Treviglio, la Fiera agricola inaugura il nuovo polo espositivo

fiera agricola treviglioPer il 35esimo compleanno, la Fiera Agricola di Treviglio e della Bassa pianura bergamasca cambia cornice. Sarà infatti la manifestazione che inaugura il primo lotto del nuovo polo fieristico voluto dal Comune in via Roggia Murena – Zona Pip 2, a ridosso della stazione ferroviaria, che avrà una superficie complessiva di 14mila mq, più 4mila destinati ai parcheggi, e che sostituisce ed amplia nelle funzioni l’area del ex Foro Boario.

L’appuntamento è da venerdì 22 a lunedì 25 aprile e vedrà la presenza di circa 120 espositori provenienti, oltre che dalla Bergamasca, dalle province di Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Milano. Nata nel 1981 per rispondere alle esigenze del settore agricolo e porsi come punto di incontro e di scambio tra le realtà che gravitano sulla pianura, la rassegna mantiene inalterata la propria vocazione di vera e originale espressione del comparto agricolo e zootecnico, ma oggi può contare anche su spazi più comodi e funzionali.

L’inaugurazione sarà alle 19, alla presenza delle autorità. In primo piano tra gli appuntamenti, le Mostre ufficiali zootecniche in collaborazione con l’Associazione Provinciale Allevatori di Bergamo, ovvero la Mostra Provinciale della Razza Frisona, quella dei Suini e quella del Coniglio riproduttore.

Sempre apprezzate le iniziative dell’Associazione Norcini Bergamaschi, che proporrà una degustazione del “salame tradizionale bergamasco” e l’ormai tradizionale concorso provinciale dedicato al salume.

Il carnet si completa con incontri, convegni, dibattiti, degustazioni, presentazione di prodotti tipici del territorio e proposte mirate di turismo enogastronomico in collaborazione con la Pro Loco di Treviglio. Sono state inoltre coinvolte le scuole per favorire la conoscenza e l’interazione tra le giovani generazioni e la cultura rurale del territorio.

Strettamente a tema anche la linea del ristorante-bar allestito per accogliere i visitatori, con 200 posti a sedere e menù rigorosamente tipici bergamaschi.

La fiera è aperta venerdì della 19 alle 23, sabato, domenica e lunedì dalle 9 alle 23.

Dal 2005 l’agricoltura è comunque di casa a Treviglio tutti i mercoledì mattina in piazza Cameroni, dove si svolge il mercato degli agricoltori organizzato dalla Fiera Agricola della Bassa Bergamasca, il primo nato in Lombardia.


Ambulanti, «la nuova legge salva imprese e posti di lavoro»

Sono soddisfatti gli ambulanti bergamaschi per il lavoro svolto dal Consiglio Regionale, che ieri, 19 aprile, ha approvato importanti modifiche al testo unico del commercio della Lombardia, con particolare riferimento alla normativa che disciplina il commercio su aree pubbliche. Nuovi criteri di selezione per l’attribuzione dei posteggi, regole per la vendita di merci usate e per le attività di ambulantato su aree private sono i tratti salienti di un intervento tanto atteso quanto vitale per migliaia di operatori.

Il provvedimento è frutto di un’ampia concertazione tra Regione e associazioni di categoria. Protagoniste dell’iter Anva-Confesercenti e Fiva-Confcommercio che da anni si battono, in particolare, per superare i limiti imposti dalla legislazione comunitaria (Direttiva Bolkestein o Direttiva Servizi) che, prevedendo l’impossibilità dei rinnovi automatici delle autorizzazioni, aveva provocato fortissime preoccupazioni nella categoria.

La nuova disciplina, che contempla tra l’altro il principio fondamentale della salvaguardia del bagaglio professionale accumulato in anni di attività (che peserà per il 40% nella definizione delle graduatorie), garantirà migliaia di posti di lavoro anche a Bergamo. Il passo successivo prevede l’impegno nella definizione delle modalità di riassegnazione delle piazzole, che dovrà avvenire entro il 2017 con criteri uniformi da parte di tutte le amministrazioni locali.

Sono state introdotte anche nuove regole per le sagre, che dovranno rispettare un calendario regionale. Toccherà poi ad ogni Comune redigere un apposito regolamento di disciplina. La finalità del provvedimento sta nell’evitare che si operi in un regime di concorrenza sleale nei confronti di bar e ristoranti.

«La legge regionale porta a delle novità interessanti – spiega Mauro Dolci, presidente Regionale e Provinciale Fiva Confcommercio -. Ed è il frutto di una serie di incontri, di discussioni con le forze politiche che sono entrate nel merito delle nostre richieste e delle nostre osservazioni. Ne è nato un confronto costruttivo che ha portato a buoni risultati. A loro va il nostro ringraziamento. Le novità più salienti, oltre al criterio della professionalità e l’introduzione di un calendario annuale per le sagre, riguardano il ruolo preminente delle Associazioni di categoria, l’applicazione dei criteri dell’Intesa per la concessione dei posteggi anche per i rinnovi e alcune semplificazioni per chi tratta la somministrazione. È necessario ora che le novità e le regolamentazioni introdotte vengano rispettate da tutti e che vengano effettuati i controlli adeguati da parte delle Forze dell’ordine. Ben vengano, infine tutte le agevolazioni e le proposte fatte durante il Consiglio di ieri, perché fanno bene non solo al nostro settore ma a tutta l’economia in generale».

Il 30 giugno le due associazioni provinciali, Fiva e Anva, organizzeranno un convegno per spiegare tutte le novità.


Castro, ora il Vulcano Village diventa anche albergo diffuso

All’inizio era un ristorante. Il Vulcano. Poi sono arrivate anche le camere, il b&b e ora l’albergo diffuso. Paola Savoldelli 51 anni e Rudi Bertola 52, imprenditori di Castro, hanno scommesso sul turismo e creato un progetto insolito e vincente dal nome Vulcano Village. Hanno investito con convinzione sul centro storico del paese, trasformandolo in pochi anni in un centro di riferimento per chi vuole soggiornare sull’Alto Lago d’Iseo. L’investimento ha avuto due risultati: da un lato ha creato una vocazione turistica in un paese di tradizione operaia, dall’altro ha permesso di recuperare edifici disabitati e di abbellire e valorizzare il borgo del paese, da tempo abbandonato. «Abbiamo aperto il ristorante nel ‘91 – ricorda Savoldelli -. Poi abbiamo acquistato uno stabile nel centro storico e l’abbiamo ristrutturato un po’ alla volta: nel 2005 abbiamo aperto le prime cinque camere e in un secondo tempo, al piano di sopra, 5 appartamenti che abbiamo dedicato a casa vacanza». Il progetto piace, i clienti non mancano, apprezzano la calma e la bellezza del lago, e l’eleganza e la ricercatezza delle camere, così i due imprenditori decidono di investire nell’acquisto di un altro stabile, sempre nel centro del paese.  vulcano-village-ristorante-esterno-1024x640

«Man mano vedevamo che le cose funzionavano. Si riusciva a comprare e sistemare» dice Bertola. Anche in questo caso i lavori sono importanti e accurati. Al termine, lo stabile si affaccia sulla piazzetta in una veste nuova e molto bella. «In questo caso abbiamo deciso di proporre le camere come b&b, per ampliare la nostra offerta e dare ai turisti la possibilità di  trovare la sistemazione più adatta alle proprie esigenze» spiegano.

Il progetto va avanti. Quest’anno è stato inaugurato l’albergo diffuso con 7 tra camere e appartamenti, due a fianco del ristorante con vista lago, il resto nel centro storico. Il numero dei posti letto sale a 40. Da qualche anno anche Nicola di 26 anni e Michele, 24, sono entrati in società con i genitori. «Io e i ragazzi facciamo i jolly, lavoriamo dove serve – dice Savoldelli –. I clienti sono soddisfatti, apprezzano le camere, il ristorante sul lago e la nostra cucina. Tanti ritornano».

L’anno scorso il complesso ha avuto il record di presenze. Merito anche della partecipazione a portali di richiamo come Booking, BB Planet e Airbnb. Tra i turisti ci sono molti italiani, per lo più milanesi, ma anche tanti tedeschi e diversi americani. «Arriva un sacco di gente che non ti aspetti – raccontano -. Non solo d’estate, anche d’inverno abbiamo spesso ospiti grazie alla vicinanza della Lucchini, operai che cercano dove dormire. Ad esempio, da sette mesi è alloggiato da noi un gruppo di clienti cinesi che lavorano in fabbrica. Le famiglie arrivano in pulmino o con le navette. Poi abbiamo tanti gruppi di ciclisti e di motociclisti. Si fermano per uno-due giorni poi partono per le loro escursioni. Non vengono per il divertimento ma perché sanno che è un lago tranquillo. È un posto che piace». Le prenotazioni, per ‘The Floating Pers’, il grande evento dell’estate sul Lago d’Iseo, anche qui segnano il tutto esaurito. «Gli eventi di richiamo ci portano tanti clienti – dice Savoldelli – Domenica ci sarà la Sarnico Lovere Run e siamo già al completo e anche nei weekend abbiamo tante prenotazioni». Il progetto non sembra destinato a concludersi qui. «Siamo sempre in movimento – confida Savoldelli -. Mio figlio Michele dice che vuole altre stanze. Fra qualche anno magari».

 

 

 

 


Come consolidare la ripresa? Il mondo dell’auto sceglie Bergamo per il confronto

La ripresa del mercato dell’auto c’è e i numeri che, mese dopo mese, la confermano stanno facendo tornare l’ottimismo tra chi produce e vende. Ma non è certo il caso di abbassare la guardia. Anzi, è proprio questo il momento di mettere in campo le strategie migliori per consolidare e sostenere il trend. Lo sa bene Federmotorizzazione, la federazione nazionale dei commercianti della motorizzazione aderente a Confcommercio, che ha scelto Bergamo per un confronto ad ampio raggio con gli attori del settore automotive, capace di offrire agli addetti analisi, previsioni e nuove soluzioni per il proprio business. Il convegno, dal titolo “Automotive – Consolidiamo e sosteniamo la ripresa del settore”, è rivolto a tutti i rivenditori e a chi opera nel mondo dell’auto ed è in programma giovedì 28 aprile nella rinnovata sede dell’Ascom Confcommercio in via Borgo Palazzo 137, a partire dalle 14.30.

Sarà presente il presidente di Federmotorizzazione, Simonpaolo Buongiardino, che offrirà una panoramica sul settore in Lombardia, e si susseguiranno interventi su numerosi aspetti del mondo dell’auto, dalle evoluzioni amministrative, come il Registro unico automobilistico, alle modalità di comunicazione da parte dei rivenditori, dal focus sulle esigenze degli agenti di commercio alle applicazioni web, dall’osservatorio sui consumi ai rapporti bancari, passando per assicurazioni, gestione della manutenzione, normative per vendere al sicuro.

I lavori saranno coordinati da Giorgio Lazzari, responsabile delle relazioni esterne dell’Ascom di Bergamo e da Loreno Epis, presidente degli autosalonisti bergamaschi, nonché consigliere nazionale di Federmotorizzazione che porterà, tra l’altro, alla platea le novità e le tendenze raccolte di prima mano al Nada di Las Vegas, il più grande luogo d’incontro internazionale per i rivenditori di auto nuove e usate.

Per confermare la partecipazione: Ascom Confcommercio Bergamo – tel. 035 4120203 – gabriella.rizzi@ascombg.it; Federmotorizzazione – segreteria di Milano – tel. 02 7750288 – federmotorizzazione@unione.milano.it

IL PROGRAMMA

14.30 – Registrazione partecipanti
15 – Saluti Istituzionali
  • Paolo Malvestiti – presidente Ascom Confcommercio
  • Bergamo Oscar Fusini – direttore Ascom Confcommercio Bergamo
Moderatori
  • Giorgio Lazzari – resp. Relazioni Esterne Ascom Confcommercio Bergamo
  • Loreno Epis – Consigliere Nazionale Federmotorizzazione
15.15 – Relazione settore automotive lombardo
  • Simonpaolo Buongiardino – presidente Federmotorizzazione
15.45 – Registro Unico Automobilistico
  • Ottorino Pignoloni – segretario Nazionale Unasca
16 – Il business dei concessionari verso il 2018
  • Plinio Vanini – presidente Gruppo Autotorino
16.10 – Le persone comprano solo “cosa vendi” o anche “chi sei”? Comunicare oggi per un Dealer
  • Elisabetta Cozzi – amministratore delegato F.lli Cozzi Spa
16.20 – Diamo centralità alle esigenze dell’agente con politiche attive
  • Darwin Villa – vice Presidente Fnaarc Agenti Commercio Milano
16.30 – Una applicazione web di ultima generazione nel nostro Sistema
  • Fabio Uglietti – Marketing e Formazione Quattroruote Professional
17 – Osservatorio dei consumi Findomestic in Lombardia
  • Leonardo Cogo – account manager Findomestic
  • Claudio Bardazzi – responsabile Osservatorio Findomestic
17.15 – AsConAuto: Opportunità per concessionari ed autoriparatori
  • Giorgio Boiani – vice presidente AsConAuto
17.30 – Assicurazione e Mobilità – Innovazione e Processi
  • Moris Zecoli – Business Development manager H3
17.45 – Rinegoziazione e recupero marginalità dai rapporti bancari
  • Simona Morandi – responsabile direzione EDG
18 – Semplificare e migliorare la gestione della manutenzione auto
  • Claudio Oleari – responsabile grandi clienti Car Full Service
18.10 – Digital Dealer Garantito. Normative per vendere al sicuro
  • Andrea Contiero – manager Quintaruota
18.20 – Esperienze ed impressioni dal NADA di Las Vegas
  • Loreno Epis – presidente Autosalonisti Ascom di Bergamo
18.30 – Conclusioni
  • Simonpaolo Buongiardino – presidente Federmotorizzazione
18.45 – Termine lavori e buffet


Il plauso di Borghi (Confcommercio Lombardia), Errico (Fiva) e Stoppani (Fipe)

Confcommercio Lombardia esprime viva soddisfazione per il via libera del Consiglio Regionale lombardo alla legge del commercio su aree pubbliche e sagre. “Si tratta di un provvedimento molto significativo per le imprese lombarde del terziario, che ribadisce principi fondamentali di concorrenza leale e di contrasto all’abusivismo, conseguito dopo molti mesi di lavoro grazie alla positiva collaborazione con la Regione” commenta Renato Borghi, vice presidente vicario di Confcommercio Lombardia.  “Con l’approvazione oggi di questa legge si pone un punto fermo sulla tutela in Lombardia dell’attività lavorativa di oltre 22mila ambulanti nel rispetto delle norme europee sulla concorrenza: abbiamo lavorato molto intensamente, assieme a Confcommercio Lombardia, per raggiungere questo risultato” afferma Giacomo Errico presidente di Apeca (l’Associazione milanese) e Fiva Confcommercio (la Federazione nazionale degli ambulanti). La legge, recependo la Direttiva Bolkestein, attua le disposizioni dell’intesa fra Stato e Regioni (del 2012 ndr.): “C’era un problema concreto di giustizia per i tanti nostri operatori che hanno investito la loro vita professionale, assieme a quella delle loro famiglie, e le loro risorse per operare sui mercati” prosegue Errico. La nuova legge lombarda prevede, nel rispetto del dettato europeo, la riassegnazione dal 2017 dei posteggi dei mercati per 12 anni con un criterio assolutamente prioritario di professionalità acquisita calcolata sulla base dell’anzianità d’impresa e di posteggio.

“La soluzione individuata in Lombardia è equilibrata – prosegue Errico – perché stabilisce criteri di concessione dei posteggi su aree pubbliche che non vanificano gli investimenti effettuati e valorizzano l’esperienza professionale degli operatori. Ringraziamo l’assessore Parolini, il relatore della legge Fabio Rolfi e tutti i consiglieri regionali, maggioranza e opposizione, che hanno capito l’importanza di questo provvedimento”. Nel provvedimento approvato dal Consiglio Regionale lombardo si introducono inoltre principi di regolamentazione sulle sagre, il cui proliferare incontrollato danneggia l’attività dei pubblici esercizi sul territorio. “Certamente importanti – spiega Lino Stoppani, presidente di Epam (l’Associazione milanese) e Fipe Confcommercio (la Federazione nazionale dei pubblici esercizi) – sono l’introduzione di un calendario annuale di queste sagre (con sanzioni per chi opererà senza essere inserito ndr) e le linee guida che la Regione indirizzerà ai Comuni perché si dia priorità a quelle manifestazioni che hanno una valenza riconosciuta di tradizione con gli operatori già presenti sul territorio”.


Lotta alla ludopatia, Ascom in campo in undici comuni

furto-slot20141.jpgL’Ascom e gli undici comuni dell’Ambito Territoriale 1 della Provincia di Bergamo insieme nella lotta contro la ludopatia. L’Associazione commercianti di Bergamo sta collaborando con i Comuni e la Polizia di locale di Seriate, Albano, Brusaporto, Bagnatica, Scanzorosciate, Cavernago, Costa di Mezzate, Grassobbio, Montello, Pedrengo e Torre de’ Roveri per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa coinvolge 230 pubblici esercizi. Ad Ascom il compito di informare e formare i gestori dei locali sulle disposizioni regionali in atto, contenute nel regolamento regionale 5/2014. L’accordo tra Ascom e Polizia locale è il frutto di una serie di incontri svoltisi con l’obiettivo di condividere un’interpretazione univoca della legge e chiarire eventuali dubbi, evitando da un lato possibili contenziosi nei confronti degli esercenti, dall’altro tentando di contrastare la dipendenza da gioco. «Ascom collabora con l’Azienda di Tutela della Salute di Bergamo, le Amministrazioni comunali e i comandanti della Polizia locale degli undici comuni nel contrastare la ludopatia attraverso percorsi mirati e condivisi sulla prevenzione e sulla legalità – spiega Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario del Gruppo pubblici esercizi di Ascom Confcommercio Bergamo -. Nell’ultimo anno abbiamo partecipato a numerose riunioni con l’obiettivo di condividere un’interpretazione univoca della legge e per chiarire eventuali dubbi. I comuni e la Polizia locale, con cui abbiamo intavolato questo percorso hanno dimostrato la massima disponibilità ad informare preventivamente i pubblici esercizi sulle nuove disposizioni, prima di procedere ad eventuali controlli ed elevare possibili multe».

L’Ascom ha scritto quindi ai 230 esercenti degli 11 comuni, invitandoli ad attenersi a quanto il regolamento definisce: tenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi sensibili, richiedere una scia “dedicata” per l’installazione dei dispositivi, indicare la data del collegamento alle reti telematiche e la data di scadenza del contratto stipulato tra esercente e concessionario. Un’attenzione particolare va data all’area adibita al gioco lecito, che deve essere unica, chiaramente riconoscibile, delimitata con colonnine a nastro o corda, con finestre non oscurate e con gli apparecchi per il gioco d’azzardo in posizione frontale, l’uno rispetto all’altro. Nei locali infine devono essere ben visibili il divieto di utilizzo ai minori di diciotto anni e il materiale informativo reso disponibile dalle Regioni tramite ATS – Aziende di tutela della Salute. Inoltre con l’introduzione dell’obbligo formativo (L.R. 8/2013) i gestori devono conservare l’attestato di partecipazione al corso.  «Se non si rispetta quanto definito dalla Regione le sanzioni previste vanno da un minimo di 500 ad un massimo di 5mila euro – ricorda Lazzari -, per cui raccomandiamo un rispetto scrupoloso delle norme e, nei casi dubbi, invitiamo a chiedere informazioni e delucidazioni alle Amministrazioni di riferimento».


Gromo, sagra e concorso tra i formaggi seriani

formaggi gromoÈ il concorso caseario più famoso della Val Seriana. Sabato 23 aprile torna “Gromo sempre in forma”, la gara riservata a Formaggella della Val Seriana, stracchino e formaggio di Monte, tipicità che caratterizzano la produzione delle aziende agricole locali.

Attorno all’appuntamento si sviluppa una la sagra, che permette di unire ai sapori la scoperta del bel contesto storico e architettonico del paese, inserito nell’elenco dei “Borghi più Belli d’Italia” e Bandiera Arancione del Touring Club.

La giornata vedrà la presenza, dalle 10 alle 18 in piazza Dante, di stand con prodotti tipici e un vario programma di eventi. Alle 11 nella sala ex Pro Loco si terrà l’inaugurazione della ricostruzione in miniatura del Borgo di Gromo, a cura degli Amici del Presepe di Cerete, dalle 15 invece scatterà l’animazione musicale a cura del gruppo Folk Minstrel. I bambini e le famiglie possono anche partecipare al laboratorio dal titolo “Il Castello infestato” (ore 15.30, su prenotazione) mentre alle ore 16.30 saranno svelati e premiati i vincitori del concorso, realizzato con la partecipazione dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi) e della Coldiretti. A seguire show cooking e degustazione a cura della scuola alberghiera dell’Azienda Bergamasca Formazione.

La kermesse è anticipata da un convegno, giovedì 21 aprile nella sala Filisetti (via Milesi 25).

Per informazioni tel. 0346 41345

 


Commercio su aree pubbliche, nuove regole contro abusivismo e concorrenza sleale

ambulantiopia.jpg“Regole semplici, chiarezza interpretativa, contrasto all’abusivismo, garanzia di concorrenza leale tra operatori e tutela del consumatore. Sono questi i principi e gli obiettivi di questo nuovo provvedimento, che è frutto di un approfondito ascolto e proficuo confronto tra le associazioni di categoria più rappresentative, l’Anci – l’associazione dei Comuni e il Consiglio Regionale e lo specifico gruppo di lavoro”.

Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Progetto di Legge riguardante il commercio su aree pubbliche. “In Lombardia – ha spiegato Parolini – la professionalità e l’impegno degli ambulanti nei mercati comunali accrescono l’attrattività del territorio e migliorano la qualità urbana delle nostre città. Questo tipo di commercio su aree pubbliche rappresenta un patrimonio di eccellenze, che va tutelato e preservato in un contesto chiaro e condiviso di legalità”. “Per questo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo predisposto un ampio e organico aggiornamento normativo, che tiene conto delle nuove sfide e dei cambiamenti imposti dal contesto economico e che va ad affrontare questioni aperte in modo da dare ai Comuni gli strumenti più appropriati e flessibili per ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni e la tutela delle attività commerciali esistenti sul territorio. È il caso delle sagre, che sono una risorsa religiosa, sociale, culturale ed enogastronomica e svolgono un ruolo importante anche per la promozione turistica del territorio, ma che in alcune occasioni si sono trasformate in una sorta di escamotage per realizzare attività commerciali fuori dalle regole o per eludere gli obblighi a cui il commercio in sede fissa e ambulante è soggetto”.

“Abbiamo inoltre accolto importanti ordini del giorno – ha affermato Parolini – come la semplificazione per le procedure di rinnovo delle concessioni oggetto di affitto di azienda o quello sugli incentivi per l’ammodernamento dei veicoli utilizzati dagli ambulanti. Quest’ultimo in particolare è oggetto di serie valutazioni da parte nostra, insieme alla collega Terzi, perché alla tutela della qualità dell’aria e della salute dei cittadini si accompagna anche l’esigenza di salvaguardare impresa e lavoro”.

Di seguito le principali novità inserite nel Progetto di Legge

PERIODI DI CONCESSIONE

In attuazione dell’Intesa della Conferenza Unificata, è previsto che i posteggi nei mercati e nelle fiere possano essere dati in concessione per un periodo stabilito dal Comune, compreso tra i nove e i dodici anni, tenuto conto dell’investimento effettuato.

DEFINIZIONI

La legge introduce nuove definizioni come quella di “mercati straordinari” (intesa come edizione aggiuntiva di un mercato che si svolge in giorni diversi e ulteriori rispetto alla cadenza normalmente prevista in occasioni di festività o eventi straordinari) e “sagra”, (intesa come ogni manifestazione temporanea finalizzata alla promozione, alla socialità e all’aggregazione comunitaria in cui è presente l’attività di somministrazione di alimenti e bevande in via temporanea, accessoria e non esclusiva).

SAGRE

Per lo svolgimento delle sagre è previsto che i Comuni predispongano un regolamento sulla base di linee guida regionali e che le manifestazioni siano inserite nel Calendario regionale delle sagre e delle fiere. Saranno sanzionati gli organizzatori di sagre che non siano inserite in tale Calendario.

MERCATINI

Al fine di evitare il proliferare di pseudo-mercatini su aree private, che possano fare concorrenza sleale ai mercati regolarmente istituiti, è stato aggiunto un comma che prevede che le attività commerciali effettuate su aree private di cui il Comune non abbia la disponibilità, tramite convenzioni o accordi formali, sono disciplinate dalle norme in materia di commercio al dettaglio, in sede fissa.

TUTELA DEL CONSUMATORE

La nuova legge prevede l’obbligo di informare il cliente su: vendita di merci antiche o usate, prezzo del prodotto, sanificazione delle merci usate vendute.

SANZIONI

Le sanzioni sono state rideterminate al fine di renderle proporzionali alla gravità della violazione.

 


Shopping e animazione, le notti bianche di Bergamo tornano al giovedì. Si comincia il 16 giugno

Bergamo BallaLe “notti bianche” dell’estate di Bergamo tornano al giovedì e saranno quattro a partire dal 16 giugno. Il calendario è stato confermato dal Comune in accordo con il Distretto urbano del commercio e prevede l’ormai tradizionale pedonalizzazione del centro e l’organizzazione di eventi e iniziative per vivacizzare la città e promuovere negozi ed esercizi.

Gli appuntamenti sono il 16 giugno, il 7 e 21 luglio e l’8 settembre. Il tema, come nella passata edizione, sarà “Bergamo Balla”, declinando su diversi palcoscenici e postazioni le varie forme della danza e del ballo, tra spettacoli, prove e piste aperte, per tutti i gusti e tutte le età.

Rispetto allo scorso anno, quando le serate sono state organizzate di venerdì, si ritorna alla cadenza originaria del giovedì, che i commercianti hanno preferito come giorno da animare. Sempre per rispondere alle esigenze delle attività commerciali, la chiusura al traffico delle auto scatterà alle 19.30 anziché alle 20, permettendo di intrattenere i visitatori della fascia aperitivo. Le vie cittadine saranno riaperte alle 24. È confermata la possibilità per negozi e locali di occupare il suolo pubblico antistante senza chiedere il permesso al Comune.

Anche quest’anno una notte bianca “si allargherà” fino a via Borgo Palazzo, dove l’evento ho debuttato lo scorso anno. Sarà il 7 luglio. Un calendario diverso sarà invece quello delle notti in Borgo Santa Caterina, non ancora definitivo.

I negozianti sono chiamati a fare la propria parte nell’organizzare attività, promozioni, allestimenti per far conoscere la propria offerta e arricchire il programma delle serate proposto dal Comune. Per segnalare info@ducbergamo.com

 


Una gaffe dietro l’altra, quanta ignoranza tra i politici

Sapete, quando si scrive o si parla in pubblico, può sempre capitare di commettere qualche errorino: io, per esempio, una volta confusi Guglielmo Giannini, quello dell’ “Uomo Qualunque”, con Alberto Giannini, quello del “Becco Giallo”. Mal me ne incolse, perché l’illustre correlatore mi fece fare una figuraccia penosa, che ancora oggi rammento con imbarazzo ed un senso fastidiosissimo di disagio irrisolto. Fu un disagio salutare, giacchè, da quel giorno funesto, prima di dire una cosa, ci penso dodici volte e mi documento più che posso: la topica resta sempre dietro l’angolo, ma, perlomeno, è un rischio più remoto. Invece, mercè forse la schiera di leccaculi, che fa sì con la testa a qualunque bestialità il capo estruda, oppure per quel senso di investitura divina che, dalle nostre parti, è solito alonare chi occupi un posto di qualche rilevanza, il comandina di turno non è mai neppure sfiorato dall’ idea che si possano berciare scempiaggini, anche se si è potenti e riveriti.

Fatto sta che costoro, con una frequenza che si sta facendo significativa, esprimono concetti ed esternazioni di un’asinità allarmante: il che, lasciatemelo dire, non è mica tanto un bel segnale. Io rammento la sparacchiata ciclotronica della Gelmini, che, evidentemente frastornata dalla velocità siderale con cui la sua auto blu la riporta a casina bella, immaginò un tunnel che portava da Ginevra al Gran Sasso. Allora, tutta l’Italia rise della maestrineggiante Gelmini: sarà che era berlusconiana, sarà che aveva un bell’accento bresciano, da fare innamorare i sassi, la cosa venne stigmatizzata e ridicolizzata secondo merito. Poi, però, questo genere di idiozie, vuoi per l’aumentata frequenza, vuoi per la mutata tendenza politica degli esternatori, ha cominciato a passare sempre più sotto silenzio. La ministra Giannini (l’ennesimo Giannini, maledizione!) ha confuso serenamente il caccia F35 con un modello di missile, e si è sentita solo qualche risatina, tra gli addetti ai lavori: ed era il ministro della Difesa, non della salumeria. Però, magari, la maggioranza degli Italiani, dopo decenni di pacifismo demente e di ignoranza scolastica, non era tenuta a riconoscere l’entità della cantonata.

Che dire, tuttavia, di questi giorni grami, in cui il presidente del Consiglio e la presidente della Camera, in meravigliosa congiunzione astrale, sono riusciti a dirne due che, davvero, fanno tremare i pilastri? Il primo, in un empito di entusiasmo, si deve essere detto: massì, balla più balla meno, spariamola grossa, che, tanto, chi vuoi che se ne accorga, in mezzo a tante balle? Così, serenamente, ha raccontato al Paese che il tunnel del San Gottardo, la galleria ferroviaria per alta velocità più lunga del mondo, capolavoro di efficienza e di ingegneria elvetica, 57 chilometri di svizzeraggine allo stato puro, in realtà l’abbiamo fatto noi. Che, a un dipresso, sarebbe come dire che abbiamo fatto noi la Tour Eiffel, il Muro di Berlino e le Piramidi, tutto assieme. Avete sentito qualcuno dare del pirla all’estensore di sì formidabile sparata? Macchè: nemmeno un plissé. Molto ben detto eccellenza, congratulazioni eccellenza, bravissimo davvero eccellenza. Pensate che delusione, quando uno dei sessanta milioni di appecorati si dirigerà pieno d’orgoglio verso il centro d’Europa, convinto di usufruire dell’altissima tecnologia italica, e a Chiasso si troverà i doganieri svizzeri! Dunque, a Renzi tre in geografia e due in onestà ideologica.

Ma che dire della presidentessa Boldrini, che, due giorni fa, l’ha sparata altrettanto grossa, passando dalla geografia alla storia? Certo, io capisco che, per assecondare l’uzzolo personale nei confronti dell’immigrazione, cui la gentile signora pare tenere più che alla propria nomea culturale, ogni arma sia buona: tuttavia sostenere, senza mettersi a ridere, che il vallo di Adriano, costruito nel II secolo dopo Cristo dall’omonimo imperatore, abbia impedito ai Romani di amalgamarsi felicemente coi loro dirimpettai, è davvero imbarazzante. Perché quello era il Limes: dall’altra parte c’erano i cazzutissimi predoni Pitti, mica i bambini siriani cogli occhioni sgranati. Così va il mondo. D’altra parte, anche noi, in fondo, abbiamo un’assessora alla Cultura che è convinta, al punto da scriverlo, che la prima guerra mondiale sia iniziata il 23 agosto. E nessuno si sogna di farle notare che è una castroneria colossale: specialmente, guardacaso, i superesperti che ha messo nel comitato per il centenario della Grande Guerra. Gli antichi progenitori, privi del fondamentale apporto culturale delle genti caledonie, avrebbero commentato: asinus asinum fricat.