienze Applicate – e 3 docenti e si è svolto nell’anno scolastico 2015/2016. Si è articolato in 5 giornate di lezione in aula presso le aziende Radici Novacips SpA e Radici Yarn, giornate mirate a sviluppare le conoscenze di base sulle poliammidi e sulla gestione di progetti di sviluppo. Sono seguite due settimane di stage in azienda. Sono stati approfonditi temi quali per esempio le analisi chimiche e il controllo dei monomeri derivati dalle piante e utilizzati nella sintesi della poliammide, l’impatto ambientale dei processi, il metodo LCA, il processo di filatura fashion, l’eco progettazione. Sono state effettuate visite presso gli impianti produttivi. Dopo le due settimane di stage in azienda, a fine febbraio 2016 i ragazzi hanno presentato all’interno degli spazi aziendali i risultati dei loro progetti. A maggio 2016 i ragazzi hanno esposto i loro progetti durante la quinta edizione di Io e Lode, iniziativa lanciata da Confindustria in collaborazione con l’ufficio scolastico di Bergamo.

 

 


Stop ai fast food in Città alta, «una scelta che fa bene al commercio»

fish and chips - street food - cartoccio

All’Ascom piace lo stop al “cibo selvaggio” in Città alta, ossia la scelta del Comune di Bergamo di vietare l’apertura di alcune attività commerciali – a cominciare dal food “monotematico” che sta andando per la maggiore – per salvaguardare l’identità del borgo. Il provvedimento tiene conto del confronto con le associazioni di categoria e del Duc e trae la propria forza normativa dal “decreto Franceschini” che restituisce ai sindaci, di contro alla generale liberalizzazione, la possibilità di regolamentare il piccolo commercio nei centri di particolare pregio storico e artistico.

La novità dovrebbe entrare in vigore prima dell’estate, dopo il vaglio della Regione e della Soprintendenza e il passaggio in Giunta e Consiglio comunale, e farà del capoluogo orobico la seconda città in Italia, dopo Firenze, e la prima in Lombardia a mettere al bando fast food e negozi di chincaglierie varie. Per 18 mesi – tanto durerà la sperimentazione – le mura venete saranno off limits per self service, friggitorie, take away e tutti gli alimentari monoprodotto, dallo yogurt alle patatine fritte, ma anche sexy shop, solarium, centri massaggi, distributori automatici: in tutto una sessantina di attività individuate dai relativi codici Ateco.

«Il lavoro con l’Amministrazione è stato positivo – afferma il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. La scelta di definire per Città alta le attività che possono o non possono aprire da un lato favorisce la salvaguardia delle funzioni commerciali per i residenti, dall’altro permette di mantenere un livello alto nella qualità dell’offerta rivolta ai turisti». «La crescita delle insegne monoprodotto, spesso catene e in piccoli spazi – rileva –, è un’evoluzione che testimonia le difficoltà del commercio nei centri storici e che indebolisce l’offerta poiché non porta effettivi vantaggi all’appeal turistico come invece fanno insegne tipiche ed originali. Una limitazione non può perciò che fare bene». «Dal divieto – tiene a precisare – sono escluse le attività che hanno già aperto, vengono perciò salvati i diritti acquisiti e tutelati gli investimenti». Nessun veto nemmeno per ristoranti, pizzerie e pub con cucina.

In tema di decoro il Comune prevede inoltre norme – non solo in Città alta ma in tutte le aree del Duc, quindi anche centro, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina – per rendere insegne, accessi, vetrine, illuminazione interna più armonici con il contesto. «La vetrina dovrà essere intesa in senso proprio – spiega il direttore Ascom – per presentare prodotti e sevizi e non, ad esempio, essere occupata da scaffalature. Si interviene anche sui negozi sfitti le cui vetrine dovranno essere oscurate con materiale che non produca un effetto negativo sull’immagine complessiva dell’area. Insomma, una serie di prescrizioni per aumentate il livello qualitativo dei negozi di Città alta e dei borghi». I negozianti avranno tre mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni.


Nuovo centro di Bergamo, ecco il concorso europeo

presentazione concorso centro bergamoIl nuovo volto del centro di Bergamo passa dall’atteso concorso europeo di progettazione, le cui linee guida sono state approvate dalla Giunta e presentate oggi, anche ai rappresentanti del commercio, dal sindaco Giorgio Gori e dagli assessori Francesco Valesini (Riqualificazione urbana e Edilizia) e Stefano Zenoni (Pianificazione territoriale e Mobilità).

L’area è quella del centro piacentinano, i cui snodi principali sono stati individuati in Sentierone, Quadriportico, piazza Dante, piazza Cavour, largo Belotti e via Tasso. L’obiettivo è valorizzare gli spazi urbani, rilanciare le attività turistico-ricettive, recuperare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente, ma anche promuovere iniziative ed eventi socioculturali e migliorare l’accessibilità e la fruibilità.

Il bando si articola in due fasi, la prima basata sul concept plan dell’area, la seconda sui progetti di fattibilità tecnica ed economica, relativamente a piazza Dante e Quadriportico e al Sentierone. La pubblicazione avverrà il 5 maggio (i materiali saranno a disposizione sul sito concorsobergamo.it). Gli studi interessati avranno tempo fino alle ore 12 del 5 luglio per far pervenire curriculum e progetti. Entro il 25 settembre saranno proclamati i cinque finalisti, che accederanno alla seconda fase, aperta fino alle ore 12 del 28 dicembre. Entro il 9 febbraio 2018 si conoscerà il progetto vincitore e, quindi, come cambierà la passeggiata dei bergamaschi.

Oltre alla riqualificazione degli spazi, tra le volontà principali dell’Amministrazione c’è quella di rendere il centro più pedonale, ciclabile e sgombro dalle auto. In questo senso si inserisce la possibilità di realizzare un parcheggio interrato privato in largo Belotti dove saranno collocati posti auto pertinenziali ora su strada e posti auto per gli Uffici Comunali per liberare piazza Matteotti.

Quanto al rilancio commerciale, uno strumento strategico è considerata la variante al Pgt che prevede criteri meno rigidi e complessi per l’insediamento e lo sviluppo di nuovi esercizi, sia di piccolo che di grande formato, con regole e premialità che vogliono incentivare la funzione di attrattori che queste attività ricoprono in luoghi attualmente fuori dal centro cittadino.

Il montepremi del concorso è di 90mila euro. Al progetto vincitore andranno 30mila euro, mentre i piani selezionati per la seconda fase riceveranno 15mila euro ciascuno. Il Comune ha previsto la spesa di un milione di euro per il rifacimento di piazza Dante e del Quadriportico, altrettanto per il Sentierone (lato Est) e piazza Cavour.