Ardesio, anche Sgarbi al convegno su cibo e promozione del territorio

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Vittorio Sgarbi

Ad Ardesio ci si interroga su come coniugare prodotti tipici, ambiente e cultura con l’aiuto anche del critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Venerdì 28 ottobre l’Ardes, Associazione di promozione sociale per le Ricerche e le Divulgazioni Etnografiche e Storiche organizza – alle ore 20.30, nella Sala del teatro dell’Oratorio Don Riccardi di Ardesio – il convegno: “Quali Prodotti della Val Seriana a Km Zero?”, ad approfondire le opportunità di un legame virtuoso tra agricoltura, gastronomia e territorio.

La serata è organizzata in collaborazione con il Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Isiss Val Seriana, Comune di Ardesio, Pro loco Ardesio e PromoSerio. Sarà introdotta dal presidente di Ardes Guido Fornoni e dai saluti di Fabio Molinari, dirigente Miur, Alessio Masserini, dirigente scolastico dell’Isiss Valle Seriana, dal sindaco di Ardesio Yvan Caccia e dal presidente di Promoserio Guido Fratta. Seguiranno le relazioni di Andrea Messa su “I grani della Valle Seriana”, Paolo Valoti “Sentieri e rifugi per promuovere un turismo consapevole tra qualità e tipicità del territorio alpino orobico” e Claudio Cecchinelli “Il facilitatore turistico, una professione tutta da inventare”.

A Sgarbi, che presenta il libro “La costituzione e la bellezza”, scritto con il costituzionalista Michele Ainis, sarà chiesto di evidenziare i punti di forza artistici e culturali del territorio. Nell’occasione, il professore sarà libero di utilizzare l’appellativo “capre”, diventato un tormentone, senza temere di offendere. Il soprannome degli abitanti è, infatti, “i cavre de Ardés” (le capre di Ardesio).

 


Il lavoro all’estero, convegno in Sant’Agostino

Sant'Agostino Aula magna“Il lavoro all’estero: nuove opportunità per la circolazione dei lavoratori” è il tema del convegno in programma giovedì 27 ottobre, dalle 8.30, nell’Aula Magna nell’ex Chiesa di S. Agostino.

Moderati da Elena Signorini, dell’ Università di Bergamo, i lavori prenderanno il via con i saluti degli organizzatori: Marcello Razzino, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo; Claudio Suardi, presidente Ancl S.U – Unione Provinciale di Bergamo; Angelo D’Ambrosio, direttore  sede di Bergamo dell’Inps; Patrizia Muscatello, direttore della Dtl di Bergamo e Santa Picone, direttore dell’Inail di Bergamo.

Le relazioni saranno a cura di Alberto Levi (Università di Modena e Reggio Emilia) che parlerà di “Lavoro all’estero e circolazione dei lavoratori” e di Marco Frisoni Consulente del Lavoro a Como, che interverrà su “I lavoratori italiani all’estero: modalità di gestione”. A seguire gli interventi di Marco Caruso, responsabile del Processo aziende Inail di Bergamo, che punterà i riflettori su“I Lavoratori Italiani all’estero: adempimenti e tutela Inail”; di Giovanni Santoro, responsabile Inps alla sede di Clusone, che parlerà delle “Convenzioni internazionali nel regime previdenziale italiano”, e di Ilaria Pretelli, responsabile scientifica per il diritto internazionale privato e il diritto italiano all’Isdc di Losanna, che porrà l’attenzione su “La circolazione dei lavoratori e delle loro famiglie: modalità operative”.

Al temine è previsto il dibattito. Per gli iscritti agli Ordini professionali, l’adesione si può effettuare con le consuete modalità previste dall’Organismo di appartenenza. Per gli altri partecipanti è obbligatoria l’iscrizione in via telematica all’indirizzo convegno27ottobre2016@gmail.com.


I re della pizza sfornano a Milano

Oggi la pizza è un piatto che può essere paragonato alle delizie dei ristoranti più famosi, non poteva quindi mancare una kermesse tutta dedicata al mondo della pizza d’autore.

denis-lovatel-pizzaioloSi chiama ChePizza!, è organizzata da Italian Gourmet ed è in programma dal 28 al 30 ottobre al Superstudio Più di via Tortona 27 a Milano, nel district design. Su oltre 3.000 mq di superficie la manifestazione chiama a raccolta, per la prima volta, i migliori pizzaioli da Nord e Sud della Penisola, che prepareranno le loro specialità in diretta e le venderanno al pubblico. Dalla pizza fritta di Gino Sorbillo (dell’omonimo storico locale napoletano) alla pizza nel padellino di Gianni Dodaj (del Fantasy di San Donà di Piave) passando attraverso le creazioni del Campione del Mondo Pasquale Moro sino al doppio crunch vegano di Renato Bosco (Saporé di Verona) e poi ancora le proposte di Simone Padoan, Roberto Ghisolfi, Massimo Giovannini, Denis Lovatel, Simone Lombardi, Eduardo Ore, Teodoro Chiancone, Romualdo Rizzuti, Valerio Torre, Massimo Gatti, Antonino Esposito, Ciro Oliva e Antonio Pappalardo.

È un’occasione per degustare le più creative e golose pizze d’Italia, ma anche per imparare a farle, conoscere i segreti degli impasti, i dettagli delle cotture, saperne di più sulle proprietà nutrizionali. La manifestazione è infatti articolata in cinque aree tematiche, che permettono di approfondire diversi aspetti del mitico piatto: “Acqua e farina”, dedicato agli impasti e alle qualità nutrizionali delle diverse miscele; “Bianco & rosso”, gli ingredenti di qualità del made in Italy; “Il Lievito madre”, con le dritte per produre, conservare e alimentare la pasta madre viva; “Rossocult”, l’area culturale dedicata gli incontri sulla storia del piatto, sul ruolo che ha nella cucina contemporanea, sugli sviluppi futuri, ma anche ai dibattiti dedicati alla pizza nel cinema con frame e spezzoni di alcune delle apparizioni più famose sul grande schermo; “Chef”, con le dimostrazioni e gli incontri con i maestri pizzaoli. L’ingresso per un giorno costa 6 euro. Le pizze possono essere acquistate tramite i “pomodorini”, talloncini che vengono distribuiti al costo di 5 euro l’uno.

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Asconfidi Lombardia, ruolo rafforzato «ma preoccupa “l’evoluzione” delle banche»

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Una rete che comprende 15 Confidi operanti in tutte le province lombarde (tra i quali Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom) e che conta oltre 60mila imprese socie. Sono alcuni numeri del sistema di Asconfidi Lombardia, i cui soci si sono riuniti in assemblea lunedì 24 ottobre nella sede territoriale di Confcommercio Legnano.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, l’analisi della situazione economico patrimoniale al 30 giugno, integrata con quella dei 15 Confidi lombardi appartenenti alla rete. Ne è scaturito un quadro complessivo dalle note positive, che ha messo in evidenza come il sistema di Asconfidi Lombardia confermi il suo radicamento sul territorio lombardo, nonché la sua rilevanza e solidità.

Inoltre, il sistema guarda a nuove prospettive anche grazie alla conclusione positiva dell’iter istruttorio intrapreso con Banca d’Italia: «L’autorizzazione all’iscrizione quale intermediario finanziario ex 106 TUB, recentemente concessa da Banca d’Italia, darà – ha rimarcato il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Asconfidi Lombardia Carlo Alberto Panigo – ulteriore slancio all’intero gruppo per una sempre maggiore efficacia e un crescente sostegno a favore del sistema economico lombardo e delle piccole e medie imprese».

Significativi i dati sia delle attività sociali, che rivelano finanziamenti attivi alle MPMI per oltre 800 milioni di euro, sia della patrimonializzazione di rete, che consolida oltre 109 milioni di patrimonio di vigilanza, più di 60 milioni di euro a presidio del rischio finanziario e delle partite deteriorate: questi numeri si esplicano in un contesto di bilancio che evidenzia liquidità e asset finanziari mobiliari per oltre 130 milioni di euro.

«La disamina dei dati aggregati del nostro sistema – ha aggiunto il presidente del Consiglio di gestione Enzo Ceciliani – consente ad Asconfidi Lombardia di affrontare
con buona serenità un mercato del credito e della garanzia oggi particolarmente delicato e ci permette di rinnovare con forza una collaborazione con il sistema bancario che già oggi appare seria, affidabile e proficua nell’interesse delle imprese».

Ma, più in generale, analizzando il mercato del credito nel suo complesso, i soci non hanno potuto esimersi dal manifestare segnali di preoccupazione rispetto ai forti
cambiamenti in atto nel sistema bancario lombardo e alle ripercussioni che questo potrà comportare soprattutto nel breve periodo per l’erogazione di credito a favore delle micro e piccole imprese lombarde.


Albino, compri una “pallina” e finanzi le luci di Natale

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Dopo i fiocchi di neve “low cost” dello scorso anno, che avevano suscitato qualche perplessità, Albino è decisa a regalarsi un Natale luminoso. Ma per farlo chiede l’aiuto di tutti.

L’Associazione delle Botteghe, che si occupa tradizionalmente degli allestimenti in centro per le Festività, ha messo a punto un progetto coordinato di illuminazione ed ha trovato una modalità nuova per far fronte all’ormai cronica carenza di risorse. Non solo ha ottenuto infatti la partecipazione del Comune e chiede il contributo dei commercianti, ma chiama in causa ogni singolo cittadino o simpatizzante dell’iniziativa, che con dieci euro può acquistare una pallina adesiva da personalizzare (con la propria firma, un disegno o un messaggio) e apporre sull’albero luminoso simbolo della manifestazione “Albino si illumina 2016”.

«L’obiettivo è far partecipare tutti ad un progetto per rendere Albino più bella nel periodo natalizio – spiega il presidente delle Botteghe, Beppe Duci -. Allestire le luminarie e gli addobbi è sempre stato considerato un compito dei negozi e dell’Amministrazione comunale, ma oggi conosciamo fin troppo bene le difficoltà economiche di entrambi ed abbiamo voluto promuovere un cambio di prospettiva, chiedendo ai nostri concittadini di darci una mano per far diventare il paese più accogliente ed attrattivo. È un tentativo di abbattere quella barriera considerata quasi naturale, che vede commercianti da una parte e cittadini dall’altra: due mondi che viaggiano su rotte diverse, ma che si possono incontrare su un obiettivo comune, ossia rendere più bello il paese, un bene per tutti».

Il progetto è stato presentato domenica scorsa durante un evento, anch’esso originale. L’Associazione ha infatti invitato i negozianti in un’azienda di tubi per impianti oleodinamici, la Sun Mac, ha messo in vetrina le attività partner (Credito Bergamasco, Assicurazioni Generali, Palazzi abbigliamento, Mologni piante, Punto Sport, il birrificio Dom Byron, Vedovati cicli, Carrara arredamento, Pasini ortofrutta e trattoria Moro da Gigi) e puntato sul coinvolgimento grazie alla voce della cantante Michela Pinton, al travolgente show del cabarattista e imitatore Claudio Lauretta (Di Pietro, Pozzetto, Vissani, Sgarbi, Grillo, Platinette alcuni dei suoi personaggi più noti) e ad un buffet per tutti.

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Per i colleghi che non c’erano, la presentazione è fissata per lunedì 7 novembre, alle 20.30 nella sala consiliare del Comune di Albino, quando è in programma l’assemblea dell’Associazione. «Le palline possono essere richieste già da ora all’Associazione – evidenzia il presidente – e ai commercianti, che invitiamo a farsi promotori in prima persona della sensibilizzazione, coinvolgendo, ad esempio, anche i fornitori».

Il piano delle luminarie, del resto, è ambizioso. «In genere ogni zona del paese faceva per sé – ricorda Duci -, oggi invece proponiamo un progetto unico declinato in alcuni temi diversi, in un’area ampia che va dalla Corte Michelangelo a via Mazzini, piazza San Giuliano, Albino alta, fino alla piazza del Comune e a parte di Desenzano, in pratica la mappa della festa proposta quest’estate». Sulle soluzioni non si sbilancia per non rovinare la sorpresa, ma ci saranno alberi, tesate di due diversi tipi, proiezioni e soggetti illuminati disseminati per il paese, «diverse forme della luce, ma all’insegna della continuità dell’atmosfera», precisa, ricordando anche l’importanza di aver fatto confluire sul progetto risorse dell’Amministrazione.

albino-si-illumina-2016-5«Sotto le luminarie abbiamo intenzione di sviluppare ulteriori iniziative – aggiunge –, l’attenzione principale l’abbiamo però voluta riservare a rendere Albino più bella, a vantaggio di tutta la comunità, prima che alle iniziative strettamente commerciali».

Intanto un’opportunità per farsi notare i negozi ce l’hanno con il concorso delle vetrine natalizie, che saranno votate sul gruppo Facebook Sei di Albino se… e potranno guadagnarsi la pubblicazione sulla rivista cartacea nata dalla collaborazione tra il gruppo e le Botteghe.

La sfida per un Natale luccicante è partita. Domenica 27 novembre si scoprirà se è stata vinta: alle 17.30 in piazza San Giuliano è infatti prevista l’accensione ufficiale delle luminarie.


Contratto del Terziario, sospesa l’erogazione della tranche di aumento

aquila confcommercioIl clima di perdurante incertezza economica che ancora caratterizza il Paese ha spinto Confcommercio e Filcams, Fisascat e Uiltucs a raggiungere un accordo per sospendere l’erogazione della tranche di 16 euro di aumento prevista – per il prossimo novembre – dal Contratto nazionale del Terziario della distribuzione e dei servizi siglato il 30 marzo dello scorso anno.

Le Parti hanno pertanto sottoscritto un accordo integrativo al Ccnl al fine di dare certezze alle imprese sugli adempimenti contrattuali. Nello stesso accordo viene anche stabilito che Confcommercio e Filcams, Fisascat e Uiltucs si incontreranno nuovamente entro il 5 dicembre prossimo per la definizione della nuova decorrenza degli aumenti contrattuali.

Ccnl Terziario – L’accordo integrativo 


Per il Gambero Rosso “Al Carroponte” è il miglior bistrot d’Italia

Al Carroponte di Bergamo, l’eno-bistrot di via De Amicis, a Bergamo, realtà giovane ma ormai consolidata nel panorama della ristorazione orobica, è stato insignito del premio speciale come “Migliore Bistrot dell’Anno” sull’intero territorio nazionale. Il riconoscimento è arrivato dal Gambero Rosso, nell’ambito della presentazione della guida Ristoranti d’Italia 2017 avvenuta a Roma nei giorni scorsi. La professionalità e la determinazione del patron, Oscar Mazzoleni, come pure del suo staff, hanno portato a questo significativo riconoscimento a solo due anni dall’apertura, dimostrando come le proposte di spessore siano in grado di sfidare le leggi di un mercato sempre più difficile come quello della ristorazione. Mazzoleni, patron e anima del locale, ha sottolineato che la filosofia moderna del bistrò consiste nel “fondere tradizione e innovazione in modo armonico”. Una caratteristica, questa, che emerge in modo evidente varcando la soglia del locale: il carroponte da cui prende il nome e che sovrasta il bancone del wine bar è simbolo della continuità col passato, ma coabita in modo armonioso con la modernità degli spazi circostanti, in cui il legno si fonde col ferro e con l’alluminio. Per Mazzoleni la proposta del bistrò si traduce in “uno spazio dove poter gustare piatti e vini importanti in un’atmosfera confortevole, all’interno di un ambiente ricercato ma informale”, dove i dettagli sono curati nei minimi particolari ma appaiono all’ospite estremamente naturali. L’attribuzione del premio come Bistrot dell’Anno secondo la Guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso è per Mazzoleni “un risultato grandissimo, a cui non avremmo mai osato pensare e che ci riempie di orgoglio e di entusiasmo per il futuro”. al-carroponte

Pochi giorni prima, Al Carroponte aveva ricevuto anche il premio Vite Colte de L’Espresso, attribuito alle migliori eno-tavole dell’anno presenti nella Guida I Ristoranti d’Italia 2017. “Essere una delle migliori eno-tavole dell’anno – sottolinea Mazzoleni – significa offrire non solo una cucina di qualità, attenta alle materie prime e ai dettagli senza eccessivi formalismi, ma anche poter scegliere la bottiglia o il calice da abbinare al piatto all’interno di una carta dei vini ricca di proposte importanti, che oggi si avvicinano al migliaio”.

 


Kilometro Rosso, inaugurato il centro d’interscambio tecnologico con la Cina. Il rettore: “Passaggio decisivo per l’innovazione”

cina-kilometro-rossoIl China Italy Technology Transfer Center (CITTC) ha aperto oggi i battenti nella sede dell’Università di Bergamo al Kilometro Rosso di Bergamo. L’inaugurazione del centro bilaterale di trasferimento tecnologico s’è tenuta nell’ambito della prima tappa di Italy-China Science, Technology & Innovation Week 2016, un evento promosso dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in collaborazione con altri Ministeri, finalizzato alla creazione di partenariati tecnologici, scientifici, industriali e commerciali tra i due paesi, per stabilire un dialogo permanente per facilitare la cooperazione tra scienziati, tecnologi e imprenditori. In questa direzione si muove anche il CITTC, pensato per rafforzare i rapporti sinergici tra i due paesi, promuovere la cooperazione interdisciplinare tra istituzioni, imprese, università e associazioni e favorire la disseminazione dell’innovazione. Il Centro fornirà ai suoi interlocutori servizi di scouting tecnologico sulla base di una piattaforma di matchmaking e li supporterà nella creazione di impresa, nella stesura e monitoraggio di progetti, nella disciplina e valorizzazione delle opere dell’ingegno. Il CITTC potrà così facilitare gli investimenti reciproci, coltivare talenti nel campo dell’innovazione tecnologica e organizzare programmi educativi che favoriscano la mobilità di ricercatori e studenti – con particolare riferimento ai settori delle scienze della vita, del manifatturiero avanzato e delle smart communities. Oltre a partecipare all’inaugurazione del CITTC la delegazione cinese ospite a Bergamo ha visitato i laboratori di Ricerca e Sviluppo dell’Istituto Mario Negri e di Brembo presso il parco scientifico Kilometro Rosso e il POINT, l’incubatore manifatturiero di Bergamo Sviluppo e il Consorzio per la meccatronica Intellimech di Dalmine. Lo Smart Manufacturing, con focus tematici su meccatronica e automotive, al centro della tappa bergamasca dell’evento, è un settore chiave che unisce Cina e Italia ed è strategico sia per il Piano Nazionale della Ricerca italiano, sia per il Piano di sviluppo quinquennale cinese.

cina-kilometro-rosso1Alla presentazione e all’inaugurazione del CITTC introdotta da Sergio Cavalieri, docente dell’Università degli Studi di Bergamo, sono intervenuti Fabrizio Cobis, della Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca MIUR,Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università di Bergamo, Guido Venturini, segretario generale di Confindustria Bergamo, Andrea Piccaluga, presidente di Netval, Mirano Sancin, direttore per lo sviluppo scientifico e l’innovazione di Kilometro Rosso e Huang Ping, direttore della Beijing Municipal Science & Technology Commission eJason Wang direttore esecutivo di Smart Factory Industry. Il rettore Remo Morzenti Pellegrini ha evidenziato il ruolo chiave dell’Università nell’innovazione tecnologica del paese: «L’inaugurazione della sede di Bergamo del Centro di Trasferimento Tecnologico Cina-Italia – ha commentato – oltre a rappresentare un altro tassello importante all’interno del percorso di internazionalizzazione che il nostro Ateneo ha intrapreso con decisione negli ultimi anni, è anche evidenza della capacità della nostra Università di porsi come soggetto catalizzatore dei processi di innovazione tecnologica non soltanto del territorio ma, in virtù della partnership strategica con l’Università Federico II di Napoli, Città della Scienza e la rete Netval, su una scala nazionale. Si tratta di un progetto che intende coinvolgere studenti e ricercatori delle diverse aree disciplinari della nostra Università: il confronto con una cultura così diversa dalla nostra rende necessario non solo affidarsi a saperi di natura tecnologica, ma fare leva anche su competenze linguistiche, antropologiche e di mediazione culturale che il nostro Ateneo può vantare». italia-cina

Per Mirano Sancin “è evidente che siamo davanti a una crescente reputazione scientifica dell’ateneo bergamasco, alla rilevanza tecnologica delle imprese del territorio ma certamente anche all’importante e proficua sinergia sviluppata tra l’Università di Bergamo e il Parco scientifico Kilometro Rosso. Infatti, oltre al nuovo Centro di indiscusso prestigio internazionale, anche altre iniziative per la valorizzazione e il trasferimento della conoscenza, come quella frutto della collaborazione tra i quattro atenei lombardi (Pavia, Bicocca, Bergamo e Brescia) che prevede la realizzazione di un Technology Transfer Office (TTO) comune in un contesto privilegiato, come quello di Kilometro Rosso, fortemente orientato agli sviluppi applicativi, andranno a potenziare il Polo universitario del Parco scientifico ed il rapporto tra mondo accademico e imprenditoriale con importanti ricadute per il territorio».

 


Alla Campionaria arriva il festival della birra artigianale

La Fiera Campionaria di Bergamo apre le porte a uno dei fenomeni del beverage più vivaci degli ultimi tempi, quello delle birre artigianali. In Lombardia le aziende si sono triplicate negli ultimi cinque anni e Bergamo è tra le province più attive, tanto che anche l’happening più popolare del polo espositivo cittadino – in programma dal 28 ottobre al primo novembre per la 38esima edizione – ha scelto di dare spazio al settore.

FIERAmente BIRRA è una nuova area nel padiglione C dedicata a 14 microbirrifici artigianali, bergamaschi e non solo, che oltre a presentare i propri prodotti (per un totale di circa 70 etichette) allestiranno corsi e degustazioni. L’evento è promosso in collaborazione con La Compagnia del Luppolo, associazione con sede a San Giovanni Bianco che promuove il consumo intelligente di birre speciali e birre artigianali di alta qualità.

Il padiglione C, del resto, è da sempre il regno del gusto, con gli stand delle specialità regionali e il grande spazio di “Bergamo, Città dei Mille… Sapori”, il marchio della Camera di Commercio per la promozione e la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari del territorio. Altra protagonista è l’area-laboratorio dell’Aspan, l’associazione dei panificatori bergamaschi, pronti a sfornare in diretta quintali di panini fragranti, pizzette e focaccine per il piacere del pubblico e per informare sulle iniziative della categoria. L’ingresso alla Campionaria è gratuito (3 euro il parcheggio).

www.campionaria-bergamo.it

I birrifici presenti 

  • Birrificio Adda (Brembate – Bg)
  • Birra Collesi (Pesaro)
  • Birra Muttnik (Milano)
  • Birrificio indipendente Elav (Comun Nuovo – Bg)
  • Birrificio Porta Bruciata (Rodengo Saiano – Bs)
  • Birrificio Valcavallina (Endine Gaiano – Bg)
  • Birrificio Via Priula (San Pellegrino Terme – Bg)
  • Brew Farmer (Collebeato – Bs)
  • Double Bear (Stezzano – Bg)
  • Birrificio Lemine (Almenno San Salvatore – Bg)
  • Tri Bagai (Assago – Mi)
  • La Curtense (Passirano – Bs)
  • Monangi brew pub (Dalmine – Bg)
  • Terre d’Acquaviva (Fontanelle di Atri – Te)

>>Le degustazioni, gli esperti e le iniziative


Fusini, sugli orari occorre ridare competenza ai territori

di Oscar Fusini*

La liberalizzazione degli orari dei negozi 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno voluta dal governo Monti ha “scippato” alle Regioni la competenza sulle aperture nel commercio. Negli anni sulla materia si era trovato un equilibrio, si era dato un ruolo alle associazioni e soprattutto si erano valorizzati i distretti che svolgevano una funzione di coordinamento e di riflessione.

A distanza di anni c’è da chiedersi se la spinta centralistica abbia avuto effetti positivi. Dal punto di vista dei fatturati, complice la crisi, non ci sono stati.

E neppure sul piano dell’occupazione.

Invece ha avuto la conseguenza di portare la gente che prima faceva gli acquisti durante la settimana a farli la domenica. Ha insomma creato un effetto di sostituzione, non di moltiplicazione.

Si può riavvolgere il filo? In controtendenza, credo che dovrebbero essere i territori a trovare la disciplina per regolamentare le aperture. Occorrerebbe rivedere l’intera materia e fare un serio ragionamento che possa soddisfare un po’ tutti: i piccoli esercenti che non possono reggere l’urto di numerose aperture festive durante l’anno, ma anche la grande distribuzione, dove tutti aprono tutto ma per contrastare le aperture degli altri. Non ultimi i dipendenti per i quali l’apertura 7 giorni su 7 significa turni massacranti e una vita familiare compromessa.

La verità è che in molte festività non conviene l’apertura. E che i consumi non crescono perché non cresce il reddito disponibile delle famiglie. È sul rilancio dei consumi che è necessario intervenire, più che sugli orari.

*direttore Ascom Confcommercio Bergamo