InGruppo ricorda Veronelli e dona
12mila euro a “Un porto per noi”

nella foto: Luigi Veronelli

La serata di beneficenza ad alto contenuto enogastronomico svoltasi in Fiera il 2 dicembre scorso, che ha visto impegnati ai fornelli gli chef che hanno dato vita all’iniziativa InGruppo, contribuirà a realizzare un importante progetto. Nel corso della serata sono stati infatti raccolti 12mila euro, somma che sarà interamente devoluta all’Associazione Onlus “Un porto per noi”, Centro di Informazione, ascolto e cura per ansia e depressione.
Sempre InGruppo, il prossimo 2 febbraio, nell’ottantottesimo anno dalla nascita di Veronelli, ricorderà il grande maestro omaggiando i clienti con una bottiglia di Valcalepio rosso 2011 offerta dal Consorzio di Tutela. 3500 le bottiglie che per l’occasione avranno un’etichetta commemorativa. Il migliore modo per ricordare il cantore delle vigne e dei vignaioli con il rituale millenario di alzare le coppe del nettare divino. I 15 ristoratori di InGruppo sono: A’Anteprima, Al Rustico, Al Vigneto, Antica Osteria dei Camelì, Colleoni&dell’Angelo, Collina, Da Vittorio, Frosio, Il Saraceno, La Caprese, Lio Pellegrini, LoRo, Osteria della Brughiera, Posta, Roof Garden.


Promos, l’export bergamasco
resta in buona salute

nella foto: Andrea Bonalumi

L’Asia, specialmente centrale, segna una battuta d’arresto nelle vendite oltre confine. La crescita delle esportazioni è trainata dal Nord America (+45,7 %), dall’America centro-meridionale (+15,7%) e dai Paesi africani. Andrea Bonalumi, dirigente Promos, azienda speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano, a tre anni dalla costituzione della sede bergamasca nel febbraio 2011, tira le somme dell’attività svolta e fa il punto sull’export di prodotti e servizi made in Bergamo, tra limiti e nuove opportunità da cogliere. Le esportazioni bergamasche crescono ad un ritmo superiore – segnando un +5,9% – a quelli del resto d’Italia e della stessa Lombardia (entrambe a 3,7%): decollano con una crescita a due cifre apparecchi elettronici e ottici, agroalimentare e metalli e prodotti in metallo e anche il settore di punta dell’export provinciale, i macchinari, registra un + 8,9%. Crescono anche i servizi ma, in chiave Expo, i riflettori sono puntati sui prodotti enogastronomici e agricoli, promossi  con missioni in Russia, Cina, India, Regno Unito, Stati Uniti e Hong Kong. “Expo sarà l’evento più importante che si svolgerà in Italia nei prossimi dieci anni e sarà l’occasione per promuovere l’eccellenza della nostra imprenditoria, oltre che dei suoi prodotti – sottolinea Andrea Bonalumi -. L’Esposizione Universale genererà un indotto rappresentato da nuove attività che si creeranno dall’internazionalizzazione di pmi e rappresenterà  anche un motivo di visita per l’intero territorio lombardo che stiamo promuovendo a livello turistico attraverso la nuova società Explora”.
Qual è il bilancio dalla costituzione di Promos Bergamo? Quale il contributo all’internazionalizzazione d’impresa?
“Il bilancio dell’attività svolta nel corso dei tre anni dalla creazione di Promos Bergamo  è stato senza dubbio positivo e ha permesso la realizzazione di oltre 20 iniziative promozionali ed eventi in Italia, all’estero e sul territorio bergamasco. Il servizio alle imprese di Promos è risultato essere utile ed efficace grazie all’ottima collaborazione con la Camera di commercio di Bergamo e agli enti e alle istituzioni locali con cui collaboriamo quotidianamente, che hanno una conoscenza capillare del territorio e delle sue imprese. Tra queste, in particolare, segnalo la collaborazione avviata ormai da qualche tempo con le Banche di Credito Cooperativo della Bergamasca, con cui abbiamo avviato numerose attività congiunte dedicate all’internazionalizzazione delle Pmi del territorio orobico; la collaborazione con la Popolare di Bergamo, con cui, solo per citare l’ultima iniziativa, abbiamo organizzato qualche mese fa una missione imprenditoriale in Vietnam, la partnership ormai consolidata e sempre proficua con il Creberg, da cui sono nate numerose iniziative e servizi a favore delle imprese del territorio e con Cdo Bergamo, con cui abbiamo già realizzato iniziative congiunte nel 2013 e continueremo ad organizzarle anche quest’anno. Queste fondamentali partnership hanno contributo al coinvolgimento di oltre 500 imprese bergamasche nelle nostre attività dall’apertura di Promos Bergamo ad oggi”.
Il made in Bergamo e in Lombardy in che misura vale e pesa ancora?
“Nell’attuale contesto economico certamente non roseo, se analizziamo l’andamento dell’economia bergamasca e in particolare le relazioni commerciali con l’estero, troviamo alcuni spunti molto interessanti. L’export della provincia di Bergamo nel secondo trimestre del 2013 ha raggiunto un valore di quasi 3 miliardi e mezzo di euro, in aumento sul trimestre precedente ma in calo del -0,7 per cento su base annua. Nello stesso periodo le importazioni destinate alla provincia valgono quasi 2 miliardi, poco meno del valore del trimestre precedente ma con una diminuzione del -8,7 per cento nel confronto tendenziale. Nel dato consolidato del primo semestre, l’export provinciale della prima metà del 2013 vale 6,6 miliardi, mentre l’import è pari a 3,8 miliardi. La leggera flessione delle esportazioni è determinata dal risultato verso i mercati Ue (-3,7%) mentre è ancora in crescita l’export destinato ai paesi extra Ue (+4,4%) e il saldo tra esportazioni e importazioni è positivo, con un valore di 2,7 miliardi (rispetto ai 2,5 nel primo semestre del 2012).
Analizzando i settori, i dati positivi più rilevanti provengono dall’export di macchinari, seguiti da prodotti chimici e alimentari. Mezzi di trasporto e prodotti in metallo pesano in misura significativa sul complessivo risultato negativo. Dall’analisi delle aree geografiche, emerge che la contrazione dell’export verso l’Eurozona sottrae più di 2 punti alla dinamica tendenziale (la sola Germania ne toglie 1,3); contribuiscono al dato negativo anche Nord America, i paesi non Euro dell’Unione Europea e l’Asia centrale. Controbilanciano la caduta le esportazioni verso Asia Orientale, Medio Oriente e Africa”. 
Quali sono i consigli per le imprese che muovono i primi passi all’estero? Quanto contano gli investimenti sul prodotto e quanti quelli nel capitale umano?
“Il consiglio più prezioso per un’impresa che vuole estendere il proprio business all’estero è quello di non operare da sola. Per sviluppare la propria attività in un mercato estero è necessario conoscerne molteplici aspetti, sia di tipo economico che burocratico e muoversi in autonomia eleva di molto le percentuali di un possibile fallimento. Ecco perché Promos da oltre vent’anni assiste le imprese nei loro processi di internazionalizzazione, con lo scopo di mettere gli imprenditori nelle migliori condizioni per affrontare la complessità dei mercati a cui si rivolgono, fornendo loro consulenza e formazione, oltre che strumenti che ne facilitino l’accesso al credito. E proprio sul tema della formazione del capitale umano, Promos da qualche anno ha dato vita a NIBI – Nuovo Istituto di Business Internazionale che, anche sul territorio bergamasco, grazie al prezioso supporto di Bergamo Sviluppo, offre corsi di formazione dedicati alle specifiche necessità di imprenditori, export manager, consulenti e professionisti che svolgono attività e tengono relazioni economiche con i mercati esteri”.
Si esportano più servizi e meno prodotti?
“In Lombardia si concentra oltre un terzo (36,3%) di tutto l’export italiano e quasi il 50% delle importazioni. Le imprese lombarde, prevalentemente piccole e medie, che esportano i loro prodotti o servizi all’estero sono più di 50 mila. In questo contesto, il peso del settore dei servizi è molto rilevante, in particolare grazie al ruolo di Milano che è la città italiana leader del settore, ma i prodotti di eccellenza lombarda mantengono ancora una primazia nelle esportazioni regionali, in particolare in quei settori consolidati che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione “Made in Lombardy” e più in generale dell’imprenditoria italiana”.
Quali sono i Paesi emergenti e i settori di maggiore interesse?
“Negli ultimi mesi sono i mercati extra europei ad attirare le nostre imprese, in particolare il Nord America, l’America centro-meridionale e i paesi africani, con particolare rilevanza ai paesi dell’Africa Sub-Sahariana. Si è invece registrato un leggero calo nelle vendite verso Asia centrale, mentre l’export verso l’Eurozona ha fatto registrare un incremento, seppur leggero”.
In avvicinamento ad Expo, il Food lombardo sta conquistando nuovi mercati, grazie anche alle missioni e al progetto Lombardia Food?
“La promozione del food lombardo, anche in previsione di Expo, è una delle priorità di Promos. Da qualche anno, in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, abbiamo dato vita al progetto Lombardia Food, che ha tre obiettivi chiave: facilitare l’entrata di nuove imprese lombarde nei mercati target, aiutandole finanziariamente e nelle operazioni di certificazione e distribuzione dei prodotti; sostenere le imprese lombarde già attive nei mercati target, rafforzando la loro presenza e visibilità in loco tramite operazioni di marketing orientate ai consumatori locali e diffondere la consapevolezza che il consumo di prodotti eno-agroalimentari lombardi è sinonimo di alimentazione sana e corretta. Nel 2013 il progetto ha coinvolto oltre 70 imprese lombarde con attività in Russia, Cina, India, Regno Unito, Stati Uniti e Hong Kong. Nel 2014, nell’ambito del progetto, è previsto un incoming in Lombardia di operatori da Russia, Cina ed India oltre a missioni in Germania e Russia”.
Expo Milano può fare da traino a tutta l’imprenditoria lombarda?
“Expo è l’evento più importante che si svolgerà in Italia nei prossimi dieci anni e non coinvolge solo Milano o la Lombardia, ma l’intero Paese. L’Esposizione Universale sarà l’occasione per valorizzare il nostro territorio, i nostri prodotti, l’eccellenza della nostra imprenditoria, senza dimenticare che l’Expo genererà un indotto rappresentato da nuove attività che si creeranno dall’internazionalizzazione di Piccole e Medie Imprese e dalle grandi opere che già sono state fatte e di altre che si stanno concludendo. E’ importante comunicare bene queste opportunità, far capire ai cittadini e agli imprenditori il valore di questa manifestazione e la Camera di Commercio di Milano/Promos, insieme alla Società Expo 2015, si è attivata per sviluppare strumenti utili alle nostre imprese per la creazione di relazioni sia con i paesi partecipanti all’Esposizione che con imprese estere che visiteranno il nostro Paese nel corso dei sei mesi dell’Expo.
Inoltre, per valorizzare il turismo lombardo, la Camera di Commercio di Milano, Regione Lombardia e la società Expo 2015 hanno costituito pochi mesi fa la società Explora, che ha l’obiettivo di promuovere l’offerta turistica del territorio lombardo, in coordinamento con le realtà istituzionali associative locali in vista di Expo Milano 2015”.


Con l’Ascom parte
un anno di “Vantaggi” 

Si apre un nuovo anno di privilegi e sconti per i soci Ascom, con 24 convenzioni per aiutare gli imprenditori a gestire la propria impresa, a competere sul territorio e a sfidare la crisi. Ascom Vantaggi mette a disposizione delle piccole e medie imprese del commercio, dei servizi e del turismo associate, un carnet di offerte solitamente dedicate a grandi imprese. Nel pacchetto di Ascom Vantaggi sono stati scelti partner che affiancano le aziende nell’attività di tutti i giorni, dalle spedizioni alla pubblicità, dalla sicurezza all’accesso ad internet, alla selezione del personale e alle risorse umane. Per rispondere alle esigenze di una maggiore sicurezza, Ascom ha tra i nuovi partner Secur-Shop, l’unico allarme sos video collegato con le forze dell’ordine per la sicurezza di persone e beni. Un’attenzione particolare in avvicinamento ad Expo, in un mercato sempre più globale e in una città sempre più turistica, è stata posta alle traduzioni e all’interpretariato: le imprese associate potranno infatti contare su sconti servizi offerti da Geakoinè. Per supportare i soci nella gestione delle risorse umane e nella selezione del personale entrano nel pacchetto Ascom Vantaggi i servizi su misura di ogni esigenza imprenditoriale offerti da Life-in Agenzia per il Lavoro. Non mancano agevolazioni per portare innovazione in ogni punto vendita e attività: l’accordo con Brevi Due prevede un buono sconto per l'acquisto di registratore di cassa ( pari a 150 euro) e  per l'acquisto di sistema touch-screen per pubblici esercizi (pari a 350 euro). Offrire l’accesso internet ai propri clienti ha, grazie alla partnership con Linkem Internet Revolution, un prezzo “politico” pari a 50 euro per un anno.  Sul fronte del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità d’impresa, figurano tra i nuovi accordi quello siglato con Ressolar per il servizio di raccolta gratuito degli oli da cucina esausti e di scarto, il rilascio del formulario obbligatorio, speciali promozioni  e sconti in diversi settori (energia, turismo, viaggi, consulenze ed altri servizi.).
Tra i nuovi partner, Essebi Italia assicura lo sconto del 20 per cento sui depuratori d’acqua e su altre soluzioni benessere. Confermata anche quest’anno la convenzione per incentivare consegne e commissioni ad impatto zero con Orobici Ecologistica, società che ad un prezzo competitivo porta a destinazione pacchi e pacchetti  dribblando il traffico cittadino in bicicletta per gli ordini più piccoli e con tricicli cargo per pacchi fino a 130 chili. Ascom ha rinnovato anche quest’anno l’accordo esclusivo con Poste Italiane che prevede di accedere al nuovo servizio di e-commerce a condizioni molto vantaggiose, avviando, gestendo e controllando tutti i processi della catena del commercio elettronico, dallo shop virtuale alla consegna del prodotto. Solo i soci Ascom possono infatti godere di sconti per aprire un negozio virtuale, gestire i sistemi di pagamento tramite la piattaforma delle Poste ed avere un report delle vendite, un’ assistenza marketing, dalla newsletter allo scouting, alla spedizione e al tracking degli ordini. Lo sconto sale per l’ “offerta master”, la soluzione completa per l’e-commerce che gestisce in modo integrato logistica, spedizione, pagamento e assistenza clienti, con tanto di servizio di gestione magazzino e logistica e contact center per i clienti.
Famiglia, sport e tempo libero. La costituzione lo scorso anno del nuovo gruppo Terziario Donna ha portato a siglare un’importante convenzione per semplificare la vita di chi è chiamato a farsi in quattro e a dividersi tra impresa e famiglia. Grazie all’accordo con Click Clack Family, nuovo luogo di incontro cittadino, con servizi e supporto per  le future mamme e per famiglie con bambini fino agli 11 anni. Diversi i servizi proposti dal centro: si comincia con le mamme che portano ancora in grembo il proprio bambino con corsi preparto per poi andare ad accompagnare le neo-mamme per la remise en forme post partum ed offrire loro un’alternativa all’asilo nido.  Per i più piccoli i corsi spaziano dalle lingue straniere, con il corso Kindermusik Abc English alla cucina su misura di Mini Chef a un’ampia proposta di laboratori pronti a sviluppare creatività e attitudini dei bimbi. E’ possibile utilizzare il Centro per realizzare feste, dal baby shower ai compleanni.
Agli sconti e ai vantaggi pensati per la gestione di ogni attività del commercio, del turismo e dei servizi, si affianca anche quest’anno un’interessante proposta di offerte per il tempo libero, dalla cultura allo sport al benessere. Agli accordi si è aggiunta la convenzione per la stagione di prosa e altri percorsi al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale.  Gli associati avranno il privilegio di fruire dell’ingresso a prezzo ridotto per tutti gli spettacoli in calendario il  martedì, mercoledì e giovedì non festivi per la stagione di prosa, mentre per la rassegna Altri percorsi, in programma in Città Alta al Teatro Sociale, gli sconti varranno per tutti gli eventi in calendario. Per ottenere la riduzione sui prezzi dei biglietti basta esibire alla biglietteria del Teatro Donizetti la tessera di appartenenza ad Ascom. Per il tempo libero valgono anche quest’anno lo sconto del 15% sugli spettacoli (segnalati sul sito) in cartellone al Teatro Creberg e l’ ingresso a prezzo ridotto a tutte le mostre in calendario alla GAMeC- Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, oltre allo sconto del 10 % sui prezzi di listino per l’affitto degli spazi all’interno del museo per eventi e feste, uno sconto del 10 % per l’acquisto di libri e del 20% per i cataloghi della mostra. Non mancano novità sul fronte dello sport: oltre alla possibilità di tifare Atalanta, grazie all’accordo siglato con la società, che ha messo a disposizione anche quest’anno un numero limitatissimo di biglietti, gli appassionati del Volley potranno supportare le ragazze della Foppa Pedretti al Lazzaretto, grazie a biglietti omaggio (in numero limitato) messi a disposizione dalla società per le partite in casa. Si ampliano anche le piste del  circo bianco con l’accordo con Ski Snow Sun Presolana/Monte Pora, che si aggiungono a quelle già in essere con Brembo Ski (Foppolo- Carona- San Simone), Colere Ski Area e Monte Campione, che riservano agli associati e alle loro famiglie sconti di 5 euro nei festivi e dai 4 ai 5 euro nei feriali sugli ski-pass giornalieri. Per tenersi in forma, oltre allo sci, c’è l’imbarazzo della scelta, dal golf alla palestra al nuoto, alla boxe. Tra i nuovi accordi, quello con Distretto 300 Sport & Salute e Accademia Pugilistica Bergamasca, con uno sconto del 10 per cento sugli abbonamenti. Confermate anche quest’anno le convenzioni con Golf Indoor – che offe uno sconto del 10% sull’attrezzatura ed un mese di ingressi in omaggio – e con Nuoto Bergamo Alta ,che taglia del 10% il prezzo dell’ingresso alle piscine del Seminario in Città Alta e a Mozzo. Per il divertimento su misura di famiglia, anche quest’anno Minitalia Leolandia riserva agli associati uno sconto sugli ingressi.


Saldi, i negozi si accontentano
«Almeno non sono un flop»

Quando iniziano i saldi a Londra, i più incalliti maniaci dello shopping si mettono in fila davanti ai negozi di Oxford Street per essere in pole position al levare delle saracinesche. Chissà cosa darebbero i commercianti orobici per vedere, anche in centro, uno scenario così. Ma la realtà, qui da noi, è un po’ diversa. Qualche temerario che durante il weekend dell’Epifania ha sfoggiato il suo ombrellino portatile alla ricerca di occasioni in via XX settembre c’è stato. Ma chi ha sfidato il maltempo lo ha fatto più per curiosità che per una reale voglia di buttarsi a capofitto in acquisti sfrenati. Occhi puntati alle vetrine ma mano poco propensa ad aprire il portafoglio, insomma, se guardare non costa nulla, prima di spendere i bergamaschi ci pensano due volte. La crisi li ha fatti diventare oculati nelle scelte dei capi da acquistare, limitati da un budget sempre più ristretto. E così ai futili ornamenti si prediligono articoli pratici, ma soprattutto duraturi. «Nei primi due giorni di saldi abbiamo registrato un +0,5% delle vendite rispetto all’anno scorso con uno scontrino medio che si aggira intorno ai 180 euro», afferma il presidente del gruppo abbigliamento dell’Ascom Diego Pedrali. Il temuto flop, quindi, non c’è stato, anche se, a forza di sentir parlare di recessione, molti commercianti hanno assunto un atteggiamento remissivo e non riescono più a provare entusiasmo per un periodo che un tempo era atteso da tutti con ansia. «Io sono una mosca bianca perché nel mio negozio di Torre Boldone non aderisco mai ai saldi – dice Pedrali –. Vendo tutto l’anno marchi medio-alti a un prezzo un po’ più contenuto rispetto alle boutique blasonate della provincia, quindi non ho bisogno di prendere parte a queste sfide al ribasso. Comunque, in generale sono convinto che se la Regione liberalizzasse le vendite promozionali, scatterebbe una corsa al prezzo più stracciato. Ma l’eterna svendita non è la soluzione per risollevare l’economia del settore, anzi, questi stratagemmi snaturano la nostra attività». «La ristorazione bergamasca – evidenzia – ha trovato in alcune iniziative di gruppo con menù a prezzi fissi e convenienti un’idea per stimolare i consumi e ottimizzare forniture e organizzazione del lavoro. Peccato che nel settore dell’abbigliamento questo non sia possibile perché non si può prevedere quanta gente entrerà in negozio, quanti commessi serviranno e non si può decidere di vendere solo giacche blu e pantaloni grigi. Inoltre le ditte ci obbligano ad acquistare le stesse quantità di prodotti di cinque anni fa, ma i tempi sono cambiati. Oggi vendiamo il 40% in meno rispetto al 2008. Si rischia di comprare in anticipo un sacco di capi che magari non venderemo e che comunque non potremo tenere a lungo in magazzino perché poi passano di moda».
A penalizzare i negozianti del centro concorrono inoltre le spese fisse dell’attività, che incidono in maniera pesante sul bilancio annuale. Gli affitti per chi vuole aprire un locale in via XX settembre oscillano dai 20mila ai 100mila euro annui, a seconda delle dimensioni. Chi resiste è perché ha locali di proprietà. Bisogna poi fare i conti con le tasse, da quelle sui rifiuti a quelle legate all’occupazione del suolo pubblico. E poi ci sono i contributi da versare ai dipendenti, l’Iva, per non parlare delle bollette. C’è chi la mattina tiene la luce spenta per risparmiare e chi, se non fosse per il Pos, della linea telefonica fissa farebbe volentieri a meno, visto che sono solo più le tasse a pesare sulla cifra finale della bolletta che non gli effettivi consumi. A cavarsela meglio in queste prime settimane di saldi, sono stati i centri commerciali. È negli ipermercati, infatti, che bergamaschi e turisti si sono riversati in maniera più massiccia, in particolare nel weekend dell’Epifania. Basti pensare che il 3 gennaio l’apertura straordinaria di Oriocenter fino a mezzanotte ha attirato oltre 42mila persone. Sabato 4, primo giorno di saldi, in due ore sono entrate nel centro commerciale 15mila persone. 

KAMMI (passaggio Bruni)
«L’orario continuato ci sta dando una mano»

Gli anfibi biker non sono più appannaggio dei motociclisti. Da qualche tempo sono infatti entrati a far parte anche del guardaroba delle ragazze alla moda. E proprio questi scarponcini, presenti in ogni stile, forma e colore, sono tra i capi di abbigliamento più ricercati dalle bergamasche durante gli ultimi saldi. A confermarlo è Elena Gnecchi, commessa di Kammi: «Stiamo vendendo bene questi stivali perché sono adatti al clima invernale. In generale sto notando che la clientela chiede soprattutto articoli di stagione, a prescindere dallo sconto. Il pregio del nostro negozio sta proprio nel fatto che i prodotti sono di qualità e non vendiamo certamente dei fondi di magazzino o articoli a prezzi gonfiati per poi applicare ribassi esagerati al 50 o al 60%. I nostri prezzi sono adeguati anche durante l’anno, così come gli sconti, che oscillano tra il 20 e il 30%». Per incentivare la clientela all’acquisto, Kammi ha deciso di tenere aperto con orario continuato dalle 9.15 alle 19.30 due volte la settimana, il giovedì e venerdì. Una soluzione che sta risollevando il trend negativo registrato nel primo weekend di saldi: «Siamo partiti male – prosegue la commessa – poi c’è stata una ripresa. Nel primo fine settimana siamo stati un po’ penalizzati dal brutto tempo che di certo non ha invogliato la gente a fare due passi all’aria aperta. E così si sono riversati tutti nei centri commerciali. La tendenza è più o meno quella dell’anno scorso, non noto cambiamenti. Comunque non temo la concorrenza della grande distribuzione perché sono convinta che se una persona cerca un prodotto di qualità là non lo trova». Il problema dei negozi del centro, secondo Elena Gnecchi, sono semmai i parcheggi: «La sosta dura al massimo un’ora – conclude – e questo, purtroppo, induce i passanti a guardare le vetrine di fretta, sempre con l’orologio alla mano».

DIOGENE (via XX settembre)
«Nei prezzi si è ridotta la corsa pazza al ribasso»

Lo sconto di partenza non si cambia. È questa la filosofia di Antonello Colombi. Il titolare del negozio di abbigliamento Diogene, che da anni fa capolino in via XX settembre, è fermamente deciso a non andare oltre il 30% per i suoi capi, a prescindere da come andranno i saldi. «Vada come vada – dice – manterrò gli sconti stabiliti all’inizio di gennaio. Non è possibile vendere prodotti di stagione a metà prezzo senza andare in perdita e chi lo fa, sicuramente, tira fuori dal magazzino articoli vecchi che altrimenti rimarrebbero invenduti. Comunque, rispetto a qualche anno fa, non vedo più una rincorsa pazza al 50%. D’altronde da noi non è che ci si può aspettare un afflusso esagerato con file fuori dai negozi come avviene a Londra o alle gallerie Lafayette di Parigi. E poi diciamoci la verità: non c’è più la reale esigenza di acquistare un capo di abbigliamento. Se lo si trova, bene, sennò pazienza, tutti hanno un cappotto o una giacca per coprirsi, no? In questi tempi di crisi non si spende più per capi futili». Nonostante le inclementi condizioni meteorologiche imperversate su Bergamo nel weekend dell’Epifania, Colombi non traccia un bilancio negativo: «I primi tre giorni sono andati bene – spiega –, ho tenuto aperto il negozio anche nei festivi e con orario continuato. Solo che anche se di gente in giro ce n’è, è diminuita la capacità di spesa. E così, dopo il primo acquisto emozionale in cui i bergamaschi sono stati trascinati dalla voglia di accaparrarsi qualche occasione, poco alla volta il flusso di clienti sta scemando e tra qualche settimana la mole di lavoro tornerà normale. Ormai succede così da tre anni a questa parte».

TIMBERLAND (passaggio Bruni)
«Pochi acquisti nel weekend, meglio durante la settimana»

«I primi giorni di saldi sono andati discretamente. Siamo sotto rispetto all’anno scorso, ma pensavo peggio». Così Andrea Riccardi, commesso del negozio Timberland di passaggio Bruni, commenta l’esordio dei saldi. E nonostante il tam tam mediatico che ha creato forti aspettative tra i commercianti per il weekend della Befana, a sorpresa pare proprio che i migliori acquisti si facciano durante la settimana. «Il sabato c’è tanta gente in giro ma pochi comprano – conferma Riccardi –, la domenica, poi, passano più curiosi che altro. Ci sono soprattutto famiglie che passeggiano e osservano le vetrine, ma non sembrano intenzionati a spendere. I migliori affari li facciamo durante la settimana perché i clienti arrivano da noi già con l’idea precisa di quello che vogliono acquistare». Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, sono sempre di più i bergamaschi che prima di recarsi fisicamente in negozio, consultano i cataloghi in internet sperando poi di trovare le stesse occasioni. Ma spesso vigono dinamiche differenti, come spiega Riccardi: «Ho notato che sempre più giovani e persone di mezza età guardano i siti internazionali della Timberland e magari passano da noi sperando di trovare anche nel nostro piccolo punto vendita tutti i prodotti che sono segnalati anche sul portale americano. Questo non è chiaramente possibile. Tra l’altro, pur trattandosi della stessa catena commerciale, ogni nazione predilige determinati articoli a seconda delle esigenze di mercato». Timberland, inoltre, può fare i conti con una duplice realtà, quella del borgo storico e quella del centro commerciale: «Abbiamo vari punti vendita, sia in città che in grandi centri come l’Oriocenter – conclude Riccardi – e ho sentito dire che lavorano di più i nostri negozi collocati nelle grande catene di distribuzione. Cambiano però i target: là bisogna puntare sulla quantità, nei centri storici invece sulla qualità e sulla clientela affezionata. I nostri sconti variano dal 20 al 30%. Può essere che qualcuno si aspettasse fin da subito una percentuale di sconti più alta. Comunque, già nelle prossime settimane alcuni pezzi verranno ulteriormente ribassati. Questo è in linea di massima il consiglio aziendale che ci è stato dato, ma i ribassi riguarderanno prevalentemente gli articoli che vanno di meno».

CAROM (piazza Matteotti)
«Sono tempi duri, ma spese e tasse non danno tregua»

Nel cuore di Bergamo, tra piazza Matteotti e passaggio Zeduri, fa capolino da oltre mezzo secolo il negozio di abbigliamento uomodonna Carom. Anche in questo piccolo angolo di storia, che ha contribuito con la sua eleganza a vestire generazioni di bergamaschi, lo spettro della crisi si fa sentire. Ma periodi come questi non spaventano i fratelli Carlo e Romolo Volpi che, insieme alle figlie Maria Grazia e Monica, sono ancora a capo di questa azienda sorta nel lontano 1951, il giorno del patrono Sant’Alessandro: «Anche in passato ci è già capitato di vedere dei momenti così calmi – conferma Romolo Volpi –. Certo provo tristezza quando sento storie di operai e specialisti del settore che hanno una famiglia alle spalle da mantenere e, nonostante tutte le loro competenze, non riescono più a trovare un lavoro sicuro. Sono tempi duri». A destare maggior preoccupazione sono soprattutto le tasse e le imposte che ruotano attorno all’attività: «I saldi sono un’opportunità se si è lavorato bene tutto l’anno, altrimenti è una perdita – interviene Monica Volpi –. Stiamo vendendo qualcosina in più dell’anno scorso ma non basta per recuperare le spese. Il nostro guadagno è il ricarico che si ha sul prezzo base dei nostri capi, ma va scremato di tutte le spese fisse: l’Inps, i dipendenti, le tasse, le bollette. Lo sa che il Comune chiede 1.510 euro all’anno solo per avere la scritta Carom stampata sulle tendine e 200 euro l’anno per esporre lo zerbino con il nostro marchio?». «Avevamo anche i vasi di fiori fuori dal negozio – la interrompe Monica – ma visto quello che bisogna pagare per l’occupazione del suolo pubblico, li abbiamo tolti. Una volta offrivamo ai clienti anche un servizio sartoria interna ma visti i costi abbiamo dovuto rinunciare. Il fatto è che i rappresentanti ci pressano per farci acquistare la merce un anno prima e noi dobbiamo chiaramente pagare in anticipo senza poi sapere se tutti quei prodotti riusciremo a venderli».

TASCHINI (piazza Matteotti)
«Gli stranieri spendono di più, ma fanno fatica a scoprire il centro»

È una lunga storia legata alla moda e all’abbigliamento di qualità anche quella della famiglia Taschini. Negli anni d’oro, quando l’economia era in ripresa e c’era ancora margine per investire, di boutique che portavano questo nome ce n’erano cinque in città. Oggi, dopo la chiusura nel 2008 di due punti vendita in via San Bernardino e in via XX settembre (dove oggi ha trovato spazio la libreria Feltrinelli) il marchio Taschini resta solo in piazza Matteotti. Una scelta obbligata, visti i tempi di crisi. E di certo i saldi non aiutano a risollevare le sorti di un mercato in stallo: «L’affluenza è quella che è – si sfoga Andrea Taschini –. Di gente in centro ne passa sempre meno e noto una sfiducia generale. Una volta c’erano grandi aspettative per i saldi, adesso sembrano gli incassi di un periodo normale. Purtroppo la crisi sta colpendo tutti. Noi esistiamo come marchio dal 1945, avevamo cinque punti vendita e ora ne è rimasto uno. Persino un’istituzione nel settore dell’abbigliamento come Sacerdote ha chiuso. Sono finiti i bei tempi e temo che non ritorneranno più. Io ormai sono prossimo alla pensione ma mi chiedo che futuro ci sarà per i giovani». Chi acquista di più rispetto a un tempo sono invece gli stranieri: «L’unico problema – commenta Taschini – è che, atterrando ad Orio, i turisti vengono immancabilmente attirati dall’Oriocenter oppure preferiscono visitare Città alta. Una volta sono rimasto allibito quando un turista mi ha chiesto: “Scusi ma dove si trova il centro?”».

POMPEO CALZATURE (passaggio Limonta-via XX settembre)
«Forte anche la concorrenza delle boutique-outlet»

«Calma piatta dal punto di vista degli acquisti». A lamentare questo trend sono i titolari del negozio di calzature Pompeo che fa angolo tra passaggio Limonta e via XX settembre. «Di gente che cammina per le principali vie del centro nei fine settimana se ne vede anche parecchia – dicono i titolari –, il problema è che in pochi spendono. Non ci sono più i soldi da buttare via come una volta. Non è il periodo per sperperare». Anche le calzature d’alta moda, quindi, stanno affrontando un periodo non facile. La storia imprenditoriale di questo noto marchio di famiglia ha inizio nel 1957. Fondato dal nonno Cristiano Pompeo, il progetto continua ancora oggi ad essere attuale. Dopo anni di esperienza, nel 1974 grazie al figlio questa linea di calzature tipiche dell'area campana è ben presto diventata un modello di stile apprezzatissimo anche tra i bergamaschi più abbienti. Oggi però tutti devono fare i conti con la crisi: «Sentiamo molto anche la forte concorrenza degli outlet – proseguono i responsabili –. Ormai sembra che tutte le nuove boutique amino etichettarsi con questo titolo solo per far vedere che hanno grandi firme a poco prezzo. Però bisogna stare attenti. Abbiamo visto molti commercianti acquistare a poco prezzo partite di vestiti fuori stagione che poi all’occorrenza mettono in vendita nel periodo dei saldi. Questo non è, a nostro avviso, l’approccio giusto».


Lovere,
dal Comune
contributi
ai negozi
del centro storico

L’amministrazione comunale di Lovere, nell’ambito del programma quadriennale per lo sviluppo del settore commerciale 2013-2016, ha attivato due bandi finalizzati a favorire la crescita e il ricambio delle attività, nonché la permanenza degli esercizi tradizionali nella zona del centro storico. Per dare una boccata d’ossigeno alle imprese esistenti sono stati stanziati 15mila euro: «Un aiuto concreto alle attività del nostro borgo, specialmente in un periodo economico difficile come quello che stiamo vivendo – spiega l’assessore al Commercio Francesca Bertolini – . Il bando è solo l’ultima delle misure adottate in questi anni dall’Amministrazione comunale per sostenere e dare maggiore impulso al settore del commercio cittadino. Tra queste, la recente decisione di confermare per l’anno 2013 la Tassa per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (TARSU) con le stesse tariffe del 2012, garantendo così un notevole risparmio per tutte le famiglie e le attività produttive loveresi».
Le nuove aperture sono invece agevolate con un contributo complessivo di 10mila euro: «Con l’attivazione di questo bando – commenta Antonio Cadei, presidente della Consulta comunale “Agenzia per il Centro Storico” – intendiamo rendere meno onerosa l’apertura di attività commerciali e artigianali a tutte le persone che, condividendo le finalità del progetto di rigenerazione urbana denominato “Borgo Vivo”, decideranno di mettersi in gioco investendo tempo e denaro nel nostro splendido borgo antico, fra i più belli d’Italia. I nuovi esercenti, inoltre, potranno reinvestire l’incentivo comunale nella propria attività per apportare migliorie al negozio e/o aumentarne la competitività». Nella fase di valutazione delle varie istanze avrà particolare rilevanza il punteggio attribuito ai criteri legati alla fattibilità e alla sostenibilità economico-finanziaria degli interventi proposti, al grado di innovazione dell’attività rispetto alle categorie merceologiche presenti nel borgo, al livello di promozione dell’attività nelle diverse forme e all’estensione dell’orario di apertura.

Le vie interessate
Gli investimenti ammissibili devono essere effettuati da imprese già esistenti e di nuova costituzione con sede operativa nel centro storico: via Matteotti, via Rose, via S. Capitanio, via Bertolotti, via Mazzini, piazza Vittorio Emanuele, via Gramsci, via Cavour, via Roma, via S. Giorgio, vicolo Dott. Pennacchio, vicolo Torre, via Cavallotti, via Brighenti, via S. Maria, vicolo Fossa, vicolo Ratto, via Zitti, Vicolo S. Antonio, vicolo S. Chiara, vicolo Gaioncelli, via Piazzola, portichetto S. Giorgio, via S. Gerosa, passaggio S. Chiara.

BANDO ATTIVITÀ ESISTENTI
per l’erogazione di contributi economici agli esercizi di vicinato, alle attività artigianali, ai pubblici esercizi e alle attività ricettive con sede nel centro storico

Il provvedimento prevede l’erogazione di un contributo pari al 50% delle spese sostenute dall’1/1/2013 al 28/2/2014, per un importo massimo di euro 500 per singola impresa sino ad esaurimento dei fondi stanziati. Saranno riconosciute e finanziabili le spese relative all’affitto, alla ristrutturazione dei locali, alle utenze energetiche, agli investimenti in macchinari, alle attrezzature e agli arredi, agli hardware e ai software e ai costi per la promozione dell’attività. Le domande dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Lovere entro e non oltre le ore 12 di venerdì 28 febbraio 2014. Rientrano in questa tipologia le imprese che subentrano in attività esistenti (o cessate da meno di sei mesi) per affitto o cessione d’azienda. Non sono erogabili contributi di importo inferiore a 250 euro.

BANDO NUOVE ATTIVITÀ
per l’erogazione di contributi economici agli esercizi di vicinato, alle attività artigianali, ai pubblici esercizi e alle attività ricettive di nuovo insediamento con sede nel centro storico

L’intervento consiste nell’erogazione di un contributo pari al 70% delle spese sostenute dall’1/12/2013 al 31/10/2014, per un importo massimo di euro 2.000 per singola impresa fino ad esaurimento dei fondi stanziati (pari a complessivi 10mila euro). Le imprese richiedenti dovranno iniziare o aver iniziato l’attività nel periodo compreso tra l’1/1/2013 e il 31/08/2014 e potranno rendicontare le spese sostenute per l’avviamento, la costituzione, l’affitto, l’acquisto e la ristrutturazione dei locali, gli investimenti in macchinari, le attrezzature e gli arredi, gli hardware e i software, i costi per la promozione commerciale e l’utenza energetica. Le domande dovranno essere inviate all’Ufficio Protocollo del Comune di Lovere entro e non oltre le ore 12 di domenica 31 agosto 2014.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande dovranno essere redatte in duplice copia in modo chiaro ed inequivocabile sul modulo  – scaricabile dal sito del Comune di Lovere e disponibile presso l’Ufficio di Polizia Locale negli orari di apertura al pubblico – e dovranno essere presentate al Comune di Lovere, complete degli allegati richiesti (autocertificazione circa l’assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali, autocertificazione circa l’assenza, per gli interventi richiesti, di altri benefici economici e copia di un documento di identità) a partire dalla data del 7/1/2014.
La domanda potrà essere presentata: a mano presso l’Ufficio protocollo del Comune negli orari di apertura al pubblico; per posta mediante raccomandata a.r.; mediante inoltro alla casella di posta elettronica certificata (PEC) del Comune utilizzando necessariamente una casella di posta elettronica certificata (PEC).
Ai fini dell'attestazione della ricezione delle domande presentate, anche a mezzo raccomandata A/R o PEC, faranno fede la data e l’ora di invio della stessa. In caso di richieste recanti la medesima data farà fede il numero di registrazione attribuita dal Protocollo generale del Comune.
Le domande pervenute entro il termine fissato saranno valutate da un apposito Comitato di valutazione, composto dal presidente della Consulta comunale “Agenzia per il centro storico”, dal responsabile del Servizio Polizia Locale e Commercio del Comune, dall’Assessore alle Attività Produttive e da un rappresentante dell’Associazione di categoria del settore Asarco. Tale Comitato avrà il compito di deliberare l’ammissibilità delle richieste al contributo comunale. Le determinazioni saranno assunte a maggioranza dei presenti. Per ogni propria riunione il Comitato redigerà verbale.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del Credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Treviolo, il teatro
va in azienda.
Due serate
tra recital
e dibattito

Il teatro si confronta con la crisi del lavoro facendo dialogare imprenditori, sindacati, rappresentanti di associazioni, commercianti, lavoratori precari e giovani che si avvicinano creativamente a nuove professionalità e all'innovazione. Non su un palcoscenico, ma in due aziende che hanno aderito alla proposta. È quanto propone “Al lavoro”, due appuntamenti, a metà tra recital e dibattito, promossi da Qui e Ora Residenza Teatrale nell’ambito del progetto “Coltivare Cultura”, con il quale si è aggiudicata il bando Cariplo per l'avvicinamento di nuovi pubblici al teatro. Le serate, promosse in collaborazione con il Comune di Treviolo e il coordinamento della biblioteca, sono in programma il 17 e il 31 gennaio a partire dalla 20.30, in aziende presenti nel comune stesso. La prima nel laboratorio di incisione Manenti Guido e figli (via Carlo Alberto Dalla Chiesa 10/26), la seconda alla Tappezzeria Poli (via Falcone 3/5).
Il 17 gennaio con, “Testimoni d’impresa, le buone pratiche esistono”, Luisella Traversi Guerra, consigliere di amministrazione della Robur di Zingonia, esperta nello sviluppo delle potenzialità umane, racconta una vita per l’azienda, accompagnata dal controcanto poetico di Qui e Ora Residenza Teatrale.
Il 31 gennaio “Giovani lavoratori alla ricerca di buone pratiche” si apre con la pillola teatrale della residenza teatrale Idra “Il credo” di Davide D’Antonio con Massimiliano Setti e prosegue con una tavola rotonda tra rappresentanti del mondo del lavoro, membri delle politiche giovanili Tool Box Cgil e giovani lavoratori.
«L'iniziativa – spiega Francesca Albanese, co-direttore artistico di Qui e Ora – sposa perfettamente le finalità della residenza teatrale che da qualche anno gestiamo con alcuni Comuni della Bassa Bergamasca e dell’hinterland. Il progetto Coltivare Cultura, infatti, si fonda sull'idea di un teatro che esce dai teatri e si connette strettamente al territorio in cui opera, mettendo a disposizione le proprie energie e il suo potenziale comunicativo per essere un organismo vivo, che entra in intimo contatto con i cittadini, le loro necessità reali, le problematiche che interessano la comunità residente, come quelle, appunto, sollevate dalla contrazione economica che tali e tante difficoltà sta creando alle imprese, in particolare quelle medio piccole».
L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria (biblioteca@comune.treviolo.bg.it)


Sicurezza
sul lavoro,
il 21 gennaio
apre 
il bando Inail

Il 21 dicembre è stato pubblicato il Bando Inail che prevede la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di sicurezza e salute sul lavoro. L’ammontare delle risorse finanziarie è pari a circa 307 milioni di euro, di cui 49 milioni destinati alla Regione Lombardia. Potranno presentare domanda le imprese, anche individuali, iscritte regolarmente alla Camera di Commercio. Sono escluse le imprese ammesse a contributo su precedenti Avvisi Inail 2010-2011-2012. Il finanziamento consiste in un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese sostenute per la realizzazione del progetto, per un massimo di 130mila euro. Sarà inoltre possibile richiedere un’anticipazione fino al 50% del contributo, previa garanzia fidejussoria, per i progetti che prevedono un contributo pari o superiore a 30mila euro. Le domande dovranno essere presentate in modalità telematica e verranno finanziate, secondo l’ordine cronologico d’invio, fino ad esaurimento delle risorse.

IL BANDO
Il bando ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per “miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro” si intende il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione dei rischi aziendali. Le imprese possono presentare una sola domanda in una sola Regione o Provincia autonoma.

RISORSE FINANZIARIE
Lo stanziamento relativamente alla Regione Lombardia è pari a complessivi 49.285.378 euro.

REQUISITI E CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ
I soggetti destinatari dei contributi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura che non abbiano ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda on line, il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi pubblici Inail 2010, 2011 o 2012 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO
Sono ammessi a contributo i progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:
1) progetti di investimento;
2) progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
3) progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del D.lgs 81/2008 s.m.i. e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse. Il contributo è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’Iva. In ogni caso, il contributo massimo erogabile è pari a 130.000 euro. Il contributo minimo ammissibile è pari a 5.000 euro.

SPESE AMMESSE
Sono ammesse a contributo tutte le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto nonché le eventuali spese accessorie o strumentali, funzionali alla realizzazione dello stesso ed indispensabili per la sua completezza. Le spese, documentate, devono essere direttamente sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell'intervento. Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data dell’8 aprile 2014.

SPESE NON AMMESSE
Non sono ammesse a contributo le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di:
– dispositivi di protezione individuale nonché ogni altro relativo complemento o accessorio;
– automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili;
– impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente;
– hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo ed essenziale funzionamento di sistemi (impianti, macchine, dispositivi e/o attrezzature) utilizzati ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
– mobili e arredi.
Non sono inoltre ammesse a contributo le spese relative a:
– consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
– adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D.lgs 81/2008 s.m.i.;
– interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
– manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
– adozione e/o certificazione e/o asseverazione dei progetti di tipologia 2 relativi ad imprese senza dipendenti o che annoverano tra i dipendenti esclusivamente il datore di lavoro e/o i soci;
– le spese inerenti i compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del D.lgs 231/2001;
– acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
– mero smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui l'intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori dell'azienda nel quale è compresa la rimozione dell'amianto ad esempio presente in coperture, per coibentazione e similari;
– acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l'erogazione di un servizio o per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve comunque possedere per avviare l’impresa o una nuova attività;
– costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande devono essere presentate in modalità telematica, secondo le seguenti tre fasi successive:
1) accesso alla procedura on line e compilazione della domanda;
2) invio della domanda on line;
3) invio della documentazione a completamento della domanda da effettuarsi nei tempi e con le modalità indicati.
A partire dal 21 gennaio 2014 ed inderogabilmente fino alle ore 18 del giorno 8 aprile 2014 sul sito www.inail.it – sezione Servizi online le imprese registrate avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso la compilazione di campi obbligatori, di:  effettuare simulazioni relative al progetto da presentare; verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità; salvare la domanda inserita.
Ai fini del raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati individuati dei parametri, associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la soglia minima di ammissibilità pari 120 punti. Dopo le ore 18 dell’8 aprile 2014 le domande salvate non saranno più modificabili. A partire dal 10 aprile 2014 le imprese che abbiano raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato la propria domanda, potranno accedere all’interno della procedura informatica per effettuare il download del codice che le identificherà in maniera univoca. La stessa procedura, mediante un’apposita funzionalità, rilascerà un documento contenente tale codice che dovrà essere custodito dall’impresa ed utilizzato nel giorno dedicato all’inoltro telematico.

INVIO DELLA DOMANDA ON LINE
Le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda e ottenuto mediante la procedura nei giorni precedenti l’invio telematico. Lo sportello informatico collocherà le domande in ordine cronologico di arrivo sulla base dell’orario registrato dai sistemi informatici Inail. Le data e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicate sul sito www.inail.it a partire dal 30 aprile 2014. In caso di ammissione al finanziamento, il progetto deve essere realizzato (e rendicontato) entro 12 mesi (365 giorni) decorrenti dalla data di ricezione della comunicazione di esito positivo della verifica.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del Credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 137 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Ascom,
al via i corsi
sostitutivi
del libretto
sanitario

Con il nuovo anno, dal 20 gennaio, riprendono i corsi sostitutivi del libretto sanitario.  A seguito dell’abolizione della Legge Regionale numero 12 del 4 agosto 2003 è venuto meno l’obbligo formale di aggiornamento con frequenze prefissate. Tuttavia, la formazione degli operatori del settore alimentare risulta ancora obbligatoria ai sensi del Regolamento CE 852/2004. Per tal motivo, al fine anche di semplificare le procedure di autocontrollo ed in accordo con le altre associazioni di categoria, Ascom ha ritenuto opportuno suddividere in tre macro-aree gli addetti che entrano a vario titolo in contatto con gli alimenti, in funzione dell’attività svolta:
I)  addetti alla produzione, preparazione e somministrazione di alimenti;
II)  addetti alla vendita senza preparazione
III) addetti alla logistica alimentare (trasporto e distribuzione degli alimenti).
Per chi deve seguire il corso di prima formazione è previsto un incontro di tre ore (il lunedì dalle 14.30 alle 17.30) alla sede Ascom di Bergamo. Il corso di aggiornamento prevede invece una lezione di due ore dalle 14.30 alle 16.30. Per agevolare le aziende il corso viene proposto oltre che in città anche nei principali centri della provincia. Si ricorda che gli operatori del settore sono tenuti all’ aggiornamento del percorso formativo con cadenza biennale (categoria I), triennale (categoria II) e quinquennale (categoria III).
Per i soci Ascom sono previste condizioni agevolate. Per le aziende iscritte all’Ente Bilaterale del Commercio e per quelle aderenti all’Ente Bilaterale del Turismo è previsto un contributo fino ad esaurimento dei fondi. Per usufruire del sussidio, la partecipazione al corso non deve essere soggetta ad altre forme di finanziamento.
Per partecipare ai corsi è obbligatorio iscriversi telefonando alla segreteria organizzativa ai numeri 035.4120181 – 035.4120129 oppure mandando una mail all’indirizzo info@ascomqsa.it. Per l’elenco completo dei corsi si può visitare la sezione dedicata al sito internet www.ascomqsa.it

CORSO

ORE

ORARIO

SEDE

CALENDARIO

Prima Formazione

3

14.30-17.30

Ascom Bergamo

3 febbraio,10 marzo, 5 maggio,

9 giugno, 14 luglio

Aggiornamento

2

14.30-16.30

Ascom Bergamo

14 aprile, 12 maggio, 16 giugno

2

14.30-16.30

Osio Sotto

25 febbraio, 30 giugno

2

14.30-16.30

Zogno

3 marzo

2

14.30-16.30

Trescore Balneario

24 marzo

2

14.30-16.30

Treviglio

7 aprile

2

14.30-16.30

San Pellegrino

14 maggio

2

14.30-16.30

Sarnico

26 maggio


Contro l’abusivismo il marchio
“Orgoglioso di essere artigiano”

Un marchio per valorizzare la professionalità e la qualità del lavoro artigiano e, allo stesso tempo, tutelare la cittadinanza dal rischio di trovarsi di fronte ad abusivi e persone improvvisate.
È l’obiettivo della campagna “Orgoglioso di essere artigiano”, lanciata da Confartigianato Bergamo in concomitanza con la campagna tesseramento 2014.
A tutti gli associati è stato distribuito un adesivo, con l’invito ad esporlo pubblicamente nei propri negozi, laboratori e automezzi aziendali, per attestare che l’impresa fa parte di Confartigianato Bergamo, è regolarmente iscritta alla Camera di Commercio nella “sezione delle imprese artigiane” e i suoi titolari e dipendenti investono in modo costante nella formazione e nell’aggiornamento.
«Abbiamo voluto tenere a battesimo il nostro recente cambio di denominazione, da Associazione Artigiani a Confartigianato Bergamo – spiega il presidente Angelo Carrara –, con una forte campagna antiabusivismo che ci vede ancora di più al fianco dei nostri imprenditori: persone che quotidianamente producono valore, servizi, prodotti di qualità e, soprattutto, garantiscono posti di lavoro, pagano le tasse e generano punti di Pil, rappresentando il motore della nostra economia. Tale impegno deve però essere promosso e valorizzato, sia nei confronti della clientela che delle istituzioni. I cittadini, anche solo camminando per strada, vedendo questo simbolo identificativo sapranno di trovarsi di fronte ad un professionista serio e saranno maggiormente sensibilizzati a scegliere prodotti e servizi realizzati con cura, evitando brutte sorprese. Ma allo stesso tempo ci rivolgiamo alle istituzioni, che spesso si sono dimostrate sorde alle nostre richieste di maggiore tutela, di una legislazione che spinga verso la crescita e gli investimenti e di una burocrazia meno oppressiva e più “a misura di Pmi”».
Il presidente Carrara sottolinea come il marchio sia solo uno degli strumenti messi in campo dall’Organizzazione di via Torretta per tutelare il valore delle imprese artigiane. Ad affiancare l’iniziativa è infatti in partenza un ricco pacchetto di proposte formative e informative per qualificare ulteriormente le differenti categorie. «Per combattere concretamente l’abusivismo – evidenzia – bisogna anche sapere investire nel futuro, sapendo interpretare le mutevoli esigenze del mercato dando alla clientela risposte sempre più puntuali e di qualità. Bisogna comprendere che per continuare ad essere competitivi servono innovazione, formazione e internazionalizzazione perché il nostro mercato di riferimento ormai non è più locale ma globale. Mantenere alta la professionalità del comparto artigiano significa sostenerlo in questa fase necessaria di traghettamento fra un vecchio e un nuovo mondo. Confartigianato Bergamo questa sfida la vuole giocare fino in fondo e anche per questo ha predisposto un ricco ventaglio di proposte formative e seminari di aggiornamento mirati».
A questo proposito, lunedì 27 gennaio sono in programma due incontri, entrambi nell’Auditorium di via Torretta e aperti dal presidente Carrara. Alle 15, per gli Acconciatori e le Estetiste, si terrà un seminario che approfondirà le tematiche del cosiddetto affitto di poltrona e il ruolo del responsabile tecnico: moderati dal capo Area Servizi alle persone Maurizio Locatelli, interverranno il presidente degli Acconciatori di Confartigianato Lombardia Aurelio Salvoni, Giovanna Bolis della Camera di commercio di Bergamo e il consulente legale di Confartigianato Lombardia Claudio Venghi.
Alle 18.30 seguirà un seminario per gli Alimentaristi, organizzato in collaborazione con l’Asl di Bergamo e incentrato sul tema della celiachia: interverranno Lucia Antonioli e Elio Azzolari dell’Area Igiene degli Alimenti e Sicurezza Nutrizionale dell’Asl di Bergamo, Eugenio Bolognini, consulente nel settore alimentare e il capo Area Alimentari di Confartigianato Bergamo Giosuè Berbenni.


«La Giovani Card? Fidelizza
i consumatori del futuro»

Torna la Giovani Card 2014, la carta sconti di durata annuale che 52.500  ragazzi dai 15 ai 25 anni residenti a Bergamo e in 41 comuni della provincia ricevono a casa  e che dà accesso a sconti ed agevolazioni negli oltre 200 negozi ed attività convenzionate, oltre a garantire tariffe speciali presso le strutture pubbliche e private aderenti all’iniziativa. Il progetto si propone anche per il 2014 con una particolare attenzione al mondo del web, sempre più al centro della comunicazione ed avrà nel sito internet www.giovanicard.it il proprio punto di riferimento interattivo in grado di dare maggiore visibilità alle realtà coinvolte, amplificata attraverso il passa-parola sui principali social network, e di ospitare tutte le novità del mondo Giovani Card.
La card consente l’accesso agevolato – con sconti dal 15 al 25% presso le attività convenzionate – alle più disparate iniziative di interesse giovanile, per facilitare la vicinanza e la fruizione da parte delle giovani generazioni dei servizi e delle proposte del territorio. Le amministrazioni comunali che promuovono l’iniziativa, vedono in Giovani Card un concreto segnale di attenzione verso le giovani generazioni e si pongono l’obiettivo di offrire ad adolescenti e giovani ulteriori occasioni per essere protagonisti all’interno dei loro ambienti di vita e di valorizzare sempre più la loro partecipazione alla realtà della comunità locale, grazie allo sforzo congiunto che unisce agli enti pubblici i soggetti privati. Giovani Card è uno strumento costruito con il contributo delle associazioni di categoria, tra cui Ascom, e sostenuto da diversi e importanti sponsor: “La Giovani Card è una grande opportunità di fidelizzazione per i commercianti, che possono così rispondere alle esigenze dei ragazzi, i consumatori del futuro – sottolinea Pietro Bresciani, responsabile marketing Ascom -. All’iniziativa possono aderire attività di ogni settore, dal commercio ai servizi, garantendosi la possibilità di acquisire nuovi clienti, garantendo sconti dal 15 al 25 %, e acquisendo maggiore visibilità presentando la loro attività sul sito dedicato all’iniziativa. Sono oltre 200 le convenzioni con prezzi ridotti su innumerevoli servizi e beni che vanno incontro al portafogli dei più giovani.  a Giovani Card non offre solo sconti, ma favorisce, grazie al web 2.0 e ai social network, l’aggregazione e promuove l’incontro tra i giovani, moltiplicando le occasioni di divertimento, intrattenimento, sport e cultura a disposizione con importanti convenzioni”. L’adesione al circuito Giovani Card è gratuita per gli esercenti e prevede l’applicazione di una percentuale di sconto variabile tra il 15 ed il 25% a discrezione del singolo commerciante. Sul sito Internet Giovani Card potranno essere pubblicati i contenuti di presentazione del proprio negozio/attività; ad una maggiore percentuale di sconto corrisponderà un migliore posizionamento nella lista degli esercenti. Il sito internet rende possibile la consultazione ed identifica gli ambiti di interesse presso i quali si ottengono sconti e vantaggi (Abbigliamento, Assicurazioni/Banche, Benessere/Estetica, Cultura, Divertimento, Elettronica/Informatica, Formazione, Fotocineottica. Maggiori informazioni sull’iniziativa su sito www.giovanicard.it.

I comuni aderenti

L’iniziativa Giovani Card coinvolge 42 amministrazioni comunali. Almenno San Bartolomeo, Arzago d’Adda, Azzano San Paolo, Bergamo, Bonate Sopra, Brusaporto, Calvenzano, Casazza, Chiuduno, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gorlago, Lallio, Levate, Medolago, Mozzo, Orio al Serio,  Osio Sopra, Osio Sotto, Pedrengo, Ponte San Pietro, Ponteranica, San Paolo d’Argon,  Sarnico, Scanzorosciate, Seriate, Sorisole, Spinone al lago, Stezzano, Terno d’isola, Torre Boldone, Treviglio, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Urgnano, Verdello, Villa d’Almè, Villa di Serio.