Mobilità, migliorano i dati nell’ultimo trimestre. Aumenta però la povertà

lavoro-scintill.jpgLa rilevazione regionale dei dati sulla mobilità dell’ultimo trimestre,  presenta per Bergamo una situazione in miglioramento, permangono tuttavia dati drammatici sulla povertà in provincia, condizione che dalla crisi occupazionale degli ultimi 8 anni ha avuto un sostanziale peggioramento. Dall’ultima rilevazione regionale risulta infatti che nell’ultimo trimestre a Bergamo ci siano stati  232 provvedimenti di mobilità, contro i 613 del 2014 e i 1.117 dello scorso anno. La situazione è positiva anche confrontando il semestre, con 1.021 provvedimenti da gennaio a oggi invece dei 1.487 dello stesso periodo del 2015. La significativa riduzione del ricorso alla mobilità a Bergamo nel primo semestre dell’anno in corso “è un dato positivo che accogliamo con fiducia – sottolinea Giacomo Meloni, segretario territoriale della CISL di Bergamo -, soprattutto nella prospettiva che la faticosa ripresa in atto nel paese e nella nostra provincia si consolidi e si confermi, permettendo l’azzeramento dei licenziamenti e la crescita dell’occupazione. Ma il dato incoraggiante che riguarda la riduzione dei licenziamenti, non deve far dimenticare, come segnala il recente report dell’Istat, il drammatico dato sulla povertà”. A Bergamo sono oltre 10mila le famiglie in condizione di povertà assoluta, su 1 milione e 582 mila a livello nazionale.

La povertà, conseguenza della grave recessione degli ultimi anni ha raggiunto anche a Bergamo valori di estrema emergenza, con il rischio che la stessa emergenza se non si consoliderà nel 2016 una robusta e diffusa crescita economica, aumenti ulteriormente la sua gravità. Da una lettura dei dati dei Centri di Primo Ascolto della Diocesi di Bergamo emerge che il numero di persone in difficoltà economiche che si sono rivolte agli sportelli parrocchiali negli ultimi anni sono quadruplicati, passando dai 900 del 2008 a oltre 3.500 del 2013. Ad oggi, secondo i dati Istat, anche in provincia di Bergamo, la povertà aumenta tra i giovani sotto i 34 anni (l’8,3% contro il 6,7 di due anni fa) e tra gli stranieri (+ 1,7% la quota di popolazione scesa sotto la soglia di sussistenza).

C’è poi, naturalmente, la popolazione anziana: nella provincia di Bergamo vi sono infatti oltre 26mila persone con reddito da pensione inferiore a mille euro mensili (lordi). Di questi, ben 11mila sono sotto i 500 euro. Ad ora a poco, purtroppo, sono serviti gli interventi spot previsti da Regione Lombardia con il reddito di autonomia. “Serve un azione forte e  concertata a livello territoriale, con la costituzione di un Osservatorio Provinciale  sulla Povertà che possa produrre proposte e interventi mirati a ridurre e debellare la povertà, proposta questa che la CISL di Bergamo rilancia con forza al territorio, come pure l’adozione di un fondo territoriale”.


Bergamo Balla, stasera torna l’appuntamento con la movida. Centro chiuso, negozi aperti

Bergamo BallaStasera torna Bergamo Balla, l’evento che anima il centro città organizzato dal Comune di Bergamo in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio. Come per gli appuntamenti precedenti, musiche, balli e danze animeranno il centro cittadino, mentre gli esercenti del centro offriranno street food, esposizioni, musica e laboratori vari. Successivo e ultimo appuntamento previsto per la manifestazione sarà, dopo la pausa estiva, giovedì 8 settembre 2016. Continua l’animazione nelle vie del centro città grazie a Bergamo Balla, che torna il stasera, nel terzo appuntamento dei quattro previsti dall’Amministrazione Comunale di Bergamo in collaborazione con il Distretto Urbano del Commercio e i negozianti del centro. Come di consueto, la manifestazione prevede la chiusura al traffico di una vasta area urbana, dalle 19.30 alle 24.30, l’apertura straordinaria serale degli esercizi commerciali e l’organizzazione di attività di animazione e intrattenimento, per consentire a residenti e visitatori di fruire di uno spazio urbano recuperato alla socialità e all’incontro. Le attività di animazione e intrattenimento avranno inizio orientativamente dalle ore 20.30-21.00. Balli latino americani animeranno Via Papa Giovanni XXIII, viale Roma e via Zambonate. In largo Medaglie d’oro avremo esibizioni di break dance, al Quadriportico esibizioni di Tango argentino e Flamenco. Spazio a danza classica, modern e hip hop in Piazza Matteotti, mentre in via Tiraboschi assisteremo a balli country, musiche e danze etniche in Piazza Santo Spirito. Non mancheranno le postazioni animate da dj set. Grazie all’attiva collaborazione tra gruppi di commercianti si segnalano, tra le molte, le iniziative di Largo Rezzara con il Dj Set Vinnie Barbarino, musica dal vivo in via Don L. Palazzolo, spazio giochi per bambini in Piazzetta Santo Spirito e le tante postazioni di street food, degustazioni e spazi aperitivo. Il centro città si trasformerà ancora una volta in un grande palcoscenico a cielo aperto, per scoprire una Città danzante, dove residenti e visitatori possano non solo ammirare, ma anche lasciarsi coinvolgere e partecipare. Anche durante il terzo appuntamento della movida, accanto alle attività proposte dagli esercenti del centro città, saranno attive delle somministrazioni a cura di associazioni di volontariato (Associazione Paolo Belli – Lotta contro la Leucemia e Alpini dell’Ossanesga) con lo scopo di sostenere raccolte fondi in sostegno a fragilità sociali.

PROGRAMMA

SPAZI TEMATICI
Nel corso della serata sono previste delle aree dedicate a stili diversi di danza e di animazione

PIAZZA MATTEOTTI- PALCO
Danza Classica, Modern, Hip Hop
LARGO MEDAGLIE D’ORO
Break Dance
VIA PAPA GIOVANNI XXIII
Balli latino americani e balli da sala
QUADRIPORTICO DEL SENTIERONE
Tango e Milonga
VIA TIRABOSCHI
Balli country
VIA ZAMBONATE
Balli latino americani 
PIAZZA SANTO SPIRITO
Musiche e Danze Etniche
LARGO PORTA NUOVA
Danze Popolari
VIALE ROMA
Balli latino americani 
VIA TASSO
Danze dal mondo

Accanto a queste postazioni altre attività, frutto dell’attivazione di esercenti e associazioni. A seguire il programma dettagliato del 21 luglio.

DANZA E BALLO

PALCO PIAZZA MATTEOTTI – DANZA CLASSICA, MODERN, HIP HOP
Scuola di Danza Attitude
Centro Studi Danzarea
Ambrabelly Dance
C.S.C. Anymore – Erika Natali
Matteo Bernardini Ballerino
Addiction School
Accademia Arte Bergamo – Gens D’ys
Step By Step

MEDAGLIE D’ORO – BREAK DANCE
Street Show – Crew
O’chiper

LARGO PORTA NUOVA – DANZE POPOLARI
Folk Amici

VIA PAPA GIOVANNI XXIII – LATINO AMERICANO E BALLI DA SALA
Dance for Love

VIA TIRABOSCHI – BALLI COUNTRY
Monter Country Group Bergamo

VIALE ROMA – LATINO AMERICANO
Latin Space

PIAZZA SANTO SPIRITO – MUSICHE E DANZE ETNICHE
Radio Italia Network
Harem Danza

QUADRIPORTICO – TANGO E MILONGA
Csc Anymore – Davide Mosconi
Tango Tambien
Tangolpe
Ass. Cult. Tangobergamo El Ultimo Tren
Mitica Milonga- Anna Maria Rota
Tango Pasion
Scuola Di Tango Argentino Bruno Calvo E Elena Precise Rota

VIA ZAMBONATE – LATINO AMERICANO
Life Dance

VIA TASSO – DANZE DAL MONDO
Associazioni Boliviane
SOMMINISTRAZIONE

PIAZZA MATTEOTTI – 20.30/24.00
Associazione Paolo Belli per la lotta alla leucemia e altre patologie
Alpini dell’Ossanesga
Info sul sito www.bergamoballa.it


Il rettore: “Un passo importante per la città”

di Remo Morzenti Pellegrini*

Oggi si è compiuto un passo importante per l’Università degli Studi di Bergamo, che arricchisce ulteriormente la sua presenza nella città in quella che ho definito più volte come una “dorsale culturale” (dalla città alta alla città bassa), e che rappresenta un passo importante anche per la città, che vede ora consolidarsi un nuovo disegno urbano. Disegno che investe la realtà urbana tutta, che vede rafforzata una presenza plurale delle sedi universitarie, opzione questa (rispetto al campus in unica sede) certo impegnativa ma sicuramente fertile e lungimirante; un “Campus diffuso” che è progetto di futuro: Università nella città, Università per la città. La realizzazione di nuove residenze universitarie, così come di attrezzature del CUS (Centro Universitario Sportivo), unitamente al recupero del Chiostro piccolo di S. Agostino, rispondono pienamente alle esigenze di un Ateneo che si muove determinato verso una dimensione europea per la qualità dei servizi e delle funzioni che vengono offerti. Certo si tratta di un investimento molto importante per il nostro Ateneo (che stanzia per questi interventi e interamente sul proprio bilancio circa 30 milioni di euro), ma che vuole consolidare la sua presenza in ambito regionale -e nazionale- e che rilancia, anche con questi interventi infrastrutturali, un processo di internazionalizzazione che avanza spedito sui diversi fronti della ricerca e della didattica. Raccogliendo la storia recente dell’edificio Montelungo-Colleoni, per oltre un secolo caserma e luogo d’incontro di giovani provenienti da diverse parti d’Italia, la presenza dell’Università è occasione di rigenerazione di questo spazio, e di reinterpretazione quale nuova frontiera di relazione aperta e internazionale per giovani studenti; un progetto che intende offrire, insieme a una preparazione accademica di qualità e di eccellenza, un contesto fecondo per apprendere, mai come in questi giorni, la cosa forse più difficile, certo la più preziosa: diventare cittadini del mondo.

 *Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo

 

 


Aperte le iscrizioni ai nuovi corsi della Scuola pratica di Commercio

Bergamo SviluppoSono aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili le iscrizioni ai percorsi formativi 2016/2017 proposti dalla Scuola Pratica di Commercio, che ogni anno presenta la propria offerta formativa per rispondere alle esigenze di chi vuole aggiornare o migliorare le proprie competenze professionali. I corsi inizieranno a partire dalla fine di settembre nella sede cittadina della Scuola Pratica, in via Zilioli 2 e coprono diverse aree tematiche: gestione e amministrazione aziendale, lingue straniere (15 corsi, tra cui 7 livelli diversi di inglese), informatica (2 corsi, tra cui anche il corso preparatorio al conseguimento dell’ECDL). Si possono anche scegliere una serie di workshop tematici (8 le proposte in programma) e i corsi di abilitazione specifica (3 le tipologie di corsi abilitanti previste). Sul sito di Bergamo Sviluppo sono consultabili il calendario completo di tutti i corsi programmati, la durata di ognuno, gli orari di svolgimento e i costi. Per iscriversi ai corsi, riservati ai soli maggiorenni, è necessario compilare online e poi stampare il modulo di iscrizione. Per l’accesso ai vari livelli dei corsi di inglese è previsto un test d’ingresso gratuito, volto a rilevare il livello di conoscenza della lingua di coloro che non hanno frequentato la precedente annualità dei corsi e non sono in possesso di riconoscimenti esterni. Il test si terrà martedì 20 settembre, alle 18, nella sede della Scuola Pratica. Per parteciparvi è necessario consegnare la domanda di iscrizione entro lunedì 19 settembre.


Sant’Alessandro, sarà il “Coraggio” il tema di quest’anno

sant'AlessandroCome ormai consuetudine, dal 26 al 28 agosto la Città di Bergamo sarà teatro di numerose iniziative che celebreranno il Santo Patrono, promosse dal Comune e dalla Diocesi. Iniziative che si sono aperte già nel mese di luglio e che proseguiranno poi fino al 18 settembre, nel solco degli approfondimenti tematici sulle virtù religiose e civiche: dopo la Misericordia e la Gratitudine, la virtù scelta per quest’anno è il Coraggio. Un coraggio silenzioso che “non si aspetta ricompensa” e “agisce per un’urgenza ineludibile”, come si legge nel titolo dello spettacolo di Marco Baliani che sarà il cuore della manifestazione. “L’Amministrazione ha individuato nel Coraggio la virtù religiosa e civica intorno alla quale celebrare il giorno di Sant’Alessandro 2016, scelta che si sta rivelando drammaticamente attuale”, spiega Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, “Gli accadimenti delle ultime settimane chiamano tutti a riflettere su questo tema, inteso non in senso epico o guerriero, bensì quale forza e capacità nell’affrontare le difficoltà del vivere quotidiano e nel superare le tragedie, personali e collettive, senza farsi vincere dalla paura. Nei giorni dedicati al patrono, attraverso numerose iniziative, vogliamo parlare di questo coraggio, quello fatto di piccoli gesti di vita ordinaria che consentono di riscoprire la nostra umanità”.

Pensiero condiviso anche da Marzia Marchesi, presidente del Consiglio Comunale di Bergamo: “Anche e soprattutto nelle giornate di tensione che stiamo vivendo, porre l’attenzione alla virtù del Coraggio in occasione della festa di Sant’Alessandro, dà l’opportunità di rafforzare il coraggio collettivo della nostra comunità bergamasca, che ci permette di superare le difese tese a proteggerci e di ricercare il bello e il positivo nelle persone intorno a noi”. Un progetto reso possibile grazie alla preziosa collaborazione tra il Comune e la Diocesi di Bergamo: “Mentre viene solennemente celebrata la memoria del Santo la nostra Comunità ritrova le proprie origini e rievoca la dignità del lungo cammino sin qui percorso”, aggiunge don Fabrizio Rigamonti, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Bergamo, “Festeggiare Sant’Alessandro è dunque onorare l’assoluta esemplarità della sua testimonianza; per ognuno di noi che, immerso in questo tempo così complesso e inquieto, prova ogni giorno a dare una forma buona alla propria vita, la devozione al Patrono è concretamente proposta attraverso la stimolante e pratica forma della meditazione su una virtù per il quotidiano”.

La giornata del 26 agosto sarà al centro di tutte le celebrazioni, e si concluderà alle 21.00 negli spazi raccolti del Duomo con uno spettacolo realizzato appositamente per l’occasione da Marco Baliani, con musiche originali di Mauro Montalbetti, grazie ad una coproduzione Teatro Donizetti e Teatro degli Alfieri. La sua narrazione farà riflettere sul coraggio silenzioso, raccontando cinque atti di coraggio che nascono da un’urgenza ineludibile di humanitas, che non pretendono né riconoscenza né ringraziamento. Un lavoro iniziato un anno fa, che ha visto coinvolte numerose realtà territoriali, come sottolinea Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica di Sant’Alessandro 2016: “Con Marco Baliani, quasi un anno fa, abbiamo deciso di realizzare delle narrazioni incentrate su un coraggio quotidiano, e sono molto felice che il Comune di Bergamo abbia  scelto di sostenere una vera e propria produzione teatrale insieme a Casa degli Alfieri. Ma anche quest’anno una parte importante è dedicata all’arte intesa come momento condiviso, espressione collettiva nelle sue molteplici forme: la mostra al Carcere di S. Agata realizzata da artisti bergamaschi a cura della Fondazione Bernareggi, due importanti appuntamenti teatrali proposti nella collaborazione con DeSidera, la collaborazione con CSV sono solo alcuni di essi”.

Particolarmente significativa quest’anno è, infatti, la collaborazione con il CSV di Bergamo, che nei giorni dal 26 al 28 di agosto in quattro spazi intorno a Piazza Vecchia racconterà i volti e le voci del Coraggio: “I volontari oggi testimoniano come sia possibile assumersi delle responsabilità nei confronti della città e di chi la abita. Abbiamo lavorato con alcune associazioni del territorio, provando a declinare la virtù del Coraggio in relazione con l’impegno delle numerose esperienze di volontariato presenti in Città e in provincia e, grazie all’aiuto di alcuni artisti, abbiamo realizzato quattro installazioni che vogliono essere occasione per costruire un dialogo tra mondo del volontariato e cittadinanza”, spiega Oscar Bianchi, presidente del CSV di Bergamo. Iniziative rese possibili grazie al sostegno di UBI Banca Popolare di Bergamo, che “è orgogliosa del coinvolgimento, anche quest’anno, nelle celebrazioni della festa di Sant’Alessandro. Una festa che per UBI Banca Popolare di Bergamo ha assunto un grande rilievo ed è diventata un impegno istituzionale e un forte segnale di appartenenza al tessuto sociale e civile orobico. Una ricorrenza che bene coniuga la promozione della cultura, dell’arte, delle tradizioni e della storia locale, alla sua più “naturale” funzione  di collante religioso di intere generazioni di bergamaschi”, sottolinea Osvaldo Ranica, Direttore Generale della Banca Popolare di Bergamo.

 


Firmata l’intesa per il rilancio dell’ex Montelungo. Guarda il progetto

ex-caserma MontelungoE’ stato firmato stamane l’Accordo di programma tra Comune, Università e Cassa depositi e prestiti per la riqualificazione e riconversione funzionale dell’ex caserme Montelungo-Colleoni. Sono stati illustrati anche i piani di acquisizione e recupero degli spazi dell’ex caserma e del Chiostro minore di Sant’Agostino. Nell’Aula Magna universitaria, nell’ex Chiesa di Sant’Agostino, sono intervenuti il rettore Remo Morzenti Pellegrini, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e Francesco Valesini, assessore alla riqualificazione urbana, edilizia pubblica e privata, patrimonio immobiliare.

Qui il link con l’accordo di programma per la riqualificazione e riconversione funzionale dell’ex caserme

 


Diventare imprenditore e fare impresa. Ti riconosci in questi sei “stili”?

Tre imprenditori e tre imprenditrici. Settori diversi. Storie diverse. Li mette a confronto una tavola rotonda che vuole raccontare cosa significa oggi gestire un’impresa e come si combinano tra loro capacità personali, organizzative e modelli di ispirazione e di riferimento.

L’appuntamento è mercoledì 20 luglio, dalle 15, nelle sale del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni in via Petrarca 10 a Bergamo. È organizzato da Bergamo Sviluppo su proposta del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di commercio e realizzato in collaborazione con il sistema associativo provinciale.

È pensato, in particolare, per aspiranti e neo imprenditori, che potranno conoscere come nasce e si sviluppa uno stile imprenditoriale e gestionale, che è certo frutto di doti personali o acquisite, ma anche di esempi provenienti da persone o modelli con cui si entra in contatto nel corso della propria formazione o esperienza lavorativa.

A portare la propria esperienza sono:

Adriano Galizzi, 26 anni, fondatore dell’azienda agricola che porta il suo nome, con sede a Leffe. È un ingegnere gestionale ed è figlio di imprenditori del settore tessile (la Cogal che produce spugne per hotel di lusso e ha alcuni  punti vendita di biancheria). Una strada che sembrava già tracciata «ma contrariamente a quanto tutti pensavano, il mio amore per la terra ha avuto il sopravvento», spiega. Ha deciso di coltivare il mais Spinato di Gandino ed ha allestito un laboratorio specializzato per la produzione di gallette, il primo in Lombardia, inaugurato nel settembre 2016. Nei giorni scorsi la sua iniziativa è stata premiata dalla Coldiretti con l’Oscar Green.

Ines Fumagalli ha aperto alla Roncola di Treviolo “Il cestino saporito”, un’attività che nasce dal desiderio di riportare nel quartiere il negozio alimentare di vicinato, presentato però in una veste nuova e dinamica. Offre infatti tre proposte: bar, punto vendita di prodotti selezionati e corsi di cucina.

Pietro Trapletti, con la Balsamo srl di Casazza prosegue l’attività avviata dal padre nell’ambito dei trasporti con conducente, ma l’ha allargata e oggi organizza e cura la gestione completa della logistica di grandi eventi in Italia e all’estero, nei settori dello spettacolo, della musica e business.

Federica Cavalli, ha dato vita e gestisce “Come un fior di loto”, un’agenzia che organizza eventi culturali. La sua esperienza imprenditoriale però nasce da più lontano. I genitori hanno infatti fondato una officina meccanica a Caravaggio, che ancora oggi lei gestisce con la sorella e la madre. Ha sempre respirato “aria imprenditoriale” e oggi continua a sdoppiarsi tra l’attività di famiglia e la produzione, promozione di spettacoli, eventi, progetti didattici e corsi.

Davide Aresi, giovane imprenditore, intarsiatore, coadiuvante dell’azienda del papà, la Aresi Mario mobili in stile di Brignano Gera d’Adda. L’azienda crea mobili artistici, punta anche all’estero e sulla comunicazione digitale e social. Insieme stanno affrontando il passaggio generazionale.

Silvia Podetti, insieme al fratello conduce l’azienda creata dal padre prima come ditta individuale e poi con la madre trasformata in snc. Oggi la Podetti Luigi e C è una srl che si occupa di progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti idrotermosanitari civili e industriali nonchè di impianti di condizionamento d’aria e antincendio. La società è specializzata nella fornitura e posa in opera di impianti e articoli idraulici, termici e sanitari.

I lavori saranno aperti dalla presidente del Comitato camerale Ida Rocca e moderati dalla giornalista Simona Befani. La partecipazione è gratuita.


Turismo, l’abusivismo è una piaga. Nucara: «Ma finalmente qualcosa si sta muovendo per contrastarlo»

Sul fenomeno dell’abusivismo nel settore turistico, cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni grazie alle piattaforme specializzate, come Airbnb, il direttore generale di Federalberghi Alessandro Nucara è chiaro: «Essere social non vuole dire applicare le regole che voglio. Deve valere il principio “stesso mercato, stesse regole”, se poi ci si rende conto che non servono o che la burocrazia complica l’adempimento se ne può discutere».

Un messaggio che la Federazione degli albergatori e Confcommercio stanno portando avanti da tempo e che comincia ad essere recepito a livello istituzionale, come dimostra la discussione del disegno di legge (numero 3564) dedicato alla disciplina della sharing economy nel suo complesso («se è definita economy vuol dire che è un’attività di mercato!») e soprattutto l’inserimento del tema nel Piano Strategico del Turismo, che fissa gli obiettivi per accrescere la competitività del settore in Italia nell’arco dei prossimi 4-5 anni. «Il Piano sarà formalizzato entro la prossima settimana – ha annunciato Nucara al convegno organizzato dall’Ascom di Bergamo per fare il punto sul fenomeno in Bergamasca e individuare le contromisure -, a settembre passerà al Consiglio dei Ministri».

Le proposte che vi ha inserito la Federalberghi sono estremamente concrete «ed in certi casi non occorre pensare a nuove leggi, perché già ci sono».

Il punto è fissare i paletti, ecco allora che la Federazione ha proposto con nettezza che rientrino nella regolamentazione tutte le occasioni in cui si fornisce accoglienza in cambio di un corrispettivo, ha messo sul piatto il tema dei controlli anche in case private, quello della sicurezza («non c’è una forma light di legionella»), della responsabilità civile, quello della trasparenza fiscale e della tracciabilità degli incassi, della durata della locazione, dei controlli e delle sanzioni. «Non ci possono essere scuse – ha ribadito il direttore generale – se si hanno sette appartamenti è un po’ difficile che si risieda in tutti, è un ovvio abuso che va sanzionato».

Gli esempi di regolamentazione della sharing economy, del resto, non mancano. «A New York si configura la locazione sopra i 30 giorni, sotto è attività di affittacamere e perciò soggetta a norme – ha ricordato -. Il Lazio ha invece legiferato in tema di durata, stabilendo che se l’attività è aperta per più di 265 giorni all’anno si configura come professionale, mentre ad Amsterdam lo è se si ospitano più di quattro persone. Il caso di Berlino ha fatto scalpore, ma stabilisce che l’attività è social e lecita se la si effettua in casa propria».

Anche a livello regionale stanno arrivando le norme. «I cambiamenti radicali vissuti dal comparto negli ultimi anni, le sfide e le opportunità rappresentate dai nuovi mezzi di comunicazione e promozione dell’offerta turistica impongono nuove regole che garantiscano una concorrenza leale e trasparente per tutti, anche nell’interesse dei milioni di visitatori che ogni anno la Lombardia ospita – ha affermato Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia -. Da questo punto di vista la nuova Legge regionale sul Turismo, approvata nel 2015 e in fase di regolamentazione attuativa, è un provvedimento importante e fortemente sollecitato dalla nostra Organizzazione per contrastare l’abusivismo e il sommerso a garanzia non solo delle oltre 60.000 imprese lombarde del settore ma anche a tutela dei 15 milioni di visitatori che le città e i territori lombardi ospitano ogni anno. La nuova legge estende infatti a tutte le tipologie ricettive – comprese le locazioni turistiche tra privati – gli adempimenti fiscali, di sicurezza, di comunicazione dei flussi, di segnalazione degli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza, così come il divieto di pubblicità menzognera con inclusione anche dell’offerta sul web. Ed è previsto un inasprimento delle principali sanzioni».

Sul fenomeno il Comune di Bergamo si è mosso già in passato, grazie anche alle sollecitazioni degli albergatori, ed ha effettuato controlli. «Oggi è diventato più difficile – ha evidenziato Lorella Vavassori, responsabile del servizio Attività produttive – perché su piattaforme come Airbnb non ci sono gli indirizzi degli alloggi. Il lavoro più importante è sicuramente quello che si può fare a monte, fissando regole precise sulla base delle quali è poi possibile definire gli interventi della polizia locale. Per operare meglio saranno perciò fondamentali i regolamenti della legge regionale».

Ascom convegno turismo - sommerso - luglio 2016 platea Ascom convegno turismo - sommerso - luglio 2016 platea 2


Regolamentazione del gioco d’azzardo, Gori: “Il Governo sbaglia”

Gratta_e_Vinci“Diverse proposte del Governo in tema di regolamentazione del gioco d’azzardo sono inaccettabili”: è immediata la reazione del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori in seguito alle notizie trapelate sui contenuti della proposta che giovedì sarà presentata alle Regioni nella Conferenza Unificata. Solo poco più di un mese fa Bergamo ha approvato un regolamento innovativo che contrasta, individuando delle fasce orarie in cui è vietato giocare, il proliferare di una piaga che nel capoluogo costa 6.000 euro all’anno ad ogni famiglia e che ha costretto oltre 220 persone a rivolgersi alla ASL per dipendenza dal gioco. “La proposta del Governo, – commenta Gori – pur se condivisibile nelle sue finalità, alimenta non pochi perplessità: per prima cosa, dalle notizie finora trapelate, non vi è alcun accenno alla regolamentazione delle lotterie istantanee (Gratta e vinci) i cui punti vendita continuerebbero a diffondersi in modo incontrollato sui nostri territori. Sappiamo bene, per averlo provato nel report sull’impatto del fenomeno del gioco d’azzardo sulla città di Bergamo, quanto la diffusione dell’offerta sia direttamente collegata al consumo”.

Gori si scaglia poi contro la certificazione del livello dei punti gioco, una distinzione, quella in tipo A e tipo B considerata “poco chiara”: “Allo stato attuale, la certificazione dei livello dei punti gioco di tipo A e tipo B non è comprensibile. Quali giochi rientrano nella prima categoria (A) e quali nella seconda? Il buon senso porterebbe a ipotizzare che i punti gioco di tipo A siano le sale giochi dedicate (Vlt-bingo-scommesse), mentre quelle di tipo B siano i bar e tabacchi (Lottomatica = lotterie istantanee e 10e lotto /Sisal lotto, superenalotto – Awp)”. Il vero problema potrebbe essere l’affossamento della normativa regionale e delle disposizioni che vietano l’apertura di una sala gioco a meno di 500 metri da luoghi sensibili: “In attesa di chiarimenti, resta del tutto inaccettabile che per la tipologia di tipo A vengano meno i vincoli imposti dalla legge regionale della Lombardia in termini di distanze dai luoghi sensibili. Se così fosse, un sala slot potrebbe essere aperta anche in zone storiche (e se fosse Piazza Vecchia?) senza opposizione dell’Amministrazione? Anche la proposta di lasciare alle Amministrazione la facoltà di regolamentare gli orari di apertura garantendo tuttavia un’apertura minima di 12 ore è inaccettabile. Nel caso di Bergamo la maggior parte dei bar e tabaccherie dovrebbero riaprire la propria attività dopo le 21,00 (oppure aprire alle 5 del mattino) per garantire le 12 ore.

Gori esprime parere positivo sulla riduzione del 30% delle Awp (apparecchi elettronici di gioco che erogano vincite in denaro) e sull’eliminazione dell’offerta di gioco dagli esercizi generalisti secondari (alberghi, esercizi commerciali, edicole, ristoranti, stabilimenti balneari, rifugi alpini, e altri). “Non si capisce però se questo valga anche per le lotterie istantanee o l’eliminazione dell’offerta riguardi solo le Awp” aggiunge Gori. Il Sindaco di Bergamo giudica “positiva l’introduzione di interventi tecnologici a salvaguardia del giocatore, anche se gli interventi portati ad esempio non prevedono quello più efficace, vale a dire legare la possibilità di giocare all’utilizzo e monitoraggio della carta nazionale dei servizi (tetto massimo di spesa giornaliero da estendere anche all’acquisto dei gratta vinci e a tutti gli altri giochi). Infine, – conclude Gori – ancora una volta non si fa alcun cenno dell’obbligo da parte dei monopoli di fornire alle amministrazioni i dati precisi relativi al consumo di gioco, divisi almeno per mese e per tipologia di gioco”.

 

 


Il sommerso nel turismo / Fusini (Ascom): «Senza correttivi, perderemo strutture alberghiere e posti di lavoro»

Il direttore dell'Ascom Oscar Fusini

di Oscar Fusini*

Quando si parla di accoglienza turistica, è bene fare un po’ di chiarezza nelle differenze che intercorrono tra sommerso e abusivismo. La prima è un’attività dal contenuto economico svolto senza registrazioni, verifiche dell’identità del visitatore, rilevazioni statistiche delle presenze, adempimenti in tema di sicurezza, autocontrolli alimentari, allergeni, legionella e senza sistemi tracciati per la possibile verifica dei ricavi. La seconda, invece, l’ abusivismo, è l’esercizio senza autorizzazioni là dove sono obbligatorie, svolto in violazione della normativa nazionale e regionale, con dimensioni maggiori di quelle consentite, per periodi tali da escludere l’occasionalità oppure la non continuità e, infine, pubblicizzato con denominazioni e marchi non veritieri. Non tutto il sommerso è dunque abusivo, mentre l’attività abusiva rientra sempre nel sommerso. Fatta la premessa, va detto che l’affitto turistico, o breve, è consentito dalla legge. Ma se l’affitto breve viene proposto come B&B, allora non è legale, perché usa una denominazione diversa. Inoltre, se l’affitto breve non adempie agli obblighi di legge a carico del proprietario, è comunque attività che si muove nell’illegalità.

La nostra Associazione ha commissionato a Incipit di Perugia una ricerca per esaminare il fenomeno dell’affitto breve in Bergamasca. La ricerca ci ha offerto molti spunti di riflessione. Il fenomeno Airbnb nella nostra realtà è realmente sharing? I dati sembrerebbero dire il contrario: solo lo 0,4% delle strutture offre una stanza in condivisione, l’87% per cento è disponibile sopra i 6 mesi (quindi non è occasionale) e, infine, il 56% degli inserzionisti gestisce da 2 a 10 strutture, quindi non propriamente casa propria. In realtà, pur avendo le caratteristiche di altre città, il fenomeno da noi sembra possedere le caratteristiche di un fenomeno diffuso e poco concentrato (quindi un numero elevato di host piccoli); scelto come autoimpiego, in un momento di mancanza di sbocchi professionali e, soprattutto, utilizzato per mettere a reddito immobili sfitti propri e di terzi, spesso non utilizzabili. Come si è affermato tale fenomeno? Se da una parte ha saputo cogliere una domanda turistica insoddisfatta, dall’altra ha certamente sfruttato la vicinanza dell’aeroporto, agito sulla leva del prezzo vantaggioso e favorito la crescita del turismo slow.

La crescita viaggia a ritmi esponenziale: dalle 3 strutture nel 2009 siamo a oltre 1.000 in meno di sette anni. Non è facile oggi prevedere rallentamenti nello sviluppo, sebbene la limitata domanda potrebbe mettere un tappo alla crescita collocando, nel contempo, fuori dal mercato l’offerta di scarsa qualità. Noi siamo preoccupati perché dalla ricerca emerge una correlazione tra aree deboli e sommerso. Le aree che scontano maggiori difficoltà presentano infatti percentuali superiori di sommerso. In particolare, nelle zone di montagna, le Orobie, dove il calo degli esercizi registrati è notevole, e ai laghi e in pianura (escluso l’hinterland cittadino) dove la stasi è evidente. Il tutto deriva dal fatto che esiste in Bergamasca una robusta offerta immobiliare (case sfitte inutilizzate e inutilizzabili). La domanda è lecita: in queste aree la sharing porta maggiore turismo o drena risorse alle strutture ufficiali? La riposta è evidente: produce chiusura di attività ufficiali e perdita posti di lavoro in aree già colpite da una forte crisi occupazionale. L’economia condivisa presenta certamente dei vantaggi: integra il reddito familiare, apre anche culturalmente la nostra provincia a segmenti nuovi e diversificati di turisti, fa conoscere località e nuovi percorsi altrimenti sconosciuti e sostiene in forma diretta e indiretta molte persone, proprietari, gestori e attività commerciali. Presenta, tuttavia, anche delle controindicazioni: non favorisce, se non in limitati casi, percorsi di crescita professionale (specializzazione, passaggio delle competenze, economie di scala), non incentiva l’investimento negli immobili, non innesca percorsi di crescita dimensionale, limita fortemente la creazione di posti di lavoro e non potenzia l’attrattività della destinazione.

L’allarme della nostra associazione è molto forte perché questo fenomeno esercita una concorrenza sleale nei confronti delle attività alberghiere e, più in generale,  delle attività imprenditoriali. Esiste infatti una forte disparità a livello di imposte che gravano sull’ospitalità organizzata in forma imprenditoriale: quest’ultime  risultano molto più onerose rispetto a quelle previste per l’ospitalità organizzata in forma non imprenditoriale. L’Iva, per esempio, è sostenuta dal cliente delle sole strutture imprenditoriali. L’Irap è versata solo dalle attività imprenditoriali e non dalle attività non imprenditoriali. L’Irpef è sostenuta da tutti, ma nel caso delle attività non imprenditoriali non esistono strumenti che consentono di tracciarne l’imponibile. L’Imu grava sulle attività imprenditoriali mentre non grava se l’attività è gestita nella prima casa del titolare dell’ attività non imprenditoriali. Anche la Tari per l’attività alberghiera è superiore a quella della privata residenza. Accanto alla pressione fiscale esiste poi anche una pressione normativa. Gli oneri burocratici e gestionali posti a carico degli hotel risultano più gravosi non solo rispetto all’ospitalità organizzata in forma non imprenditoriale ma anche rispetto ad altre strutture di tipo imprenditoriale. Se la notifica degli alloggiati dovrebbe riguardare tutti, gli obblighi in tema di barriere architettoniche e l’Haccp pesano solo sulle attività imprenditoriali, mentre gli oneri della destinazione edilizia turistico-ricettiva e la prevenzione incendi solo sugli alberghi.

Maggiori oneri significa, ovviamente, ulteriori costi per l’adempimento e risorse da investire in un momento in cui – pur avendo respirato per l’aumento delle presenze legate all’Expo – l’affitto breve prosegue nella sua marcia di crescita. Se il fenomeno non sarà contenuto, c’è il rischio di una possibile spirale per le imprese della ricettività: discesa dei prezzi – riduzione dei margini – impossibilità ad investire – chiusura delle strutture – perdita posti di lavoro. Secondo uno studio di Federalberghi affidato a Incipt, l’utile lordo prima delle imposte dirette è del 5-10 % del fatturato per le imprese e del 50/60 % per le attività non imprenditoriali. Le ricadute sono molteplici. Per il sistema generale parliamo di evasione fiscale di imposte sui redditi, di Irap e Iva, per gli enti locali di evasione di tributi e tassa di soggiorno. Per il territorio, invece, ci troviamo di fronte, inevitabilmente, a un indebolimento dell’offerta turistica e alla perdita dell’attrattività della destinazione.  C’è una soluzione? L’equilibrio di lungo termine nella convivenza tra ricettività imprenditoriale e sharing economy è possibile in un sistema d’ integrazione e di completamento di offerte differenziate, basate su servizi diversi proposti da operatori imprenditoriali e non imprenditoriali, entrambi qualificati e che competono sul servizio e sul prezzo. Il cliente esprime la sua preferenza tra strutture diverse, ma altrettanto uniformi per qualità, affidabilità e trasparenza del rapporto. Il sistema fiscale è neutrale, in quanto il reddito e il lavoro sono tassati nello stesso modo.  Il sistema ricettivo è aperto a tutti e virtuoso perché sviluppa la concorrenza, spinge gli investimenti e migliora l’attrattività della destinazione. Questo è un sistema obiettivo, da ricercare attraverso la revisione della normativa nazionale e regionale e promosso con autodisciplina e codici etici. La nuova legge regionale Lombardia 27/2015 va in questa direzione.

* direttore di Ascom Confcommercio Bergamo