Borgo Palazzo, negozi
sfitti “riaperti” per l’Expo

nella foto: Il presidente delle Botteghe di Borgo Palazzo Roberto Marchesi (a sinistra), con il vicepresidente Nicola Viscardi e la tesoriera Elisa Alghisi Manganello

Festa sì, ma anche progetti con un respiro un po’ più ampio. Non manca l’iniziativa alle Botteghe di Borgo Palazzo, l’Associazione di commercianti e artigiani che poco meno di un anno fa ha rinnovato i propri vertici e insieme la sfida per il rilancio del borgo cittadino. Mentre lavorava all’annuale festa in strada – in programma domenica 28 settembre – l’Associazione, su sollecitazione del Distretto del commercio Bergamo Centro che sta mettendo a punto proposte per l’attrattività in chiave Expo, ha cominciato a ragionare su come farsi trovare pronta per l’appuntamento internazionale. La risposta è venuta dalla trentina di vetrine sfitte presenti nell’area, anelli mancanti lungo il serpentone commerciale di circa 200 attività che valorizzando tradizione, professionalità e accoglienza vorrebbero ritornare ad essere meta favorita per la spesa e lo shopping. Le serrande abbassate sono un segnale fin troppo chiaro dei problemi che sta vivendo il commercio, potrebbero però diventare una risorsa, un motivo di attrazione in più. «Il progetto è ancora in fase di costruzione – tiene a precisare il presidente Roberto Marchesi -. L’idea è di fare spazio per i sei mesi dell’Expo alle produzioni tipiche di Bergamo nei locali commerciali oggi vuoti, così da creare una sorta di area tematica dedicata alla nostra economia, funzionale a migliorare la vivibilità della zona e l’attrazione nei confronti dell’esterno. Per rendere appetibile per i proprietari l’affitto temporaneo abbiamo cominciato, con la regia del Distretto cui fa capo operativamente il progetto, a confrontarci con il Comune per valutare la possibilità di qualche incentivo, come sgravi sulle imposte. Abbiamo nel frattempo fatto una mappa dei negozi sfitti e stiamo cercando di contattare i proprietari per verificare l’interesse e la disponibilità a partecipare. Il nostro ruolo è fare da raccordo con il territorio e dare al Distretto gli elementi ed i dati per far sì che l’iniziativa abbia un legame continuo con la realtà della via. Riappropriarsi della conoscenza dei luoghi e delle persone e valorizzarne le peculiarità è, del resto, proprio uno degli obiettivi della nostra Associazione».
Intanto è già realtà “La Festa del Borgo”, l’appuntamento di fine estate che libera la strada dalle auto per trasformarla in un contenitore di proposte per tutte le età. «È sempre stata una bella manifestazione – ricorda Marchesi – capace di portare in primo piano le attività presenti nella via. Negli ultimi anni si era un po’ ridimensionata, ora abbiamo cercato di alzare di nuovo l’asticella, convinti che in questo momento di mercato e competitività non ci si può accontentare di stare a galla. Il risultato è un evento che non è mai stato così esteso, quasi un chilometro e mezzo, dal civico 1 al 116, ossia dall’incrocio con via Camozzi al cavalcavia».
Molta attenzione è stata posta alle attrazioni per i bambini, con gonfiabili di grande impatto – da quello di 300 mq che fa giocare tra le rovine romane allo shuttle alto come un palazzo di tre piani – e tante aree sportive dove provare le discipline più diverse: tennis, scherma, calcio, tennis tavolo, judo, rollerblade, ma anche capoiera, spinning e attività da palestra per i più grandi. Ci saranno anche una pista di mini quad, l’ambulaclaun e un “ospedale” dei peluche al quale i bimbi potranno portare il giocattolo bisognoso di un’aggiustatina. Un’altra novità è il cinema 4D, che unisce alla proiezione tridimensionale il movimento, e poi cinque palchi per le esibizioni musicali, aree dedicate all’arte e alla creatività.  «Oltre alle attrazioni – sottolinea il presidente -,  l’ingrediente fondamentale della festa sono le attività commerciali, che proporranno  singolarmente ulteriori iniziative per farsi conoscere dai visitatori. All’appuntamento hanno dato fiducia circa l’80% dei negozi ed esercizi della via versando un loro contribuito, ci sembra un bel segnale della volontà di partecipare attivamente alla rivitalizzazione». «Abbiamo inteso la festa come un regalo parte dei commercianti al territorio – conclude –, un’occasione per i nostri clienti di riappropriarsi di un pezzo della città, vivendo l’area fuori casa in maniera libera, serena e divertente».  


Artigiani, «export sempre più
fondamentale per competere»

La strada è tracciata e non si può tornare indietro: l’internazionalizzazione e la sfida al mercato globale sono ormai elementi imprescindibili per essere competitivi e superare la crisi. Anche per le piccole imprese artigiane, che non sono seconde a nessuno.
È questo il messaggio lanciato, venerdì scorso, dalla 27ª Conferenza Organizzativa di Confartigianato Bergamo, dal titolo “Impresa e mercato globale: Davide contro Golia? – In un mondo sempre più connesso possiamo ancora dire che l’internazionalizzazione non ci tocchi?”. Coordinato da Marina Redondi, responsabile dell’ufficio Internazionalizzazione, e moderato dal direttore Stefano Maroni, il tema è stato affrontato, tra gli altri, dagli interventi di docenti dell’Università di Bergamo (partner della giornata), dalla presentazione dei risultati di un sondaggio fra le imprese artigiane lombarde (vedere articolo in questa pagina) e dalle testimonianze di alcune realtà aziendali che hanno saputo rimettersi in gioco vincendo questa sfida.
Per il presidente di Confartigianato Bergamo, Angelo Carrara, non ha più senso fare differenze tra mercato interno e internazionale. «Ormai il mercato è unico, globale – ha detto – ma presenta tante sfaccettature e noi dobbiamo imparare ad affrontarle con nuove modalità». Il membro di giunta Lorenzo Pinetti, coordinatore del gruppo di lavoro Internazionalizzazione, si è voluto soffermare sui servizi e sulle attività che l’Organizzazione di via Torretta ha messo in campo per supportare le imprese ad affrontare questo cambiamento. «Occorre riaccendere la speranza e il desiderio di imparare tutto di nuovo – ha aggiunto – camminando su una strada che, pur faticosa, è già tracciata. Ogni giorno siamo chiamati ad affrontare scenari nuovi che richiedono un alto livello di conoscenza e capacità di utilizzare strumenti innovativi, tecnologici. Per questo la formazione continua è fondamentale, come è fondamentale sapersi ritagliare uno spazio per la crescita personale».
Il rettore Stefano Paleari ha evidenziato come, in un mercato globale, solo due cose ci restano di "locale": i debiti e l'identità. Ma entrambi devono essere visti in un'accezione positiva. «I debiti – ha detto – sono una cosa "bella" se si fanno per costruire il futuro, per investire e non per mettere una pezza sugli errori del passato. Così l'identità è una cosa "brutta" se ci chiudiamo in noi stessi, ma diventa "bella" se ci apre, perché ci rende più forti». Per vedere crescere la nostra economia, secondo Paleari non ci resta che investire su un fattore, l'innovazione, «che significa riuscire a fare più cose con la stessa quantità di risorse, o le stesse cose di prima ma con meno risorse. E il primo a doverlo fare è lo Stato».
Sull’innovazione ha insistito anche Lucio Cassia (Università di Bergamo e presidente del Cyfe – Center For Young & Family Enterprise). «Oggi il più innovatore vince sul conservatore – ha detto – e dobbiamo farcene una ragione perché l’innovazione è diventata devastante e negli ultimi anni ha travolto interi settori, alcuni dei quali con poche decine di anni. L’internazionalizzazione è un modo per innovare e passa necessariamente attraverso l’apertura, la “connessione”».
Gianpaolo Baronchelli (Università di Bergamo) ha ricordato come l’export non abbia limiti (tutti i Paesi del mondo sono potenziali clienti) sottolineando come, per affrontare questo cambiamento di mentalità in modo vincente, occorra un approccio globale: un imprenditore che conosca le lingue, che sappia accettare e vivere con culture diverse, che sappia rischiare, e un prodotto adattabile ad ogni Paese in cui lo si presenta e che sia flessibile per soddisfare tutte le esigenze. Ed infine, la creazione di un network che permetta di sviluppare reti tra fornitori e clienti, locali ed internazionali.
Mara Brumana (Università di Bergamo e Cyfe), ha infine presentato uno studio sulle imprese familiari evidenziando come queste internazionalizzino meno e più lentamente rispetto alle altre e che il coinvolgimento di membri non familiari (outsider) nell’azionariato e nel cda (come pure l’ingresso di una nuova generazione nella proprietà) favorisca invece l’attività di export. Ancora, nel caso di alleanze con partner internazionali, le imprese familiari preferiscono allearsi con altre imprese familiari. Nel panorama italiano, poi, la Lombardia figura tra le regioni con una più alta percentuale di aziende familiari che internazionalizzano (il 51,6% fa investimenti diretti all’estero). 


Funghi,
Affari di Gola
fa scoprire
le bontà “snobbate”
del bosco

La stagione dei funghi ha portato Affari di Gola a Valtorta per un’escursione guidata in compagnia dei micologi di Fungolandia facendo scoprire che il segreto per assicurarsi un bottino ricco è ampliare la conoscenza delle specie. Ecco allora, sul numero di settembre, alcuni outsider gustosi capaci di competere in tavola con “re porcino” ed i consigli del cuoco-raccoglitore per cucinarli.
La rivista incontra anche la nuova delegata provinciale dell’Associazione Sommelier, Roberta Agnelli, che lancia la sua proposta per Bergamo: «Un luogo dove promuovere tutti i vini del territorio». L’itinerario porta invece i lettori in alta montagna, al Passo San Marco tra gli alpeggiatori (giovani!) che producono il pregiato Bitto Storico. Tra le tendenze della tavola, il focus è sui surgelati, capaci di rinnovarsi grazie a packaging innovativi, ricette gourmet, cotture leggere, monoporzioni e prodotti a prova di intolleranze. Ma anche il mondo dei formaggi si dà da fare per andare incontro ai gusti dei consumatori, come mostrano alcune aziende bergamasche che stanno rilanciando gli “spalmabili”. Il social-chef del mese è Paolo Zambelli, che da Almenno San Bartolomeo ha presto imboccato la via dell’estero ed oggi è in Algeria, ad Oran, mentre la sosta per la pausa pranzo è a Calusco D’Adda, con i sapori napoletani del ristorante La Conchiglia. Tra gli appuntamenti, per i professionisti del food and beverage torna il 6 e 7 ottobre la rassegna Birrogastronomica promossa dalla Quattroerre di Torre de’ Roveri.      


Tiatio Onlus, cena solidale
per sostenere la “Paolo Belli”

Sta diventando un'abitudine, per la Parrocchia di Santa Caterina, borgo più vivace della città, la cena solidale organizzata da Tiatiò, Onlus fondata in memoria di Gianluca Scarpellini. L'evento, in programma negli spazi dell’oratorio il prossimo 20 settembre, a partire dalle 19.45 (la cucina chiuderà alle 23) ha nobili finalità, dal momento che il ricavato sarà destinato alla ricerca contro il cancro che la Associazione Paolo Belli conduce da anni nella nostra città.
La differenza tra questa e altre sagre – sottolineano gli organizzatori  – è nella sostanza, perché l'obbiettivo non è proporre piatti poveri per pochi soldi, intento nobilissimo intendiamoci, ma recuperare piatti dispersi della tradizione bergamasca e proporli rinnovati a un prezzo ragionevole.
Il presupposto è quindi la materia prima della massima qualità disponibile sul mercato, offerta ad un prezzo accettabile così da provocare una spesa quale irrinunciabile pretesto per condividere i nobili fini di Tiatiò Onlus, godendo assieme dei piaceri della gola.
Ed allora si potranno gustare, per citare alcune proposte, il rognone che già l'anno scorso ha deliziato i palati andando esaurito in brevissimo tempo, così come le frittelle di cervella, entrambi rivisitati in nuova veste, preparati con materie prime della Macelleria Cazzamali.
Niente trippa quest'anno, ma nervetti proposti con una nuance mai proposta prima, e che non sarà possibile provare successivamente, perché il cuciniere cucina jazz, come suo dire, non ripete i propri piatti.
Ci saranno anche pietanze che sono punto fermo nel ricordo dell'infanzia, ovvero i cannelloni soffici come burro, che non mangiate magari da decenni, ed un rivoluzionario stinco.
E siccome la boca l'è mia straca se la sa mia de aca, l'orologio dei formaggi di capra e vacca vi incanterà la gola, prima che un caffè dell'Art vi avvicini ad una grappa come mai l'avete bevuta.
E mentre berrete un vino fresco e leggero senza troppe pretese, o sceglierete un bicchiere del migliore Piemonte, potrete seguire la lectio magistralis di Franco Cazzamali, il quale vi sedurrà con le tartare di quinto quarto, ventricolo, cuore, fegato, eseguite avanti a voi.
Nel contempo, potrete informarvi sulle nuove specie di caffè raccolte, importate e torrefatte dai ricercatori di Art Caffè.
Un ricordo della serata, se lo vorrete, potrete averlo a giusto prezzo, per quando proverete a rifare i piatti assaggiati, riuscendo certamente a superarli con la vostra abilità, per il plauso della brigata di cucina più volenterosa che ci sia.


Vendite
a domicilio,
continua
il trend
di crescita

Nel primo semestre aumentati fatturato (+10%) e occupazione (+5,5%) tra le associate a Univendita

Si è chiuso con un fatturato di 674 milioni, pari al +10% rispetto all’anno precedente, il primo semestre 2014 delle aziende associate Univendita-Confcommercio. Dopo il primo trimestre, che si era chiuso con un +6,2%, la vendita a domicilio continua la propria crescita, nonostante l’Italia sia tornata in recessione. «Da anni – nota il presidente di Univendita Ciro Sinatra – i nostri risultati sono in controtendenza rispetto al commercio tradizionale grazie all’efficacia della nostra formula distributiva in cui il venditore mette in gioco la propria professionalità e va a cercare il cliente finale proponendo prodotti di qualità con un servizio su misura».
La sensazione di chi è quotidianamente a contatto con i clienti è che probabilmente a questo exploit abbia concorso in parte anche il bonus fiscale di 80 euro arrivato in primavera.  
Quello della vendita a domicilio è un andamento anticiclico considerando sia i dati Istat relativi ai primi sei mesi del 2014, in cui il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio è diminuito dell’1% rispetto al 2013, sia i dati del Pil nel secondo trimestre dell’anno, in flessione dello 0,2%.
«Il cliente si può conquistare in due modi, con le campagne di sconti o con il servizio – commenta Sinatra -: la vendita a domicilio ha optato per il secondo filone, che è una scelta vincente a patto di mettere a disposizione dei clienti professionisti della vendita competenti e motivati. Così si ottiene anche il risultato di fidelizzare il cliente».
Nel dettaglio, i comparti più dinamici sono stati beni durevoli casa (+11%) e cosmesi e cura del corpo (+8,3%) seguiti dagli alimentari e beni di consumo casa (+7,4%). Netta crescita del comparto altri beni e servizi (+15,8%) grazie al risultato positivo ottenuto dal settore viaggi e turismo. In crescita anche l’occupazione: il numero degli addetti alla vendita cresce del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi a quota 70mila, con una componente femminile pari all’88,6%.  


L’Ascom:
«Le nostre
convenzioni
una barriera
contro la criminalità»

Presentati gli accordi siglati per assicurare, a prezzi agevolati, una maggiore protezione ai negozi

Ascom garantisce ai propri associati una maggiore protezione  a prezzi agevolati. Assume una nuova veste il Progetto Scudo che, grazie all’accordo con Securshop, assicura ad ogni attività la possibilità di collegare il proprio sistema di videosorveglianza alle Forze dell’ordine, con un piccolo investimento di 29 euro al mese. “La videosorveglianza consente di applicare la  flagranza di reato differita e di procedere al fermo del rapinatore usando le immagini registrate come elemento probatorio, tanto da portare all’84% di arresti in una città come Milano – ha sottolineato Alessandro Marchese, responsabile nazionale Securshop -. Il sistema conserva inoltre le immagini per una settimana, consentendo di individuare anche eventuali sopralluoghi effettuati prima di furti e rapine. La segnalazione della telecamera collegata con le forze dell’ordine resta un ottimo deterrente, portando ad una riduzione significativa anche di taccheggi e frodi, con la semplice segnalazione tramite cartelli”.  La seconda convenzione, siglata con Alba Electronic di Pedrengo, garantisce la consulenza gratuita per l’installazione di dissuasori mobili automatici o manuali, proposta  a condizioni particolarmente vantaggiose anche per quanto riguarda l’assistenza 24 ore su 24. I “pilomat” sono a “prova di carroarmato”, ha garantito Battista Azzola di Alba Electronic, ricordando che “per sradicarli da un profondo blocco  di cemento armato occorre un mezzo di 18-25 quintali ad una velocità di  55 kilometri orari”. I pilomat possono essere integrati al sistema di allarme con un dispositivo in grado di segnalare eventuali tentativi di manomissione e possono essere gestiti anche da remoto. Il sistema di videosorveglianza collegato alle forze dell’ordine e i dissuasori anti-spaccate consentono inoltre di rinegoziare e spuntare sconti anche importanti sulle assicurazioni.
Rapine e spaccate preoccupano sempre più i commercianti, prede sempre più frequenti di furti e rapine, soprattutto in Lombardia. “Una recente indagine Confcommercio Censis – ha ricordato il presidente dell’Ascom Paolo Malvestiti – evidenzia la preoccupazione da parte degli imprenditori per la sicurezza della propria attività. Per proteggere le imprese ogni azienda investe almeno 3.000 euro. Anche se a Bergamo la situazione non è allarmante, la percezione di insicurezza è in crescita e le convenzioni garantiscono una maggiore protezione delle imprese”. Gli associati possono inoltre contare sul supporto della Cooperativa di Garanzia Fogalco per eventuali richieste di finanziamento.


Treviglio,
il Distretto
prepara
nuovi eventi

Enogastronomia e turismo al centro delle prossime iniziative. Positivo il bilancio delle aperture serali dei negozi. Il presidente Ghidotti: «Un esperimento gradito dai consumatori e utile per i negozianti». A ottobre l'ingresso degli esercizi nell'ex Upim

Il Distretto del commercio di Treviglio punta per l'autunno a eventi legati a Expo che valorizzano l'enogastronomia e il turismo. Le nuove iniziative coinvolgono l'associazione “Pianura da scoprire”, che ogni anno organizza il Festival Bike. L'obiettivo è creare pacchetti appetibili per chi viene da fuori. Possono comprendere itinerari da percorrere in bicicletta sfruttando le piste ciclabili della Bassa bergamasca; la possibilità di soggiornare nei paesi a un costo agevolato, grazie a convenzioni con hotel, bed & breakfast o agenzie immobiliari; percorsi culinari basati sulle eccellenze del territorio. “Vogliamo proseguire sulla scia degli eventi estivi per valorizzare Treviglio. Nonostante il tempo sia stato spesso inclemente, i cittadini hanno gradito l'alternativa agli acquisti negli orari consueti – afferma Roberto Ghidotti, presidente del Distretto -. Ora dobbiamo continuare a mantenere viva la città, trovare modalità per renderla interessante anche nei mesi più freddi”.  Il bilancio delle aperture serali dei negozi è stato, infatti, positivo. L'associazione, che riunisce Botteghe del centro, Comune, Pro Loco e Ente Fiera, aveva realizzato un'indagine sulle necessità dei consumatori, in gran parte pendolari verso Milano. Era emersa l'importanza di tenere le attività e i locali aperti almeno fino alle 21. Da qui, l'idea dello shopping al chiaro di luna il mercoledì sera, accompagnato da concerti e manifestazioni. Gli eventi, quest'anno, hanno toccato, oltre alla centrale via Roma, via Sangalli, via Galliari e via Verga. Ci sono state anche le notti bianche in occasione di Sant'Anna e dell'avvio dei saldi. Accanto ai momenti di svago, è stato possibile usufruire dei servizi comunali, con uffici e biblioteca aperti. Allo studio c'è anche la partecipazione al bando regionale per l'attrattività. In palio ci sono 360mila euro. La scadenza è fissata al 30 ottobre. “Si tratta di fondi regionali per iniziative che coinvolgano almeno sette comuni – svela Ghidotti -. Stiamo progettando accordi con i paesi vicini che si svilupperanno nei prossimi mesi. Treviglio possiede una sua centralità, anche grazie a Brebemi, e ha tutte le carte in regola per fare da traino alla Bassa Bergamasca”. Positiva anche l'adesione alle iniziative promosse dal Distretto con un bando che prevede un contributo regionale fino al 50 per cento delle spese sostenute. In 80 hanno aderito a “Vetrine pro”: l’attivazione di spazi promozionali online, integrati nel portale del Distretto www.treviglioincentro.it e pubblicizzati su quotidiani online a diffusione sovralocale. Ogni commerciante può aggiornare le informazioni in tempo reale, inserendo novità e coupon, oltre a avviare un’attività di e-commerce. Il costo del servizio è 140 euro più iva l'anno. Non decolla, invece, il servizio wifi, pensato per potenziare su un più ampio raggio la rete gratuita del Comune. “La promozione delle vetrine sul web ha avuto un ottimo riscontro perché ha un impatto diretto – è l'opinione di Max Vavassori, presidente delle Botteghe del centro -. Il wifi, al contrario, è considerato un servizio dedicato a qualcuno che non sai se diventerà cliente”.
Intanto, sono conclusi i lavori per il complesso che sorgerà dalle ceneri dell'ex Upim. Mancano solo le finiture dei nuovi negozi, ma a provvedere saranno i commercianti. Ogni locale è stato assegnato ( ad eccezione del supermercato, su cui punta molto l'amministrazione). Nel complesso entreranno il “Bar Da Mamy” di Fiammetta Facchetti, che passerà da vicolo del Municipio a uno degli spazi più suggestivi, 324 metri quadri al primo piano che dà sulla piazza. L'attività sarà accanto al ristorante e punterà su happy hour e aperitivi con buffet. C'è poi la gelateria “Ippococcolo” di  Claudio Rossi e Michele Ranzenigo che, dopo dieci anni in via Verga, avranno a disposizione 150 metri quadri al pian terreno con ampie vetrate su piazza Garibaldi. In arrivo anche “Gioielli & co.” di Davide Traversa e Nadia Brentana si appresta a lasciare, invece, via fratelli Galliari. Le attività apriranno in ottobre, quando saranno ultimati i lavori per il rifacimento della piazza.
Il costo complessivo dell'opera, tra i 3 milioni dell’acquisto nel 1993 e i 6 per la ristrutturazione iniziata nel 2011, è lievitato a 9 milioni di euro. Una cifra enorme, ma per difetto: non tiene conto di interessi bancari, manutenzioni al vecchio edificio e progettazioni succedute nel tempo, fattori che costerebbero altri 2,2 milioni. Si stima che ognuno dei 2.200 metri quadrati ricavati  dal cantiere sarà costato tra i 4.100 e i 5.100 euro. Per  sistemarne gli accessi e la piazza, il Comune ha messo in preventivo di spendere un ulteriore mezzo milione di euro.


Le associazioni imprenditoriali:
«Stagione difficile,
ma reagire è possibile»

La fine della pausa estiva, con la ripresa a pieno regime dell’attività produttiva, è l’occasione per fare il punto su come affrontare al meglio un autunno e un inverno difficili, con la crisi che non accenna a mollare. I presidenti delle principali associazioni di categoria – Confindustria Bergamo, Associazione Commercianti e Artigiani – invitano le imprese a mettere in campo professionalità, idee e innovazione per resistere al cruciale e famigerato settimo anno di crisi. Formazione e internazionalizzazione sono le parole d’ordine per brindare con brio alla fine del 2014 e guardare con un nuovo sguardo al 2015. Non mancano però le critiche allo stop produttivo agostano che sconcerta investitori e clienti all’estero che guardano con sorpresa a quella che considerano un’anomalia tutta italiana.

ASCOM – Paolo Malvestiti
«Anche rinnovare il look
può servire a dare una marcia in più al negozio»

Il terziario continua a soffrire e alla depressione dei consumi si è sommato il maltempo estivo che ha messo in ginocchio alberghi e attività nelle località di villeggiatura bergamasche, oltre a non incentivare gli acquisti di capi estivi, nonostante i forti sconti.
“C’è un grande rammarico per la stagione estiva – allarga le braccia Paolo Malvestiti, presidente dell’ Ascom e della Camera di Commercio di Bergamo – . Le aspettative per il turismo, soprattutto nelle nostre valli e al lago, erano alte come ogni anno, ma il maltempo ha cancellato prenotazioni e ha lasciato tanta amarezza tra gli operatori del settore alberghiero e nelle attività nelle località turistiche. La stagione dei saldi è durata pochissimo: dopo i dieci giorni di avvio che sono stati buoni, il maltempo agostano non ha agevolato gli acquisti di capi estivi. I magazzini dei nostri negozi sono ancora pieni di merce estiva e sono ormai arrivati i capi della nuova collezione”.
Con quale spirito si riapre bottega?
“Ora dobbiamo alzare le saracinesche con ottimismo e riprendere le nostre attività con determinazione e professionalità, abbandonando i piagnistei che ci hanno accompagnato in questi anni di crisi. Abbiamo già perso troppi colleghi commercianti, costretti a dire addio alle loro attività non solo dalla crisi ma dalla elevata e insostenibile pressione fiscale. E’ chiaro che l’autunno che ci aspetta non sarà facile, anche perché le riforme che il presidente Renzi sta programmando non faranno altro che creare una maggiore pressione, basti pensare a quella del sistema camerale, un vero punto di riferimento e supporto per le imprese. La Camera di Commercio, attraverso l’azienda speciale Bergamo Sviluppo, opera da sempre a fianco degli imprenditori accompagnandoli in un percorso di crescita professionale. La formazione deve continuare ad avere un ruolo di primo piano. La professionalità e le competenze sono gli assi portanti per rispondere al meglio alle esigenze della clientela e porsi sul mercato in modo competitivo.  Ascom Formazione ad Osio continua a rappresentare un punto di riferimento per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi e per tutti coloro che in questi anni sono riusciti a reinventarsi, a suon di corsi, una professione”. 
I prossimi obiettivi?
“Credo che l’obiettivo principale di qui alla fine dell’anno per ogni impresa sia quello di tenere salda la propria posizione, che rappresenta di per sé un buon risultato in un contesto in cui si registra una debole ripresa solo nelle esportazioni, che non rappresentano di per sé la vocazione delle piccole imprese del terziario. Oltre alle difficoltà congiunturali continua  a pesare la componente psicologica. La mentalità bergamasca, da sempre fondata sul risparmio anche per  prevenire le difficoltà future mettendo fieno in cascina, non accelera certo una ripresa dei consumi”.
Quali strategie bisogna mettere in campo per stimolare i consumi?
“E’ importante rinnovare il look dei nostri negozi, il che non significa quasi mai investire ingenti capitali. Il primo passo è quello della selezione degli articoli che va necessariamente razionalizzata e rimodulata in base alle mutate esigenze della clientela. Cambiare ed evolversi non può che giovare a qualsiasi impresa. Da parte nostra non possiamo che aspettare che qualcosa cambi a livello di sistema, a partire da un alleggerimento della zavorra di imposte e oneri che tarpano le ali in partenza anche all’impresa  migliore”.

CONFINDUSTRIA BERGAMO – Giancarlo Losma
«L’internazionalizzazione
continuerà ad essere centrale»

E’ presto per fare bilanci, ma la piccola industria non molla, specialmente i settori più evoluti o meglio strutturati per il mercato estero, specialmente verso il mercato statunitense che con il dollaro in ascesa può portare un po’ di ossigeno all’export.  “Il clima per il settore è ancora di attesa per il recupero della situazione nazionale ed europea dell’economia- sottolinea Giancarlo Losma, vicepresidente di Confindustria Bergamo e numero uno della Piccola Industria bergamasca oltre che presidente nazionale di Federmacchine -. E’ ancora troppo presto per fare considerazioni e previsioni. Di fatto l’andamento per la piccola industria varia molto da settore a settore: l’edilizia fatica a riprendersi dalla crisi mentre il comparto della meccanica e dei macchinari sembra – con i relativi scongiuri – andare bene. Settembre ed ottobre sono sempre mesi cruciali per il settore impegnato in tutto il mondo nelle grandi fiere internazionali che continuano ad essere occasioni privilegiate per contratti e commesse”.
Qual è lo spirito con cui riaprono i cancelli delle aziende?
“Sono sempre cauto nell’esprimere ottimismo, ma per ogni imprenditore pensare positivo è fondamentale per guidare l’attività nel futuro. E’ purtroppo anche vero che ogni anno si lavora il doppio per ottenere gli stessi risultati. Ogni impresa lavora in un clima sempre più incerto e competitivo, in un mercato locale sempre più debole. Di fatto le aziende organizzate  che hanno fatto dell’internazionalizzazione uno sbocco fondamentale per il proprio business ottengono risultati interessanti. Non mancano comunque dei rallentamenti anche nel contesto internazionale: la Germania, ad esempio, dopo esser stata storicamente la locomotiva d’Europa sta frenando la sua corsa. La risalita del dollaro è una delle poche buone notizie per le imprese per cui gli Stati Uniti restano uno dei mercati migliori per l’export. La categoria che presiedo, Federmacchine, è quella con maggiore vocazione ed esposizione ai mercati internazionali. La fiera di Chicago è un evento atteso, unitamente a quella, tornando in Europa, di Stoccarda”.
Sarà un autunno caldo per il lavoro?
“Siamo tutti sulla stessa barca. Sono passati i tempi delle contrapposizioni ed il clima deve essere quello di collaborazione. Come disse a suo tempo Menenio Agrippa ogni parte del corpo deve fare la sua: senato e popolo romano con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. Se le braccia (il popolo) si rifiutassero di lavorare, lo stomaco (il senato) non riceverebbe cibo e dove lo stomaco non ricevesse cibo, non lavorerebbe e  senza lavoro tutto il corpo, braccia comprese, deperirebbe per mancanza di nutrimento”.
Quali sono gli obiettivi da qui a fine anno?
“La piccola industria ha minori risorse ma grande spirito di iniziativa. Senza dubbio l’internazionalizzazione continuerà ad essere centrale. Oggi purtroppo non basta avere dei buoni prodotti ma bisogna saperli vendere adottando opportune strategie, anche perché i mercati più interessanti sono lontani non solo geograficamente ma anche culturalmente. Per questo è necessario mettere in campo azioni mirate”.

CONFARTIGIANATO BERGAMO / Angelo Carrara
«Forse è ora di finirla con un Paese
che in estate si ferma per un mese»

Le imprese legate all’edilizia faticano a vedere l’uscita dal tunnel, ma chi ha colto la sfida della green economy e dell’internazionalizzazione guarda al futuro con ottimismo. I prossimi mesi vedranno le imprese artigiane impegnate a mettere in campo nuove strategie e a mettere in discussione modelli consolidati.
“Le nostre imprese riaprono con il solito spirito battagliero che ci contraddistingue, ma che soprattutto ci ha portato ad andare avanti sinora – commenta Angelo Carrara, presidente di Confartigianato Bergamo -. Metteremo in campo tutte le forze e le idee possibili, ma sempre con i piedi per terra, con la consapevolezza che niente più sarà o potrà essere come prima. Chi ha entusiasmo e passione è pronto a cambiare, soprattutto mentalità. Molte imprese riaprono con gli stessi problemi che avevano prima delle vacanze o forse con qualche grattacapo in più.  E’ il momento di puntare sull’innovazione. Le aziende che hanno rivisto la propria organizzazione e che hanno avuto lungimiranza stanno andando avanti. Le difficoltà sono cresciute fino a diventare insostenibili per chi non ha rivisto le proprie decisioni aziendali”.
Le vacanze hanno portato nuove idee?
“Forse se vogliamo aprirci al mondo dovremmo valutare l’ipotesi di rinunciare alle vacanze in blocco o rivedere la pausa estiva. Questa è un’idea. Purtroppo in Italia dall’ultima settimana di luglio alla fine di agosto (a Bergamo fino all’indomani della festa di Sant’Alessandro) è tutto fermo. All’estero è una cosa che sorprende per non dire che lascia di stucco clienti e committenti. Oltralpe è difficile immaginare che un Paese in crisi come l’Italia incroci le braccia per quasi un mese per sollazzarsi tra mari e monti”.
Quali sono le aspettative delle imprese artigiane?
“Si parla tanto ma si fa poco per snellire un fardello burocratico ormai fuori misura. I problemi devono essere affrontati, dall’accesso al credito, con la speranza che i finanziamenti della Bce vadano a buon fine, al rispetto dei termini di pagamento da parte della pubblica amministrazione, una questione vitale per molte imprese. Ogni impresa avrebbe del resto bisogno di vedere una svolta dall’alto . Non sarebbe male avere per un anno un governo muto, che bada solo a lavorare in religioso silenzio e senza la cassa di risonanza dei mass media”.
Quali sono gli obiettivi per i prossimi mesi?
“Il primo appuntamento importante è il 19 settembre, con la conferenza organizzativa. Il tema, cruciale per le nostre aziende, è quello dell’internazionalizzazione nelle imprese familiari. In collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo vogliamo mostrare alle imprese artigiane che muoversi all’estero non solo è possibile ma è fondamentale per allargare i propri orizzonti. A supporto del processo di internazionalizzazione garantiamo ad ogni impresa un servizio di accompagnamento, anche per quelle aziende che si trovano a muovere i primi passi in questa direzione. Un altro tema fondamentale è rappresentato dalla green economy, al centro della Settimana dell’Energia. Per guardare con fiducia ad un mercato in perenne crisi, bisogna prendere ad esempio la lezione americana che segna una crescita di quattro punti percentuali del Pil”. 


Distretti del commercio,
in fiera gli “Stati Generali”

Nella foto: Roberto Ghidotti

Ascom e Confesercenti organizzano gli Stati Generali dei Distretti del Commercio bergamaschi, in programma lunedì 22 settembre dalle 9.30 alle 12.30 in Fiera a Bergamo, in Sala Caravaggio. L’incontro rappresenta un’occasione di confronto ed approfondimento sul terziario orobico e sul rapporto ormai imprescindibile tra commercio e turismo, da considerare un unico elemento di sviluppo imprenditoriale e territoriale. L’obiettivo è quello di far interagire le varie realtà del territorio per una conoscenza reciproca e per uno scambio  di esperienze al fine di condividere le diverse iniziative in programma in vista di Expo 2015, anche in relazione ai recenti bandi emanati da Regione Lombardia. L’appuntamento accompagna l’avvio del costituendo Coordinamento dei distretti bergamaschi teso a rafforzare la collaborazione tra le varie realtà del territorio e a promuovere nuove sinergie.  L’invito è esteso ai sindaci, agli assessori al commercio e al turismo dei comuni della provincia, ai membri dei vari comitati o associazioni di distretti e a tutti gli attori del territorio.

Il programma – I saluti di  Paolo Malvestiti, presidente della Camera di Commercio e dell’Ascom di Bergamo e Giorgio Ambrosioni, presidente di Confesercenti Bergamo, inaugureranno gli Stati Generali dei Distretti del Commercio e e daranno il via ai lavori. Luca Zanderighi, docente di Marketing all’ Università Statale di Milano che ha accompagnato i distretti bergamaschi sin dalla loro costituzione, interverrà sul tema “I distretti del commercio verso una nuova sfida”. Il sindaco Giorgio Gori  farà il punto su “Bergamo, capoluogo dell’attrattività come volano di  sviluppo dell’intera provincia”, illustrando le potenzialità del territorio. Roberto Ghidotti, funzionario Ascom e referente dei distretti, e Filippo Caselli  vicedirettore di Confesercenti interverranno sul ruolo delle associazioni di categoria come strumento di sviluppo del territorio, attraverso “L’esperienza dei distretti”.  Al focus seguirà un dibattito tra i partecipanti ai distretti e i rappresentanti delle amministrazioni coinvolti nelle iniziative. Le conclusioni saranno affidate a Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio Turismo e Terziario, che illustrerà le opportunità di crescita che Expo 2015 porta con sé per le imprese del terziario.

Il dato – Nella provincia di Bergamo si contano 28 distretti, di cui 22 finanziati dalla Regione Lombardia, attraverso quattro bandi consecutivi, per un totale di 120 comuni coinvolti e più di 10 mila attività imprenditoriali.  Dodici sono i distretti bergamaschi certificati con il marchio di qualità Tocema Europe: Bergamo, Treviglio, Val Gandino, Area di Zingonia, Asta del Serio, Dal Sebino all’Oglio, Fontium et Mercatorum, Honio, La porta della Val Brembana, Ville e Torri dell’Isola, Morus Alba.


Supporto alle imprese,
a Zanica apre lo Sportello
di Ascom e Confartigianato

Ascom rafforza la sua presenza sul territorio  inaugurando uno sportello di accompagnamento alle imprese nel Comune di Zanica. La stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale, l’Ascom e Confartigianato Bergamo – formalizzata con un protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi – garantisce alle oltre 300 attività del terziario e dell’artigianato del territorio un’assistenza su misura. “Con questo Sportello – spiega Oscar Fusini, vicedirettore dell’Ascom – la nostra associazione accoglie la richiesta di consulenza e affiancamento da parte del Comune a favore delle imprese del territorio. L’iniziativa, avviata in via sperimentale per un anno, rappresenta un importante banco di prova per eventuali iniziative da intraprendere anche in altri comuni della provincia”. Un segnale forte ed un punto di partenza per pianificare in modo efficace politiche di marketing territoriale ed extraterritoriale: “Grazie allo sforzo delle associazioni che si impegnano a fornire una consulenza mirata  contiamo di poter soddisfare le richieste di informazioni e supporto di cui le imprese del terziario e dell’artigianato hanno bisogno – spiega l’assessore alle Attività produttive Luca D’Angelo -. L’obiettivo è quello di gettare le basi per la creazione di un gruppo di lavoro in grado di valorizzare e dare nuovo slancio al tessuto economico di Zanica. Vogliamo scongiurare lo spopolamento del centro storico, stretto anche dalla concorrenza di due grandi centri commerciali, e garantire alle imprese aiuti concreti”. L’idea nasce dall’esigenza di dare risposte concrete e garantire un supporto alle imprese del territorio in un momento di grande difficoltà in cui gli scenari di mercato e riferimento cambiano di continuo: “Le associazioni, cui va il mio ringraziamento – continua l’assessore -, hanno dato la loro disponibilità e garantito la presenza di funzionari per fornire informazioni alle attività già esistenti e accompagnare nella delicata fase di avvio, seguendo ogni fase di start-up, gli aspiranti imprenditori”.
Innovazione, formazione e accesso al credito sono tra i temi più sentiti dalle piccole e medie imprese ed avranno una particolare attenzione nello “Sportello Spazio Imprese” inaugurato lunedì presso la villa comunale di Zanica. “Una particolare attenzione sarà prestata anche ai bandi regionali e nazionali, cui è dedicata anche una sezione apposita sul nostro sito internet – continua D’Angelo – . Per le attività è difficile affrontare da sole l’iter burocratico per partecipare ed ottenere finanziamenti tramite bandi e grazie ad una consulenza professionale possono intercettare risorse pubbliche”.  Allo sportello si potrà accedere gratuitamente previo appuntamento allo 035.4245821.