Letto per voi / Alberghi, prenotazioni online con Iva

Identificazione diretta o nomina di un rappresentante fiscale per le piattaforme online con sede legale in Paesi Ue che prestano servizi di intermediazione per la prenotazione di alloggi in strutture ricettive non gestite in forma imprenditoriale o in immobili privati per brevi periodi. Questo è quanto ha chiarito l’agenzia delle Entrate in risposta alla richiesta di consulenza giuridica presentata da Federalberghi. L’intermediario non residente è tenuto a identificarsi in Italia e a emettere fattura con Iva italiana per le prestazioni B2C, mentre la possibilità di emettere fattura con l’applicazione del reverse charge è prevista solo in caso di intermediazione resa nei confronti di committenti soggetti passivi di imposta. I servizi consistenti nell’intermediazione della fornitura di alloggio nel settore alberghiero o in settori con funzione analoga, infatti, devono essere assoggettati a Iva italiana secondo due criteri di collegamento: il luogo di stabilimento del committente, quando questi è un soggetto passivo di imposta (servizi B2B); il luogo di effettuazione del servizio oggetto di intermediazione, quando il committente è un soggetto che non agisce come soggetto passivo Iva ovvero svolge la sua attività senza che la stessa costituisca una professione abituale né che sia organizzata in forma di impresa (servizi B2C). La verifica circa lo “status” del soggetto committente ricade comunque sull’intermediario e da questa verifica dipendono sia la regola di territorialità applicabile all’operazione, sia le modalità di assolvimento dell’imposta. Specifica, inoltre, l’agenzia delle Entrate che l’applicazione dell’Iva nazionale alle prestazioni di intermediazione trova applicazione sia nel caso in cui l’intermediario agisca in nome e per conto del destinatario finale delle prestazioni intermediate, sia nel caso in cui egli agisca in nome e per conto del prestatore del servizio intermediato. Ciò in quanto può considerarsi soggetto “committente” sia il destinatario del servizio sottostante, sia il prestatore del servizio intermediato. La questione della qualificazione dei servizi di prenotazione relativi a prestazioni alberghiere e servizi simili resi dalle piattaforme online è, allo stato attuale, oggetto di discussione nell’ambito del Comitato Iva e, coerentemente con la posizione espressa dalla Commissione europea e dalla maggioranza degli Stati membri in senso al medesimo Comitato, l’agenzia delle Entrate ritiene applicabile ai servizi di prenotazione online relativi alle prestazioni alberghiere o simili l’articolo 7-sexies, comma 1, lettera a) del Dpr 633/72 ove l’intermediario (piattaforma online) che agisce in nome e per conto del suo cliente abbia preventivamente verificato che si tratta di un servizio B2C. Il fatto che i servizi delle medesime piattaforme siano resi attraverso internet e in modo automatizzato, infatti, non appare sufficiente ad attrarli nell’ambito dei servizi resi tramite mezzi elettronici (che peraltro sono distintamente indicati nel regolamento 282/2011/Ue) e nel regime del MOSS.

di Simona Ficola e Benedetto Santacroce

(Tratto dal Sole 24 ore di mercoledì 7 settembre 2016)


Diego Pedrali rieletto nel Consiglio di Federcalzature

Pedrali FedercalzatureLo scorso 5 Settembre, alla fiera Micam di Milano, l’assemblea di Federcalzature (Federazione Nazionale Distributori Calzature che rappresenta la distribuzione calzaturiera italiana al dettaglio, in catena, in franchising, ingrosso, distribuzione, import-export, buyer office ed e-commerce) ha rinnovato il Consiglio per il prossimo quadriennio. E’ stato rieletto alla presidenza Massimo Donda di Trieste e sono stati eletti consiglieri: Bruno Casalini di Bologna, Christian Ceddia dell’Aquila, Roberto Colombo di Varese, Maria Rosaria Formisano di Napoli, Giovanni Mangano di Palermo e Diego Pedrali di Bergamo. Siede di diritto in Consiglio in qualità di presidente del Gruppo Giovani Federcalzature Camilla Bergonzoni di Bologna. Sono stati eletti Probiviri: Giovanni Calabro’ di Benevento, Carlo Manzoni di Padova, Giuseppe Rito di Vibo Valentia. Sono stati eletti inoltre Revisori: Riccardo Kucic, Prato di Imperia e Zampaloni di Genova.  Impegnativo il compito che spetta al Consiglio in un periodo di mancato rilancio dei consumi in generale e di crisi della distribuzione tradizionale in particolare.


Ubi, il 14 ottobre l’assemblea per la Banca unica

ubi-banca1.jpgA seguito dell’autorizzazione rilasciata da Banca d’Italia, il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca hanno deliberato la prosecuzione dell’iter societario relativo al progetto della “Banca Unica”. L’operazione prevede la fusione per incorporazione nella Capogruppo UBI Banca delle seguenti banche rete, Banca Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Carime, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia San Paolo CAB e Banca di Valle Camonica. Ora si procederà con la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea straordinaria degli azionisti UBI che si terrà il 14 ottobre prossimo, alle 14:30. Il Progetto di fusione, le situazioni patrimoniali di UBI e delle banche rete, le relazioni illustrative, la relazione dell’esperto comune sulla congruità del rapporto di cambio e la restante documentazione assembleare saranno messi a disposizione del pubblico mediante deposito presso la sede sociale di UBI Banca e pubblicazione sul sito internet www.ubibanca.it (nella sezione Soci) nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato “1info” (www.1info.it).


A Seriate arrivano gli artisti di strada, maxi isola pedonale in centro

Anche Seriate si fa conquistare dal fascino degli artisti di strada. Sabato 10 settembre debutta “SeriArte in strada”, prima edizione di un festival organizzato dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la parrocchia del SS. Redentore, con la direzione artistica dell’associazione culturale Nuevaidea, che porterà in via dante e nell’adiacente parco Paravisi personaggi eclettici ed esibizioni originali.

«L’idea di Seriate immersa in un’atmosfera ludica e magica grazie agli artisti di strada mi è piaciuta da subito – dichiara l’assessore alla Cultura Ester Pedrini -. È una proposta nuova e si inserisce sì nel ricco palinsesto di eventi promossi dalla città, ma con un occhio di riguardo verso il pubblico giovanile. Protagonista di questa prima edizione è infatti l’arte di strada declinata nei suoi diversi linguaggi e stili: da quello teatrale con le peripezie e gli show dei busker a quello musicale e di danza sino a quello artistico della fotografia e dei writer. L’invito è vivere e scoprire la strada come luogo di creazione e aggregazione, lasciandosi anche trascinare e sorprendere dalle stravaganze dei personaggi che ravviveranno il centro cittadino».

Alla manifestazione si lega un’iniziativa solidale a sostegno dei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma. Nei due info-point e nello stand del Gruppo di Mediazione Didattica saranno distribuite delle cartoline a offerta libera, il cui ricavato confluirà nel conto corrente dedicato e solidale a favore dei terremotati intestato a:
Avis Comunale di Seriate
Banca Popolare di Sondrio, filiale di Seriate
Codice IBAN: IT96R0569653510000015740X17
Causale: Seriate X il terremoto

Soddisfatto anche il sindaco di Seriate Cristian Vezzoli che, invitando a partecipare, afferma: «Prima edizione in assoluto, la manifestazione di alta qualità chiude la stagione estiva del ricco programma di eventi promossi dall’Amministrazione comunale offrendo al pubblico una giornata che unisce arte, musica, danza, sport».

Compagnie di giocolieri, equilibristi, busker, ballerini, attori di strada, urban artist di livello nazionale e internazionale faranno conoscere la propria arte per divertire e incantare a partire dal mattino. Il sipario si aprirà alle 10 nel Teatro Aurora con un incontro pubblico sull’arte di strada a cura di Dino Jasarevic, di cui sarà anche inaugurata la mostra fotografica “Streetphotography”»: insieme di immagini a colori e in bianco e nero che raccontano i volti e i viaggi intrapresi da Jasarevic, il cui obiettivo è «uscire per strada con un buon paio di scarpe e camminare in cerca di poesie da raccontare con le immagini e attimi, catturare l’anima e penetrarla con delicatezza e spontaneità».

Alle 11 inaugurazione dell’area giochi con il colorato Ludobus con i giochi in legno della tradizione popolare e creativi laboratori per bambini. E alle 11.30 non stupitevi se per il parco e le vie limitrofe sarete presi per la gola da un pasticcere stravagante che gioca con i muffin, danza con lo zucchero filato parlante e tiene in equilibrio sul suo mento bellissime torte nuziali. “Sweet Dreams” di Luigi Ciotta è solo uno dei tanti spettacoli e personaggi che si potranno incontrare. Ci saranno anche le missioni impossibili di un impreparato 007, ossia Davide Fontana alle prese con pericolosi equilibrismi, giocoleria di bombe rotanti, lanci nel vuoto col paracadute e combattimenti esplosivi di “Top secret”. E ancora le bolle di sapone e la giocoleria di Willo il Clown fulminato e quella comica e acrobatica dell’eccentrico teatro fisico del Circo Pacco con lo show “Paccottaglia” di e con Alessandro Galletti e Francesco Garuti, allestito sul sagrato della chiesa parrocchiale. Non mancherà la musica del duo Sinto Satira con un repertorio di teatro-canzone che propone sia pezzi originali sia canzoni di Gaber legate alla tematica della strada.

Per chi volesse mangiare qualcosa di gustoso, saranno anche aperti gli stand di street food per saporiti taglieri con salumi, formaggi accompagnati da un buon bicchiere di vino, appetitosi panini e piadine artistiche, polenta e salame, pizza filante, crepes, cucina vegetariana e vegana, birra artigianale.

Dalle 14 laboratori e workshop. Il gruppo Folkamici farà conoscere le danze popolari; la Banda musicale di Seriate farà suonare i propri strumenti a fiato e percussioni, per fare sperimentare ai partecipanti il brio di suonare per strada; l’associazione Mitica asd introdurrà allo swing e al tango. Sarà possibile anche ammirare le esibizioni delle associazioni sportive che spaziano dallo yoga, Taiji Quan di stile Yang e Chen, degli skater seriatesi. I più piccoli potranno anche indossare i roller e pattinare su strada mettendosi alla prova con un percorso a ostacoli e giochi pensati ad hoc. Ci saranno anche laboratori di monociclo. L’associazione O’Cipher insegnerà ai partecipanti del proprio workshop a utilizzare una bomboletta e a scrivere tag e tutto ciò che riguarda l’arte del writing. In contemporanea continueranno le esibizioni dei busker e nello spettacolo teatrale itinerante ispirato all’Elogio alla Follia, a cura della scuola di teatro La stanza di Prospero de Il Greto. Ma ci si imbatterà anche nei dipinti di Cetty Boniello e negli scatti fotografici di Federica Tana.

Alle 18 l’atteso contest di HipHop e Breakdance con le loro esibizioni acrobatiche e alle 20.45 lo show finale. Introdotto dai saluti istituzionali proseguirà con le premiazioni dei vincitori del contest che proporranno performance mozzafiato. A seguire pillole dello spettacolo teatrale Elogio alla Follia a cura de Il Greto, dimostrazioni, esibizioni degli artisti di strada, per terminare con scatenati balli folk.

mappa seriarte

Per garantire la sicurezza e la buona riuscita della manifestazione saranno presenti una quarantina di persone tra volontari e agenti di Polizia locale. Inoltre dalle 9 di sabato 10 settembre alle 2:30 di domenica 11 settembre, resterà sospesa la circolazione per tutti i veicoli, eccetto gli autorizzati, la relativa istituzione dell’isola pedonale e il divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti vie ed aree di sosta adiacenti: via Italia dall’intersezione con via Paderno fino a piazza Giovanni XXIII; piazza Giovanni XXIII; via Venezian dall’intersezione con piazza Giovanni XXIII fino a via Mons. Carozzi; via Mons. Carozzi dall’intersezione con via Venezian fino a via Ambiveri; via Del Fabbro; via Dante; con la deviazione del traffico lungo le vie Paderno, Marconi e Corso Roma a opera degli agenti di polizia locale presenti alle intersezioni.

Per informazioni: Ufficio Cultura 035.304354 – www.seriarteinstrada.it


Borgo San Leonardo fa festa con il busker festival

bergamo buskers festival 2016Scalda i motori il BergamoBuskers Festival. Sabato 10 e domenica 11 settembre è in programma la quarta edizione della manifestazione nata dalla volontà dell’Associazione per il Borgo San Leonardo di animare le vie del centro storico di Città Bassa e riscoprire le antiche arti di strada.

Per due giorni, via San Bernardino, via Moroni, largo Cinque Vie, Piazza Pontida, via Zambonate e via San Lazzaro – sotto la direzione artistica di Marco Pesce – diventano palcoscenico per le performance di acrobati, trampolieri, giocolieri, maghi e illusionisti, artisti del fuoco, musicisti, equilibristi e molti altri ancora.

Quattordici postazioni che vedranno alternarsi spettacoli ogni ora a creare «un’atmosfera d’incanto per chiudere l’estate con un tocco di poesia», come sintetizzano i promotori.

Gli appuntamenti prenderanno il via alle 18 di sabato e proseguiranno fino alle 24. Domenica, invece, l’orario sarà esteso dalle 10 alle 20 e l’intera mattina sarà dedicata in modo particolare alle famiglie e ai più piccoli, con laboratori, giocoleria, dimostrazioni di danza, caricaturisti, truccabimbi e altre attività.

Completano l’intenso programma numerosi momenti musicali, che spaziano dalla polifonia rinascimentale alla musica popolare brasiliana, fino ad arrivare al dub. Senza dimenticare la partecipazione straordinaria di Franz Cancelli e delle sue maschere, che renderanno omaggio a “La Strada”, capolavoro di Federico Fellini.

busker borgo san leonardoTra i momenti speciali da segnalare, sabato alle ore 21, al Caffè letterario Macondo (via Moroni 16), il Festival avrà l’onore di ospitare il poeta cheyenne Lance Henson, una delle grandi voci della letteratura americana contemporanea. Con lui sarà presente anche il geopoeta Davide Sapienza, che leggerà “Il durante eterno delle cose”, raccolta di versi dedicata allo stesso Henson di cui Sapienza è traduttore.

Domenica alle ore 19, invece, presso il punto 5 (intersezione fra via Moroni e via S. Bernardino in Largo Cinque Vie), un Galà di chiusura vedrà tutti gli artisti avvicendarsi nel medesimo spazio per un maxi show.

L’evento permette di vivere e far conoscere il Borgo, compresi i suoi locali e le attività commerciali, spesso giovani, curiose ed innovative. Chi sceglie di fare un giro già in questi giorni potrà acquistate nelle botteghe i biglietti della lotteria che mettono in palio buoni spesa di diverso valore da utilizzare nei negozi e negli esercizi della zona. I biglietti potranno essere acquistati anche durante il Festival all’Info Point. L’estrazione si terrà al termine della manifestazione, l’11 settembre, presso il punto 5.


I sapori del mondo pronti a invadere Clusone

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Grigliata argentina, paella valenciana, lampredotto, agnolotti alla zucca, fish & chips, moules frites, arrosticini, gnocco fritto, macarons, birre artigianali, vini toscani ed emiliani. È il Fiva Street Food & Shows, la manifestazione promossa da Fiva Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con l’Associazione dei Commercianti di Clusone Centro e il Distretto del Commercio Alta Valle Seriana – Clusone, che da venerdì 9 a domenica 11 settembre popolerà la piazza Manzù di Clusone dalle 10 alle 24.

Ventidue gli stand che proporranno piatti preparati al momento e legati alle grandi tradizioni enogastronomiche italiane ed estere. Il tutto accompagnato da Chianti, Lambrusco e un’attenta selezione di birre artigianali.

La manifestazione, alla sua prima edizione bergamasca, nasce nell’ambito delle politiche dei distretti del commercio ed ha l’obiettivo di vivacizzare la cittadina seriana, facendone conoscere i negozi e le bellezze al grande pubblico. Il festival, in perfetto stile urbano anglosassone, proporrà prodotti di qualità freschi, cucinati a vista e serviti.

Gli ambulanti presenti alla manifestazione giungeranno da Argentina, Brasile, Francia, Italia, Spagna e Messico. Per quanto riguarda l’Italia le regioni presenti saranno: Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. Tra i piatti proposti: grigliata argentina, hamburger giganti, focaccine ripiene di maialetto e pecora, paella valenciana e castellana, lampredotto, carne chianina, moules frites, agnolotti alla zucca e alle noci, gnocco fritto, tigelle, piadine, porchetta, salsiccia, macarons, picanha, chimichangas, fajitas, burrito, enchiladas, papas, spianata modenese, arrosticini abruzzesi, bruschette, orecchiette, polpo, burrata, galletti, fish & chips, accompagnati da birre spagnole, belghe, americane e da vini selezionati.

L’evento proporrà anche momenti di spettacolo: venerdì 9 settembre alle 21.30 andrà in scena l’umorismo del comico di Zelig Marco Della Noce e sabato10 settembre, sempre alle 21.30, protagonista sarà la musica live con Jovanotte che proporrà un tributo a Jovanotti.

locandine Fiva Street FoodL’inaugurazione della manifestazione si svolgerà venerdì 9 settembre alle ore 18 alla presenza delle autorità locali.

www.facebook.com/StreetFood.FIVA


Cucina e ospitalità, una famiglia che non perde la “Bussola”

«Vista in televisione la professione di chef sembra quella di un artista. In realtà è un mestiere che costa fatica, non ci sono né sabati né domeniche e non bisogna guardare l’orologio. Fare degli show è una cosa, lavorare in cucina è un’altra. Per questo i bravi cuochi sono sempre ricercati».

Ad esprimersi in questi termini è Roberto Benussi, 71 anni, che con la moglie Silvana Balduzzi ed i figli Cristian, 44, e Pamela, 31, conduce l’Hotel Ristorante La Bussola in via Brescia 14, a Clusone. Patron Benussi ha tutti i titoli per pronunciarsi così, visto che per 33 anni è stato insegnante di cucina alla scuola Alberghiera di Clusone e da sei anni è presidente della sezione di Bergamo della Federazione Italiana Cuochi, che lo scorso dicembre lo ha insignito del titolo di “Cuoco lombardo dell’anno”. Oltre all’insegnamento scolastico, ha tenuto corsi per chef e, tra le altre “perle” collezionate nel corso di una carriera, che dura da 57 anni, è stato per un anno cuoco personale del campione di motociclismo Valentino Rossi per le trasferte Oltreoceano.

la bussolaNativo di Orsera, in Istria, Benussi ha vissuto l’odissea dei profughi giuliano-dalmati fino a iniziare da Grado la sua esperienza lavorativa nel settore che l’ha portato in diverse zone del Paese e sulla navi della Costa Crociere. L’ultima svolta nel 2004, quando con la famiglia ha preso le redini della Bussola subentrando nella gestione del locale che da due generazioni apparteneva alla famiglia della moglie Silvana. Oggi ci sono quindi tre generazioni a garantire la continuità. Nel 2004 albergo e ristorante sono stati ristrutturati.

«La mia esperienza professionale mi porta a proporre una cucina di carattere internazionale – spiega Roberto Benussi -, ma dall’incontro con mia suocera è nato un mix e le nostre specialità sono diventate anche i casoncelli, gli scarpinocc ed i capù che facciamo in casa. Vista la mia origine, in pratica ho iniziato a Grado l’attività, e visto anche che mio figlio Cristian che collabora in cucina ha gestito in questa località un ristorante per dieci anni, possiamo poi affermare di poter proporre tutte le specialità di pesce».

Il gruppo famigliare si muove con ingranaggi ben oliati all’interno di una macchina abbastanza complessa, date le specializzazioni della Bussola. C’è la mamma Silvana che nel corso della settimana si occupa di due mense aziendali importanti e al sabato segue i banchetti. La figlia Pamela, laureata in Scienze della comunicazione, si occupa delle prenotazioni dell’albergo, delle cerimonie e della direzione della sala e Cristian, come detto, è in cucina con il papà.

«Ristorazione, catering e banchettistica sono le direzioni nelle quali ci muoviamo – racconta il titolare -. Al ristorante abbiamo l’intenso lavoro del menù di mezzogiorno, mentre la sera abbiamo un menù guidato da 20 o 25 euro. Un nostro punto d’orgoglio sono però le cerimonie, i matrimoni in particolare, con prenotazioni che vanno di anno in anno. Purtroppo nelle nostre zone ci si sposa quasi esclusivamente di sabato e quindi è difficile rispondere a tutte le richieste. Oltre che in cucina, ci stiamo dando da fare per abbellire, per quanto già gradevole, soprattutto l’esterno, perché oggi viene data molta importanza anche alla cornice».

la bussola sala ricevimenti la bussola Giardino

Vista la presenza dell’albergo, il locale non ha giorno di chiusura. Per la sera, il menù degustazione costa 25 euro se si scelgono tre portate, 20 euro se se ne scelgono due. Contorni, dolce della casa, acqua e vino sono compresi, è escluso solo il caffè. Abbiamo dato una sbirciata a questa mini-carta trovandola stuzzicante e ben equilibrata tra i sapori di terra e quelli di mare. Ci sono tra gli antipasti: bresaola con formaggio, lonzino in carpaccio, prosciutto di Parma con melone, carpaccio di spada e insalata di mare. I primi sono tagliatelle ai funghi alla ciociara, casoncelli alla bergamasca, scarpinocc di Parre, fusilloni al ragù di salsiccia e finocchietto, garganelli al fumè di salmone e spaghetti ai frutti i mare. La lista dei secondi piatti comprende invece tagliata di manzo alla Robespierre, costolette d’agnello scottadito, roast beef in carpaccio, vitello tonnato, nodino di vitello ai ferri, tagliata di tonno glassata, involtino di branzino con julienne di zucchine. Diversi i contorni e l’esperienza di chi sta in cucina è una garanzia.

LA PROVA

Un indirizzo sicuro anche per i “villeggianti”

Per il menù a prezzo fisso della pausa pranzo la clientela è diversa da quella che siamo soliti incontrare nel corso dei nostri “assaggi” nei locali della Bergamasca. L’Hotel Ristorante La Bussola è un esercizio di lunga tradizione, che soprattutto nella stagione estiva offre i propri servizi anche a numerosi turisti. Le camere non sono molte, dieci in tutto, ma i “villeggianti” come venivano chiamati una volta, arrivano anche dalle seconde case o da appartamenti presi in affitto. Si tratta, nella maggior parte, di clientela di una certa età che con un buon pranzo a mezzogiorno e magari un brodino alla sera ha risolto in modo pratico il problema dell’alimentazione.

Ecco quindi che a pranzo si compone un mix tra turisti e lavoratori con i ritmi del servizio che cambiano a seconda delle diverse esigenze. Sempre più o meno di fretta chi deve ritornare in ufficio o in cantiere, con molta più calma gli altri clienti per i quali la tavola diventa anche occasione per socializzare.

In termini di prezzi la proposte sono tre: 8 euro per il primo piatto con contorno, 9 euro per il secondo con contorno e 10 euro per il menù completo. Acqua e vino sono compresi. Bene assortita la lista dei piatti. Penne alla puttanesca, pasta fresca alla bolognese, zuppa di cozze, insalata di orzo fredda, casoncelli alla bergamasca e pasta al pomodoro per quanto riguarda i primi. Arrosto di vitello al forno con polenta, salamella ai ferri, polenta e zola, filetto di maialino ai ferri, sogliola gratinata con polenta, roast beef all’inglese, formaggi misti e, per completare l’elenco dei secondi piatti, l’insalatona con tonno e mozzarella. Patate fritte, piselli al prosciutto e insalata mista sono i contorni.

Scegliamo delle ottime tagliatelle fatte in casa alla bolognese e il roast beef all’inglese. Tenuto conto anche della bontà del servizio il rapporto qualità/prezzo risulta eccellente.

Albergo Ristorante La Bussola

via Brescia 14
Clusone
tel. 0346 24635
aperto tutti i giorni


Lunedì sciopero dei trasporti. Atb e Teb: “Disagi possibili”

TEB Tram delle Valli.jpgAtb e Teb comunicano che lunedì 12 settembre, dalle 9,20 alle 12,30, potrebbero verificarsi disagi sui servizi della rete e sulla linea T1 Bergamo-Albino, a causa dello sciopero regionale proclamato dalle segreterie territoriali. Sul Tram delle valli le ultime corse del mattino garantite sono quelle con partenza alle 9,03 da Bergamo e alle 9,09 da Albino. Invece, le prime corse garantite a conclusione dello sciopero sono quelle delle 12.48 da Bergamo e delle 12.54 da Albino.


Fusini (Ascom): “Con gli slogan e le ordinanze non si combatte il gioco patologico”

di Oscar Fusini*

Togliere le macchinette dalle tabaccherie e dagli esercizi commerciali, come ha annunciato il premier Renzi, non significa risolvere il problema del gioco compulsivo. Anzi, significa inasprirlo concentrandolo in ambienti che lo favoriscono. Il Governo intende spostare le entrate del gioco dai piccoli esercizi verso le sale giochi facendo così l’ennesimo piacere alle grandi concessionarie – desiderose di massimizzare i loro sforzi in grandi insediamenti che stimolino la domanda di gioco – ma penalizzando al contempo gli ambienti promiscui, dove il giocatore trova maggiori resistenze e, spesso, qualcuno che può consigliarlo di smettere. Orbene, o il nostro Paese intende veramente mettere al bando il gioco – ma il Governo ci deve dire come intende finanziare i tanti soldi che il gioco lecito rende allo Stato – o forse è meglio evitare di colpire solo il gioco lecito e coloro che di gioco sopravvivono. Con gli slogan e le ordinanze non si combatte il gioco patologico. Si mettano invece in atto azioni concrete di prevenzione, assistenza dei giocatori a rischio e sostegno alle loro famiglie. Meno proclami e maggiori progetti, perché finora non ne abbiamo visti.

*direttore di Ascom Confcommercio Bergamo


Un errore prendersela solo con le slot. Anche la Borsa è pericolosissima

Slot machineUna stretta sull’azzardo legalizzato appare come una velleità moralizzatrice che può al massimo nascondere un fenomeno, ma difficilmente lo può eradicare. Se anche le slot machine fossero vietate in tutto il territorio nazionale, ci sarebbe sempre, come c’è sempre stato, il gioco illegale, ci sarebbero i viaggi oltre confine, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia sempre disponibili a poche ore di auto, e ormai ci sarebbero i siti Internet internazionali dilaganti e difficilmente frenabili per continuare a spendere anche dal divano di casa.

Eppure su questo tema si insiste, con tenacia forse meritevole di altre battaglie, con un filo rosso che lega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori al presidente del consiglio Matteo Renzi, andando oltre la comunanza partitica. La vicinanza politica, che si dice fosse una volta più salda di ora, si manifesta nella parallela lotta alle slot machine. A Bergamo l’ex manager di una Fininvest che sguazzava nei giochi a premi ha introdotto un regolamento che li vieta in determinati orari (Lotto, Superenalotto e affini esclusi, perché c’è azzardo e azzardo). Il problema è che nelle ore di coprifuoco basta uscire dal confine comunale e i vincoli scompaiono, con Seriate o Torre Boldone che diventano il nuovo paradiso delle slot, come una volta Capodistria o Innsbruck. Risultato del divieto: effetto mediatico, plauso dei benpensanti, danneggiamento di attività commerciali e giocatori praticamente come prima.

A livello nazionale, sull’ideale scia di Gori, ma più in grande, si muove ora il presidente del consiglio. Renzi ha preannunciato che intende mettere a punto una misura per togliere le slot da tabaccherie ed esercizi pubblici, una rottamazione in piena regola, senza peraltro far sapere se ci saranno indennizzi per chi ha investito nel settore.  L’obiettivo è arginare le ludopatie che ormai sarebbero arrivate a livello nazionale a coinvolgere più di 250 mila giocatori “patologici”. Riferendosi, sembra, solo all’azzardo e non a Pokémon Go o altri videogames dall’utilizzo compulsivo, ma che non comportano vincite in denaro.

Il problema però è che, scrive Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, metà dei quattro miliardi e mezzo del gettito fiscale da slot deriva proprio dalle macchine collocate da tabaccai e locali pubblici. In pratica dare l’impressione di accontentare le anime belle del “no slot”, senza toccare comunque le sale giochi dove i ludopati potrebbero comunque continuare a dilapidare il patrimonio che vogliono, comporterebbe un mancato gettito di 2,2 miliardi. Dato che già non si sa bene dove si troveranno i 15 miliardi necessari per disinnescare l’aumento dell’Iva dal primo gennaio, mentre si dovranno fare i salti mortali per convincere l’Europa a concedere un po’ di flessibilità sui conti, viene da pensare che piuttosto che chiudere questa fonte di reddito, sarebbe il momento di allargarla. E qualcuno ci deve avere anche pensato dato che Renzi si è premurato di sottolineare che per finanziare la ricostruzione del dopo terremoto non verrà aumentato il costo della benzina, né appunto verranno allargate le maglie sul gioco d’azzardo e sulle slot.

Ma non allargare non richiede necessariamente di stringere, anche se si decide di andare su questo fronte fiscale in direzione contraria a tutta l’Europa e pure alla storia, dato che nello Stato Pontificio, che di morale dovrebbe intendersene, non c’erano scrupoli a tassare il Lotto e il meretricio, per ricavare le risorse per finanziare le opere pubbliche. Senza contare che “la tassa sugli imbecilli”, come la definiva con razionale oggettività il matematico Bruno de Finetti, è, secondo Camillo Benso di Cavour, l’unica forma di imposizione volontaria, e quindi accettata dal contribuente-giocatore. Certo, la ludopatia è un problema (ma anche la cirrosi epatica o il tumore al polmone conseguenze di altri vizi legalizzati non sono da meno): se si vuole affrontare il discorso seriamente, però, non si può prendersela solo con le slot machine, come strumento che rovina le persone, dimenticando che, chi vuole, può comunque giocarsi tutto alla roulette, al Lotto, ai gratta e vinci. O in Borsa, che può essere vista come una “bisca legalizzata” anche più pericolosa di una “mangiasoldi”.