Premio Rosa Camuna, ultimi giorni per le candidature

rosa-camunaAnche quest’anno la Giunta regionale propone il “Premio Rosa Camuna”, creato nel 2014 per riconoscere pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Il premio verrà conferito, tenendo conto della rappresentanza dei territori, ad un minimo di 12 e ad un massimo di 24 persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni residenti, con sede o operanti in Lombardia. Le candidature possono essere presentate da persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni entro il 30 aprile 2015.  La consegna del Premio Rosa Camuna avverrà in occasione della Festa della Lombardia, il giorno 29 maggio, presso il Teatro Dal Verme di Milano.


Alla Vecchia Scuola Bolognese per imparare l’arte della sfoglia

ricette-pasta-sfogliaDai tortellini alle lasagne, fino alle immancabili tagliatelle. Per imparare le tecniche e i segreti della sfoglia, la protagonista indiscussa della cucina bolognese e dunque della storia della cucina italiana, l’Accademia del Gusto , la scuola di cucina dell’Ascom, organizza un corso in trasferta nella patria della sfoglia: la Vecchia Scuola Bolognese di Bologna.  La giornata si intitola “A scuola da una sfogliatina”, è in programma lunedì 20 aprile ed è rivolta ai professionisti che vogliono apprendere l’arte di impastare e tirare la sfoglia da una vera sfoglina, per imparare a realizzare una sfoglia a regola d’arte seguendo i precetti della tradizione. Sarà un laboratorio pratico-dimostrativo nel corso del quale verranno illustrati le tecniche di impasto, la tiratura  a mattarello della sfoglia, i ripieni base e verranno spiegate le ricette di tortellini, tortelloni, tagliatelle, brodo per tortellini, ragù alla bolognese, lasagne classiche alla bolognese.
La lezione comprende il pranzo con degustazione delle paste prodotte durante la prima parte della giornata e sarà tenuta dalla Famiglia Spisni e dallo staff della Vecchia Scuola Bolognese. La partenza è fissata alle ore 7 dall’Accademia del Gusto si Osio Sotto con navetta privata. Rientro intorno alle ore 21.30.
Per informazioni e iscrizioni: Ascom Formazione, tel. 035.41.85.706/707/715 o info@ascomformazione.it (sito web: www.ascomformazione.it).

 


Expo, gli albergatori pronti a cogliere ogni occasione

Gli albergatori si preparano ad Expo con un incontro, svoltosi oggi, 27 aprile, per fare il punto sulle condizioni e agevolazioni per accogliere al meglio i turisti. «Mancano poche ore all’inaugurazione di un evento atteso come Expo – ha ricordato Luigi Trigona, direttore Ascom e presidente di Turismo Bergamo -. Molte sono le iniziative per accompagnare l’Esposizione, la speranza è che altrettante siano le prenotazioni nelle nostre strutture ricettive. Expo rappresenta comunque una leva per lo sviluppo del turismo in futuro, un’occasione per gettare le basi di un nuovo modo di approcciarsi ai turisti. Il nuovo portale visitbergamo.it  rappresenta la nuova vetrina per la città perfettamente integrata con i social network. Ora un team di albergatori sta lavorando con esperti del Comune e di Turismo Bergamo per creare una piattaforma aggiornata  su eventi e manifestazioni. Il coordinamento è fondamentale dopo anni di iniziative sparpagliate e individuali».

Per ora non si può purtroppo parlare di una corsa alle prenotazioni in hotel: «Istituzioni e albergatori sono pronti all’evento. La Camera di Commercio, attraverso Str,  ha certificato che la qualità degli alberghi bergamaschi ci vede ai primi posti in Italia,  anche nel rapporto qualità-prezzo. Quanto ai turisti di Expo purtroppo siamo ancora in stand by- allarga le braccia Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori Ascom-. Negli ultimi quindici giorni inizia a muoversi qualcosa su Milano: si tratta per lo più di gruppi turistici italiani nel fine settimana, mentre gli stranieri sono per la maggior parte cinesi. La speranza è che l’onda lunga di prenotazioni, da Milano e dall’hinterland,  arrivi anche a Bergamo. Gli investimenti sulla linea ferroviaria premiano sempre e confidiamo molto nel servizio Trenord, a prezzi oltre tutto  agevolati,  per raggiungere direttamente Expo. Speriamo che i treni ad alta frequenza rappresentino un’alternativa valida ed efficace ai patemi dell’A4, un’autostrada che è sempre un tappo, e ai ritardi dei treni pendolari per Milano». image

I funzionari di Trenord, Sebastiano BorgioneMarie Therese Louro, hanno rassicurato gli albergatori sul servizio, enormemente potenziato per Expo: « Il numero di passeggeri che ogni giorno Trenord trasporta è in continua crescita, anche per effetto della crisi, e arriva quest’anno ad una media di  700 mila passeggeri al giorno in Lombardia. Per tutti i sei mesi dell’Esposizione le linee sono enormemente potenziate: dal quadrilatero della moda in un quarto d’ora si raggiungerà in treno grazie al passante ferroviario il sito espositivo, con la possibilità di salire su un treno ogni 6 minuti dal centro,  con una frequenza da metro ma tempi decisamente più rapidi, con un risparmio di mezz’ora. Da Bergamo ad Expo Trenord assicura tempi rapidi:  74 minuti,  con un cambio o a Pioltello o a Treviglio (dove partono treni ogni 15 minuti, ben 54 al giorno, dalle 5 a mezzanotte)».

Oltre al trasporto, Ascom riserva condizioni speciali per l’acquisto di biglietti (20 euro invece di 32) che gli albergatori possono includere nel pacchetto di soggiorno per essere più competitivi sul mercato; molti sono gli hotel che omaggiano i propri clienti dei biglietti per raggiungere Expo, grazie alla convenzione con Trenord (si va dai 4.4o euro per andata e ritorno  da Milano  a Rho, ai 13 euro per il pass giornaliero – gratuito dai 4 ai 14 anni- su tutti i treni Trenord lombardia ai 45 euro per il pass per 5 giorni su tutta la linea, incluso il trasporto andata e ritorno con Malpensa Express,  che da solo vale ben 24 euro). Gli hotel possono inoltre beneficiare del servizio di consulenza attivo presso Ascom, attraverso lo sportello Expo, e possono decidere di aprire le loro porte ai giovani stagisti (per 300 ore) dell’Istituto Tecnico Superiore Ikaros del “Corso per la promozione dei servizi turistici”, grazie alla convenzione siglata dall’Associazione .

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Espresso, gli errori più frequenti dei baristi

Bere un buon caffè, come segnalato da diversi lettori di Affari di Gola, ha ormai quasi il sapore dell’impresa. Dietro al servizio della tazzina italiana dal gusto e dall’aroma che non trova ancora eguali al mondo, c’è un lungo lavoro di filiera che parte dalle piantagioni e, passando dalla tostatura e torrefazione, arriva in chicchi selezionati sul mercato e poi nei locali. Ma qualcosa in uno di questi passaggi, dalla torrefazione al servizio nei pubblici esercizi, deve pur andare storto se l’espresso non è spesso all’altezza delle aspettative.

Luigi OdelloLuigi Odello, docente di Analisi Sensoriale presso università italiane e straniere, presidente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (oltre che  segretario generale dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dell’International Academy of Sensory Analysis) ci aiuta a mettere in luce difetti ed errori nella filiera del caffè.

Professore, il problema della qualità del caffè sta alla radice, nelle piantagioni?

«L’Arabica vuole il freddo (anche se non troppo) e il cambiamento climatico vorrebbe che la coltivazione salisse di quota, ma questo non è possibile. Così, per evitare l’azione nefasta dei patogeni che distruggono le piantagioni si fa ricorso a ibridi resistenti. In effetti, in tempi non lunghi potremmo trovarci ad avere caffè molto diversi dagli attuali con cambio di personalità sensoriale delle miscele alle quali siamo abituati. Non solo, ma nuovi ibridi brasiliani, in questo caso di Robusta, potrebbero essere coltivati in Amazzonia. Il caffè troverebbe quindi nuovi territori di enorme estensione nel paese più progredito in fatto di meccanizzazione. Oltretutto il caffè cresce all’ombra di altre piante e questo consentirebbe di evitare disboscamenti. Se questo è ottimo per il pianeta lo potrebbe essere un po’ meno per la qualità dell’Espresso Italiano, la preparazione che più di ogni altra al mondo necessita di una materia prima eccellente».

Quanto incide la torrefazione sul gusto? Quanto la mano del barista?

«La qualità sensoriale è determinata dal valore di tutti gli step di filiera ed è sufficiente che uno di essi sia pari a zero perché il risultato finale sia nullo. La torrefazione ha indubbiamente il suo peso. Oggi ci troviamo di fronte a tendenze estreme che tendono, per motivi diversi, a tostare velocemente. È come cogliere un frutto acerbo: se non abbiamo la fornitura della giusta quantità di energia in un determinato tempo otteniamo miscele che originano espresso deformi in cui gli aromi non sono sviluppati e l’acidità è elevata. Caffè che possono avere un senso per filtro e altre preparazioni, ma non per la tazzina nazionale. Ovviamente il barista deve fare la sua parte: più una miscela è elegante, complessa ed evoluta e più difficile è il suo trattamento in macchina».

Come si riconosce un buon caffè?

«Non serve essere esperti per riconoscere odori di muffa, medicinale, bruciato, fumo, e simili…  La qualità inizia dall’assenza dei difetti. Quando vi servono una tazzina di caffè non lasciatevi ingannare dalla vista: avvicinate la tazzina al naso e abbandonatevi alle sensazioni che vi procura. Cogliete sentori di fiori, frutta fresca, frutta secca ed essiccata, cacao e vaniglia, pepe e qualche altra spezia, o almeno alcune di queste? Al gusto è equilibrato (non molto acido e non molto amaro), sciropposo e setoso, senza un briciolo di astringenza? Perfetto, ora affondate la vostra mente nel piacere e aprite pure gli occhi. La crema è color nocciola con riflessi fulvi di trama finissima? Ci avrei scommesso».

Quali sono le regole per prepararlo al meglio?

«Per l’Espresso Italiano il barista è guidato da una formula inderogabile: 25 millilitri in 25 secondi usando 7 grammi di caffè per tazza. Quando la soddisfa ha buone possibilità di dare al cliente il caffè che desidera, sempre che abbia operato con attrezzature pulite e abbia scelto una buona miscela. Questa regola sembra una sciocchezza, ma se metteste alla prova il vostro barista come facciamo alla competizione “Espresso Italiano Champion” con un macinadosatore starato (che quindi fa granellini troppo piccoli o troppo grandi) vi rendereste conto che non è poi così facile. L’Espresso Italiano necessita sempre di un professionista per la sua preparazione».

Quali sono gli errori più frequenti che fanno i baristi?

«Ne commettono una quindicina almeno: scarsa pulizia delle attrezzature, mancanza di controllo della temperatura della macchina e del tempo di estrazione, pressatura del caffè nel filtro insufficiente, particelle di caffè sul bordo del filtro, abbandono dell’espresso sulla macchina per fare altre cose, servizio maldestro….  Il peggiore errore negli ultimi tempi  riguarda la scelta della miscela. Spesso il barista non giudica il caffè in base alle sue caratteristiche sensoriali, ma per la facilità di ottenere un risultato che soddisfi la vista, dalla crema alla struttura. Ecco perché invitiamo tutti a non guardare la tazzina quando ci viene servita. E tantomeno a valutare il tempo che impiega lo zucchero ad affondare: una delle peggiori indicazioni che sia mai stata data per confondere il consumatore».

Qual è il futuro dell’espresso italiano?

«Nei giorni scorsi è stato rinnovato il consiglio dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano che certamente rappresenta l’organismo più operoso, determinato e coeso nella promozione e nella tutela della tazzina made in Italy. Il progetto di quest’anno ha come claim “Nel mondo, a fianco del barista”. Questo significa che si continuerà con la consueta fermezza a valutare la qualità delle attrezzature e delle miscele e ad abilitare baristi, per i quali sono previsti due concorsi: l’Espresso Italiano Champion e il Best Coffee Taster (il migliore assaggiatore). Ma parallelamente verrà aperta una finestra sui paesi produttori alla ricerca di caffè di alta qualità, una porta verso l’internazionalizzazione trasferendo la nostra cultura e un bacino di innovazione che non riguarderà solo la tecnologia, ma anche nuovi strumenti di marketing».

Siamo arrivati al paradosso di dover imparare dall’estero a servire un caffè perfetto?

«Direi proprio di no. Almeno per quanto riguarda l’Espresso Italiano che, quando fatto bene, vince. Alcune statistiche affermano che il canale dei caffè speciali rappresenta l’11% del mercato: l’Espresso Italiano si colloca in questo segmento. Sta a noi mantenerlo nella sua veste tradizionale che racchiude il perfezionamento di oltre un secolo prodotto da costruttori di attrezzature (macchine e macinadosatori) e di torrefattori che hanno saputo creare miscele in grado di sopportare forti rapporti tra polvere a acqua (7 grammi su 25 millilitri, contro 5 grammi su 100 o su 200 millilitri) e forti pressioni (9 bar) a temperature contenute».

 


Arriva la card che dà accesso a tutti i musei lombardi

Accademia-Carrara-b - Copia“Abbonamento Musei Lombardia Milano”, presentato oggi al Museo del Novecento di Milano, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dell’assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini, è la card promossa dalla Regione che permette di accedere liberamente e ogni volta che lo si desidera, per 365 giorni dalla data di acquisto, ai siti culturali della Lombardia aderenti al progetto (musei, siti archeologici, ville, giardini e castelli, collezioni permanenti e temporanee). Acquistando l’abbonamento e presentandolo alle biglietterie dei musei convenzionati, l’abbonato avrà diritto all’ingresso senza dover pagare ogni volta il relativo biglietto. Inoltre, l’abbonato riceverà periodicamente una newsletter, che lo terrà informato circa la programmazione delle mostre, le iniziative culturali e le varie attività che ciascun museo propone nel corso dell’anno, così da rimanere sempre aggiornato e non perdere gli importanti appuntamenti che il circuito culturale lombardo sta programmando, soprattutto in occasione di Expo 2015. A partire da oggi, sul portale www.abbonamentomusei.it/lombardia, sarà possibile acquistare la tessera, visionare l’elenco dei musei aderenti al circuito, trovare informazioni sugli eventi e le mostre organizzate da ciascun museo e scoprire tutto ciò che è possibile fare sottoscrivendo l’abbonamento. Un’area riservata agli abbonati, inoltre, permetterà di accedere a una serie di servizi dedicati. L’Abbonamento sarà in vendita a partire dal 19 maggio, con le seguenti tariffe: Intero (dai 27 ai 64 anni), 45 euro; Junior (6 – 14 anni) 20 euro; Young (15 – 26 anni) 30 euro; Senior (over 65 anni) 35 euro. La tessera sarà valida 365 giorni dalla data di acquisto. Gli abbonati lombardi, inoltre, potranno acquistare l’abbonamento piemontese a prezzo agevolato (e viceversa), così da poter fruire anche degli oltre 200 musei del circuito distribuiti tra Torino e il resto del Piemonte. Informazioni sull’abbonamento Musei Torino Piemonte e sul relativo circuito sono disponibili sul sito www.abbonamentomusei.it
Di seguito i musei che, a oggi, hanno aderito al progetto, divise per città capoluogo e provincia.

Milano

Tutti i Musei Civici (Palazzo Morando Costume Moda Immagine, Museo del Risorgimento, Casa Museo Boschi di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, Cripta di San Giovanni in Conca, Museo di Storia Naturale, Acquario Civico, Museo del Novecento, Galleria d’Arte Moderna, Civico Museo Archeologico,  Musei del Castello Sforzesco); Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci; Museo Bagatti Valsecchi; Museo Poldi Pezzoli; Museo Diocesano; Pinacoteca Ambrosiana; Museo del Duomo; Hangar Bicocca; Triennale di Milano; Gallerie d’Italia – Piazza Scala; Museo Interattivo del Cinema; Parco dell’Anfiteatro Romano; Antiquarium ‘Alda Levi’;

Bergamo

GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea; Pinacoteca dell’Accademia Carrara; Museo Archeologico; Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi; Orto Botanico Lorenzo Rota; Museo Adriano Bernareggi; Museo e Tesoro della Cattedrale; Rocca di Bergamo; Palazzo del Podestà; Campanone; Convento di San Francesco; la Torre dei Caduti, il Museo Donizettiano e la Galleria dell’Accademia Tadini a Lovere.

Brescia

Museo di Santa Giulia; area Archeologica del Capitolium; Musei del Castello; Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri; MUPRE Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica di Capo Di Ponte; Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo di Capo di Ponte; Parco archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro e Museo nazionale di Cividate Camuno; Parco archeologico del Santuario di Minerva a Breno; Area archeologica della Villa romana di Desenzano del Garda; Area archeologica della Villa romana di Toscolano Maderno; Castello Scaligero, Grotte di Catullo e Museo archeologico di Sirmione.

Como

Museo Archeologico ‘Paolo Giovio’; Museo Storico ‘Giuseppe Garibaldi’; Tempio Voltiano; Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi; Museo Didattico della Seta; Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio; Villa Carlotta a Tremezzo.

Cremona

Museo Archeologico ‘San Lorenzo; Museo Civico ‘Ala Ponzone’; Museo Civico di Storia Naturale; Museo della Civiltà Contadina; Museo del Violino.

Lecco

Palazzo Belgioioso; Palazzo delle Paure; Torre Viscontea; Villa Monastero a Varenna;

Monza

Musei Civici di Monza; Casa degli Umiliati; Villa Reale;

Pavia

Musei Civici del Castello Visconteo; Museo della Certosa; Museo Archeologico Nazionale di Vigevano;

Sondrio

Museo Valtellinese di Storia e Arte;

 Varese

Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese; Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea-Castello di Masnago; Civici Musei di Villa Mirabello e Risorgimento e Casa Museo ‘Lodovico Pogliaghi’ a Varese; Parco e Museo del Volo a Somma Lombardo; Monastero di Torba; Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno; MA*GA di Gallarate; Museo Civico Preistorico dell’Isolino Virginia a Binadronno; Area archeologica e Antiquarium di Castelseprio;

Mantova

Museo Civico di Palazzo Te; Museo della città di Palazzo di San Sebastiano; Museo Diocesano Francesco Gonzaga; Teatro scientifico Bibiena; Tempio di San Sebastiano; Palazzo della Ragione; Museo Archeologico Nazionale di Mantova.


Expo, il pane simbolo dell’Europa. Concorso tra i fornai per crearlo

Sono il grano e il pane il filo conduttore della narrazione dello spazio espositivo europeo all’Expo, collocato all’interno del Padiglione Italia, di fronte a Palazzo Italia e a pochi metri dall’albero della vita. È stato infatti scelto il cortometraggio d’animazione “The Golden Ear” (“La spiga d’oro”), che racconta la storia dei giovani Sylvia e Alex, ad incarnare il «Dna dell’Europa attraverso la lotta, l’evoluzione e la resilienza», partendo da un simbolo comune a tutta l’Europa e al Mediterraneo.

Al cortometraggio si lega un concorso per i panificatori che premierà la migliore realizzazione del pane di Alex e Sylvia come raccontato dal cartoon, come pane europeo, ossia come prodotto della panificazione riassuntivo dei valori di bontà, naturalità e condivisione che caratterizzano il tema del padiglione dell’Unione Europea in Expo

La Federazione Italiana Panificatori è partner dell’iniziativa. Il pane prodotto per il concorso dovrà essere inviato in una confezione adatta alla spedizione postale o tramite corriere in imballi compatibili col prodotto alimentare e senza condizionamenti particolari di temperatura, atmosfera e altro, entro e non oltre il 5 maggio 2015 al Cast Alimenti (via Serenissima, 5 – 25125 Brescia). Al primo classificato sarà assegnata “La spiga d’oro”, simbolo della storia  di Alex e Sylvia, rappresentativa dell’Unione Europea all’Esposizione Universale di Milano 2015.

La storia…

Sylvia è sempre di corsa e riesce a malapena ad accorgersi di cosa le accade intorno. Lavora come scienziata per l’UE: studia la sicurezza e la politica alimentare, ma quasi mai si gode la vera arte o natura della cucina. Ogni cosa che fa è ben calcolata e vede tutto come un esperimento scientifico, anche il panificio di sua nonna, del quale si deve inaspettatamente occupare. Mentre si trasferisce dalla città in un piccolo paesino e sta per perdere la giusta direzione, si accorge a malapena degli occhi curiosi di un bell’agricoltore, Alex. Determinato a colmare il vuoto nel suo cuore, Alex cerca di catturare la sua fuggente attenzione.

I loro mondi si intrecciano attraverso il profumo del grano e del pane e, in particolare del delizioso pane di frumento al miele. Ma saranno in grado di unire le loro forze, quando il paese avrà bisogno del loro aiuto? E il loro amore sopravviverà a questi tempi difficili?

La Spiga d’oro – Expo 2015 – il regolamento del concorso


Auchan, 29 esuberi a Bergamo. Il 9 maggio sciopero

Auchan Via CarducciUn altro fulmine a ciel sereno colpisce il mondo del commercio di Bergamo. Oggi Auchan ha dichiarato l’apertura della procedura di mobilità per 1.426 dipendenti, lamentando uno stato di crisi continuo da qualche stagione. Per Bergamo gli esuberi sono 29, tutti concentrati nel supermercato di via Carducci, che attualmente ne occupa circa 220. “Siamo sorpresi da questa ennesima iniziativa dell’azienda – dice Alberto Citerio, segretario generale FISASCAT CISL di Bergamo -. Non abbiamo mai nascosto che i problemi all’interno del gruppo siano evidenti, ma a Bergamo c’erano spazi considerevoli per una trattativa, negata da mesi, e condizioni certe per un accordo, che inspiegabilmente l’azienda non ha mai veramente ricercato”.

La vertenza Auchan si è ufficialmente aperta a fine marzo, quando l’azienda, con una decisione unilaterale, ha disdetto l’accordo integrativo per tutti i lavoratori, che si sono visti applicare tagli ai salari, alla copertura della malattia e degli infortuni sul lavoro, con un costo medio per ogni lavoratore fino a 300 euro al mese. Nella provincia di Bergamo, Auchan gestisce 3 ipermercati, uno nel capoluogo e altri a Curno e Antegnate, per un totale di oltre 500 dipendenti. “Dopo la disdetta del contratto, dunque, adesso giungono questi esuberi senza ragion d’essere per Bergamo – continua Citerio -. L’azienda prosegue con questo atteggiamento lesivo della dignità dei lavoratori. Vengono per questo confermate le assemblee già in programma per il prossimo 4 maggio e lo sciopero generale di tutti i supermercati italiani, che il 9 maggio manifesteranno per l’intera giornata”. “Il sindacato – conclude Citerio -è disponibile ad affrontare con senso di responsabilità i problemi dell’impresa, ma ciò deve però avvenire nel rispetto degli interessi e dei diritti dei lavoratori, non scaricando unicamente su di essi il peso di una ristrutturazione selvaggia”.


Martina fa l’ottimista. “Il 1° maggio vedrete l’Expo in tutta la sua potenza”

Padiglione ItaliaL’ottimismo di Maurizio Martina. Il ministro delle Politiche agricole oggi ha voluto lanciare un messaggio rassicurante sull’imminente apertura dell’Expo di Milano. “Queste sono le ore più febbrili, del lavoro di completamento in diversi padiglioni. Ma io vi dico: abbiate fiducia perché il 1° maggio vedrete un’Expo in tutta la sua potenza”. Il ministro ha spiegato che “si stanno ultimando le rifiniture, come è ovvio che sia. E’ come quando apri una casa e per la prima volta devi andare ad abitarci. Ovviamente – ha aggiunto – ci sono ancora diverse cose da fare in una fase finale: stiamo lavorando tantissimo, ci sono migliaia di operai». Il ministro ha poi sottolineato che si tratta di «uno dei cantieri più grandi d’Europa, se non il più grande, quindi ha una complessità che va riconosciuta».


Caso Yara, Bossetti a processo il 3 luglio

BossettiMassimo Bossetti sarà processato il 3 luglio davanti ai giudici della Corte d’Assise di Bergamo per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. La decisione del rinvio a giudizio è stata presa stamane dal gup di Bergamo Ciro Iacomino. Nell’udienza, in un tribunale blindato, la famiglia della vittima si è costituita parte civile, così come l’operaio accusato da Bossetti di essere coinvolto nella scomparsa della giovane ginnasta di Brembate di Sopra. Il gup ha respinto tutte le eccezioni sollevate dalla difesa in merito alle contestazioni sui metodi utilizzati per analizzare il Dna – la traccia mista con il codice genetico della vittima e del presunto assassino – e sulla richiesta di disporre un incidente probatorio sulla prova scientifica. La difesa di Bossetti si è detta amareggiata per il fatto che il gup non abbia disposto accertamenti “essenziali” come la ripetizione dell’esame del Dna riscontrato sul corpo, e anche di un’altra biologica sempre riscontrata sul corpo di Yara. Uno dei legali di Bossetti, Paolo Camporini, ha stigmatizzato i motivi per i quali il giudice non ha disposto i nuovi accertamenti. “È la prima volta che vedo non disporre un incidente probatorio perché richiederebbe troppo tempo in considerazione della scadenza dei termini di custodia cautelare, ed era invece un accertamento necessario – ha proseguito il legale.


Porta Osio mette in tavola gli asparagi

asparagiIl 7 maggio, dalle 20, Porta Osio, l’enoteca di via Moroni a Bergamo, mette in tavola gli asparagi. Lo chef Michele Sana, affiancato dal sommelier Pier Aresi, propone, dopo la piccola tartare di vitello con asparagi di mare, salicornia e riduzione di bitter Campari, la crema tiepida di asparagi “rosa di Mezzago” con uova di quaglia croccanti e spuma di grana padano. Come primo sarà serviti il risotto carnaroli “Riserva S. Massimo” mantecato con asparagi selvatici, riduzione di birra Stout e cioccolato fondente, quindi si passerà al filetto di coniglio della tradizione con la sua riduzione, asparagi verdi di Bassano croccanti con pancetta e salvia disidratata. Si chiude con la bavarese di ricotta con cremoso al cioccolato al latte, lamponi e crumble di cacao amaro.

Costo a persona, 45 euro, compreso il vino scelto dal sommelier

Info: 035 219297, info@portaosio.net