Alleanza tra Sea e Sacbo, Radici: “Si aprono prospettive interessanti”

aeroporto-di-Orio-al-Serio-2013-129Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa nonché socia, e Sacbo hanno dato mandato all’Università degli Studi di Bergamo – che contiene al suo interno competenze tecniche e scientifiche che la caratterizzano per la sua unicità – per valutare la possibilità della costituzione di un unico soggetto a cui afferiscano, anche indirettamente, le gestioni degli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate e Bergamo Orio al Serio, attualmente gestititi dalle due Società.

La valutazione prevede l’analisi dei seguenti aspetti: analisi dello scenario di riferimento macro e microeconomico, del contesto normativo nazionale e comunitario, delle condizioni di miglior sviluppo sostenibile, ambientale e territoriale e degli elementi di autonomia gestionale rispetto all’attuale configurazione. la valutazione, comprenderà inoltre l’analisi degli assetti azionari, pubblici e privati, degli elementi di convenienza economico-finanziaria, delle potenzialità di posizionamento di mercato e il Piano Industriale

Il referente per l’espletamento del mandato è il rettore dell’Università, Stefano Paleari. “Si apre una prospettiva interessante sulla quale ragionare – ha dichiarato Miro Radici, presidente di Sacbo -. L’incarico a Paleari ci mette nelle condizioni di valutarla col massimo di competenza e di serenità”. “E’ un passo importante – ha commentato il presidente di Sea, Pietro Modiano – da cui può scaturire, e io me lo auguro, quel processo di integrazione del sistema aeroportuale lombardo che mi pare quanto mai necessario per valorizzare le rispettive infrastrutture nel rispetto dei territori”. “Ringrazio Sea e Sacbo e i rispettivi azionisti, per la fiducia accordatami – ha commentato Paleari -. Studierò le possibilità alla luce della situazione e delle prospettive del trasporto aereo e delle istanze raccolte dagli stakeholders. Mi auguro che il lavoro che verrà svolto possa essere un elemento di chiarezza e un’opportunità di crescita nell’interesse di tutte le parti”.

Il planisfero degli aeroporti del nord diventa dunque una sorta di biliardo. Un colpo di sponda a ovest per fare rimbalzare gli effetti a est e aggirare i birilli posti da Verona e Venezia con il concorso di Brescia. Tutto ciò in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato in merito al ricorso avverso la concessione dell’Aeroporto di Montichiari, attesa a giorni. E se si dovesse decidere per una gara europea per la gestione dello scalo bresciano, ecco che l’asse Sea-Sacbo avrebbe numeri da far valere


Donizetti Pride, nel fine settimana concerti “A casa di Gaetano”

La rassegna “Donizetti Pride for Expo”, organizzata dalla Fondazione Donizetti per accompagnare con attività nuove il periodo di Expo Milano 2015, prosegue dopo il successo della Donizetti Night di sabato 20 giugno con “A casa di Gaetano”, una serie di concerti cameristici nella Casa Natale di Donizetti (via Borgo Canale, 14 – Bergamo), con cadenza fissa il sabato e la domenica, in cui si esibiscono i migliori allievi del Conservatorio di Bergamo.

Sabato 27 giugno, alle ore 16, “La grande scuola italiana di Chitarra: Giuliani e Paganini” con la Sonata op. 15 di Mauro Giuliani eseguita da Giulio Ravazzi, la Rossiniana n. 3 op. 121, sempre di Giuliani, affidata a William Vitali e, dello stesso autore, la Grande Sonata Eroica op. 150 con Matteo Leidi e infine di Nicolò Paganini la Grande Sonata in La maggiore con Massimiliano Cirelli. Gli esecutori sono tutti allievi della classe di chitarra di Luigi Attademo.

Domenica 28 giugno, sempre alle ore 16, il Quartetto d’archi del Conservatorio composto da Alessandra Testa e Arianna Rigamonti (violino), Giacomo Bernardoni (viola) e Federica Castro (violoncello) eseguirà il Quartetto op. 33 n. 3 di Franz Joseph Haydn, il Capriccio op. 81 n. 3 di Felix Mendelssohn e, nella seconda parte, il Quartetto op. 64 n. 3 ancora di Haydn.

L’ingresso è libero sino a esaurimento dei posti disponibili


In viaggio sulle Orobie, alla scoperta della “buona terra”

Dal 9 al 12 luglio 2015, con un pre-evento sabato 4, prende avvio la terza edizione del trekking sulle Orobie: 14 “viaggiatori” si immergeranno in un percorso di natura e bellezza, dalla Val Brembana alla Svizzera passando per il Lario. Una grande traversata tra lago e monti – promossa dalla rivista Orobie – con alpinisti, scrittori, fotografi e chef, professionisti e neofiti delle cime uniti «In viaggio sulle Orobie» per raccontare tutte le sfaccettature de «La buona terra», tema scelto per l’edizione 2015, con un’attenzione speciale alle eccellenze enogastronomiche bergamasche: le antiche varietà di mais, la polenta e i formaggi Principi delle Orobie, tra mulattiere e vie d’acqua, in piena sintonia con il sentiment di Expo 2015 «Nutrire il Pianeta, energie per la vita». Un percorso in quattro tappe per indagare la meraviglia dei confini: dallo spartiacque tra Val Brembana e Valtellina alla frontiera con la Svizzera, tra paesaggi mozzafiato e accoglienti rifugi, in compagnia degli alpinisti Simone Moro e Mario Curnis, che a distanza di quattordici anni, ricomporranno la cordata arrivata sulla cima dell’Everest nel 2002 consacrando Curnis come lo scalatore più anziano sul tetto del mondo (all’epoca 65 anni); della photoreporter Monika Bulaj, del collega Marco Mazzoleni, della skyrunner nepalese Mira Rai, dell’artista Italo Chiodi, del video maker e fotografo Baldovino Midali, del musicista Martin Mayes, dell’attore Michele Fiocchi, dello chef Michele Sana, dell’alpeggiatore Ferdy Quarteroni e del blogger Federico Balzan, scortati dalla guida alpina Giulio Beggio e con la partecipazione straordinaria di Davide Van De Sfroos, cantautore d’anime e di territori.

Le meraviglie si dispiegheranno fin dalla speciale anteprima del 4 luglio, quando, dopo il ritrovo a Branzi per la presentazione del Tour, si partirà alla volta del rifugio Laghi Gemelli, in compagnia di alcuni viaggiatori. Nelle tappe successive, da Ornica si raggiungerà l’alpeggio della Valle d’Inferno, il rifugio Falc, Premana, Oro Bellano, Colonno e Sala Comacina. Per poi proseguire alla volta di San Fedele d’Intelvi, Casasco e Arogno. Una traversata che, passo dopo passo, narrerà una montagna capace di unire più che dividere, patrimonio di lavoro, genuinità, arte, musica e sapori. Il tutto, con incontri unici, come quello che a Casasco porterà al gemellaggio con il Touring club italiano, con l’intervento di Pino Spagnulo, console lombardo del sodalizio, e che nell’ultima tappa del 12 luglio ad Arogno vedrà il cantautore Davide Van De Sfroos raccontarsi in un’intervista molto speciale.


Sport in strada, cena condivisa e cinema all’aperto: c’è Vivilonguelo

1.VIVILONGUELO 2014Sport senza barriere, cinema all’aperto, cena condivisa e musica: ritorna anche per l’estate 2015 l’appuntamento con Vivilonguelo, progetto organizzato dall’Associazione Culturale La Scatola delle Idee in collaborazione con l’Associazione Viverelonguelo.

Tre giorni – tra largo Quarenghi, parco Leidi, via Lochis, l’oratorio – per riappropriarsi di parchi, strade e piazze, per far battere il cuore pulsante di un quartiere attraverso l’aggregazione, la condivisione e naturalmente il divertimento!

VIVILONGUELO 2014Si comincia sabato 27 luglio con “Vieni a provare con noi!”, giornata tutta dedicata allo sport da vivere insieme: dal basket e tennis “senza barriere” alla possibilità di cimentarsi con il tiro con l’arco, sfrecciare in strada sui pattini e imparare i trucchi del Calcio Balilla.

Tutto condiviso, compresa la cena in strada, cui tutti sono invitati a partecipare portando vivande e bevande. Venerdì 3 e giovedì 9 luglio, invece, ritorna il cinema all’aperto con due capolavori del film d’animazione, due avventure divertenti e poetiche, capaci di incantare grandi e piccini: “Si alza il vento”di Miyazaki e “Boxtrolls-Le scatole magiche” di Graham Annable e Anthony Stacchi.

«Coinvolgendo l’oratorio, le associazioni sportive che operano con i disabili e le associazioni di volontariato di quartiere, aggregate nell’associazione Viverelonguelo – spiega Francesca Ferrandi dell’Associazione Culturale La Scatola delle Idee -, daremo vita a una giornata di sport e di apertura, portando Longuelo ad essere, per un pomeriggio, il “centro” da raggiungere. Con l’idea di proporre attività che consentano di interagire con i luoghi del quartiere ma soprattutto con le persone, invitate a conoscere nuove realtà aggregative e sperimentare nuove modalità di “mettersi in gioco” attraverso sport alternativi e soprattutto senza barriere».

VIVILONGUELO 2015 – il programma


Il salotto del Moscato di Scanzo

Nei giorni scorsi è stata inaugurato il “Salotto del Moscato di Scanzo” nella villa Galimberti, nel centro storico di Scanzo, con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo. La nuova sede ospita sia il Consorzio Tutela del Moscato di Scanzo sia l’Associazione Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi. Il progetto della sede è un nuovo concetto di wine design architecture. Un salotto esclusivo, realizzato su due piani, all’interno di un palazzo antico dove potersi immergere nella cultura del vino attraverso la suggestione dei materiali, dei colori e degli allestimenti eco-friendly. La sala istituzionale è stata dedicata all’avvocato Bendinelli e all’architetto Fumagalli: “Grazie per l’impegno e la dedizione verso il Moscato di Scanzo. Ci avete insegnato che le cose migliori si ottengono con il massimo della passione” è la dedica dei soci del Consorzio. Due protagonisti della storia di questo vino che grazie alla loro tenacia e alla forza di volontà hanno contribuito ad ottenere la DOCG e a promuovere la storia e il fascino di questo vino.

La cantina, con un antico soffitto a volte, è stata dedicata a Gino Veronelli: “Grazie per averci sempre sostenuto e spronato ad amare il nostro Moscato di Scanzo” hanno sottolineato i soci . Orgoglio nei confronti di un uomo che amava ed invitava ad amare il Moscato di Scanzo. “Il salotto e la cantina del Moscato – interviene la presidente del Consorzio, Angelica Cuni – è un’ulteriore tappa della nostra continua ricerca dell’eccellenza, ricerca non solo orientata sul nostro lavoro in vigna e in cantina, ma anche sull’insieme del mondo vitivinicolo”.

La nuova sede sarà aperta a partire dai primi di luglio.


Birra, vino e bevande: i fusti nati a Bergamo alla conquista del mondo

Ha inventato un prodotto e il modo per realizzarlo. Ed ora sta bruciando le tappe per produrlo in tutto il mondo. L’ascesa è quella di PolyKeg, società con sede a Grassobbio che fa parte di un gruppo con esperienza ventennale nel settore dei contenitori in Pet. Ha portato l’innovazione nei fusti per spillatura, riuscendo a realizzarli in materiale plastico, monouso, completamente riciclabile e compatibile con i sistemi di riempimento e spillatura già esistenti. Cosa significa? Un’alternativa ai pesanti fusti in acciaio utilizzati per mescere birra, bibite e vino alla spina, con vantaggi importanti sul piano della logistica. «I fusti in acciaio – spiega Sergio Sonzogni – sono pesanti, il che significa difficili da movimentare ma anche che su ogni trasporto incide fortemente la tara. Inoltre sono forniti dietro cauzione e vanno restituiti, richiedono perciò un viaggio di ritorno, senza contare che per essere riempiti di nuovo devono essere trattati. Questo rende in pratica impossibile spedire lontano ciò che si imbottiglia. I nostri fusti riducono quasi a zero questi svantaggi essendo a perdere e completamente riciclabili».

L’azienda ha messo a punto una famiglia di fusti con quattro diverse capacità ma anche attacchi in grado di adattarsi ai cinque sistemi più diffusi del mondo, riciclabili anch’essi. I prodotti hanno incontrato il favore di produttori di bevande e birra, da Pepsi Italia ai birrifici Paulaner, Chimay, Pedavena, Menabrea, solo per citarne alcuni. «Vendiamo già in tutto il mondo – evidenzia Sonzogni – ma abbiamo l’esigenza essere più vicini ai clienti, per questo entro l’anno contiamo di aprire stabilimenti in Belgio, Nord America e Australia».

Lo sviluppo dell’azienda e le nuove prospettive sono state possibili grazie all’ingresso di 035 Investimenti, società costituita di imprenditori bergamaschi che effettua investimenti in aumento di capitale in piccole e promettenti realtà del territorio. Motivo per cui l’esperienza è stata raccontata nel corso di un incontro in Camera di Commercio sui canali innovativi di finanziamento per le imprese.

«Abbiamo capito che il prodotto era valido – ricorda Sonzogni – ma anche che occorreva fare presto per portarsi più vicino ai clienti e per questo ci serviva un sostegno finanziario adeguato. La banca non ha probabilmente capito la portata del progetto, ma è comunque grazie ad essa che abbiamo conosciuto 035 Investimenti. Il fondo non ci ha chiesto gli ultimi tre anni di bilancio, ci siamo intesi parlando di macchine e l’accordo si è concluso in alcuni mesi». L’ingresso in società è del 2013 e ora l’azienda dà lavoro direttamente e indirettamente a una quarantina di persone. «035 Investimenti – spiega il responsabile operativo Luca Ungarelli – è costituita da imprenditori bergamaschi e investe diventando socio di minoranza su Bergamo e la Lombardia in settori industriali e su realtà che siano proprietarie di tecnologia. La crescita è l’obiettivo comune a noi e alle aziende».

All’estero PolyKeg approderà con nuovi stabilimenti in punti strategici da cui distribuire i fusti a più clienti o con impianti realizzati direttamente nella sede del cliente vendendo le eccedenze sul mercato dell’area. La produzione di tutti i componenti, dalle preforme alle valvole, rimane invece a Bergamo. «Belgio, Nord America e Australia sono le prime mete – conclude Sonzogni -, ma nei progetti ci sono anche Romania, Regno Unito e Sudafrica».


Grecia, la scarsa credibilità e il rischio svalutazione

GrexitDue Paesi, due obiettivi diversi. Da un lato c’è lo Zimbabwe che abdica definitivamente alla sua sovranità monetaria e dall’altro c’è la Grecia che, se non riuscirà a risolvere il problema del pagamento della quota del debito in scadenza a fine mese, dovrà trovarsi un’altra moneta, uscendo dalla “sovranità monetaria condivisa” alla base della rinuncia alle valute nazionali in favore dell’euro. C’è un banale problema tecnico che ostacola il ritorno della dracma. In Grecia non ci sono stampatori di cartamoneta e tra gli operatori esteri non risultano ordini di questo genere. Diventa probabile in questo caso che la Grecia continuerà ad utilizzare l’euro “abusivamente”, da esterno, senza fare parte della Banca centrale europea, come avviene del resto nel vicino Montenegro.

 

A rinunciare volontariamente alla sua moneta è invece lo Zimbabwe, che ha scelto di passare ufficialmente al dollaro americano, come già ha fatto nel settembre 2000 l’Ecuador, dove il biglietto verde ha assunto corso legale e poi ha sostituito definitivamente il 30 marzo 2001 il sucre con il rapporto 25 mila a uno. In effetti il dollaro americano è già dal 2009 la moneta corrente dell’economia zimbabwana, dove circola insieme al rand sudafricano e alla rupia indiana. Le valute straniere hanno ormai completamente sostituito quella locale, tanto che è giunto il momento di ufficializzare la situazione. Fino alla fine di settembre è prevista la possibilità di cambiare il dollaro zimbabwano nel rapporto di 175 milioni di miliardi per 5 dollari americani. A questa schiera di trillionari (in zim-dollari) che con il loro patrimonio non riuscirebbero a comprarsi un hamburger, si è arrivati per problemi di insostenibilità del debito pubblico. Una riforma agraria disastrosa che dopo il sequestro delle terre agli ex coloni della Rhodesia ha ridotto in tre anni il Paese da esportatore a importatore, corruzione, aumento delle spese militari hanno reso lo Zimbabwe insolvibile, con l’azzeramento del credito. A quel punto la prima soluzione è stata quella di stampare moneta, fino ad arrivare alla banconota da 100 trillioni (100 mila miliardi), con conseguente svalutazione e iperinflazione. La seconda soluzione a quel punto è diventata la totale perdita della sovranità monetaria.

 

Quella dello Zimbabwe non è peraltro la maggiore inflazione della storia. Quella si è avuta in Ungheria nel 1946. A luglio di quell’anno i prezzi raddoppiavano ogni 15 ore, con un tasso di inflazione giornaliero superiore al 200% e la banconota di taglio più elevato mai stampata: “Un miliardo di b-pengo”, ovvero mille miliardi di miliardi di pengo, che si scrive con un uno seguito da 21 zeri. La riforma monetaria di agosto con l’introduzione del fiorino che sostituì 400 quadriliardi di pengo (4 seguito da 29 zeri) chiuse quella drammatica fase economica.

Appare difficile che la strada ungherese possa essere percorsa in Grecia, mettendo in atto con la dracma le riforme che non sono stati in grado di far per restare nell’euro. Attualmente ad Atene, come nel caso dello Zimbabwe, ci sono debito pubblico e situazione di possibile insolvenza, ma non c’è inflazione, dato che anzi i prezzi stanno calando per effetto del calo dei consumi dettato dalla austerity. La scarsa credibilità del Paese nell’ottenere credito internazionale una volta dichiarato il default, anche solo per la necessità di pagare gli stipendi pubblici, rischia di condurre inevitabilmente a una svalutazione, fenomeno che la Grecia ha già ben conosciuto durante la Seconda guerra mondiale, dando il colpo di grazia ai risparmi dei cittadini greci (quelli non portati via negli ultimi giorni di caccia al bancomat) e alla sua economia.


Lombardia in testa per la passione per le case viaggianti

Il comparto produttivo e turistico en plein air, come emerge dal rapporto 2014 Apc-Associazione Produttori Caravan e Camper, si conferma per il nostro Paese di assoluta rilevanza: oltre a una comunità di 800mila camperisti, infatti, si contano ogni anno oltre 3 milioni di italiani e 2,6 milioni di stranieri in viaggio nella Penisola, che hanno generato un indotto di 1,1 miliardi di euro per un totale di circa 23 milioni di notti.

Il rapporto si basa su rilevazioni del 2012 e traccia le principali tendenze. Le mete preferite dai turisti esteri en plein air si confermano il Veneto, seguito dalla Lombardia e dal Trentino Alto Adige. Come emerso dalla ricerca del CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, questi flussi corrispondono al 5% del movimento turistico domestico e al 6% del movimento estero in Italia e producono annualmente una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.

Questi dati non solo confermano la crescente attrattività del turismo itinerante, ma lo rendono un possibile volano per l’economia delle numerose e variegate territorialità locali, sui cui i turisti in autocaravan, caravan e tenda riversano un indotto particolarmente rilevante.

Quanto alle immatricolazioni di autocaravan e caravan, la Lombardia detiene il primato assoluto nazionale, concentrando il 19,8% del mercato del nuovo e il 17,7% dell’usato.

La crisi non fa calare l’appeal per il turismo on the road: la crescita nazionale del 54% dell’usato nel segmento autocaravan dimostra come continui a crescere la passione per il turismo itinerante.

Quanto all’indotto, la spesa media degli stranieri, secondo l’Osservatorio della Banca d’Italia, è di 49 euro al giorno e 428 euro circa per l’intero soggiorno, che si attesta sui 9 giorni. Gli olandesi si distinguono per una spesa media per l’intero soggiorno in autocaravan, caravan o tenda superiore (circa 527 euro) a quella di francesi (418 euro), tedeschi (387 euro) e austriaci (392 euro) e per una durata media della vacanza maggiore: 11 notti contro le circa 9 notti dei francesi, le 8 notti dei tedeschi e le 7 notti degli austriaci. Tuttavia, i turisti provenienti dall’Olanda sostengono per la singola notte un importo di spesa inferiore agli altri turisti esteri en plein air in Italia (meno di 46 euro contro i 46 euro dei francesi, i 47 euro dei tedeschi e i 54 euro degli austriaci). Nel nostro Paese i turisti esteri in autocaravan spendono meno di quelli in caravan sia per l’intero soggiorno (rispettivamente 366 euro contro 455 euro), sia per l’importo medio per notte (rispettivamente 47 euro contro 49 euro).

Tra i camperisti stranieri, i francesi detengono il primato di spesa per quanto riguarda l’intero soggiorno (401 euro), mentre gli austriaci quello per la singola notte (61 euro). Tra gli amanti della caravan, i transalpini si confermano al primo posto per la maggiore spesa media giornaliera (58 euro), superati dagli olandesi per quella relativa all’intero soggiorno (573 euro).Tedeschi e olandesi investono soprattutto nell’alloggio, scegliendo campeggi o altre strutture a pagamento, con quote rispettivamente del 42% e del 38% sulla spesa totale. Nel caso del vitto, sono i transalpini a spendere la quota più consistente rispetto alla spesa totale: gli importi sostenuti per ristoranti, alimenti e bevande rappresentano il 40% del paniere totale, contro il 27% di quello degli austriaci, il 24% degli olandesi e il 20% dei tedeschi. I francesi sono coloro che spendono maggiormente anche per i parcheggi, il carburante e i trasporti locali (22% del budget contro il 19% di quello degli austriaci, il 15,5% dei tedeschi e il 14% degli olandesi), alla luce della loro predilezione per le vacanze itineranti. Gli austriaci preferiscono, infine, investire di più nello shopping (27% del budget contro il 19,5% di quello degli olandesi, il 19% dei tedeschi e il 16% dei francesi).


Truffe agli anziani, Confartigianato corre ai ripari

truffe anzianiL’Anap di Confartigianato Bergamo ha organizzato per martedì 30 giugno alle ore 15.30, nell’Auditorium di via Torretta 12, un incontro di presentazione della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, d’intesa con il Ministero dell’Interno e le Forze dell’Ordine. L’incontro ha lo scopo di sensibilizzare gli anziani ai fini della prevenzione contro le truffe. Dopo i saluti di Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo, e Cecilio Testa, presidente di Anap Bergamo, seguiranno gli interventi di Giorgio Grasso, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Bergamo, Chiara Crupi, comandante del Nucleo Operativo e Radio Mobile di Bergamo, e Domenico Cice, comandante della sezione tutela spesa pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Bergamo. L’incontro è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Info: segreteria Anap – Leopoldo Dalle Vegre (tel. 035.274.240).


Alla Cantalupa tornano gli “Artisti dello Street Food”

StreetFoodTrenta tra i migliori cuochi di strada d’Italia saranno di scena alla Cantalupa (Brusaporto) per dar vita alla seconda edizione degli “Artisti dello Street Food”. Il 30 giugno, ben 35 isole gastronomiche saranno allestiste intorno alla piscina della Residenza con cooking show e musica dal vivo. “Sarà la serata gourmet più travolgente dell’anno” promette la famiglia Cerea. Dai Fingerspiedini ai Bab’, dalla Palla Polenta Taragna Street alla Mpepata e Cozze, dallo Champagne alla Birra alla spina, tutto lascia presagire che sarà una serata da ricordare. Per chi, ovviamente, ha avuto la possibilità di prenotare in tempo. Le prenotazioni sono infatti già chiuse, nonostante il numero dei partecipanti sia stato portato da 350 a 500.