Infortuni sul lavoro in leggero calo a Bergamo

lavoro-scintill.jpgSono stati 5 gli infortuni mortali nel 2016 a Bergamo. Il totale sale a 9 se si contano i bergamaschi coinvolti in incidenti fuori dai confini provinciali. Un dato, purtroppo, in linea con gli anni precedenti, in spregio alla politica del “non si può abbassare la guardia” contenuta in dichiarazioni e documenti successivi alle tragedie. “Un infortunio o una morte sul lavoro sono una sconfitta per il tessuto sociale del territorio, non sono mai frutto della casualità e per evitarli vanno moltiplicati gli sforzi verso la formazione, la prevenzione, gli investimenti tecnologici e in ergonomia. Il lavoro è ragione di dignità per la persona e non può diventare causa di dolore o morte”.  Giacomo Meloni, segretario della Cisl di Bergamo, commenta così i dati forniti da Inail Lombardia e dalle Ats della Regione sugli infortuni accaduti nel 2016.“Il dato che riguarda Bergamo e che anche quest’anno è il peggiore degli ultimi tre anni –  sostiene Meloni -, impegna tutti a moltiplicare gli sforzi sulla prevenzione e la cultura della sicurezza, innanzitutto nei luoghi di lavoro con efficaci percorsi di formazione e una costante informazione, non occasionale ma strutturata. Impegna altresì le parti sociali ad operare in una forte logica di partecipazione perché la lotta agli infortuni non è e non può essere di parte ma va affrontata con una azione comune”.

Appunti01

Sul totale dei dati regionali, spetta ancora a Brescia il triste primato del numero di incidenti mortali, 9, seguita da Milano e dall’area di Como e Varese. Gli infortuni complessivamente denunciati a Bergamo nell’anno appena trascorso sono stati 13.956 (di cui il 30% riguarda le donne lavoratrici): un calo continuo rispetto al passato ma troppo lento (nel 2015 la differenza è stata dell’1,4%, l’anno scorso solo dello 0,99):” gli infortuni denunciati restano un’enormità”. Purtroppo il dramma degli infortuni e degli infortuni mortali, malgrado gli sforzi messi in campo a Bergamo tramite gli enti bilaterali, l’azione coordinata con Asl, Inail e degli Rls e Rlst, “ci impone di rafforzare l’azione anche contrattuale sia territoriale che nei luoghi di lavoro. L’azione formativa deve coinvolgere sempre più anche in età scolastica, come la sperimentazione avviata negli istituti scolastici, Mascheroni, Natta e Pesenti a Bergamo a seguito dell’accordo “Scuola Sicura” firmato ad inizio novembre 2015 e che vede il coinvolgimento – oltre che del sindacato Cisl,Cgil,Uil – di Confindustria, Unione Scolastica Territoriale, Inail, Asl, ANMIL”.


Black friday, anche in Lombardia “legali” i supersconti

black fridayDa quest’anno anche in Lombardia il black friday sarà “legale”. La Regione Lombardia ha approvato ieri, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, una modifica alla normativa sulle vendite straordinarie che abolisce il divieto di vendite promozionali nel periodo dal 25 novembre al 31 dicembre, mantenendo esclusivamente la disposizione che le vieta nei trenta giorni antecedenti i saldi. Per quanto riguarda il 2017 lo stop agli sconti dovrebbe scattare (perché sia ufficiale la modifica deve essere approvata dal Consiglio regionale) perciò il 6 dicembre, lasciando campo libero alle superofferte del black friday, la corsa allo shopping in uso negli Stati Uniti che sta prepotentemente prendendo piede anche in Italia e che interessa anche i giorni precedenti e successivi all’evento.

L’appuntamento – lo si ricorda – cade il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento, a sua volta mobile, poiché si celebra il quarto giovedì di novembre. E così è capitato che nel 2016 la giornata risultasse “fuorilegge” per la disciplina lombarda. «Ora la normativa è la stessa presente in quasi tutte le regioni d’Italia – spiega il direttore dell’Ascom di Bergamo Oscar Fusini – ed è la stessa in vigore per i saldi estivi, che prevede il divieto alle vendite promozionali nei trenta giorni precedenti, senza ulteriori limitazioni».

«Anche la Lombardia, come praticamente tutte le altre regioni d’Italia, potrà  avere il suo black friday – commenta il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi -. Un evento in cui si potrà offrire per un solo giorno sconti eccezionali al fine di stimolare le vendite, ma anche un’occasione per creare un pacchetto di proposte con i settori della cultura, del food e del design. Di fronte ad un ciclone come è stato il “Black Friday” da un punto di vista commerciale, non  si poteva rimanere indifferenti. Il dettaglio indipendente è stato di fatto discriminato rispetto alle multinazionali che hanno bypassato le regole a fronte di un basso rischio di sanzioni. Il divieto di effettuare promozioni partirà, come già previsto dalla legge regionale e una volta concluso l’iter di approvazione in Consiglio Regionale, nei trenta giorni antecedenti i saldi sia invernali sia estivi. Chiediamo ora alle Istituzioni locali controlli più efficaci contro i trasgressori che faranno sconti nei periodi non consentiti e sanzioni proporzionate alle superfici del punto vendita».

 

 


Clusone, protesta dei commercianti sull’ex mirage

clusone 2

Le minoranze hanno chiesto la presenza in massa di cittadini e negozianti per testimoniare il dissenso rispetto all’operazione. Ma c’è anche chi ha scelto la strada opposta.

In un comunicato stampa, l’associazione di commercianti Clusonecentro fa sapere che diserterà per protesta il Consiglio Comunale in programma oggi, 31 gennaio, alle 17.30. Tra i punti all’ordine del giorno c’è la questione dell’area dell’ex cinema Mirage, all’ingresso del centro abitato, con la proposta di modifiche al programma di intervento e la conversione della destinazione d’uso di 750 mq da terziario a commerciale.

«Con l’approvazione della variante – scrive l’associazione guidata da Luigi Percassi – i nostri amministratori autorizzano ancora 750 mq di negozi commerciali nell’area ex Mirage. Prossimamente verranno valutate altre iniziative perché il centro storico muore e il Comune non vuole confrontarsi».

Una presa di posizione della quale un po’ si rammarica il sindaco Paolo Olini, ma che non cambia lo stato delle cose. «Mi dispiace se non saranno presenti i commercianti dell’associazione, ma non avrebbero avuto comunque diritto ad intervenire – dice il primo cittadino -. La decisione spetta al Consiglio e rimanderei ogni valutazione a dopo, intanto posso dire che si è trattato di una scelta ragionata e che il Comune non ha certo abbandonato il centro storico, come dimostrano, ad esempio, i 40mila euro per gli eventi natalizi stanziati sia quest’anno sia l’anno scorso. L’importante sarà piuttosto continuare a lavorare per cercare di renderlo più attrattivo». «E poi – aggiunge – non credo proprio che il commercio del centro potrà andare in crisi per tre nuovi negozi di vicinato, che è, più o meno, quanto significa una superficie di 750 mq».


Montagna in crisi senza neve, gli albergatori confidano nel Carnevale

montagna - sci monte pora innevamento artificiale 3

Le Orobie senza neve, con comprensori ridotti, imbiancati artificialmente, sperano di riscattare una stagione difficile, appesa alle prenotazioni per Carnevale e alle settimane bianche di febbraio.

In Val Seriana gli operatori turistici allargano le braccia e confidano nelle prenotazioni per i prossimi fine settimana. «È il secondo anno consecutivo senza neve – spiega Fabio Iannotta dell’Hotel Milano di Bratto -. Si soffre, ma poteva andare anche peggio: stiamo riuscendo a mantenere le posizioni dello scorso anno. L’innevamento artificiale ci dà una mano e il bel tempo aiuta, nonostante il freddo. A qualche giorno di ferie a Natale e Capodanno non si è tutto sommato rinunciato: famiglie e coppie, per la maggior parte lombarde, hanno scelto la Presolana come sfondo per i canonici brindisi. Non è mancato qualche turista straniero: inglesi, francesi e svizzeri».

Le prenotazioni arrivano sempre più sotto data ed è difficile fare previsioni per Carnevale: «C’è interesse, chiamano, passano e chiedono informazioni, ma per le prenotazioni si affidano al last minute – continua Iannotta -. Non bisogna soffrire di pressione arteriosa e attirare turisti con pacchetti. E aspettare, fiduciosi. Nonostante gli sforzi degli impiantisti a mantenere l’innevamento, senza nevicate i gruppi che ogni anno organizzano week-end e settimane bianche si rivolgono altrove o disdicono le prenotazioni».

Si punta su benessere e gastronomia per salvare la stagione: «La voglia di relax e wellness non tramonta e il territorio della Presolana, come la buona cucina, attirano sempre – commentano dall’Hotel Milano -. Stiamo avendo ottimi riscontri da pacchetti sul fine settimana che garantiscono il pernottamento a metà prezzo il venerdì».

Le gare di sci in calendario sono in sospeso fino all’ultimo e così le presenze in hotel: «Le scuole di sci stanno rimandando le prenotazioni e i gruppi si stanno evidentemente muovendo verso altre mete, finché non arriva un po’ di neve», spiega Massimo Ferrari dell’Albergo Aurora di Castione della Presolana.

La stagione finora è stata salvata da cofanetti regalo e offerte su Booking.com: «Mancano i gruppi organizzati, ma finora famiglie e coppie hanno scelto ancora la Presolana per i fine settimana, complici le offerte – spiega Cristian Messa, presidente del Consorzio Albergatori e Operatori Turistici Cooraltur-Presolana Holidays -. Oltre ai pacchetti proposti direttamente dal Consorzio, con 2 pernottamenti in mezza pensione e 3 giorni di skipass a 140 euro a persona incluso il transfer dall’aeroporto, molti sfruttano cofanetti regalo e colgono offerte last minute on line».

Si confida nel calendario di manifestazioni sportive: «Speriamo di riuscire ad organizzare i campionati regionali al Pora e quelli studenteschi provinciali – continua Messa -. Purtroppo queste ed altre manifestazioni in programma sono a rischio senza neve». In calo le presenze straniere: «Senza cime innevate la classica settimana bianca organizzata dai turisti provenienti dal Nord Europa è a rischio; i nostri alberghi registrano solo qualche presenza sporadica». Per Carnevale l’interesse è alto: «Riceviamo richieste per i prossimi fine settimana e per Carnevale l’interesse non manca – continua Messa -. Il 90% dei turisti è rappresentato da famiglie che portano i bimbi a divertirsi sulla neve e tra pista di bob e uno dei più apprezzati campi scuola, il nostro comprensorio continua a mantenere il suo appeal. Mancano gli appassionati di discesa, finché non arriva la neve».

Le cose non van meglio in alta Val Brembana. A Foppolo Gianfranco Invernizzi dell’Hotel Des Alpes segna un calo del 40 per cento delle prenotazioni: «Tra disdette e rinvii, le presenze latitano. Dipende tutto dal meteo e dalla neve: l’interesse c’è ma non c’è turismo con il comprensorio sciistico ridotto. A Capodanno abbiamo lavorato bene, ma Natale è stato disastroso. Ora non resta che attendere e sperare: le richieste sono buone, in linea con lo scorso anno. La clientela abituale ha rinviato le ferie in attesa della neve. Speriamo in un Carnevale sugli sci».

Anche a Schilpario, meta per gli appassionati di sci nordico, la stagione soffre: «È da tre anni che a Natale manca la neve e la stagione è sempre più corta – commenta Claudio Agoni dell’Albergo Pineta, nonché sindaco del comune scalvino -. Mancano quasi totalmente la clientela di passaggio e il turismo giornaliero. La pista di fondo sta tenendo e gli appassionati di sci nordico continuano a scegliere la nostra località, ma gli sforzi di puntare anche su discesa e sci alpinismo sono vanificati dall’assenza di neve in quota. Si è fatto davvero tutto il possibile per salvare la stagione e sostenere i costi dell’innevamento artificiale, ma gli sforzi non bastano per compensare l’assenza di neve».

Anche le temperature gelide non aiutano a far decollare, anche se in grande ritardo, la stagione: «I costi di gestione e riscaldamento sono alle stelle e i turisti non amano muoversi con temperature sottozero – continua Agoni -. Organizziamo gare per invogliare il turismo giornaliero, proponiamo pacchetti di offerte, ma senza neve è tutto più difficile».

Se la stagione invernale finora è da dimenticare, sono alte le aspettative per l’inaugurazione del Museo dei Mezzi Militari della Seconda Guerra Mondiale, che promette di trasformare in una meta Schilpario: «Nell’ottica di destagionalizzare il turismo e di ritagliarsi una nicchia, a breve inaugureremo 6mila metri quadri di esposizione di mezzi militari collezionati da Silvano Bettineschi – continua il sindaco di Schilpario -. Un vero e proprio arsenale che sarà custodito in un grande capannone di proprietà del Comune e che assieme al vicino Museo delle Miniere potrà rappresentare un polo di attrazione turistica».


RadiciGroup apre le porte agli studenti del territorio

RadicigroupDue giorni d’incontri con gli studenti che saranno i lavoratori di domani per RadiciGroup, multinazionale fortemente radicata nel territorio bergamasco che da sempre pone forte attenzione alla formazione dei ragazzi e alla loro crescita. Venerdì scorso, oltre 70 alunni delle classi quinte del Liceo delle Scienze Applicate dell’Istituto ISISS Valle Seriana di Gazzaniga hanno visitato Radicifil, azienda del Gruppo dedicata alla produzione di filati ideali per realizzare pavimentazioni tessili di case, uffici, alberghi, navi e automobili. I ragazzi, oltre a vedere da vicino come avviene la produzione, hanno potuto interagire con il personale dell’azienda per capire meglio tutti gli aspetti legati ai processi, con particolare attenzione ai temi di sicurezza, tutela ambientale ed efficienza produttiva.

Radicigroup1

Il giorno successivo, invece, Enio Gualandris e Roberta Beltrami delle Risorse Umane di RadiciGroup hanno incontrato gli alunni delle terze medie della Scuola Secondaria di primo grado di Leffe, per un confronto sulle cosiddette “competenze trasversali” richieste dal mondo del lavoro. Si tratta di un’iniziativa nell’ambito del Progetto Argo promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo che ha l’obiettivo di orientare i ragazzi nella scelta del loro successivo percorso di studi, tenendo presente quelli che sono gli “skills” comuni a qualsiasi tipologia di impiego: capacità di lavorare in team, precisione, rispetto delle regole, responsabilità e conoscenza delle lingue straniere sono soltanto alcuni degli aspetti chiave su cui ci si è confrontati.

 


Canone Rai, per i pubblici esercizi pagamento entro il 31 gennaio

generic-tv-watc.jpgEntro il 31 gennaio andrà rinnovato l’abbonamento speciale alla Rai per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti negli esercizi pubblici. Poiché nulla è cambiato per la detenzione di apparecchi fuori dall’ambito familiare, il canone – ricorda la Fipe – va versato nella consueta modalità del bollettino postale che la Rai invia alle imprese prima della scadenza.

Gli importi del canone speciale per radio e tv (comprensivi di Iva del 4%) sono scaricabili al questo link. Per tutte le altre informazioni (modalità di pagamento, variazioni, disdette, ecc.) è invece questa la pagina dedicata.

Ai sensi del comma 2 dell’art. 16 della legge n. 488/1999, il canone speciale per la televisione ricomprende anche quello per la radio, pertanto i soggetti che hanno nel proprio locale sia radio che tv pagheranno solo il canone per la televisione, mentre coloro che hanno la radio ma non la tv, sono tenuti al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici.

Inoltre, ai sensi dell’art. 17 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, le imprese e le società devono indicare, nella relativa dichiarazione dei redditi, il numero di canone speciale alla radio o alla televisione.

Il tributo è previsto per legge ed è, pertanto, obbligatorio. Dopo aver appreso dalla stampa la volontà della Rai di aumentare e rafforzare i controlli su bar, ristoranti ed esercizi commerciali, la Fipe fa sapere che si sta attivando con la Rai al fine di trovare un accordo che riduca notevolmente le tariffe del canone attuale, «che si ritengono eccessive rispetto al mercato generale della multimedialità e dell’evoluzione della televisione avvenuta in questo ultimo decennio nel mondo dei pubblici esercizi, con addirittura un sistema tariffario obsoleto che ha come riferimento le “vecchie categorie”».


Vini e bevande, per Quattroerre 35 anni da protagonista

Gennaio 1982 – gennaio 2017. Per la 4R di Torre de’ Roveri 35 anni da protagonista nella distribuzione di vino, birra e bevande.

Hanno cominciato giovanissimi, i quattro fratelli Rota – Maurizio, Giampietro, Enrico e Luca -, saldamente uniti in un progetto che ha trovato la propria ispirazione nell’esempio e nel lavoro del padre. Un prezioso modello di riferimento che ha fatto il paio con la visione che le nuove generazioni portano con sé e che li ha spinti a trasformare la fiaschetteria dei genitori in un’azienda organizzata, dedita a più servizi per la ristorazione.

Le tappe importanti che hanno costellato il cammino della 4R sono molte. La prima, forse tra le più lungimiranti, fu quella di iniziare a mettere il vino sfuso in contenitori d’acciaio. L’ultima, forse quella più audace, diventare protagonisti nella produzione della birra artigianale tramite il Birrificio Otus di Seriate.

Su tutto una serie di valori non negoziabili: professionalità, rispetto per il cliente e massimo sostegno all’educazione enogastronomica. Senza dimenticare un concetto che i fratelli Rota ribadiscono ad ogni occasione utile: credere nel proprio lavoro e, soprattutto, credere nella cultura del lavoro.

Quattroerre

via Marconi, 1
Torre de’ Roveri
tel. 035 580701
www.quattroerre.com

La storia in dieci immagini


Discoteche / «Un rito al tramonto, tengono solo i grandi eventi»

I gestori dei locali da ballo allargano le braccia di fronte ad una crisi generalizzata che sta portando molti a studiare nuove formule se non a cambiare pelle.

Il bilancio del 2016 per le discoteche bergamasche è pesante, come sottolinea Paolo Visinoni, presidente del Gruppo Sale da Ballo Ascom: «È stato un anno molto difficile, specialmente da maggio a ottobre. La flessione delle presenze estive è stata del 20-30 per cento nonostante promozioni e intrattenimento. A settembre e ottobre non c’è più stata alcuna ripresa, tanto che tutti i locali si sono visti costretti a ridurre le serate settimanali».

La crisi delle discoteche e del rituale del ballo del sabato sera con sale stracolme e code all’ingresso è un fenomeno ormai evidente in Italia come nel resto d’Europa. Il format delle disco è in crisi ovunque: «La Romagna ormai è morta e sepolta come tappa di divertimento notturno, resiste solo il Salento d’estate – continua Visinoni -. I locali che hanno fatto la storia della disco a Londra e nel Regno Unito sono in crisi. Tiene e anzi rilancia Ibiza, grazie anche a voli low-cost: in estate è la capitale indiscussa del divertimento e con grandi eventi richiama gente da tutta Europa nel fine settimana».

Non c’è più il locale del cuore, ci si sposta in base a serate ed eventi: «La gente è più esigente, non si accontenta di una serata normale di ballo e buona musica, cerca esperienze particolari, serate-evento che rifuggono l’omologazione di riti collettivi e reiterati come il ballo del sabato sera degli anni 90 – continua il presidente delle Sale da Ballo -. Un tempo si facevano anche quattro o cinque serate a settimana, ora la media è di cinque o sette al mese, i prezzi degli ingressi sono sempre più bassi e gli omaggi sempre più estesi, con ingressi gratis per le donne fino ad oltre la mezzanotte. Oggi riusciamo a fidelizzare i ragazzi fino a 20 anni, con tutte le problematiche però di una clientela di adolescenti da gestire, con un’idea di divertimento spesso distorta che mette a rischio la sicurezza. Dai 20-25 anni ci si sposta in base a dj set ed eventi, da Milano a Brescia, ma anche ben più in là».

discoteca (1)Ci si muove per grandi eventi: «Per riempire i locali bisogna organizzare serate con ospiti e dj affermati, con investimenti spesso altissimi che a malapena coprono i costi e spesso nemmeno quelli, visto che la tassazione è sempre alle stelle e tra Iva, Siae, Scf, stipendi e spese di gestione il cassetto piange».

A pesare sulla categoria è anche l’abusivismo che non sembra conoscere crisi. «Nascono in continuazione circoli e cooperative che fanno da discoteche a tutti gli effetti e si organizzano eventi anche nei capannoni. Ora anche palazzetti dello sport fanno intrattenimento nei momenti clou dell’anno, a partire da capodanno. D’estate le sagre organizzano dj-set fino all’una di notte e serate con musica dal vivo. Poi ci si mettono a fare concorrenza anche  le radio principali che organizzano eventi e feste in piazza. E infine ci sono le one-night, le feste nelle ville e quant’altro».

La voglia di divertimento c’è sempre, solo che o si è spostata altrove o ha virato verso nuovi format: «Dagli aperitivi che si tirano fino all’ora del ballo a ristoranti e pub dove si esce per mangiare o bere una birra e poi si fanno le ore piccole, l’offerta si è moltiplicata – spiega Visinoni -. Anche i social network rappresentano un modo di comunicare nuovo e di conoscere gente, magari in chat, disincentivando alcune uscite».

La sfida per la categoria è quella di cercare nuove vie per rimodulare l’offerta di svago e intrattenimento: «Ma molti imprenditori stanno pensando a come trasformare i loro locali in un momento di crisi generale e cambio di abitudini e consumi. I locali in Italia dal 2005 ad oggi sono dimezzati e in Europa, da Amsterdam a Londra, a Parigi ci sono chiusure, molte anche eccellenti, a raffica», conclude Visinoni.


Bergamo, boom di infrazioni con le Ztl. Oltre 50mila le multe nel 2016

multe allo stadioPiù presidi fissi, un grande impegno per migliorare la sicurezza stradale, più arresti, sequestri di sostanze stupefacenti e di merce contraffatta o avariata: il 2016 della Polizia Locale si dimostra, numeri alla mano, come un anno di grandissimo lavoro e impegno da parte del Corpo del Comune di Bergamo. Nonostante un ridimensionamento del personale rispetto all’anno precedente, l’attività non ha subito un ridimensionamento. Anzi: grazie all’introduzione di apparecchi di controllo elettronici innovativi e alla riorganizzazione strutturale del Corpo (avvenuta nel corso del 2015 e che ha portato ad una migliore efficienza) i risultati della Polizia Locale di Bergamo si dimostrano di altissimo livello. Notizie importanti in vista del 2017, anno in cui saranno formalizzate 8 nuove assunzioni, dopo un lungo periodo di blocco del personale dovuto all’attuazione della riforma delle province e al blocco del turnover imposto da norme nazionali. Forte l’impegno sul piano della sicurezza. È aumentato il numero di presidi fissi in zone sensibili della città, portato da 3 a 5: ai presidi di via Quarenghi , via Moroni e Piazzale Marconi sono stati affiancati quelli di via Bonomelli e quello al quadriportico in occasione delle festività natalizie, per un totale di 3672 ore dedicate. Sono stati effettuati 15 arresti (3 per spaccio, 3 per rapina, 3 per resistenza violenza e lesioni a pubblico ufficiale, 2 per possesso e fabbricazione documenti falsi, 1 per furto, 1 per maltrattamento in famiglia, 1 ordinanza custodia del tribunale dei minori, 1 per reingresso illegale territorio). Giro di vite sullo spaccio (oltre ai 3 arresti, sono stati effettuati 48 sequestri di sostanze stupefacenti) e crescono anche i servizi anti-accattonaggio e contro la prostituzione.

Risultati positivi ha fruttato inoltre l’esperimento del servizio di Guardie Giurate, predisposte alla vigilanza durante le ore notturne: per la prima volta nella sua storia il Comune di Bergamo è stato in grado di presidiare il territorio cittadino lungo tutto l’arco della giornata. L’esperimento 2016 è durato ben quattro mesi: in 1440 ore di attività sono stati attivati 28 interventi e 16 segnalazioni per danneggiamento dell’arredo urbano. Per questo motivo il Comune di Bergamo intende replicare l’iniziativa e il bando per l’acquisizione del servizio sarà pubblicato entro l’estate 2017. Il 2016 è stato l’anno della sicurezza sulle strade: grande sforzo ha prodotto in questo senso la Polizia Locale su tutto il territorio cittadino, intensificando i controlli e avvalendosi di nuovi strumenti tecnologici come l’autoscan e il Police Controller. Anche grazie all’autoscan, predisposto al contrasto della circolazione di veicoli privi di assicurazione e di revisione periodica obbligatoria, è stato possibile rilevare 932 violazioni (+65,25%) per mancata revisione e sanzionare 78 veicoli tra novembre e dicembre nell’ambito dei servizi anti-inquinamento.

Tramite il Police Controller sono cresciuti i controlli sui mezzi pesanti in città (con 44 sanzioni) al fine di contrastare condotte pericolose come il mancato rispetto dei tempi di riposo. Attraverso il sistema Telelaser, invece, sono state ravvisate ben 461 violazioni per il superamento dei limiti di velocità e ritirati 388 documenti di guida. Cresce il numero complessivo delle infrazioni al Codice della Strada: la quantità complessiva risulta in linea (con un incremento del 4%) con l’anno 2015, con una crescita dovuta, come previsto e dichiarato più volte dall’Amministrazione, dall’attivazione di ben 12 nuove telecamere a presidio delle Ztl (11 a protezione di Città Alta e 1 di via San Bernardino nelle ore notturne). Delle 145.933 violazioni totali del 2016, ben 52.835 sono infrazioni rilevate elettronicamente al varco delle zone a traffico limitato. Meritano infine un approfondimento due interessanti attività del Corpo di via Coghetti: sono stati effettuati in circa 6 mesi ben 106 controlli – con 11 sanzioni – per verificare il rispetto delle nuove normative comunali per contrastare il gioco d’azzardo patologico, mentre ben 91 sono stati i sequestri di merce avariata (230 kg) e contraffatta in città.

Interessanti anche i dati riguardanti gli esposti dei cittadini alla Polizia Locale: la maggior parte delle segnalazioni (ben 288) riguardano sosta selvaggia e violazioni del codice della strada, ben 115 richieste di controlli su cantieri e lavori edilizi, 132 concernono controlli nei parchi, 57 su un non corretto smaltimento dei rifiuti, 46 su animali (di cui 6 per maltrattamenti), una cinquantina su situazioni di accattonaggio. “Si tratta di risultati che dimostrano con quanta costanza e impegno l’Amministrazione e il Corpo di Polizia Locale cerchino di presidiare il territorio a 360°. – sottolinea il ViceSindaco Sergio Gandi – Vorrei ringraziare gli ufficiali e gli agenti del loro quotidiano lavoro sul territorio: essere riusciti a mantenere standard qualitativi così elevanti – di molto superiori a quelli di qualche anno fa – nonostante la progressiva riduzione del numero di agenti a disposizione dimostra le recenti novità introdotte nel Corpo abbiano consentito al Corpo di lavorare meglio. Nel 2017 potremo finalmente assumere forze fresche, potenziando così i controlli sul territorio: il calo dei reati in città degli ultimi due anni ci sprona a fare ancora meglio, cercando di venire incontro alle esigenze di sicurezza dei nostri concittadini. Lo scorso anno abbiamo ascoltato, attraverso un ciclo di appuntamenti con le reti sociali, le istanze e i problemi dei quartieri: ne è emersa una mappa molto utile, che ci aiuterà a mirare gli interventi in questo 2017. Tra qualche settimana inoltre avvieremo l’Osservatorio Partecipato sulla Sicurezza urbana, uno strumento che sono certo possa essere utile a monitorare meglio i fenomeni di degrado a Bergamo.”

Tutti i numeri dell’anno 2016: https://issuu.com/francescoalleva/docs/polizialocale2016_pdf

L’intervista video alla Comandante Gabriella Messina: https://www.youtube.com/watch?v=Y33_eLoqMME

Tutto quello che c’è da sapere sull’attività 2016 della Polizia Locale di Bergamo: http://tiny.cc/3b7riy

 

 


Parolini alle imprese: “Ecco le misure che la Regione metterà in campo nel 2017”

parolini“Circa 400 milioni di euro per nuove misure sussidiarie e condivise con i protagonisti dei diversi settori economici: così aiutiamo le imprese lombarde a crescere, impiegando risorse regionali e fondi europei non in una logica assistenzialistica e d’emergenza, ma con una visione integrata di sistema e di sviluppo duraturo”. Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, ha tracciato a Dalmine, al Point di Dalmine, un bilancio complessivo delle iniziative portate avanti dal suo assessorato in favore delle imprese durante questa legislatura e ha presentato le nuove opportunità che Regione Lombardia metterà in campo per il 2017. “Durante il mandato, in provincia di Bergamo – ha spiegato Parolini, affiancato dal presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Paolo Malvestiti – abbiamo concesso contributi e incentivi per 97 milioni di euro. Un impegno che dimostra la nostra vicinanza al tessuto produttivo bergamasco, che ha permesso di sviluppare 176 milioni di investimenti negli ambiti del commercio, turismo, attività produttive e terziario”.
L’assessore ha poi illustrato le opportunità che l’assessorato sta sviluppando per il 2017 “sottolineando che punteranno al sostegno alle star up innovative e sociali, alla filiera dell’edilizia e in particolare di quella della casa high-tech, alla promozione dell’export, il sostegno al credito e agli investimenti degli imprenditori della manifattura e del turismo, riservati alle piccole e medie imprese”.
“Un’azione complessiva – ha sottolineato Parolini – sostenuta appunto da quasi 400 milioni di euro, che danno sostanza e concretezza alla forte spinta che, proprio per raccogliere la complessità delle sfide imposte dal mercato, abbiamo impresso durante questa legislatura alle nostro politiche di promozione dell’aggregazione, della contaminazione tra settori differenti e della valorizzazione delle filiere di eccellenza quali driver di sviluppo”. “Accanto a questa prospettiva – ha concluso l’assessore – stiamo lavorando alla creazione di un nuovo ecosistema amico dell’impresa, una rete di accoglienza dove la Pubblica Amministrazione non è vista come un ostacolo all’iniziativa imprenditoriale, ma come un fattore di efficienza in grado di facilitarla accompagnandola attraverso un cammino condiviso e molto concreto con gli stakeholder locali. Un impegno finalizzato ad attrarre nuovi insediamenti economici e creare nuove opportunità occupazionali”.

Le misure

Sono 58 ad oggi le misure attivate dall’assessorato allo Sviluppo economico sull’intero territorio regionale durante la legislatura: 19 nell’ambito commercio e reti distributive; 14 turismo e attrattività integrata; 25 attività produttive, terziario ed export.
Contributi Concessi: 617 milioni di euro
Investimenti attivati: 1,15 miliardi di euro
Imprese beneficiarie: 9.500, di cui 3600 commercio e reti distributive, 500 turismo e attrattività integrata, 5400 attività produttive, terziario ed export.

La provincia di Bergamo

Contributi concessi: 97 milioni di euro, di cui 9,7 milioni alle imprese del commercio e reti distributive, 3,3 turismo e attrattività integrata, 84 attività produttive, terziario ed export.

Investimenti attivati: 175,7 milioni di euro, di cui 23,3 milioni nel commercio e reti distributive, 4,6 turismo e attrattività integrata, 147,8 attività produttive, terziario ed export.

Imprese beneficiarie: 1470, di cui 550 commercio e reti distributive, 20 turismo e attrattività integrata, 900 attività produttive, terziario ed export.

 

Le novità del 2017

SMART LIVING

Bando da 10 milioni di euro che concede contributi a fondo perduto fino a 800mila euro ad aggregazioni tra imprese del settore edilizia, costruzioni, legno-arredo-casa, high-tech e le Università lombarde per finanziare progetti innovativi legati al tema dell’abitare intelligente.

AL VIA

Bando da 300 milioni di euro per sostenere, attraverso un mix di finanziamenti agevolati, garanzia gratuita a carico di Regione Lombardia e contributi a fondo perduto, investimenti strategici delle PMI come l’acquisto di macchinari ed immobili o per interventi strutturali e di riconversione e rilancio delle aree produttive.

TURISMO E ATTRATTIVITÀ

Bando da 35 milioni di euro per finanziare, attraverso contributi a fondo perduto fino 50mila euro interventi e progetti di riqualificazione delle strutture ricettive gestite in forma imprenditoriale, dei bed & breakfast, dei bar e dei ristoranti.

ATTRACT

Iniziativa pilota su 70 Comuni lombardi sostenuta da 10 milioni di euro che prevede un percorso guidato da Regione Lombardia e finalizzato allo sviluppo di ‘contratto’ con gli enti locali per attrarre investimenti produttivi, contare su tempi certi, accompagnare gli investitori ed offrire oneri calmierati.

START UP

Misura con una dotazione iniziale da 25 milioni di euro finalizzata alla valorizzazione delle start up ad alto potenziale di crescita e delle industrie emergenti, che prevede un mix di fondo perduto per l’acquisizione di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica e commerciale, per la promozione, comunicazione, gestione e amministrazione e strumento finanziario per potenziare il ricorso al mercato dei capitali di rischio attraverso il coinvolgimento di operatori.

FINANZA & E-COMMERCE

Bando da 5 milioni di euro per sostenere l’export delle imprese lombarde, che prevede contributi per favorire il loro accesso ai canali e-commerce come ulteriore opportunità di vendita verso mercati esteri e facilitare la ricerca degli strumenti finanziari e assicurativi più efficaci per sostenere il proprio business sui mercati esteri.

SOSTEGNO IMPRESE COOPERATIVE

Fondo da 10 milioni di euro per il sostegno al credito rivolto alle imprese cooperative.