Segnali di primavera, riapre l’orto botanico

orto botanico bergamo altaMercoledì 1 marzo riapre l’Orto Botanico in Città Alta. Fino al 31 ottobre sarà possibile vivere un luogo di pace ricco di biodiversità vegetale, da cui si godono ampi orizzonti su Prealpi e Pianura Padana e un punto di vista speciale su Città Alta.

L’Orto Botanico sorge su uno spalto delle Mura veneziane, per l’esattezza la punta più settentrionale del sistema difensivo, scelto 45 anni fa come sede dell’orto per la bellezza del luogo, appena a monte della polveriera seicentesca di via Beltrami.

Oggi è un osservatorio privilegiato dei fenomeni che accadono in natura, poiché vi è concentrata una quantità notevole di specie e varietà differenti, in continuo arricchimento e, sebbene la stagione vegetativa stia muovendo i primi passi, le piante più precoci, come gli ellebori e l’edgeworthia, sono già in fioritura.

Le piante meno rustiche, come agavi, cordiline, banani del Giappone ecc. richiedono ancora evidenti coperture in cellophane, in questi giorni utilizzate anche per lavori di rinnovo delle tinteggiature degli arredi metallici. Presto cresceranno inoltre molte varietà di tulipani che anche quest’anno sono state predisposte negli spazi adiacenti la polveriera, un appuntamento floreale che i visitatori apprezzano molto. Per quel che riguarda la sezione di Astino, la Valle della Biodiversità, la riapertura è prevista ad aprile.

L’Orto Botanico resterà aperto tutti i giorni, festività comprese, fino al 31 ottobre. L’ingresso è, come sempre, libero. Invariati gli orari.

MARZO 10 – 12 / 14 – 17

APRILE 10 – 12 / 14 – 18

MAGGIO 10 – 12 / 14 – 19

GIUGNO 10 – 12 / 14 – 20

LUGLIO 10 – 12 / 14 – 19

AGOSTO 10 – 12 / 14 – 19

SETTEMBRE 10 – 12 / 14 – 18

OTTOBRE 10 – 12 / 14 – 17


Fare la birra in casa, a Osio Sotto il corso con tanto di produzione

Marzo si apre all’Accademia del Gusto con il corso dedicato ai professionisti sulla “Caffetteria: dalla preparazione del caffè alle decorazioni”. In quattro incontri (dal 6 al 9 marzo, dalle 14 alle 19) il laboratorio pratico-teorico consentirà di apprendere le tecniche di preparazione di caffè espresso, cappuccino e altre bevande a base di caffè e schiume. Oltre ai decori sul cappuccino, alla latte art e al tocco finale per personalizzazioni golose con cioccolata, i corsisti impareranno a preparare caffè spritz, bicerin, marocchino e caffè greco.

Il 6 marzo è in calendario l’incontro su “La cucina naturale di Sauro Ricci” dedicato a ricette della salute, con in cattedra il sous chef del Ristorante Joia di Milano, il primo ristorante vegetariano ad essere stato insignito della prestigiosa stella Michelin. Il seminario, rivolto agli appassionati, programma dalle 20 alle 23, illustra i principi di una filosofia di cucina sana, consapevole e creativa all’insegna dell’equilibrio e del benessere.

L’artigianalità e l’esperienza di un maestro birraio, il bergamasco Giovanni Rodolfi, tra i promotori del Birrificio San Biagio di Nocera Umbra, sono al servizio di tutti gli appassionati che desiderino apprendere i segreti della produzione della birra. Il corso “Fare la birra in casa con un maestro birraio” promette di fare di ogni corsista un “homebrewer”. Durante l’incontro, in programma l’11 marzo dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, verrà prodotta una birra cotta in diretta, in modo da analizzare ogni fase del processo. Dall’ammostamento alla filtrazione, dall’ebollizione al raffreddamento e semina lievito all’imbottigliamento, fare la birra in casa sarà una missione possibile e ricca di soddisfazioni.

Tutti i corsi si svolgono nelle sede di Ascom Formazione ad Osio Sotto (piazzetta Don Gandossi 1). Per informazioni e iscrizioni: Ascom Formazione tel. 035 4185706/707 – info@ascomformazione.it (www.ascomformazione.it).


Recupero dei seminterrati per uso commerciale, via libera della Regione

Regione LombardiaCon 37 voti favorevoli e 32 contrari, il Consiglio regionale ha dato il via libera  alla legge per il recupero dei vani e dei locali seminterrati esistenti, sul quale il relatore Fabio Altitonante (FI) ha presentato nuovi emendamenti “con l’obiettivo di recepire ulteriori contributi e suggerimenti emersi durante le audizioni e il confronto in Commissione”. La proposta di legge vuole facilitare la ristrutturazione di ciò che già esiste, ma che non viene sfruttato, consentendo di recuperare i seminterrati per un uso abitativo, commerciale o terziario.
“Con l’approvazione di questa legge perseguiamo un duplice obiettivo – ha detto il relatore Fabio Altitonante (FI): -da una parte regolarizziamo, rendendoli abitabili, i seminterrati, spesso utilizzati oggi come taverne o magazzini o come stanze di lavoro e studio, dall’altra diamo nuovo impulso e spinta al settore edile, tuttora ancora pesantemente condizionato dalla crisi economica. Il tutto senza nuovo consumo di suolo e con interventi mirati al contenimento dei consumi energetici”.
Il testo finale definisce come seminterrato “il piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore, anche solo in parte, rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio, e il cui soffitto si trova, anche solo in parte, a una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio”.
La legge, di cui sono primi firmatari i Consiglieri regionali comaschi Francesco Dotti (FdI), Alessandro Fermi (Forza Italia) e Daniela Maroni (Lista Maroni), prende spunto da una proposta delle associazioni di categoria lariane Ance e Confedilizia Como.
In avvio di seduta era stata respinta con 33 voti contrari, 31 favorevoli e 1 astenuto la questione pregiudiziale presentata da Roberto Bruni (Patto Civico), secondo cui questo provvedimento presenta profili di incostituzionalità e potrebbe essere impugnato dal Governo nazionale. “In tema di governo del territorio la Regione può  esercitare potestà  legislativa soltanto nel rispetto dei principi fondamentali determinati dalla normativa statale –ha spiegato Bruni- mentre il progetto di legge in discussione presenta elementi di conflitto con il testo unico dell’edilizia”.

I contenuti della legge

Uno dei principali parametri a cui il nuovo provvedimento permette di derogare è l’altezza dei locali da recuperare, che comunque non potrà essere inferiore a 2,40 metri. Nel caso di incremento del carico urbanistico, è previsto l’obbligo di reperire nuovi spazi per parcheggi e servizi consentendo, in caso di difficoltà nel reperimento, la possibilità di monetizzarli: sono esenti dal versamento del costo di costruzione vani e locali seminterrati con una superficie lorda di pavimento non superiore ai 200 metri quadrati se destinati a uso residenziale e non superiore ai 100 metri quadrati se destinati ad altri usi, che costituiscono pertinenza diretta di unità immobiliari.
E’ fissato un termine massimo perentorio di 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, entro il quale a ciascun Comune resta in ogni caso la facoltà di disporre l’esclusione di parti del territorio dall’ambito di applicazione della legge stessa, per esigenze legate alla necessità di tutela paesaggistica o igienico sanitaria, rischio idrogeologico e difesa del suolo. Restano in ogni caso escluse le parti di territorio interessate da operazioni di bonifica in corso o già effettuate e quelle dove siano presenti fenomeni di risalita della falda acquifera, così come contenuto in due distinti emendamenti presentati da Giampiero Reguzzoni (Lega Nord). I Comuni potranno aggiornare gli ambiti di esclusione anche dopo la scadenza dei 120 giorni, qualora in presenza di nuovi eventi alluvionali o a seguito di specifiche analisi di rischio geologico e idrogeologico locale  (emendamento Assessore Viviana Beccalossi).
Ogni intervento dovrà essere effettuato nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e sarà possibile solo laddove i seminterrati siano stati legittimamente realizzati alla data di entrata in vigore della legge e laddove siano posti in edifici già serviti da tutte le urbanizzazioni primarie. Le norme possono essere applicate agli immobili realizzati successivamente all’entrata in vigore della legge, solo se saranno decorsi almeno 5 anni dalla loro costruzione.
Un emendamento inizialmente presentato da Giampiero Reguzzoni (Lega Nord) e poi fatto proprio da Iolanda Nanni (M5Stelle), stabilisce che i vani e i locali seminterrati non potranno essere oggetto di mutamento di destinazione d’uso nei dieci anni successivi al conseguimento dell’agibilità; ogni cambio di destinazione d’uso sarà assoggettato al pagamento di un corrispettivo secondo quando già previsto nella legge n°12 del 2005. Via libera a scrutinio segreto con 35 voti a favore e 34 contrari anche ad un altro emendamento fatto proprio da Iolanda Nanni (M5Stelle), dopo essere stato inizialmente ritirato dal suo primo presentatore Giampiero Reguzzoni (Lega Nord), con il quale si prevede che qualora il recupero dei locali seminterrati dovesse comportare la creazione di un’autonoma unità abitativa, i Comuni dovranno trasmettere comunicazione alle ATS dell’avvenuto rilascio del certificato di agibilità, ai fini dei controlli necessari per accertare l’idoneità igienico-sanitaria dei locali.
Complessivamente sono stati discussi e votati in Aula 46 emendamenti. In Commissione era già stato approvato un emendamento di Riccardo De Corato (FdI), confermato nella versione finale del testo, che, richiamandosi alle norme dell’art.72 della legge regionale n°12 del 2005, vieta la possibilità di recuperare i seminterrati per adibirli a finalità di culto.
Via libera infine anche a un ordine del giorno presentato da Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare) che impegna la Giunta regionale a introdurre elementi di maggiore flessibilità nell’esenzione dei contributi sul costo di costruzione anche per quanto riguarda il recupero dei sottotetti esistenti.


Febbraio, prezzi in crescita a Bergamo. Rincarano frutta e verdura

frutta-e-verdura-di-stagione-febbraioNel mese di febbraio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, si attesta a +0,2%. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a +0,7%, in aumento rispetto al +0,5% registrato il mese scorso. La variazione più importante si ha nella divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” con un aumento del +1,9% dovuto principalmente a rincaro di vegetali e frutta. Sono in crescita anche i “Trasporti” a causa del ‘trasporto aereo passeggeri’ e del ‘trasporto passeggeri su rotaia’. Si ha un incremento più contenuto per “Comunicazioni”, “Ricreazione, spettacoli e cultura” e “Mobili, articoli e servizi per la casa”.

La diminuzione più consistente si registra per la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” con -1,3%, calo causato principalmente dai ‘servizi di alloggio’. Seguono le divisioni “Abbigliamento e calzature e “Altri beni e servizi”. Non si registra nessuna variazione per le divisioni “Bevande alcoliche, tabacchi”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Istruzione”. Anche per la divisione “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e combustibili” nessuna variazione, nonostante un aumento del ‘Gasolio per riscaldamento’.


Lavoro e finanziamenti agevolati, ecco le opportunità per i ristoratori

Costi del personale e accesso al credito sono due dei problemi più “caldi” nella gestione dei pubblici esercizi. Onerosi i primi, difficile il secondo, non devono però essere considerati un argomento tabù dalle piccole aziende, che possono approfittare di alcuni strumenti e agevolazioni messi a loro disposizione.

L’Ascom di Bergamo li ha illustrati in un incontro con i ristoratori, che sarà replicato lunedì 13 marzo con i gestori di caffetterie e bar, nell’appuntamento che precede il rinnovo delle cariche della categoria.

incontro ristoratori - credito e lavoro

Sul versante del lavoro – come ha spiegato Enrico Betti, responsabile dell’area in Ascom e presidente degli Enti bilaterali del Terziario e del Turismo – è operativo, strutturale fino al 2018, a livello territoriale solo per le aziende iscritte all’Ascom l’accordo con i sindacati per la detassazione dei premi di produttività, per i quali è prevista un’aliquota ridotta dal 27% al 10%. «Per l’azienda non significa spendere meno ma poter riconoscere qualcosa in più ai dipendenti – ha precisato -. Per usufruire dell’agevolazione occorre costruire un sistema premiante per obiettivi e misurabile, non è proprio semplice, ma è di certo un’opportunità».

Così come lo sono gli incentivi, dai 2 ai 3mila euro, per l’assunzione di giovani disoccupati, messi in campo dall’Ente bilaterale, che a questo intervento ha destinato quest’anno un totale di 40mila euro. Senza dimenticare tutte le altre forme di sostegno all’impresa (dalla formazione alla certificazione dei contratti di lavoro, dalla sicurezza alla qualità) e di sussidio per i lavoratori (assistenza ai figli disabili, contributo oltre il 180esimo giorno di malattia o infortunio, concorso alle spese per libri di testo, mensa scolastica, trasporto pubblico, asilo nido, compilazione del modello 730) erogate dall’Ente. «L’adesione all’Ente bilaterale comporta per l’azienda una spesa di 12-14 euro all’anno per ogni dipendente – ha ricordato Betti -, ma può essere ampiamente ripagata da ciò che si riceve».

Buone notizie arrivano anche dal fronte dei finanziamenti agevolati. È prevista per marzo-aprile l’apertura del bando regionale “Turismo e attrattività”, che mette complessivamente a disposizione 35 milioni per la riqualificazione delle strutture alberghiere, extra alberghiere e dei pubblici esercizi lombardi. «Era da tempo che non veniva promossa una misura a favore di questi settori – ha evidenziato Matteo Milesi, responsabile dello Sportello del Credito della cooperativa di garanzia Fogalco -. Il contributo è a fondo perduto per il 40% dell’investimento fino ad un massimo di 50mila euro. La gamma delle spese va dall’acquisto di arredi e attrezzature alle opere edili».

Attenzione ai pubblici esercizi e al terziario la riserva anche il Bando Inail di quest’anno, con uno stanziamento specifico che copre il 65% dei costi per progetti dedicati al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro, anche in aziende senza dipendenti. Ci sono poi i contributi al credito per gli investimenti di Lombardia Concreta e per le start up il bando Intraprendo.

«Con la nostra struttura – ha dichiarato il direttore della Fogalco Antonio Arrigoni – intendiamo potenziare l’attività di supporto e gestione dei procedimenti per l’accesso ai finanziamenti agevolati. Un aspetto sempre più critico per le aziende è poi quello del costo complessivo del credito. Sebbene i tassi di interesse siamo bassi, le condizioni applicate dalle banche risultano spesso penalizzanti. Ecco perciò che diventa fondamentale il check up della situazione finanziaria e la promozione di una maggiore cultura del credito: se non se ne conoscono i meccanismi, infatti, si rischia di pagarlo molto caro». Un’altra opportunità è quella della garanzia fideiussoria, che contribuisce a mitigare il rischio del credito e, perciò, ad agevolarlo.


Parco della Trucca, in arrivo il padiglione permanente e i lavori anti-allagamento

parco_trucca.jpgIl nuovo padiglione permanente, lo spostamento dell’area giochi e la riqualificazione idraulica della zona vicina al parcheggio pubblico: diverse le novità illustrate ieri dall’assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo Leyla Ciagà durante l’incontro con la rete sociale del Villaggio degli Sposi. Un incontro nato per presentare alla rete del quartiere il progetto del nuovo padiglione, alla presenza del giovane architetto Matteo Battistini di Cesena, vincitore del bando istruito dal Comune di Bergamo lo scorso anno. “Il Parco della Trucca – ha sottolineato Ciagà – considerata la sua estensione, è un’area verde di interesse per tutta la città e negli ultimi anni ha visto incrementare il gradimento da parte dei cittadini di Bergamo: da qui nasce la necessità di dotarlo dei servizi essenziali all’utenza lungo tutto l’arco dell’anno, garantendo non solo somministrazione di bevande o cibo, ma anche e soprattutto spazi per attività ricreative e ludico-sportive”.

La struttura a forma di lente di 300 metri quadri sarà in legno e acciaio, con una grande pensilina esterna, dove sarà possibile svolgere varie attività. A differenza degli altri parchi cittadini, vi sarà una gestione unica della struttura e del parco. Il costo di realizzazione è di 360 mila euro: sarà avviato dal Comune di Bergamo un bando pubblico rivolto agli operatori commerciali entro l’estate 2017 per la sua costruzione e la successiva gestione. “Credo che i benefici possano essere diversi – prosegue Ciagà -, non solo si evitano montaggio e smontaggio delle strutture che caratterizzano la stagione estiva, ma si migliora e stabilizza la fruizione del Parco, non più legata alla stagionalità e alla straordinarietà dell’offerta estiva. Consideriamo inoltre quanto sia più semplice l’interlocuzione con un eventuale operatore privato che opta per un investimento di lungo periodo: le attività non sono necessariamente legate alla massimizzazione dei profitti che di solito avviene in presenza di un investimento che conta solo sull’arco dei pochi mesi della stagione calda.”

Novità importanti per quello che riguarda i problemi idraulici registrati nelle aree limitrofe il parco nell’estate scorsa: il Comune di Bergamo ha infatti previsto ben 300mila euro nel Piano delle Opere Pubbliche per la riqualificazione idraulica del parco, un intervento che prevede l’abbassamento e la riconfigurazione del terreno in corrispondenza dell’attuale area giochi (che sarà ricollocata), creando un “bacino di calma” in grado di proteggere i condomini vicini in caso di violenti nubifragi. “Attualmente – conclude Ciagà – il terreno di questa zona del parco risulta essere più alto rispetto al piano terra dei condomini vicini, con le conseguenze che si possono prevedere in caso di violente piogge o nubifragi. Abbassando e mitigando il terreno, possiamo prevenire eventuali disagi, consentendo all’acqua di raccogliersi in un punto lontano dalle abitazioni per poi defluire senza arrecare danni. Sistemeremo poi la vegetazione e sposteremo l’area giochi, venendo incontro alle richieste degli stessi residenti”.

 


Ostello low-cost o Conservatorio nell’ex carcere di Sant’Agata

SANT'AGATAUn accordo che garantisce nuove prospettive e sviluppi all’ex Monastero e Carcere di Sant’Agata a Bergamo Alta: Comune di Bergamo, Agenzia del Demanio, MiBACT, Soprintendenza hanno siglato un’ intesa che prevede nuove funzioni e destinazioni per il complesso realizzato dai padri Teatini nel XVII secolo e che è stato carcere fino al 1977. Viene raggiunta quindi, a poco meno di 5 anni dall’accordo precedente (datato maggio 2012), un nuovo accordo, a testimonianza di una positiva sinergia tra Enti locali e nazionali nella valorizzazione dei beni pubblici, cogliendo un’opportunità concreta per restituire spazi di inestimabile valore storico e culturale, grazie ai quali promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo economico del territorio. Un nuovo accordo che nasce dall’esigenza di superare l’intesa raggiunta durante l’Amministrazione Tentorio: le indicazioni del programma di valorizzazione sottoscritto nel maggio 2012 (Sant’Agata come struttura turistico-ricettiva e alberghiera di alto livello, un unico compendio composto dai complessi dell’ex carcere di Sant’Agata ed ex convento del Carmine, percorsi di carattere archeologico e storico artistico da realizzare mediante itinerari tematici) si sono dimostrate impraticabili, come ha anche confermato l’insuccesso dell’avviso di manifestazione d’interesse promosso nel 2015, con una valorizzazione troppo gravosa per i possibili gestori e declinata soprattutto su un’attività privata di lusso, oggi non più percorribile.

Ex_carcere Sant'AgataL’attuale Amministrazione ha deciso quindi di perseguire un diverso percorso, condiviso con tutti i soggetti coinvolti, scindendo in primis i destini dei due complessi quali Sant’Agata e il Carmine, andando poi a creare un mix di funzioni in grado di promuovere un progetto di alto livello qualitativo improntato soprattutto su destinazioni pubbliche/culturali e garantendo una maggiore sostenibilità economica all’intera operazione. L’intesa raggiunta prevede la possibilità di sviluppare su una parte del compendio, pari a circa 2.200 mq, tre diverse ipotesi che si potranno attuare nei prossimi anni quali: la sede del nuovo Conservatorio se verranno confermati i fondi dal Ministero, un contenitore per associazioni che promuovono attività sociali e culturali già attivato in forma transitoria in questo anno e mezzo o, in alternativa, un ostello rivolto ad un turismo low-cost, più calzante con l’attuale domanda.

La presentazione dell’accordo: https://issuu.com/francescoalleva/docs/sagata2016_programma_2__1_

Nella restante parte, di quasi 1.300 mq, prenderà avvio il progetto di ampliamento degli spazi della Cooperativa Città Alta, con il recupero della ex chiesa del convento dei Teatini per un valore stimato di oltre 3,6 milioni di euro. Il progetto elaborato in sintonia con gli intendimenti del Demanio e della competente Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici si sviluppa riorganizzando le funzioni delle attività della Cooperativa Città Alta attraverso una valorizzazione storico-architettonica di tutto il complesso dell’antico monastero dei Teatini. L’edificio dell’ex Chiesa non più leggibile, viene recuperato, nella proposta elaborata dagli architetti Colleoni, Licini e Belloni, in molte sue parti, sia esterne che interne, con un’attenta opera di restauro che consentirà di riportare alla luce i numerosi affreschi cinque-settecenteschi presenti sotto traccia.

La presentazione del progetto: https://issuu.com/francescoalleva/docs/presentazione_sant_agata

 

 


Identità Golose, l’alta cucina torna di scena a Milano

Identità GoloseIdentità Golose. La tredicesima edizione della rassegna gastronomica milanese torna dal 4 al 6 marzo al Mi.Co Milano Congressi di via Gattamelata. Il Congresso, padre di ogni avvenimento successivo a Londra, San Marino, Shanghai e New York, ha mosso i primi passi a Palazzo Mezzanotte nel gennaio del 2005. Il suo ideatore e curatore Paolo Marchi ama ancora ricordare come è nata l’avventura: «Tornando dalla manifestazione Lo Mejor de La Gastronomia mi sono chiesto: perché i nostri cuochi devono andare in pellegrinaggio a San Sebastian, nei Paesi Baschi, per scambiarsi – e spesso copiare – idee con gli altri cuochi del mondo? Mettiamo in piedi anche noi un congresso di cucina». Detto fatto. Identità Milano da allora accoglie sul palco i più grandi professionisti della cucina e della pasticceria, tra i quali molti italiani: da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Massimiliano Alajmo a Davide Scabin, Nadia Santini e Heinz Beck. Cuochi che sanno dare un’impronta originale al proprio lavoro, nel campo della tradizione e lungo i sentieri della creatività. «L’Italia della gola vanta una straordinaria capacità di produrre beni che, per originalità e stile, raramente trovano eguali nel mondo. Un momento di cui essere orgogliosi», spiega Marchi, «il che non ci deve autorizzare a credere di essere i migliori in assoluto». Ecco giustificata la presenza di una buona percentuale di cuochi stranieri: nella prima edizione, accanto agli italiani, hanno tenuto lezione Ferran Adrià, Andoni Luis Aduriz e Quique Dacosta dalla Spagna, Wylie Dufresne dagli Stati Uniti e Jean-Luc Fau dalla Francia. E tutt’attorno, da subito, quegli artigiani della gola senza il cui lavoro sulle materie prime nessun piatto di uno chef sarebbe possibile.

Dal 2005, il congresso milanese è cresciuto ogni anno: si sono moltiplicati i produttori di ghiottonerie che espongono, il numero di lezioni e le giornate. E’ cambiata la sede – da Palazzo Mezzanotte al più spazioso Mi.Co. In 12 edizioni si sono alternati sul palco oltre 500 cuochi, pizzaioli e pasticcieri da più di 20 Paesi del mondo, sono fiorite iniziative collaterali come Milano FOOD&WINE Festival e Ristoranti Fuori Congresso. Tutti fattori che elevano il congresso Identità Milanoa momento irrinunciabile per tutti gli attori della gastronomia d’autore, italiana e mondiale.

Identità Golose Milano – Il Programma

 

 


Avis Bergamo, nel 2016 in crescita donatori attivi e donazioni

Avis2017Solidarietà, attenzione a chi soffre, partecipazione. Non mancano mai per Avis Comunale di Bergamo, che sabato 25 febbraio 2017, nella sede di via da Vinci 4, ha presentato il bilancio consuntivo e previsionale nel corso dell’Assemblea annuale ordinaria elettiva. Un’occasione anche per consegnare le benemerenze a chi si è più distinto tra i donatoriAnche nel 2016, confermando la tendenza dell’anno precedente, sono aumentati i donatori attivi e le donazioni. Infatti al 31 dicembre 2016 i donatori attivi sono 3.065 (rispetto ai 2935 del 2015) le donazioni effettuate risultano 6.434 (mentre l’anno prima erano 6.118: l’incremento è dunque del 5.16%). Nel 2016 ci sono inoltre ben 689 nuove iscrizioni. Di questi, 419, cioè il 60,8%, non hanno mai donato nel corso dell’anno solare. Un valore apparentemente alto, ma va considerato che alcuni si sono iscritti da poco e sono ancora in attesa di ricevere l’autorizzazione a donare. In ogni caso, nel 2015 lo stesso dato era maggiore, pari al 61.5%.

Avis_2017Risulta infine che 270 soci hanno effettuato la prima donazione nel 2016. In questo numero rientrano alcuni nuovi iscritti del 2015. Si può dunque affermare che circa il 40% dei nuovi iscritti dona entro l’anno. “Anche nell’anno appena passato – dichiara Roberto Guerini, presidente Avis Comunale Bergamo, presentando la relazione annuale – ho potuto constatare come lo spirito di abnegazione che caratterizzava i primi Avisini bergamaschi sia saldamente presente nei donatori di oggi. Auspico quindi che questa relazione possa esservi di aiuto per comprendere quanto sia complessa la gestione della nostra Associazione e che possa diventare così un efficace strumento di conoscenza per tutti coloro che partecipano a questa nostra realtà: i volontari, gli operatori, i donatori, le istituzioni, gli enti pubblici e le numerose associazioni operanti sul territorio del Comune di Bergamo”. Importante fonte di finanziamenti, insieme alle offerte annuali dei soci sostenitori, resta la quota del cinque per mille dell’Irpef che diversi contribuenti hanno deciso di destinare all’associazione. Per scegliere Avis Comunale come destinatario, il codice fiscale da inserire nell’apposito riquadro è sempre 95027640168.

 


La Cisl lancia l’allarme Bcc: “Preoccupati per i dipendenti”

bcc1C’è forte preoccupazione in Cisl e First Cisl di Bergamo per quanto si sta sviluppando nel mondo del Credito Cooperativo. “La riforma delle BCC introduce in questo contesto dinamiche estranee al settore, fino a ieri attento al livello territoriale e alla prossimità con i clienti – spiega Francesco Galizzi, segretario generale di First Cisl Bergamo. Oggi Treviglio, che ha dimensioni diverse dal resto delle consorelle cooperative, avvia trattative per arrivare ad un matrimonio che tenga conto di esigenze patrimoniali che difficilmente possono trovare soluzione in un contesto di contiguità territoriale, ma questo non può che generare timori nelle altre, che vedono allontanarsi prospettive di unificazione e aumentare le possibilità di essere invece assorbite dal strutture più grosse, perdendo così la propria specificità”. Succede infatti, spiega il sindacalista, che l’ipotesi di unificazione provinciale non risolverebbe  i problemi patrimoniali di quelle aziende che più grosse presentano maggiori criticità legate alla copertura dei crediti deteriorati. “La Cisl guarda con estrema attenzione quanto sta avvenendo nel mondo delle Casse Rurali – gli fa eco Ferdinando Piccinini, segretario generale CISL Bergamo -, per le eventuali ricadute sui lavoratori, perché questi processi non siano a discapito dei dipendenti, e perché questo sistema alimentato dalla riforma delle BCC rischia di modificarne geneticamente l’esistenza stessa”.