Prezzo del latte, Coldiretti: “L’aumento di 3 centesimi una boccata d’ossigeno per gli allevatori”

latte“L’accordo raggiunto oggi per il prezzo del latte è un primo parziale risultato della mobilitazione organizzata da Coldiretti che ha coinvolto decine di allevatori bergamaschi, in prima fila  nei presidi nelle industrie e nei supermercati per far sentire la loro voce”. Così Coldiretti Bergamo commenta l’intesa raggiunta oggi con la multinazionale Lactalis sul prezzo del latte alla stalla che prevede in tutto il Nord per il prossimo trimestre un aumento di 2,1 centesimi al quale vanno aggiunti il centesimo garantito dal Ministero delle Politiche Agricole con aiuti straordinari dell’Unione Europea. “Abbiamo stimato – rileva Coldiretti Bergamo – che sul territorio provinciale questa intesa porterà alle aziende che conferiscono il latte a Lactalis oltre 8 milioni di euro. E’ una boccata di ossigeno importante per il nostro sistema allevatoriale, ci auguriamo che anche il resto dell’industria si allinei a questa decisone”.

Coldiretti Bergamo ringrazia il Ministro Maurizio Martina per la perseveranza e l’attenzione con cui ha seguito la vicenda e confida nel fatto che anche la Regione Lombardia, che ha sempre avuto grande sensibilità e considerazione verso il settore zootecnico, possa aggiungere ulteriori risorse. “Avevamo sospeso la mobilitazione per la drammatica strage di Parigi – sottolinea Coldiretti Bergamo -, ma abbiamo sempre comunque mantenuto aperto il negoziato e oggi un primo risultato, anche se parziale, è arrivato. Questo accordo non può certo essere considerato risolutivo, ma è importante perché ha consentito di fermare un’ulteriore discesa della remunerazione del latte alla stalla e ha eliminato l’indicizzazione al latte tedesco”.


Condominio Expo, al via la seconda edizione

Condominio-Settore-immobiliare-Appartamenti-ImcE’ stata presentata stamane, alla Fiera di Bergamo, la seconda edizione di Condominio Expo. Il nuovo appuntamento – illustrato da Alberto Capitanio, responsabile per Promoberg del progetto Condominio Expo, da Ottorino Bettineschi, presidente di Ance Bergamo e da Virginia Gambino, editore di Condominio Sostenibile e Certificato – si terrà il 3 e 4 dicembre. Condominio Expo è il primo Salone interamente dedicato al mondo dell’innovazione degli  impianti e dei servizi per la gestione e l’efficientamento energetico del condominio. Un mondo sempre più importante ma poco valorizzato. Basti pensare che in Italia sono 14,3 milioni le abitazioni in condominio, e interessano circa il 60% della popolazione.

La manifestazione punta a lanciare su larga scala la riqualificazione del patrimonio residenziale italiano, che – in base a recenti studi – riguarda circa l’80%  delle abitazioni italiane. Grande attenzione in particolare alle abitazioni in condominio, nella stragrande maggioranza dei casi edificate prima dell’entrata in vigore delle normative antisismiche ed energetiche. Riqualificare e innovare il patrimonio immobiliare esistente rappresenta una grande opportunità di rilancio per tutta la filiera dell’edilizia colpita dalla grave crisi in atto da anni.

Condominio Expo si rivolge in particolare ai professionisti del settore, arrivati l’anno scorso da tutta Italia. Alla manifestazione potrà partecipare però anche il pubblico, previo accredito gratuito sul sito dell’evento: www.condominioexpo.com


Bergamo, il distretto del commercio riparte dal Natale

Parte dalle festività natalizie, momento clou della vita delle attività commerciali, il nuovo corso del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo, che dal centro si è esteso a Città alta e ai borghi Santa Caterina e Borgo Palazzo. All’aggregazione manca ancora il riconoscimento ufficiale da parte della Regione, cui è stata inviata la richiesta, ma intanto il direttivo, che ha in Roberto Ghidotti il presidente e Filippo Caselli l’amministratore, si è già messo al lavoro per rinnovare l’immagine e coordinare la comunicazione e le iniziative.

Il sistema commerciale che si viene a creare dall’integrazione delle quattro zone può contare sui 1.300 negozi del centro, i 110 di Città alta, i 180 di Borgo Palazzo e i 120 di Borgo Santa Caterina ed è stato riassunto in un logo che rappresenta con una forma geometrica ed un colore diverso ogni realtà. A questo si affiancano un sito web (www.ducbergamo.com) ed una pagina Facebook comune, che permetteranno di raccontare in tempo reale quanto si programma e realizza.Duc Bergamo - nuovo logo

Per il sindaco Giorgio Gori si tratta di un’evoluzione positiva, «non solo perché permette di attuare politiche su una scala più estesa, ad esempio partecipando ai bandi regionali – dichiara -, ma anche perché credo che il Distretto allargato possa trarre linfa, energia ed idee dalle associazioni coinvolte, che sono vivaci e coese». Un rinnovato desiderio di mettersi in gioco confermato dal presidente Roberto Ghidotti. «È stato impegnativo raccordare visioni e iniziative – ricorda –, ma quello che più mi piace evidenziare oggi è senz’altro la voglia di lavorare, di condividere e di metterci la propria faccia. Per Natale questa nuova rete sarà simbolicamente rappresentata dalla stelle, presenti in tutti gli allestimenti luminosi delle zone coinvolte».

Visioni condivise dai rappresentanti delle associazioni dei borghi, che non nascondono buoni auspici a partire già dalle prossime Festività. «Il nostro è un gruppo di lavoro molto aperto e unito – afferma Eleonora Piccinni, presidente dell’associazione Commercianti di Borgo Santa Caterina – e partecipare al distretto significa porre le basi per far crescere qualcosa di più grande». Toccherà proprio alla sua via inaugurare il calendario delle iniziative, con la chiusura al traffico nel pomeriggio di domenica 29 novembre (dalle 14 alle 20) e spazio a bancarelle, Babbo Natale che raccoglierà le letterine dei bambini, gonfiabili. Un programma a misura di famiglia, che sarà replicato domenica 13 dicembre ed è realizzato dai commercianti in collaborazione con i residenti. «È un po’ presto per dire se quest’anno ci sarà una ripresa delle vendite – commenta -, ciò che è certo è che via Borgo Santa Caterina ha un panorama effervescente dal punto di vista commerciale, c’è una grande varietà e ricchezza che ci fa pensare che potrà essere un buon Natale».

«Sono convinto che quello del distretto allargato – rileva Nicola Viscardi, vicepresidente delle Botteghe di Borgo Palazzo – sia un tavolo che aggiunge e non che sottrae spazio alle attività delle associazioni, che può dare forza, ma anche diversità di iniziative». Trattandosi di un’arteria trafficata, la scelta dell’associazione è stata di utilizzare come punti cardine degli eventi natalizi le piazze: quella al civico 100, piazza Sant’Anna e quella che si apre nei pressi del Balicco. Saranno animate da suonatori di cornamusa e artisti di strada, mentre la postazione fissa sarà al numero cento, dove un trenino per i bambini viaggerà tra gli abeti in stile polar express. «Le aspettative per Natale? Quello che possiamo dire è che i commercianti ci credono e che quest’anno sono stati disposti ad investire ancora di più per dare vita ad una festa il doppio più bella dello scorso anno».

Per tutti i gusti anche le iniziative in Città alta, «che ha il problema di essere meno frequentata quando arriva la stagione fredda», rileva il presidente della Comunità delle Botteghe, Fabrizio Brivio. Uno spazio nevralgico sarà piazza Mascheroni, dove dal 5 dicembre al 6 genniao sarà installata una giostra per i bambini e dove domenica 20 dicembre sarà ricostruita la vita della città così com’era nel 1300, con la presenza di una cinquantina di persone che reinterpreteranno gli antichi mestieri, dallo scalpellino all’arrotino, al cardatore di lana. «L’intero programma è realizzato grazie alla collaborazione con i residenti, la rete sociale, l’oratorio, il liceo Sarpi, i musei – sottolinea Brivio -. Lavorare insieme è un bel traguardo che permette di proporre iniziative a chilometro e a costo zero».

Quanto alla regolazione del traffico, l’unica chiusura del centro alle auto è quella prevista per domenica 13 dicembre, in occasione delle bancarelle di Santa Lucia, mentre per favorire l’accesso a Città alta, viene istituita una nuova linea di autobus, alla consueta tariffa urbana, dal parcheggio della Croce Rossa e in transito nell’area degli ex Ospedali Riuniti, che offre ulteriori opportunità di sosta, fino alla stazione inferiore della funicolare nei giorni festivi 6, 8, 13 e 20 dicembre dalle 14 alle ore 19.30, con frequenza di 20 minuti. Il Distretto sta anche cercando di chiudere delle convenzioni con i parcheggi in struttura del centro per tariffe agevolate.


Black Friday, e se anche i piccoli commercianti ci provassero?

black fridayChi davvero non ci sta più dentro sono gli imbalinati di tecnologia. Genere maschile, mezz’età che sognano per delle mezze giornate davanti al computer e che sfogliano e risfogliano gli inserti delle grandi promozioni. Hanno in tasca il penultimo iPhone che funziona benissimo, ma sognano l’ultimo, hanno un tivù gigantesco ma sognano l’home theatre. Per loro quella del 27 novembre è una data segnata in rosso da settimane e adesso che al Black Friday, mancano poche ore, sperano nel “colpaccio”. La faccenda del venerdì nero dello shopping, equivalente ad un sabato rosa per le casse di chi lo pratica, arriva direttamente dall’America,  e un po’ come Halloween è destinato anche da noi a diffondersi rapidamente. A dire il vero, il primo che ce ne aveva parlato, con l’intenzione di proporlo ai commercianti-colleghi bergamaschi, era stato anni fa Maurizio Valzania, una delle colonne dell’ex mega store Pelliccerie Pagano, ora in attività con una sua boutique dalle parti di Piazza della Repubblica, che ne aveva magnificato gli effetti (commerciali).

Per le grandi catene, del tipo Euronics, Mediaworld, Trony, Expert e Unieuro, è uno dei tanti momenti promozionali dell’anno ed è prevedibile che saranno in molti ad approfittarne. Euronics ha già diffuso il proprio volantino valido dal 26 novembre al 9 dicembre: “Sconti in festa a tasso zero”. In prima pagina l’Huawei Ascend Mate 7 Silver che è proposto a 399 euro, 100 in meno del prezzo. Expert celebra il Black Friday lanciando proprio il 27 novembre il nuovo volantino disponibile fino al 6 dicembre. Le offerte sono decisamente interessanti, ad esempio l’iPhone 6 scenderà fino a 549 euro (10% in meno rispetto al prezzo scontato di Euronics).

Il nome del volantino che Trony ha preparato per il Black Friday la dice lunga: Big Bang. L’offerta principale che viene rimarcata in ogni pagina è la restituzione tramite buono del 50% della spesa su tutti i prodotti acquistati con un valore superiore a 500 euro, è possibile sfruttare il bonus dal 7 al 31 Gennaio solo nello stesso punto vendita e non è possibile usare più buoni per un singolo prodotto. L’ingegno della grande distribuzione di tecnologia &Co insomma non manca e questa del Black Friday potrebbe essere l’occasione buona anche per i commercianti di taglia medio piccola. Un’occasione da cogliere al volo per cominciare al meglio il tour de force del mese di dicembre. Perché allestimenti, addobbi e iniziative di intrattenimento costituiscono sempre una gran bella cornice, ma se nel quadro ci sono gli sconti è meglio.


Lunedì convegno sul rapporto banca-impresa

credito45541.jpgIl Gruppo Terziario Donna, in collaborazione con Ascom e Fogalco, promuove per lunedì 30 novembre alle 17 un convegno dal tema “Come gestire il rapporto banca-impresa in un contesto difficile come l’attuale”. Il convegno si svolge alla Domus Bergamo in piazza Dante. Dopo le registrazione dei partecipanti e i saluti della autorità, Alberto Sposini, consulente economico finanziario, interviene su come relazionarsi con gli istituti di credito, su quali sono gli errori da evitare nel rapporto banca-impresa, sulle principali nozioni su rating e centrali rischi e su come gestire l’effetto perverso degli insoluti. Alle 18.30 è previsto l’intervento di Antonio Arrigoni, segretario di Fogalco, sul nuovo ruolo dei confidi. La partecipazione al convegno è gratuita, previo accreditamento e fino ad esaurimento posti.

Per informazioni: tel. 035 4120304 – info@ascombg.it


Quel che ancora non è chiaro del fenomeno Sharing economy

airbnb - sharing economy - turismoLa sharing economy – l’economia della condivisione, con una traduzione forse troppo politicamente corretta, sviluppata intorno a Internet – è considerata il fenomeno emergente dell’economia globalizzata perché presenta alcuni elementi di grande interesse per la clientela: costi bassi se non nulli, comodità, flessibilità, mancanza di intermediari. Ma ad una forte capacità attrattiva, corrispondono un minimo impatto sull’economia, diversi problemi e qualche perplessità sulla sostenibilità del modello.

Start up attive nei servizi di mobilità – da Uber a Car2Go o Enjoy, nei servizi di affitto diretto di case vacanze come Airbnb, o nella ricerca di credito come – stanno strappando alte valutazioni, anche se hanno conti in rosso e danno solo promesse che gli utili arriveranno l’anno prossimo. Eppure, oltre a quello degli utenti, scatenano l’entusiasmo degli investitori. AirBnb ha raccolto tra quest’ultimi 100 milioni di dollari e viene valutata 25 miliardi di dollari. Uber, l’app per servizi di auto con conducente, sta avviando la raccolta di un altro miliardo con trattative che la stimano 70 miliardi di dollari. E la rivale di Uber, Lyft, è valutata 4 miliardi di dollari. Square, società di pagamenti mobili, ha guadagnato quasi il 50% nel primo giorno di quotazione arrivando ad una capitalizzazione di 4,2 miliardi di dollari. Che per inciso è il valore attribuito dalla Borsa a Ubi Banca.

Nonostante le paginate che le dedicano i giornali (che ricorda molto l’attenzione prestata alla New economy prima dello scoppio della bolla) e gli sguardi tra il timoroso e l’interessato che le prestano gli operatori tradizionali, la sharing economy incide però veramente poco sull’economia. Secondo uno studio del Credit Suisse, l’impatto sul Pil è stimabile nello 0,25%, nel caso che i servizi prestati dallo sharing economy siano utilizzato da un terzo della popolazione: potrebbe salire a un punto percentuale nel caso sia utilizzato dall’80% della popolazione.

Ma poi ci sono altri aspetti controversi. “Si sa poco sull’impatto che la sharing economy avrà sulla crescita e le implicazioni di lungo termine sul mercato del lavoro – osserva ancora il Credit Suisse -. Il concetto non è stato ancora completamente analizzato dal punto di vista delle nome legali e comportamentali da applicare”. Uber, ad esempio, è contestato dai tassisti tradizionali che vedono un nuovo concorrente e il punto di forza della loro battaglia è che la sharing economy non rispetta il regime di regolamentazione e di contribuzione e così ottiene un vantaggio competitivo sleale. Ma ci sono cause anche da parte degli stessi “tassisti alternativi” di Uber che chiedono il riconoscimento del loro status: se dovessero vincere, ed essere quindi pagati come i tassisti tradizionali, la sostenibilità del modello Uber sarebbe in pericolo. Del resto il vantaggio che pongono rispetto al modello tradizionale che vogliono destrutturare è proprio quello di una minore remunerazione, una forma di dumping che non riguarda solo i costi.

Nonostante tutto quello che si può sentire, il prezzo in molti casi è la base della scelta. Ma servizi low cost o addirittura gratuiti finiscono per ridurre il Pil, quando distruggono il settore tradizionale per creare un sistema basato su salari più bassi (o nulli) e minori protezioni. E’ vero che i soldi risparmiati da una parte possono essere utilizzati da un’altra e che il consumatore per sua natura tendenzialmente pensa più al suo interesse che a quello generale, ma chi ha la responsabilità dell’interesse collettivo qualche problema dovrebbe anche porselo.

 

 


Caro Gori, ci faccia la grazia! Cambi le regole alle benemerenze

Caro sindaco Gori,

lei che si è posto, e poi imposto, come innovatore, ci faccia la grazia. No, niente di ultraterreno. Ci accontentiamo di molto meno, di qualcosa che è alla portata di una persona pragmatica e di buon senso come lei. Ma ci faccia ‘sta grazia laica: modifichi radicalmente le modalità con cui ogni anno, sul far del Natale, vengono assegnate le cosiddette benemerenze civiche. Qui non si discute delle persone o degli enti e associazioni che vengono premiati. Ma, come diceva il poeta, è il modo che “ancor m’offende”.

Non c’è edizione che non preveda una polemica su questo o quel personaggio escluso o incluso nell’elenco. Non c’è anno che se la Giunta è di centrosinistra la parte avversa non accusi di faziosità chi decide e viceversa quando alla guida della città c’è il centrodestra. E ogni volta i cronisti son costretti a riportare le proporzioni. Per dire: quest’anno 9 riconoscimenti sono stati attribuiti su indicazione della maggioranza che lei governa e 3 della minoranza. L’esatto contrario succedeva fino a poco fa, quando a Palazzo Frizzoni regnava Franco Tentorio.

Non ci vuol molto a comprendere che questo modo di procedere non è serio né corretto né tantomeno in linea con quel valore civico (quindi al di sopra delle parti) a cui ci si richiama. Ma non può che finire così, caro sindaco, fintanto che il compito di decidere a chi assegnare le benemerenze e le medaglie d’oro è la Giunta. Succede a Bergamo come a Milano, dove l’assegnazione degli Ambrogini d’oro si risolve ogni volta in un volgare, per quanto metropolitano, mercato delle vacche.

Chi ha avuto la ventura di seguire le vicende comunali nell’ultimo ventennio ha visto di tutto tra i premiati. Non stiamo qui a rivangare nomi e cognomi per non mancare di rispetto alle persone anche se sono stati assegnati riconoscimenti che gridano vendetta, a destra come a manca. Così come, ci permetta ancora caro sindaco, ci pare davvero un malvezzo, fatte le debite eccezioni, l’assegnare benemerenze a gogò alla memoria. Anche qui, non è che i destinatari non siano degni, ma forse il valore di un riconoscimento è tale se dato in vita, come esempio per i cittadini e insieme gratificazione civica per chi lo riceve. Troppo spesso, invece, le persone di valore vengono riconosciute solo quando passano a miglior vita. Quasi fosse un risarcimento postumo.

No, forse si può cambiare. Ecco perché il richiamo all’innovazione. Non si tratta di cancellare (come pure fece la buonanima del sindaco Gian Pietro Galizzi all’inizio degli anni Novanta) ma di cambiare. Non ci vuole molto. Per non limitarci ad un auspicio, suggeriamo due modifiche. Anzitutto, la scelta dei benemeriti venga affidata ad un comitato di saggi. Tre, o al massimo cinque, non di più, scelti per riconosciuti valori morali, professionali e civici. Lei, sindaco, è uomo di mondo di larghe vedute. Non dovrebbe esserle difficile pescare personalità indiscusse in grado a loro volta di fare scelte che non assumano colorazioni partitiche o personalistiche.

In secondo luogo, riduciamo drasticamente i riconoscimenti. Il regolamento consente fino a cinque medaglie d’oro e dieci benemerenze. Salvo eccezioni (come quest’anno perché le medaglie saranno solo 2), si è sempre toccato il tetto massimo, così da dare ampia soddisfazione al manuale Cencelli. Ma perché, per dare davvero un valore straordinario alla scelta, non limitarsi a 5 in tutto?

Si deve premiare la vera eccellenza, il valore straordinario, quel qualcosa in più che va al di là di aver onorevolmente, e magari ammirevolmente, fatto il proprio dovere, aver ottenuto successo nella professione o dedicato tempo prezioso alla collettività. Solo così si può volare alto, lasciare a terra le meschine polemiche politiche, e consentire alla città e ai cittadini di tributare il giusto omaggio alle sue espressioni, personali o organizzative, migliori.


Borgo Palazzo, per Natale giochi e luci. E i negozi sfitti riprendono vita

Luminarie, mercatini, Babbi Natale, artigiani e artisti itineranti. Per rendere animata la via durante le feste di Natale, l’associazione Le Botteghe di Borgo Palazzo mette in campo un ricco programma di iniziative e un pool variegato di artisti.

Da lunedì 30 novembre, dal cavalcavia delle Valli fino a via Camozzi il viale sarà illuminato con luminarie a tema e cinque stelle tridimensionali di 1.80 metri. Per tutto il mese di dicembre, inoltre, tra la Morla e via Camozzi, molte vetrine sfitte saranno aperte per ospitare artisti, laboratori ed eventi.

Ma veniamo al programma. Sabato, dalle ore 10, in piazzetta rossa si potrà visitare il mercatino dell’usato “Riviviamo il Borgo”. Da Lunedi 7 dicembre, la piazzetta rossa ospiterà una giostra per i più piccoli. Sabato 12, alle ore 16, si rinnoverà la tradizione più amata dai piccoli, Santa Lucia che saluterà i bambini per la via e, a seguire, piazza Sant’Anna si animerà con uno spettacolo di fuoco. L’agenda di via Borgo Palazzo prosegue: domenica 13, alle 16 in piazza Sant’Anna, ci saranno una castagnata e uno spettacolo musicale; sabato 19, dalle 15 alle 19, tutta la via sarà percorsa da suonatori di cornamusa itineranti; domenica 20, dalle 10 alle 12, sarà la volta di Babbi Natale e campanari motorizzati e nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, prenderanno la scena i “trampolieri in musica”. Giovedì 24 alle 10 ritorneranno i Babbi Natale e i campanari motorizzati e a mezzanotte, dopo la Santa Messa, piazza Sant’Anna ospiterà una “Panettonata”.  Ogni attrazione culminerà con momenti di spettacolo in piazzetta al Civico 100, in piazza Sant’Anna e negli spazi disponibili oltre la Morla. In piazzetta, inoltre, sarà allestita una scenografia natalizia con un trenino a disposizione dei bambini più piccoli.

«Vogliamo testimoniare la nostra cultura del Natale che è soprattutto gioia, voglia di stare insieme e condividere – dice Roberto Marchesi, presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo -. Per le feste apriremo una decina di vetrine chiuse e questo oltre a rendere meno evidente il problema dei negozi sfitti, darà anche continuità di percorso a chi passeggia a piedi».

Tra le iniziative più caratteristiche del programma c’è Artilab, un progetto sviluppato in collaborazione con i Giovani di Confartigianato che verrà proposto nello spazio ex Ubi Banca, dopo viale Pirovano. «Sarà uno spazio molto innovativo che avvicinerà le nuove generazioni ai mestieri artigiani – spiega Marchesi -. Lo scopo è mettere in evidenza la dignità creativa del lavoro artigiano e farlo conoscere dal vivo alle persone. In questo senso stiamo studiando con le scuole delle iniziative che permettano agli studenti di venire a contatto con la creatività di tanti nostri artisti artigiani».


Pmi, un seminario per muoversi tra i finanziamenti europei

euro - europaVenerdì 27 novembre, dalle 14 nella sede di Bergamo Sviluppo al Point di Dalmine (via Einstein, angolo via Pasubio 5) si terrà il seminario “I finanziamenti europei: opportunità per le Pmi”.

Promosso da Bergamo Sviluppo in collaborazione con Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale, l’incontro è riservato alle imprese aventi sede nella provincia di Bergamo e mira a sensibilizzare e supportare le Pmi interessate ad orientarsi nella complessa panoramica dell’attuale ciclo di programmazione europea.

L’appuntamento, che sarà aperto da Angelo Carrara, presidente di Bergamo Sviluppo, sarà l’occasione per approfondire la strategia per l’internazionalizzazione delle Pmi nella programmazione 2014-2020, il Programma per la competitività delle imprese e delle Pmi – Cosme – e il Programma Quadro di Ricerca e Innovazione Horizon 2020.

Il seminario sarà tenuto da Paolo Palamiti, responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza di Assolombarda a Bruxelles, Consigliere Parlamentare al Parlamento Europeo di Bruxelles e Strasburgo, dove ha lavorato come funzionario presso la Direzione Generale per la Presidenza.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione


Sabato spesa solidale con la Colletta alimentare

colletta-alimentareNon sarà un sabato di spesa qualunque, ma un sabato speso pensando al prossimo. E l’auspicio del Banco Alimentare Onlus che sabato 28 novembre organizza in tutta Italia la Giornata Nazionale della colletta alimentare, da 19 anni l’evento di solidarietà più partecipato in Italia. Oltre 135mila volontari, dispiegati in più di 11mila supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno consegnati a oltre 8 mila strutture caritative convenzionate strutture caritative che accolgono 1.800.000 poveri in Italia: mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri di accoglienza. A Bergamo sono più di 220 i supermercati che aderiscono. I volontari saranno già dalla mattinata davanti ai supermercati a distribuire i sacchetti e a ritirare le donazioni di chi va a fare la spesa. I generi alimentari che viene consigliato di donare sono alimenti per l’infanzia, riso, olio, biscotti e prodotti in scatola che verranno trasportati nei magazzini temporanei del Banco Alimentare allestiti a supporto dell’evento per poi essere distribuiti a chi ne ha bisogno. Un pacco di pasta in più, un paio di omogeneizzati anche se non ci sono bimbi a casa e qualche scatola di pelati. Per partecipare alla Colletta Alimentare basta poco, ma il risultato può significare tanto per molti. L’anno scorso la Colletta ha raccolto oltre 9.200 tonnellate di cibo, donate da 5 milioni e mezzo di persone. Per combattere la povertà alimentare il Banco dal 1898 promuove anche la lotta agli sprechi recuperando le eccedenze della filiera agroalimentare che attraverso la propria rete (21 realtà locali su tutto il territorio nazionale) ridistribuisce gratuitamente alle strutture convenzionate. Alimenti ancora ottimi e non scaduti ma che sarebbero destinati alla distruzione in quanto non più commerciabili – non rispondenti a misure standard o con qualche difetto nell’etichettatura – recuperati soprattutto da ortofrutta, industria agro-alimentare, grande distribuzione organizzata, ristorazione collettiva. Nel 2014 le eccedenze recuperate sono state 40.923 tonnellate, cui si aggiungono quasi 15mila tonnellate di cibo donato (di cui 9.200 nella sola Giornata nazionale), per un totale di quasi 56mila tonnellate di alimenti per i più poveri.