Alimentari e casa, ora la spesa si fa anche su Amazon

Da oggi la spesa alimentare e per la casa si può fare anche su Amazon.it.

Sul portale sono presenti marchi nazionali e internazionali come Barilla, Valfrutta, Knorr, Rio Mare, San Benedetto, Mulino Bianco, prodotti per l’infanzia di Plasmon, Mellin o Huggies e quelli per la casa come Chanteclair, Dash, Scottex, Cuki ealtri. L’acquisto può avvenire sia online che dall’applicazione gratuita di Amazon.it e si può la spesa in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo, ricevendo quanto ordinato entro 24 ore.

Il nostro nuovo negozio Alimentari e cura della casa è disponibile 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Adesso i clienti possono acquistare migliaia di prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura quotidiana della casa con un click e dimenticare code e pesanti borse da trasportare» dichiara François Nuyts, Country Manager di Amazon Italia e Spagna. «Oggi è solo il primo giorno: abbiamo iniziato con migliaia di prodotti da centinaia di marchi nazionali e internazionali di eccellenza e continueremo ad ampliare la nostra selezione in modo rilevante nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. A cominciare da questa estate daremo l’opportunità ai venditori terzi di offrire i loro prodotti all’interno del nuovo negozio Alimentari e cura della casa: questa è una grande occasione per le aziende alimentari italiane di raggiungere milioni di clienti Amazon sia in Italia sia all’estero».

Un mercato che l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano ha fotografato : «Il comparto alimentare è nel 2015 uno dei settori più dinamici nel panorama dell’eCommerce B2c italiano», spiega Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. «Crescono sia il Grocery (spesa da supermercato), che ne l 2015 supera i 200 milioni di euro, sia il Food&Wine enogastronomico, che sfiora i 260 milioni di euro». E aggiunge: «Negli ultimi due anni sono diverse le insegne della grande distribuzione che hanno attivato iniziative di Click&Collect, con la possibilità di ordinare online e di ritirare presso il punto vendita. Anche nel Food&Wine enogastronomico rileviamo un certo fermento grazie all’intraprendenza di produttori, “presidi territoriali” (che valorizzano prodotti locali), retailer, enoteche e start up, come ad esempio nella vendita di prodotto fresco (soprattutto frutta e verdura), nella consegna del pranzo pronto a domicilio, e nella vendita di prodotti in nicchie molto specifiche. L’ingresso di Amazon non può che incrementare ulteriormente la vitalità del comparto. Ne beneficeranno anche le Pmi del settore food, che con il Marketplace potranno avere un ulteriore canale di accesso all’eCommerce e all’export online».


Piccoli Comuni, 7 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, una delibera che destina 7 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli Comuni sotto i mille abitanti, Unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità montane, circa 350 in tutta Lombardia.

La manovra, destinata agli Enti locali, si inserisce nelle linee guida individuate dal Pear (Programma Energetico Ambientale Regionale), che prevede investimenti per 225 milioni di euro complessivi entro la fine del 2020.

I 7 milioni di spesa trovano copertura in diversi capitoli del Por Fers 2014-2020, che prevede misure specifiche per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio di proprietà degli Enti Locali.

«Regione Lombardia ha deciso di destinare parte significativa delle risorse comunitarie a sostegno di progetti orientati allo sviluppo sostenibile e al risparmio energetico negli edifici pubblici – spiega l’assessore Terzi -, considerato che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio riveste un’importanza strategica, oltre che per ridurre le emissioni in atmosfera, anche per contenere i costi di funzionamento che gravano sui Comuni, migliorare la qualità urbana, rilanciare l’occupazione nel settore edile, sviluppare impianti e materiali innovativi». «Allo stesso tempo – ammette l’esponente della Giunta Maroni – i Comuni molto piccoli, pur essendo esonerati dal rispetto del Patto di stabilità orizzontale, hanno grosse difficoltà ad avviare interventi per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio, a causa dell’esiguità delle proprie risorse finanziarie e strumentali».

«Quest’iniziativa – conclude l’assessore Terzi – costituisce la prima misura di attuazione specificamente dedicata ai Comuni sino a 1.000 abitanti, alle Unioni di Comuni e alle Comunità montane, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta al suo territorio».

Il contributo sarà a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese dell’intervento, iva inclusa, e fino a un massimo di 250.000 euro per ciascun lavoro ammesso, erogabile in due rate.


Italcementi diventa tedesca, Italmobiliare cede la partecipazione alla HeidelbergCement

Italcementi finisce nell’orbita della tedesca HeidelbergCement. È di queste ore la notizia della cessione ai tedeschi della partecipazione detenuta da Italmobiliare – pari al 45% del capitale della società – che darà vita al secondo operatore nel cemento in termini di capacità produttiva, al primo operatore in termini di vendite nel settore degli aggregati e al terzo nel calcestruzzo. Il nuovo gruppo potrà contare su una capacità produttiva totale di circa 200 milioni di tonnellate di cemento, 275 milioni di tonnellate di aggregati e 49 milioni di metri cubi di calcestruzzo, con un fatturato proforma 2014 di circa 16,8 miliardi di euro realizzato in oltre 60 Paesi presenti in 5 continenti.

L’accordo siglato fra Italmobiliare e HeidelbergCement prevede:

– l’acquisto della partecipazione detenuta da Italmobiliare nel capitale azionario di Italcementi (pari al 45% del capitale, rappresentato da 157,2 milioni di azioni) ad un prezzo di 10,60 euro per azione, che rappresenta un premio del 70,6% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 3 mesi, per un controvalore totale di 1.666 milioni di euro. Sulla base di questa valutazione, tenuto anche conto della posizione finanziaria netta e il valore delle minoranze, l’Enterprise Value di Italcementi è pari a circa 7 miliardi di euro. Qualora ricorressero determinati eventi negativi prima del closing sono previsti specifici meccanismi contrattuali di riduzione del corrispettivo.

– L’assegnazione ad Italmobiliare, come parte del corrispettivo della transazione, di azioni ordinarie HeidelbergCement (tramite un aumento di capitale riservato) per un numero compreso fra 7,75 milioni e 10,5 milioni di azioni a scelta di Italmobiliare (corrispondenti a una quota compresa fra il 4,0% e il 5,3% del capitale di HeidelbergCement post aumento) che corrisponde a un controvalore di 560 e 760 milioni di euro. Italmobiliare determinerà prima del closing le azioni che sottoscriverà. Con questa partecipazione azionaria Italmobiliare diverrà il secondo azionista industriale di HeidelbergCement ed esprimerà una sua rappresentanza nel Consiglio di Sorveglianza.

– Il valore delle nuove azioni HeidelbergCement emesse a favore di Italmobiliare sarà il più alto fra il valore definito di 72,5 euro per azione e la media ponderata del prezzo di Borsa delle azioni HeidelbergCement registrato nel mese prima del closing. Una volta definito il prezzo unitario e il numero delle azioni HeidelbergCement ricevute da Italmobiliare, la differenza rispetto al corrispettivo complessivo pattuito per le azioni Italcementi fissato in 10,60 euro (soggetto alla eventuale revisione già menzionata) sarà pagata per cassa da HeidelbergCement a Italmobiliare.

– Il completamento dell’operazione subordinatamente alle approvazioni da parte delle autorità antitrust previsto entro il 2016.

– L’acquisto da parte di Italmobiliare delle partecipazioni detenute da Italcementi nel settore delle energie rinnovabili (Italgen) e del settore eprocurement (BravoSolution), oltre ad alcuni immobili. Il valore complessivo di queste transazioni è di circa 241 milioni di euro. L’accordo prevede alcune pattuizioni funzionali all’operazione che potrebbero astrattamente essere considerate di natura parasociale e che in via prudenziale saranno pubblicate secondo quanto previsto dall’Art. 122 TUF e dal Regolamento Emittenti. Successivamente al closing dell’operazione, per effetto dell’acquisizione della partecipazione in Italcementi, HeidelbergCement sarà tenuta a lanciare un’Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria per cassa sul restante capitale di Italcementi al medesimo prezzo per azione corrisposto ad Italmobiliare. Italmobiliare con questa operazione conferma la propria missione di holding di partecipazioni industriali, mantenendo un forte impegno nel settore dei materiali da costruzione il cui peso sul NAV sarà di circa il 37%. A fianco di questo settore sarà 4 rafforzata la componente industriale degli investimenti attraverso l’acquisto, come detto, delle due partecipazioni detenute da Italcementi nel settore delle energie rinnovabili ed eprocurement, che andranno ad affiancarsi a quelle già detenute nel settore dell’imballaggio alimentare e alle altre partecipazioni già in portafoglio. Con il perfezionamento dell’accordo con HeidelbergCement e le altre iniziative di semplificazione e riorganizzazione già in atto nel Gruppo, Italmobiliare potrà poi contare su una solida posizione finanziaria e una cassa di circa 670-870 milioni di euro, in funzione della quota di capitale HeidelbergCement sottoscritta, che potrà essere destinata a nuovi investimenti. Italmobiliare conferma l’obiettivo primario di creazione di valore e rendimenti nel tempo per gli azionisti attraverso gli investimenti e il sostegno alle partecipate nei loro progetti di crescita. In una situazione pro-forma post operazione, il NAV di Italmobiliare salirà da circa 1.400 milioni a circa 2.100 milioni, di cui il 50% circa rappresentato da partecipazioni nel settore industriale, il 13% nel settore finanza e banche e il 37% rappresentato da liquidità.

“Italcementi e HeidelbergCement sono due società che operano in questo settore da ormai un secolo e mezzo – commenta il presidente Giampiero Pesenti -. Questo lungo cammino, con un solido bagaglio di conoscenza tecnica e imprenditoriale, viene ora messo in comune con una scelta lungimirante per garantire continuità e crescita di entrambe le realtà. Dalla nostra storia abbiamo ereditato valori che la capacità imprenditoriale ha saputo mettere a frutto creando un grande gruppo internazionale. Un imprenditore sa che l’importante è garantire lo sviluppo futuro dell’attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell’azienda”. “L’accordo raggiunto oggi, rappresenta sia per Italcementi che per HeidelbergCement la soluzione ottimale in termini di sviluppi futuri e creazione di valore, ben superiori a quelli che avrebbero potuto raggiungere le due società singolarmente – sottolinea il CEO Carlo Pesenti -. Il profilo dei due gruppi è complementare e permette sinergie in grado di creare valore industriale in un mercato sempre più consolidato. Con questa operazione rafforziamo il futuro di Italcementi e garantiamo le risorse per un ulteriore sviluppo del portafoglio di investimenti di Italmobiliare”. “La combinazione di HeidelbergCement e Italcementi è ideale. Nel settore non esistono altri due maggiori gruppi con una tale complementarietà geografica – spiega Bernd Scheifele, CEO di HeidelbergCement – Italcementi con la sua lunga tradizione, con i suoi marchi prestigiosi e la sua forte posizione in Italia e in altri mercati diventerà una parte importante del gruppo HeidelbergCement. Unendo le forze saremo in grado di accelerare la crescita. Vediamo un potenziale significativo per creare valore, realizzando sinergie e combinando i nostri standard di eccellenza operativa e commerciale con i risultati raggiunti nella Ricerca e Sviluppo da Italcementi. HeidelbergCement è organizzata in modo decentralizzato con forti management e marchi locali. Siamo felici di poter collaborare con il management e il team di Ricerca e Sviluppo di Bergamo. Inoltre siamo lieti di comunicare che Italmobiliare diventerà il secondo più grande azionista industriale di HeidelbergCement”.


Gori: “Scarfone e Simonetti compatibili con gli incarichi in TEB”

teb5645.jpgFilippo Simonetti e Gian Battista Scarfone, rispettivamente presidente e amministratore delegato di TEB Spa, non sono incompatibili con il ruolo che ricoprono all’interno dell’azienda Tramvie Elettriche Bergamasche: lo scrive il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, al quale spetta la delega alle società partecipate all’interno della Giunta del Comune di Bergamo, socio di TEB al 40% attraverso la controllata ATB Mobilità, in risposta all’interpellanza presentata dal consigliere Stefano Benigni.

“Nessuno dei possibili presupposti di incompatibilità di Simonetti con il ruolo di presidente di TEB è da considerarsi fondato” sottolinea Gori. A Simonetti veniva contestata la nomina all’interno di un ente privato in controllo pubblico e il fatto di non poter ricoprire un ruolo conferitogli da un ente nel quale aveva ricoperto il ruolo di consigliere nei due anni precedenti la nomina.

“Non solo TEB Spa non è qualificabile come ente di diritto privato in controllo pubblico (nessuno dei soci esercita la maggioranza dei diritti di voto o detiene la nomina diretta delle cariche in seno al Cda – spiega Gori –, ma Simonetti, indicato dalla società ATB Mobilità e non da un’amministrazione locale, ha ricevuto l’incarico e le deleghe di Presidente quando già un anno era trascorso dalla cessazione del suo ruolo di consigliere provinciale, come previsto dalla legge”.

Stesso discorso per Gian Battista Scarfone, il cui ruolo di Direttore Generale di ATB Mobilità Spa non risulta incompatibile con il ruolo di amministratore delegato di TEB Spa: “L’art.12 del D. Lgs. 39/2013 disciplina la diversa categoria degli incarichi dirigenziali e dunque non risulta applicabile nel caso in specie”. Il ruolo di direttore generale non rientra tra quelli incompatibili, poiché le funzioni svolte non sono quelle di amministrazione diretta (i cosiddetti incarichi dirigenziali interni ed esterni), ma solo di coordinamento, organizzazione e direzione strategica delle strutture aziendali. Anche in questo caso Gori rimarca, a ulteriore prova della compatibilità del ruolo, che TEB Spa non è qualificabile come ente di diritto privato in controllo pubblico.


Ci dovrebbero interdire per quanto siamo irresponsabili!

Sosta vietataQual è il principale problema dell’Italia? Se me lo chiedessero, eviterei di indicare questioni pratiche, come l’immigrazione selvaggia o lo spread: quelle sono contingenze, cose che capitano e che, poi, non capitano più, come le invasioni barbariche o le epidemie di peste. Basta saper aspettare dieci o venti generazioni e chi si ricorderà più dello spread o dei barconi? Tanto, fra dieci anni l’Italia sparirà, secondo qualche economista inglese. Dunque, perché prendersela tanto? Perciò, parliamo di caratteri: di indole nazionale, se preferite. Io amo i massimi sistemi: “De minimis non curat historicus” è il mio motto. Mi vien da dire che, per quanto concerne l’indole nazionale, il principale problema dell’Italia sia l’assoluta, endemica, ineluttabile assenza di responsabilità. Fateci caso: tutto, alla fine, dipende da quello. Dalla totale mancanza di responsabilità, tanto individuale quanto collettiva. Perché un economista può permettersi di assumere la guida del Paese e catastrofizzarlo con le sue teorie surreali, se non per il fatto che, alla fine, nessuno mai gli presenterà il conto?

Perché un giudice può emettere sentenze paradossali, demenziali, criminali, se non per il motivo che, per quanto disastrosi siano gli effetti dei suoi svarioni, a nessuno verrà mai in mente di chiedergliene ragione? E lo stesso dicasi per gli insegnanti, i postini, i tifosi del football, i vigili, le infermiere, i primari, i giornalisti, l’esercito: non c’è nessuno, e dico nessuno, che si assuma fino in fondo le proprie responsabilità. Lo scaricabarile è lo sport nazionale: in quello surclasseremmo il Brasile e la Germania ad ogni campionato mondiale.

Ognuno, qui da noi, si sente libero di fare quel che gli pare: tanto, deve dirsi l’interessato, cosa mi può capitare? Ponzio Pilato e non Giulio Cesare è l’antico romano cui tutti facciamo riferimento. Mai un politicante che si dimetta, ad esempio: li inquisiscono, li condannano, li sputtanano, ma quelli, serenamente, continuano ad ammorbarci con le loro vanitosissime idiozie, proprio come se niente fosse. E non succede mai che un assassino che falcia una famiglia sulle strisce vada in prigione per più di due giorni, non capita mai che ti puniscano in modo esemplare.

Ma, pensate per un attimo a come sarebbe l’Italia, se vi regnasse il concetto della responsabilità! Immaginatevi gli impiegati agli sportelli, che galoppano come purosangue, che analizzano con la massima attenzione il vostro caso, perché, altrimenti, la responsabilità della vostra insoddisfazione sarebbe solo ed esclusivamente loro: non del coordinatore, non del funzionario, non del dirigente, ma loro. Pensate a come funzionerebbero gli uffici, i laboratori di analisi, i centralinisti dei call center: tra l’altro, sparirebbero quelle musichine sceme, che vi fanno tanto incazzare quando gli operatori sono momentaneamente occupati. Provate ad immaginarvi come cambierebbero le vostre relazioni con gli amministratori, tanto quelli pubblici quanto quelli condominiali, se ognuno fosse responsabile delle proprie azioni, delle proprie parole o delle proprie negligenze: saremmo un Paese del tutto diverso.

Parcheggi al posto dei disabili? Sequestrata l’auto per sei mesi: e poi vediamo quanti ci parcheggeranno ancora! Hai sbagliato una sentenza, favorendo un delinquente? Dieci stipendi in meno: garantito che, la prossima volta, starai più attento coi codici! Hai spiegato ai tuoi alunni che la radice quadrata è una forma particolare di vegetale? Sei retrocesso al ruolo di scopacessi: questo è il secchio e quello è lo straccio! E non dovete credere che questo regime draconiano dovrebbe andare avanti all’infinito: basterebbe qualche annetto, tanto per abituare gli Italiani ad assumersi la propria responsabilità.

Una volta avviata, la macchina si alimenterebbe da sola, perché la gente, dopo che ha imparato a rispettare e a farsi rispettare, ben difficilmente ritorna a comportarsi come una mandria di buoi. File ordinate, lavori ben fatti, strade pulite, notti sicure e silenziose: il paese di Bengodi, insomma. E tutto questo, semplicemente grazie a questa paroletta magica: responsabilità. Il che è precisamente il punto da cui siamo partiti: ciò che ci vorrebbe è precisamente ciò che più manca, la cosa più complessa da ottenere da un popolo come il nostro. Forse, perché, psicologicamente, siamo abituati a tifare per Pulcinella: ci sono simpatici i ladri più che le guardie e i furbi più che gli onesti. Oppure, perché siamo passati da una servitù nazionale ad una servitù politica: una volta c’erano gli Spagnoli, i Francesi, gli Austriaci, che ci mungevano. E noi muti: non contavano nulla. Adesso, ci mungiamo tra noi: e chi non sta dalla parte giusta, conta nulla, tale e quale. Sia come sia, siamo un popolo a responsabilità limitata: esprimiamo una sorta di incapacità civile. Dovremmo essere interdetti, probabilmente. Ma chi se ne assumerebbe la responsabilità?


Consulenza e assistenza, bando della CdC

camera di Commercio (2)A partire dal 28 luglio, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, le micro, piccole e medie imprese operativa nella Bergamasca possono presentare domanda per l’assegnazione di voucher di assistenza e consulenza previsti dal bando “Azioni di supporto al miglioramento dei rapporti con il sistema creditizio”. Il fondo stanziato da tale bando, pari a 210mila euro, è destinato alla realizzazione di interventi di assistenza e consulenza aziendali aventi l’obiettivo di contribuire al miglioramento della gestione finanziaria aziendale e dei rapporti con il sistema creditizio, favorendo un più agevole ed economico ricorso al credito. Le imprese interessate ad usufruire degli interventi di consulenza previsti dal bando dovranno sottoscrivere e inviare la domanda di adesione a uno dei soggetti attuatori accreditati, tra cui l’Ascom. Sia la “Domanda di adesione azienda” sia l’elenco dei soggetti attuatori accreditati sono scaricabili dal sito camerale www.bg.camcom.it.


VisitBergamo ora è anche app

A suggerire cosa fare e dove in Bergamasca c’è una nuova App. Quella realizzata e promossa da Turismo Bergamo nell’ambito del progetto VisitBergamo, voluto dal coordinamento tra l’Agenzia di promozione turistica del territorio e il Comune di Bergamo.

L’applicazione nasce dal lavoro di Turismo Bergamo che, in collaborazione con Moma Comunicazione, svolge il suo ruolo di soggetto attuatore ed elemento centrale del tavolo di redazione del progetto VisitBergamo, coordinando tutte le azioni di promozione destinate al mercato nazionale e internazionale.

L’App, sviluppata per la piattaforma iOS e Android e collegata al portale di VisitBergamo, offre itinerari – culturali, artistici, naturalistici e sportivi -, proposte sull’ospitalità e un ricco calendario di eventi, manifestazioni e iniziative.

«È un nuovo modo per scoprire il nostro territorio. Semplice ma ricco di contenuti e di indicazioni – afferma Luigi Trigona, presidente di Turismo Bergamo -. L’App è il secondo tassello del progetto VisitBergamo ed è uno strumento che permette di avere tutta la Bergamasca a portata di mano. Ciascuno, con il proprio palmare, può scoprire i luoghi più belli del territorio e organizzarsi una splendida vacanza scovando itinerari interessanti e strutture ricettive affascinanti».

I contenuti dell’App VisitBergamo sono in continuo aggiornamento e organizzati in pubblicazioni dettagliate con i principali punti di attrazione suddivisi per area geografica o per tipologia di interesse. Ogni itinerario e ogni proposta è corredata da un mappa, fruibile anche off-line, da punti di interesse geolocalizzati, descrizioni dettagliate, tracciato gpx e immagini fotografiche.

I punti di interesse per ora tracciati sono 2.500; ciascuno dei quali è localizzato sulla mappa, ha una immagine e un testo di descrizione, ha informazioni di dettaglio. Inoltre, attraverso la funzione “portami” è possibile attivare il navigatore del proprio device per raggiungerlo.

Dal menù dei servizi si può invece visualizzare l’intera mappa del territorio e scoprire le strutture ricettive e i punti di interesse culturali che si trovano lungo l’itinerario o attorno alla propria posizione. Inoltre è sempre possibile accedere alla sezione eventi, dove vengono presentati le principali manifestazioni che si svolgono nell’arco dei 5 giorni.

Per ora sono sette gli itinerari disponibili: Bergamo city tour (Le vie del Verde; Le vie del Tempo; Le vie della Storia); i borghi storici (Gromo, Camerata Cornello e Lovere); il Romanico; Crespi e l’Adda; i luoghi di Papa Giovanni a Sotto il Monte. Altri itinerari sono in via di pubblicazione.

La App è sviluppata per la piattaforma iOS e Android ed è distribuita gratuitamente sugli store nella versione italiana e inglese.


Parre imbandisce la sagra dei “capù”

Gli Scarpinòcc sono il piatto più famoso di Parre, arrivato anche sulle tavole internazionali e celebrato da una sagra che quest’anno taglierà il traguardo della 50esima edizione (è in programma dal 21 al 23 agosto). Ma il paese della Val Seriana è prodigo di iniziative dedicate alla buona tavola e ai prodotti tipici, vedi la nuova rassegna gastronomica Parbacco o Sapori e Tradizioni.

Nel calendario c’è anche la “Sagra dei capù”, le polpette avvolte nelle foglie di verza presenti nella tradizione bergamasca, che nella ricetta tipica del paese sono però di magro, come il ripieno degli scarpinòcc, a base di formaggio, pangrattato ed erbe aromatiche. Il piatto è accompagnato anche da una leggenda sulle sue origini. Narra del bambino di una povera famiglia contadina che, vedendo i genitori vendere sempre i capponi ai signori ricchi, si lamentava con la mamma perché rimaneva sempre con la bocca asciutta di quella prelibatezza. La madre, stanca di vedere il figlio triste, ideò “i capù”: prese una bella pallina di ripieno priva di carne, ma ben saporito e l’avvolse in una foglia di verza, la fece bollire e poi la presentò al figlio, che poté così gustarsi ance lui il suo “capù” (cappone in dialetto bergamasco).

La manifestazione si tiene da sabato 1 a lunedì 3 agosto nella tensostruttra dell’oratorio ed è abbinata al Festival del folclore, sotto la regia del gruppo Lampiusa di Parre, organizzatore della festa.

Ospite di quest’anno è il gruppo folk Arcobaleno L. Bonacoscia di Massa, che rappresenterà scene di vita e lavoro quotidiano delle Alpi Apuane, oltre a proporre musica e danze.

L’apertura della cucina è alle 19. In tavola, oltre ai capù da abbinare alla polenta,  braciole, strinù (ovvero i cotechini alla griglia), formaggio fuso, tagliatelle. C’è anche un menù bimbi (e pure i gonfiabili).

Per informazioni: Pro Loco Parre tel. 331 7740890


Ad Ardesio fine settimana DiVino

ardesio divino vertGli appassionati di vini, cibi e territorio ormai lo sanno che nel bel mezzo dell’estate possono trovare la rassegna che fa per loro. È Ardesio DiVino, che per due giorni, il primo e il 2 agosto, trasforma il centro storico di Ardesio, in Val Seriana, in una cantina a cielo aperto, dove selezionati vignaioli e artigiani del gusto propongono in assaggio e in vendita i loro prodotti.

Nell’anno di Expo il Comitato Organizzatore, in continuità con le passate edizioni e con la finalità di promuovere non solo il territorio di Ardesio e della Val Seriana ma la cultura enogastronomica, non poteva che confermare l’attenzione per la qualità e la varietà e soprattutto per la possibilità di conoscere insieme ai prodotti chi, con passione e dedizione, li produce.

Tra le iniziative dell’11esima edizione ci sono degustazioni e incontri con i produttori, la cena DiVina del venerdì (su prenotazione), le cene eco-sostenibili all’aperto (sabato e domenica) a base di prodotti tipici selezionati e preparati con cura, laboratori di degustazione, laboratori ludico-creativi e imperdibili concerti che rappresentano un vero e proprio evento nell’evento.

Dopo aver approfondito, nel 2014, il terroir del Collio, tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, quest’anno Ardesio Divino ospiterà “Finché monte non ci separi. Valtellina: agricoltura e gastronomia d’eccellenza… oltre le Orobie”, incontri e assaggi a cura del Seminario permanente Luigi Veronelli.

La manifestazione è organizzata e promossa dalla Pro Loco Ardesio con il sostegno dell’amministrazione comunale e con la collaborazione di Paolo Tegoni/Gourmet Events & Consulting.

www.ardesiodivino.it


Artigianato, un concorso per scovare le eccellenze nascoste

premio magisterLe imprese bergamasche lavorano bene, ma spesso non trovano il tempo per farlo sapere al mondo. Parte da qui l’idea di Confartigianato Bergamo di un concorso per la selezione delle migliori imprese associate che offra loro massima visibilità e prestigio.

Si chiama Premio Magister e il debutto avviene nell’anno in cui l’organizzazione di via Torretta celebra il suo 70esimo anniversario.

L’obiettivo è portare alla luce i preziosi e diffusi tesori di qualità ed eccellenza che operano nel territorio che, per umiltà o per inconsapevolezza, restano sconosciuti all’opinione pubblica e al mercato.

Innovazione, Internazionalizzazione e Welfare i tre temi della selezione. Nello specifico, il primo tema comprende innovazione e green economy, ovvero l’innovazione di prodotto o servizio, l’innovazione aziendale e dei processi produttivi, l’innovazione di gestione; il secondo tema è l’internazionalizzazione, di estrema importanza per lo sviluppo commerciale delle imprese, e riguarda non solo la differenziazione dei mercati di sbocco, ma sopratutto alla promozione dell’eccellenza delle imprese italiane e del Made in Italy a livello mondiale; il terzo, infine è il welfare e la responsabilità d’impresa, con particolare attenzione alle politiche di valorizzazione delle risorse umane attuate tramite attività di supporto ai lavoratori e la sperimentazione di progetti di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro.

Possono partecipare al concorso tutte le imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultano iscritte a Confartigianato Bergamo ed aventi sede o unità locale nella provincia di Bergamo. Le candidature possono essere presentate entro il 20 settembre, con la documentazione specificata sul sito internet di Confartigianato Bergamo www.confartigianatobergamo.it, dal quale è scaricabile il regolamento completo.

Per informazioni:

Segreteria Organizzativa (Alice Magni – tel.: 035.233.350; concorso.magister@artigianibg.com).