In visita a Bergamo una delegazione cinese della Prefettura di Yanbian

Provincia-Bergamo Mercoledì 3 giugno, nel Palazzo della Provincia, in via Tasso, il presidente Matteo Rossi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente della Camera di Commercio Giovanni Paolo Malvestiti accoglieranno una delegazione proveniente da Yanbian, città cinese di 2 milioni di abitanti al confine con la Corea.

L’incontro avrà inizio alle 14.30. La visita della delegazione cinese, composta da autorità locali della Prefettura di Yanbian e accompagnata dall’associazione interculturale italo cinese Rinascimento, ha come obiettivo  instaurare un rapporto di scambi economici, culturali e sportivi con la realtà lombarda e in particolare con la provincia di Bergamo, favorendo gli investimenti di imprenditori cinesi sul nostro territorio e l’apertura di sedi in Cina da parte delle imprese bergamasche.


Sangalli (Confcommercio): “La ripresa c’è ma imprese e famiglie non la sentono”

Sangalli 1“La ripresa è arrivata, ma le famiglie e le aziende non lo sentono”. Così Carlo Sangalli in un’intervista su Il Messaggero. Il presidente di Confcommercio afferma che “i dati Istat su Pil vanno letti con grande cautela. Ci preoccupano, infatti, due cose: nel mese di maggio la fiducia delle famiglie e delle imprese è scesa per il secondo mese consecutivo e i potenziali incrementi d’imposta che continuano a minacciare il potere d’acquisto delle famiglie e i piani d’investimento delle imprese”. Insomma, la ripresa c’è ma l’economa reale fatica a sentirsi. Nell’intervista il presidente di Confcommercio illustra che bisogna “rafforzare la domanda interna” e che nel caso il Governo aumentasse l’Iva c’è il rischio di una nuova gelata.


Ordine al Merito della Repubblica, onorificenze per 24 bergamaschi

Ordine al merito della Repubblica italianaSono stati 24 i bergamaschi che ieri 2 giugno, hanno ricevuto le onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” nel corso delle celebrazioni per il 69esimo anniversario della Fondazione della Repubblica.

La cerimonia ufficiale commemorativa della ricorrenza s’è tenuta in piazza Vecchia, in Città alta, a partire dalle 10.

Il programma s’è aperto con lo schieramento dei reparti di formazione interforze delle Forze Armate e dei Corpi Armati Civili dello Stato, dei gonfaloni del Comune e della Provincia di Bergamo e dei Comuni della Provincia di Bergamo, dei medaglieri e labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. E’ seguito l’afflusso delle Autorità e delle Rappresentanze civili e militari, l’ingresso della massima Autorità, l’esecuzione dell’inno nazionale e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.

E’ stato il prefetto Francesca Ferrandino a consegnare i diplomi delle Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.

Ecco l’elenco

Vito Roselli (Albano Sant’Alessandro) – Cavaliere

Angelo Carrara (Albino) – Cavaliere

Edoardo Bassi (Alzano Lombardo) – Cavaliere

Eugenio Baroni (Bergamo) – Cavaliere

Domenico Savi (Bergamo) – Cavaliere

Antonio Talarico (Bergamo) – Cavaliere

Gennaro Maggio (Bonate Sopra) – Cavaliere

Dario Sorte (Brignano Gera d’Adda) – Cavaliere

Pietro Bianchi (Caravaggio) – Cavaliere

Alberto Cantini (Caravaggio) – Cavaliere

Luigi Costa (Caravaggio) – Cavaliere

Sergio Giuseppe Inverardi (Dalmine) – Cavaliere

Luciano Franza (Palosco) – Cavaliere

Giuseppe Bottino (Ponteranica) – Cavaliere

Andrea Pesenti (Romano di Lombardia) – Cavaliere

Giuseppe Passiatore (Seriate) – Cavaliere

Cristian Vavassori (Stezzano) – Cavaliere

Tarcisio Ravelli (Telgate) – Cavaliere

Dino Rota (Torre de’ Roveri) – Cavaliere

Stefano Maffeis (Urgnano) – Cavaliere

Renzo Nisi (Urgnano) – Cavaliere

Daniele Limonta (Stezzano) – Ufficiale

Roberto Arrigoni (Almenno San Salvatore) – Commendatore

Franco Marsetti (Bonate Sopra) – Commendatore


Rapporti sempre più stretti tra Ospedale e Guardia di Finanza

Si consolidano i rapporti di collaborazione tra l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e la Guardia di Finanza di Bergamo. E’ stato infatti sottoscritto un accordo che consentirà agli allievi dell’Accademia e a tutto il personale in servizio, ai pensionati e ai loro familiari di poter accedere alle prestazioni specialistiche e di diagnostica in regime di solvenza e libera professione a tariffe convenzionate. La convenzione offre anche la possibilità al personale del Corpo di frequentare i reparti ospedalieri e i corsi promossi dal Papa Giovanni con finalità di formazione e aggiornamento nel campo del primo soccorso, della medicina legale e della medicina del lavoro (si tratta dei militari che operano presso l’Infermeria dell’Accademia).

“Questo accordo avvicina ancora di più due tra le realtà più significative del territorio bergamasco, che già da tempo hanno scelto di orientare parte delle loro strategie di sviluppo verso la ricerca di ambiti e iniziative di mutualità ed integrazione – spiega Carlo Nicora, direttore generale dell’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” -. E’ per noi un onore e un importante espressione di stima il fatto che la Guardia di Finanza abbia scelto il nostro ospedale come punto di riferimento per i bisogni di salute e di aggiornamento sul fronte della medicina”.

L’Accademia della Guardia di Finanza sostiene da tempo le attività del “Papa Giovanni” attraverso numerose iniziative benefiche, quali il “Concerto di Primavera”, i cui proventi vengono devoluti direttamente all’Ospedale di Bergamo o alle Associazioni di volontariato attive nel nosocomio bergamasco.

Il Gen.D. Giuseppe Zafarana, Comandante dell’Accademia, spiega: “La convenzione stipulata con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII costituisce un ulteriore momento di vicinanza e collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Ente Ospedaliero bergamasco, un’azienda sanitaria pubblica di rilievo nazionale e di alta specializzazione. In tale contesto si collocano, ad esempio, le varie iniziative a favore delle numerose Associazioni di volontariato operanti presso il nosocomio, destinatarie delle donazioni raccolte in occasione degli eventi a scopo benefico organizzati dall’Accademia. Esprimo il mio più vivo ringraziamento per la sensibilità, la disponibilità e l’attenzione riservata a tutto il nostro personale e alle loro famiglie, che, grazie a questo accordo, potranno fruire dei servizi offerti dall’Azienda Ospedaliera, riconosciuta dalla Comunità scientifica internazionale tra le strutture di maggior rilievo, a condizioni agevolate”.

L’Ospedale Papa Giovanni XXIII aggiunge così un’altra convenzione alla lista degli Enti con cui collabora per offrire prestazioni di alto livello a prezzi scontati: da anni per esempio è attiva una convenzione con il Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa, i cui iscritti possono usufruire di ricoveri in regime libero professionale e utilizzare le camere ad uso singolo a tariffe agevolate.

Le organizzazioni, gli enti e le aziende interessate a sottoscrivere accordi di questo tipo con l’Azienda Ospedaliera possono mettersi in contatto con l’Ufficio Marketing al numero 035.2673703 o via mail all’indirizzo marketing@hpg23.it.


Battuta d’arresto per il Pd. E l’altro Matteo esulta

Diceva Enrico Cuccia che le azioni non si contano, si “pesano”. Converrà seguire le orme del padre nobile di Mediobanca se si vuole analizzare il risultato delle elezioni regionali rifuggendo dalle dichiarazioni di parte, di tutte le parti, che hanno contrassegnato le ore immediatamente successive all’apertura delle urne. Lasciamo da parte il 5-2 con cui molti hanno sintetizzato il responso popolare. E’ una formula che serve ai giornali per scattare una fotografia immediata ma aiuta solo in parte a comprendere quel che è successo. Se fosse solo una questione di bandierine piantate, il premier e segretario del Pd Matteo Renzi potrebbe ergersi a vincitore della tornata elettorale. Ma la conquista della Campania con Vincenzo De Luca, l’impresentabile dell’Antimafia inseguito anche dalla legge Severino, si porterà dietro un caos istituzionale e politico che non renderà agevole, almeno nei prossimi mesi, il governo di una delle Regioni più sofferenti del Paese. In Umbria la presidente uscente Catiuscia Marini si è salvata per il rotto della cuffia. Ma in Liguria e in Veneto per il Pd è stata una vera e propria Waterloo. In Riviera si è consumata una spaccatura a sinistra che ha portato alla fuoriuscita di un candidato che ha portato via i voti che, forse, avrebbero consentito a Raffaella Paita di battere Giovanni Toti. Ma se quest’ultimo ha vinto lo deve anche al fatto che la candidata imposta dal presidente uscente della Regione Claudio Burlando, per storia personale e gravami (è indagata per disastro colposo), non era probabilmente la migliore da schierare al via. In Veneto, la trottola Alessandra Moretti (in tre anni passata da deputata a europarlamentare a candidata alla Regione) è stata, come si dice adesso, asfaltata da Zaia. Una figuraccia che ha pochi precedenti a livello nazionale. Se dai singoli concorrenti, si passa al dato politico, va constatato che il Pd del 40 per cento delle Europee, che tanto aveva fatto gonfiare il petto al bulimico presidente del Consiglio, è ritornato intorno a quel 25% medio che tanto faceva ribrezzo al medesimo Giovin signore fiorentino. C’è di che riflettere per chi ritiene di essere investito del ruolo di salvatore della Patria contro e a dispetto di tutti. Dall’altra parte della barricata, non è che Forza Italia sia uscita in forma smagliante dalle urne. Sì, è riuscita a strappare la Liguria, ma lo deve ai guai del Pd e alla forza della Lega (di cui diremo dopo). Per il resto, in Puglia sono volati gli stracci e anche chi voleva fare la faccia feroce, come Raffaele Fitto, si è dovuto accontentare della sconfitta dei propri amici azzurri. Sai che consolazione. In Veneto ha stravinto Zaia, ma Forza Italia si è ridotta a poco più del 5 per cento. In Campania, nonostante la sfida provenisse da un candidato impresentabile, ha dovuto cedere la presidenza. Se l’è cavata, pur perdendo, in Umbria. Un bilancio pesante, che segnerà probabilmente la fine di una leadership e una svolta radicale nei rapporti di forza all’interno dello schieramento moderato o, più genericamente, di centrodestra. E qui veniamo ai vincitori. Difficile negare che alla Lega spetti il ruolo di forza trionfante. Di Zaia si è detto e Toti se è stato eletto lo deve al 20 per cento portato in dote dal Carroccio. Ma il 20 per cento conquistato in Toscana e nelle Marche (poco meno) dicono quanto Matteo Salvini sia stato capace, pur sulle ali di una campagna dai toni forsennati (o proprio grazie a questa), di portare sul simbolo di Alberto da Giussano, anche lui finora considerato impresentabile, messe di consensi che nemmeno il Bossi dei tempi d’oro riuscì a meritarsi. Quella Lega lì non esiste più, questa che esce dalle Regionali è un movimento in buona parte nuovo, anche nel corredo ideologico, pronto a giocarsi una partita di primo piano anche sul livello nazionale e non più nel ristretto arco pedemontano. Lo si diceva alla vigilia, ma ora è più chiaro: la sfida si restringe ai due Matteo. Il ruolo di terzo incomodo potrebbe giocarlo il Movimento 5 Stelle, l’altro vincitore delle Regionali al di là del fatto di non aver conquistato nessuna presidenza. Sul piano dei voti il consenso dei grillini è tornato a crescere e a consolidarsi dopo la battuta d’arresto delle Europee dello scorso anno. Certo, questa fiducia va spesa utilmente, disponendosi se necessario a sporcarsi le mani con gli altri partiti, a partire dai temi concreti come ha detto qualche candidato, perché altrimenti si rischia di consegnare alla pura testimonianza una voglia di cambiamento e di innovazione che va ascoltato e compreso.


Amministrative, ecco i vincitori. Ma due comuni restano senza sindaco

Ballottaggio Roma, Gianni Alemanno al seggio elettoraleRestano senza sindaco due dei nove comuni bergamaschi chiamati al rinnovo dell’Amministrazione nella tornata elettorale del 31 maggio. Si tratta Locatello e Filago. In entrambi i paesi non è stato possibile eleggere l’unico candidato sindaco per il mancato raggiungimento del quorum (il 50% dei votanti più uno).

Per Locatello (dove l’affluenza si fermata al 47,89%) si tratta di un bis, il paese valdimagnio era infatti già retto da un commissario prefettizio dopo la tornata andata a vuoto lo scorso anno e la candidatura di Mario Locatelli, sindaco dal 2004 al 2014, non ha risolto l’impasse.

A Filago (affluenza al 44,76%) non ha ricevuto consensi sufficienti Claudio Terzi, espressione di una lista civica, mentre la maggioranza uscente non si è ripresentata.

Saluta invece il commissario Fuipiano Imagna dove Valentina Zuccala, la cui lista lo scorso anno non aveva raggiunto il quorum, si è imposta con “Insieme per cambiare” su Gilberto Giustranti di “Vivere Fuipiano” (52,46% contro 47,53%).

Nel comune più numeroso coinvolto nelle elezioni, Clusone, è stato confermato il sindaco uscente Paolo Olini (38% dei voti), leghista a capo di una coalizione di centrodestra. Ha superato Massimo Morstabilini (“Clusone Viva”, 28,6%), Laura Poletti (“Clusone nel cuore”, Pd, e Udc, 17,75%) e l’altro candidato di centrosinistra Francesco Moioli (“Siamo Clusone” 15,58%).

Anche a Gazzaniga successo di Lega con Forza Italia. Il vicesindaco uscente Mattia Merelli (56,57%) si è imposto su Roberto Pegurri (43,42%).

Così come a Sorisole dove Stefano Vivi (“Un Paese migliore a Sorisole”, insieme a Forza Italia e la Lega) ha avuto la meglio con il 49,24% dei voti sul sindaco uscente Stefano Gamba  (“Progetto Comune”, lista di centrosinistra appoggiato anche dai grillini) e su Franco Cometti (lista civica “Sorride Sorisole”).

A Cenate Sotto la vittoria di Giosuè Berbenni è arrivata all’ultimo voto. Il candidato della lista “Continuità per Cenate” ha infatti ottenuto il 50,74% contro il 49,25 del leghista Thomas Algeri (“Uniamo Cenate”).

Anche a Borgo di Terzo la sfida è stata serrata. Francesco Vavassori (“Cittadini per Borgo di Terzo”) ha incassato il 54,47% dei voti contro il 45,53 di Santo Ghisleni, candidato con la lista “Nuova proposta” e già componente dell’amministrazione uscente guidata da Mauro Fadini.

Il nuovo sindaco di Cividate al Piano è Gianni Forlani di “Comunità democratica”. Ha ottenuto il 33,21% dei voti superando Francesco Gatti (della lista “Kicicrede”, nata intorno a un sito web, 30,95%). Gli altri due sfidanti, Giovanna Moleri e Francesco Deretti, hanno ottenuto rispettivamente il 27,34 e l’8,48%.

Anche la Bergamasca non è stata immune al drastico calo dell’affluenza registrato a livello nazionale per queste amministrative. La percentuale è scesa al 62,5% dal 76,9 della precedente consultazione.


“Madri Costituenti”, mostra e seminario a Bergamo

000556_0001L’Accademia di Belle Arti G. Carrara e il Consiglio delle donne del Comune di Bergamo, in collaborazione con Fondazione Bergamo nella Storia, inaugurano il 3 giugno, alle 18, la mostra “21 Donne” curata da Maria Grazia Recanati. Ventuno giovani artiste dell’Accademia riflettono con le loro opere sul ruolo della donna nella vita contemporanea tra intimità familiare e impegno sociale, tra pregiudizi e conquiste, rendendo in alcuni casi omaggio diretto alle ventuno Madri Costituenti. L’esposizione, aperta fino al 7 giugno, è stata allestita nella Sala Simoncini di Palazzo Frizzoni ed è visitabile dalle 8 alle 19. Espongono: Viola Acciaretti, Ludovica Belotti, Roberta Biondini, Barbara Boiocchi, Erika Bonfanti, Stefania Carissimi, Valeria Cordare, Corinne Cortinovis, Stefania Costanzo, Chiara Cotti, Noemi Cremaschi, Laura Cravena, Ylenia De Rocco, Martina Dierico, Federica Mutti, Anna Pezzoli, Claudia Pippo, Sara Ravelli, Clara Scola, Emanuela Terzi, Giulia Tripoli.

Alla mostra, il 6 giugno – sempre nell’ambito della ricorrenza della Festa della Repubblica – si affianca il seminario organizzato dall’Associazione Politeia (in collaborazione con il Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo) dal titolo “Donne, dove eravamo e dove siamo – Dalla Costituente ad oggi”. L’evento si terrà nell’ex sala consiliare di via Tasso 4, a Bergamo, dalle 15, 30 alle 18,30. Dopo i saluti di Angela Zenoni, presidente dell’Associazione Politeia, e di Emilia Magni, presidente del Consiglio delle donne del Comune di Bergamo, interverranno Elisabetta Ruffini, direttrice dell’ISREC Bergamo su “Le 21 donne che hanno fatto parte della prima assemblea Costituente”, Barbara Pezzini, ordinaria di Diritto costituzionale all’Università di Bergamo su “Una strada lunga 70 anni: la struttura di genere della Costituzione italiana” e, infine, Pia Locatelli, deputata gruppo misto-Psi su “Cosa è cambiato per le donne nella società e nella politica?”. Coordina Santina Coppetti, vicepresidente dell’Associazione Politeia.


Il 7 giugno la giornata dei Castelli aperti

castle-020-937x360Domenica 7 giugno torna l’appuntamento con le Giornate dei castelli aperti. Prosegue quindi l’iniziativa che apre le porte di 7 borghi medievali della pianura bergamasca e dei loro manieri e palazzi, con l’organizzazione di visite guidate ed eventi che animeranno la giornata: mercatini, prodotti tipici, figuranti medievali, e attività dedicate ai più piccoli. Le realtà coinvolte sono: Pagazzano: visite dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30; Malpaga (dalle 10 alle 18); Cologno al Serio (dalle 10 alle 12); Martinengo (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17); Brignano Gera d’Adda (dalle 15 alle 17); Romano di Lombardia (dalle 15 alle 17); Urgnano (dalle 15 alle 17). I visitatori possono pianificare in autonomia il proprio percorso in base alle singole esigenze e agli orari di apertura. Ogni visita durerà circa un’ora.