Prorogato il “Bonus mobili”.
«Un aiuto importante per il mercato»

Il testo della Legge di Stabilità 2015, varato nei giorni scorsi dal Governo, proroga al 31 dicembre 2015 la detrazione del 50% sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici legati ad interventi di ristrutturazione edilizia. “È la prova che unendo le forze per sensibilizzare la politica si possono ottenere risultati significativi – afferma il presidente di Federmobili Confcommercio Imprese per l’Italia, Mauro Mamoli. Sono molto contento che l’appello lanciato all’unanimità da Federmobili, Federlegno, Angaisa e le altre sigle sindacali sia stato recepito dal Governo. Ci auguriamo che l’iter parlamentare per arrivare alla conferma definitiva della misura possa essere privo di intoppi o complicazioni”. “Siamo convinti, ora come nel momento della sua prima approvazione, che se opportunamente sfruttato il Bonus Mobili, unitamente agli sgravi sulle ristrutturazioni edilizie e a quelli sul risparmio energetico, possa essere un volano per la ripresa economica del nostro Paese e un’iniezione di fiducia per il commercio dell’arredamento e per l’industria che vorrà continuare a credere anche nella distribuzione Italiana. “Lo dimostrano i dati diramati di recente dal sistema legno/arredo: 10.000 i posti di lavoro salvati; 1.900 milioni di euro la spesa 2013/2014 stimabile collegata al Bonus Mobili, per un gettito Iva aggiuntivo di 360 milioni di euro. A questi risultati si devono ovviamente sommare tutte le ripercussioni benefiche sull’indotto che l’Industria ed il Commercio del mobile e dell’elettrodomestico attivano con le loro transazioni.
“Grazie all’azione sindacale e all’impegno della Federazione e di Confcommercio impegnate in un grosso lavoro politico, istituzionale e “tecnico”, il bonus mobili potrà protrarsi di un anno – commenta il presidente del Gruppo Arredamento Ascom Lorenzo Cereda -. Il nostro comparto ha avuto benefici diretti ed indiretti dall’incentivo. Il bonus ha contribuito a sostenere le vendite in un periodo di difficoltà e ha dato uno stimolo psicologico che ha indotto ad acquistare anche chi aveva deciso di rinviare il restyling di casa. Il bonus ha inciso in media sul 10-15% delle vendite, interessando in particolare il rinnovo di cucine e bagni”. Il bonus mobili ha incentivato la creazione di reti d’impresa per supportare la ristrutturazione: “E’ importante garantire al cliente un servizio completo, dalla revisione degli impianti all’arredo, che consente di risparmiare tempo e di abbattere i costi. La creazione di una filiera a supporto del cliente che intende rinnovare casa garantisce una maggiore sicurezza sull’andamento dei lavori e un incentivo in più ad acquistare presso il negozio che mette a disposizione progettista, artigiani, idraulici, muratori ed elettricisti”. Il momento per il comparto, colpito dalla crisi dei consumi e dai tagli alle spese, resta comunque critico: “A calare è soprattutto la spesa. C’è una crescente morigeratezza nei consumi: anche chi potrebbe permettersi di più, sceglie di risparmiare – continua Cereda -. La situazione di precarietà non aiuta: il lavoro è sempre più instabile, molti non riescono ad accedere ai finanziamenti e a metter su casa. La crescita delle convivenze e il calo dei matrimoni non agevolano l’acquisto di arredi di qualità”. Esistono comunque settori più dinamici come quello dell’arredo bagno: “Non mancano nuove aperture di negozi specializzati nell’arredo bagno e le stesse aziende stanno dedicando a questo ambiente, il primo ad essere in genere ristrutturato, un’attenzione crescente. L’attenzione al benessere e il desiderio di creare una zona relax o spa a casa non tramontano: spesso l’investimento per il bagno è di poco inferiore o a quello per la cucina”.


Lavoro, dall’Ascom assistenza
alle imprese per gli incentivi
“Garanzia Giovani”

L’area Lavoro dell’Ascom mette a disposizione delle imprese associate un servizio di consulenza e supporto per accedere a finanziamenti e agevolazioni: «Oltre alla consulenza difensiva in materia di lavoro, dalle ristrutturazioni ai licenziamenti, alle vertenze e allo storico servizio paghe, l’Ascom affianca le imprese aiutandole a cogliere i benefici contributivi e le agevolazioni previste da bandi ed altre misure», spiega il responsabile Enrico Betti. Tra le opportunità cui è possibile accedere, il fondo destinato alle imprese che assumono – anche a tempo determinato – giovani. Con decreto direttoriale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dell’8 agosto 2014, è stata infatti data attuazione alle assunzioni incentivate di giovani ammessi al “Programma Garanzia Giovani”, cofinanziato dal Fondo Sociale europeo nell’ambito delle iniziative per favorire l’occupazione giovanile. Il fondo, pari a quasi 190 milioni di euro di cui 52.393.780 stanziati a favore della Lombardia, garantisce benefici alle aziende che assumono giovani tra i 16 e i 29 anni, registrati presso il portale Garanzia Giovani www.garanziagiovani.gov.it o presso il sito www.lavoro.gov.it, che risultino “neet” (Not engaged in Education, Employment or Training) ovvero: non inseriti in un percorso di studi, non occupati o non inseriti in un percorso di formazione. Tale condizione deve essere presente anche al momento dell’assunzione. Sono ammessi all’incentivo tutti i datori di lavoro, imprenditori e non. Al riguardo, viene precisato che i minorenni devono aver assolto il diritto dovere all’istruzione formazione mentre il limite del requisito di età s’intende posseduto se il giovane, al momento della registrazione, non ha ancora compiuto i 30 anni.
L’incentivo è ammissibile per le assunzioni effettuate a partire dal 3 ottobre 2014, nei limiti di risorse specificamente stanziate, al 30 giugno 2017, a tempo indeterminato o determinato di durata pari o superiore a sei mesi, comprese, per entrambi i casi, quelle a scopo di somministrazione. L’agenzia che assume a scopo di somministrazione non può essere ammessa all’incentivo, qualora – per l’intermediazione e l’accompagnamento al lavoro culminanti nell’assunzione che essa stessa ha effettuato – le spetti già una remunerazione nell’ambito del “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani” o di altri programmi a finanziamento pubblico. In caso di lavoro part-time, ai fini dell’incentivo deve risultare concordato un orario di lavoro pari o superiore al 60% dell’orario a tempo pieno. Si precisa che l’agevolazione spetta anche se il rapporto di lavoro si svolge al di fuori della provincia di competenza del centro per l’impiego o dell’ambito territoriale di accreditamento del soggetto privato, responsabili dell’attuazione del Programma “Garanzia Giovani” nei confronti dello specifico giovane. Non è possibile fruire dell’incentivo per rapporti di apprendistato, di lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio. Il beneficio può essere riconosciuto, per singolo lavoratore, per un solo rapporto: una volta concesso, non è possibile rilasciare nuove autorizzazioni né per proroghe dello stesso rapporto né per nuove assunzioni, effettuate dallo stesso o da altro datore di lavoro.
È possibile rilasciare una seconda autorizzazione per lo stesso lavoratore, in deroga al principio suindicato, unicamente nelle ipotesi di trasformazione a tempo indeterminato – anche a scopo di somministrazione – di un precedente rapporto a tempo determinato, per il quale sia stato già autorizzato l’incentivo previsto dal decreto citato. L’importo dell’incentivo viene determinato con riferimento alla classe di profilazione attribuita al giovane ed al contratto di lavoro instaurato: se il contratto è a tempo determinato (6-12 mesi) l’incentivo va dai 1.500 ai 2mila euro; se il contratto a tempo è di almeno un anno, il beneficio va dai 3mila ai 4mila euro. Gli incentivi salgono per i contratti a tempo indeterminato, dai 1.500 ai 6mila euro, sempre in base alla classe di profilazione (1.500 se bassa, 3mila se media, 4.500 se alta, 6mila euro se molto alta). L’Inps autorizza la fruizione dell’incentivo in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Per maggiori informazioni: Area Lavoro Ascom  – Enrico Betti (tel. 035 4120139/140/116 mail: enrico.betti@ascombg.it)

Le condizioni per l’agevolazione
L’agevolazione è subordinata:
alla presenza delle condizioni di cui all’art. 1 della legge 296/2006 ovvero: adempimento degli obblighi contributivi; osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro; rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
al rispetto dei principi stabiliti dall’articolo 4, commi 12, 13 e 15, della legge 92/2012
al rispetto dei limiti complessivamente previsti per gli aiuti di stato cosiddetti “de minimis”, ai sensi dei regolamenti comunitari in vigore.


Innovazione, sei aziende
premiate a “Odysseus” 

Sei imprese sono state le protagoniste di Odysseus, il premio lanciato da Confindustria per ampliare la conoscenza delle eccellenze industriali bergamasche,  mettendo in luce un universo imprenditoriale dinamico, altamente evoluto, che ha saputo cogliere l’importanza dell’innovazione come strumento strategico.
Rivolto alle piccole e medie imprese, si avvale anche dell’apporto di quattro aziende leader come ABB, Same Deutz Fahr, SIAD e Tenaris Dalmine, “madrine” delle quattro categorie in gara: la Comunicazione d’Impresa, la Crescita d’impresa e l’Internazionalizzazione,  l’Innovazione, a sua volta distinta in innovazione di processo, di prodotto e nella funzione d’uso,  e la Responsabilità e Risorse umane. La quarta edizione del concorso ha registrato la partecipazione di 58 imprese con 63 progetti e si è conclusa con la premiazione avvenuta durante l’assemblea di Confindustria Bergamo a Nembro. I progetti finalisti sono stati selezionati dal Comitato interno, costituito dalla presidenza e dai presidenti dei gruppi merceologici di Confindustria Bergamo, e poi valutati dalla giuria esterna, composta dal vicepresidente di Confindustria Diana Bracco, dal vicepresidente della Fondazione Edison Marco Fortis, dal presidente della Camera di Commercio di Bergamo Paolo Malvestiti, dal consigliere delegato UBI Banca Victor Massiah, dal rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari, dall’amministratore delegato del Credito Bergamasco Bruno Pezzoni e dal presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi. Le imprese vincitrici hanno ricevuto una statuetta, anche quest’anno progettata e realizzata dagli studenti della Scuola d’Arte applicata Andrea Fantoni di Bergamo in multipli tridimensionali ispirati al mito di “Odysseus”.
“Anche stavolta le piccole e medie imprese hanno presentato progetti di grande interesse”, ha commentato Giancarlo Losma, presidente del Comitato Piccola industria. “Tutti i progetti presentati – ha aggiunto Gianluigi Viscardi, vicepresidente nazionale Piccola industria – evidenziano la passione e la creatività di aziende e imprenditori”.
Il premio per l’Innovazione di processo è andato alla Cimprogetti, per l’Innovazione di prodotto alla Robur,  per l’Innovazione nella funzione d’uso alla Gualini Lamiere International, per la Responsabilità e le risorse umane alla Vin Service, per la Crescita d’impresa e internazionalizzazione alla Ims Deltamatic e per la Comunicazione d’impresa alla Perofil.

Vin Service
Fusti in PET, la logistica ringrazia
Grazie all’innovativa tecnologia, la birra non è più contenuta nei tradizionali fusti d’acciaio, ma in fusti a perdere in PET (riciclabili con la normale raccolta differenziata). Tale sistema consente una notevole riduzione dei trasporti su gomma con un minor impatto sulla logistica. La dimensione dei fusti, inoltre,  permette di ottimizzare il carico dei mezzi di trasporto con un incremento degli ettolitri trasportati in ogni viaggio. Il peso della materia prima utilizzata per il fusto è ridotto al minimo (poco più di 200 g di PET per un fusto da 20 litri, rispetto agli 8 kg di acciaio di un fusto tradizionale da 25 litri ed ai 200 g di vetro per una bottiglia da 33cl). Infine, grossisti e commercianti realizzano un notevole risparmio sui costi di stoccaggio, movimentazione dei fusti vuoti, oltre che sulle cauzioni, non più necessarie, per l’acquisto dei fusti.

Perofil
Il fashion mob a Firenze di Hawaiki New Zealand
Al “Pitti Immagine Uomo n.84” Perofil ha presentato il nuovo brand di costumi da uomo Hawaiki New Zealand ispirato alla Nuova Zelanda e al mondo dei Maori. Come? Con un fashion mob: 15 rugbisti professionisti nelle vesti di guerrieri Maori hanno messo in scena partite di rugby per le piazze di Firenze e sono stati le guest star alla fiera all’interno della Fortezza. I giocatori indossavamo i costumi Hawaiki New Zealand arricchiti ed enfatizzati da uno styling e make-up appositamente studiati e costruiti per mettere in evidenza il costume, il brand e il mood della collezione ispirata agli “All Blacks-New Zealand”. L’evento ha ottenuto la prima pagina dei servizi dedicati al Pitti Immagine Uomo dei telegiornali e quotidiani nazionali.

Gualini Lamiere International
I traghetti in kit di montaggio
In soli tre mesi dal progetto di massima, impiegando tecniche di Concurrent Engineering, Gualini Lamiere International ha interamente costruito due traghetti, di lunghezza 37 m e larghezza 12 m, innovativi nella concezione e nella funzione d’uso. Infatti, i traghetti sono smontabili in pochi giorni e possono essere trasferiti con mezzi di trasporto su gomma per il loro riutilizzo in altre applicazioni marittime, fluviali o lacustri. Sono omologati per la navigazione nazionale costiera, raggiungono la velocità di crociera di 6 nodi e possono essere governati da 3 persone di equipaggio e hanno una portata fino a 250 passeggeri. L’esperienza consolida le politiche di sviluppo dell’azienda volte alla costruzione di prodotti finiti in lamiera con l’impiego di tecnologie avanzate di produzione.

Robur
“Gitiè”, installazioni a regola d’arte
Gitiè integra le peculiarità vincenti della pompa di calore aerotermica ad assorbimento e della caldaia a condensazione, entrambe a metano, sviluppate e prodotte da Robur. E’ totalmente integrato, preconfigurato, collaudato e personalizzato in fabbrica: semplifica così la realizzazione dell’impianto, favorendo l’installazione a regola d’arte ed evitando le complicazioni necessarie sul campo per i sistemi solari termici. A Gitié basta l’aria come fonte di energia rinnovabile sempre disponibile per riscaldare, produrre acqua calda sanitaria e condizionare, con un’efficienza media stagionale ai vertici mondiali. E’ ideale per edifici residenziali, industriali, commerciali e ricettivi, facile da inserire in edifici sia nuovi che esistenti.

Cimprogetti
“Calx per Sonus”, in campo gli ultrasuoni
Brevetto internazionale di un processo radicalmente innovativo per produrre idrossido di calcio attraverso l’utilizzo di ultrasuoni. Il processo permette di rivoluzionare la massa, la geometria, il consumo energetico, le performances delle macchine attualmente in commercio oltre che di ottenere un prodotto di straordinaria efficacia in applicazioni industriali per disinquinamento atmosferico dei diversi gas inquinanti (in particolare SO2, SO3, Hcl e HF).
CpS è una vera e propria innovazione di svolta nel campo della produzione della calce idrata anche perché consente di passare da un approccio standardizzato ad un approccio customer oriented, dove per ogni cliente e per ogni sua specifica esigenza può essere proposta una soluzione ottimale “su misura”.

Ims Deltamatic
Dalla Germania verso i mercati asiatici
Il Gruppo IMS Deltamatic, con un volume d’affari che si aggira intorno ai 60 milioni di euro, conta oggi cinque sedi: due in Italia, una in Cina, una in Germania e una negli Stati Uniti. Leader mondiale nella produzione di impianti speciali per i settori automotive, packaging e presse ad iniezione ha perfezionato, negli anni, diverse acquisizioni diventando un punto di riferimento nel panorama internazionale. Con le attuali tre divisioni, IMS Deltamatic si propone come partner per l’ideazione, lo sviluppo e la produzione di macchine speciali per molteplici settori merceologici. La più recente acquisizione della Goebel di Francoforte, eccellenza mondiale nella produzione di macchine per converting, ha aperto nuove prospettive di sviluppo verso i Paesi asiatici. 


Sportello Expo,
la consulenza entra nel vivo

E’ ormai entrato nella fase operativa lo sportello informativo di Ascom Bergamo, che offre un servizio di consulenza sulle opportunità aziendali legate ad Expo 2015. L’idea è nata dalla diretta osservazione della realtà imprenditoriale del territorio bergamasco, ricca di concreti esempi di innovazione e di imprese che, soprattutto negli ultimi anni, hanno mostrato una significativa capacità di adattamento ai cambiamenti economici e sociali. E se le aziende sono pronte ad accogliere le novità, mostrando interesse per le tematiche emergenti in campo economico e imprenditoriale, ecco allora che nasce un punto di riferimento per tutti coloro che siano desiderosi di trarre giovamento dai cambiamenti in corso. Conoscere le reali possibilità di intervento, comprendere a fondo gli orientamenti di Expo e le strategie da mettere in atto, approfondire percorsi specifici e realtà diverse per valutare la possibilità di legami con altre aziende e operatori del settore: questi sono alcuni degli obiettivi dell’info-desk di Ascom che prepara gli interessati alla grande Esposizione Universale. Ma non solo: oggi nasce anche una rubrica associata allo sportello di informazione e consulenza, uno spazio che prende spunto dalle domande e dagli interventi provenienti dagli incontri effettuati sul territorio, per offrire approfondimenti e indagare nuove progettualità, creare sinergie tra i futuri protagonisti ed esaminare a fondo i quesiti delle imprese in vista del grande evento che nel 2015 offrirà ai visitatori “un viaggio attraverso i sapori”.
Perché è di cibo che si sta parlando, o meglio di ciò che “nutre il pianeta”, sul piano più immediatamente pratico, ma anche su quello educativo, culturale, antropologico, turistico e artistico. Il cibo è infatti uno dei fattori che meglio descrive le diverse società presenti sul pianeta con tutte le loro peculiarità culturali e storiche, rivelando al tempo stesso ciò che accomuna le popolazioni, annullandone le differenze in qualità di elemento necessario alla sopravvivenza di tutti. Ce lo dicono in primis le scienze sociali: l’antropologo e sociologo francese Claude Lévi-Strauss, negli anni Sessanta, parlò del cibo e della cucina come di campi di interesse che rappresentano un linguaggio in cui la società colloca i propri fondamenti. Per questo il cibo non è solo nutrimento per il corpo, ma lo è anche per lo spirito. E’ identità, relazioni, territorio e manifesta i suoi aspetti più originali anche nell’arte e nella cultura contemporanea, che hanno utilizzato spesso il cibo e la cucina come mezzi per esprimere la storia.
Lo vediamo bene nella nostra realtà più prossima, quella del territorio bergamasco, con un paesaggio rurale che si estende su una superficie di circa 75mila ettari, in grado di generale una produzione agricola complessiva di 571 milioni di euro e un valore aggiunto agroalimentare di proporzioni ben superiori. Questo quadro, che si inserisce nel contesto dell’agricoltura e dell’agroindustria ad alto tasso di sviluppo proprie della Lombardia, ha saputo generare un gran numero di eccellenze alimentari, la cui immagine ben si coniuga con il frutto del lavoro svolto da numerosi protagonisti dell’arte e della cultura bergamasca, dal Caravaggio a Giacomo Manzù, i quali hanno usato sapientemente il cibo in alcune delle proprie opere più famose. Biodiversità, strategie di marketing territoriale, analisi di casi internazionali di successo in ambito agroalimentare, nuove opportunità di crescita per le imprese operanti in più punti della filiera agroindustriale: questi sono alcuni dei temi che saranno trattati prossimamente nella rubrica dedicata da La Rassegna al tema “Expo”, che auspichiamo possa rappresentare un’occasione di riflessione per stimolare la crescita e la collaborazione oltre che il rafforzamento dell’ecosistema imprenditoriale orobico. 


Bonus di 80 euro, ecco perché
non ha rilanciato i consumi

I commercianti se ne erano accorti presto e ora i consumatori lo confermano: il bonus di 80 euro in busta paga, introdotto nel maggio di quest’anno per i lavoratori dipendenti con redditi inferiori ad una certa soglia, non ha mutato in modo sostanziale la capacità di consumo. Lo ha evidenziato l’indagine Confcommercio-Censis – realizzata tra il 26 settembre e l’8 ottobre – sul clima di fiducia e le aspettative delle famiglie italiane nel secondo semestre 2014. Appena il 24% dei percettori intervistati ha risposto che il bonus, tra maggio e settembre, ha accresciuto la capacità di spesa della famiglia, mentre il restante 76% ha ritenuto che l’effetto sia stato per ora neutrale.
Il 60,5% ha indicato che questi soldi hanno contribuito alla spesa per prodotti alimentari e il 55,8% per le utenze domestiche, il 9,5% li ha impiegati per far fronte a spese impreviste e il 4,1% li ha messi da parte. Chi invece ha colto l’occasione per concedersi uno svago o un divertimento rappresenta il 5,4%, mentre l’1,4% ha risposto che l’entrata aggiuntiva ha contribuito a pagare un viaggio. Il giudizio più positivo sull’incentivo è stato espresso dai single, i meno entusiasti i genitori singoli. Anche guardando al 2015, solo una parte minoritaria dei percettori del bonus (29%) ritiene che i soldi in più potranno essere utilizzati per spese diverse da quelle incomprimibili.
Più in generale, il sondaggio evidenzia come i leggeri segnali di allentamento della crisi emersi sia nella prima che nella seconda parte dell’anno vengano sistematicamente annullati da un clima diffusamente depresso tra le famiglie. Resta molto diffuso il modello del “vivere al limite”, ovvero la propensione a spendere grosso modo per intero le entrate correnti. Quasi 18 milioni di famiglie dichiarano di essere andate in pari tra entrate e spese correnti negli ultimi 6 mesi (71,8% del campione), mentre si abbassa, rispetto alle precedenti rilevazioni, la percentuale di famiglie (dal 14% al 9,8%) in grado di effettuare risparmi. Si mantiene stabile, intorno al 18%, la quota di famiglie che non riesce a coprire tutte le uscite con il proprio reddito, dovendo ricorrere a prestiti o ai risparmi. In particolare aumenta la quota di chi intacca i depositi bancari e di chi posticipa i pagamenti di bollette ed altre scadenze: per poco meno di 1 milione di famiglie ritardare il pagamento di bollette è diventata ormai un’abitudine.
Cosa assorbe risorse economiche che potrebbero forse essere utilizzate diversamente? Le principali voci sono rappresentate dalle utenze domestiche per il 54,2% degli intervistati e dalle tasse sui redditi e sulla casa per il 49,8%, vere e proprie zavorre e preoccupazioni che drenano una parte cospicua del budget familiare. «Sfiducia, malumore diffuso, una miriade di tasse da pagare e la prospettiva di un mercato del lavoro sempre più incerto rendono probabilmente vana qualunque politica finalizzata a incentivare i consumi – è il giudizio dello studio -. Più di 19 milioni di famiglie (oltre il 77% del totale) dichiara, infatti, che se disponesse attualmente di più soldi tenderebbe a risparmiare tali risorse aggiuntive proprio a causa del futuro assai incerto. Appare, dunque, veramente difficile uscire dal tunnel in cui il Paese si trova e l’incremento di liquidità inutilizzata da parte delle famiglie negli ultimi anni, oltre al processo di deflazione in atto, appaiono indicatori sufficienti a descrivere la situazione. Per fare “ripartire” i consumi occorrono misure diverse dai blandi interventi messi in atto fino ad oggi».
Ma in atto c’è anche un mutamento radicale dei modelli di consumo. «Si spende meno non solo per minore disponibilità di denaro e per il senso di incertezza del futuro – è la notazione -, ma anche perché è ormai possibile acquistare molti prodotti di qualità medio-alta a prezzi sempre più contenuti anche grazie ad un uso piuttosto esteso di internet e dell’e-commerce. Quasi il 30% degli intervistati ha indicato di avere effettuato acquisti via Internet, a prezzi ritenuti particolarmente convenienti. Maggiori possibilità di acquisto con minori risorse ed un diffuso clima di incertezza e di depressione che spingono a modelli di consumo improntati al “radicale contenimento delle spese” rischiano di essere una miscela esplosiva, in grado di deprimere ancora di più la situazione attuale».


Affari di Gola /
Ros,
da trent’anni
al servizio
della ristorazione

Sulla copertina di Affari di Gola il patron della Ros Sergio Pezzotta (a destra), con il figlio Michele e Antonella Giupponi

Dal rifugio di montagna allo chef stellato: 5mila clienti in tutta Italia hanno scelto di affidarsi alla società di forniture di Zanica. Pezzotta: «Ogni anno facciamo centinaia di test per capire il gradimento, allargando sempre di più i confini e cercando di anticipare le mode». L’approfondimento su Affari di Gola

«Adesso che siamo fuori dal tunnel lo possiamo dire: è stata dura. Ma la nostra professionalità, la voglia di andare a cercare prodotti sempre innovativi per differenziarsi dalla concorrenza e il rapporto speciale costruito con i clienti ci hanno permesso di venire fuori bene da quel tritacarne che è stata questa lunghissima crisi». Parla con orgoglio della sua Ros, il fondatore Sergio Pezzotta, oggi 51enne. La sua creatura proprio in questi mesi compie i trent’anni di attività e ormai da lustri è un punto di riferimento nazionale per la grande ristorazione italiana e i bar più esclusivi, grazie a oltre 12mila articoli capaci di soddisfare ogni esigenza e un fatturato che quest’anno chiuderà con un +10%.
Così, lo showroom di Zanica è diventato nel tempo non solo uno scrigno di prodotti esclusivi, ma anche un laboratorio di idee per testare prodotti, sperimentare tendenze che poi hanno trovato applicazione nei locali più fashion. Oggi il portafoglio clienti, nonostante la crisi, sfiora ormai quota 5mila. «Non possiamo mai abbassare la guardia – aggiunge il patron -, ogni anno facciamo centinaia di test per capire il gradimento della clientela, allargando sempre di più i confini e cercando di anticipare le mode in cucina».
Per festeggiare il trentennale, l’azienda ha programmato un lungo “Open day non stop” tra la fine di novembre e i primi di dicembre nella sede di Zanica. «Per due settimane – spiega Pezzotta –, dal 24 al 28 novembre e dal 2 al 5 dicembre, il nostro showroom ospiterà ogni giorno un’azienda che proporrà, attraverso dimostrazioni live e showcooking, i prodotti più innovativi e inediti presenti oggi sul mercato. Gli incontri avranno tre temi centrali: la tavola, la cucina e la preparazione dei cibi. È un regalo che vogliamo fare a tutti i nostri clienti che invitiamo numerosi per festeggiare insieme il nostro anniversario».
Le tappe ed i protagonisti dello sviluppo dell’azienda sono raccontati sul numero di ottobre di Affari di Gola, il mensile dell’enogastronomia bergamasca in edicola e on line.


Innovazione
tecnologica,
tre brevetti
da premio 

Il riconoscimento annuale della Camera di Commercio a 29 Investimenti di Bergamo, Forgia Pizzi di Onore e Pielleitalia di Grassobbio

Un procedimento che permette di recuperare gli scarti di un preziosissimo isolante, un forno ad alta efficienza energetica per la lavorazione tecnico artistica dell’acciaio e un tessuto capace di generare impulsi elettrici. Sono le tre “invenzioni” che si sono aggiudicate quest’anno il premio “Innovazione tecnologica” della Camera di Commercio di Bergamo, l’iniziativa voluta dall’Ente per diffondere la cultura dell’innovazione tecnologica tra le imprese industriali e artigiane bergamasche. I premi, del valore di 15.000 euro ciascuno, sono destinati alle imprese che hanno realizzato interventi tecnologicamente innovativi di prodotto o di processo e hanno fatto ricorso alla brevettazione quale strumento di valorizzazione e protezione della proprietà intellettuale. Sul podio di questa edizione sono saliti la 29 Investimenti di Bergamo, la Forgia Pizzi di Onore e la Pielleitalia di Grassobbio.
La 29 Investimenti, attiva nell’importazione di isolanti nanotecnolgici ha messo a punto una modalità che permette di recuperare tutti gli scarti di lavorazione dell’aeorogel, un materiale ad alta efficienza termica e acustica, utilizzato anche nelle missioni spaziali, che è però anche molto costoso. Il sistema brevettato permette di utilizzare gli scarti per un nuovo intervento, evitando ogni spreco del prezioso prodotto.
Luca Pizzi titolare della Forgia Pizzi di Onore è invece un artigiano che realizza coltelli da collezione e armi bianche per rievocazioni storiche, che ha trovato una soluzione per un forno che raggiungesse temperature elevate consumando meno. La Pielleitalia, azienda produttrice di abbigliamento sportivo e tecnico, ha registrato un brevetto per un materiale composito formato da uno strato di materiale piezolettrico – capace cioè di produrre energia partendo da deformazione meccanica – e un substrato tessile, innovazione che vuole arrivare alla produzione di capi di abbigliamento in grado di illuminarsi con luci a led alimentate dal movimento di chi le indossa.  
La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 17 ottobre alle ore 16 nella sala del Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni in via Petrarca 10 a Bergamo. Interverranno il presidente dell’Ente camerale Paolo Malvestiti e la docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo, Caterina Rizzi.


I fioristi si “riappropriano”
del Natale a colpi di creatività

Prende il via lunedì 20 ottobre il corso professionale per fioristi promosso da Ascom Formazione. Il tema delle lezioni, che si concludono il 17 novembre, è: “Il Natale: proposte di composizione e arredo vetrina”.
«Il tema del Natale è uno dei più sentiti dalla categoria – spiega Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi di Ascom Bergamo -. Quest’anno ci concentreremo nella lavorazione di legni, rami ed altri elementi naturali come cera e resina che andranno a personalizzare contenitori e composizioni. Con creatività e nuove idee cerchiamo di competere con la grande distribuzione che vende le piante-simbolo del Natale a prezzi stracciati». Quanto alle tendenze, via libera all’ecosostenibilità e a tutto ciò che esalta la natura, a partire dalle vetrine: «La tradizione nordica del Natale, con legni, licheni, muschi e rami intrecciati domina incontrastata – continua Vacchelli -. Se fino a qualche anno fa impiegavamo stoffe importanti e luci, ora a stupire è la natura e la sua interpretazione del tema natalizio. Quanto ai colori, ai classici del Natale (rosso, verde, oro, argento e il sempre più richiesto bianco) si affiancano quest’anno le tonalità del marrone da quello scuro a quello cioccolato».
Per quanto riguarda i partecipanti Vacchelli sottolinea che «oltre ai fioristi professionisti si sono iscritti anche alcuni disoccupati e persone che hanno un lavoro poco sicuro, con il desiderio di imparare una professione che, contrariamente a quanto si crede, richiede impegno e disponibilità. Noi cercheremo di accompagnarle in questo percorso».
Il corso, la cui partecipazione è gratuita, si svolge dalle 20 alle 23 nella sede Ascom – Accademia del Gusto di Osio Sotto (piazzetta Don Gandossi 1).


Professionisti,
giornata di studio
su come assistere
l’imprenditore
in crisi

Il 23 ottobre giornata di studio con crediti formativi per notai, avvocati e commercialisti

Il Consiglio Notarile di Bergamo organizza giovedì 23 ottobre, al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, dalle 8.30 alle 18.30, una giornata di studio su un tema quanto mai attuale, “La crisi d’impresa: le soluzioni negoziali e le delibere societarie”. La giornata di studio, patrocinata dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili e dall’Ordine degli Avvocati di Bergamo, è rivolta a notai, avvocati e commercialisti che operano con imprenditori in difficoltà, in crisi di liquidità e con relazioni complesse con banche, fornitori, fisco. «Nel 2013 in Italia hanno chiuso in media 54 imprese al giorno, due ogni ora – ricorda il notaio Guido De Rosa, coordinatore scientifico della Giornata di studio -. Su tutto il territorio nazionale si sono registrati 14.269 fallimenti, in crescita del 14% rispetto al 2012 e del 54% rispetto al 2009. Di fatto, in cinque anni hanno chiuso i battenti 59.570 imprese, in un trend di costante aumento dall'inizio della crisi, con il suo picco nell'ultimo trimestre del 2013: un nuovo record di 4.257 fallimenti (+14% rispetto al quarto trimestre 2012, +39% rispetto allo stesso periodo del 2009), il dato più alto degli ultimi venti trimestri». «Dal 2005 – prosegue De Rosa –  si sono succeduti numerosi interventi legislativi per fronteggiare i problemi dell’imprenditore in crisi e del debitore civile (ad esempio, Legge 80/05, Decreto correttivo del 2007, Legge 122/2010, di conversione del D.L. 78/2010, Legge n. 3 del 27 gennaio 2012). L’esperienza quotidiana dei professionisti, a Bergamo e non solo, porta ad affrontare ed approfondire questo scenario».
Notai, avvocati e commercialisti operano con imprenditori in difficoltà, in crisi di liquidità, con affidamenti bancari giudicati inadeguati e, spesso, con debiti scaduti nei confronti degli istituti di credito. Che fare al momento della predisposizione/approvazione del Bilancio d’esercizio? Quali valutazioni dovrà fare il Collegio Sindacale o il Sindaco Unico? Vale la pena di resistere o è meglio correre ai ripari attraverso procedure alternative al fallimento (piani di risanamento ex Art. 67 LF, concordato preventivo, accordo di ristrutturazione dei debiti)? Quali responsabilità assume l’Amministratore o il Sindaco a fronte di valutazioni che, a posteriori, si rivelano discutibili o inutilmente rischiose?
Le stesse banche creditrici sono alle prese con valutazioni difficili: dilazionare, rinegoziare/ristrutturare, o agire esecutivamente attraverso il pignoramento (con conseguenze negative in termini di appostamento nei loro bilanci delle cosiddette  sofferenze, e con prospettive di realizzo spesso non proprio incoraggianti)?
La giornata di studio riconosce Crediti Formativi Professionali per notai (12), avvocati (8) e commercialisti di Bergamo (9). I lavori, introdotti da Maurizio Luraghi, presidente del Consiglio Notarile di Bergamo, prevedono interventi di massimi esperti italiani in materia.
Iscrizioni e informazioni sul sito www.notaibergamo.it


Commercianti,
ecco chi può usufruire
degli indennizzi
per la chiusura
dell’attività

Il beneficio è stato ripristinato fino al 31 dicembre 2016. Destinatari sono gli operatori in sede fissa o ambulante, pubblici esercizi e agenti di commercio. L’importo è pari quest’anno a 501 euro mensili. Da 50&Più Enasco assistenza gratuita per la presentazione delle domande

Per scongiurare il rischio che i commercianti che cessano l’attività si trovino senza reddito ed ancora in attesa della pensione, tornano gli indennizzi, pari a poco più di 500 euro al mese. Il beneficio, già previsto dal 1996 e di cui la categoria ha potuto usufruire fino al 31 dicembre 2011, è stato ripristinato con la legge di stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013, comma 490). Un atto fortemente voluto dalla Confcommercio, vista la persistente crisi del settore. La prestazione funziona come un ammortizzatore sociale, per accompagnare fino alla pensione coloro che lasciano definitivamente l’attività. L’opportunità è stata nuovamente prevista fino al 31 dicembre 2016 e le istanze possono presentarsi fino al 31 gennaio 2017. Non è assistenza a carico dello Stato, ma autogestione. La concessione dell’indennizzo viene finanziata – fino al 31 dicembre 2018 – con la maggiorazione dello 0,09% dell’aliquota contributiva prevista per i commercianti in attività iscritti all’Inps.

â–  Destinatari
Sono tutti coloro che esercitano, titolari o collaboratori, l’attività commerciale al minuto in sede fissa o ambulante, i gestori di bar e ristoranti, gli agenti e rappresentanti di commercio.

â–  Requisiti e condizioni
È necessario che gli interessati che hanno cessato o cesseranno l’attività entro il 31 dicembre 2016 (il periodo va dal primo gennaio 2012 alla fine del 2016) abbiano più di 62 anni di età, se uomini, o più di 57 anni, se donne, e vantino un’iscrizione al momento della cessazione dell’attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps. Sono necessari altresì:
la cessazione definitiva dell’attività;
la riconsegna dell’autorizzazione per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (nel caso in cui quest’ultima sia esercitata con l’attività di commercio al minuto);
la cancellazione del titolare dell’attività dal Registro delle Imprese;
la cancellazione del titolare dal Registro degli Esercenti il Commercio per l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande;
la cancellazione dal ruolo provinciale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio.

â–  Incompatibilità del beneficio
L’indennizzo è incompatibile con attività di lavoro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina dal primo giorno del mese successivo a quello in cui sia stata ripresa l’attività lavorativa, dipendente o autonoma. Il beneficiario deve comunicare all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. A sua volta l’Inps deve effettuare i controlli sul rispetto della norma.

â–  Misura, durata e modalità di erogazione
L’indennizzo compete dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vecchiaia. Ciò significa che, rispetto al passato, l’indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, visto che l’assegno dovrebbe essere erogato fino al momento di accesso alla pensione. Ma su quest’ultimo aspetto il condizionale è d’obbligo, in quanto è necessario attendere che si pronunci prima il Ministero del Lavoro e poi l’Inps con la circolare applicativa. L’importo – pari quest’anno a 501 euro mensili – è identico al trattamento minimo di pensione concesso dall’Inps ai commercianti iscritti alla gestione. L’Istituto ritiene che la titolarità di un trattamento pensionistico non impedisca la concessione dell’indennizzo. In una situazione del genere potrebbero trovarsi i titolari di assegno di invalidità, di pensione di anzianità, nonché le vedove ed i vedovi che hanno una rendita di reversibilità. Per ottenere la prestazione occorre inoltrare all’Inps un’apposita domanda. I periodi in cui viene riscosso l’assegno si considerano come lavorati ai fini della pensione. La contribuzione figurativa si somma a quella di lavoro solo per raggiungere il diritto, in quanto lo scopo della prestazione è di evitare che il commerciante con pochi versamenti possa restare senza reddito e pensione.
È possibile rivolgersi agli uffici del Patronato 50&Più gratuitamente, dopo un’attenta verifica dei requisiti, possono provvedere alla predisposizione dell’apposita domanda e all’inoltro presso l’Inps. Lo sportello dedicato è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 12 e dalle 14.15 alle 17, nella sede Ascom in via Borgo Palazzo 154 a Bergamo.