Dichiarazione dei redditi precompilata, Bergamo quarta in Lombardia

fiscoSono 491.653 i contribuenti lombardi che si sono collegati al sito dell’Agenzia delle Entrate e hanno inviato la propria dichiarazione dei redditi direttamente on line, in completa autonomia. E’ un bilancio ritenuto positivo dall’Agenzia delle Entrate che, al 22 luglio, data ultima per la trasmissione del 730 online, ha contato su tutto il territorio nazionale quasi 2 milioni di dichiarazioni inviate autonomamente dai cittadini che quest’anno si sono ritrovati in dichiarazione più oneri rispetto al 2015. Erano presenti infatti anche i dati sulle spese sanitarie che si sono aggiunte alle spese universitarie, al bonus ristrutturazioni ed energia, ai contributi per la previdenza complementare. Il primato, in Lombardia, lo guadagna la provincia di Milano, in virtù della più ampia platea di contribuenti, con oltre 170 mila dichiarazioni trasmesse on line. Seguono Monza e Brianza, con oltre 55 mila e in area di traguardo anche Brescia, con 49.593 dichiarazioni presentate, e Bergamo, con 48.554. Chiude la provincia di Sondrio con oltre 9 mila dichiarazioni trasmesse via internet. La dichiarazione “fai da te” piace soprattutto ai contribuenti di età compresa tra 41 e 50 anni con 107.524 dichiarazioni inviate. Tuttavia, il 730 on line è gradito anche tra i 31 e 40 anni, con 87.283 invii, che si contendono il traguardo con i contribuenti tra i 51 e 60 anni con 87.252 invii. Risultati molto positivi anche per le fasce di età più alte che dimostrano che non è mai tardi per usare internet e per familiarizzare con le procedure telematiche dell’Agenzia: quasi 80 mila dichiarazioni trasmesse anche tra i 61 e 70 anni; oltre 53 mila tra 71 e 80 anni e ben oltre 33 mila dagli over 80.


Bergamo, spettacoli e trasporti fanno salire i prezzi a luglio

TrenordNel mese di luglio, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), a Bergamo, risulta in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a -0,3%, in aumento rispetto al -0,5% registrato il mese scorso. La variazione più marcata si registra nella divisione “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+ 1,6%) con aumenti dei servizi ricreativi e sportivi, pacchetti vacanza, supporti di registrazione, apparecchi fotografici e cinematografici, articoli di cartoleria e materiale da disegno; in calo libri, giornali e periodici, animali domestici e relativi prodotti. Segue la spesa per i “Trasporti” nella quale si registrano rincari (+1,4%) del trasporto aereo, marittimo e di quello ferroviario. Positiva anche la divisione “Servizi ricettivi e di ristorazione” con rialzi dei servizi alloggio. In “Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili” si rilevano rincari di gas e prodotti per la manutenzione della casa. Lieve aumento per “Abbigliamento e calzature” e “Bevande alcoliche e tabacchi” dove in quest’ultima si registra un rialzo delle birre. Forte diminuzione viene registrata invece nella spesa delle “Comunicazioni” con cali di apparecchi telefonici e telefax. Segue “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” dove si rilevano diminuzioni di frutta, vegetali, acque minerali, bevande analcoliche e succhi di frutta; in aumento le carni. Invariate le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, “Istruzione” e “Altri beni e servizi”.

 


In città arrivano nuovi alberi antismog. Il Comune ne pianterà 725

parco MalpensataBen 725 nuovi alberi a Bergamo entro il 2016, di questi 500 lungo 83 viali alberati della città: è questo il cuore del provvedimento di riqualificazione delle alberature cittadine deliberato ieri dalla Giunta del Comune di Bergamo. Alla base della piantumazione dei 500 alberi sta la mappatura precisa di tutti i viali alberati cittadini, strade che negli anni hanno visto assottigliarsi o rovinarsi il proprio patrimonio arboreo: l’Amministrazione comunale intende così completare e implementare le alberature, rendendo più bella e ordinata la città. “Gli alberi che saranno piantati – spiega l’Assessore Leyla Ciagà – saranno scelti tra le specie conosciute come “antismog”, ovvero quelle che trattengono sulle proprie foglie buone quantità di polveri sottili e in grado di metabolizzare importanti quantità di anidride carbonica: un tentativo di riequilibrio del microclima urbano attraverso un primo rafforzamento del patrimonio arboreo, mettendo a dimora biancospini, ippocastani, tigli, platani, frassini e tanto altro”. La spesa complessiva è di 150mila euro, per lavori che saranno completati entro fine 2016. Oltre al mezzo migliaio di alberi che saranno piantati lungo le vie urbane, vi sono altre 225 alberature che saranno messe a dimora in autunno in città: 120 al nuovo parco della Malpensata, 30 nel giardino tra via Mattioli e via Mascagni, 65 a Grumello al Piano (di cui 25 a Santa Croce e 40 lungo via Morali), 10 al bastione di san Lorenzo sulle Mura di Bergamo Alta.

L’Assessore Ciagà spiega il provvedimento: https://www.youtube.com/watch?v=VtTFLshrDv0

 


Pedemontana, Maroni: “Sono ottimista, l’opera verrà completata”

pedemontana“Sono soddisfatto e ringrazio Antonio Di Pietro per avere accettato di fare il presidente di Pedemontana: non ha certamente perso tempo, anche con questa operazione trasparenza, che significa anche dialogo e chiarezza”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo ieri alla conferenza stampa sulla Pedemontana con il presidente della società.  “Di Pietro ha le competenze per occuparsi di questi -emi – ha aggiunto il presidente -, avendo fatto il ministro delle Infrastrutture, riconosciuto come ministro di grande disponibilità, capacità e capacità decisionale dai suoi interlocutori lombardi: la Pedemontana è anche merito suo. Ma ha anche determinazione e condivido ciò che dice in merito al fatto che l’opera si farà e si farà tutta, che è quello che Regione Lombardia ha sempre sostenuto”. “Ci sono certamente molte questioni da affrontare – ha proseguito -, dal sistema del pedaggiamento, alle compensazioni, che significa dialogo con i Comuni, gli Enti locali, il territorio. Non è un’opera che deve essere imposta, ma deve essere condivisa e accettata, questo si fa attraverso le misure compensative, che costano, ma che sono un investimento sul territorio. Ci sono tutte le condizioni per arrivare fino in fondo”. “La responsabilità di determinare modalità e tempi è naturalmente del presidente – ha concluso Maroni -, la Regione Lombardia c’è, è a disposizione e a sostegno, perché questa è la strada giusta da seguire: ci sono difficoltà, ma ci sono tutte le condizione anche per una importante interlocuzione con il Governo, con il Ministero delle Infrastrutture. Sono quindi ora assolutamente più ottimista di qualche mese fa rispetto al fatto che l’opera verrà completata”.


Canone Rai, qualche consiglio per non sbagliare con le bollette

rai canoneNon finisce di procurare grattacapi il canone RAI e le modalità previste da quest’anno per il pagamento. Adiconsum Bergamo, con i primi arrivi di bollette dell’energia elettrica contenenti anche la quota di canone, ha cominciato ad accogliere cittadini e ricevere telefonate inerenti l’abbonamento tv. I rimborsi proposti da aziende fornitrici di energia per un cambio di gestore e le ipotesi di risarcimento da parte dell’Agenzia delle Entrate per canone non dovuto sono al centro delle attenzioni dei consumatori. Per quanto riguarda le aziende elettriche, “in questi giorni stiamo ricevendo telefonate da diversi utenti che si vedono proporre il totale o parziale rimborso del canone tv da molte aziende energetiche del mercato libero che è legato all’attivazione o meno di nuove forniture di luce e gas – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Noi chiediamo di valutare attentamente la proposta prima di sottoscrivere il contratto. Vedersi restituito in tutto o in parte quanto richiesto per canone Rai, la tassa più odiata dagli italiani, è un’offerta allettante, ma attivare una nuova fornitura comporterà poi un risparmio in generale sui costi della bolletta? Lo sconto una volta erogato non si ripeterà, ma il nuovo contratto di fornitura rimarrà! Prima di sottoscrivere qualsiasi contratto bisogna esaminare con attenzione e valutare attentamente tutte le condizioni, dal prezzo dell’energia, alla durata del contratto, ai vincoli in caso di disdetta”.

In merito poi ai casi in cui invece i consumatori ricevono bollette con addebiti non dovuti o errati, l’Agenzia delle Entrate precisa che “per conoscere le modalità per richiedere il rimborso del canone addebitato in bolletta e non dovuto è necessario attendere un apposito Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, in corso di emanazione”. In pratica prima si paga e poi si chiede il rimborso. Invece, sostiene Busi, “si può non pagare il canone tv in bolletta se si ritiene che l’addebito fatto non sia corretto”. Se sulla bolletta della luce viene addebitato il canone Rai e tuttavia non si rientra tra coloro che devono pagarlo, si può decurtare l’importo dal bollettino e versare solo la quota dovuta per la luce, senza temere che venga staccata la luce o che arrivi un accertamento fiscale con la relativa sanzione. Lo ha chiarito in questi giorni, in un continuo ping-pong di circolari, la stessa Agenzia delle Entrate. Se il contribuente ha invece già pagato l’intera somma richiesta nella bolletta dalla società della luce, dovrà chiedere il rimborso dell’importo non dovuto. “Dal punto di vista tecnico – chiarisce il presidente dell’associazione Consumatori della CISL – le società elettriche che riceveranno il pagamento di una bolletta parziale avranno solo il compito di inserire i dati del clienti all’interno del Sistema informativo integrato (Sii). La pratica poi passerà nelle mani dell’Agenzia delle entrate, che gestirà la segnalazione”.

 

 


Atb, parte la campagna abbonamenti. Si paga anche a rate

campagna abbonamenti ATB 2016Dal 22 agosto 2016 parte la Campagna Abbonamenti ATB 2016 -2017 che propone le tipologie di abbonamento più convenienti per spostarsi tutto l’anno con autobus, tram e funicolari. Il claim segelto? “Il percorso più conveniente tra due punti è ATB”

ABBONAMENTO ANNUALE STUDENTI

L’abbonamento è dedicato agli studenti fino a 26 anni non compiuti e scontato del 20% rispetto all’abbonamento ordinario. Gli abbonamenti annuali sono validi 12 mesi a partire dal 1° settembre 2016, 7 giorni su 7 e per un numero illimitato di viaggi nelle zone acquistate. Anche quest’anno ATB ha stipulato una Convenzione con alcuni Comuni che danno la possibilità ai propri residenti di avere uno sconto ulteriore per l’acquisto di un abbonamento di:

  • € 35 per la tariffa A-una zona
  • € 45 per la tariffa B-due zone
  • € 50 dalla tariffa C-tre zone alla tariffa intera rete

 

ABBONAMENTO ANNUALE STUDENTI UNIVERSITÀ DI BERGAMO

Per il terzo anno consecutivo, ATB ripropone l’abbonamento annuale scontato per tutti gli studenti iscritti all’Ateneo orobico, che fino a 26 anni d’età non compiuti, possono acquistare l’abbonamento annuale per le zone urbane servite da ATB e TEB alla tariffa speciale di 200 euro, invece del costo standard che può oscillare, a seconda delle zone, da 244 euro per una zona a 468 euro per 5 o più zone. Inoltre, se la residenza degli studenti è nei Comuni convenzionati con ATB il prezzo dell’abbonamento scende ulteriormente a 165 euro. Infine, si ripropone l’abbonamento annuale cumulativo per gli studenti dell’Università di Bergamo, che combina le zone urbane servite da ATB alle zone extraurbane servite da altri gestori della provincia di Bergamo, alla tariffa speciale di 470 euro, invece della somma del costo dell’abbonamento urbano ed extraurbano che potrebbe variare da un minimo di 523 euro ad oltre 1.000 euro, in base alla tratta richiesta. Per accedere ai prezzi convenzionati gli studenti devono presentare il MAV d’iscrizione all’Anno Accademico 2016/2017 e allegarlo al modulo di rinnovo abbonamento presso l’ATB Point di Porta Nuova e la biglietteria della stazione Autolinee. È possibile richiedere l’abbonamento annuale studenti “Università di Bergamo” anche online: alla sezione ATB@home basta caricare la scansione del MAV. Molto conveniente anche la “tariffa speciale Erasmus”, che prevede la vendita dell’abbonamento mensile al trasporto pubblico locale della città (zone urbane servite da ATB e TEB) – autobus, funicolari e tram –  al costo di 24 euro invece di 34 euro. L’Unibg ha pensato anche a docenti e personale dell’Ateneo, che possono acquistare l’abbonamento annuale per le zone urbane servite da ATB e TEB alla stessa tariffa speciale di 200 euro riservata agli studenti. Tutte le tipologie di abbonamento universitarie sono state introdotte grazie al contributo economico sostenuto dall’Università degli Studi di Bergamo.

ABBONAMENTO ANNUALE UNDER 14, OVER 65, FAMIGLIE, ORDINARIO E IMPERSONALE

– Abbonamento annuale Under 14 e Over 65: dedicato ai ragazzi fino ai 14 anni di età (non compiuti alla data di inizio validità dell’abbonamento) e ai sessantacinquenni (compiuti), è scontato del 50% rispetto all’abbonamento annuale ordinario, ed ha la stessa validità 7 giorni su 7, festivi compresi, per 12 mesi.

– Abbonamento annuale Ordinario: dedicato a chi si sposta per motivi personali o di lavoro. Costa come 9 abbonamenti mensili ma permette di viaggiare un anno intero.

– Abbonamento annuale impersonale per chiunque voglia un titolo di viaggio che può essere utilizzato da più persone (non contemporaneamente) nelle aree servite da ATB e TEB a prezzi convenienti

– Anche per le famiglie numerose l’abbonamento continua ad essere più conveniente: dal 3° componente in poi che acquista un abbonamento annuale, ATB offre uno sconto di oltre il 65% rispetto all’abbonamento ordinario.

PAGAMENTO DILAZIONATO

Anche per quest’anno si può godere della dilazione di pagamento dell’abbonamento ATB. Con PAGODIL e grazie all’accordo con Cofidis, ATB ti permette di dilazionare il pagamento del tuo abbonamento in 6 rate senza costi né interessi. Il pagamento dilazionato viene addebitato sul tuo conto corrente semplicemente presentando la carta d’identità (più una fotocopia da lasciare in ATB), il codice fiscale, il proprio bancomat, il codice IBAN e il telefono cellulare, inserendo pochi dati via POS. La dilazione è offerta da ATB senza costi né interessi a carico del cliente, si richiede all’ATB Point, viene applicata ad importi superiori a 260 euro ed è subordinata all’approvazione del servizio PAGODIL da parte di Cofidis.

 

 


Sacbo: nel primo semestre volano passeggeri, ricavi e utile

OrioSei mesi da incorniciare, con passeggeri, ricavi e utili in crescita. Un periodo analizzato oggi dal Cda di Sacbo – la società di gestione dello scalo di Orio – che manda agli archivi un incremento significativo dei passeggeri, nell’ordine del 6,7% rispetto allo scorso anno, con un totale complessivo, da gennaio a giugno 2016, di 5.242.919 (contro i 4.913.750 passeggeri registrati nel primo semestre 2015). A fronte della diminuzione nell’ordine dell’8% dei movimenti aerei cargo, si registra la sostanziale conservazione del valore di prodotto delle attività logistiche legate alle merci aeree, nonostante il calo da 60.483 a 57.185 tonnellate (-5,5%). I risultati operativi del primo semestre 2016 consentono di conseguire gli obiettivi prefissati in termini di budget economico-finanziario. Il valore della produzione al 30 giugno scorso è risultato pari a 59.872 milioni (+ 7,4% rispetto al primo semestre 2015), con un risultato corrispettivo di 6.792 milioni, corrispondente a una crescita del 28,5% dell’utile netto. La variazione positiva del risultato di periodo è da imputarsi in particolare alle ottime performances derivante dalle nuove attività commerciali avviate lo scorso esercizio in occasione dell’ampliamento dell’aerostazione.


Bergamo, l’industria torna a crescere trainata dall’export. Commercio ancora in sofferenza

cinese-shoppingLa produzione industriale di Bergamo cresce nel secondo trimestre dell’anno sia su base trimestrale (+0,7%) che nel confronto tendenziale (+2,4%). Il risultato del campione provinciale è allineato alla dinamica media dell’intera Lombardia (+0,8% nel trimestre, +2,2% sull’anno). La tenuta della fase di ripresa è confermata dall’aumento della quota di aziende in crescita rispetto a quelle in contrazione con un saldo positivo che supera i 20 punti percentuali. La crescita della produzione è molto marcata nelle imprese di maggiore dimensione ma comunque positiva in tutte le classi dimensionali. Il fatturato cresce del +1% nel trimestre e del +4% sull’ anno, con variazioni più brillanti per le vendite sui mercati esteri rispetto a quello nazionale. La quota dell’export sul fatturato totale raggiunge il massimo livello (41,5%) nella serie storica provinciale. Gli ordinativi sono in crescita nel trimestre ma, nel confronto tendenziale, al balzo di quelli dall’estero si contrappone una lieve flessione degli ordini interni. Sul versante occupazionale la variazione a saldo nel secondo trimestre dell’anno è positiva e in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e questo nonostante la riduzione degli incentivi fiscali alle assunzioni. Le previsioni delle imprese industriali per il prossimo trimestre restano sostanzialmente invariate e improntate all’ottimismo per quanto riguarda la produzione. Si delineano segni di peggioramento nelle attese su domanda interna e occupazione, che scivolano in territorio negativo, e di indebolimento della domanda estera. Va ricordato che l’indagine fa riferimento ai dati a consuntivo del trimestre aprile-giugno, ma è stata effettuata nelle prime settimane di luglio, nel pieno dell’incertezza sulla reazione dei mercati e delle istituzioni europee alla Brexit. L’artigianato manifatturiero registra una dinamica positiva analoga a quella dell’industria per quanto riguarda la produzione su base trimestrale (+0,7%) e annuale (+2,9%) e una crescita del fatturato. Gli addetti risultano invece in riduzione nel trimestre. 4 Segnali negativi vengono dal commercio al dettaglio con volumi d’affari in calo sia in Lombardia che a Bergamo. A Bergamo il volume d’affari dell’intero commercio al dettaglio scende su base annua del -1,7%, con una diminuzione delle vendite sia nel settore alimentare (-2,1%) che in quello non alimentare (-2,6%). Anche nel commercio non specializzato, che comprende la grande distribuzione, il giro d’affari è in flessione (-0,8%). L’andamento trova conferme in informazioni di altra fonte (IRI – Information Resources) secondo la quale volumi e valori delle vendite di prodotti del largo consumo confezionato in ipermercati e supermercati sono in calo tendenziale a Bergamo nel secondo trimestre dell’anno (e da tre trimestri consecutivi). Nel campione dell’indagine congiunturale, le imprese commerciali di Bergamo che segnalano una riduzione delle vendite prevalgono su quelle in ripresa con un saldo negativo consistente. Sostanzialmente invariata la dinamica del giro d’affari dei servizi a Bergamo, sia su base congiunturale che annuale, mentre l’andamento medio regionale è più marcatamente positivo, secondo una tendenza in corso da tempo e in accelerazione dal 2015. Le vendite a Bergamo crescono nel commercio all’ingrosso e nei servizi di alberghi e ristoranti e diminuiscono nei servizi alle persone e alle imprese. L’occupazione risulta in crescita nel trimestre, stagionalmente favorevole alle assunzioni, sia nel commercio che nei servizi. Infine, nelle costruzioni si segnala un calo del volume d’affari a livello regionale (-3,9% su base annua).

Il commercio al dettaglio

Il volume d’affari nel secondo trimestre dell’anno è in calo su base annua sia a Bergamo (-1,7%) che in Lombardia (-0,3%). La variazione destagionalizzata nel trimestre è negativa sia a Bergamo (-1,1% ) che in Lombardia (-0,6%) Le vendite nel settore alimentare tradizionale calano su base annua del -2,1% a Bergamo e del -0,9% in Lombardia. Nel non alimentare flessione del -2,6% a Bergamo e lieve aumento dello 0,4% in Lombardia. Il giro d’affari nel commercio al dettaglio non specializzato – che comprende anche, ma con insufficiente copertura campionaria, esercizi della grande o media distribuzione – è in calo a Bergamo (-0,8%) e in Lombardia (-1,1%). Il saldo percentuale tra variazioni di aumento e diminuzione su base annua delle vendite totali è negativo sia a Bergamo (-16,7 contro lo scorso +5,6) che in Lombardia (-11,8 contro il +4,4). In particolare, a Bergamo si osserva una netta riduzione (al 16,7%) delle imprese in espansione e un altrettanto netto aumento di quelle in fase di forte contrazione delle vendite, pari a un terzo del campione. I prezzi sono in aumento nel trimestre tanto in provincia (+0,5%) che nella media regionale (+0,8%). Gli addetti del commercio nel secondo trimestre del 2016, aumentano a Bergamo (+1% a saldo di un tasso d’ingresso del 3,2% e di un tasso di uscita del 2,2%) e del +0,7% in Lombardia. L’indice dell’occupazione, fatto 100 il livello medio del 2007, è a Bergamo a quota 88,6, mentre in Lombardia è al 93,8. Per quanto riguarda le prospettive per il trimestre successivo, il saldo tra segnalazioni di segno opposto registra un peggioramento e una prevalenza di attese negative sull’andamento di volume d’affari e occupazione.

I servizi

Il volume d’affari nell’insieme dei servizi indagati è invariato su base annua a Bergamo e in aumento in Lombardia (+1,4%). La variazione congiunturale, destagionalizzata, è positiva a Bergamo (+0,2%) e in Lombardia (+1%). L’indice di Bergamo (a quota 79,3 fatto 100 il livello del 2007) è lontano dal livello medio regionale (a quota 86,3) e, a differenza di quest’ultimo, non ha ancora recuperato la quota raggiunta nel corso del 2013. Per quanto riguarda i comparti dei servizi, la variazione tendenziale grezza del volume d’affari è del +1,5 % nel commercio all’ingrosso (in Lombardia: +2,8%), del – 2,7% per alberghi e ristoranti (in Lombardia: +3,4%), -0,7% nei servizi alle persone (in Lombardia: -0,1%) e -1,2% nei servizi alle imprese (+0,6% in Lombardia). I prezzi dei servizi risultano sostanzialmente stazionari nel trimestre a Bergamo (-0,1%) e in lieve risalita in Lombardia (+0,2%). L’occupazione nel complesso dei servizi è in aumento a Bergamo (+0,5%) a saldo di un tasso d’ingresso del 2,9 e di uscita del 2,4; in crescita ancor più marcata (+1,5%) in Lombardia. Le prospettive per il volume d’affari e l’occupazione nel trimestre successivo formulate dalle imprese di servizi di Bergamo sono in lieve ripiegamento ma con una ancora netta prevalenza di attese positive.

 

 


Bergamo vara il “pacchetto sicurezza”. Al via il servizio di vigilanza privata notturna

Da ieri sono in servizio tutte le notti dalle 24.30 alle 6.30 due pattuglie di vigilanza del Comune di Bergamo: si tratta del personale della Civis Spa di Milano, agenzia privata specializzata in vigilanza che si è aggiudicata il bando per supportare nelle ore notturne le forze dell’ordine per la sorveglianza e la tutela del territorio cittadino. Il Comune di Bergamo per la prima volta nella sua storia garantisce quindi un pattugliamento delle strade della città anche nelle ore notturne, un punto di svolta nelle politiche sulla sicurezza di Palazzo Frizzoni. I vigilantes si occuperanno della tutela del patrimonio pubblico, garantendo presenza in ogni quartiere e nei luoghi sensibili secondo percorsi prestabiliti, ma saranno anche utili per segnalare situazioni di altro genere, come alberi e rami pericolosi o caduti, problemi di illuminazione pubblica e il presidio della stazione ferroviaria nelle prime ore del mattino, quando inizia il via vai dei pendolari.

“Due pattuglie – commenta il vicesindaco Sergio Gandi – che agiranno sotto l’egida del Comando di Polizia Locale di via Coghetti: il servizio di vigilanza notturna rappresenta un punto importante per quello che riguarda il miglioramento della percezione di sicurezza della nostra città. Chiudiamo il cerchio iniziato con la riorganizzazione del Comando dell’estate 2015: si tratta di due riforme strutturali sul Corpo di Polizia Locale, destinate a incidere sulla sua attività in modo evidente. Il personale della Civis pattuglierà la città seguendo dei percorsi pianificati in aree potenzialmente più sensibili, potranno intervenire qualora fossero testimoni diretti di un reato o di una situazione potenzialmente a rischio e contattare la Centrale Operativa: cerchiamo così di lavorare con un approccio integrato, ovvero su piani molteplici, intensificando la presenza sul territorio con una struttura complementare alle forze di Polizia e garantendo occhi in più su luoghi pubblici o potenzialmente a rischio”.

Un servizio che esiste in pochi capoluoghi in Italia (Brescia e Padova, per fare un esempio): i vigilantes hanno affrontato tra lunedì e mercoledì tre giorni di formazione presso il Comando di Polizia Locale di via Coghetti per comprendere le peculiarità dell’attività della Polizia Locale e conoscere meglio le criticità del territorio. Non solo vigilanza notturna: sono stati sottoscritti due accordi tra l’Amministrazione comunale e due associazioni di volontariato sul tema della sicurezza. Sono l’Associazione Guardia di Finanza e quella della Polizia di Stato, volontari che agiscono in sinergia con gli agenti della Polizia Locale per il presidio e il controllo di eventi e aree cittadine. “Si tratta di persone riconoscibili sul territorio, – continua Gandi – che aiutano a migliorare la percezione di sicurezza sul territorio e sono anche punto di riferimento per la cittadinanza. Operano in zone sensibili, come la Malpensata, nei parchi, durante gli eventi (che nello scorso anno furono ben 400), sempre in sinergia con la Polizia Locale. Si rinnova così l’impegno con l’Associazione Guardia di Finanza, mentre si parla di una assoluta novità per quello che riguarda il rapporto con l’Associazione Polizia di Stato.”

L’ultima novità riguarda il rapporto diretto sul tema della sicurezza con i cittadini, “con i quali le interlocuzioni – sottolinea Gandi – sono quotidiane, tra esposti (3 al giorno), email, social network, incontri a Palazzo Frizzoni (l’ultimo martedì con i residenti di via Pascoli) e via dicendo”.  Scatteranno incontri in tutti i quartieri attraverso le reti sociali e gli operatori di quartiere: a partire dalla seconda metà di settembre il vicesindaco Gandi ha in calendario sette incontri per conoscere dalla viva voce dei cittadini le problematiche dei luoghi in cui vivono. Si parte il 15 settembre con i quartieri di Boccaleone e Celadina, il 20/9 in Città Alta e così via fino al 4 ottobre con l’appuntamento con Longuelo, Loreto, san Paolo e Santa Lucia. ”Sono convinto che l’interlocuzione diretta – conclude Gandi – serva per migliorare il rapporto di vicinanza tra Amministrazione e cittadini e, anche se conosciamo molto bene i temi, penso sia utile ragionare insieme, anche per mettere in cantiere eventuali idee o soluzioni per risolvere problemi.”

Il Vicesindaco Gandi illustra i provvedimenti: https://www.youtube.com/watch?v=pSDtOBGco6g

 

 


Renzi, l’Italicum e le riforme: così l’aspirante statista è finito nell’angolo

renzio2.jpgPovero Renzi. Ormai è accerchiato. Nel giro di nemmeno una settimana ha dovuto incassare prima l’invito a rivedere la nuova legge elettorale, il famigerato Italicum, nientemeno che da Giorgio Napolitano, il padre “occulto” del grande (!) disegno riformista del Giovin signore fiorentino, e poi lo stop dell’attuale inquilino del Quirinale, Sergio Mattarella, che per far capire che bisogna smetterla di giocare con le istituzioni ha violentato il suo linguaggio incartapecorito evocando proprio l’ultima moda ludica, i Pokémon.
Ecco perché improvvisamente il ciarliero premier si è ammutolito, ecco perché da giorni si arrabatta, così narrano i retroscenisti più compiacenti, alla ricerca del modo migliore di uscire dalla trappola che con invidiabile spreco di presunzione s’è costruito da solo. Il referendum immaginato come suggello di una svolta epocale ogni giorno di più sembra destinato a rappresentare la tomba della carriera di un giovane di belle speranze, e di qualche innegabile virtù, che a furia di trattare la politica, con le sue poco piacevoli ma ineludibili regole, come una “narrazione” ha smarrito il senso della realtà, la misura delle cose, quell’equilibrio da cui non si può prescindere quando si è chiamati a governare un Paese (ahinoi, cosa leggermente più complessa che fare il sindaco di una pur importante città).
Il mix tra riforma costituzionale e nuova legge elettorale è considerato indigeribile per un vastissimo schieramento. Perfino tra quanti non sono pregiudizialmente ostili a Renzi, da Eugenio Scalfari a Carlo Debenedetti passando per Giovanni Bazoli, è tutto un fiorire di inviti a rivedere radicalmente la legge elettorale,   pena un No secco al referendum di ottobre-novembre. Il giovanotto toscano finora ha opposto fiera resistenza, ma da quando la stroncatura dell’Italicum è arrivata anche da Giorgio Napolitano (curiosa e tardiva resipiscenza per quello che viene definito, da una folta platea di laudatores a comando, come un genio della politica e uno statista inarrivabile…) ha cominciato ad avvertire gelidi brividi alla schiena.
Ed ora, ci raccontano i cronisti ventriloqui, il presidente del Consiglio sta cercando come arrivare ad una modifica della legge senza farlo capire agli italiani. Ammesso che ci riesca, e probabilmente l’escamotage si troverà nel paese degli arzigogoli, sarà dura che riesca a salvargli la ghirba. Perché il gioco è troppo scoperto. Che l’Italicum fosse discutibile, se non proprio pessimo, era chiaro a molti. Ma finchè era funzionale al consolidamento del potere del Giovin Signore nel Paese del conformismo utilitaristico nessuno osava aprire il becco. Adesso che si è capito che l’Italicum potrebbe consegnare la chiave della stanza dei bottoni al Movimento 5 Stelle, ecco che d’incanto urge una correzione. Ma, appunto, cambiarlo perché pare favorire un altro partito non fa altro che offrire straordinari argomenti proprio a quel partito (o Movimento che dir si voglia).
Ergo, Renzi si trova in questa simpatica situazione: se tiene ferma la posizione gli voltano le spalle anche gli amici; se cambia idea, forse mantiene qualche consenso, ma in compenso darà una ragione in più per votargli contro a chi pensa che le sue riforme altro non sono che un maldestro tentativo di autoperpetuarsi a Palazzo Chigi. Forse solo il mago Houdini potrebbe sgusciar fuori da questa tenaglia con nonchalance. Vedremo cosa saprà inventarsi il nostro premier. Di certo è arrivato al bivio: di qua c’è il proseguimento e il consolidamento di un percorso fin qui indubbiamente brillante, di là la fine (politica) bruciante e repentina di un uomo, l’ennesimo, consumatosi nell’illusione che basti dar sfogo alla propria smodata ambizione per iscriversi tra i salvatori della Patria.