Settant’anni di Confcommercio, premio alla Italtrans. Anche l’Ascom all’evento

C’è anche la bergamasca Italtrans nello stretto novero delle realtà imprenditoriali che la Confcommercio ha scelto di premiare durante l’evento conclusivo del Settantennale al teatro la Fenice di Venezia, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’azienda ha rappresentato l’eccellenza nei trasporti al fianco di nomi come Crai, per il commercio, e il tristellato ristorante il Pescatore di Antonio e Nadia Santini a Canneto sull’Oglio (Mn), per il turismo. La cinquina è stata completata dall’associato più anziano – Elsa Di Lodovico, che a 92 anni si reca ancora tutte le mattine al lavoro nel negozio di pellicce nel centro di Teramo – e dalla start up più innovativa, Altrama Italia per la app e il portale ViaggiArt.

laura bertulessi e mattarella ritA ritirare il premio per Italtrans c’era l’amministratore delegato Laura Bertulessi. «Per aver innovato e fatto crescere con straordinaria capacità imprenditoriale Italtrans, azienda leader nel trasporto dei prodotti surgelati», la motivazione del riconoscimento. L’attività è cominiciata nel 1985 con un un camion. Oggi la Italtrans è tra i primi centri logistici a livello europeo, con 800 automezzi di proprietà condotti da autisti dipendenti tutti di nazionalità italiana, che nel 2015 hanno totalizzato quasi 850mila consegne. Ha inuaugurato lo scorso anno la nuova e avanzatissima sede a Calcinate e può contare su 14 depositi lungo tutta la penisola per una capacità logistica di 500mila mq. L’impresa dà lavoro ad un indotto di più di mille persone.

Alla cerimonia hanno partecipato esponenti del Governo, della politica, delle istituzioni, dell’economia e del sistema confederale.

Anche l’Ascom di Bergamo era presente all’importante evento confederale, con il direttore Oscar Fusini. Un’occasione per celebrare la storia dell’associazione, ma anche per leggere il presente e guardare al futuro, che parla di una progressiva terziarizzazione dell’economia. Come ha mostrato la ricerca su Pil e consumi dell’Ufficio studi di Confcommercio, oggi i servizi valgono quasi i tre quarti di tutta la produzione annuale di ricchezza contro il 24% dell’industria.


Estivi 2016, ecco chi gestirà gli spazi. Resta vuoto piazzale Alpini

Assegnati gli spazi di somministrazione e aggregazione in vista dell’estate 2016 a Bergamo: ne vengono assegnati 4 su 5, con la sola eccezione di piazzale degli Alpini, per il quale è pervenuta una richiesta che però non è stata giudicata idonea dalla commissione di valutazione delle proposte.

A differenza del 2015 viene assegnato anche lo spazio antistante il parco Goisis a Monterosso, per il quale sono pervenute agli uffici due richieste. A gestirlo sarà la società Cocolele Srl, che ha presentato un progetto con una forte caratterizzazione sportiva (con corsi di fitness e diversi tornei, dagli scacchi al calcio balilla al ping pong) e prevendendo numerose attività per le famiglie.

Assegnati tutti e tre gli spazi tradizionali sulle Mura di Bergamo Alta: il bar Flora di piazza Vecchia si aggiudica lo spazio di San Giacomo, uno dei più ambiti a giudicare dalle richieste pervenute (ben 4) cercando di sfruttare lo spazio a partire dalle 8.30 del mattino e di viverlo in tutte le ore del giorno, con una proposta musicale giudicata molto buona e grande attenzione alle attività benefiche.

Al Parco di Sant’Agostino torna l’aggregazione della Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta, ben 14 realtà commerciali del centro storico coinvolte secondo una formula ormai consolidatasi negli ultimi anni. Di livello la proposta enogastronomica, ma spiccano anche alcune attività di animazione , come l’Olimpiade per i bambini e le Notti Donizettiane, pensate per valorizzare il grande compositore bergamasco anche in un ambiente inusuale.

La Birreria di Bergamo Alta si aggiudica lo spazio di San Michele: alcune novità, come lo spostamento delle strutture più al centro dello spalto (creando una “zona di rispetto” a beneficio del Seminario Veronelli), la realizzazione di un palco circolare per il programma musicale e iniziative interessanti, come l’Aperibus, con drink a 3 euro per tutti coloro che scelgono di raggiungere lo spalto con i mezzi pubblici.

Nelle scorse settimane erano stati già assegnati gli spazi del Parco della Trucca (al 30 e Lode Café di via dei Caniana) e il chiosco interno al Parco Goisis alla Cooperativa Alchimia, con una proposta di somministrazione diurna per i bambini e le famiglie.


Negozi di arredamento, una “bussola” per far crescere l’attività

Il negozio di arredamento tra sfide e opportunità. Federmobili Bergamo organizza per lunedì 2 maggio un focus sui negozi di arredamento con esperti del settore. L’appuntamento è a partire dalle ore 10 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo (via Borgo Palazzo 137 – sala convegni).

il negozio di arredamento - le bussole di ConfcommercioL’incontro sarà l’occasione per presentare la Bussola “Il negozio di arredamento”, un vero e proprio manuale operativo che, attraverso analisi economiche e di mercato e con molti casi pratici, rappresenta uno strumento a supporto delle imprese per una più efficace gestione del business. Nel corso dell’incontro spazio sarà dedicato anche alle novità sul nuovo bonus arredi per le giovani coppie, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, e ai servizi dedicati ai rivenditori di mobili.

«Attraverso questi strumenti Ascom e Federmobili vogliono aiutare le imprese associate a gestire al meglio il proprio mercato – afferma Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario Federmobli Ascom Confcommercio Bergamo -. Un negozio di arredamento, un mobilificio, un antiquario, un negozio di oggettistica, così come tutte le realtà imprenditoriali del settore dell’arredamento della casa e dell’ufficio, anche piccole, richiedono competenze manageriali, di marketing, di pianificazione, di gestione del personale e dei meccanismi di funzionamento e di redditività del business, di analisi dei dati e dei trend del mercato, di progettazione e gestione degli spazi espositivi. Tutti queste conoscenze aiutano l’imprenditore a fare crescere la propria attività e ad esaltare l’esperienza di acquisto dei clienti. Per avere successo è inoltre sempre più necessario conoscere le innovazioni del settore e le preferenze dei consumatori, anche guardando a cosa succede all’estero, ed è necessario adattarsi al mutamento del mercato prendendo decisioni strategiche che modificano l’offerta e il modello di business trasformando l’impresa, a volte anche profondamente».

La Bussola, che verrà presentata lunedì, pone nello specifico l’attenzione su alcune leve: dal marketing mix, che definisce il posizionamento sul mercato, alla progettazione e gestione degli spazi espositivi per esaltare l’esperienza di acquisto dei clienti, alla gestione integrata dell’online e del negozio fisico, alla comunicazione, oggi non sempre centrata adeguatamente sulle emozioni che l’arredo è in grado di generare. Particolare attenzione sarà dedicata, da una parte, alla gestione economica del punto vendita e alla sua profittabilità, dall’altra agli ultimi trend del settore, corredati di esempi e casi aziendali da cui trarre ispirazioni.

L’incontro sarà introdotto dai saluti istituzionali di Paolo Malvestiti, presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo, e Lorenzo Cereda, presidente Federmobili Bergamo; seguirà l’intervento di Mauro Mamoli, presidente di Federmobili che presenterà la bussola “Il negozio d’arredamento”, il bonus arredi per giovani coppie e i servizi dedicati ai rivenditori di mobili.

Modera l’incontro Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e segretario Federmobli Ascom Confcommercio Bergamo.

Per iscrizioni: info@ascombg.it


Nuove tecnologie, ora le pmi possono contare anche su un laboratorio

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech ritValorizzare ed aumentare il contenuto tecnologico del manifatturiero moderno. È l’obiettivo di Bergamo Tecnologica, il progetto finanziato dalla Camera di Commercio per favorire l’introduzione di nuove tecnologie e di modelli di adozione tecnologica, tra cui l’additive manufacturing, ossia la stampa 3D, e le piattaforme di open source manufacturing. L’iniziativa – realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale e il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech – ha visto la sua prima edizione nel 2015, coinvolgendo 27 imprese, e verrà replicata quest’anno.

Parte dall’analisi e dai check up aziendali e si sviluppa attraverso consulenze personalizzate e momenti formativi. Le novità sono la realizzazione di un’area laboratoriale che sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno implementare o semplicemente conoscere alcune opportunità che la tecnologia offre per rendere più efficienti i processi o migliorare i propri prodotti e l’attivazione di uno Sportello Tecnologico rivolto alle Mpmi del territorio, per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nella definizione della tecnologia e delle metodologie più opportune.

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Con un evento al Point di Dalmine, sono stati presentati i risultati della prima edizione di Bergamo Tecnologica, la nuova annualità e il laboratorio, attrezzato dal consorzio Intellimich. «Ci troviamo non solo a testimoniare la continuità dell’impegno della nostra Camera di Commercio in tema di innovazione, ma diamo anche il benvenuto ad un laboratorio di ricerca dove verranno realizzati nuovi progetti e dove potremo vedere in funzione le più alte tecnologie che le nostre aziende sono state in grado di produrre», ha affermato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti. «La nostra azienda speciale ha già maturato una elevata esperienza nella gestione di progetti complessi, tanto da essere riconosciuta anche sul territorio nazionale, e queste ulteriori iniziative non fanno che confermarlo».

«Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Camera di Commercio in rappresentanza di tutto il sistema territoriale, realizzato da Bergamo Sviluppo – ha ricordato il direttore Cristiano Arrigoni – e finalizzato a supportare il nostro sistema imprenditoriale nell’avvicinarsi sempre di più ai temi legati alla Fabbrica Intelligente e a tal fine realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi i Bergamo e il Consorzio Intellimech, che già opera in tali ambiti».

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech 2 (1)Intellimech ha quindi deciso di aprire una propria sede operativa anche presso il Polo Tecnologico di Dalmine, oltre a quella già consolidata presso il Kilometrorosso. «L’iniziativa – ha evidenziato Gianluigi Viscardi, vice presidente di Bergamo Sviluppo con delega all’Innovazione e presidente nazionale di Fabbrica Intelligente – è finalizzata a mettere insieme le diverse competenze per dare il via a progetti di supporto alle nostre imprese e renderle più competitive. Vuole mettere in evidenza le eccellenze e offrire a chi ancora non lo fosse gli strumenti adeguati per aumentare la capacità innovativa, tutto ciò ispirandosi al modello della Fabbrica Intelligente».

«La collaborazione della nostra università con Bergamo Sviluppo e Intellimech si va sempre più consolidando – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini -. L’Università può offrire molto al sistema imprese e iniziative come questa rappresentano il giusto anello di raccordo con il sistema produttivo».

IL LABORATORIO

Si tratta di uno specifico spazio all’interno dell’Incubatore Manifatturiero di Bergamo Sviluppo, attrezzato dal Consorzio Intellimech con strumentazioni e dispositivi specifici finalizzati a dare avvio a nuove attività di ricerca applicata. In quest’area verranno presentati i prodotti di eccellenza e letecnologie di punta delle imprese bergamasche realizzate nell’ambito dei diversi progetti di innovazione, compresi i prodotti di eccellenza realizzati dalle imprese presenti nell’Incubatore Tecnologico. Avrà valenza territoriale e sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno mettere in atto processi di ricerca, applicazione e industrializzazione o semplicemente conoscere meglio strumenti e opportunità.

LO SPORTELLO TECNOLOGICO

È rivolto alle Mpmi bergamasche per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nell’identificazione della tecnologia e delle metodologie più opportune. Compito dello sportello sarà anche essere un “osservatorio” delle tecnologie per la “Fabbrica Intelligente”, la cui conoscenza sarà diffusa sul territorio mediante incontri di divulgazione specifici. Oltre al servizio informativo, potrà offrire un servizio di assistenza tecnica personalizzata, che permetterà la realizzazione di un’analisi di pre-fattibilità tecnica sulle tematiche emerse durante l’incontro. L’obiettivo del servizio sarà fornire un affiancamento pratico e operativo all’impresa che, partendo dalle informazioni di innovazione funzionale e formale identificate nella fase di sportello, possa generare nuove idee e trasformarle in tempi brevi in prodotti da lanciare sul mercato a costi competitivi.

 


Dossena, debutta il formaggio stagionato in miniera

una miniera di gustoA Dossena le degustazioni gastronomiche si sposano con l’apertura delle storiche miniere. Domenica primo maggio è in programma la seconda edizione di “Una Miniera di Gusto”, un evento che vuole da un lato permettere ai produttori locali di mettersi in mostra facendo degustare le tipicità della Valle Brembana in un tour tra gli stand e dall’altro rendere visitabili i cunicoli dell’antico loco estrattivo minerario, in un’operazione congiunta di promozione territoriale.

La giornata si apre alle 10 con l’accesso alla zona delle miniere in località Paglio Pignolino con un bus navetta gratuito. Sarà possibile percorrere le gallerie accompagnati da guide che ne illustreranno la storia e le caratteristiche. Il sito è stato attivo fino alla metà del secolo scorso ed è ben conosciuto dagli storici poiché risalirebbe all’età del bronzo. Nell’area saranno presenti uno spazio ristoro, dove verrà proposto il “pranzo del minatore”, laboratori per bambini e un’area relax speciale. Nel pomeriggio un coro alpino si esibirà all’interno della miniera, in un’atmosfera del tutto suggestiva, così come quella dell’aperitivo in miniera. Per la cena è a disposizione un menù convenzionato con i ristoranti locali.

La chicca della manifestazione è la presentazione ufficiale dei primi formaggi locali stagionati in miniera, dove il clima è stato giudicato ideale per le forme. Si tratta del primo passo di un’operazione che vuole unire in maniera ancora più stretta produzioni e territorio.

L’evento è organizzato dall’Associazione Miniere e dall’Associazione Revival (Gruppo Giovani Dossena) in collaborazione col Comune. Sono consigliate la prenotazione e un abbigliamento adatto alla temperatura interna della miniera, che è di 10 gradi. Info: 3421463257


Promoserio punta i riflettori sulla comunicazione

promoserioSaranno i temi del marketing e della comunicazione aziendale i protagonisti del quinto Workshop economico Valseriana e Val di Scalve, il tradizionale appuntamento, organizzato dal settore Industry di Promoserio, in cui ci si confronta su una particolare tematica intimamente connessa alla realtà economica del territorio.

Quest’anno inoltre nella stessa mattinata si svolgerà l’Assemblea Ordinaria dei soci di Promoserio. La data è quella di sabato 30 aprile con inizio alle ore 9. Luogo dell’evento, dopo le precedenti edizioni ad Alzano Lombardo, Albino, Nembro, e Leffe, il Cineteatro Forzenigo di Villa d’Ogna.

Comunicare oggi significa cambiare: qualsiasi strategia imprenditoriale infatti non può prescindere dallo sviluppo di un’adeguata azione promozionale finalizzata a posizionare l’azienda rispetto ai propri competitor e ad altri mercati. L’obiettivo del workshop è riflettere sulle opportunità della comunicazione d’impresa tra passato e futuro, a partire da alcuni specifici casi aziendali.

La prima parte dei lavori sarà dedicata dal momento del Salotto, con la presentazione dei progetti e delle buone pratiche relative a strategie di marketing e comunicazione adottate dalle aziende del territorio. Seguirà lo svolgimento dell’Assemblea Ordinaria, dedicata ad un sintetica relazione dei risultati ottenuti e degli obiettivi futuri di Promoserio, con l’approvazione del bilancio consuntivo 2015. A seguire è previsto l’intervento di Andrea Scotti, dedicato alla forza della Comunicazione, mentre a conclusione del convegno una Commissione costituita da professori dell’Università degli Studi di Bergamo conferirà il premio Volpe d’Argento all’azienda che avrà presentato il progetto più meritevole e sarà conferito il Premio Promoserio alla carriera. Seguirà buffet con menù a base di prodotti Sapori Seriani e Scalvini.


Il Comitato civico intercomunale: “Numeri campati in aria”

Sono campati in aria i numeri riguardanti costi, tempi di realizzazione e di percorrenza della inverosimile autostrada Bergamo – Treviglio. A dirlo è il Comitato civico intercomunale “Cambiamola”. Se da un lato – si legge in una nota – si assistono a dichiarazioni scoppiettanti e trionfalistiche che vedono la Bergamo – Treviglio come la panacea dei problemi della bassa, dall’altro lato bisogna fare i conti con la realtà. La sostenibilità del vecchio progetto autostradale che è l’unico progetto esistente, si basava su un transito giornaliero che oggi difficilmente raggiunge BreBeMi, autostrada con ben altro impatto e potenzialità di utenza. È facile, anche da parte degli amministratori locali, cercare di trovare un mito da alimentare per nutrire le speranze di un collegamento veloce ad oggi inesistente per colpa delle scelte urbanistiche fatte dagli stessi amministratori che oggi si ergono a guru, ma che hanno preferito oneri di urbanizzazione per fare cassa piuttosto che pianificare in modo coerente la viabilità. Prova dell’incapacità di alcuni amministratori sono le soluzioni che Regione e Provincia stesse stanno cercando di mettere in atto per migliorare la situazione di noi cittadini, esasperati dalle eccessive code che non sono dovute all’eccessivo numero di veicoli, quanto all’errata pianificazione. Alimentare il mito dell’autostrada Bergamo – Treviglio senza avere un progetto, senza convocare il tavolo provinciale annunciato nell’ottobre 2014, senza coinvolgere comuni, associazioni e rappresentanti d’impresa, senza diffondere veri numeri, fa parte del mito. Solo quando si parlerà con numeri scientifici alla mano si potrà iniziare a discutere con obiettività. Impatto ambientale, ricadute sulla salute e sull’economia, linee di desiderio dei pendolari bergamaschi, pianificazione dello spostamento delle merci. Tutte questioni che oggi non vengono discusse da una Provincia e da una Regione assenti nella loro fase di coordinamento.

Merita poi un’attenzione speciale – prosegue il Comitato – l’atteggiamento della Provincia. Se da un lato annuncia tavoli di discussione, dall’altro non li convoca e rende inaccessibili atti ai cittadini. Per questo motivo abbiamo chiesto alla Prefettura di procedere con le sanzioni previste dal Decreto Trasparenza per non aver prodotto risposte agli oltre 19.000 cittadini che questa associazione rappresenta.È giunto il momento che la Provincia sia coerente: se annuncia tavoli e partecipazione, li convochi e renda trasparente i dati in suo possesso. Se ciò non dovesse ulteriormente avvenire, non potremo che ricominciare la protesta nell’interesse dei cittadini. Stante la situazione attuale, prima di alimentare il falso mito del progresso della Bergamo – Treviglio, la priorità deve andare alla risoluzione dei nodi che oggi bloccano il traffico. Il nostro interesse di difesa dei cittadini deve avere come unico obiettivo quello di migliorare la situazione ambientale, quella economica, le ricadute in termini di percorrenza sui cittadini, la sicurezza stradale e la sostenibilità economica, cercando di evitare il fallimento conclamato dell’operazione “che si paga da sé” BreBeMi e senza prestare il fianco a simpatie politiche che troppe associazioni e parte della stampa offrono quotidianamente.


Cucinare con i fiori, quattro piatti da premio

 

Insalata di baccalà con spinacino e petali di cipolla di Tropea, crumble alla paprika dolce e maionese di prezzemolo (della Trattoria La Curt di Artogne), Calsù con strisec (del Giardino di Breno), luccio in carbone (delle Antiche Rive di Salò), cremoso di riso integrale e strisec (silene) con croccante al cioccolato bianco e salsa alle fragole di bosco (del ristorante Sloppy & Go, di Rogno): sono questi i quattro piatti vincitori della terza edizione di “Un fiore nel piatto”, la gara gastronomica abbinata alla rassegna florovivaistica “Darfo Boario Terme in Fiore” promossa dall’Amministrazione comunale e coordinata da Loretta Tabarini.

La “sfida” a colpi di ricette creative ispirate alle erbe e ai fiori camuni è arrivata al rush finale: il verdetto d’autore è stato affidato alla giuria guidata dal conduttore televisivo e guru della gastronomia Edoardo Raspelli, coadiuvato dalla modella attrice Maura Anastasìa e supportato dalle valutazioni di Anna Vaglia dell’Associazione italiana sommelier, Cristian Spagnoli (vincitore del Global Chef Challenge), Giuseppe Dadà, quality director di Ferrarelle Spa, dal dirigente scolastico Antonino Floridia e dagli insegnanti Ivan Dossi e Salvatore D’Urso. I giudici hanno assaggiato i 21 piatti finalisti, stabilendo il “menù ideale” – composto da antipasto, primo, secondo e dessert – che verrà servito nel corso della cena di gala in programma lunedì 9 maggio alla Scuola alberghiera Olivelli-Putelli di Darfo.

Dopo il prologo gastronomico, sabato 30 aprile è invece fissata l’apertura di Darfo Boario Terme in Fiore, «una vetrina creativa e dinamica, aperta a tutte le eccellenze del territorio – spiega ilvicesindaco Attilio Cristini -. Il tema di quest’anno è “Il fiore nel campo” e porta avanti un approfondimento iniziato nel 2013 con l’unicità del clima della Valcamonica e la sua biodiversità vegetale, proseguito nel 2014 con un’analisi della filiera alimentare e sfociato lo scorso anno con il tema dell’acqua e il suo ruolo essenziale nella nostra valle».


Auto, «il trend positivo non deve fare abbassare la guardia»

convegno federmotorizzazione Ascom Bergamo - tavoloIl mercato dell’auto continua la crescita e in Lombardia e in Bergamasca lo fa con numeri superiori alla media dal paese. Nei primi tre mesi dell’anno le immatricolazioni a Bergamo sono salite complessivamente del 31,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, passando da 6.761 a 8.903. In Lombardia l’aumento è stato del 24,4%, mentre a livello nazionale del 21%. «Il 2015 è stato un anno di crescita e nel 2016 gli incrementi sono proseguiti. Ci auguriamo che la lunga crisi che ha colpito il settore sia definitivamente superata», ha evidenziato Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione in occasione del convegno organizzato all’Ascom di Bergamo dal titolo “Automotive – Consolidiamo e sosteniamo la ripresa del settore”, nel quale sono stati presentati i dati complessivi, che dicono anche di un incremento dei veicoli commerciali (a Bergamo il saldo tra 2014 e 2015 è positivo di 220 immatricolazioni, da 2.642 e 2.862, pari all’8,3%, in Lombardia di circa 8.500 veicoli, da 110.427 a 118.912, 7,7%) e dell’usato, con 3.636 passaggi netti in più pari all’8,2% a Bergamo a fronte di un incremento medio regionale del 5,4% (da 411.597 a 434.000).

Il trend positivo non deve però fare abbassare la guardia. «Il contesto congiunturale generale non è ancora dei migliori – evidenzia Buongiardino -, l’economia cresce poco e non si è ancora realizzato un effettivo rilancio dei consumi interni, che può avvenire solo se i cittadini possono contare su maggiori disponibilità economiche e se c’è fiducia nel futuro. Al momento questi due fattori non ci sono ancora, servirebbe un deciso intervento sulle aliquote fiscali per realizzare entrambi». Dal canto suo la Federazione, che riunisce rivenditori di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, ricambi e pneumatici, ma anche altre realtà legate ai motori, come i camperisti, ha scelto di rilanciare la propria azione a favore del settore. «Accanto ai convegni centrali – spiega il presidente – vogliamo promuovere degli incontri territoriali. Abbiamo cominciato con Milano nell’ottobre scorso, ora siamo a Bergamo e proseguiremo con ulteriori appuntamenti. Negli obiettivi c’è anche l’organizzazione di osservatori e forum semestrali nazionali per tenere costantemente monitorata l’evoluzione del mercato e promuovere presso il governo iniziative di sostegno al settore, sulla scia di quanto è avvenuto con il bonus mobili e gli sgravi per le ristrutturazioni edilizie».

Nella sala della nuova sede dell’Ascom, il convegno ha offerto una panoramica ampia attorno al mondo dell’auto, dalle evoluzioni amministrative, come il Registro unico automobilistico, alle modalità di comunicazione da parte dei rivenditori, dal focus sulle esigenze degli agenti di commercio alle applicazioni web, dall’osservatorio sui consumi ai rapporti bancari, passando per assicurazioni, gestione della manutenzione, normative per vendere al sicuro.

convegno federmotizzazione Ascom Bergamo - platea 2«Bergamo è la prima tappa di un tour nei territori con cui Federmotorizzaione intende rinnovare il modo di dialogare con gli associati – evidenzia Loreno Epis, presidente degli autosalonisti dell’Ascom e consigliere di Federmotorizzazione –. L’idea è di avvicinarsi agli imprenditori e di offrire formazione, incontri, teaching e informazioni in tempo reale sulle evoluzioni tecniche e normative del settore. Lo facciamo con esperti qualificati e testimonianze significative, a Bergamo ad esempio con Quattroruote e con il più grande concessionario d’Italia, Autotorino». Alla base di questa scelta la consapevolezza che il settore è in continua evoluzione. «La recente partecipazione a “Nada 2016”, a Las Vegas, l’evento dell’anno del comparto automotive – ricorda Epis – ci ha fatto conoscere una realtà più avanzata e dinamica, quella statunitense, dove l’associazionismo indipendente ha già una storia centenaria. Web, organizzazione, rapporti con la clientela sono tutti fattori da curare e sviluppare costantemente. Se in passato la vendita era personale e locale, oggi il canale privilegiato è il web e, pur non essendo una novità, deve essere ben conosciuto per poterlo usare al meglio».

convegno federmotizzazione Ascom Bergamo - plateaconvegno federmotizzazione Ascom Bergamo - platea 3


La Bergamo-Treviglio? Lasciamo perdere la superstrada e rilanciamo il treno

bergamo treviglioOgni tanto, a leggere le cronache locali, più che nella grigia e pragmatica Bergamo pare di vivere nella sfavillante e fantasiosa Disneyland. Se si tratta di parlare di infrastrutture, infatti, pare che sia tutto possibile. Che si tratti del treno per Orio o della fermata dell’ospedale, della linea del tram per la Valle Brembana o dell’autostrada Bergamo-Treviglio, è tutto un fiorire di idee, progetti, cartine e planimetrie. Una gara a chi vola più alto, fra buone intenzioni e demagogia politica da giovanotti in carriera, del tutto incurante della cronica mancanza di risorse da un lato e del sempre più evidente fallimento di faraoniche opere di un recentissimo passato (do you remember Brebemi?) dall’altro.
In questi giorni riaffiora, come un torrente carsico, l’idea di un collegamento diretto tra il capoluogo e la capitale della Bassa. Un tempo si parlava di una vera e propria autostrada; ora si ipotizza una superstrada a due corsie a pedaggio (?). Nell’uno come nell’altro caso, pare che ci vogliano non meno di 180 milioni di euro. Che non ci sono, che non è ipotizzabile vengano dallo Stato o dalla pur sempre munifica Regione (almeno a star a sentire l’assessore Sorte che da reincarnazione del mago Houdini pare riesca sempre a trovare soldi laddove prima non c’erano…), che non è credibile possano arrivare così facilmente da operazioni di project financing che proprio nella Bassa hanno mostrato e mostrano di non essere sostenibili senza un aiuto, diretto o indiretto, di Pantalone.
Autostrada (o superstrada) Bergamo-Treviglio no grazie, allora? Sì, è bene dirlo forte. E non per pruriti ambientalisti o per disfattismo. Ma per semplice realismo. Perché, al netto di tante visionarie trombonate che ci sono state ammannite nell’ultimo ventennio sull’ineludibile necessità di costruire arterie stradali di ogni tipo per assecondare uno sviluppo che non si è visto o che ha preferito affidarsi alle infrastrutture immateriali, un collegamento diretto tra Bergamo e Treviglio esiste già. Collega tutti i paesi intermedi lungo l’asse nord sud ed è utilizzabile sia per le persone che per le merci. Si chiama treno. La linea viaggia su un doppio binario ed è collegabile, attraverso il nodo di Treviglio, alla Torino-Venezia. Cioè una delle direttrici economiche più importante che ora verrà ulteriormente potenziata con l’alta velocità.
In qualsiasi paese moderno, dove il rapporto costi benefici abbia ancora un senso, nessuno si sognerebbe di investire decine e decine di milioni di euro per un’autostrada di 25 chilometri che poi finirebbe a sua volta nel buco nero della Brebemi. Soprattutto se già si dispone di una infrastruttura ferroviaria. Che, se proprio si manifesta la necessità di migliorare i collegamenti, può essere benissimo adeguata alle nuove esigenze con investimenti decisamente inferiori (anche non calcolando quelli ambientali, che pure ci sarebbero) a quelli che comporterebbe la maxicolata di asfalto. Se si vuole discutere seriamente nessuno guardi al servizio che oggi viene fornito sulla linea Bergamo-Treviglio.  E’ a dir poco penoso, sia in termini di orari che di carrozze messe a disposizione. Ma basterebbe poco per rilanciarlo e per renderlo appetibile, se solo chi ne ha le competenze istituzionali avesse la capacità di comprenderne la valenza strategica e se gli attori economici del territorio si mobilitassero, con la loro pur residuale influenza su quel che rimane della politica, per orientarne le scelte.
Nella Disneyland bergamasca, invece, si continua a favoleggiare. Così che perfino una banale variante per bypassare il centro di Verdello (non realizzata per l’insipienza degli amministratori locali di marca leghista), l’unica opera stradale che avrebbe davvero senso in quella fetta di territorio, diventa un impervio Everest da scalare.  C’è bisogno di aggiungere altro?